Cenno ai DataBase File

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Introduzione ai
Database relazionali e ai GeoDatabase
In collaborazione con
Marco Ciolli
Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale
Università degli Studi di Trento
I database
Scopo di un database è raccogliere una consistente mole di dati
in maniera sicura e ordinata.
Un significativo antenato dei database relazionali odierni per
caratteristiche e struttura è la vecchia agenda telefonica.
Infatti è organizzata tramite un indice (la serie di linguette sul
fianco che ci permette di accedere più rapidamente a tutti i
nominativi che iniziano con una certa lettera) che gestisce una
tabella composta da colonne che identificano il tipo di dato sotto
riportato (nome, numero di telefono, a volte indirizzo).
I dati registrati al suo interno, per quanto differiscano l'uno
dall'altro hanno tutti la stessa “struttura", cioè riportano le
stesse informazioni nella medesima maniera.
Dall'agenda al database (1)
Il primo tentativo per trasferire questo insieme di dati in un aggeggio
gestibile dalle calcolatricitato il CSV (Comma Separated Value), file di testo
tuttora utilizzato come file di scambio dove ogni informazione (numero di
telefono di Gino, nome di Fausto, indirizzo di Franco) è separata dalle altre
tramite un carattere (in genere una virgola) ed ogni record (cioè la riga della
nostra agenda) è separato dagli altri tramite un altro carattere (in genere il
carattere di "a capo").
Tale sistema era abbastanza scomodo, per trovare quanto si ricercava
all'interno di un file così fatto un'informazione specifica era spesso necessario
scorrerselo quasi tutto ed in modo poco pratico.
Gino,Bartali,Via Panicale,565446<-|
Fausto,Coppi,Via Panicale,<-|
Franco,Bitossi,Via Tornabuoni,465453<-|.
Dall'agenda al database (2)
Dal CSV nacque l'ISAM (Indexed Sequential Access Method), che differiva dal
CSV per il fatto che i record non erano messi dentro secondo l'ordine di
inserimento e quindi potenzialmente a caso,bensì veniva definito un
ordinamento (nel caso dell'agenda telefonica sarebbe l' ordine alfabetico dei
cognomi).
Gino,Bartali,Via Panicale,565446<-|
Gino,Bartali,Via Panicale,565446<-|
Fausto,Coppi,Via Panicale,<-|
Franco,Bitossi,Via Tornabuoni,465453<-|
Franco,Bitossi,Via Tornabuoni,465453<-|
Fausto,Coppi,Via Panicale,<-|
Tale ordinamento veniva sfruttato sia in scrittura, ma soprattutto in lettura
così da abbreviare significativamente i tempi di ricerca.
Per riuscire a gestire più velocemente la fase di ricerca si crearono anche
degli indici, in cui veniva registrato solo l' ordine dei vari record senza tutte le
altre informazioni, il che permetteva di andare a svolgere le proprie ricerche
in questo "riassunto" in modo molto più veloce.
Dall'agenda al database (3)
Occorre a questo punto fare una precisazione...
Molte di queste caratteristiche vengono ad oggi anche risolte utilizzando i
cosiddetti fogli di calcolo o spreadsheet (excel, openoffice, libreoffice,
google document etc.)
Tuttavia un foglio di calcolo non è un identificabile come un database, e a
differenza dei file csv non è nemmeno consigliato come file di scambio dati,
anche se alcuni sistemi permettono un passaggio piuttosto agevole di dati da
tabelle di un foglio di calcolo a database. (es. importare in Microsoft Access®
una tabella redatta con Microsoft Excel®)
Dall'agenda al database (4)
Ridondanza dei dati: ma è possibile evitare di rimettere nel mio database della contabilità duemila volte
l'indirizzo del mio cliente principale?
Uniformità dei dati: con che nome ho inserito la Cozza Vongola e Molluschi SRL l'ultima volta? CVM?
C.V.M. ? C.V.M. SRL.? C.V. & M. SRL?"
Indipendenza dalla piattaforma: sul sistema di Pino per vedere il contenuto di una tabella faccio così su
quello di Mino e Lino cosà, su quello di Addolorato e sul mio in un altro modo completamente diverso
Sicurezza delle transazioni: DISASTRO! stavo mettendo dentro al database tutte le fatture dell'ultimo
semestre quando è andata via la corrente ed adesso non so se l'ultima me l'ha presa o no! Ed ora cosa
faccio, devo ricostruire l'intera tabella delle fatture per essere certo che non ci siano valori doppi o inseriti
a metà?
La possibilità di gestire correttamente un ambiente multiutente: sono certo di avere inserito l'ordine
per le ultime tre scatole di Mandingo a nome del mio miglior cliente e quelle sono finite invece al peggior
cliente di un altro commerciale?
Per risolvere tutti questi problemi in maniera soddisfacente si è
dovuto cambiare il modo di strutturare i database, portando così
alla nascita dei database relazionali come sono strutturati oggi.
I database relazionali (1)
Un database è una raccolta di dati organizzata in modo tale che il suo
contenuto possa essere facilmente consultato, gestito e aggiornato.
Il tipo prevalente di database è quello relazionale, ossia un database
tabellare in cui il dato è definito così da poter essere riorganizzato e
consultato in molti modi differenti.
Un DB può avere una struttura di organizzazione dei dati elementare o molto
complicata, in funzione dell’ambito applicativo e della quantità e tipologia
delle informazioni da memorizzare.
E’ necessario introdurre alcuni concetti di base:
– tabella
– chiavi
– record
– query
– campi
– SQL
– DBMS
I database relazionali (2)
tabella
é una raccolta di dati organizzati in righe e colonne
ogni tabella, in genere, rappresenta un raccolta di informazioni su uno
specifico argomento o tematica
ad esempio possiamo avere una tabella per gli studenti, una per i corsi e
una per i docenti
record (tupla)
è una singola riga di una tabella
ci consente di identificare un determinato insieme di dati, all’interno di
tutti quelli che sono contenuti nella tabella
campi
sono le colonne che compongono la tabella e ne definiscono la struttura;
si può specificare il tipo di ciascun campo (testo, numeri, interi e floating
ecc.) e si può imporre una certa serie di regole p.e. che un campo non può
essere vuoto o deve avere un massimo numero di caratteri
I database relazionali (3)
Riassumendo...
Una tabella è composta da record omogenei
Un record è composto dalle voci dei campi
Tabella studenti
record
Tabella docenti
campo
Tabella corsi
I database relazionali (4)
chiave
è l’insieme dei campi che permette di identificare in modo univoco ed inequivocabile un
singolo record all’interno della tabella
ogni tabella può avere una o più chiavi
non si possono avere in tabella due record distinti con lo stesso valore del campo chiave
non è possibile avere chiavi contenenti valore NULL
una chiave può essere composta da uno o più campi
è un elemento fondamentale per il collegamento con i GIS
es. chiavi:
- Matricola
- ID
- Codice
- etc.
valori NULL
possibilità stesso numero telefono
→ NO chiave
I database relazionali (5)
query
è un’interrogazione sul Database utile per per estrarre, riorganizzare, riclassificare i dati
fornisce come risultato un insieme di dati che soddisfano le condizioni imposte in essa
normalmente negli strumenti per la gestione dei DB si ha la possibilità di creare la query
sia con apposite interfacce facilitate, sia scrivendola direttamente in un linguaggio
apposito
SQL
è il linguaggio utilizzato per accedere e gestire i dati di un (R)DBMS, per creare e
modificare la struttura del database e per gestire l'accesso agli oggetti contenuti.
Sebbene SQL sia uno standard ANSI e ISO, molti database estendono supportano
estensioni al linguaggio (dialetti). La prima versione dell'SQL fu sviluppata da IBM nei
primi anni '70 da Donald D. Chamberlin e Raymond F. Boyce col nome di SEQUEL. IBM
brevettò questa versione del linguaggio nel 1985 chiamandolo SQL, nel 1986 fu
formalmente standardizzato dall'American Nationl Standards Institute. Le versioni
successive (dal 1986) vennero rilascate come standard dall International Standardization
Organization (ISO). Attualmente lo standard è SQL:2008
I database relazionali (6)
Query & SQL
Una query scritta in SQL può avere questa forma: Select-From-Where
– SELECT: per indicare i campi richiesti (* per tutti)
– FROM: per indicare su quali tabelle si deve effettuare la query
– WHERE: per indicare i vincoli imposti
Ad esempio se volessimo estrarre il nome ed il numero di telefono dello studente la cui
matricola è 26741, potremmo scrivere una query in SQL:
SELECT Nome, Cognome, Telefono
FROM studenti
WHERE Matricola = 26741
Tabella studenti
I database relazionali (7)
DBMS
Software che controllano l'organizzazione, l'immagazzinamento, il caricamento, la
sicurezza e l'integrità di un database. Accettano richieste dall'applicazione e istruiscono
il sistema operativo per trasferire i dati appropriati DBMS (Data Base Management
System) sono cioè i software in grado di gestire i DB consentendo
- creare DB (strutture di tabelle, vincoli d’integrità di tupla o di dominio, …)
- gestire dati (inserirli, effettuare query, definire trigger, …)
- gestire accessi concorrenti, back up, roll back, …
Alcuni DBMS:
PostgreSQL, MySQL
Oracle DBMS
MicroSoft SQLServer
MicroSoft Access / LibreOffice BASE
PostgreSQL
http://www.postgresql.org
PostGIS
Estensione spaziale per Postgresql:
Postgresql immagazina e manipola oggetti, segue le
specifiche OGC per l'SQL
MySQL
Oracle
Microsoft SQL Server
LibreOffice BASE
Grass e i DB (1)
La gestione dei DB può avvenire in GRASS seguendo differenti procedure
a seconda delle versioni di GRASS utilizzate.
In particolare i dati alfanumerici collegati ai dati geografici possono essere
gestiti:
Direttamente dal motore di GRASS: la gestione diretta dei dati da parte
di GRASS non garantisce il rispetto delle principali funzioni dei DB
(coerenza, ecc.) il formato dei file è il dbf
Per mezzo di DataBase esterni interfacciati con GRASS in modo più o
meno diretto: la gestione dei dati tramite Data Base esterno è più
affidabile ed aumenta significativamente le capacità di analisi e
trattamento dei dati (es. PostgreSQL – PostGIS, etc.)
GRASS e i DB (2)
In tabella sono riportati i DBMS che possono essere collegati in vario modo a
GRASS, almeno nella versione attualmente utilizzata (6.4).
Il set di comandi db.* fornisce un supporto di base SQL per la gestione degli
attributi, mentre il set di comandi v.db.* opera sulle mappe vettoriali.
Categorie & Layer
Il numero di categoria è la chiave dell'elemento vettoriale (vector ID).
E' usato per collegare la tabella/e degli attributi a ciascun oggetto
vettoriale. E' possibile collegare gli oggetti geografici in una mappa
vettoriale a una o più tabelle. Ciascun collegamento (link) a un tabella
degli attributi diversa è chiamato layer. Un link definisce quale
database driver, quale database e quale tabella deve essere usata.
Un oggetto vettoriale può avere zero, una, due o più categorie.
I numeri di Categoria sono immagazzinati entrambi dentro il file della
geometria ed all'interno della tavola degli attributi per ciascun oggetto
vettoriale. Ciascun numero di categoria in un file della geometria
corrisponde ad una riga nella tabella degli attributi.
Per fare in modo di collegare un oggetto vettoriale a parecchie tavole diverse,
sono necessari diversi numeri di categoria per ciascun oggetto vettoriale.
Usando v.db.connect i layers possono essere listati o mantenuti.
Le tabelle associate ai vettori di default in GRASS sono in formato DBF e
sono contenute nella cartella dbf →
Grass-location folder
Si tratta di tabelle molto elementari che possono
essere aperte / create / modificate con LibreOffice
Calc o con un semplice editor di testo
Location
Mapset
dbf
http://grass.fbk.eu/gdp/html_grass64/grass-dbf.html
db.*
Si tratta di comandi di interazione con le sole tabelle degli
attibuti.
Non coinvolgono la geometria.
- comandi per connessione dei DB:
db.connect - Permette la connessione ad un database tramite un
interfaccia dbm
db.test - Effettua un test del driver db per verificarne l'operatività
db.drivers - Mostra la lista dei driver db disponibili
db.login - Setta user e password di un certo driver db
etc. etc.
db.*
- comandi per tabelle:
db.columns - Permette di visualizzare le colonne di una data tabella
contenuta in un database
db.copy - Permette all'utente di copiare una tabella fra due database che
possono anche essere connessi attraverso drivers differenti
db.describe - Permette di visualizzare le informazioni inerenti una tabella.
(utilizzando il flag -c si ottengono solo i nomi delle colonne invece della
descrizione completa)
db.tables – permette di ottenere una lista delle tabelle di attributi
collegate in un dato mapset
db.execute - Esegue delle stringhe SQL scritte direttamente oppure
contenute in file di testo
db.select - Stampa il risultato della selezione effettuata su un database a
partire da una stringa SQL letta da un file di input oppure scritta
nell'interfaccia
db.dropcol - Cancella una colonna dalla tabella degli attributi scelta
db.droptable – Cancella una tabella degli attributi
db.in.ogr – importa una tabella degli attributi in vari formati OGC
db.out.ogr - importa una tabella degli attributi in vari formati OGC
v.db.*
Si tratta di comandi di interazione con le tabelle degli
attibuti associate alle geometrie vettoriali selezionate.
v.db.addcol - Aggiunge una o più colonne a una tabella associata ad una mappa.
v.db.addtable - Crea e aggiunge una nuova tabella degli attributi ad un layer dato di una
mappa vettoriale esistente
v.db.connect - Stampa o setta la connessione database per un determinato vettoriale
v.db.dropcol - Elimina una colonna dalla tabella degli attributi connessa a una data mappa
v.db.droptable - Rimuove la tabella degli attributi di una mappa vettoriale esistente
v.db.join - Permette di fare operazioni di join (joining) fra una tabella ed una tabella
di una mappa
v.db.reconnect.all - Riconnette i file vettoriali a un nuovo database
v.db.renamecol - Rinomina una colonna nella tabella degli attributi connessa a una data
mappa
v.db.select - Prints vector map attributes.
v.db.univar - Calcola statistiche univariate sulla colonna selezionata di una tabella di una
mappa
v.db.update - Permette di assegnare un nuovo valore ad una colonna connessa ad una certa
mappa
v. in.ogr & v.in.db
E' possibile ad esempio creare un generico file di punti con associate
alcune informazioni, salvarlo come DBF,
DBF importarlo in GRASS attraverso il
comando v.in.ogr e infine creare la geometria vettoriale con v.in.db
Visualizzazione di una tabella dati
dal layer manager
E' possibile visualizzare
la tabella o le tabelle
associate a una mappa
vettoriale selezionata tra
quelle caricate su un
diaplay sul layer manager
Table manager (1)
Oltre a visualizzare la tabella è anche possibile realizzare delle query
utilizzando il riquadro in basso.
Table manager (2)
Visualizzare dettagli circa le colonne di una data tabella, aggiungere /
rimuovere / rinominare colonne
Table manager (3)
E infine gestire le connessioni alle diverse tabelle (layers)
GRASS – PostgreSQL / PostGIS
Come detto, l'utilizzo di DataBase esterni è più affidabile ed
aumenta significativamente le capacità di analisi e trattamento
dei dati. Uno dei DB più affidabile e facilmente interfacciabile
con GRASS è sicuramente PostgreSQL associato alla sua
estensione spaziale PostGIS.
PostgreSQL / PostGIS possono essere gestiti da terminale,
tuttavia esistono interfacce grafiche come PgAccess o ancor
meglio PgAdmin III lato desktop o PhPPgAdmin per database
caricati su server.
PgAdmin III
Creare un nuovo DB
PgAdmin III
Creare nuove tabelle
PgAdmin III
Con pgAdmin III ci si può
connettere intuitivamente al
database
GRASS – PostgreSQL / PostGIS
E' possibile esportare un vettoriale
di GRASS in un database
PostGIS/PostgreSQL utilizzando il
comando v.out.ogr specificando
opportunatamente i parametri di
connessione al database (host nome del database - user password) e il formato di
esportazione (PostgreSQL)
v.out.ogr input=vettoriale_da_esportare dsn='PG:host=localhost dbname=nome_database
user=nome_user password=password_scelta' format=PostgreSQL
PhPPgAdmin
Intuitiva interfaccia grafica per database PostgreSQL / PostGIS su
server in remoto. Deve essere installato sul server e può essere lanciato
da un browser web permettendo, previa connessione, la gestione in
locale del DB.
Questa presentazione è © 2012 Bianca Federici, Roberto Marzocchi,
Domenico Sguerso, disponibile come
http://www.creativecommons.it/Licenze
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