“Fisica DEI calcolatori: pricipi base delle moderne tecnologie al silicio” Bussei - Longo Introduzione. Illustrando i componenti fondamentali di un calcolatore moderno si ripercorrono velocemente gli enormi progressi in elettronica e si introduce così la “problematica” e l’incessante ricerca di prestazioni sempre più spinte portando l’attenzione sui principi e sui problemi fisici che stanno alla base. Proprietà fisiche della materia. Elettroni di valenza e struttura elettronica dei solidi: gli elettroni più esterni di un atomo, in genere in un sottostrato incompleto, sono responsabili del legame chimico, dell’interazione degli atomi con la luce e determinano le proprietà dei materiali. Essi sono detti elettroni di valenza. Nella formazione delle molecole si ha la transizione da elettroni di valenza localizzati intorno agli atomi (orbitali atomici) a elettroni distribuiti su tutto lo spazio occupato dalla molecola (orbitali molecolari). Analogamente nella formazione dei solidi, gli orbitali atomici si fondono a formare orbitali cristallini, estesi a tutto lo spazio occupato dal solido. Gli elettroni di valenza nei solidi, dunque, non sono più legati ai singoli atomi, ma sono delocalizzati su tutto il cristallo. Le bande di energia: la struttura dei livelli energetici del solido si può ottenere partendo da quella dell’atomo isolato. Elettroni e lacune: sfruttando un’analogia “idrica” si accenna alla differenza tra elettroni e lacune come portatori di corrente elettrica. Proprietà dei semiconduttori. Conducibilità elettrica: nei semiconduttori la conducibilità elettrica può variare di diversi ordini di grandezza, con valori intermedi tra quelli dei metalli e degli isolanti. La caratteristica più significativa della conducibilità dei semiconduttori tuttavia non è il valore, ma la sua forte dipendenza dalla temperatura e dal contenuto di impurezze. Ruolo delle impurezze: la presenza di impurezze, in proporzioni strettamente controllate, in un cristallo semiconduttore consente di controllare la concentrazione degli elettroni e delle lacune responsabili delle proprietà elettriche. Donori ed accettori: le impurezze utili nei semiconduttori sono di due tipi: donori e accettori. Donore è un’impurezza che cede facilmente (“dona”) uno dei suoi elettroni di valenza alla banda di conduzione del semiconduttore. Un analogo discorso vale se invece dei donori sono presenti impurezze accettori. Portatori maggioritari: nel caso generale in cui siano presenti sia donori che accettori, nel semiconduttore avviene un processo di compensazione che porta ad una concentrazione efficace di drogante uguale al modulo della differenza tra la concentrazione di donori ed accettori. Se ND >> NA i portatori maggioritari sono gli elettroni (n>>p), e il semiconduttore si dirà di tipo n, mentre le lacune saranno i portatori minoritari. Al contrario se NA >> ND 1 Giunzione p-n Un semiconduttore omogeneo, ossia con caratteristiche uniformi al suo interno, ad una data temperatura si comporta come una normale resistenza, sia esso puro (intrinseco), o drogato. Le applicazioni pratiche dei semiconduttori in generale non si basano su materiali omogenei, ma su monocristalli nei quali è stata artificialmente creata una variazione nel drogaggio più o meno brusca. La zona di svuotamento: la zona di svuotamento è una regione stretta attorno alla superficie di separazione della giunzione p-n, in cui non vi sono portatori liberi di carica. Lo spessore d dello strato di svuotamento diminuisce al crescere del drogaggio; in una giunzione tipica è di qualche frazione di m (o anche meno), mentre il campo elettrico che si crea è elevato, ≥ di 10 5 Volt /cm. Polarizzazione diretta: quando alla giunzione è applicata una tensione esterna V, l’equilibrio viene alterato e attraverso la giunzione si stabilisce un flusso di portatori di carica la cui intensità dipende fortemente dal segno della tensione applicata. Il diodo: una struttura costituita da una giunzione p - n con contatti ohmici agli estremi delle zone neutre p ed n è detto diodo a giunzione p - n. La giunzione p - n svolge un ruolo importante nell’elettronica e come elemento per la costruzione dei transistor. Inoltre la giunzione è l’elemento costitutivo dei dispositivi optoelettronici, per l’emissione e la rivelazione della radiazione, delle celle solari che convertono l’energia ottica in energia elettrica. Applicazioni LED (trasformazione energia elettrica in energia luminosa); Celle solari, trasformazione inversa La fisica del transistor L’importanza del transistor è dovuta soprattutto al suo impiego nell’elettronica digitale. Il transistor può essere infatti utilizzato come elemento attivo di base per fabbricare porte logiche, memorie, CPU. L’invenzione del transistor risale alla fine degli anni ‘40 e ha provocato una vera e propria rivoluzione nel campo dell’elettronica digitale permettendo l’incredibile sviluppo dei calcolatori elettronici che ancora oggi stiamo osservando. Il transistor bipolare a giunzione: principi di funzionamento ed esempio di utilizzo come amplificatore. Transistor ad effetto campo: le proprietà elettriche delle giunzioni p-n e dei transistor a giunzione dipendono dalla presenza di elettroni e di lacune e per questo i dispositivi sono detti “bipolari”. Esistono tuttavia anche transistor “unipolari” che coinvolgono cioè un solo tipo di portatori. L’effetto campo: il funzionamento di questi dispositivi si basa sull’effetto che un campo elettrico esterno ha sulla distribuzione spaziale dei portatori maggioritari. Transistor di questo tipo sono detti “ad effetto di campo” (Field Effect Transistor) o FET. MOSFET & C.: i vari tipi di transistor ad effetto campo agiscono come amplificatori controllati in tensione. Presentano, sui transistor bipolari, il vantaggio di lavorare con un minimo consumo di energia, di poter essere ultra miniaturizzati, di consentire la memorizzazione di segnali, tramite la 2 carica della capacità del gate. Queste caratteristiche hanno favorito lo sviluppo dei calcolatori tascabili, degli orologi digitali, e soprattutto, dei circuiti a larga scala di integrazione (Very Large Scale Integration, o VLSI), quindi dei chip dei microprocessori. Problemi di integrazione. Limiti teorico-pratici nella riduzione dei componenti fondamentali; frontiere delle miniaturizzazione nanotecnologica (VLSI) Alternative al silicio (GaAs, InGaP, ecc.) per applicazioni di nicchia Situazione attuale e trends a breve termine nella fisica dei semiconduttori: I semiconduttori III-V e III-V nitruri trovano importanti applicazione nel campo nanotecnologico: le “eterostrutture epitassiali a confinamento quantistico” possono essere progettate e realizzate in modo tale da ottenere dispositivi micro ed optoelettronici con svariate applicazioni. Tra le principali citiamo i transistor ad elevata mobilità elettronica (InGaP/GaAs), le celle solari ad elevata efficienza per applicazioni spaziali (InGaAs/InGaP/InGaNAs) i LASER ad emissione di cavità per modulatori di fibre ottiche (IalGaAs/GaAs e AlInGaAsP) i laser violetti (GaN/InGaN) per memorie ottiche e i LED visibili e bianchi. La tendenza futura è sia quella di aumentare le possibili energie di emissione, che quella di esasperare gli effetti quantistici (maggiori confinamenti) per rendere più efficienti i dispositivi. Tecnologia futura. QUANTUM COMPUTER: Il progetto del computer che sfrutta le proprietà quantistiche degli elettroni (quantum computer) per estendere a possibilità intermedie tra i bit 0 ed 1 e quindi di moltiplicare le capacità di calcolo DNA COMPUTER: il progetto che sfrutta le molecole del DNA per realizzare nanoprocessori velocissimi CAPUTER OTTICO, in cui le informazioni vengono affidate a segnali ottici (trasportati da fibre e/o da film organici) invece che elettrici, estendendo le capacità di elaborazione. NOTA PER GLI INSEGNANTI: sarebbe bene che gli studenti avessero già familiartià con la struttura elettronica dell’atomo e dei solidi (orbitali atomici e molecolari, bande di energia nei solidi) in modo da potersi concentrare maggiormente sugli aspetti più squisitamente di ricerca nel campo della fisica dei semiconduttori. 3