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Teramo
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Emergenze culturali
Duomo di S. Maria Assunta e S. Berardo
Le origini della cattedrale di San Berardo risalgono al XII secolo quando, su
iniziativa del vescovo Guido II, si decide l’edificazione di una nuova chiesa a
sostituzione della più antica S. Maria Aprutinensis.
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Nel duomo si può ammirare la pregevole ed importante statua della Madonna
realizzata dal Maestro della S. Caterina Gualino, un fine scultore-pittore che
avrebbe operato, nella prima metà del XIV secolo, tra l’Umbria meridionale e
l’Abruzzo, area dalla quale sono emerse altre sculture a lui attribuite.
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Chiesa di S. Spirito
La chiesa del Santo Spirito a Teramo è edificata nel corso della metà del
Settecento, secolo che vede l’esordio del Barocco in città. L’edificio, di modeste
dimensioni, è opera attribuita all’architetto Lazzaro Giosafatti, figlio di
Giuseppe, allievo del famoso Bernini.
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Chiesa di S. Antonio (già S. Francesco)
Le attestazioni più antiche della presenza francescana nella città di Teramo
datano alla prima metà del XIII secolo e sono legate alla chiesa intitolata a Santo
Antonio (già San Francesco). Su una lapide cinquecentesca conservata oggi nella
sagrestia è ricordato l’anno di edificazione del complesso, il 1227, e quello di
ampliamento, iniziato esattamente un secolo dopo.
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Chiesa di S. Anna dei Pomponetti
Sant’Anna dei Pompetti è il nome attuale di una chiesetta, anticamente detta di
San Getulio e prima ancora di Santa Maria Aprutiensis. Con quest’ultimo nome
si indicava l’antica cattedrale di Teramo eretta nel periodo bizantino, intorno al
VI secolo, sui resti di una domus romana, di cui restano pavimenti a mosaico e
due colonne in marmo reimpiegate nella costruzione medievale…
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Chiesa di S. Domenico
La chiesa di San Domenico a Teramo sorge nel XIV secolo e precisamente nel
1327 in contemporanea con la ricostruzione e l’ampliamento della chiesa di San
Francesco (oggi intitolata a Sant’Antonio), la cui fondazione risale al 1227.
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Chiesa di S. Maria delle Grazie
La chiesa-santuario della Madonna delle Grazie fu edificata fuori dalle mura
cittadine, nel 1153, sui resti dell’antica chiesa monastica benedettina intitolata a
Sant’Angelo delle Donne. Ampliato nel 1448 per accogliere i frati minori
dell’ordine di San Giacomo della Marca, l’edificio venne restaurato agli inizi del
XX secolo da Francesco Savini. Durante le fasi di lavoro la chiesa subì numerose
variazioni: venne demolita la parte romanica e sostituita con una moderna.
Nel suo interno si possono ammirare gli affreschi, realizzati da Cesare Mariani,
Gennaro della Monica, Pasquale Celommi e Giacinto Stroppolatini e la scultura
in legno policromo della Madonna con il Bambino realizzata nel XV secolo e
attribuita al maestro Silvestro dell’Aquila.
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Chiesa di S. Agostino
La chiesa e il convento di Sant’Agostino vennero edificati sui resti di un
precedente edificio sacro consacrato a San Giacomo.
Prima di proprietà degli Agostiniani, poi della Confraternita dei Disciplinati della
Morte ed infine della confraternita della Madonna della Cintura, nei primi anni
dell’Ottocento il convento fu riadattato e ospitò il carcere provinciale e l’archivio
di Stato di Teramo.
Al suo interno, nella cappella dei Cinturati, si possono ammirare i dipinti
settecenteschi con le storie di Maria Vergine e la consegna della cintura a Santa
Monica alla presenza di Sant’Agostino e i Quattro Evangelisti, quest’ultima
scena fu realizzata nel 1853 da Bernardino De Filippis-Delfico.
Imponente e meraviglioso è l’antico organo, non firmato, realizzato molto
probabilmente nel 1767 da Adriano Fedri, il più noto esponente della celebre
famiglia di artisti organari della Rocchetta di Camerino (oggi Corgneto, MC).
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Chiesa di S. Bartolomeo
Piccola chiesa quattrocentesca, recentemente restaurata e riaperta al culto, in cui
si possono ammirare le memorie legate all’antica vita Interamnia di epoca
romana. La chiesa sorge di fronte ai resti dell’antico teatro romano rimanendo
insieme ad esso il simbolo dell’antico centro. E’ nota anche con il nome di San
Francesco di Paola: sull’antico timpano si poteva leggere il motto del “Charitas”
sostituito successivamente con quello di San Gabriele dell’Addolorata.
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La piccola chiesa sorse nel Quattrocento come cappella conventuale delle
monache di clausura di Santa Chiara e fu trasformata poi in abitazione (oggi casa
Giordani). In seguito il monastero venne incorporato in quello benedettino di
San Giovanni, sede attuale dell’Istituto Musicale Braga.
Al suo interno si può ammirare l’antico organo realizzato nel 1777 da Adriano
Fedri, come si evince dal cartiglio autografo a inchiostro presente nella secreta
del somiere maestro nel quale si legge: “Ego Adrianus Fedri feci Anno Domini
1777”.
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Chiesa di S. Maria del Carmine
Anticamente la chiesa di Santa Maria del Carmine era parte integrante del
monastero benedettino ed era intitolata a Santa Croce. Da un documento dell’11
marzo 1357 si deduce che il monastero fosse già esistente nel 1329 ma non ci
sono notizie sulla data di costruzione della chiesa.
Il monastero nel 1578 (come si legge su un documento dell’11 giugno 1578) fu
ceduto dalle monache di San Giovanni a P. Errici, provinciale dell’Abruzzo dei
Carmelitani; da tale documento si evince che la chiesa fosse in stato di
abbandono e annessa ad orti e abitazioni. Da questo momento in poi la chiesa
venne dedicata alla Madonna del Carmelo e rimase in possesso dei Carmelitani
fino alla riedificazione del convento e della chiesa stessa. Il complesso monastico
rimase in possesso dei Carmelitani sino alla soppressione del 1809 per poi
passare tra le proprietà della Gendarmeria. Ancora oggi la Caserma dei
Carabinieri ha sede nei locali dell’antico convento adiacente alla chiesa.
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La chiesa fu sottoposta a lavori di restauro tra il 1987 e il 1988.
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Chiesa di S. Giuseppe
La chiesa di San Giuseppe, risalente al XVI secolo, conserva l’elegante portale in
pietra sormontato da un timpano. All’interno si possono ammirare l’altare ligneo
con dipinti del maestro Sebastiano Majewski, il pregevole soffitto ligneo dipinto,
un prezioso arredo sacro ed i resti del pregevole organo settecentesco ubicato
sulla porta d’ingresso della chiesa.
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Chiesa del Cuore Immacolato di Maria
La chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria venne edificata nella metà
del Novecento in piazza Garibaldi, fuori Porta San Giorgio, per sopperire al
malumore cittadino provocato dalla distruzione dell’antica chiesa cinquecentesca
di San Matteo avvenuta durante la seconda guerra mondiale.
La facciata principale conserva il portone scolpito con le scene della Chiesa di
Gesù: il lavoro quotidiano (chiesa militante), l’espiazione delle proprie colpe per
salire al cielo, il Sommo Pontefice e i Vescovi (chiesa purgante) e le scene della
Madonna Santissima Madre della Chiesa e mediatrice verso Dio in atto
supplichevole a favore dei figli della chiesa cattolica (chiesa trionfante). Il tutto è
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sovrastato dalla raffigurazione della Santissima Trinità, posta al di sopra
dell’architrave. La porta principale è opera dello scultore Aldo Sergiacomi.
All’interno al centro del presbiterio si può ammirare l’altare maggiore a forma di
sarcofago, con pannelli raffiguranti i principali misteri della fede cattolica, opera
come il portale di Aldo Sergiacomi. La chiesa è abbellita dai mosaici della
Trinità, dei Santi, il miracolo del sole, la rappresentazione dei tre veggenti di
Fatima (Giacinta, Lucia e Francesco) e l’incontro di Suor Lucia con Papa Paolo
VI, opera dell’artista Giovanni Hajnal.
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Chiesa di S. Antonio Abate
Sotto l’arco di Porta Melatina a Teramo sorge la chiesa di Sant’Antonio Abate.
La chiesa è legata alla tradizionale cerimonia di benedizione degli animali che si
tiene annualmente il 17 gennaio, giorno dedicato alla festa del Santo.
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Chiesa della SS. Annunziata
La chiesa barocca dell’Annunziata presenta il portale d’ingresso realizzato nei
primi anni del Novecento; all’interno si possono ammirare l’altare maggiore
seicentesco con il dipinto della Madonna che intercede per le anime sante del
Purgatorio, il tabernacolo settecentesco posto sul lato destro del transetto e, sulla
volta, delle raffigurazioni murarie di angeli.
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Chiesa e Convento dei Cappuccini (già chiesa di S. Benedetto)
Nell’antica chiesa di San Benedetto, oggi chiesa e convento dei Cappuccini, si
può ammirare le splendido altare barocco, opera del frate cappuccino Giovanni
Palombieri, secondo la testimonianza di G. Pannella.
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Chiesa di S. Maria del Riparo
La chiesa di Santa Maria del Riparo, oggi sconsacrata e di proprietà privata,
venne edificata a metà Ottocento in sostituzione di una precedente cappella
demolita qualche anno prima (1863). All’interno si possono ammirare i dipinti
seicenteschi del maestro teramano Gennaro della Monica.
Oggi la chiesa è chiusa al pubblico.
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Chiesa della Madonna della Cona
Edificata sulla strada che collega Teramo a Montorio al Vomano, la piccola
chiesa della Madonna della Cona venne fondata intorno alla piccola cappella
Quattrocentesca dell’icona della Vergine con Bambino e San Berardino.
L’attuale chiesa conserva anche due pregevoli dipinti realizzati nel 1876 dal
maestro Gennaro della Monica.
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Cappella di S. Caterina
Edificata intorno al IX secolo, secondo alcuni studiosi nacque come cappella
dell’antica cattedrale di Santa Maria Aprutiensis. Risulta citata in alcuni
documenti del secolo XIV. La cappella presenta sulla facciata esterna
raffigurazioni di emblemi di un’antica corporazione (forse dei carrai e dei
mugnai) e l’immagine della ruota del martirio, attributo della Santa; all’interno si
possono ammirare altari lignei e dipinti di notevole fattura.
Oggi è di proprietà privata e viene aperta solo il 25 novembre, giorno dedicato a
Santa Caterina d’Alessandria.
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Chiesa di S. Maria della Misericordia
La chiesa di Santa Maria della Misericordia, oggi sconsacrata, venne edificata
dopo la peste del 1348 e per tutto il XVI e il XVII secolo fu, in alternanza con la
cappella della Madonna di Loreto, il luogo dove venne custodito il carro
allegorico del quartiere Santo Spirito, oggetto di meraviglia durante la festa
annuale dei Trionfi.
Sul finire del XIX secolo fu utilizzata dall’Associazione della Fratellanza
artigiana e usata come sala conferenza e dal 1928, dopo il restauro diretto
dall’architetto Pio Ferretti, l’aspetto dell’antica chiesa venne completamente
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modificato in stile rinascimentale e denominata “Casa del Mutilato” e adibita a
sede dell’Associazione mutilati e invalidi di guerra.
All’interno si conservano ancora gli affreschi del XV secolo, attribuiti a Giacomo
da Campli, raffiguranti Madonna in trono e Santi e il Sacrificio realizzato dal
pittore Cesare Averardi nel Novecento.
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Chiesa di S. Giovanni
La chiesa e il convento di San Giovanni vennero edificate molto probabilmente
nel XII secolo. Sull’architrave della porta d’ingresso è possibile ammirare lo
stemma religioso con uno scudo portato dalla croce trifogliata e dal cappello
vescovile circondato da una corona di foglie infiocchettate nella parte inferiore e
leone rampante posto tra due cipressi, datato 1858.
Il convento oggi è utilizzato dal Liceo Musicale Gaetano Braga.
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Chiesa di S. Maria a Bitetto
L’antica chiesa di Santa Maria a Bitetto venne trasformata prima in teatro
comunale e successivamente in Liceo musicale Gaetano Braga.
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Chiesa di S. Luca
La cappella di San Luca è dedicata al Santo protettore degli artisti ed è stata
restaurata nel corso del Novecento.
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Palazzo Savini
Nell’antico palazzo Savini, progettato da Norberto Rozzi, è possibile ammirare la
cappella privata, inaugurata alla fine del XIX secolo (1899), e gli affreschi del
pittore romano Cesare Mariani.
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Castello della Monica
Il Castello Della Monica è una ricostruzione ottocentesca di un edificio
medievale. Fu costruito sul colle di San Venanzio dall’artista teramano Gennaro
della Monica tra il 1889 e il 1917, sul sito dell’antica chiesa dedicata
all’omonimo Santo e ridotta in polveriera sotto i francesi. Il castello venne
abitato dall’artista fino alla morte avvenuta il 17 maggio 1917.
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Già in fase di restauro prima del sisma
Teatro Corradi
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Il teatro pubblico di Teramo fa la sua comparsa solo nel 1791, molto più tardi
rispetto ad altri centri della regione. Ad una proposta di costruzione avanzata da
un gruppo di cittadini ci fu risposta negativa sia da parte dei rappresentanti locali
sia da parte del governo, allora rappresentato dal ministro Tanucci.
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Anfiteatro romano
In via San Berardo non lontano dalla Cattedrale, nel 1939, in occasione dei lavori
di risistemazione urbanistica della città di Teramo, la Soprintendenza
Archeologica ha riportato alla luce cospicui resti di due edifici dello spettacolo di
epoca romana: l’anfiteatro e il teatro.
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Teatro romano
Edificato in età augustea, nel I secolo d.C., il teatro dell’antica città di
Interamnia, odierna Teramo, risulta uno dei più interessanti e meglio conservati
tra i teatri del Piceno. Il Savini nel 1918 lo identificò erroneamente come
l’anfiteatro dell’antica città romana, dato smentito nel corso degli scavi che si
susseguirono durante gli anni.
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Fontana dei Due Leoni
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La Fontana dei Due Leoni, di recente restaurata con il contributo del Lions Club
di Teramo, è stata realizzata dallo scultore Pasquale Morganti tra la fine del XIX
e l’inizio del XX secolo in occasione dell’ampliamento della rete idrica della
città.
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Fontana di Venanzio Crocetti
La fontana che si trova all’interno della Villa Comunale di Teramo è opera di
Venanzio Crocetti. L’autore nasce il 3 agosto del 1913 a Giulianova (TE).
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Informazioni
Municipio tel. 0861-3241
Ufficio I.A.T. tel. 0861-244222
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