Relazione Tecnica Impianti Elettrici

Studio Tecnico Associato
IMPIANTI TECNOLOGICI - SICUREZZA
DATA
COMMITTENTE:
tavola
FEBBRAIO 2013
A.S.P.O.
VIA MAESTRI DEL LAVORO, 50 - 30015 Chioggia VE
SCALA
-PROGETTO:
PROGETTISTA:
Per.Ind. S. Varagnolo
PALAZZINA OVEST - Via Maestri del Lavoro, 50
RISTRUTTURAZIONE IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
OGGETTO DELL'ELABORATO:
IMPIANTI ELETTRICI:
RELAZIONE TECNICA
DATI IDENTIFICATIVI
codice
redige
305M
file
verifica
305M320rel.pdf
approva
revisione
NOTE:
00
visto il committente
copia di lavoro
REL
SOMMARIO
1
GENERALITA’
2
1.1
INDIVIDUAZIONE INTERVENTO
2
1.2
CLASSIFICAZIONE
2
1.3
DESCRIZIONE DEGLI IMPIANTI
3
1.4
METODO DI ELABORAZIONE DEL COMPUTO METRICO
3
1.5
NORMATIVA E LEGGI DI RIFERIMENTO
6
2
CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI
7
2.1
ALIMENTAZIONE
7
2.2
QUADRI ELETTRICI
7
2.3
INTERCETTAZIONE DI EMERGENZA ALIMENTAZIONE ELETTRICA
7
2.4
TIPOLOGIA CONDUTTURE IMPIANTI ELETTRICI
8
2.5
ILLUMINAZIONE
8
2.6
ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
8
2.7
IMPIANTO F.M.
8
2.8
IMPIANTO DI TERRA
9
2.9
COLLEGAMENTI REGOLAZIONE CLIMATICA
9
3
MISURE DI SICUREZZA E PROTEZIONE
10
3.1
PROTEZIONE DELLE LINEE DALLE SOVRACORRENTI
10
3.2
PROTEZIONE DELLE PERSONE
10
ALLEGATO A
12
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1
GENERALITA’
1.1
Individuazione intervento
Trattasi di centrale termica con generatore termico alimentato a gas metano a servizio di una palazzina
uffici.
Ubicazione:
PALAZZINA OVEST - Via Maestri del Lavoro, 50 – 30015 Chioggia (VE).
Descrizione Locali:
Il locale adibito a “centrale termica” (locale ad uso esclusivo), è ubicato al piano
terra, con accesso da spazio scoperto di proprietà.
La pianta del locale ha forma rettangolare con dimensioni pari a circa 3,45x8,80m ed
altezza interna pari a circa h=3,00m.
Sono presenti due aperture di aerazione permanenti, una a filo soffitto, di dimensioni
0,8x0,8m (0,64mq) e l’altra a 0,80m da terra, di dimensioni 0,02x1,00m (0,02mq)
Intervento:
L’intervento consiste nella realizzazione di nuovi impianti elettrici (alimentazione,
sgancio
di
emergenza, quadro
elettrico, illuminazione di emergenza,
f.m.
alimentazione pompe e apparecchiature impianto termico, collegamenti regolazioni,
collegamenti equipotenziali)
Oggetto:
Progetto impianti elettrici (obbligo di cui all’art.5, comma 2, lettera d, del D.M.
37/08, ovvero per impianti soggetti a specifica normativa CEI e/o alimentati da
fornitura BT con potenza impegnata Pi>6kW)
Limiti del progetto: I limiti del progetto sono costituiti dalle linee di alimentazione delle pompe, dei
comandi pompe, ecc., dalla sostituzione del cavo per lo sgancio emergenza e da tutti
i circuiti di comando e regolazione all’interno del locale centrale termica, così coke
riportato nelle tavole grafiche di progetto; sono pertanto esclusi tutti gli altri circuiti
dell’edificio, fatta eccezione per la sostituzione dei pannelli di comando e regolazione
dei ventilconvettori con nuovi pannelli elettronici tipo AERMEC serie PXA I.
1.2
Classificazione
Classificazioni degli ambienti in relazione agli impianti elettrici:
per il locale adibito a centrale termica, vista la presenza di generatori termici alimentati a gas metano,
trovano applicazione la Norma CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87) e la Guida CEI 31-35 IVa ed.
(classificazione dei luoghi pericolosi con atmosfere esplosive per la presenza di gas).
Per il locale in oggetto viene verificata l’idoneità della ventilazione naturale, la quale dovrà essere tale da
rendere minime/trascurabili le zone pericolose (zone 2) generate da sorgenti di emissione SE di secondo
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grado (tubazione adduzione gas metano e relativi raccordi e valvole, con emissione solo in caso di
guasto).
Si riporta in allegato (all. A) il “documento illustrativo di dati e risultati di calcolo eseguiti per la
classificazione”, elaborati con software “Atexgas” edizione Tuttonormel.
1.3
Descrizione degli impianti
La linea di sgancio sarà sostituita con una idonea linea resistente al fuoco in cavo tipo FTG10(O)M1
0,6/1kV CEI 20-45 sez. 3x1,5mmq, posata entro tubazione in pvc rigido a vista/passerella in acciaio
zincato.
Per il locale centrale termica sarà realizzato un quadro elettrico per l’alloggio dei dispositivi di protezione e
comando dei circuiti elettrici di illuminazione ordinaria e di emergenza, e di f.m. a servizio del locale; sarà
inoltre realizzato impianto di illuminazione di emergenza con apparecchio autonomo, nonché
l’alimentazione delle apparecchiature relative agli impianti meccanici e i collegamenti elettrici per le
termoregolazioni.
Saranno realizzati i collegamenti equipotenziali principali sulle tubazioni metalliche (adduzione gas e
mandata riscaldamento) e il collegamento del conduttore di protezione ad apparecchiature elettriche e
prese a spina.
Il grado di protezione dell’impianto elettrico nella centrale termica sarà ≥IP44 (IP55 nella pratica),
mediante impiego di cassette di derivazione IP55 e tubazioni a vista con raccordi IP65/67; saranno inoltre
impiegati pressacavi IP65/67 nel caso di ingresso diretto di cavi multipolari con guaina in cassette e
apparecchiature; custodie e componenti elettrici avranno grado di protezione IP55 o superiore.
1.4
Metodo di elaborazione del computo metrico
Tutti gli importi si intendono comprensivi di ogni onere e prestazione necessari per dare gli impianti in
opera finiti e perfettamente funzionanti secondo i criteri generali e particolari degli elaborati descrittivi e
grafici consegnati per l’Appalto.
In tutti i prezzi sono escluse le opere edili e di assistenza muraria.
Per l’elaborazione del computo metrico sono stati utilizzati prezzi ricavati dalle seguenti sorgenti:
-
Capitolato speciale di appalto per l’esecuzione e liquidazione di opere, noli e forniture inerenti alla
manutenzione di fabbricati, impianti, strade, fognature, verde pubblico per conto del Comune di
Venezia dell’anno 2012
Conformemente al DPR 554/99 (art. 34) il prezzo deve essere fissato in primis mediante prezziari della
stazione appaltante o dai listini correnti dell’area interessata e, per le eventuali voci mancanti,
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ricostruendo i relativi prezzi individuando e sommando, dai prezziari o listini stessi, i prezzi elementari di
manodopera, noli, trasporti e materiali, per poi aggiungervi:
• una percentuale variabile tra il 13% e 15% per le spese generali;
• una percentuale pari al 10% per utile di impresa.
• una percentuale per le spese relative alla sicurezza;
Con l’emanazione del D.M. 145/2000 (art.5) è stato precisato che le spese generali a carico
dell’appaltatore sono:
-
le spese per l’impianto, la manutenzione e l’illuminazione dei cantieri, con l’esclusione di quelle
relative alla sicurezza nei cantieri stessi;
-
le spese di trasporto di qualsiasi materiale o mezzo d’opera;
-
le spese per attrezzi e opere provvisionali e per quanto altro occorre alla esecuzione piena e perfetta
dei lavori;
-
le spese per rilievi, tracciati, verifiche, esplorazioni, capisaldi e simili che possono occorrere, anche su
motivata richiesta del direttore dei lavori o dal responsabile del procedimento o dall’organo di
collaudo, dal giorno in cui comincia la consegna fino al compimento del collaudo provvisorio o
all’emissione del certificato di regolare esecuzione;
-
le spese per le vie di accesso al cantiere;
-
le spese per idonei locali e per la necessaria attrezzatura da mettere a disposizione per l’ufficio di
direzione lavori;
-
le spese per passaggio, per occupazioni temporanee e per risarcimento di danni per abbattimento
piante, per depositi od estrazioni di materiale;
-
le spese per la custodia e la buona conservazione delle opere fino al collaudo provvisorio o
all’emissione dei certificato di regolare esecuzione;
-
le spese di adeguamento dei cantiere in osservanza del D.Lgs 81/2008, e successive modificazioni.
Nel computo metrico sono ricorrenti voci non ricavate da prezziari pubblici; in considerazione della
particolarià dell’intervento, in fase progettuale, si è data preferenza all’uso di voci con descrizioni
specifiche che identificano con particolare approfondimento l’opera da eseguire. Ad ogni descrizione è
stato attribuito un prezzo sulla scorta di quanto definito nel presente paragrafo.
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5
1.5
Normativa e leggi di riferimento
Per la redazione del progetto e la successiva esecuzione delle opere si farà riferimento principalmente alle
seguenti norme e disposizioni di legge (e relative varianti o successive modifiche e integrazioni):
Nome
D.M. n.37 del 22 gennaio 2008
Legge n.186
del 01-03-68
CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)
D.Lgs. 81/2008 (e s.m.i.)
Guida CEI 31-35
CEI 31-35/A
D.M. del 12 aprile 1996
CEI
CEI
CEI
CEI
CEI
CEI
64-8
64-12
11-17
70-1
17-5
23-44
CEI 17-13/1
CEI 23-51
CEI 20-20/1
CEI
CEI
CEI
CEI
CEI
20-22/0
20-35
20-40
20-67
UNEL 35024/1
CEI UNEL 35026
CEI 23-80
CEI 23-81
CEI 23-82
CEI 23-83
CEI 23-116
CEI
CEI
CEI
CEI
23-58
23-50
23-12
23-9
CEI 34-21
CEI 34-22
UNI EN 12464-1
UNI EN 18-38
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Descrizione
Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici
Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti
elettrici ed elettronici (Regola dell’arte)
Atmosfere esplosive
Parte 10-1: Classificazione dei luoghi. Atmosfere esplosive per la presenza di gas
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro
Atmosfere esplosive
Guida alla classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas in applicazione della Norma
CEI EN 60079-10-1 (CEI 31-87)
Costruzioni elettriche per atmosfere esplosive per la presenza di gas. Guida all’applicazione della norma CEI EN
60079-10 (CEI 31-30). Classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori o
nebbie infiammabili: esempi di applicazione.
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio degli
impianti termici alimentati da combustibili gassosi
Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 100V in c.a. e a 1500V in c.c.
Guida per l’esecuzione dell’impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo
Classificazione dei gradi di protezione degli involucri
Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: Interruttori automatici
Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari. Parte
1: Prescrizioni generali
Apparecchiature assiemate di protezione e manovra per bassa tensione (quadri BT)
Parte 1: Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente
soggette a prove di tipo (ANS)
Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso
domestico e similare
Cavi con isolamento termoplastico con tensione nominale non superiore a 450/750V. Parte 1: Prescrizioni
generali
Prove d’incendio su cavi elettrici – Parte 0: Prova di non propagazione dell’incendio - Generalità
Prove dei cavi non propaganti la fiamma
Guida per l’uso di cavi armonizzati a bassa tensione
Guida per l’uso di cavi 0,6/1kV
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in
corrente alternata e 1500V in corrente continua. Portata di corrente in regime permanente per posa in aria
Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000V in
corrente alternata e 1500V in corrente continua. Portata di corrente in regime permanente per posa interrata
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche. Perte 1: prescrizioni generali
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche. Parte 2-1: prescrizioni particolari per sistemi di tubi rigidi e
accessori
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche. Parte 2-2: prescrizioni particolari per sistemi di tubi
pieghevoli e accessori
Sistemi di tubi e accessori per installazioni elettriche. Parte 2-3: prescrizioni particolari per sistemi di tubi
flessibili e accessori
Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche. Parte 24: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi
interrati
Sistemi di canali e di condotti per installazioni elettriche. Parte 1: prescrizioni generali
Spine e prese per usi domestici e similari. Parte 1: Prescrizioni generali
Spine e prese per uso industriale. Parte 1: Prescrizioni generali
Apparecchi di comando non automatici per installazione elettrica fissa per uso domestico e similare. Parte 1:
Prescrizioni generali
Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni generali e prove
Apparecchi di illuminazione. Parte 2-22: Prescrizioni particolari - Apparecchi di emergenza
Luce e illuminazione – Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro in interni
Applicazione dell’illuminotecnica – Illuminazione di emergenza
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2
CARATTERISTICHE DEGLI IMPIANTI
2.1
Alimentazione
Da fornitura energia condominiale
Caratteristiche dell’alimentazione
2.2
-
Tensione nominale
400V ± 10%, 3F+N
-
Frequenza nominale
50 Hz
-
Corrente dispositivo protez. In / potenza alla In (Pn)
In=32A (Pn=20kW)
-
Icc (nel punto di fornitura)
≤10kA
-
Sistema di alimentazione
TT
Quadri elettrici
Nella centrale termica sarà installato un nuovo quadro elettrico con annessi organi di protezione e
comando, avente le caratteristiche riportate di seguito.
Denominazione: QCT “quadro elettrico centrale termica”
Tipo:
quadro da parete, in lamiera, classe I di isolamento, portello trasparente, grado
di protezione IP65
Ubicazione:
2.3
Nel locale centrale termica
Intercettazione di emergenza alimentazione elettrica
All’esterno della centrale termica è installato un dispositivo di sgancio dell’alimentazione elettrica; poiché
la linea di sgancio ha percorso interno al locale centrale termica, il cavo deve essere del tipo resistente al
fuoco.
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2.4
Tipologia condutture impianti elettrici
Le canalizzazioni degli impianti elettrici saranno del tipo a vista a parete con tubazioni/guaine in pvc
(IP55)/passerella in acciaio zincato.
Per la linea di sgancio sarà impiegato un cavo con conduttori in rame flessibile, isolamento elastomerico
reticolato in gomma G10 (sigla FTG10(O)M1).
Nella centrale termica, all’interno delle tubazioni in PVC a vista / guaine spiralate possono essere utilizzati
conduttori in rame flessibile con isolamento in PVC di qualità R2 (sigla N07V-K); all’interno della
passerella metallica in acciaio zincato e per i tratti terminali, in derivazione dalle linee principali, potranno
essere impiegati cavi in gomma EPR di qualità G7 con gomma in PVC (sigla FG7OR) con pressacavo IP65.
Le tipologie di posa previste dalle norme saranno quindi:
-
cavi multipolari o unipolari con guaina entro passerelle perforate (o su reti metalliche) con percorso
orizzontale e verticale (posa n.13 CEI 64-8/5 Tab.52C)
-
cavi senza guaina / cavi multipolari in tubi protettivi circolari posati su o distanziati da pareti (posa
n.3 / 3A CEI 64-8/5 Tab.52C)
2.5
Illuminazione
L’illuminazione sarà realizzata mediante apparecchio con lampada fluorescente rettilinea (T8), con corpo
e schermo in policarbonato, con grado di protezione IP55/65 (apparecchio tipo industriale / “armatura”)
Il comando dell’illuminazione sarà realizzato mediante interruttore in custodia IP55 all’interno de locale
2.6
Illuminazione di emergenza
Saranno riutilizzati gli apparecchi illuminanti esistenti per quanto concerne l’illuminazione ordinaria,
mentre sarà installato un apparecchio illuminante con lampada da 24W, munito di accumulatore interno
ricaricabile e gruppo inverter, autonomia 1h, alimentazione da rete 230V.
2.7
Impianto f.m.
All’interno del locale centrale termica sarà sostituita la scatola portafrutti della presa di servizio esistente
con una idonea a garantire un grado di protezione IP55.
L’impianto f.m. sarà costituito dalle alimentazioni di:
-
elettropompe (circolatori) dell’impianto di climatizzazione ed idrico sanitario
-
apparecchiature
dell’impianto
termico
(caldaia,
apparecchiature
per
la
termoregolazione,
quadro/pompe, ecc.)
Ogni alimentazione avrà linea dedicata e protetta da dispositivi di protezione e/o comando distinti
all’interno del quadro elettrico.
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2.8
Impianto di terra
Sarà realizzato il collegamento del conduttore di protezione dal nodo/collettore di terra condominiale
esistente (conduttore PE 4mmq).
Nella centrale termica sarà quindi distribuito il conduttore di protezione (PE) per il collegamento agli
utilizzatori aventi classe I di isolamento e ai poli di terra delle prese, finalizzato alla protezione dai contatti
indiretti in coordinamento con i dispositivi di protezione; il PE sarà distribuito con i conduttori attivi nelle
stesse canalizzazioni e sarà incluso nei cavi multipolari di alimentazione.
Saranno inoltre realizzati i collegamenti equipotenziali principali (EQP) per le tubazioni dei mandata del
riscaldamento e la tubazione di adduzione del gas
I conduttori di protezione ed equipotenziali saranno in rame flessibile isolato in pvc di colore giallo/verde
(tipo N07V-K)
Sezioni minime conduttori di protezione secondo CEI 64-8 tab.54A
Sezione dei conduttori di fase dell’impianto
S (mm²)
S ≤ 16
16 < S ≤ 35
S > 35
Sezione minima del corrispondente conduttore
di protezione SP (mm²)
SP = S
16
SP = S/2
Sezione minima per conduttori di protezione non facenti parte della stessa conduttura:
2,5mm² se è prevista una protezione meccanica
4 mm² se non è prevista una protezione meccanica
oppure:
Sp =
Dove
Sp:
I:
t:
K:
2.9
I ²t
K
sezione del conduttore di protezione (mm²);
valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di protezione per un guasto di impedenza trascurabile (A);
tempo di intervento del dispositivo di protezione (s);
fattore il cui valore dipende dal materiale del conduttore PE, dell’isolamento e di altre parti e dalle temperature iniziali e finali (CEI 64-8)
Collegamenti regolazione climatica
Per il collegamento delle sonde di temperatura (esterna e mandata) saranno impiegati cavi schermati in
condutture separate da quelle delle linee di energia a tensione di rete 230/400V, oppure saranno
impiegati cavi schermati con guaina aventi tensione nominale di isolamento almeno Uo/U=300/500V
(senza giunzioni nelle cassette dei circuiti di energia)
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3
MISURE DI SICUREZZA E PROTEZIONE
3.1
Protezione delle linee dalle sovracorrenti
Cortocircuiti:
utilizzo di interruttori megnetotermici in grado di interrompere correnti dannose per i
cavi, tali che:
I²t ≤ K²S² (CEI 64-8/4 art. 434.3.2)
Dove
I²t
è ricavato dalle curve caratteristiche dei dispositivi fornite dai costruttori ed è il massimo valore dell’energia che il
dispositivo lascia passare in corrispondenza alla corrente di c.c. prevista
K²S² è l’energia che può sopportare la linea, caratterizzata da
K
coefficiente caratteristico della linea
145 per i conduttori in rame isolati con gomma etilenpropilenica e propilene reticolato;
135 per i conduttori in rame isolati con gomma ordinaria o gomma butilica;
115 per i conduttori in rame isolati in PVC.
S
sezione del conduttore in mm²
Sovraccarichi: utilizzo di interruttori megnetotermici in grado di interrompere correnti dannose per i
cavi, tali che:
Ib ≤ In ≤ Iz
If ≤ 1.45 Iz
(CEI 64-8/4 sez. 433)
Dove
Ib
è la corrente di impiego del circuito
Iz
è la portata in regime permanente della conduttura
In
è la corrente nominale del dispositivo di protezione
If
è la corrente che assicura l’effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale in
condizioni definite.
3.2
Protezione delle persone
Contatti diretti:
Al fine di impedire il contatto diretto con parti attive dei componenti, essi avranno
involucri con adeguato grado di protezione. L'apertura di tali involucri (che
dovranno avere grado di protezione almeno IP4X) sarà possibile solo mediante
l'uso di una chiave o di un attrezzo.
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Contatti indiretti:
la protezione dai contatti indiretti sarà realizzata mediante interruzione
automatica del circuito, in coordinamento con l’impianto di messa a terra, tale
che:
Ia <
UL
RA
(CEI 64-8/4 art. 413.1.4)
Dove:
Ia
corrente che provoca l’intervento automatico del dispositivo di protezione
UL
RA
tensione limite di contatto, pari a 50V in ambienti ordinari
somma resistenze dispersore e conduttori di protezione
Realizzata con interruttori differenziali con Idn≤30mA (Idn=Ia)
In alternativa al metodo di interruzione automatica del circuito, può essere anche utilizzata la protezione
dai
contatti indiretti mediante doppio isolamento, con l’impiego di involucri, componenti
e
apparecchiature in classe II di isolamento (p.es. apparecchi di illuminazione di emergenza, quadri
elettrici, cassette, ecc.)
Chioggia, febbraio 2013
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Per.Ind. S. Varagnolo
Allegato A:
Documento illustrativo di dati e risultati di calcolo eseguti per la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di
gas, vapori o nebbie infiammabili
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Allegato A
Documento illustrativo di dati e risultati di calcolo eseguiti
Per la classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione
per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili
Relazione tecnica di classificazione dei luoghi con pericolo di esplosione
per la presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili
Dati generali
Numero classificazione: 305M
Committente: A.S.P.O.
Data: 28/02/2013
Struttura: Centrale Termica Palazzina Ovest
Indirizzo: Via Maestri del Lavoro, 50
Comune: Chioggia
Provincia: VE
Località di riferimento più prossima: Venezia Tessera
Altitudine (m): 6
Parametri di progetto
Parametro K (grado continuo e primo): 0,25
Parametro K (grado secondo): 0,5
Parametro Kdz (grado continuo e primo): 0,25
Parametro Kdz (grado secondo): 0,5
Parametro K0: 2
Fattore di sicurezza Ka: 1,2
Ambiente Codice A001 - Descrizione: Locale Centrale Termica
Tipo di ambiente: chiuso
Volume libero dell'ambiente (m³): 90
Pressione atmosferica (Pa): 101325
Temperatura ambiente (°C): 20
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Fattore di efficacia della ventilazione f: 2
Velocità minima dell'aria w all'interno dell'ambiente (m/s): 0,1
Disponibilità della ventilazione: Buona
Tipo di ventilazione: Naturale
Portata d'aria per la ventilazione Qa (m³/s): 0,0082
Numero ricambi d'aria per la ventilazione primaria Ca (1/s): 0,0000911111
Portata d'aria per effetto della spinta del vento Qaw (m³/s): 0,0082
Portata d'aria per effetto camino Qat (m³/s): 0,0064
Sostanza infiammabile
Nome: Gas naturale
Numero: 314
LEL % volume: 3,93
LEL (kg /m³): 2,67E-02
UEL % volume: 17,00
Densità relativa all'aria: 0,595
Massa molare (kg/kmol): 16,34
Coefficiente gamma (rapporto calori specifici): 1,31
Massa volumica del liquido (kg/m³): 415
Calore specifico a temperatura ambiente csl (J/(kg/K)): 3454
Coefficiente di diffusione del gas cd (m²/h): 0,090
Calore latente di vaporizzazione clv (J/kg): 5,10E5
Temperatura di ebollizione Tb (°C): -161
Temperatura di accensione (°C): 482
Temperatura di infiammabilità (°C): -161
Gruppo delle costruzioni elettriche: IIA
Classe di temperatura: T1
Sorgente di emissione
Codice: SE001
Descrizione: Tubo adduz./giunti/valvole
Sostanza pericolosa: Gas naturale
Fattore di efficacia della ventilazione per la sorgente di emissione: 2
Grado di emissione: secondo
Modalità di emissione: gas/vapore
Pressione all'interno del sistema di contenimento:
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Relativa (bar): 0,04
Assoluta (Pa): 105325
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Pressione all'esterno del sistema di contenimento (Pa): 101325
Area del foro di emissione (mm²): 0,25
Coefficiente di efflusso: 0,8
Temperatura della sostanza (°C): 20
Portata di emissione Qg (kg/s): 0,000014702
Distanza dal soffitto hs (m): 2,5
Controllo dell'ambiente
Sorveglianza del personale
Luogo: non sorvegliato
Zone pericolose (generata dalla SE: SE001 - Tubo adduz./giunti/valvole)
Emissione di grado secondo
Numero di ricambi d'aria Co (1/s): 0,2155265
Portata minima di aria Qamin (m³/s): 0,001101837
Tempo di persistenza t (s): 30,03
Volume Vex (m³): 0,005112305
Volume Vz (m³): 0,01022461 (trascurabile)
Grado della ventilazione: Alto
Direzione dell'emissione: non nota
Tipo di zona: Zona 2NE
Distanza pericolosa dz (m): 0,1933273
Quota a (m): --Quota b (m): --Quota c (m): --Volume zona pericolosa (m³): --Forma della zona pericolosa: vedasi la figura sottostante
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Conclusioni
Dai calcoli eseguiti, in relazione alla possibile formazione di atmosfere esplosive, la zona pericolosa può essere
considerata di estensione trascurabile, avendo calcolato nell’intorno delle possibili sorgenti di emissione un
parametro “a” <0,25m / zona di forma sferica, dove a=raggio. In ragione del valore così determinato, si
dovranno installare le apparecchiature elettriche ad una distanza di almeno 30 cm dalla tubazione di adduzione
del gas.
Per il locale centrale termica si può affermare che non sussiste il pericolo di esplosione e il luogo viene quindi
classificato “a maggior rischio in caso di incendio”.
Nota - Nel caso in cui l'esperienza pratica mettesse in evidenza che, per una determinata zona, identificata nella presente
classificazione come zona 1 o zona 2, la durata complessiva di atmosfera esplosiva effettivamente presente nell'arco dell'anno
risultasse superiore a quella prevista dalla guida CEI 31-35 per il tipo di zona individuato, è opportuno modificare
conseguentemente la tipologia di tale zona (in zona 0 o zona 1).
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