Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “G. MARCONI” UNITÀ DIDATTICA INTERDISCIPLARE Materie: SISTEMI , AUTOMAZIONE E CONTROLLI INGLESE Classe: III A sez. A Insegnanti: Prof. MARTINO COPPOLA Prof.ssa EMANUELA PERUGI ( sistemi e automazione ) ( lingua inglese ) Anno scolastico 2010 2011 UNITA' DIDATTICA INTERDISCIPLINARE W.E.L.L. “ L'elettronica e i sistemi automatici incontrano la lingua inglese attraverso la Rete “ Premessa l'idea alla base di questa esperienza didattica è quella di far interagire due realtà: Ó lo studio delle materie tecniche che utilizza l'inglese come lingua di lavoro in quanto la maggior parte dei manuali tecnici sia sotto forma cartacea sia online è scritto in inglese; Ó lo studio della lingua vera e propria che comprende la conoscenza di un lessico quanto più variegato possibile e quindi ha la possibilità di far usare ai ragazzi vocaboli che poi ritrovano nella realtà professionale che è di loro competenza. Dal momento che sempre più è necessario fornire agli studenti una cultura che tenga conto da una parte Occorre volare in alto quanto più è della complessità della realtà che li possibile: quanti poi arriveranno alla circonda e dall'altra – specialmente meta non lo sappiamo ma nel caso di una scuola ad indirizzo professionale quale è la nostra della operatività pressoché immediata delle conoscenze acquisite, il far lavorare e interagire in classe insegnanti di diverse materie in maniera intelligente atte a fornire agli studenti degli strumenti di lavoro, risulta oltremodo innovativo. Tale lavoro di integrazione di saperi ha utilizzato, fra l'altro il WEB come ambiente di lavoro, in parallelo alle normale attività di classe. Infatti tramite una casella di posta elettronica di classe alla quale potevano accedere gli studenti e gli insegnanti coinvolti, si sono l'importante è volare inviati loro documenti ricavati da manuali on line sui dispositivi tecnici usati ( ovviamente in inglese ) nonché glossari preparati dagli insegnanti sul lessico tecnico usato in tali manuali. Da questa esperienza ci si aspetta non tanto e non solo una ricaduta immediata sulla classe – auspicabile ma non quantificabile fin dall'inizio – quanto uno stimolo e una sfida all'inerzia che spesso ci prende la mano e ci porta a ripetere più o meno pedissequamente quello che era già stato svolto in passato. Obiettivi: migliorare la conoscenza della lingua inglese dal punto di vista del lessico tecnico e nello stesso tempo abituare gli studenti all'uso di manuali e testi tecnici in inglese. Imparare a superare la separazione fra discipline, costruire ponti cognitivi, saper apprezzare l'inglese come lingua utilizzata per la ricerca scientifica, a livello internazionale, come “lingua franca”. Metodologia: utilizzo durante le lezioni della materia tecnica di materiale in inglese che viene letto in classe e tradotto nelle sue parti principali. Tale materiale viene poi fornito agli studenti sotto forma cartacea e on line in modo da poterlo riguardare con calma. Viene poi fornito con le stesse modalità un glossario con i termini usati da utilizzare nelle prove di verifica. Il collegamento on line fra insegnanti e studenti ( anch'esso abbastanza innovativo) permette di avere chiarimenti e spiegazioni e a fornire indicazioni in tempo reale anche al di fuori dell'aula scolastica Tutto materiale viene concordato e controllato dal punto di vista linguistico dall'insegnante di inglese. Alcune lezioni sono state svolte dagli stessi alunni i quali, a gruppi di 2 o 3, hanno presentato la traduzione da loro fatta di alcuni testi tecnologici in inglese assegnati loro. In particolare sono stati presentati i testi in allegato : pc glossary e testo sul microprocessore. Alcune lezioni sono state svolte in compresenza: l'insegnante di sistemi aveva affidato ad alcuni ragazzi il compito di relazionare all'intera classe alcuni argomenti in lingua inglese; l'insegnante di Inglese ha partecipato alla lezione, valutando la “performance” degli studenti e facendo notare alcune peculiarità linguistiche dei testi in questione. Strumenti di lavoro: materiale cartaceo e on line ( testi e fogli tecnici dei componenti studiati ) Modalità di verifica : all'interno delle prove scritto grafiche di sistemi vengono inserite delle domande in inglese che fanno riferimento a un breve testo sempre in inglese relativo agli argomenti trattati. Gli studenti devono capire il testo e rispondere in italiano in maniera aperta e potendo consultare il glossario fornito loro. Per le prove curricolari di inglese viene forniti loro una prova semistrutturata che si allega. Tempi di attuazione: nei primi mesi del I quadrimestre si è impostato il lavoro fornendo loro i primi materiali e alla fine del quadrimestre sono state fatte le prime prove di verifica. Nel secondo si è continuato con le stesse modalità. A fine anno viene proposto un questionario per ricavare quanto sia stato apprezzato o meno la sinergia tra le due materie e la collaborazione tra i due docenti. Valutazione dell'esperienza: il punto di vista degli studenti Come verifica finale, tenendo conto degli elementi emersi dall'analisi del questionario si può dire che gli studenti abbiano recepito positivamente l'esperienza fatta. Quasi tutti hanno risposto al questionario in termini di apprezzamento del lavoro interdisciplinare. Di seguito vengono analizzate le risposte alle singole domande. Alla domanda di dare un voto tra 1 e 10 all'esperienza globale, i due terzi hanno dato 8-9 e nessuno da dato meno di sei. Alle domande sull'utilità dell'esperienza dal punto di vista tecnico quasi tutti hanno affermato che è servita per conoscere nuovi vocaboli e per ripassare meglio gli argomenti mentre dal punto di vista linguistico, anche se hanno affermato che, in alcuni casi, non è stato semplicissimo, globalmente è servito. Valutazione dell'esperienza: il punto di vista dei docenti Come indicato nella premessa, ci si era proposto l'obiettivo non solo di fornire strumenti di lavoro adeguati a una società in rapido sviluppo e quindi 'dinamici', adattabili e non ingabbiati in schemi prefissati ma anche di abituare i ragazzi a una pluralità di visione dei problemi stessi. Vedere inoltre due insegnanti di discipline non strettamente affini collaborare fianco a fianco, a volte in compresenza, per fornire alla classe tali strumenti è stata sicuramente una novità che – si spera- possa aver fornito loro l'indicazione che formare delle menti in evoluzione - quali sono le loro - è un compito difficile e strettamente collaborativo: difficile ottenere risultati positivi se ognuno va per contro proprio, sicuramente più efficace se si collabora avendo come scopo la crescita appunto globale di tutti e ognuno. Dal punto di vista tecnico sicuramente i vantaggi ci sono stati, anche analizzando le loro risposte, e si spera che si possa continuare nei prossimi anni, con una maggiore compartecipazione e interconnessione fra le diverse discipline. Dal punto di vista linguistico, gli studenti hanno avuto l’opportunità di toccare con mano le caratteristiche dell’inglese tecnico (English for Specific Purposes) a partire da manuali autentici di elettronica, senza rinunciare alla riflessione linguistica sui testi stessi, così da favorire la metacognizione e l’acquisizione di termini e “chunks of language” significativi. Una dimensione fondamentale è stata quella della sincronia, cioè per alcuni momenti i due docenti hanno lavorato contemporaneamente sugli stessi argomenti e, talvolta, in compresenza. Le compresenze sono state particolarmente significative: quando alcuni studenti hanno relazionato su testi in inglese all’intera classe, era presente anche l’insegnante di Inglese che ha potuto apprezzare e valutare la loro esposizione. Allegati Ó glossario Ó C.L.I.L Ó prova di comprensione in inglese Ó microprocessore in inglese Ó microprocessore in italiano Ó memorie Ó pc glossary Ó questionario in inglese Ó questionario finale GLOSSARIO AND Porta The boolean ( La funzione booleana gate AND logic) function (logica) che è vera ('1' logico which is true ( ) solo se tutti i suoi argomenti logic '1') only if ( ingressi ) sono veri ('1' all its inputs ( logico ) inputs )are true ( logic '1') NAND Porta Not And: The And Negato: la funzione gate NAND boolean ( logic) (logica) che è 'vera' ('1' logico function which is ) a meno che tutti i suoi argomenti (ingressi) sono veri true ( logic '1')unless ('1' logico ) all its inputs are true OR Porta The boolean ( La funzione booleana gate OR logic) function (logica) che è falsa ('0' logico which is false ( ) solo se tutti i suoi argomenti logic '0) only if ( ingressi ) sono falsi ('' logico all its inputs are ) false ( logic '0') NOR Porta Not Or: The la funzione (logica) che è gate NOR boolean ( logic) 'falsa' ('0' logico ) a meno che gate function which is tutti i suoi argomenti false (ingressi) sono falsi ('0' ( logic '0') unless logico ) all its inputs are false Truth table Tabella di A truth table is a La tabella di verità è una verità table that tabella che descrive il describes the comportamento di una porta behaviour of a logica o di ogni combinazione logic gate or any di porte logiche. Essa mostra combination of il valore dell'uscita per ogni logic gates. It possibile combinazione degli lists the value of ingressi the output for every possible combination of the inputs Flip flop Flip flop A digital logic Un circuito digitale logico che circuit that can può esistere in due stati. exist in one of Commuta tra i due stati two states. It attraverso il controllo dei suoi switches ingressi.( toggle è between the two praticamente intraducibile ma states ( toggles) indica proprio la Digital counter under control of commutazione tipica dei flip its inputs. flop) Contatore A digital circuit (Binary counter) digitale which has a (contatore clock input and Un circuito digitale che ha un ingresso di clock (vedi) e un numero di uscite di conteggio binario) a number of che danno il valore numero count output dei cicli di clock which give the numbers of clock cycles A type of clock positive edge- Che triggered scatta sul transition that Un tipo di transizione del clock che scatta quando il fronte ( triggers when segnale commuta fra livello bordo) di the signal basso e livello alto salita toggles between low level and high level complementary Uscite The outputs of a Le uscite di un flip flop. Esse outputs. comple- flip flop. They sono sempre l'una il mentari are always complemento dell'altra complementary A type of clock negative edge- Che triggered scatta sul transition that Un tipo di transizione del clock che scatta quando il fronte ( triggers when segnale commuta fra livello bordo) di the signal alto e livello basso discesa toggles between high level and low level High voltage Livello level alto di tensione Low voltage Livello level basso di tensione Orologio - The input signal of clock Il segnale di ingresso di un circuito segnale di a digital circuit that digitale che è il segnale di sincronism is the syncronous sincronismo di tutto il circuito o signal of all the asynchronous Ingresso An input that Un ingresso che agisce inputs ( for asincrono operates indipendentemente dal clock circuit example clear, set, (per independently of reset ) the clock input esempio clear, reset set ) active low active high Attivo A signal that is basso active when it has a ha un livello basso di tensione ( 0 low voltage level Attivo alto A signal that is Un segnale che è attivo quando Logico ) Un segnale che è attivo active when it has a quando ha un livello alto di high voltage level tensione ( 1 logico ) Master-Slave J-K Flip flop A flip flop that is Un flip flop che commuta con Flip-Flops master- triggered by a un impulso positivo cioè slave ( padroneschiavo) positive pulse i.e. reads the data input on the positive edge and legge i dati sul fronte positivo dell'ingresso e scrive i dati in uscita sul fronte negativo del writes data outputs segnale di clock on the negative edge of clock signal Set (preset) input Segnale di asynchronous Segnale asincrono che pone ingresso signal that sets the a 1 l'uscita del flip flop che pone a output of the flip 1 l'uscita Clear ( reset) input Segnale di ingresso flop asynchronous Segnale asincrono che pone signal that resets a 0 l'uscita del flip flop che pone a the output of the flip 0 l'uscita Toggle flop commutazione high-speed JK JK ad alta velocità flip-flops with Direct Flip flop Set and Clear con ingressi inputs. di clear e reset diretti To feature Avere come caratteristica feature caratteristica Shift register A digital circuit built by Un circuito digitale formato da flip Registro a scorrimento flip flop D; every clock flop di tipo D; ogni colpo di clock shifts data from a flip flop to another one sposta i dati da un flip flop all'altro Parallel ( Caricamen- Data are loaded on broadside) load to parallelo the inputs all togheter insieme, ognuno sul suo piedino each one on its pin To inhibite Inibire, impedire To override Passar sopra, prevalere Namely cioé I dato sono sugli ingressi tutti i.e. ( idem est) Cioé ( nei testi scientifici ) Clear load, shift... Sequenza sequence per azzeramento caricamento spostamento ... • Data transfers to the outputs on the falling edge of the clock pulse. • Il dato si trasferisce alle uscite sul fronte di discesa dell'impulso di clock ********************************************************************** • These are the simplest kind of shift registers. • Questi sono i tipi più semplici di registri a scorrimento ********************************************************************** • Shift registers can have both parallel and serial inputs and outputs. • I registri a scorrimento possono avere ingressi e uscite sia seriali che paralleli ********************************************************************** • A cascade of flip flops, sharing the same clock • Un insieme di flip flop collegati in cascata ( cioé uno dietro l'altro) che condividono lo stesso clock ********************************************************************** • A LOW logic level on the clear input will reset the outputs regardless of the logic states of the other inputs • Un livello logico BASSO sull'ingresso di Clear azzererà le uscite indipendentemente dagli stati logici degli altri ingressi ********************************************************************** Each output changes to the complement of its previous level on each HIGH level clock pulse. Ogni uscita cambia (commuta ) al complemento del livello precedente per ogni impulso di clock ALTO ********************************************************************** The LOW signal on PR or CLR prevents clocking and forces Q HIGH or LOW, respectively. Il segnale BASSO su PR o su CLR anticipa il segnale di clock e forza Q al livello ALTO o BASSO rispettivamente C.L.I.L. C.ontent and L.anguage I.ntegrated L.earning Insegnamento integrato di lingua e contenuti ovvero l'uso veicolare della lingua straniera per insegnare altre discipline La lingua veicolare o C.L.I.L. è una lingua straniera usata nella scuola per insegnare un'altra disciplina; quest'ultima persegue i suoi obiettivi didattici, che non riguardano affatto l'insegnamento della lingua, mentre lo scopo glottodidattico dell'uso veicolare è quello di migliorare la qualità e i tempi dell'acquisizione della lingua straniera. Le motivazioni glottodidattiche per l'uso veicolare della lingua straniera sono: a) un incremento di esposizione alla lingua straniera; b) una maggiore autenticità delle attività: nelle ore di lingue straniera, molte attività, soprattutto legate all'acquisizione delle funzioni comunicative, sono di fatto dei falsi pragmatici (per esempio studenti che si scambiano informazioni in inglese su quale treno prendere per Milano), mentre le attività di Inglese durante l'ora di Controlli hanno un significato intrinseco, sono, per dirla con Nunan, un “real world task”; c) lo spostamento dell'attenzione dalla forma linguistica ai contenuti che essa veicola : è la “rule of forgetting” di Krashen, secondo la quale si acquisisce una lingua proprio quando ci si dimentica che la si sta acquisendo; d) in queste attività di C.L.I.L., anche gli studenti con una minore attitudine per l'apprendimento linguistico, possono seguire le lezioni di C.L.I.L con la logica cognitiva, per esempio, di un'altra materia. Il C.L.I.L. viene fortemente raccomandato sia dall'Unione Europea che dal Ministero, ma le difficoltà attuative non sono poche. Occorre infatti sottolineare la differenza tra il C.L.I.L e le attività multidisciplinari che spesso mettiamo in atto nella scuola. Per quanto riguarda il C.L.I.L., ci sono diverse modalità di integrazione tra la lingua e l'altra disciplina, nel nostro caso 'una materia professionale ( Sistemi e controlli automatici ): 1. Non CLIL: si fa la materia in inglese senza alcun interesse per l'eventuale acquisizione dell' Inglese; 2. CLIL orientato sulla materia : si fa materia in Inglese e l'insegnante di Inglese dà un supporto sugli aspetti linguistici utili per la materia; 3. CLIL vero e proprio: materia e Inglese perseguono i loro obiettivi nello stesso tempo, con le stesse attività; il contenuto delle materia prevale ma con forte attenzione al ruolo e al tipo della lingua; 4. C.L.I.L. Orientato sull'Inglese: progetti, spesso interdisciplinari, in cui i contenuti scientifici danno i contenuti a moduli eseguiti poi in inglese; 5. Non C.L.I.L. : il tradizionale corso di microlingua (English for Specific Purposes) , in cui si usano i testi di un'altra materia per imparare l'inglese delle altre materie non le materie . Nel nostro caso, si tratta di C.L.I.L. orientato sulla materia; in questo primo anno, abbiamo scelto di utilizzare talvolta la mediazione della traduzione in italiano, per essere certi della comprensione di concetti abbastanza complessi; per il prossimo anno, ci proponiamo di superare questo limite, cercando di favorire l'acquisizione della materia “target”, 'Sistemi e controlli ', in lingua. Questo approccio secondo noi è da preferire alla microlingua in inglese (English for Specific Purposes), perché la ricaduta didattica per gli studenti è di gran lunga migliore: l'insegnante di Elettronica sa quali sono i materiali autentici in lingua di cui i ragazzi hanno bisogno per acquisire le competenze in lingua inglese che possono essere per loro spendibili in ambito professionale; per l'insegnante di Inglese il lavoro risulta più efficace e significativo. Inoltre, a nostro parere gli studenti apprezzano la collaborazione tra i docenti e la sinergia tra le materie, che i ragazzi sono abituati a vedere come compartimenti stagni. I.P.S.I.A Marconi a.s. 2010/2011 prof.ssa Emanuela Perugi compito di Inglese classe 3AA Answer the following questions: 1. What’s the difference between RAM and ROM? (15p) ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… 2. What does VOLATILITY mean? (15 p.) .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................... 3.How much data can be stored? (15p) ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… 4.Explain how an address bus works (15 points) ………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………… Match each term with the right definition: A. B. C. D. E. 1. 2. 3. 4. 5. DATA ADDRESS RANDOM ACCESS; SEQUENTIAL ACCESS SERIAL INPUT WRITING One-dimensional type of data addressing; Information stored in the memory device; The process of storing a piece of data to a memory The two categories in which data access can be divided; Location of the data 5 points for each correct answer Part B Trova nel testo le espressioni che significano: a. Aver bisogno di b. Traccia c. Tentativi ed errori d. Permettere e. Dispositivo 3 points for each correct answer ALU In computer scienze, an arithmetic logic unit (ALU) is a digital circuit that performs arithmetic and logical operations. The ALU is a fundamental building block of the central processing unit (CPU) of a computer The processors found inside modern CPUs and graphics processing units (GPUs) accommodate very powerful and very complex ALUs., Most of a processor's operations are performed by one or more ALUs. An ALU loads data from input registers, an external Control Unit then tells the ALU what operation to perform on that data, and then the ALU stores its result into an output register. Other mechanisms move data between these registers and memory ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ A microprocessor incorporates most or all of the functions of a computer's central single integrated processing unit (CPU) on a circuit (IC, or microchip).[1][2] The first microprocessors emerged in the early 1970s and were used for electronic calculators, using binary- coded decimal (BCD) arithmetic on 4-bit words. Other embedded uses of 4-bit and 8-bit microprocessors, such as terminals, printers, various kinds of automation etc., followed soon after. Affordable 8-bit microprocessors with 16-bit addressing also led to the first general-purpose microcomputers from the mid-1970s on. 8-bit designs The Intel 4004 was followed in 1972 by the Intel 8008, the world's first 8-bit microprocessor. The 8008 was not, however, an extension of the 4004 design, but instead the culmination of a separate design project at Intel, arising from a contract with Computer Terminals Corporation, of San Antonio TX, for a chip for a terminal they were designing,[24] the Datapoint 2200 — fundamental aspects of the design came not from Intel but from CTC. In 1968, CTC's Austin O. “Gus” Roche developed the original design for the instruction set and operation of the processor. In 1969, CTC contracted two companies, Intel and Texas Instruments, to make a single-chip implementation, known as the CTC 1201.[25] In late 1970 early 1971, TI dropped out being unable to make a reliable part. In 1970, with Intel yet to deliver the part, CTC opted to use their own implementation in the Datapoint 3300, using traditional TTL logic instead (thus the first machine to run “8008 code” was not in fact a microprocessor at all!). Intel's version of the 1201 microprocessor arrived in late 1971, but was too late, slow, and required a number of additional support chips. CTC had no interest in using it. CTC had originally contracted Intel for the chip, and would have owed them $50,000 for their design work.[25] To avoid paying for a chip they did not want (and could not use), CTC released Intel from their contract and allowed them free use of the design.[25] Intel marketed it as the 8008 in April, 1972, as the world's first 8-bit microprocessor. It was the basis for the famous "Mark-8" computer kit advertised in the magazine Radio- 1 Electronics in 1974. The first multi-chip 16-bit microprocessor was the National Semiconductor IMP-16, introduced in early 1973. An 8-bit version of the chipset was introduced in 1974 as the IMP-8. Other early multi-chip 16-bit microprocessors include one used by Digital the LSI-11 OEM board set and the packaged PDP Equipment Corporation (DEC) in 11/03 minicomputer, and the Fairchild Semiconductor MicroFlame 9440, both of which were introduced in the 1975 to 1976 timeframe. In 1975, National introduced the first 16-bit single-chip microprocessor, the National Semiconductor PACE, which was later followed by an NMOS version, the INS8900. Another early single-chip 16-bit microprocessor was TI's TMS 9900, which was also compatible with their TI-990 line of minicomputers. The 9900 was used in the TI 990/4 minicomputer, the TI-99/4A home computer, and the TM990 line of OEM microcomputer boards. The chip was packaged in a large ceramic 64-pin DIP package, while most 8-bit microprocessors such as the Intel 8080 used the more common, smaller, and less expensive plastic 40-pin DIP. A followon chip, the TMS 9980, was designed to compete with the Intel 8080, had the full TI 990 16-bit instruction set, used a plastic 40-pin package, moved data 8 bits at a time, but could only address 16 KB. A third chip, the TMS 9995, was a new design. The family later expanded to include the 99105 and 99110. The Western Design Center, Inc. (WDC) introduced the CMOS 65816 16-bit upgrade of the WDC CMOS 65C02 in 1984. The 65816 16-bit microprocessor was the core of the Apple IIgs and later the Super Nintendo Entertainment System, making it one of the most popular 16-bit designs of all time. Intel followed a different path, having no minicomputers to emulate, and instead "upsized" their 8080 design into the 16bit Intel 8086, the first member of the x86 family, which powers most modern PC type computers. Intel introduced the 8086 as a cost effective way of porting software from the 8080 lines, and succeeded in winning much business on that premise. The 8088, a version of the 8086 that used an external 8-bit data bus, was the microprocessor in the first IBM PC, the model 5150. Following up their 8086 and 8088, Intel released the 80186, 80286 and, in 1985, the 32bit 80386, cementing their PC market dominance with the processor family's backwards compatibility. The 8086 and 80186 had a crude method of segmentation, while the 80286 introduced a full-featured semgented memory management unit (MMU), and the 80386 introduced a flat 32-bit memory model with paged memory management. 16-bit designs had only been on the market briefly when 32-bit implementations started to appear. The most significant of the 32-bit designs is the MC68000, introduced in 1979. The 68K, as it was widely known, had 32-bit registers but used 16-bit internal data paths and a 16-bit external data bus to reduce pin count, and supported only 24-bit addresses. Motorola generally described it as a 16-bit processor, though it clearly has 32-bit architecture. The 24 combination of high performance, large (16 megabytes or 2 bytes) memory space and fairly low cost made it the most popular CPU design of its class. The Apple Lisa and Macintosh designs made use of the 68000, as did a host of other designs in the mid-1980s, including the Atari ST and Commodore Amiga. 2 The world's first single-chip fully-32-bit microprocessor, with 32-bit data paths, 32-bit buses, and 32-bit addresses, was the AT&T Bell Labs BELLMAC-32A, with first samples in 1980, and general production in 1982[26][27] After the divestiture of AT&T in 1984, it was renamed the WE 32000 (WE for Western Electric), and had two follow-on generations, the WE 32100 and WE 32200. These microprocessors were used in the AT&T 3B5 and 3B15 minicomputers; in the 3B2, the world's first desktop supermicrocomputer; in the "Companion", the world's first 32-bit laptop computer; and in "Alexander", the world's first book-sized supermicrocomputer, featuring ROM-pack memory cartridges similar to today's gaming consoles. All these systems ran the UNIX Intel's first 32-bit microprocessor was the iAPX System V operating system. 432, which was introduced in 1981 but was not a commercial success. It had an advanced capability-based object-oriented architecture, but poor performance compared to contemporary architectures such as Intel's own 80286 (introduced 1982), which was almost four times as fast on typical benchmark tests. However, the results for the iAPX432 was partly due to a rushed and therefore suboptimal Ada compiler. The ARM first appeared in 1985. This is a RISC processor design, which has since come to dominate the 32-bit embedded systems processor space due in large part to its power efficiency, its licensing model, and its wide selection of system development tools. Semiconductor manufacturers generally license cores such as the ARM11 and integrate them into their own system cores. Most cell on a chip products; only a few such vendors are licensed to modify the ARM phones include an ARM processor, as do a wide variety of other products. There are microcontroller- oriented ARM cores without virtual memory support, as well as SMP applications processors with virtual memory. Motorola's success with the 68000 led to the MC68010, which added virtual memory support. The MC68020, introduced in 1985 added full 32-bit data and address busses. The 68020 became hugely popular in the Unix supermicrocomputer market, and many small companies (e.g., Altos, Charles River Data Systems) produced desktopsize systems. The MC68030 was introduced next, improving upon the previous design by integrating the MMU into the chip. The continued success led to the MC68040, which included an FPU for better math performance. A 68050 failed to achieve its performance goals and was not released, and the follow-up MC68060 was released into a market saturated by much faster RISC designs. The 68 64-bit designs in personal computers While 64-bit microprocessor designs have been in use in several markets since the early 1990s, the early 2000s saw the introduction of 64-bit microprocessors targeted at the PC market. With AMD's introduction of a 64-bit architecture backwards-compatible with x86, x86-64 (also called AMD64), in September 2003, followed by Intel's near fully compatible 64-bit extensions (first called IA-32e or EM64T, later renamed Intel 64), the 64-bit desktop era began. Both versions can run 32-bit legacy applications without any performance penalty as well as new 64-bit software. With operating systems Windows x64, Linux, BSD and Mac XP x64, Windows Vista x64, Windows 7 OS X that run 64-bit native, the software is also geared to fully utilize the capabilities of such processors. The move to 64 bits is more than just an increase in register size from the IA-32 as it also doubles the 3 number of general-purpose registers. A different approach to improving a computer's performance is to add extra processors, as in symmetric multiprocessing designs, which have been popular in servers and workstations since the early 1990s. Keeping up with Moore's Law is becoming increasingly challenging as chip-making technologies approach the physical limits of the technology. In response, the microprocessor manufacturers look for other ways to improve performance, in order to hold on to the momentum of constant upgrades in the market. A multi-core processor is simply a single chip containing more than one microprocessor core, effectively multiplying the potential performance with the number of cores (as long as the operating system and software is designed to take advantage of more than one processor). Some components, such as bus interface and second level cache, may be shared between cores. Because the cores are physically very close they interface at much faster clock rates compared to discrete multiprocessor systems, improving overall system performance. In 2005, the first personal computer dual-core processors were announced and as of 2009 dual-core and quad-core processors are widely used in servers, workstations and PCs while six and eight-core processors will be available for high-end applications in both the home and professional environments. Sun Microsystems has released the Niagara and Niagara 2 chips, both of which feature an eight-core design. The Niagara 2 supports more threads and operates at 1.6 GHz. Date Name Developer Max clock (first Word size version) (bits) Process Transistors Multi-chip, 1971 PPS-25 Fairchild 400 kHz 4 1971 4004 Intel 740 kHz 4 10 µm 2,250 pMOS 1972 8008 Intel 500 kHz 8 10 μm 3,500 pMOS 1972 PPS-4 Rockwell 200 kHz 4 pMOS[3][4] 1973 μCOM 4 NEC 1 MHz 4 2,500 NMOS[5][6] 1973 IMP-16 National 715 kHz 16 1973 Mini-D Burroughs 1 MHz 8 pMOS[9] 1974 IMP-8 National 715 kHz 8 Multi-chip, pMOS[10] 1974 8080 Intel 2 MHz 8 4 pMOS[1][2] Multi-chip, pMOS[7][8] 6 μm 6,000 NMOS 1974 5065 Mostek 1.4 MHz 8 pMOS[11] 1974 TLCS-12 Toshiba 1 MHz 12 NMOS[10] 1974 CP1600 3.3 MHz 16 NMOS[12][13][14] 1974 IMP-4 National 500 kHz 4 Multi-chip, pMOS[10] 1974 4040 Intel 740 kHz 4 10 μm 3,000 pMOS 1974 6800 Motorola 1 MHz 8 - 4,100 NMOS[10] 1974 TMS 1000 400 kHz 4 8 μm 8,000 1974 PACE National 1975 6100 Intersil 4 MHz 12 1975 2650 Signetics 1.2 MHz 8 NMOS[10] 1975 PPS-8 Rockwell 256 kHz 8 pMOS[10] 1975 F-8 Fairchild 2 MHz 8 NMOS[10] 1975 CDP 1801 RCA 2 MHz 8 5 μm 1975 6502 1 MHz 8 - 4,000 10 MHz 16 - 6,000 + ROM 1975 General Instrument Texas Instruments MOS Technologies BPC[18][19 Hewlett ] Packard pMOS[12][15] 16 - 20,000 5,000 CMOS two-chip[16][17] 1976 CDP 1802 RCA 6.4 MHz 8 1976 Z-80 2.5 MHz 8 4 μm 8,500 1976 TMS9900 3.3 MHz 16 - 8,000 1976 8x300 Signetics 8 MHz 8 1977 8085 Intel 3.0 MHz 8 3 μm 6,500 1978 6809 Motorola 1 MHz 8 5 μm 40,000 1978 8086 Intel 5 MHz 16 3 μm 29,000 1978 6801 Motorola - 8 5 μm 35,000 1979 Z8000 Zilog - 16 - 17,500 Zilog Texas Instruments 5 CMOS[20][21] Bipolar[22][23] 1979 8088 Intel 5 MHz 8/16[24] 3 μm 29,000 1979 68000 Motorola 8 MHz 16/32[25] 4 μm 68,000 This list is incomplete; you can help by expanding it. 1980s In the 1980s the microprocessors are 16-bit and 32-bit, mostly manufactured with the CMOS technology. Date Name 1980 16032 1981 6120 1981 ROMP 1981 Developer Clock National Process Transistors - - 60,000 10 MHz - 20,000 IBM 10 MHz 2 µm 45,000 T-11 DEC 2.5 MHz 5 µm 17,000 NMOS 1982 RISC-I[26] UC Berkeley 1 MHz 5 µm 44,420 NMOS 1982 FOCUS Hewlett Packard 18 MHz 1.5 µm 450,000 1982 80186 Intel 6 MHz - 55,000 ? 80C186 Intel 6 MHz - ? CMOS 1982 80188 Intel 8 MHz - 29,000 1982 80286 Intel 6 MHz 1.5 µm 134,000 1983 RISC-II UC Berkeley 3 MHz 3 µm 40,760 NMOS 1983 MIPS[27] 2 MHz 3 µm 25,000 1984 68020 Motorola 16 MHz 2 µm 190,000 1984 32032 National - - 70,000 1984 V20 NEC 5 MHz - 63,000 1985 80386 Intel 16 MHz 1.5 µm 275,000 1985 MicroVax II 78032 DEC 5 MHz 3.0 µm 125,000 1985 R2000 MIPS 8 MHz 2 µm 115,000 1988 R3000 MIPS 12 MHz 1.2 µm 120,000 1986 Z80000 Zilog - - 91,000 Harris Corporation Stanford University 6 1986 SPARC Sun 40 MHz 0.8 µm 800,000 1986 V60[28] NEC 16 MHz 1.5 µm 375,000 1987 CVAX 78034 DEC 12.5 MHz 2.0 µm 134,000 1987 ARM2 ARM Limited 18 MHz 2 µm 25,000[29] 1987 Gmicro/200[30] Hitachi - 1.0 µm 730,000 1987 68030 Motorola 16 MHz 1.3 µm 273,000 1987 V70[28] NEC 20 MHz 1.5 µm 385,000 1988 i960 Intel 10 MHz 1.5 µm 250,000 1989 VAX DC520 "Rigel" DEC 35 MHz 1.5 µm 320,000 1989 80486 Intel 25 MHz 1 µm 1,180,000 1989 i860 Intel 25 MHz 1 µm 1,000,000 This list is incomplete; you can help by expanding it. 1990s In the 1990s the microprocessors were mostly 32-bit. The external RAM speed no longer follow the microprocessor's. So two clocks appears, an external and a faster internal. The internal is the one listed here. Date Name Developer Clock Process Transistors (M) 1990 68040 Motorola 40 MHz - 1.2 1990 POWER1 IBM 20-30 MHz 1.0 µm 6.9 1991 R4000 100 MHz 0.8 µm 1.35 1991 NVAX DEC 62.5-90.91 MHz 0.75 µm 1.3 1991 RSC IBM 33 MHz 0.8 µm 1.0[31] 1992 Alpha 21064 DEC 100-200 MHz 0.75 µm 1.68 1992 microSPARC I Sun 40-50 MHz 0.8 µm 0.8 1992 PA-7100 100 MHz 0.80 µm 0.85[32] 1993 PowerPC 601 IBM, Motorola 50-80 MHz 0.6 µm 2.8 1993 Pentium Intel 60-66 MHz 0.8 µm 3.1 1993 POWER2 IBM 55-71.5 MHz 0.72 µm 23 MIPS Computer Systems Hewlett Packard 7 1994 68060 1994 Motorola 50 MHz 0.6 µm 2.5 Alpha 21064A DEC 200-300 MHz 0.5 µm 2.85 1994 R4600 QED 100 - 125 MHz 0.65 µm 2.2 1994 PA-7200 Hewlett Packard 125 MHz 0.55 µm 1.26 1994 PowerPC 603 IBM, Motorola 60-120 MHz 0.5 µm 1.6 1994 PowerPC 604 IBM, Motorola 100-180 MHz 0.5 µm 3.6 1994 PA-7100LC Hewlett Packard 100 MHz 0.75 µm 0.90 1995 Alpha 21164 DEC 266-333 MHz 0.5 µm 9.3 1995 UltraSPARC Sun 143–167 MHz 0.47 µm 5.2 1995 SPARC64 101–118 MHz 0.40 µm - 1995 Pentium Pro Intel 150-200 MHz 0.35 µm 5.5 1996 Alpha 21164A DEC 400-500 MHz 0.35 µm 9.7 1996 K5 AMD 75-100 MHz 0.5 µm 4.3 1996 R10000 MTI 150-250 MHz 0.35 µm 6.7 1996 R5000 QED 180 - 250 MHz 0.35 µm 3.7 1996 SPARC64 II 141–161 MHz 0.35 µm - 1996 PA-8000 Hewlett-Packard 160-180 MHz 0.50 µm 3.8 1996 P2SC IBM 150 MHz 0.29 µm 15 1997 Pentium II Intel 233-300 MHz 0.35 µm 7.5 1997 PowerPC 620 IBM, Motorola 120-150 MHz 0.35 µm 6.9 Sun 250-400 MHz 0.35 µm 5.4 IBM 370 MHz 0.5 µm 7.8 1997 UltraSPARC IIs HAL Computer Systems HAL Computer Systems 1997 S/390 G4 1997 PowerPC 750 IBM, Motorola 233-366 MHz 0.26 µm 6.35 1997 K6 AMD 166-233 MHz 0.35 µm 8.8 1998 Alpha 21264 DEC 450-600 MHz 0.35 µm 15.2 1998 MIPS R12000 SGI 270-400 MHz 0.25 µm, 0.18 µm 6.9 8 1998 RM7000 1998 SPARC64 III 1998 S/390 G5 1998 QED 250 - 300 MHz 0.25 µm 18 250-330 MHz 0.24 µm 17.6 IBM 500 MHz 0.25 µm 25 PA-8500 Hewlett Packard 300-440 MHz 0.25 µm 140 1998 POWER3 IBM 200 MHz 0.25 µm 15 1999 Pentium III Intel 450-600 MHz 0.25 µm 9.5 Motorola 350-500 MHz 0.20 µm 10.5 AMD 500-1000 MHz 0.25 µm 22 PowerPC 1999 7400 Athlon 1999 HAL Computer Systems This list is incomplete; you can help by expanding it. 2000s In the 2000s the microprocessors clock increase reach a ceiling because of the heat dissipation barrier. Because of this multi-core machine appears. 64-bit processors become mainstream. Cores per die Date Name Developer Clock Process Transistors (M) / Dies per module 2000 Athlon XP AMD 2000 Duron AMD 2000 Pentium 4 Intel 2000 SPARC64 IV 2000 z900 2001 37.5 1/1 180 nm 25 1/1 1.3-2 GHz 180 nm 42 1/1 Fujitsu 450–810 MHz 130 nm - 1/1 IBM 918 MHz 180 nm 47 1 / 12, 20 MIPS R14000 SGI 500-600 MHz 130 nm 7.2 1/1 2001 POWER4 1.1-1.4 GHz 90 nm 174 2 / 1, 4 2001 UltraSPARC III Sun 750-1200 MHz 130 nm 29 1/1 2001 Itanium 733-800 MHz 180 nm 25 1/1 2001 PowerPC 7450 Motorola 733-800 MHz 180 nm 33 1/1 IBM Intel 1.33-1.73 GHz 180 nm 550 MHz-1.3 GHz 9 2002 SPARC64 V Fujitsu 1.1-1.35 GHz 130 nm 190 1/1 2002 Itanium 2 Intel 0.9-1 GHz 180 nm 410 1/1 2003 PowerPC 970 IBM 1.6-2.0 GHz 130 nm 52 1/1 2003 Pentium M Intel 0.9-1.7 GHz 130 nm 77 1/1 2003 Opteron AMD 1.4-2.4 GHz 130 nm 106 1/1 2004 POWER5 IBM 1.65-1.9 GHz 130 nm 276 2 / 1, 2, 4 AMD 1.6-3.0 GHz 90 nm 114 1/1 2005 Opteron "Athens" 2005 Pentium D Intel 2.8-3.2 GHz 90 nm 115 1/2 2005 Athlon 64 X2 AMD 2-2.4 GHz 90 nm 243 2/1 Sun 1.05-1.35 GHz 130 nm 66 2/1 Sun 1-1.4 GHz 90 nm 300 8/1 2005 2005 UltraSPARC IV UltraSPARC T1 2005 Xenon IBM 3.2 GHz 90 nm 165 3/1 2006 Core Duo Intel 1.1-2.33 GHz 65 nm 151 2/1 2006 Core 2 Intel 1.06-2.67 GHz 65 nm 291 2 / 1, 2 2006 Cell/B.E. 3.2-4.6 GHz 90 nm 241 1+8 / 1 Intel 1.4-1.6 GHz 90 nm 1720 2/1 2006 Itanium "Montecito" IBM, Sony, Toshiba 2007 POWER6 IBM 3.5-4.7 GHz 65 nm 790 2/1 2007 SPARC64 VI Fujitsu 2.15-2.4 GHz 90 nm 543 2/1 Sun 1-1.4 GHz 65 nm 503 8/1 AMD 1.8-3.2 GHz 65 nm 463 4/1 2007 2007 UltraSPARC T2 Opteron "Barcelona" 2008 Phenom AMD 1.8-2.6 GHz 65 nm 450 2, 3, 4 / 1 2008 z10 IBM 4.4 GHz 65 nm 993 4/7 2008 PowerXCell 8i IBM 2.8-4.0 GHz 65 nm 250 1+8 / 1 10 2008 SPARC64 VII Fujitsu 2.4-2.88 GHz 65 nm 600 4/1 2008 Atom Intel 0.8-1.6 GHz 45 nm 47 1/1 2008 Core i7 Intel 2.66-3.2 GHz 45 nm 730 2, 4, 6 / 1 AMD 2.3-2.9 GHz 45 nm 751 4/1 AMD 2.5-3.2 GHz 45 nm 758 2, 3, 4, 6 / 1 AMD 2.2-2.8 GHz 45 nm 904 6/1 2008 2009 2009 Opteron "Shanghai" Phenom II Opteron "Istanbul" 2010s Cores per die Date Name Developer Clock Process Transistors (M) / Dies per module 2010 POWER7 2010 Itanium "Tukwila" Intel 2010 2010 Opteron "Magnycours" Xeon "NehalemEX" IBM 3-4.14 GHz 45 nm 1200 4, 6, 8 / 1, 4 2 GHz 65 nm 2000 2, 4 / 1 AMD 1.7-2.4 GHz 45 nm 1810 8, 12 / 1 Intel 1.73-2.66 GHz 45 nm 2300 4, 6, 8 / 1 2010 z196 IBM 5.2 GHz 45 nm 1400 4/6 2010 SPARC T3 Sun 1.6 GHz 45 nm 2000 16 / 1 2010 SPARC64 VIIIfx Fujitsu 2 GHz 45 nm 760 8/1 ......................................................................................................................................................... ALU Nella scienza dei computer una Unità Logico Aritmetica ( ALU ) è un circuito digitale che esegue operazioni aritmetiche e logiche. La ALU è un blocco costitutivo fondamentale dell'unità centrale del computer (CPU). I processori dentro le moderne CPU e dentro le Unità Grafiche di Processo ( GPU) contengono ALU molto potenti e molto complesse. La maggior parte delle operazioni del processore sono eseguite da una o più ALU. Un ALU carica i dati da registri di ingressi, una unità di controllo poi dice alla ALU quale operazione deve eseguire su quei dati e alla fine la ALU memorizza il suo risultato in un registro esterno. Altri meccanismi muovono i dati tra quei registri e la memoria. 11 Micreoprocessori un microprocessore incorpora la maggior parte o tutte le funzioni di una CPU di un computer (unità centrale di processo ) su un unico chip ( IC integrated circuit). Il primo p comparve nei primi anni 70 e venne usato per calcolatori elettronici che usavano il codice BCD con 4 bit. Seguirono ben presto altri usi di p embedded ( cioè integrato in sistemi più complessi ) a 4 e 8 bit come terminali, stampanti, diversi tipi di automazioni ecc. La disponibilità di p a 8 bit con indirizzamento a 16 bit portò ai primi microcomputer general purpose ( di uso generale, il precursore del moderno personal computer n.d.t. ) alla metà degli anni '70 Il 4004 della Intel venne seguito nel 1972 dall'8008, il primo microprocessore a 8 bit del mondo. Il micro 8008 non fu comunque un'estensione del progetto del 4004 ma piuttosto il culmine di un progetto separato dell'Intel, nascendo dal contratto con la Computer Terminal Corporation di San Antonio nel Texas per un chip per un terminale che avevano progettatp il Datapoint 2200 – gli aspetti fondamentali del progetto non venero dalla Intel ma dal CTC. N el 1968 Austin O.”Gus” Roche della CTC sviluppò il progetto originale per il gruppo di istruzioni e le operazioni del processore. Nel 1969 la CTC fece un contratto con due compagnie, la Intel e la Texas Instruments ( TI) per fare un prodotto su un singolo chip, noto come CTC 1201. Nell'ultima parte del 1970 e i primi del 1971, la TI abbandonò essendo diventata incapace nel costruire componenti affidabili. Nel 1970,mentre Intel doveva ancora consegnare il componente, CTC scelse di usare il proprio progetto nel Datapoint 3300 usando invece la logica TTL. ( così la prima macchina che usava il 'codice 8008' non era un microprocessore in tutto e per tutto ). La versione Intel del p 1201 arrivò verso la fine del 1971 ma era troppo tardi, troppo lenta e richiedeva molti chip addizionali di supporto. CTC non aveva interesse a usarlo. CTC aveva fatto un contratto in origine con Intel per il chip e avrebbe dovuto pagarli $ 50000 per il loro lavoro di progetto. Per evitare di pagare un chip che non volevano ( e non avrebbero potuto usare ) CTC rilasciò Intel dal contratto e permise loro di usarlo liberamente. Intel lo mise sul mercato come 8008 nell'aprile del 1972 e fu il primo p al mondo a 8 bit. Tale p era alla base del famoso kit per computer Mark 8 pubblicizzato nel 1974 sulla rivista Radio Electronics. Il primo p a 16 bit multi chip fu il National Semiconductor IMP 16 introdotto nella prima parte del 1973. Una versione a 8 bit fu introdotta el 1974 come IMP-8. Fra gli altri p a 16 bit multichip ra incluso quello usato dalla Digital Equipment Corporation (DEC) nella scheda LSI-11 OEM e inclusa nel minicomputer PDP 11/03 e il MicroFlame 9440 della Fairchild Semiconducotrs, entrambi introdotti fra il 1975 e il 1976. Nel 1975 la National introdusse il primo p 16 bit single chip, il National Semiconductor PACE, che fu seguito più tardi dalla versione NMOS INS8900. Un altro p16 bit single chip fu il TMS 9900 della TT , che era anche compatibile con la loro linea di minicomputer TI990. Il 9900 fu usato nel minicomputer TI 990/4 nel home computer TI 99/4A e nella linea di schede madri OEM TM990. Il chip fu confezionato in un grande contenitore ceramico con 64 pin DIP mentre la maggior parte dei p 8bit come 8080 della Intel usava il più comune, più piccolo e meno costoso contenitore plastico da 40 pin DIP. Un chip successivo, 12 il TMS 9980 fu progettato per competere con l' 8080 della Intel, aveva lo stesso set di istruzioni a 16 bit del TI 990, usava un contenitore plastico a 40 pin, mjoveva 8 bit di dati alla volta ma poteva indirizzare solo 16 kB. Un terzo chip il TMS 9995 fu un nuovo progetto. La famiglia più tardi si espanse per includere il 99105 e il 99110. La Western Design Center Inc. ( WDC ) introdusse il 65816 CMOS a 16 bit, aggiornamento del WDC 65C02 nel 1984. Il 65816, p a 16 bit fu il core ( nucleo centrale ) dell Apple Iigs a più tardi del Super Nintendo Entertainment System, facendolo diventare uno dei progetti a 16 bit più popolati di ogni tempo. La Intel seguì un precorso differente non avendo nessun minicomputer da emulare e invece 'ingrandì' il progetto dell 8080 nel Intel 8086 a 16 bit, il primo membro della famiglia x86 che viene usata nella maggior parte dei moderni computer PC. La Intel introdusse l' 8086 come un efficace mezzo per trasportare il software dalla serie 8080 ed ebbe successo facendo molti affari con tale premessa. Il p 8088, una versione dell' 8086 che usava un bus esterno a 8 bit, fu quello del primo PC IBM, il modello 5150. Seguendo 8086 e 8088, la Intel rilasciò il 80126, 80286 e nel 1985 80386 a 32 bit, consolidando la dominanza sul mercato dei PC con la compatibilità con i modelli precedenti. I modelli 8086 e 80186 avevano un modello di segmentazione rozzo mentre 80286 introdusse una unità (MMU) che gestiva la memoria con segmentazione completa e il 80386 introdusse un modello di memoria a 32 bit con 'paged memory management'. Processori a 32 bit I progetti a 16 bit erano stati messi da poco sul mercato quando cominciò ad apparire l'architettura a 32 bit. Il più significativo di questi modelli è il MC68000 introdotto nel 1979. Il 68k come era ampiamente conosciuto, aveva un'architettura interna a 32 bit ma un bus dati a 16 bit per ridurre il numero di pin del package. Motorola normalmente lo indicava come un processore a 16 bit sebbene l'architettura interna fosse chiaramente a 32 bit. La combinazione di alta velocità, ampio spazio di indirizzamento (16 MB) e costo contenuto ne fecero un processore molto diffuso: venne usato dall'Apple Lisa e dal Macintosh e da molti altri sistemi come l'Atari ST e l'Amiga, della Commodore . Il primo microprocessore al mondo a 32 bit su single chip con bus dati a 32 bit bus indirizzi a 32 bitfu il BELLMAC-32A prodotto dalla AT&T Bell Labs e i primi esemplari furono prodotti nel 1980 mentre la produzione in serie iniziò nel 1982 Nel 1984 dopo lo smembramento della AT&T il microprocessore venne rinominato WE 32000 (WE da Western Electric) e vennero sviluppati due successori, il WE 321000 e il WE 32200. Questi microprocessori vennero utilizzati nei minicomputer AT&T 3B5 e 3B15. Il 3B2 fu il primo superminicomputer da tavolo. I processori vennero utilizzati anche in Companion il primo computer portatile a 32 bit e in Alexander il primo supermicrocomputer grande quanto un libro. Il sistema era dotato anche di cartucce ROM, simili a quelle utilizzate da alcune console attuali. Tutte queste macchine eseguivano l'originale sistema operativo Unix V. Il primo p a 32 bit della Intel fu il iAPX432 che fu introdotto nel 1981 ma non fu un successo commerciale. Aveva un'architettura avanzata basata su oggetti ma deboli prestazione confrontate con il 80286 della stessa Intel introdotto nel 1982 ) che era quasi 4 volte più veloce sulla base dei tipici test di funzionamento. Comunque i risultati per iAPX432 furono dovuti in parte a un uso affrettato e quindi non ottimale del compilatore Ada. Lo ARM apparve nel 1985. Era un processore con progetto RISC che viene a dominare il settore dei sistemi integrati a 32 bit in larga parte a causa della sua efficienza nel consumo, il suo modello di licenza e la sua vasta selezione si 13 sistemi di sviluppo. I costruttori di semiconduttori generalmente vendevano il suo 'core' come ARM11 e lo integravano nei loro sistemi; solo pochi rivenditori hanno il permesso di modificare il core di ARM. Questi sono ARM orientati verso i core per microcontrollori senza supporto per la memoria virtuale come i processori per le applicazioni SMP con memoria virtuale. Dato il successo ottenuto, Motorola sviluppò una serie di successori del 68000: il secondo della famiglia fu l'MC 68010 che aggiunse il supporto della memoria virtuale. Nel 1984 presentò il Motorola 68020, la prima versione con bus dati e indirizzi a 32 bit. Il 68020 fu molto popolare nei superminicomputer Unix e diverse compagnie produssero macchine basate su questo microprocessore. Il successivo Motorola microprocessore. 68030 (1987) introdusse la MMU nel Il successivo Motorola 68040 (1991) inserì il coprocessore matematico (FPU floating point unit )nel microprocessore. Il modello 68050 fallì nel raggiungere i suoi obiettivi e non venne rilasciato e il seguente MC68060 fu rilasciato in un mercato pieno dei più velcori progetti RISC. Processori a 64 bit per personal computer Mentre i progetti per microprocessori erano in uso in parecchi mercati dai primi anni '90, i primi anni 200 videro l'introduzione dei micro a 64 bit come adagtti per il mercato PC. Con l'introduzione della AMD delle architetture a 4 bit compatibile con x86, x86-64 (chiamate AMD64) nel settembre 2003, seguita dalla estensione a 64 bit della Intel (prima chiamata IA-32 o EM64 più tardi rinominata Intel 64 ) comincia l'era del desktop 64 bit. Entrambe le versioni potevano far girare applicazioni più vecchie a 32 bit senza perdita in prestazioni altrettanto bene come il software a 64 bit. Con sitemi operativi come Windows XP x64, Windows VISTA x64, Windows 7 x64, Linux BSD e MAC OS X che nasce 64 bit, il software è creato per sfruttare appieno le capacità di tali processori. Il passaggio a 64 bit è più che un incremento nel formato dei registri dal IA-32 e raddoppia il numero dei registri ad uso generale. Un approccio per incrementare le performance di un computer consiste nell'utilizzo di più processori, come nelle architetture SMP ( symmetric multi processing )utilizzate in server e workstation a partire dagli anni '90. L'inseguimento della legge di Moore ha però presentato difficoltà sempre maggiori, così come nella progettazione di singoli chip più prestanti, mano a mano che si avvicinavano i limiti fisici della tecnologia. Conseguentemente, i produttori hanno cercato soluzioni alternative per inseguire i costanti aggiornamenti nel mercato. Il processore multi core è semplicemente un singolo chip contenente più che un core e consente potenzialmente una moltiplicazione delle performance in base al numero dei core (ammesso che il sistema operativo sia in grado di avvantaggiarsene). I vari core possono condividere tra loro alcuni componenti come il bus di interfaccia o la cache di secondo livello. La prossimità estrema dei diversi core consente uno scambio di dati molto più veloce in comparazione con i sistemi SMP discreti tradizionali, migliorando le prestazioni generali. Nel 2005 è stato presentato il primo processore dual-core (a due core) e già nel 2009 i processori dual-core e quad-core erano ampiamente diffusi in server, workstation e nei PC mentre six e eight-core sono disponibili per applicawioni di altro livello sia in ambiente domestico che professionale. La Sun Microsystems ha recentemente annunciato i chip Niagara e Niagara 2, entrambi con architettura eight-core (a otto core). Il Niagara 2 prevede più operazioni insieme e lavora a 1,6 Ghz. 14 ALU Nella scienza dei computer una Unità Logico Aritmetica ( ALU ) è un circuito digitale che esegue operazioni aritmetiche e logiche. La ALU è un blocco costitutivo fondamentale dell'unità centrale del computer (CPU). I processori dentro le moderne CPU e dentro le Unità Grafiche di Processo ( GPU) contengono ALU molto potenti e molto complesse. La maggior parte delle operazioni del processore sono eseguite da una o più ALU. Un ALU carica i dati da registri di ingressi, una unità di controllo poi dice alla ALU quale operazione deve eseguire su quei dati e alla fine la ALU memorizza il suo risultato in un registro esterno. Altri meccanismi muovono i dati tra quei registri e la memoria. Micreoprocessori un microprocessore incorpora la maggior parte o tutte le funzioni di una CPU di un computer (unità centrale di processo) su un unico chip ( IC integrated circuit). Il primo p comparve nei primi anni 70 e venne usato per calcolatori elettronici che usavano il codice BCD con 4 bit. Seguirono ben presto altri usi di p embedded ( cioè integrato in sistemi più complessi ) a 4 e 8 bit come terminali, stampanti, diversi tipi di automazioni ecc. La disponibilità di p a 8 bit con indirizzamento a 16 bit portò ai primi microcomputer general purpose ( di uso generale, il precursore del moderno personal computer n.d.t. ) alla metà degli anni '70 Il 4004 della Intel venne seguito nel 1972 dall'8008, il primo microprocessore a 8 bit del mondo. Il micro 8008 non fu comunque un'estensione del progetto del 4004 ma piuttosto il culmine di un progetto separato dell'Intel, nascendo dal contratto con la Computer Terminal Corporation di San Antonio nel Texas per un chip per un terminale che avevano progettatp il Datapoint 2200 – gli aspetti fondamentali del progetto non venero dalla Intel ma dal CTC. N el 1968 Austin O.”Gus” Roche della CTC sviluppò il progetto originale per il gruppo di istruzioni e le operazioni del processore. Nel 1969 la CTC fece un contratto con due compagnie, la Intel e la Texas Instruments ( TI) per fare un prodotto su un singolo chip, noto come CTC 1201. Nell'ultima parte del 1970 e i primi del 1971, la TI abbandonò essendo diventata incapace nel costruire componenti affidabili. Nel 1970,mentre Intel doveva ancora consegnare il componente, CTC scelse di usare il proprio progetto nel Datapoint 3300 usando invece la logica TTL. ( così la prima macchina che usava il 'codice 8008' non era un microprocessore in tutto e per tutto ). La versione Intel del p 1201 arrivò verso la fine del 1971 ma era troppo tardi, troppo lenta e richiedeva molti chip addizionali di supporto. CTC non aveva interesse a usarlo. CTC aveva fatto un contratto in origine con Intel per il chip e avrebbe dovuto pagarli $ 50000 per il loro lavoro di progetto. Per evitare di pagare un chip che non volevano ( e non avrebbero potuto usare ) CTC rilasciò Intel dal contratto e permise loro di usarlo liberamente. Intel lo mise sul mercato come 8008 nell'aprile del 1972 e fu il primo p al mondo a 8 bit. Tale p era alla base del famoso kit per computer Mark 8 pubblicizzato nel 1974 sulla rivista Radio Electronics. Il primo p a 16 bit multi chip fu il National Semiconductor IMP 16 introdotto nella prima parte del 1973. Una versione a 8 bit fu introdotta el 1974 come IMP-8. Fra gli altri p a 16 bit multichip ra incluso quello usato dalla Digital Equipment Corporation (DEC) nella scheda LSI-11 OEM e inclusa nel minicomputer PDP 11/03 e il MicroFlame 9440 della Fairchild Semiconducotrs, entrambi introdotti fra il 1975 e il 1976. Nel 1975 la National introdusse il primo p 16 bit single chip, il National Semiconductor PACE, che fu seguito più tardi dalla versione NMOS INS8900. Un altro p16 bit single chip fu il TMS 9900 della TT , che era anche compatibile con la loro linea di minicomputer TI990. Il 9900 fu usato nel minicomputer TI 990/4 nel home computer TI 99/4A e nella linea di schede madri OEM TM990. Il chip fu confezionato in un grande contenitore ceramico con 64 pin DIP mentre la maggior parte dei p 8bit come 8080 della Intel usava il più comune, più piccolo e meno costoso contenitore plastico da 40 pin DIP. Un chip successivo, il TMS 9980 fu progettato per competere con l' 8080 della Intel, aveva lo stesso set di istruzioni a 16 bit del TI 990, usava un contenitore plastico a 40 pin, mjoveva 8 bit di dati alla volta ma poteva indirizzare solo 16 kB. Un terzo chip il TMS 9995 fu un nuovo progetto. La famiglia più tardi si espanse per includere il 99105 e il 99110. La Western Design Center Inc. ( WDC ) introdusse il 65816 CMOS a 16 bit, aggiornamento del WDC 65C02 nel 1984. Il 65816, p a 16 bit fu il core ( nucleo centrale ) dell Apple Iigs a più tardi del Super Nintendo Entertainment System, facendolo diventare uno dei progetti a 16 bit più popolati di ogni tempo. La Intel seguì un precorso differente non avendo nessun minicomputer da emulare e invece 'ingrandì' il progetto dell 8080 nel Intel 8086 a 16 bit, il primo membro della famiglia x86 che viene usata nella maggior parte dei moderni computer PC. La Intel introdusse l' 8086 come un efficace mezzo per trasportare il software dalla serie 8080 ed ebbe successo facendo molti affari con tale premessa. Il p 8088, una versione dell' 8086 che usava un bus esterno a 8 bit, fu quello del primo PC IBM, il modello 5150. Seguendo 8086 e 8088, la Intel rilasciò il 80126, 80286 e nel 1985 80386 a 32 bit, consolidando la dominanza sul mercato dei PC con la compatibilità con i modelli precedenti. I modelli 8086 e 80186 avevano un modello di segmentazione rozzo mentre 80286 introdusse una unità (MMU) che gestiva la memoria con segmentazione completa e il 80386 introdusse un modello di memoria a 32 bit con 'paged memory management'. Processori a 32 bit I progetti a 16 bit erano stati messi da poco sul mercato quando cominciò ad apparire l'architettura a 32 bit. Il più significativo di questi modelli è il MC68000 introdotto nel 1979. Il 68k come era ampiamente conosciuto, aveva un'architettura interna a 32 bit ma un bus dati a 16 bit per ridurre il numero di pin del package. Motorola normalmente lo indicava come un processore a 16 bit sebbene l'architettura interna fosse chiaramente a 32 bit. La combinazione di alta velocità, ampio spazio di indirizzamento (16 MB) e costo contenuto ne fecero un processore molto diffuso: venne usato dall'Apple Lisa e dal Macintosh e da molti altri sistemi come l'Atari ST e l'Amiga, della Commodore . Il primo microprocessore al mondo a 32 bit su single chip con bus dati a 32 bit bus indirizzi a 32 bitfu il BELLMAC-32A prodotto dalla AT&T Bell 1982 (si veda qui Labs e i primi esemplari furono prodotti nel 1980 mentre la produzione in serie iniziò nel per la bibliografia o qui per le caratteristiche). Nel 1984 dopo lo smembramento della AT&T il microprocessore venne rinominato WE 32000 (WE da Western Electric) e vennero sviluppati due successori, il WE 321000 e il WE 32200. Questi microprocessori vennero utilizzati nei minicomputer AT&T 3B5 e 3B15. Il 3B2 fu il primo superminicomputer da tavolo. I processori vennero utilizzati anche in Companion il primo computer portatile a 32 bit e in Alexander il primo supermicrocomputer grande quanto un libro. Il sistema era dotato anche di cartucce ROM, simili a quelle utilizzate da alcune console attuali. Tutte queste macchine eseguivano l'originale sistema operativo Unix V. Il primo p a 32 bit della Intel fu il iAPX432 che fu introdotto nel 1981 ma non fu un successo commerciale. Aveva un'architettura avanzata basata su oggetti ma deboli prestazione confrontate con il 80286 della stessa Intel introdotto nel 1982 ) che era quasi 4 volte più veloce sulla base dei tipici test di funzionamento. Comunque i risultati per iAPX432 furono dovuti in parte a un uso affrettato e quindi non ottimale del compilatore Ada. Lo ARM apparve nel 1985. Era un processore con progetto RISC che viene a dominare il settore dei sistemi integrati a 32 bit in larga parte a causa della sua efficienza nel consumo, il suo modello di licenza e la sua vasta selezione si sistemi di sviluppo. I costruttori di semiconduttori generalmente vendevano il suo 'core' come ARM11 e lo integravano nei loro sistemi; solo pochi rivenditori hanno il permesso di modificare il core di ARM. Questi sono ARM orientati verso i core per microcontrollori senza supporto per la memoria virtuale come i processori per le applicazioni SMP con memoria virtuale. Dato il successo ottenuto, Motorola sviluppò una serie di successori del 68000: il secondo della famiglia fu l'MC 68010 che aggiunse il supporto della memoria virtuale. Nel 1984 presentò il Motorola 68020, la prima versione con bus dati e indirizzi a 32 bit. Il 68020 fu molto popolare nei superminicomputer Unix e diverse compagnie produssero macchine basate su questo microprocessore. Il successivo Motorola microprocessore. 68030 (1987) introdusse la MMU nel Il successivo Motorola 68040 (1991) inserì il coprocessore matematico (FPU floating point unit )nel microprocessore. Il modello 68050 fallì nel raggiungere i suoi obiettivi e non venne rilasciato e il seguente MC68060 fu rilasciato in un mercato pieno dei più velcori progetti RISC. Processori a 64 bit per personal computer Mentre i progetti per microprocessori erano in uso in parecchi mercati dai primi anni '90, i primi anni 200 videro l'introduzione dei micro a 64 bit come adagtti per il mercato PC. Con l'introduzione della AMD delle architetture a 4 bit compatibile con x86, x86-64 (chiamate AMD64) nel settembre 2003, seguita dalla estensione a 64 bit della Intel (prima chiamata IA-32 o EM64 più tardi rinominata Intel 64 ) comincia l'era del desktop 64 bit. Entrambe le versioni potevano far girare applicazioni più vecchie a 32 bit senza perdita in prestazioni altrettanto bene come il software a 64 bit. Con sitemi operativi come Windows XP x64, Windows VISTA x64, Windows 7 x64, Linux BSD e MAC OS X che nasce 64 bit, il software è creato per sfruttare appieno le capacità di tali processori. Il passaggio a 64 bit è più che un incremento nel formato dei registri dal IA-32 e raddoppia il numero dei registri ad uso generale. Un approccio per incrementare le performance di un computer consiste nell'utilizzo di più processori, come nelle architetture SMP ( symmetric multi processing )utilizzate in server e workstation a partire dagli anni '90. L'inseguimento della legge di Moore ha però presentato difficoltà sempre maggiori, così come nella progettazione di singoli chip più prestanti, mano a mano che si avvicinavano i limiti fisici della tecnologia. Conseguentemente, i produttori hanno cercato soluzioni alternative per inseguire i costanti aggiornamenti nel mercato. Il processore multi core è semplicemente un singolo chip contenente più che un core e consente potenzialmente una moltiplicazione delle performance in base al numero dei core (ammesso che il sistema operativo sia in grado di avvantaggiarsene). I vari core possono condividere tra loro alcuni componenti come il bus di interfaccia o la cache di secondo livello. La prossimità estrema dei diversi core consente uno scambio di dati molto più veloce in comparazione con i sistemi SMP discreti tradizionali, migliorando le prestazioni generali. Nel 2005 è stato presentato il primo processore dual-core (a due core) e già nel 2009 i processori dual-core e quad-core erano ampiamente diffusi in server, workstation e nei PC mentre six e eight-core sono disponibili per applicawioni di altro livello sia in ambiente domestico che professionale. La Sun Microsystems ha recentemente annunciato i chip Niagara e Niagara 2, entrambi con architettura eight-core (a otto core). Il Niagara 2 prevede più operazioni insieme e lavora a 1,6 Ghz. Digital memory: terms and concepts When we store information in some kind of circuit or device, we need some way to store, retrieve it and locate it . Memory devices can be thought of as a series of mail boxes; when we refer to the actual information being stored in the memory device, we usually refer to it as the data. The location of this data within the storage device is typically called the address, in a manner reminiscent of the postal service. With some types of memory devices, the address in which certain data is stored can be called up by means of parallel data lines in a digital circuit ( ADDRESS BUS) With other types of devices, data is addressed in terms of an actual physical location on the surface of some type of media (the tracks and sectors of circular computer disks, for instance). The access of data from a storage device falls roughly into two categories: Ó random access Ó sequential access ( or serial input ) Some memory devices such as magnetic tapes have a one-dimensional type of data addressing ( serial input ): if you want to play your favorite song in the middle of a cassette tape album, you have to fast-forward to that spot in the tape, arriving at the proper spot by means of trial-and-error, judging the approximate area by means of a counter that keeps track of tape position, and/or by the amount of time it takes to get there from the beginning of the tape. Random access means that you can quickly and precisely address a specific data location within the device, and non-random simply means that you cannot. A vinyl record platter is an example of a random-access device: to skip to any song, you just position the stylus arm at whatever location on the record that you want (compact audio disks so the same thing, only they do it automatically for you). Cassette tape, on the other hand, is sequential. You have to wait to go past the other songs in sequence before you can access or address the song that you want to skip to. The process of storing a piece of data to a memory device is called writing , and the process of retrieving data is called reading . Some devices do not allow for the writing of new data, and are purchased ”prewritten” from the manufacturer. Such is the case for vinyl records and compact audio disks, and this is typically referred to in the digital world as read-only memory , or ROM. Cassette audio and video tape, on the other hand, can be re-recorded (re-written) or purchased blank and recorded fresh by the user. This is often called read-write memory . Another distinction to be made for any particular memory technology is its volatility, or data storage permanence without power. Many electronic memory devices store binary data by means of circuits that are either latched in a ”high” or ”low” state, and this latching effect holds only as long as electric power is maintained to those circuits. Such memory would be properly referred to as volatile . Storage media such as magnetized disk or tape is nonvolatile , because no source of power is needed to maintain data storage. This is often confusing for new students of computer technology, because the volatile electronic memory typically used for the construction of computer devices is commonly and distinctly referred to as RAM (R andom A ccess M emory). While RAM memory is typically randomly-accessed, so is virtually every other kind of memory device in the computer! What ”RAM” really refers to is the volatility of the memory, and not its mode of access. Nonvolatile memory integrated circuits in personal computers are commonly (and properly) referred to as ROM (R ead-O nly M emory), but their data contents are accessed randomly, just like the volatile memory circuits! Finally, there needs to be a way to denote how much data can be stored by any particular memory device. This, fortunately for us, is very simple and straightforward: just count up the number of bits (or bytes, 1 byte = 8 bits) of total data storage space. Due to the high capacity of modern data storage devices, metric prexes are generally affixed to the unit of bytes in order to represent storage space: 1.6 Gigabytes is equal to 1.6 billion bytes, or 12.8 billion bits, of data storage capacity. The only caveat here is to be aware of rounded numbers. Because the storage mechanisms of many random-access memory devices are typically arranged so that the number of ”cells” in which bits of data can be stored appears in binary progression (powers of 2), a ”one kilobyte” memory device most likely contains 1024 (2 to the power of 10) locations for data bytes rather than exactly 1000. A ”64 kbyte” memory device actually holds 65,536 bytes of data (2 to the 16th power), and should probably be called a ”66 Kbyte” device to be more precise. , MEMORIE DIGITALI: TERMINI E CONCETTI Quando immagazziniamo informazioni in qualche tipo di circuito o componente, noi abbiamo bisogno di un modo per salvarle, ritrovarle e localizzarle. I dispositivi di memoria possono essere pensati come una serie di caselle per la posta; quando ci riferiamo alle informazioni che sono memorizzate di solito ci riferiamo a esse come dati. La collocazione di questo dato nel dispositivo di memoria si chiama tipicamente indirizzo in modo da ricordare il servizio postale. In alcuni tipi di dispositivi di memoria l'indirizzo dove i dati sono conservati può essere richiamato per mezzo di linee di dati paralleli nel circuito digitale ( BUS INDIRIZZI), Con altri tipi di dispositivi i dati sono indirizzati in termini della posizione fisica sulla superficie di alcuni tipi di supporti ( le tracce e settori dei dischi del computer per esempio ). L'accesso ai dati dal dispositivo di memoria rientra in due categorie: Ó accesso casuale Ó accesso sequenziale ( o ingresso seriale ) Alcuni dispositivi di memoria come i nastri magnetici hanno un indirizzamento dei dati di tipo unidimensionale ( ingresso seriale ): se vuoi sentire la tua canzone preferita a metà di un album su cassetta devi scorrere in avanti velocemente a quel punto sul nastro, arrivando al punto giusto dopo un po' di tentativi ed errori, considerando il posto approssimato per mezzo del contatore che legge la traccia sul nastro e/o dalla quantità di tempo che ci vuole dall'inizio del nastro. Accesso casuale significa che puoi velocemente e in maniera precisa indirizzare una specifica posizione (locazione) dentro il dispositivo e non-casuale significa semplicemente che tu non puoi farlo. Un disco di vinile è un esempio di dispositivo ad accesso casuale: per andare a ogni canzone devi posizionare il braccio alla posizione della registrazione che vuoi( i compact disk audio fanno la stessa cosa solo che lo fanno automaticamente al posto tuo) . Le cassette a nastri d'altra parte è sequenziale. Devi aspettare per andare dopo le altre canzoni in sequenza prima di arrivare all'indirizzo della canzone dove vuoi arrivare. Il procedimento di immagazzinare un gruppo di dati in un dispositivo di memoria si chiama scrittura e il processo di ritrovamento dei dati è chiamato lettura. Alcuni dispositivi non permettono di scrivere nuovi dati e sono acquistati pres-critti dal costruttore. E' il caso dei dischi di vinile e cd audio e ci si riferisce in termini digitale come memorie di sola lettura o ROM. Audiocassette e videocassette d'altra parte possono essere registrate di nuovo( riscritte) o comprate vergini e registrate dall'utente, Queste si chiamano spesso memoria di lettura/scrittura. Un'altra distinzione può essere fatta per ogni tipo di memoria è la sua volatilità o permanenza dei dati immagazzinati senza alimentazione. Molti dispositivi di memorizzazione di dati binari per mezzo di circuiti che sono collegati fra loro in stati 'alti' e 'bassi' e questo collegamento mantiene i suoi effetti solo finché la alimentazione elettrica è mantenuta in questi circuiti. A tali circuiti ci si riferisce propriamente come volatili. Supporti di memoria come dischi magnetici o nastri sono non volativi perché nessuna alimentazione è necessaria per mantenere i dati memorizzati. Ciò è fonte di confusione per gli studenti nuovi alla tecnologia del computer perché la memoria elettronica tipicamente usate nella costruzione dei computer è comunemente chiamata RAM Mentre la RAM è tipicamente con accesso causale allo stesso modo lo sono virtualmente gli altri tipi di dispositivi di memoria nel computer ! Ciò a cui ci si riferisce realmente con il termine RAM è la volatilità di questa memoria, non la sua modalità di accesso. I circuiti integrati con memorie non volatili nel personal computer sono comunemente ( e propriamente ) riportati come ROM (Memorie di sola lettura ) ma i dati in loro contenuti sono ad accesso casuale esattamente come quelli nei circuiti volativi. In fine c'è bisogno di un modo per indicare quanti dati possono essere immagazzinati in ogni tipo particolare di dispositivo di memoria. Ciò fortunatamente per noi è molto semplice e diretto: contiamo appunti il numero di bit ( o di byte = 8 bit) contenuti nello spazio totale della memoria. Grazie all'alta capacità dei moderni dispositivi di memoria di solito ci sono dei prefissi davanti al termine byte per rappresentare lo spazio della memoria. 1.6 Gigabyte è uguale a 1,6 miliardi di byte oppure 12,8 miliardi di bit di memoria. L'unica cosa a cui stare attenti qui è l'arrotondamento dei numeri. Perché il meccanismo di immagazzinamento di molti dispositivi di memoria con accesso casuale è tipicamente organizzato cosi che il numero di 'celle' nei quali i bit vengono memorizzati appare in forma di progressione binaria ( potenze del 2); un dispositivo di memoria da 1 kbyte verosimilmente contiene1024 ( 2 alla 10) locazioni di memoria per i dati piuttosto che 1000. Un dispositivo da 64 kbyte attualmente contiene 65536 byte di dati ( 2 alla 16) e dovrebbe probabilmente essere chiamato da 66 kbyte per essere più precisi. P.C. GLOSSARY VOCABOLARIO SUL PERSONAL COMPUTER Bus: one of the sets of conductors ( wires, Bus= canale (ma spesso rimane il termine PCB tracks or connections in an integrated inglese perché di uso comune ): uno degli circuit) connecting the various functional insieme di conduttori ( fili, tracce di cablaggi units in a computer. There are busses both o connessioni in un circuito integrato ) che within the CPU and connecting it to external connettono le varie unità funzionali nel memory and peripheral devices computer. Ci sono bus sia dentro la CPU sia fuori che la mettono in collegamento con memorie esterne e dispositivi periferici. CD-ROM: a non-volatile optical data CD-ROM: un dispositivo di storage medium using the same physical immagazzinamento di dati sotto forma ottica format as audio compact disk, readable by non volatile che usa lo stesso formato fisico a computer with a CD-ROM drive dei compact disk audio, leggibile da un computer con il lettore di CD ROM Software: the instructions executed by a Software = 'programmi del computer' (ma computer, as opposed to the physical spesso rimane il termine inglese perché di device on which they run ( hardware ) uso comune ) le istruzioni eseguite dal computer in contrapposizione ai dispositivi fisici su cui vengono eseguite ( hardware ) Hardware: the physical, touchable, material Hardware= parte fisica del computer (ma parts of a computer or other system. The spesso rimane il termine inglese perché di term is used to distinghuish these fixed uso comune ) :le parti fisiche, che si parts of a system from the more changeable possono toccare, materiali, del computer o software or data component which it di altri sistemi. Il termine viene usato per executes, stores, or carries. distinguere queste parti fisse del sistema dal software o dai dati che i programmi eseguono, immagazzinano o trasportano Hard disk:a rigid magnetic disk rotating Dischi rigidi: dischi magnetici rigidi che about a central axle with associated ruotano attorno a un asse centrale, con read/write heads and electronics, used to associate testine di lettura/scrittura e circuiti store data. Most hard disk are permanently elettronici, usati per immagazzinar dati. La connected to the drive ( fixed disk ) though maggior parte dei dischi rigidi sono there are also removable disks connessi in modo permanente al dispositivo di controllo ( drive) anche se ci sono dischi rimovibili DVD: (Digital Versatile Disk )an optical DVD: (disco digitale versatile cioè con tanti storage medium with improved capacity and usi) un dispositivo di memoria ottico con bandwidth compared with the Compact aumentata capacità e larghezza di banda Disk. DVD like CD was initially marketed for rispetto ai Compact Disk. I DVD come i CD entertainment and later for computer users. furono commercializzati inizialmente per giochi e intrattenimento e dopo per utenti del computer. Interface: a boundary across which two Interfaccia: il 'confine' attraverso il quale systems communicate. An interface might due sistemi comunicano. Un'interfaccia be a hardware connector used to link to potrebbe essere un connettore hardware other devices, or it might be a convention usato per collegarsi all'altro dispositivo o used to allow communication between two potrebbe essere una convenzione, (una software systems. Oftes there is some regola ) per permettere a due sistemi intermediate component between the two software di comunicare fra loro. systems which connects their interfaces together. Mouse: the most commonly used computer Mouse ( di solito non tradotto in 'topo'): il più pointing device, first introduced by Douglas comune sistema di puntamento usato per il Engelbart in 1968. The mouse is a device computer, introdotto per la prima volta da used to manipulate an on-screen pointer Douglas Engelbart nel 1968. Il mouse è un that's normally shaped like as arrow. With dispositivo usato per manovrare un the mouse in hand, the computer user can puntatore sullo schermo che ha select, move, and change items on the normalmente la forma di una freccia. Col screen. mouse in mano l'utilizzatore del computer può selezionare, muovere e cambiare oggetti sullo schermo Motherboard: the main printed circuit board Scheda madre: il principale circuito in an electronic device, particularly a stampato in un dispositivo elettronico, in computer, which may contain sockets that particolare nei computer che può contenere accept additional boards connettori che accettano schede addizionali. Cache ( memory): a small fast memory Memoria cache: una memoria piccola e holding recently accessed data, designed to veloce per dati con accesso recente, speed up subsequent access to the same progettata per velocizzare successivi data. Most often applied to processor- accessi allo stesso dato. Molto spesso memory access but also used for a local applicata ad accessi alla memoria del copy of data accessible over a network etc. processore ma anche usata per copia locale di dati su una rete ecc. Firmware: software stored in ROM or Firmware: (intraducibile): software EPROM. Easier to change than hardware memorizzato su ROM o EPROM . E' più but harder than software stored on disk. facile da modificare rispetto all'hardware ma Firmware is often responsible for the più difficile rispetto a quello memorizzato su behaviour of a system when it is first disco. Il firmware è spesso responsabile del switched on. A typical example would be a comportamento del sistema quando si 'monitor' program in a microcomputer which mette in funzione la prima volta. Un loads full operating system from disk or from esempio tipico potrebbe essere un a network and then passes control to it ( for programma 'monitor' ( di controllo) in un example BIOS on pc ). microcomputer che carica il sistema operativo vero e proprio dal disco o dalla rete e poi gli passa il controllo ( per esempio il BIOS sul pc) Pixel ( Picture Element ): the smallest Pixel (intraducibile): la più piccola area a resolvable rectangular area of an image, forma di rettangolo che può essere risolta ( either on a screen or stored in memory individuata) in un'immagine, sia sullo schermo o in memoria Plug and play : hardware or software that, Plug and play (intraducibile): componenti after being installed ( 'plugged in' ) can hardware o software che, dopo essere state immediately be used ( 'played with') as installate ( plugged in ) possono essere opposed to hardware or software which immediatamente usate (played with) in requires configuration contrapposizione di hardware e software che richiedono configurazione Executive system: a set of programs which Sistema operativo: un insieme di programmi guides the computer at the performance of che guidano il computer nell'attuazione dei its tasks and assists the programs with suoi compiti e assistono i programmi con certain supporting functions alcune funzioni di aiuto USB ( Universal Serial Bus ):an external USB ( Universal Serial Bus ): una interfaccia peripheral interface standard for seriale standard per periferiche per la communications between a computer and comunicazione tra computer e periferiche external peripherals over an inexpensive esterne tramite un cavo economico che usa cable using biserial trasmission trasmissione seriale in entrambe le direzioni Rispondere in italiano alle seguenti domande, spiegando i motivi delle varie scelte. I have following types of flip flop (FF): Ó FF D-type with clear and preset both active low, clock input positive-edge triggered and complementary output; Ó FF JK-type with clear and preset both active high, clock input positive-edge triggered and complementary output; Ó FF T-type with clear and preset both active low, clock input negative-edge triggered and complementary output; I want build a binary counter MOD 18. 1. Which type of FF and how many FF do I use to build it ? 2. Must I use a logic gate in circuit ? Which type of gate ? 10 punti 5 punti I want build a 8 bit shift register 3. Which type of FF and how many FF do I use to build it ? 4. Must I use a logic gate in circuit ? Which type of gate ? 10 punti 5 punti Ho i seguenti tipi di FF: Ó FF tipo D con clear e preset entrambi attivi bassi, ingresso di clock che commuta sul fronte di salita e uscite complementari; Ó FF tipo JK con clear e preset entrambi attivi alti, clock che commuta sul fronte di salita e uscite complementari; Ó FF tipo T con clear e preset entrambi attivi bassi, clock attivo sul fronte di discesa e uscite complementari; Voglio costruire un contatore binario MOD 18. 5. Che tipo di FF e quanti FF uso per la costruzione ? 6. Devo usare una porta logica nel circuito? Che tipo di porta ? Voglio costruire un registro a scorrimento a 8 bit 7. Che tipo di FF e quanti FF uso per la costruzione 8. Devo usare una porta logica nel circuito? Che tipo di porta ? I.P.S.I.A. “ G. MARCONI “ Anno Scolastico 2010-2011 INTRODUZIONE AL QUESTIONARIO sulla attività di C.L.I.L. svolta nella classe III AA Materie: SISTEMI E CONTROLLI - INGLESE Lo scopo di questo questionario, che viene fatto compilare in maniera anonima dai ragazzi, è vedere che tipo di reazione hanno avuto davanti a un'esperienza completamente nuova che è stata loro proposta in questo anno scolastico dai due insegnanti curricolari. Tale attività è iniziata in maniera quasi casuale - nel senso che non era stata progettata all'inizio dell'anno scolastico – sulla base dell'esigenza di consultare manuali tecnici in inglese e, tramite la collaborazione intensa dell'insegnante di lingua soprattutto nel sollecitare l'interesse della classe, si è sviluppata per l'intero anno. Ad una prima impressione la classe ha reagito in maniera positiva ma con questo questionario si vuole verificare in maniera anonima e quindi più libera, quali sono state le reali impressioni ed eventuali difficoltà o problemi incontrati dagli alunni, con l'obiettivo di continuare l'esperienza nei prossimi anni eventualmente 'aggiustando il tiro' e migliorando il materiale. 1 I.P.S.I.A. “ G. MARCONI “ Anno Scolastico 2010-2011 QUESTIONARIO sulla attività di C.L.I.L. svolta nella classe III AA Materie: SISTEMI E CONTROLLI - INGLESE In generale Ó Che voto daresti da 1 ( minimo ) a 10 ( massimo ) all'esperienza nel suo complesso ? ......................................................... Ó Ti piacerebbe ripeterla nei prossimi anni ? .............................. Ó Se ti è piaciuta spiega brevemente perché ............................................................................................. .......................................................................................................... ..................... .................................................................................... Ó Se NON ti è piaciuta spiega brevemente perché ............................................................................................. .......................................................................................................... ..................... .................................................................................... Area tecnica e linguistica Ó In relazione al programma di Sistemi a cosa pensi ti sia servito studiare alcuni argomenti usando l'inglese ? ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ Ó Secondo te ti ha facilitato la comprensione degli argomenti tecnici ? ................................................................................................................ 2 ................................................................................................................ ................................................................................................................ ................................................................................................................ Ó Dal punto di vista della lingua inglese, valuta il livello di difficoltà del materiale fornito: ............................................................................................................... ............................................................................................................... ............................................................................................................... ............................................................................................................... 3