FISIOLOGIA DELLA CAVIGLIA
Articolazione distale dell’arto inferiore, è una Troclea con un solo tipo di
movimento.
I tre assi principali
Asse trasversale XX: passa attraverso i due malleoli e condiziona i
movimenti di flesso estensione del piede
Asse longitudinale della gamba Y è verticale e condiziona i
movimenti di adduzione-abduzione del piede
Asse
longitudinale
del
piede
Z orizzontale, condiziona
l’orientamento della pianta del piede, permettendole di guardare sia in
basso, sia in fuori sia in dentro (movimenti di pronazione e supinazione).
Dott. Alfonso Giubilato
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L’atteggiamento normale del piede si ha quando il piano plantare è perpendicolare
all’asse della gamba.
L’estensione della caviglia è il movimento che avvicina il dorso del piede alla faccia
anteriore della gamba (flessione dorsale) angolo di circa 20°-30°
La flessione della caviglia allontana il dorso del piede dalla faccia anteriore della
gamba ed il piede tende a disporsi come prolungamento della gamba (flessione
plantare), angolo di circa 30°-50°.
Dott. Alfonso Giubilato
SUPERFICI DELLA TIBIO-TARSICA
Astragalo: tre facce, una superiore e due laterali.
La faccia superiore, chiamata puleggia, convessa dal davanti all’indietro, è solcata dalla
gola della puleggia. L’astragalo è torto su se stesso e la troclea è più larga in avanti che
in dietro.
La faccia interna, è piana e sagittale, si articola con la faccia esterna del malleolo
interno, rivestita da cartilagine.
Dott. Alfonso Giubilato
La faccia esterna, concava dall’alto in basso e dall’avanti in dietro, il suo
piano è obliquo in avanti e in fuori. Si articola con la faccetta articolare
della faccia interna del malleolo peroneale.
Le due faccette laterali della puleggia astragalica sono comprese tra i
malleoli.
Viene descritto col nome di terzo malleolo di Destot il margine posteriore della superficie tibiale che discende più in basso
del margine anteriore.
Dott. Alfonso Giubilato
LEGAMENTI DELLA TIBIO-TARSICA
Legamenti collaterali, robusti ventagli fibrosi il cui apice è posto sul
malleolo corrispondente e la cui parte periferica è fissata sulle due
ossa posteriori del tarso
Legamento collaterale esterno, costituito da tre fasci, due destinati
all’astragalo uno al calcagno:

Fascio anteriore, fissato al margine anteriore del malleolo
peroneale, si dirige obliquo in basso ed in avanti per terminare
sull’astragalo

Fascio medio, dall’apice del malleolo si dirige in basso e in
dietro e termina sulla faccia esterna del calcagno

Fascio posteriore, dalla faccia interna del malleolo si dirige
orizzontalmente in dentro e in dietro fissandosi al tubercolo postero
esterno dell’astragalo.
Dal malleolo esterno, si dipartono due legamenti della sindesmosi
tibio-peronelae, il leg. anteriore ed il posteriore
Dott. Alfonso Giubilato
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Legamento collaterale interno, si divide in due piani profondo e
superficiale:
* piano profondo costituito da due fasci tibio-astragalici

Fascio anteriore, obliquo in basso ed in avanti, si fissa sulla
branca interna della troclea astragalica
 Fascio posteriore, obliquo in basso e in dietro, si fissa in una
fossetta posta sotto la faccia interna, le sue fibre posteriori si fissano
sul tubercolo postero-interno
Dott. Alfonso Giubilato
* piano superficiale, molto espanso e triangolare, forma il legamento
Deltoideo.
Dall’origine tibiale si irradia sullo scafoide e sulla piccola apofisi
calcaneare. Questo legamento non ha inserzioni sull’astragalo e quindi
viene anche chiamato: tibio-scafo-gleno-sustentacolo-trans-astragalico
Legamenti anteriore e posteriore sono semplici ispessimenti
capsulari

l’anteriore, congiunge obliquamente il margine anteriore della
tibia e la branca posteriore della troclea astragalica.
Dott. Alfonso Giubilato
Il posteriore, formato da fibre che partono dalla tibia e dal perone e
convergono verso il tubercolo posteriore-interno dell’astragalo, che con
il tubercolo postero-esterno forma il margine della scanalatura del
flessore dell’alluce.

Dott. Alfonso Giubilato
FLESSO ESTENSIONE DELLA CAVIGLIA
L’ampiezza dei movimenti è determinata dalle superfici articolari. La
tibia ha uno sviluppo di circa 70° mentre la troclea astragalica di circa
140°-150°, quindi l’escursione varia da 70° a 80°.
Dott. Alfonso Giubilato
Nella massima flessione la faccia superiore del collo dell’astragalo viene
ad urtare contro il margine anteriore della tibia.
Nell’estensione avviene il contrario
La stabilità antero-posteriore della tibio-tarsica ed il contatto dei suoi
capi articolari è assicurata dalla gravità che mantiene l’astragalo sotto la
superficie tibiale i cui margini anteriore e posteriore formano dei rilievi
che impediscono lo scivolamento della troclea in avanti o all’indietro.
Gli apparati legamentosi laterale e mediale servono a mantenere
passivamente adesi i capi articolari.
L’iperestensione può causare la lussazione posteriore e la frattura del
margine posteriore o terzo malleolo.
L’iperflessione può portare alla lussazione anteriore ed alla frattura del
margine anteriore.
Dott. Alfonso Giubilato
La iperflessione può causare la lussazione
posteriore e la frattura del margine posteriore o
terzo malleolo.
L’iperestensione può portare alla lussazione
anteriore ed alla frattura del margine anteriore.
Dott. Alfonso Giubilato
Quando un movimento forzato d’abduzione porta il piede in fuori
la faccia esterna dell’astragalo esercita una pressione sul malleolo
peroneale provocando:
> la rottura dei legamenti peroneo-tibiali inferiori con diastasi fra
tibia e perone. L’astragalo non è più trattenuto e può effettuare
movimenti di lateralità o rotazione attorno al suo asse.
Dott. Alfonso Giubilato
> se il movimento è eccessivo anche il legamento collaterale interno si
rompe, si avrà una grave distorsione del LLI associata alla diastasi
tibio-peroneale.
> oppure si fratturano sia il malleolo interno che esterno al di sopra dei
legamenti peroneo-tibiali inferiori. Così si viene a formare la frattura
di Dupuytren alta
Dott. Alfonso Giubilato
se i legamenti peroneo-tibiali inferiori resistono, la frattura del
malleolo interno si associa alla fr. del malleolo esterno che passa al di
sotto del legamento peroneo-tibiale inferiore, così avremo la fr. di
Dupuytren bassa.
Dott. Alfonso Giubilato
per un movimento di abduzione forzata si possono avere le fratture bi
malleolari per adduzione; la punta del piede, portata in dentro fa
ruotare l’astragalo attorno al suo asse verticale, la faccia interna fa
saltare il malleolo interno e la rotazione dell’astragalo rompe il
malleolo esterno.
Dott. Alfonso Giubilato
L’articolazione peroneo-tibiale inferiore è un’anfiartrosi. Sulla tibia una
superficie concava rugosa, sul perone la superficie è convessa. L’articolazione è
stabilizzata dai legamenti anteriore e posteriore. Oltre a questi legamenti le due
ossa sono riunite dal legamento interosseo che è fissato sul bordo esterno della tibia
e la faccia interna del perone.
L’articolazione peroneo-tibiale inferiore
non mette le due ossa a diretto contatto:
esse restano divise per l’interposizione di
un tessuto adiposo. Normalmente l’ombra
del perone (c) si sovrappone di più di 8
mm sul tubercolo tibiale anteriore (a) di
quanto non sia separata (2mm) dal
tubercolo posteriore (b). se la distanza cb è
maggiore della distanza ac, si può parlare
di diastasi tibio-peroneale.
Dott. Alfonso Giubilato
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Biomeccanica del piede
Organo di senso: informa il snc delle posizione del
corpo nello spazio e del tipo di superficie di
appoggio fase di rilassamento
Organo di moto: in fase propulsiva si irrigidisce
tra tarso e metatarso
L’area cerebrale del piede è 2/3 sensitiva ed 1/3
motoria
Dott. Alfonso Giubilato
In fase di pronazione si adatta al
terreno e si comporta come un
organo di senso
In fase supinatoria diviene
organo di moto
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Fasi del ciclo del passo
 Fase di contatto
 Fase di rilassamento
 Fase di irrigidimento
 Fase di propulsione
Dott. Alfonso Giubilato
Struttura podalica ad elica
Elica podalica a passo variabile che avvolge e svolge
Dott. Alfonso Giubilato
Avvolgimento e svolgimento
retroavampodalico
Fase di propulsione: irrigidimento/supinazione
Fase di contatto: rilassamento/pronazione
Dott. Alfonso Giubilato
Dott. Alfonso Giubilato
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