quale presenza dei cattolici in politica e nella società?

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APPROFONDIMENTI / 63
QUALE PRESENZA DEI CATTOLICI IN
POLITICA E NELLA SOCIETÀ?
PIER PAOLO SALERI
L
e ultime vicende della politica italiana, in particolare, il
più o meno presunto, “endorsment” del mondo cattolico
italiano, alla “salita in politica”
di Mario Monti, hanno riportato d’attualità il tema delle
modalità della presenza politica dei cattolici e, addirittura,
dell’unità politica dei cattolici.
Proprio nei giorni scorsi sono,
infatti, intervenuti sulle pagine
del Corriere della Sera alcuni
importanti esponenti di questo
mondo, legati soprattutto alla
tradizione politica e culturale
della sinistra cattolica e cito
per tutti Riccardi e Prodi, i
quali hanno unanimemente sostenuto che i cattolici devono
essere lievito nei diversi schie-
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ramenti politici come testimoni etici dei propri valori.
Si crea così una contrapposizione – a mio avviso artificiosa
e fuorviante - tra due ipotesi
teoriche, pluralità dell’impegno politico dei cattolici e
unità politica dei cattolici, che,
invece, non possono oggi essere proposte come alternative
reali: semplicemente per il
fatto che il secondo termine
del binomio, quello cioè dell’unità politica dei cattolici,
nell’Italia di oggi è semplicemente fuori della realtà politica
e culturale.
Anzi, a dire il vero non c’è nessuno che voglia o possa farsene, oggi, credibilmente
portatore.
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APPROFONDIMENTI / 64
Con questo ragionamento si finisce, pertanto, con il creare
un binomio in cui si contrappongono due tesi delle quali
una , l’unità politica dei cattolici, è un “falso antagonista” e
di conseguenza diventa scontata la prevalenza dell’altra tesi.
Vanno dunque rivisti i termini
della contrapposizione che,
realisticamente, non possono
essere posti tra unità o pluralismo, ma debbono essere invece
posti tra incisività od irrilevanza dell’azione politica dei
cattolici.
Quello che bisogna porsi è il
problema di come, ed in che
modo, i valori dei cattolici che
non riguardano solo i temi “sociali” ma anche, ed innanzitutto, i temi “eticamente
sensibili” possano incidere
sulla la realtà, la cultura ed i
programmi della politica italiana di oggi.
politico come in quello culturale, la centralità della questione antropologica è fuori
discussione. Non a caso la “
Caritas in Veritate” ribadisce
con grande chiarezza la piena
coincidenza tra“questione antropologica” e “questione sociale”. I valori eticamente
sensibili vanno, infatti, difesi
non per una mera battaglia di
principio, ma perche sono le
fondamenta da cui ripartire
per la ricostruzione di una società più giusta, centrata sull’
uomo come persona piuttosto
che sull’individuo, sul popolo
piuttosto che sulla massa.. Da
queste problematiche la presenza e l’azione politica dei cattolici non possono prescindere.
Questo, nella piena consapevolezza che, nella realtà storica di oggi, nel confronto
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