Danzando sulla tela del mito

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Latina
Il giornale di
MARTEDÌ 26 APRILE 2016
Cultura
BALLETTO
39
A PROPOSITO DI ME
QUELLO STRANO DELITTO
Giovedì alle 9.30 la Sala
De Pasquale del Comune
di Latina ospita la
presentazione del volume
di Atlantide editore.
Venerdì alle 18 nella
chiesa di san Francesco a
Latina la presentazione
del libro inchiesta
di Felice Cipriani.
La compagnia Edinamika presenta all’Ariston di Gaeta lo spettacolo “Aracne”
Danzando sulla tela del mito
Il richiamo al teatro greco torna in scena attraverso le coreografie di Francesco Azzari
spiri e continui rimandi al
mondo ellenico, è portatrice
di un messaggio che, come il
mito, attraversa i secoli e si
rinnova: “L’umiltà e l’obbedienza sono virtù da difendere con fierezza e libertà”. Lo
spettacolo porta con sé un
ritmo ascendente, la sua trama pare comporsi via via come l’ordito di una tela che lascia stupire solo alla fine della sua compiutezza.
Un climax che il coreogra-
di ORAZIO RUGGIERI
G
iovedì 28 Aprile,
presso il Teatro Ariston di Gaeta sarà di
scena la Compagnia Edinamika del danzatore e coreografo Francesco Azzari. Il mitodi Aracneritornaraffigurato come su una grande tela,
fatta di linee, respiri, colori e
suoni, nella nuova opera di
Francesco Azzari. La tela di
un dipinto danzante realizzato attraverso una scrittura
poetica di corpi narranti, cifra
stilistica che da sempre contraddistingue il coreografo
toscano. Una delle più ardite
etimologieè quelladelladanza. Essa significa, letteralmente, “stendereun filoordinatamente”. Quale motivo a
nove corde e diciotto archi
potrebbe drammatizzare meglio l’Aracne delle Metamorfosi del gigantesco Ovidio.
Ungineceo dinovedanzatrici in movimento si affrontano perché la musica pizzichi la tela del ragno, come
mille plettri che la sollecitano. L’epicentro del tremare
della storia umana fa affrontare, ridonando silenzio alla
parola e vibrazione alla tesa
tragedia, le due titaniche figure : Aracne barcollante,
contro Athena scanalata
nell’ira. Edinamika del coreografo Francesco Azzari è
Appuntamento
giovedì 28 aprile
alle ore 21
g
Una foto di scena
riuscito ad imbastire i riflessi
della fatica di Aracne impigliare come gocce nell’implacabile condanna dell’efferata divinità. L’ordito non
si può spezzare, forte come il
destino, ma usando le gambe
e le braccia delle danzatrici
come archi di violino, può
raccontare la tensione tra il
riscatto dell’uomo e la punizione ferale di colei che, per
invidia lo schiaccia imbestialendolo. Azzari crea la sua
nuova opera rivisitando il
racconto della mortale Aracne e la divina Athena in modo
del tutto originale dal punto
di vista sia drammaturgico
che comunicativo. La sua
personalerilettura sipresenta come un semplice ma significativo ritocco al testo: i
personaggi di “Athena dea” e
“Athena trasformata” appaiono
contemporaneamente sulla scena a sottolineare l’intenzione della dea
di dissuadere la giovane dalla
sfida. Il mare e le colonne del
Partenone creano lo sfondo
della scenain cuisi calanotele appositamente ricamate,
simbolo dell’orgoglioe lafierezza di Aracne ma anche
della sua superbia e presun-
zione. Tele protagoniste dellasfidatra lagiovanefanciullae ladea Athena,protettrice
delle arti e dei mestieri, maestra nel tessere, virtù che però non la esula dall’invidia e
dalla perfidia. Il richiamo al
teatro greco è forte, un coro
di voci a volte supporta, altre
volte alterna la scena danzata. Il tempo è quello di Ovidio
e la danza, fatta di linee, re-
fo ricama con la voce della
dea le cui parole infondono
una riflessione che va oltre la
scena. Il cast artistico ha lavorato due anni per la messa
in scena di quest’ultima fatica del coreografo toscano
Azzari e meritano giusta
menzione: Aracne Mariangela Suraci, Athena Francesca Colombo, alter ego Athena Carla Soscia, Ninfe: Rosanna Leone, Annamaria
D’Arienzo, Antonella Notarianni, Antonella Carpino,
Manuela Massicci, Simona
Meroli. Coro polifonico Discantus Ensemble della direttrice Paola Soscia, musiche originali di Paolo Bellipanni.
IL MARTEDÌ DI LIEVITO, NUOVE ESPLORAZIONI NEL MONDO DELLE ARTI E DEI SAPERI
Continua il viaggio nella
quinta edizione di Lievito
“Nuove esplorazioni nel
mondo delle arti e dei saperi” e anche quest’anno la
rassegna fa incursione nel
mondo del fumetto. Così,
dopo Sualzo, Gipi, Igort,
Ferraris, a Palazzo M questo
pomeriggio alle 17 arriva
Stefano Piccoli, conosciuto
col nome d’arte S3Keno, e la
sua graphic novel “Guerrilla
Radio. Vittorio Arrigoni, la
possibile utopia”, Round
Robin edizioni, in cui ha raccontato con il suo tratto poderoso la storia di Vik, il reporter e cooperante per la
pace ucciso a Gaza nell’aprile del 2011.
Per la proiezione del film
“I Milionari”, in programma
all’Oxer alle 21, è previsto
un doppio incontro a fine visione con il regista Alessandro Piva e Luigi Alberto Cannavale, pubblico ministero
della Direzione distrettuale
antimafia di Napoli autore
Tra fumetti, cinema, musica e cervelli in fuga
Stefano Piccoli presenta “Guerrilla Radio” dedicato a Vittorio Arrigoni
del libro che ha ispirato la
pellicola. La faida di camorra che tra gli anni ‘80 e ’90
insanguinò i quartieri di Secondigliano e Scampia e la
periferia settentrionale di
Napoli rivive sul grande
schermo attraverso le vicende del boss Di Lauro e della
sua famiglia a partire dalle
quali Piva ripercorre oltre
un trentennio di storia criminale partenopea.
Si esibiranno invece per
LievitoAcustica, nella Sala
del Caminetto alle 19, Annalisa Marra e Stefano Petucco. Il duo, lei alla voce lui
alla chitarra, proporrà un repertorio di brani tratti da
“Disillusione”, album d’esordio in cui i due artisti esplorano generi diversi, dal
tango al bolero passando per
il jazz, la bossa nova, il funk.
Ospite d’eccezione, Marco
Russo al pianoforte.
L’appuntamento con la
musica live è anche alle
22.30 con il concerto del
giovane cantautore romano
Giulio Voce all’enoteca Bacco e Venere. Un’occasione
per ascoltare dal vivo i brani
del suo disco “Terra bruciata”, uscito a novembre.
Questa giornata inaugura
però anche il tour per le
scuole di Latina e l’Università. Protagonisti del doppio
appuntamento mattutino e
pomeridiano Italo Tempera
e Alessandra Mastrobuono
Battisti, ricercatori attivi in
campo biomedico lui, come
astrofisica lei, per due storie
di “emigrazione scientifica”
di successo.
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