Mod. 1 “Archivi, memorie di massa e intro ad Access” - Classe 5TA / 5TC - Liceo “Pizzi” - Prof. M. Simone a. s. 2014 / 15
Paragrafo 1 – Archivi
La necessità di conservare dati e informazioni in modo permanente perché potranno essere utili in
momenti successivi alla fase di registrazione o di deposito riguarda un gran numero di persone:
questo vale per i dati di tipo personale (quando conserviamo nel nostro cassetto di casa certificati
vari, ricevute di bollette pagate, ecc o quando aggiungiamo un nuovo contatto nella rubrica
telefonica del cellulare e del telefono di casa), per i dati di tipo scolastico (quando le segreterie
conservano i dati degli alunni in appositi schedari riposti all’interno di cartelle conservate in armadi
e ordinate per cognome o per classe), per i dati che riguardano un’impresa (i dati dei clienti, dei
fornitori, dei prodotti commercializzati), ecc. Quando si conservano dati perché potranno essere
utili in momenti successivi si usa anche il termine archiviare, ma quindi che cosa è un archivio?
Definizione di archivio
Un archivio, in generale, è un insieme organizzato di informazioni caratterizzate dai seguenti
aspetti fondamentali:
- tra esse esiste un nesso logico, cioè sono in qualche modo inerenti ad un medesimo argomento.
- sono rappresentate in un formato che ne rende possibile l’interpretazione
- sono organizzate in modo da permettere una facile consultazione
- sono registrate su un supporto in cui è possibile scrivere e rileggere informazioni anche a distanza
di tempo.
Esempio di archivio
Un esempio comune di archivio è l’elenco telefonico di casa, infatti esso è un insieme organizzato
di informazioni come: generalità, indirizzo e numero di telefono caratterizzato dai seguenti aspetti
fondamentali:
- le informazioni riguardano gli abbonati di una stessa provincia (nesso logico)1.
- le informazioni sono disposte all’interno di ogni colonna per righe secondo lo stesso formato:
generalità, indirizzo e numero di telefono, per tutti gli abbonati ( formato dei dati).
- le informazioni sono organizzate seguendo l’ordine alfabetico dei comuni appartenenti alla
provincia e all’interno dello stesso comune seguendo l’ordine alfabetico dei cognomi degli
abbonati2 (organizzazione dei dati).
- le informazioni sono registrate su un supporto cartaceo (supporto) perché sulla carta è
possibile scrivere e rileggere le informazioni anche a distanza di tempo.
Organizzazione logica3 degli archivi
In un archivio le informazioni sono raggruppate secondo un’unità logica4 detta record5; le singole
informazioni che compongono il record si chiamano campi; il numero dei campi e il loro nome,
viene detto tracciato del record, come ad es. il seguente:
Cognome Titolo Professionale Nome Indirizzo Numero di telefono
nell’es. di archivio dell’elenco telefonico.
1
E ad es. esso è l’elenco telefonico di Varese in tale elenco non ci sono informazioni riguardanti gli abbonati di Napoli.
Attenzione che in esso ci possono essere informazioni riguardanti anche abbonati della provincia di Milano come
accade per Saronno ma questo accade solo perché gli abbonati telefonici sono in realtà raggruppati per distretto e non
per provincia come su si è detto per semplicità di comprensione.
2
Fa eccezione a questo tipo di organizzazione solo la provincia a cui si riferisce l’elenco che è per questo inserito
sempre per primo all’inizio dell’elenco.
3
Si parla di organizzazione logica degli archivi per distinguerla dalla organizzazione fisica degli archivi che riguarda
come un archivio è fisicamente registrato, memorizzato su un supporto informatico.
4
Essa descrive la logica usata dal programmatore nel raggruppare le informazioni
5
Record deriva dall’inglese to record che significa registrare (ricorda il tasto rec usato per registrare nei driver a nastri)
1
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Creazione di un archivio
La creazione di un archivio richiede la definizione preliminare delle seguenti specifiche (requisiti):
- nome dell’archivio che lo identifichi e serva a ricordarne il contenuto. Ad es. il nome rubrica per
le informazioni riguardanti gli abbonati ma non per le informazioni riguardanti gli studenti.
- tracciato del record6
- il modo in cui le informazioni dell’archivio sono collegate tra loro7
- il supporto da usare: cartaceo o informatico8
Le operazioni logiche possibili su un archivio
La gestione di un archivio di dati, di qualunque esso sia, viene realizzata attraverso le seguenti
operazioni che possono essere classificate in due categorie:
- operazioni di interrogazione o di ricerca dei dati
- operazioni di manipolazione o di trattamento dei dati9
Operazioni di interrogazione o di ricerca
Un’operazione di interrogazione o di ricerca dei dati consiste nel reperimento, all’interno
dell’archivio, delle informazioni necessarie per l’elaborazione desiderata. Ad es. nell’archivio
elenco telefonico un’operazione di interrogazione può essere la ricerca dell’abbonato
corrispondente al numero telefonico univoco ad esso associato.
Operazioni di manipolazione o di trattamento
Tali operazioni si possono ulteriormente suddividere in quattro sottocategorie:
- operazioni di inserimento
- operazioni di modifica o di aggiornamento
- operazioni di cancellazione
- operazioni di ordinamento o di sort
Vediamole un pò più nel dettaglio.
Un’operazione di inserimento consiste nell’inserimento di un nuovo record nell’archivio dopo
che è stato creato: un es. di tale operazione nell’archivio elenco telefonico consiste
nell’inserimento dei dati di un nuovo abbonato.
In pratica10, come vedremo, essa consiste nell’inserimento (o scrittura) di un nuovo record
nell’archivio contenente i dati del nuovo abbonato.
Un’operazione di modifica o di aggiornamento consiste nella modifica o aggiornamento di uno
o più dati di un record presente nell’archivio non più corrispondenti ai dati reali: un es. di tale
operazione nell’archivio elenco telefonico è necessaria quando un abbonato trasferisce la propria
residenza, rimanendo nella medesima città.
In pratica, come vedremo, essa consiste nella modifica o aggiornamento solo del campo residenza
del record associato all’abbonato.
6
Più precisamente se l’archivio è composto non da una sola tabella ma da più tabelle avendo le tabelle tracciati diversi,
in tal caso occorre specificare il tracciato di un record per ogni tabella dell’archivio.
7
In un dbms esse sono le cosiddette relazioni tra più tabelle che costituiscono l’archivio
8
Es. di supporti informatici sono tutte le memorie di massa disponibili.
9
Alle operazioni suddette si potrebbero aggiungere anche le operazioni di apertura e di chiusura se si pensa di collegare
tali operazioni con le operazioni classiche che si eseguono sui file di record studiati nel corso di programmazione. In tal
caso, l’operazione di apertura è l’operazione preliminare da effettuare su un archivio prima che su di esso si possano
eseguire le operazioni di interrogazione o di manipolazione. Tale operazione è messa in evidenza quando ad es.
accendiamo il cellulare e subito andiamo a ricercare un contatto in rubrica con il messaggio a video: ”attendere
prego…” o “apertura della rubrica in corso…”. Invece, l’operazione di chiusura è l’operazione conclusiva da effettuare
su un archivio dopo che su di esso si sono eseguite le operazioni di interrogazione o di manipolazione richieste.
10
In pratica si riferisce all’uso del Dbms Access o MySql
2
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Un’operazione di cancellazione consiste nella cancellazione di un record dell’archivio dati che
non si vuole più conservare: un es. di tale operazione nell’archivio elenco telefonico è necessaria
quando un abbonato si trasferisce in un’altra città e quindi deve essere cancellato dall’archivio.
In pratica, come vedremo, essa consiste nella cancellazione del record dell’abbonato che cambia
provincia.
Un’operazione di ordinamento o di sort consiste nell’ordinamento crescente o decrescente dei
record presenti nell’ archivio secondo alcuni dati. Ad es. nell’archivio elenco telefonico, tale
operazione potrebbe essere l’ordinamento crescente per cognome dei record relativi ad ogni
abbonato, dopo una operazione di aggiornamento o modifica, di inserimento o di cancellazione.11
In pratica, come vedremo, essa consiste nell’imporre un ordinamento crescente per il campo
cognome del record dell’abbonato.
Riassumendo, per gestire un qualsiasi archivio di dati occorre applicare su di esso una delle due
operazione suddette: di interrogazione o di ricerca e di manipolazione o di trattamento ovvero una
delle cinque seguenti: di consultazione o interrogazione, di inserimento, di modifica o di
aggiornamento, di cancellazione e di ordinamento o di sort
Paragrafo 2 – Memorie di massa
Per ragioni di velocità nella ricerca dei dati richiesti e per ragione di spazio per la conservazione dei
dati si è passati negli anni da archivi registrati su supporti cartacei contenuti in armadi (schedari)
adatti al reperimento manuale dell’uomo, ad archivi (detti file)12 registrati su supporti informatici
ideati per essere trattati in modo automatico dai computer.
Memorie ausiliarie o di massa o secondarie
Esse sono supporti per la registrazione dei dati aventi le seguenti caratteristiche comuni:
- non volatili: registrano i dati in modo permanente, i dati memorizzati non si perdono allo
spegnimento del calcolatore (perché sono memorizzati in forma magnetica o ottica anziché
elettronica).
- grande capacità: capacità maggiore (anche di diversi ordini di grandezza) rispetto alla memoria
centrale.
- bassi costi: il costo per byte di una memoria secondaria è minore (di diversi ordini di grandezza)
rispetto alla memoria centrale.
- alto tempo di accesso: tempi di accesso maggiori rispetto a quelli della memoria principale
Esempi di supporti informatici sono: il disco fisso, memorie flash (pen-drive, memory card o sd e
hard disk a stato solido, cioè SSD13) i dischi ottici (CD, DVD, Blu ray, HD DVD), i nastri
magnetici, ecc , ma vediamole un po’ più nel dettaglio:
Che cosa è l’Hard Disk?
Esso è una memoria che memorizza tutto il sistema operativo e i programmi installati oltre
che tutti i file e le cartelle dell’utente in modo permanente. La sua capacità si misura, come
tutte le memorie, in Byte. Per misurare la sua capacità si usa, attualmente, un multiplo del
Byte ovvero il GigaByte / TeraByte.
11
Infatti gli abbonati all’interno di uno stesso comune nell’ archivio elenco telefonico sono ordinati in modo crescente
per cognome.
12
E’ bene sottolineare che, però, non tutti i file come ad es. una foto, una lettera, ecc sono archivi in quanto i dati in essi
contenuti non sono raggruppati secondo una struttura ben precisa.
13
SSD = Solid State Drive, cioè Disco a stato solido. E’ usato come alternativa all’hard disk ma ha un prezzo maggiore.
3
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Altre caratteristiche dell’HDD sono:
- ha un tempo di accesso dell’ordine delle decine di millisecondi (~ 10ms)
- può essere fisso o removibile
- è ad accesso diretto (il dato è raggiunto in modo univoco)
- può essere magnetico o di tipo flash (SSD nei notebook di fascia business)
Come è fatto internamente l’Hard Disk magnetico?
Esso internamente contiene:
1) una pila di dischetti sovrapposti (uno sopra l’altro) e coassiali (stesso asse)
2) tutti i dischi ruotano per mezzo di un braccio meccanico ad una velocità misurata in RPM14
3) sul braccio meccanico ci sono, per ogni disco, due testine di lettura e / o scrittura dei dati.
4) il braccio meccanico si sposta verso la pila di dischi in direzione radiale (cioè nella direzione
del raggio del disco, pensate allo spostamento di un braccio meccanico di un vecchio giradischi)
Asse
Direzione
radiale del
braccio
Disco rigido in sezione
Braccio meccanico
Formattazione fisica del disco rigido
Nella formattazione fisica ogni faccia di un dischetto dell’hard disk è:
- suddivisa in traiettorie circolari concentriche, dette tracce
- ogni traccia è suddivisa in porzioni di traccia, detti settori
- tra una traccia e l’altra c’è un piccolo spazio di separazione (gap)
- le linee concentriche sono numerate a partire da 0 e dall’esterno verso l’interno
Come mostra la figura seguente:
- l'insieme delle tracce dello stesso raggio sulle diverse facce costituiscono il cilindro (logico)15.
- i cilindri sono numerati a partire da 0 e dall’esterno verso l’interno
- tutte le tracce numero 0 di ogni disco dell’Hard Disk costituiscono quello che si chiama il
cilindro numero 0; tutte le tracce numero 1 di ogni disco dell’Hard Disk costituiscono quello che
si chiama il cilindro numero 1; ecc.
14
RPM = Rotazioni per Minuto è una velocità costante. Attualmente i valori standard di rotazione sono 4.200,
5.400,5.600 (F*T*G*), 7.200, 10.000 e 15.000 giri al minuto.
15
L’hard disk può essere visto logicamente come fatto da tanti cilindri l’uno dentro l’altro.
4
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Osservazione: Perché quando formattiamo l’hard disk perdiamo tutti i dati?
Risposta: perché formattando cancelliamo tutte le vecchie tracce e i vecchi settori e quindi
cancelliamo anche i dati in esse contenute.
Accesso diretto ad un settore dell’hard disk
Per accedere direttamente ad un blocco di dati (o settore) si deve conoscere la sua esatta posizione
nell’hard disk. Tale posizione è data 3 coordinate:
- numero del cilindro,16
- il numero del settore di inizio
- il numero del settore di fine17
Tempo medio di accesso in un hard disk
E’ il tempo medio risultante necessario alla testina per posizionarsi e leggere i dati contenuti
in un settore qualsiasi dell’hard disk ed è dell’ordine dei 10ms (10 millisecondi).
Esso è ottenuto dalla somma dei tre tempi seguenti:
- tempo di spostamento ( o di seek) del pettine (o testina) sul cilindro
- tempo di attesa perché il disk pack ruoti ed il settore passi sotto la testina.
- tempo di trasferimento dei dati letti nel settore richiesto.
Il tempo, comunque, che incide maggiormente sul tempo di accesso medio risultante è il tempo di
spostamento del pettine. (Ad es. hard disk vecchi hanno un tempo di spostamento più alto).
Prestazioni del disco rigido
Sulle prestazioni del disco rigido incidono vari elementi, quali:
- la velocità di rotazione costante (RPM).
- il tempo medio d’accesso alle informazioni.
- il tipo di interfaccia o cavo usato (SATA o SCSI).
Interfaccia SATA18 o SCSI dell’hard disk
Interfaccia SCSI
Interfaccia SATA
Come si formatta l’hard disk?
E’ un’operazione alquanto delicata e pericolosa per gli utenti poco esperti perché cancella
definitivamente tutti i dati presenti sull’hard disk. Al contrario permette di riavere un hard disk
come nuovo. Per eseguire la formattazione ci sono varie strade, ma le più diffuse sono:
- da DOS: usare il comando, format (StartÆ Esegui Æ Command Æ Cd .. Æ Cd .. Æ format C: )
16
Si noti che il numero del cilindro coincide con il numero della traccia. E’ per tal motivo che sugli hard disk è indicato
solo il numero dei cilindri e non anche il numero delle tracce per ciascun piatto.
17
Facendo la differenza tra il numero del settore di fine e quello del settore di inizio si calcolano i tutti i settori occupati
dalle informazioni (o file) desiderate. Tra due settori consecutivi si trova un piccolo spazio (intersector gap).
18
Il SATA, cioè il Serial ATA è l'evoluzione dell'ATA. Il controller SATA di terza generazione (detto SATA/600 o
SATA III), debuttata è in grado di trasferire 4,8 Gigabit/s (600 megabyte/s).
5
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oppure usare l’utility di formattazione presente nel cd di installazione di windows XP / Seven
- da Windows: selezionare il disco C Æ tasto destro mouse Æ formatta…
Il disco a stato solido SSD (Solid State Drive)
Fronte SSD
Interno SSD
120 GB - costo 104 € aggiornato a gennaio 2014
E’ una tipologia di dispositivo di memoria di massa dei computer di fascia alta (poiché costano
attualmente circa 8 volte in più degli hard disk) che utilizza memoria a stato solido, cioè una
memoria non contenente nessun tipo di disco, né di tipo magnetico né di altro tipo. La sua
capacità attuale è di 1024 GB
Vantaggi
La totale assenza di parti meccaniche in movimento porta i seguenti vantaggi:
1) assenza della rumorosità; 2) minore possibilità di rottura e minore consumo e minore
produzione di calore; 3) tempo di accesso ai dati ridotto di circa 50 volte maggiore rispetto
agli hard disk; 4) maggiore resistenza agli urti e durata.
Svantaggi
Elevato costo e minore capacità
Nastri magnetici
6
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Definizione
Il nastro magnetico è una striscia di materiale magnetizzabile arrotolata su un supporto
circolare (detta bobina)
Essi sono ancora oggi ampiamente utilizzati per eseguire le copie di backup dei dati presenti nei
dischi fissi dei computer o dei server. La capacità dei nastri arriva a 5TB e una velocità di
trasferimento dati pari a 250MB/s
Registrazione dei dati
Sul nastro magnetico i dati sono registrati in zone contigue e sequenziali, cioè disposte l’una
dopo l’altra. Tali zone si chiamano record e tra due record adiacenti ci sono altre zone non
registrabili dette GAP.
Vantaggi del nastro rispetto all’Hard Disk:
- hanno un basso costo per GB
- hanno una elevata longevità rispetto ai più sofisticati hard disk o SSD19
- grande capacità di memorizzazione dati.
Concetti preliminari per il corso di Access
Definizione di database e di DBMS
Un database è un insieme ben organizzato di informazioni distribuite su più tabelle all’interno
dello stesso file e gestite da un apposito software detto DMBS acronimo di Data Base
Management System. Un es. di DBMS è Microsoft Access. Un file database creato con Access ha
estensione .mdb o .accdb
A che serve un database
Un database serve non tanto a memorizzare i dati che potranno essere utili in futuro quanto a dare la
possibilità all’utente di cercarli e trovarli velocemente quando servono. Infatti, solo per
memorizzare i dati in modo permanente basterebbe usare un editor come word o meglio ancora
excel. Ad es. se usassimo Excel per memorizzare tutti i dati degli esami sostenuti dagli studenti
avremmo una tabella del tipo:
Cognome
Moro
Moro
Moro
Banfi
Banfi
Colombo
Colombo
Nome Data Nascita Esame
Data
Voto
Stefano 06/06/1981 Analisi 1 12/06/2001 25
Stefano 06/06/1981 Geometria 13/07/2001 28
Stefano 06/06/1981 Fisica 1
25/07/2001 27
Marco
26/07/1981 Analisi 1 12/06/2001 28
Marco
26/07/1981 Geometria 20/07/2001 21
Ivan
31/03/1982 Analisi 1 12/07/2001 30
Ivan
31/03/1982 Fisica 1
25/07/2001 18
Tale tabella presenta dati ripetuti diverse volte. Ciò comporta i seguenti tipi di inconvenienti:
- un'occupazione di spazio maggiore poiché si riporta la stessa informazione più volte.
- una maggiore difficoltà di mantenere i dati coerenti poiché tutte le copie della stessa informazione
devono essere sempre identiche.
- un maggior tempo di attesa nella ricerca dell’informazione che serve.
19
Gli hard disk classici e i dischi ottici si possono rompere più facilmente rispettivamente ad es. con una caduta
improvvisa o un graffio
7
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Questi problemi si risolvono memorizzando una sola volta i dati anagrafici di ogni studente e una
sola volta i dati relativi alle materie di esame sostenuti. Ciò significa distribuendo gli stessi dati su
due tabelle: Studenti e Voti come mostra la figura seguente:
Studenti
Voti
Cognome
Moro
Banfi
Colombo
Esame
Data
Voto
Analisi 1 12/06/2001 25
Geometria 13/07/2001 28
Fisica 1
25/07/2001 27
Analisi 1 12/06/2001 28
Geometria 20/07/2001 21
Analisi 1 12/07/2001 30
Fisica 1
25/07/2001 18
Nome Data Nascita
Stefano 06/06/1981
Marco
26/07/1981
Ivan
31/03/1982
Il vantaggio di questo modo di procedere si nota subito anche contando solo quante sono le celle
che si risparmiano nelle due tabelle (9 + 18 = 27) rispetto alle celle usate nella tabella iniziale (42).
Il concetto di chiave primaria
Tra i campi di una tabella esiste un campo che identifica univocamente i record di una tabella detto
chiave primaria.
Altrimenti detto, un campo di una tabella è chiave primaria se non esistono due record della stessa
tabella che sono individuati dallo stesso valore del campo chiave primaria.
Esempio1
Nella tabella Studenti poiché il campo che permette di individuare univocamente tutto il record di
dati di uno studente è la matricola allora essa è il campo chiave primaria.
Esempio2
Nella tabella Voti non essendoci un campo, tra quelli elencati in figura, che permette di individuare
univocamente un record lo si definisce come campo id
E’ bene tenere presente che nel DBMS Access è obbligatorio definire un campo chiave primaria
quando si crea la struttura della tabella. Se l’utente, infatti, dovesse dimenticarsene è il DBMS
Access che provvede a definire in automatico per la tabella creata una chiave primaria.
Le associazioni tra tabelle
Esse possono essere di tre tipi: uno ad uno (1 : 1), uno a molti (1 : N), molti a molti (N : M).
Vediamole più in dettaglio:
1) Associazione tra due tabelle di tipo 1:1
Definizione
Date due tabelle T1 e T2, una associazione è di tipo 1:1 quando ad un record della tabella T1 è
associato un solo record della tabella T2 e viceversa.
Per esprimere una associazione di questo tipo si dice anche che la associazione è biunivoca.
Esempio120
Date le tabelle Mariti e Mogli, l’associazione matrimonio che mette in relazione un marito, record
della tabella Mariti, e la propria moglie, record della tabella Mogli, e viceversa è di tipo 1:1.
20
Nota al Prof.: quando si dice date due tabelle Mariti e Mogli si vuole intendere data la tabella Mariti contenenti tutte
le informazioni possibili sui mariti e data la tabella Mogli contenenti tutte le informazioni possibili sulle mogli.
8
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Esempio2
Date le tabelle Cittadino e PatentinoMotorino, poiché un cittadino, record della tabella Cittadino,
può avere una sola patente, record della tabella Patentino Motorino, e viceversa si dice che tra
queste due tabelle esiste un’associazione 1:1
2) Associazione tra due tabelle di tipo 1:N
Definizione
Date due tabelle T1 e T2, una associazione è di tipo 1: N quando ad un record della tabella T1 è
associato uno o più record della tabella T2 e viceversa, cioè quando uno o più record della tabella T2
sono associati ad un solo record della tabella T1.
Esempio1
Data le tabelle Madri e Figli, l’associazione madri-figli che mette in relazione una madre, record della
tabella Madre, e uno o più dei propri figli, record della tabella Figli, e viceversa è di tipo 1: N.
Esercizi per casa sulla associazione di tipo 1 : N
1) Date le tabelle Città e Persone e la associazione residenza, spiegare per quale motivo tra le
tabelle Città e Persone esiste una associazione1:N. 2) Date le tabelle Autore e Opera e la
associazione esegue, spiegare per quale motivo tra le tabelle Autore e Opere esiste una associazione
1: N.
3) Associazione tra due entità di tipo N : M
Definizione
Date due tabelle T1 e T2, una associazione è di tipo N : M quando ad una o più record della tabella
T1 sono associati uno o più record della tabella T2 e viceversa.
Esempio1
Data le tabelle Cugini e Cugine, l’associazione cugini-cugine che mette in relazione uno o più
cugini, record della tabella Cugini, con uno o più cugine, record della tabella Cugine, e viceversa è
di tipo N : M.
Esercizi per casa sulla associazione di tipo N : M
1. Date le tabelle Studente e Corso e la associazione esame, spiegare per quale motivo tra esse esiste
una associazione N: M. 2. Date le tabelle Montagna e Alpinista e la associazione scalata, spiegare
per quale motivo tra esse esiste una associazione N: M.
Come si traducono le associazioni 1: N e N : M in Access
1. Data un’associazione 1 : N tra due tabelle T1 e T2, la chiave primaria della tabella T1
(lato 1), diventa chiave esterna per la tabella T2 (lato molti).
Le due chiavi primaria e esterna dovendo corrispondere in Access avranno lo stesso tipo. Più
precisamente il campo chiave esterna avrà tipo numerico e il campo chiave primaria avrà tipo
contatore che è un particolare tipo numerico.
2. L’associazione N : M tra due tabelle T1 e T2, diventa una nuova tabella, detta “ponte ”,
avente per campi: le chiavi esterne associate alla chiavi primarie (delle tabelle T1 e T2 ) e gli
eventuali attributi dell’associazione.21
21
L’associazione N : M è quindi scomposta in un’associazione 1:N e in un’associazione N:1.
9
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Definizione di dimensione di un campo
La dimensione indica la quantità massima di caratteri o cifre da usare per rappresentare il valore
dell’attributo.
Nel DBMS Access i campi possono avere dimensione uguale:
- al massimo uguale a 28 -1 = 255 caratteri per il tipo testo
- al massimo uguale a 216 -1 = 65535 caratteri per il tipo memo
- a byte per valori da 0 Æ255 (8bit) per il tipo numerico
- a intero per valori da -215 Æ 215-1 quindi da -32768 Æ 32767 22 (16 bit) per il tipo numerico
Definizione di tipo di un campo
Il tipo di un campo indica l’insieme dei valori che esso può assumere.
I tipi dei campi in Access possono essere di tipo:
- testo (per valori), memo (per valori sino a 216 -1 = 65535 caratteri);
- numerico per valori su cui bisogna effettuare calcoli matematici.
- valuta per valori preceduti dal simbolo della valuta. Esso è un tipo numerico particolare.
- data/ora per valori che sono date o orari. Esso è un tipo numerico particolare.23
- Sì/No per valori che possono assumere solo due significati: Si/No, Vero/Falso.
- Oggetto OLE (Object Linkink and Embedding)24 per immagini, suoni, grafici, ecc.
Gli altri oggetti di Access: maschera, query, report
La maschera che è una interfaccia grafica progettata e realizzata per avere a video i dati di
uno o più record sia per motivi grafici anche per motivi di riservatezza: stabilendo i campi da
visualizzare e quelli da escludere (da mascherare).
La query che è una interrogazione al database creata ed eseguita allo scopo di reperire
velocemente delle informazioni. Tutte le query che vengono “scritte” in ACCESS sono, in
maniera trasparente, tradotte in linguaggio SQL (Structured Query Language).
Il report che è una stampa su carta delle informazioni contenute nel database, che permette di
aggiungere ad essa delle personalizzazioni.
Esempi di personalizzazioni sono: livelli di raggruppamento o di categoria (ad es. stampa dei
dipendenti in ordine crescente dei loro stipendi, o in ordine crescente di età, ecc); subtotali (cioè
totali parziali) e percentuali per gruppi di record; pulsanti di riepilogo (per valori del tipo somma,
media, minimo e massimo); totali generali riportati nel piè di pagina del report, campi calcolati
come: numero della pagina, la data di stampa del report aggiungendo righe, grafici o immagini
nell’intestazione pagina del report.
22
215 = 25*210=32*1024 = 32768. Per far capire agli allievi che con 16 bit l’intervallo di numeri interi rappresentabili va
da -215 a 215-1 basta far notare che con 4 bit l’intervallo di rappresentabilità va da -23 a 23 -1. Infatti, le combinazioni
binarie possibili sono 24 = 16. Infatti, traducendo in decimale l’intervallo -23 a 23 -1 otteniamo l’intervallo -8 Æ 7
23
Ad es. è usato per calcolare quanti giorni intercorrono tra due date.
24
Collegamento ed incorporamento di oggetti.
10