Da Castellammare l`uomo delle stelle che ha scoperto sette

CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
VENERDÌ 22 GIUGNO 2007
A Capodimonte
conferenze e dibattiti,
ma anche osservazioni
al telescopio sotto
la guida degli esperti
Da Castellammare l'uomo delle stelle
che ha scoperto sette asteroidi. Da casa
di FABRIZIO GEREMICCA
Scoprire sette asteroidi è un'impresa notevole, soprattutto se a realizzarla è un astrofilo che scruti il cielo per diletto e non per professione. Osservarli senza muovere un passo
da casa è un primato.
Lo ha stabilito Ernesto Guido, un trentenne che vive a Castellammare di Stabia e lavora a Sorrento, in un'agenzia turistica. Guido è uno dei protagonisti più attesi della serata che si svolgerà stasera all'Osservatorio
astronomico di Capodimonte; un'iniziativa
dedicata ai corpi minori del sistema solare.
Come ha individuato i nuovi asteroidi?
«Esiste un'associazione di astrofili statunitensi (Rent A Scope) che ha vari telescopi
molto potenti: nel Nuovo Messico, in Australia, in Israele. Trami- 111te internet e con un software spe- Wkcifico, è possibile noleggiarli e
scrutare il cielo anche ogni sera,
direttamente da casa. Naturalmente è indispensabile che si dia- Hit
no le giuste coordinate, che si sappia dove cercare e cosa'guardare.
Tecnicamente si definisce osservazione in remoto. Io mi ci dedico con passione. Lo scorso anno
ho trascorso 250 notti su 365, davanti al computer, in collegamen-
a chilometri. I più grandi e pesanti possono
provocare catastrofi, se collidono con la
Terra. Ecco perché c'è una rete internazionale di osservazione».
Come battezzerà i sette asteroidi scoperti?
«Ad uno assegnerò il mio nome. Per gli
altri sei sto valutando».
Cosa l'affascina in particolare delle comete?
«Cambiano di continuo forma e dimensione, da una sera all'altra in cui le osservo.
Non sono mai uguali a se stesse. Una cometa di una certa luminosità, ventiquattro ore
più tardi può diventare 4 o 5 volte più splendente».
L'osservazione che l'ha emozionata in maniera particolare?
«A Pasqua, gli ultimi istanti di
vita di un Supernova. La seguivo
da due anni. Le stelle muoiono
esplodendo ed aumentando la loro luminosità. È uno spettacolo
difficile da raccontare; chi lo ha
visto una volta non lo dimentica
più».
Ernesto Guido
to con i telescopi. Durante una di
queste osservazioni, non ricordo se ad ottobre o a novembre, ho scoperto i sette pianetini tra Marte e Giove. Ho individuato anche
un Neo, un asteroide che non orbita nella
fascia principale, ma si avvicina alla Terra».
Che cosa sono gli asteroidi e qual è la differenza con le comete?
«Sono i detriti della formazione dei pianeti, materia che non si è aggregata. Le comete sono molto simili agli asteroidi, ma in parte sono formate anche da gas e polveri. Ecco perché hanno la chioma e la coda».
Quanti sono gli asteroidi nel sistema solare?
«Centosessantamila quelli numerati nella
fascia tra Marte e Giove, almeno altri 200
mila in attesa di numerazione. Variano per
dimensioni e lunghezza, da pochi centimetri
Lei scruta gli astri per passione
e non per professione, ma dedica a
questa attività praticamente tutto
il suo tempo libero. Come ha cominciato?
«Da ragazzino leggevo una quantità di libri e di riviste. Poi ho incontrato gli astrofili
americani e mi sono dedicato all'osservazione in remoto, da casa. Altri appassionati
preferiscono le escursioni sul campo e per
certi aspetti non posso dare loro torto. Consentono di conoscere altre persone e di condividere le esperienze. Il sistema che uso io,
però, mi permette una costanza di osservazione che altrimenti sarebbe impossibile».
Quanto si paga per un'ora di collegamento
via internet con i telescopi dell'associazione
Rent A Scope?
«Circa 50 dollari, che equivalgono a sessanta euro, più o meno. Ogni collegamento
dura da una a tre ore. Costa caro, insomma.
Chi, però, come me, osserva da tempo, fruisce di tariffe molto più abbordabili».
Una serata
col naso in su
L'Osservatorio astronomico
di Capodimonte stasera apre
le porte con un incontro sui
«Corpi minori del sistema
solare». Alle 18.30 èprevista
l'apertura del museo storico
a cura di Mauro Gargano.
Le conferenze inizieranno
alle 21; relatori il direttore
dell'Osservatorio Luigi
'Colangeli (che parlerà di
«Studio delle comete e
tecnologia Spaziale») ed
Ernesto Guido (tìtolo
dell'intervento: «Un luogo :
ordinato? I corpi minori del
sistema solare e rischi
d'impatto con la Terra»). A
seguire, sul piazzale
dell'edificio, si mostrerà il
cielo del mese e saranno
svolte osservazioni al
telescopio di luna e pianeti
dirette dai soci dell'Unione
astrofili napoletani. La
partecipazione è libera ma è
gradito un cenno di adesione
all'indirizzo e-mail
[email protected].
Prima delle conferenze, la
manifestazione prevede,
dalle 19.30 alle 20.30, un
momento prevalentemente
riservato agli astrofili con un
dibattito sul tema
«L'astronomia amatoriale al
servizio della ricerca» che
sarà condotto dai presidenti
delle associazioni, Luca
Orazzo, Alberto Fienga e
Pasquale Ago.
«Scrutare il cielo: una vertìgine
che cambia il nostro punto di vista»
Col naso all'insù, armati di
telescopio, scrutano il cielo, cercano i pianeti, le stelle e le comete. Sono gli astrofili, uomini e
donne che spiano i segreti del
cosmo non per professione, come gli astronomi, ma per passione. Dilettanti, insomma, ma
tutt'altro che sprovveduti, se è
vero che dalle loro osservazioni
traggono informazioni utili anche i ricercatori. In Campania
sono circa un migliaio coloro i
quali rincorrono per diletto nebulose e supernove, riuniti sotto varie sigle ed associazioni.
Questa notte concedono a se
stessi e a chi abbia voglia di stare insieme a loro una serata di
gala. All'Osservatorio Astronomico di Capodimonte, infatti, è
in programma una no stop dedicata ai corpi minori del sistema
solare: asteroidi e comete. Alle
21 conferenza del direttore dell'Osservatorio astronomico,
professore Luigi Colangeli:
«Studio delle comete e tecnologia spaziale», che mostrerà anche l'attività degli astronomi
dall'Istituto nazionale di astrofisica, impegnati ad analizzare la
polvere di cometa raccolta dalla sonda della Nasa StarDust.
Dopo la conferenza di Ernesto
Guido, sul piazzale dell'edificio
monumentale dell'Osservatorio di Capodimonte, chi lo desideri avrà l'opportunità di scrutare il Cielo del mese e di osservare al telescopio la Luna, Giove e Saturno, con l'aiuto e sotto
la guida dei soci dell'Unione
astrofili napoletani (Uan), che'
promuove l'iniziativa insieme
all'associazione degli astrofili
di Sessa Aurunca ed al centro
astrofili «Neil Armstrong» di
Salerno, grazie al supporto di
Colangeli. Un' esperienza, promette Luca Orazzo, psicoterapeuta, tra i soci fondatori dell'Uan, che non può lasciare indifferente neanche il neofita:
«Si percepiscono il fascino e la
vertigine di una prospettiva
spiazzante, di una visione completamente diversa da quella
consueta e nella quale l'uomo
occupa un posto molto relativo».
Guardare le stelle è una passione che si va diffondendo.
Orazzo, come altri, è partito da
un libro di divulgazione scientifica scritto alla fine dell'Ottocento, L'astronomia popolare.
Era ragazzino quando lo ha scoperto e da allora non ha più
smesso di interessarsi al cosmo.
L'associazione
L'unione astrofili
napoletani
(www.na.astro.it/uan/index.html) ha la sua sede in
via Guido De Ruggiero 27,
mentre la sede osservativa
è all'Osservatorio
Astronomico di
Capodimonte, Salita
Moiariello, 16.
Creare un'associazione è stato
lo sbocco naturale di quel percorso ed anche il modo per mettere insieme forze e risorse indispensabili a procurare le attrezzature. «Nel corso degli anni —
racconta — ho anche sperimentato che esiste una sorta di terapia degli astri. Non mi riferisco
all'influsso che le stelle ed i pianeti avrebbero sulla salute umana. Ho verificato, invece, che
osservare insieme le galassie favorisce l'instaurarsi di relazioni
positive tra chi partecipa all'esperienza. Noi dell'associazione, per esempio, il venerdì sera andiamo spesso fin sul monte Terminio e restiamo lì tutta
la notte. C'è una buona visibilità, e, senza l'inquinamento luminoso della grande città, diventa
tutto più affascinante. Queste
serate sono una palestra di socialità, per i ragazzi in particolare». Oltre che una fonte inesauribile di emozioni. «Ho
vissuto momenti indimenticabili — racconta
Carmen Perrella, impiegata alla Telecom nella
vita di tutti i giorni, vicepresidente dell'Unione
astrofili napoletana,
quando veste i panni della cacciatrice di stelle —.
Le eclissi, in particolare,
sono un momento magico. Ne
ricordo almeno due, incredibili: a ottobre 2005 in Tunisia e
nel marzo 2006 in Egitto, al
confine con la Libia. C'erano
persone che piangevano, altre
che pregavano. Io ero talmente
assorta che non pensai neppure
a scattare una foto, a rubare
un'immagine a quello spettacolo misterioso».
F. G.