DIOCESI
DI
SULMONA - VALVA
ADORAZIONE E UCARISTICA
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GIOVEDÌ SANTO 2016 - ANNO GIUBILARE
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INTRODUZIONE
Il celebrante:
La grazia del Signore nostro Gesù Cristo,
l'amore di Dio Padre
e la comunione dello Spirito Santo
sia con tutti voi.
IN COPERTINA:
“OBLATIO MUNDA”
DON OLIVIERO TULLIO LIBERATORE - A.D. MMXVI
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A CURA DELL’UFFICIO DELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE
DELLA DIOCESI DI SULMONA - V ALVA
R). E con il tuo spirito.
Carissimi, eccoci davanti all’epifania della Misericordia
del Padre: Gesù‑Eucaristia. Stasera ci fermiamo a concontemplare l’amore tenero e potente che ha spinto Dio
ad abbassarsi fino alla sua creatura caduta a causa del
peccato; è questo amore che conduce Gesù nella sua Pasqua di indicibile sofferenza fino alla gloria della resurrezione. Ora esso è custodito nel pane eucaristico. Essere
qui, allora, è prendere coscienza che siamo amati da Dio,
è scoprire che Dio è nella nostra vita. La nostra adorazione si fonda sull'umile scoperta della sconvolgente esperienza che Lui ci ama. Signore Gesù, eccoci alla tua divina presenza, assetati e affamati di amore. Tu ci hai chiamati, come allora chiamasti i tuoi apostoli nell’orto degli
ulivi, a pregare e vegliare con te, per non cadere in tentazione. In preghiera staremo accanto a te, o Gesù, e, come
Giovanni nel Cenacolo, appoggeremo il nostro capo sul
tuo petto, per ascoltare il tuo cuore che parla al nostro
cuore. Allontana da noi, o Gesù, tutto ciò che ci impedisce di stare con Te, liberaci dall’indifferenza e dal sonno,
perché possiamo vegliare con Te.
Breve pausa di silenzio.
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Benedetto sia Dio,
che ha misericordia di noi e non ci abbandona
al nostro peccato.
R) . Benedetto nei secoli il Signore.
Benedetto sia Cristo,
Figlio di Dio, che nella sua croce è misericordia del Padre
per tutti gli uomini.
R) . Benedetto nei secoli il Signore.
Benedetto sia lo Spirito Santo,
che rende feconda in noi la misericordia del Padre.
R) . Benedetto nei secoli il Signore.
CONCLUSIONE
Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia e alla
dolcezza del suo sguardo. Presso la croce, Maria insieme a
Giovanni, il discepolo dell’amore, è testimone delle parole
di perdono che escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può
arrivare la misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge
tutti senza escludere nessuno. Rivolgiamo a lei la preghiera
antica e sempre nuova della Salve Regina.
Salve, Regína,
Mater misericórdiae,
Dio onnipotente e misericordioso,
che in modo mirabile hai creato l'uomo
e in modo più mirabile l'hai redento,
tu non abbandoni il peccatore, ma lo cerchi con amore di Padre.
Nella passione del tuo Figlio hai vinto il peccato e la morte
e nella sua risurrezione ci hai ridato la vita e la gioia.
Tu hai effuso nei nostri cuori lo Spirito Santo,
per farci tuoi figli ed eredi;
tu sempre ci rinnovi con i sacramenti di salvezza,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
siamo trasformati di giorno in giorno
nell'immagine del tuo diletto Figlio.
Noi ti lodiamo e ti benediciamo, Signore,
in comunione con tutta la Chiesa,
per queste meraviglie della tua misericordia,
e con la parola, il cuore e le opere
innalziamo a te un canto nuovo.
A te gloria, o Padre, per Cristo, nello Spirito Santo,
ora e nei secoli eterni. R) . Amen.
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vita, dulcédo et spes nostra, salve.
Ad te clamámus,
éxsules filii Evae.
Ad te suspirámus
geméntes et flentes
in hac lacrimárum valle.
Eia ergo, advocáta nostra,
illos tuos misericórdes óculos
ad nos convérte.
Et Iesum,
benedíctum fructum ventris tui,
nobis, post hoc exsílium, osténde.
O clemens,
o pia, o dulcis Virgo María!
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PER LA PREGHIERA
Il Signore è buono e grande nell’amore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici. R).
Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. R) .
Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe. R) .
Quanto dista l’oriente dall’occidente
così egli allontana da noi le nostre colpe.
Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono. R) .
Canto: Inno del Giubileo
Si suggerisce il seguente canto o un altro canto adatto.
Misericordes sicut Pater! Misericordes sicut Pater!
Rendiamo grazie al Padre, perché è buono
in aeternum misericordia eius
ha creato il mondo con sapienza in aeternum misericordia eius
conduce il Suo popolo nella storia in aeternum misericordia eius
perdona e accoglie i Suoi figli in aeternum misericordia eius
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PRIMO MOMENTO
L’ora della Misericordia
Dal vangelo secondo Giovanni
17, 1-9
Padre, è venuta l’ora: glori-
fica il Figlio tuo perché il
Figlio glorifichi te. Tu gli
hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la
vita eterna a tutti coloro che
gli hai dato. Questa è la vita
eterna: che conoscano te,
l’unico vero Dio, e colui che
hai mandato, Gesù Cristo. Io
ti ho glorificato sulla terra,
compiendo l’opera che mi hai
dato da fare.
E ora, Padre, glorificami davanti a te con quella gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Ho manifestato il tuo
nome agli uomini che mi hai dato dal mondo. Erano tuoi e li hai
dati a me, ed essi hanno osservato la tua parola. Ora essi sanno
che tutte le cose che mi hai dato vengono da te, perché le parole
che hai dato a me io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e sanno
veramente che sono uscito da te e hanno creduto che tu mi hai
mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro
che tu mi hai dato, perché sono tuoi. Tutte le cose mie sono tue, e
le tue sono mie, e io sono glorificato in loro.
MOMENTO DI SILENZIO
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PER LA MEDITAZIONE
PER LA MEDITAZIONE
L’ora di Gesù, cioè l’ora della sua passione, morte,
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso» (Lc 6,36). È un programma di vita tanto impegnativo
quanto ricco di gioia e di pace. L’imperativo di Gesù è rivolto
a quanti ascoltano la sua voce (cfr Lc 6,27). Per essere capaci di
misericordia, quindi, dobbiamo in primo luogo porci in ascolto della Parola di Dio. Ciò significa recuperare il valore del
silenzio per meditare la Parola che ci viene rivolta. In questo
modo è possibile contemplare la misericordia di Dio e assumerlo come proprio stile di vita. (…) L’architrave che sorregge
la vita della Chiesa è la misericordia. Tutto della sua azione
pastorale dovrebbe essere avvolto dalla tenerezza con cui si
indirizza ai credenti; nulla del suo annuncio e della sua testimonianza verso il mondo può essere privo di misericordia. La
credibilità della Chiesa passa attraverso la strada dell’amore
misericordioso e compassionevole. La Chiesa « vive un desiderio inesauribile di offrire misericordia ».[8] Forse per tanto
tempo abbiamo dimenticato di indicare e di vivere la via della
misericordia. La tentazione, da una parte, di pretendere sempre e solo la giustizia ha fatto dimenticare che questa è il primo passo, necessario e indispensabile, ma la Chiesa ha bisogno di andare oltre per raggiungere una meta più alta e più
significativa. Dall’altra parte, è triste dover vedere come
l’esperienza del perdono nella nostra cultura si faccia sempre
più diradata. Perfino la parola stessa in alcuni momenti sembra svanire. Senza la testimonianza del perdono, tuttavia, rimane solo una vita infeconda e sterile, come se si vivesse in
un deserto desolato. È giunto di nuovo per la Chiesa il tempo
di farsi carico dell’annuncio gioioso del perdono. È il tempo
del ritorno all’essenziale per farci carico delle debolezze e delle difficoltà dei nostri fratelli. Il perdono è una forza che risuscita a vita nuova e infonde il coraggio per guardare al futuro
con speranza. (Misericordiae Vultus 13. 10)
sepoltura e risurrezione, è la più alta manifestazione di Dio e del suo amore misericordioso per noi
«Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. Dio non ha mandato il Figlio nel
mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si
salvi per mezzo di lui» (Gv 3,16-17). Il discepolo,
nell’«ora di Gesù», sta, dimora con il Maestro che
va incontro alla passione, alla morte e alla tremenda sepoltura. Il Padre glorifica il Figlio suo, lo aiuta a morire. La croce è la gloria di Dio, la manifestazione più alta della Misericordia: così Dio ama
me, te, tutti e tutto ciò che vive, sino al compimento! Nella contemplazione dell’«ora di Gesù»,
l’«ora» per cui è venuto, intendiamo vivere con lui
l’amore e la passione per il Padre e per i fratelli. Ci
sia dato di imparare il segreto della Misericordia, il
segreto della croce, ci sia dato, dal santo e vivificante Spirito, forza di Dio, di imparare l’amore che
abitò Gesù in quell’«ora». Egli ci aveva con sé in
quelle ore, ma solo oggi, adesso, qui, noi possiamo
dire il nostro sì all’obbedienza e all’amore che salva il mondo.
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PER LA PREGHIERA
QUARTO MOMENTO
L’Eucaristia: missione di Misericordia
Dal vangelo secondo Giovanni
14, 9-17
Come il Padre ha amato me, anche
io ho amato voi. Rimanete nel mio
amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore,
come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel
suo amore. Vi ho detto queste cose
perché la mia gioia sia in voi e la
vostra gioia sia piena. Questo è il
mio comandamento: che vi amiate
gli uni gli altri come io ho amato
voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i
propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo
più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma
vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio
l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro
frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel
mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli
uni gli altri.
MOMENTO DI SILENZIO
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Lodate il Signore perché è buono
perché eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio degli dei:
perché eterna è la sua misericordia.
Lodate il Signore dei signori:
perché eterna è la sua misericordia.
Egli solo ha compiuto meraviglie:
perché eterna è la sua misericordia.
Egli dà il cibo ad ogni vivente:
perché eterna è la sua misericordia.
Lodate il Dio del cielo:
perché eterna è la sua misericordia.
Gloria aladre onnipotente
perché eterna è la sua misericordia.
Gloria al Figlio, Cristo Signore
perché eterna è la sua misericordia.
Gloria allo Spirito Santo Amore
perché eterna è la sua misericordia.
Canto: È giunta l’ora
Si suggerisce il seguente canto o un altro canto adatto.
E' giunta l'ora, Padre, per me:
ai miei amici ho detto che
questa è la vita: conoscere Te
e il Figlio tuo, Cristo Gesù.
Erano tuoi, li hai dati a me;
ed ora sanno che torno a te;
hanno creduto: conservali tu
nel tuo amore, nell'unità.
Tu mi hai mandato ai figli tuoi,
la tua parola è verità.
E il loro cuore sia pieno di gioia:
la gioia vera viene da te.
Io sono in loro e tu in me:
che sian perfetti nell'unità;
e il mondo creda
che tu mi hai mandato,
li hai amati come ami me.
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PER LA PREGHIERA
SECONDO MOMENTO
L’Eucaristia: sorgente di Misericordia
Dal vangelo secondo Giovanni
14, 1-8
Io sono la vite vera e il Padre
mio è l’agricoltore. Ogni tralcio
che in me non porta frutto, lo
taglia, e ogni tralcio che porta
frutto, lo pota perché porti più
frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in
voi. Come il tralcio non può
portare frutto da se stesso se
non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in
me. Io sono la vite, voi i tralci.
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza
di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel
fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo
è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate
miei discepoli.
Signore Gesù Cristo,
tu ci hai insegnato a essere misericordiosi come il Padre celeste,
e ci hai detto che chi vede te vede lui.
Mostraci il tuo volto e saremo salvi.
Il tuo sguardo pieno di amore liberò Zaccheo e Matteo
dalla schiavitù del denaro;
l’adultera e la Maddalena dal porre la felicità solo in una creatura;
fece piangere Pietro dopo il tradimento,
e assicurò il Paradiso al ladrone pentito.
Fa’ che ognuno di noi ascolti come rivolta a sé la parola
che dicesti alla samaritana: Se tu conoscessi il dono di Dio!
Tu sei il volto visibile del Padre invisibile,
del Dio che manifesta la sua onnipotenza
soprattutto con il perdono e la misericordia:
fa’ che la Chiesa sia nel mondo il volto visibile di te,
suo Signore, risorto e nella gloria.
Hai voluto che i tuoi ministri fossero anch’essi rivestiti di debolezza
per sentire giusta compassione per quelli che sono nel l’ignoranza
e nell’errore; fa’ che chiunque si accosti a uno di loro
si senta atteso, amato e perdonato da Dio.
Manda il tuo Spirito e consacraci tutti con la sua unzione
perché il Giubileo della Misericordia sia un anno di grazia del Signore
e la sua Chiesa con rinnovato entusiasmo
possa portare ai poveri il lieto messaggio,
proclamare ai prigionieri e agli oppressi la libertà
e ai ciechi restituire la vista.
Lo chiediamo per intercessione di Maria Madre della Misericordia
a te che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
Canto: Dov’è carità e amore
Si suggerisce il seguente canto o un altro canto adatto.
Dov'è carità e amore, qui c'è Dio.
MOMENTO DI SILENZIO
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8-
Ci ha riuniti tutti insieme Cristo amore: godiamo esultanti nel Signore!
Temiamo e amiamo il Dio vivente, e amiamoci tra noi con cuore sincero.
Dov'è carità e amore, qui c'è Dio.
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PER LA MEDITAZIONE
La prima verità della Chiesa è l’amore di Cristo. Di questo amore,
che giunge fino al perdono e al dono di sé, la Chiesa si fa serva e
mediatrice presso gli uomini. Pertanto, dove la Chiesa è presente,
là deve essere evidente la misericordia del Padre. Nelle nostre parrocchie, nelle comunità, nelle associazioni e nei movimenti, insomma, dovunque vi sono dei cristiani, chiunque deve poter trovare
un’oasi di misericordia. (…) Riscopriamo le opere di misericordia
corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati,
vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere
di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i
vivi e per i morti. Non possiamo sfuggire alle parole del Signore: e
in base ad esse saremo giudicati: se avremo dato da mangiare a chi
ha fame e da bere a chi ha sete. Se avremo accolto il forestiero e
vestito chi è nudo. Se avremo avuto tempo per stare con chi è malato e prigioniero (cfr Mt 25,31-45). Ugualmente, ci sarà chiesto se
avremo aiutato ad uscire dal dubbio che fa cadere nella paura e
che spesso è fonte di solitudine; se saremo stati capaci di vincere
l’ignoranza in cui vivono milioni di persone, soprattutto i bambini
privati dell’aiuto necessario per essere riscattati dalla povertà; se
saremo stati vicini a chi è solo e afflitto; se avremo perdonato chi ci
offende e respinto ogni forma di rancore e di odio che porta alla
violenza; se avremo avuto pazienza sull’esempio di Dio che è tanto paziente con noi; se, infine, avremo affidato al Signore nella preghiera i nostri fratelli e sorelle. In ognuno di questi “più piccoli” è
presente Cristo stesso. La sua carne diventa di nuovo visibile come
corpo martoriato, piagato, flagellato, denutrito, in fuga… per essere da noi riconosciuto, toccato e assistito con cura. Non dimentichiamo le parole di san Giovanni della Croce: « Alla sera della vita, saremo giudicati sull’amore » (Misericordiae Vultus 12. 15)
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PER LA MEDITAZIONE
Dall’eucaristia, “come da una fontana inesausta di luce
e di verità, di amore e di perdono… un’onda di misericordia si riversa sull’intera umanità” (S. Giovanni Paolo
II) e quest’onda ha raggiunto anche i nostri cuori. E’ il
suo Amore fuor di misura che ha conquistato e sedotto
il nostro cuore! Grazie all’unione del nostro cuore con
Cristo troviamo la forza per lasciare morire il nostro io
così come tutto il nostro essere sfocia in una vita per
Dio. E’ dal Cuore squarciato di Cristo che viene a noi la
salvezza; è da questo Cuore, limpida fonte, che sgorga
per ciascuno di noi il conforto. È da questo Cuore
squarciato che il nostro povero cuore contrito, ferito,
trova la gioia, trova la fonte della salvezza. Da questo
Cuore proviene l’amore. Gesù è il tutto della nostra vita? Se così è, significa che siamo certi di essere accarezzati, consolati come un bambino da sua madre (cf. Is
66,13). Bisogna diventare piccoli, riconoscere le proprie
fragilità e povertà per vivere abbandonati nell’infinita
misericordia di Dio. “Ho capito che per entrare in questa fornace ardente dell’amore, era necessario che io
diventassi piccola e molto povera” (S. Teresa di Lisieux)
Non dobbiamo avere paura del nostro limite, ma lasciare tutto a Gesù: “Lascia fare a me! Non significa lasciare qualcosa di te a me, ma lasciare tutto te stesso.
Molti lasciano qualcosa di loro, pochi lasciano tutto.
Lascia la tua vita a me ed io ti trasformerò, allora con
me rinnoverai il mondo, in quanto darai amore al mondo, di questo hanno bisogno le anime”.
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PER LA PREGHIERA
Signore, pane spezzato per noi:
Oggi e sempre noi ti benediciamo!
T ERZO MOMENTO
L’Eucaristia: scuola di Misericordia
Signore, pane donato ai credenti: R) .
Signore, pane condiviso dai tuoi discepoli: R) .
Signore, pane che nutre i tuoi fedeli: R) .
Signore, pane adorato nella Chiesa: R) .
Signore, pane che consola chi piange: R) .
Signore, pane che conforta chi soffre: R) .
Signore, pane che sostiene chi muore: R) .
Canto: Silenzioso Dio
Si suggerisce il seguente canto o un altro canto adatto.
Io ti amo, silenzioso Dio che ti nascondi dentro un po' di pane
come un bambino dentro la tua mamma
oggi tu entri nella vita mia.
Io ti adoro silenzioso Dio
che mi hai creato con immenso amore
e inviti l'uomo nella casa tua
alla tua mensa nell'intimità.
Pane di vita sei, Cristo Gesù per noi
e per l'eternità la vita ci darai. (2 volte)
Tu sazi l'uomo con la vita tua un infinito dentro le creature
e l'uomo sente e vede il volto vero di un Dio che vive
nell'umanità. R) .
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Dal vangelo secondo Giovanni
14, 23-27
Se uno mi ama, osserverà la
mia parola e il Padre mio lo
amerà e noi verremo a lui e
prenderemo dimora presso
di lui. Chi non mi ama, non
osserva le mie parole; e la
parola che voi ascoltate non
è mia, ma del Padre che mi
ha mandato. Vi ho detto
queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il
Paràclito, lo Spirito Santo
che il Padre manderà nel
mio nome, lui vi insegnerà
ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo,
io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
MOMENTO DI SILENZIO
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