Diatermia
Fisioterapia
CareTherapy
La CareTherapy® (Capacitive-Resistive Energy Transfer) è
una metodologia rivoluzionaria nel campo della riabilitazione
fisica che nasce dalla sinergia tra tecnologia e competenze
cliniche. Anni di studi riguardanti il trasferimento energetico
capacitivo-resistivo si uniscono all’esperienza maturata da
importanti team di professionisti per dotare l’operatore
sanitario di efficaci protocolli riabilitativi e innovative tecniche di
applicazione. La potente bio-stimolazione creata in profondità
dalla CareTherapy® produce importanti effetti antalgici,
antiinfiammatori e di riparazione tissutale, così da velocizzare
enormemente i tempi per un completo recupero funzionale del
paziente.
CareTherapy® offre al professionista della riabilitazione una
tecnologia estremamente efficace e sicura tale da facilitare
l’interazione uomo/macchina per il massimo del risultato
terapeutico. Questa nuova metodica riavvicina il mondo della
fisioterapia a quello della riabilitazione fisica, attraverso nuovi
“tools” che permettono il passaggio dalla fase acuta della
patologia a quella di un veloce ripristino del movimento.
CareTherapy® si effettua con dispositivi DiaterDue e DiaMx.
Effetti fisici
Effetti fisiologici
ATERMIA (LOCALE-SEGMENTARIO)
> Cambiamenti di fase fisico-chimica (precipitati, opalescenza,
orientamento molecolare di composti chimico-organici).
> Azione delle forze di Lorentz sulle cariche in movimento
(es.: aumento del flusso salino).
> Effetti elettrici indotti, macroscopici (correnti sulle superfici
ossee) e microscopici (variazioni del potenziale di membrana
cellulare).
> Effetti micromeccanici magneto-indotti (modificazione della
forma delle cellule e delle microstrutture).
> Stimolo della funzionalità mitocondriale.
> Modulazione dei sistemi enzimatici.
> Liberazione locale di cortisolo ed endorfine con effetto
antalgico e antiflogistico.
> Attivazione della sintesi enzimatica.
> Aumento dell’elasticità tissutale.
> Richiamo ionico nella parte trattata.
> Aumento dell’attività di membrana (aumento concentrazione
ATP e attività ATPasi).
> Aumento del consumo di ossigeno.
> Stimolo metabolico al microcircolo (a temperatura cutanea
praticamente costante).
OMEOTERMIA (SEGMENTARIO-GLOBALE)
> Incremento della temperatura endogena, dipendente
dall’aumento dei moti Browniani.
> Aumento delle reazioni chimiche endotermiche.
> Flusso di mobilizzazione delle cariche.
> Stimolazione della riparazione tissutale (muscolare-ossea).
> Facilitazione della mobilità articolare.
> Aumento della velocità del microcircolo ed aumento del
drenaggio venoso e linfatico (effetto antidemigeno).
> Promozione dell’intervento del Sistema Nervoso Autonomo
(SNA) in funzione regolatoria.
> Promozione dell’intervento del Sistema Nervoso Centrale a
livello ipotalamico ed ipofisario (P.N.E.I.) sulla regolazione
delle funzioni ormonali con azione sedativa e spasmolitica
sulla fibra muscolare liscia.
> Promozione dell’intervento del sistema immunitario tramite
l’attivazione dell’asse ipotalamo - ipofisi - surrene.
IPERTERMIA (LOCALE)
> Maggiore effetto endotermico con notevole aumento del
flusso emolinfatico.
> Aumento delle reazioni chimiche endotermiche (a
temperatura cutanea praticamente costante).
> L’effetto di “dissipazione” stimola l’ossigenazione dei tessuti
muscolo-fasciali, una diminuzione della loro densità e
viscosità e l’aumento della loro elasticità.
> Accelerazione dei tempi di rilascio e di conduzione del
muscolo e della placca neuromotrice.
> Iperpolarizzazione della membrana con blocco di conduzione.
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Diatermia
Fisioterapia
CareTherapy: riabilitazione post-chirurgica
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Riassorbimento dell’edema
Riduzione del dolore
Miglioramento di ferite e cicatrici
Stimolazione della guarigione di legamenti e tendini
Incremento della calcificazione ossea
Esempio di protocollo:
Prima fase:
utilizzo degli elettrodi statici per ridurre il dolore e drenare
l’edema.
Seconda fase:
utilizzo degli elettrodi statici in associazione alla chinesi passiva
per recuperare la mobilità articolare ed attivare le funzioni
muscolari.
Terza fase:
utilizzo degli elettrodi dinamici per il recupero biologico ed il
drenaggio linfatico, in associazione ai sistemi di riabilitazione
funzionale per la stimolazione propriocettiva.
Quarta fase:
utilizzo degli elettrodi statici in associazione ai sistemi isocinetici
ed isotonici per un completo recupero funzionale muscoloarticolare.
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Diatermia
In una prima fase l’operatore può utilizzare gli elettrodi
dinamici per rilassare la muscolatura e ridurre velocemente
lo stato dell’infiammazione - quindi diminuire drasticamente
il dolore tramite la produzione di endorfine ed il drenaggio dei
radicali liberi e tossine.
In una seconda fase può utilizzare gli elettrodi statici secondo
le “corrette geometrie applicative” ed avere le “mani libere” per
attuare le consuete tecniche di manipolazione in combinazione
con tutti gli effetti bio-stimolatori.
CareTherapy: medicina sportiva e neuroriabilitazione
In medicina sportiva CareTherapy® può essere molto utile
nella fase di allenamento intenso ed in quella di preparazione
alla competizione migliorando l’ossigenazione muscolare e
sviluppandone la potenza. Nel recupero post-gara incrementa il
drenaggio allontanando l’acido lattico e altre scorie dal muscolo.
Elimina rapidamente le contratture. Risulta particolarmente
adatta nel trattamento di stiramenti, strappi muscolari,
tendiniti, capsuliti, borsiti, pubalgie, ematomi, edemi, lesioni
meniscali e legamentose, distorsioni, lussazioni, fratture e
postumi cicatriziali post operatori.
In Neuroriabilitazione la CareTherapy® si è dimostrata efficace
nella riduzione dell’ipertono e del dolore muscolare.
Gli elettrodi statici resistivi, veloci e facili da applicare, sono per
il terapista un valido aiuto nella fase di mobilizzazione passiva,
facilitando l’attivazione articolare e l’estensione del range of
motion.
> miglioramento della mobilità articolare
> riduzione dell’edema
> riduzione dell’ipertono
> riduzione della spasticità
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Fisioterapia
CareTherapy: terapia manuale
Diatermia
Fisioterapia
Metodo Capacitivo
Provocando il movimento di molecole, ioni e radicali liberi
nella matrice extracellulare, il campo capacitivo induce effetti
di stimolo sulle funzioni trofiche e metaboliche dei tessuti
molli ad alto livello di idratazione e ricchi di radicali polarizzati
quali muscoli e vasi. Effetti rigenerativi si hanno sia a livello
degli organelli intracellulari (in particolare sull’apparato
mitocondriale) sia a livello delle strutture glico-proteiche ed
enzimatiche.
Salendo con la percentuale di potenza agli effetti di
biostimolazione si affiancano quelli indotti dall’aumento della
temperatura dei tessuti, così che le reazioni vasomotorie
favoriscono l’accelerazione delle attività metaboliche con
l’aumento della ossigenazione dei tessuti, l’incremento delle
funzioni drenanti e la rapida eliminazione dei cataboliti:
> azione cicatrizzante data dall’aumento delle funzioni
cellulari e di matrice;
> azione analgesica data dalla produzione di endorfine e
dall’eliminazione delle catecolamine;
> possibilità di trasferire principi attivi in via transdermica.
Metodo Resistivo
Con questa modalità si crea di fatto un transito di
corrente/campo tra elettrodi e corpo del paziente, causando
la stimolazione selettiva dei tessuti interposti e promuovendo
effetti vasomotori, trofici e metabolici sia a livello locale che
sistemico. Per loro intrinseca maggior resistività beneficiano
particolarmente di questa modalità i tessuti più compatti e con
minor concentrazione di fluidi quali ossa, tendini e legamenti.
Il campo resistivo può essere usato con ottimi risultati
anche per la disorganizzazione degli ematomi ed in tessuti
particolarmente fibrotici.
La possibilità di usare elettrodi statici di varie dimensioni rende
la modalità resistiva particolarmente efficace per la cura degli
esiti da frattura ossea.
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