Psicosomatica - WS Educational Center

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Psicosomatica
Wikipedia - 2008
La psicosomatica è una branca della psicologia medica volta a ricercare la connessione tra un
disturbo somatico (anche generico) e la sua eziologia (l'eziologìa - anche etiologia - è lo studio
della causalità, ovvero del rapporto di causa-effetto in vari differenti ambiti spesso di natura
psicologica).
Il suo presupposto teorico è la considerazione dell'uomo come inscindibile unità psicofisica; tale
principio implica che in ogni forma morbosa e fin anche nel trauma accidentale, giochino un ruolo
accanto ai fattori somatici anche i fattori psicologici.
L'interconnessione tra un disturbo e la sua causa d'origine psichica si riallaccia alla visione olistica
del corpo umano, all'interno della consapevolezza che corpo e la mente sono strettamente legati tra
loro (la posizione filosofica dell'Olismo - dal greco "holon", cioè tutto - è basata sull'idea che le
proprietà di un sistema non possano essere spiegate esclusivamente tramite le sue componenti. La
parola, insieme all'aggettivo olistico, è stata coniata negli anni Venti da Jan Smuts. Secondo
l'Oxford English Dictionary, Smuts ha definito l'olismo come "la tendenza, in natura, a formare
interi che sono più grandi della somma delle parti attraverso l'evoluzione creativa".L'olismo, o nonriduzionismo, è a volte descritto come l'opposto del riduzionismo, nonostante i sostenitori del
riduzionismo scientifico affermino che sia più giusto considerarlo l'opposto del riduzionismo
sfrenato. Può anche essere considerato opposto all'atomismo).
Uno degli indirizzi più promettenti della ricerca in psicosomatica negli ultimi trent'anni (grazie
anche allo sviluppo e alla nascita di nuove tecniche e tecnologie bio-mediche) è la psico-neuroimmunologia, che ha l'obbiettivo di chiarire le relazioni tra funzionamento psicologico, secrezione
di neurotrasmettitori (un neurotrasmettitore è una sostanza che veicola le informazioni fra le
cellule componenti il sistema nervoso) ed ormoni (un ormone - dalla lingua greca όρµή - "mettere
in movimento" - è un messaggero chimico che trasmette segnali da una cellula, o un gruppo di
cellule, ad un'altra cellula, o altro gruppo di cellule, e funzionamento del sistema immunitario (il
sistema immunitario è uno straordinario insieme di sistemi chimici e cellulari, potenzialmente attivi
contro tutti i microrganismi che a loro volta sviluppano tecniche per eluderli e garantirsi la
sopravvivenza. Il sistema immunitario si divide in due aree: l'immunità specifica, che si divide in
umorale e cellulo mediata, è più potente ma più lenta, ed immunità aspecifica, anch'essa divisa in
umorale e cellulare, che è costantemente presente e funge da prima difesa contro le aggressioni).
Alcuni studi hanno dimostrato che anche semplici frustrazioni quotidiane possono avere effetti sulla
funzionalita immunitaria. I pionieri in questa area di ricerca sono i coniugi Kielcot-Glaser che
l'hanno teorizzata nel XX secolo.
I campi d'impiego della psicosomatica sono prevalentemente stress (distress cronico) e traumi
fisici, psichici e sociali esistenziali.
DELIMITAZIONE DI PSICOSOMATICA
PROGRAMMI E SISTEMI REGOLATIVI ORGANICI
Bibliografia
Selye, Hans: The Stress of life; McGraw-Hill
Pancheri, Paolo: Stress, emozioni, malattia; Mondadori 1983
Bottaccioli, Francesco: Psiconeuro - Endocrino - Immunologia; RED 2006
MALATTIE PSICOSOMATICHE:
INTERPRETARE IL LINGUAGGIO DEL CORPO (1)
(Dott. Giancarlo Cavallino – Genova)
Parlare di malattie psicosomatiche a decenni dalle teorie di pionieri come Alexander e Groddeck
può far sorridere. In effetti più che trattare di affezioni a substrato psichico, sarebbe interessante
soffermarsi sulla fisionomia del primo grande paziente patofobico: la Medicina. I processi
funzionali, ancorchè ritenuti anomali, non sono significativi in sè. Il télos dell'evento è mera
funzione della chiave interpretativa, che a sua volta ne rivela il nucleo sostanziale. Per dirla con
Goethe: solo quando il mondo visibile delle forme diviene allegoria, acquista valore e significato
per l'uomo. Nella forma si esprime il contenuto e così le forme si fanno significanti.
Validi ausili in questo viaggio attraverso l'Anima sono il pensiero figurativo, lo sfondo fantastico,
l'orecchio capace d'udire i sottintesi della lingua. Ciò che accade a livello somatico non è che il
corrispondente riflesso immaginale. Se l'idea convenzionale di salute equivale al funzionamento
armonico dell'organismo, allora tutto ciò che diverge non può che essere malattia. La dis-armonia si
esprime però a livello di coscienza, mutuata in sintomo al solo scopo di essere percepita e
decodificata.
Il sintomo rappresenta l'input che cattura interesse ed energia, richiede attenzione e dedizione,
costringe all'onestà. Purtroppo l'errata abitudine di coniugare disturbo e malattia non fa che ribadire
l'incapacità di separare la forma dal contenuto, impedendo di focalizzare lo sguardo più in
profondità. Quale miglior soluzione per esorcizzare l'angoscia del sintomo, come correlato del malessere non controllabile dalla buona medicina, se non elaborare una nuova teoria benedetta dalla
phisis... le malattie psicosomatiche. Mai la psichiatria è stata tanto fantasiosa come in questo caso,
coniando termini sfumati almeno quanto la patologia che si sforza di comprendere. Eppure basta
riferirsi alla semantica popolare per cogliere la sinergia fra sintomatologia e disagio interiore:
arrossire di vergogna, avere la pelle d'oca, essere lividi per la rabbia, morire di paura. Il linguaggio
del corpo stempera l' emozionale, con una ricchezza di sfumature da far invidia alla tavolozza dei
pittori surrealisti.
I suggerimenti delle malattie psicosomatiche sfidano non come un nemico giurato, ma come un
amico sincero cui non si può negare credito. Con la loro indisponente presenza insegnano a capire
quel che occorre integrare, come ampliare il livello di consapevolezza; qui sta la differenza fra lotta
alla malattia e sua trasmutazione. Solo metamorfosandone i contenuti si coglie l'essenza del
messaggio. Quanto più consciamente si valuta il percorso, tanto meglio si giunge alla meta. Anche
le malattie psicosomatiche hanno quest'unico fine: farci guarire!
Per questa ragione insegno al paziente psicosomatico come ri-creare lo sfondo per la
rappresentazione che si accinge a mettere in scena, riscrivendone la sceneggiatura ed affinando il
gusto estetico per la scelta di luci e costumi. Solo così lo spettacolo può iniziare.
LE MALATTIE PSICOSOMATICHE (2)
(Dott.Francesco Giubbolini - Dott.ssa Jolanta Burzynska - Siena)
In termini generali, le malattie psicosomatiche sono quelle condizioni patologiche che si possono
considerare malattie vere e proprie che comportano danni a livello organico pur essendo causate o
aggravate da fattori emozionali.
In un'accezione ristretta, con il termine 'psicosomatica' si intende quella branca della medicina che
si occupa di disturbi organici che, non rivelando alla base una lesione anatomica o un difetto
funzionale, sono ricondotti ad un'origine psicologica.
In un'accezione più ampia si intende invece quella concezione che, oltrepassando il dualismo
psicofisico che, secondo il modello cartesiano, separa il corpo dalla mente, guarda all'uomo come a
un tutto unitario dove la malattia si manifesta a livello organico come sintomo e a livello
psicologico come disagio.
Adottando questo punto di vista, la medicina psicosomatica ribalta lo schema eziologico classico,
che prevedeva la lesione dell'organo quale causa della sua disfunzione, a sua volta causa della
malattia, nello schema secondo cui il mantenersi di uno stress funzionale, che ha la sua origine
nella vita quotidiana dell'individuo in lotta per l'esistenza, genera quella disfunzione dell'organo,
causa della lesione, a sua volta causa della malattia.
MALATTIE PSICOSOMATICHE
La varietà dei modelli interpretativi consente in un modo solo approssimativo l'illustrazione delle
sindromi cliniche a sfondo psicosomatico che qui elencheremo a partire dall'apparato coinvolto:
1. Disturbi dell'alimentazione che si evidenziano intorno ai due eccessi rappresentati dall'anoressia e
dalla bulimia con conseguente obesità.
2. Disturbi gastroenterici connessi a uno sviluppo precoce delle emozioni con sensazioni elementari
di sicurezza e fiducia da un lato e insoddisfazione e bisogno dall'altro, connessi a loro volta a
condizioni di sazietà e fame. Le manifestazioni più palesi sono l'ulcera peptica e la colite ulcerosa.
3. Disturbi cardiocircolatori determinati da stress sociali, inadeguatezza del proprio status rispetto
alle proprie aspirazioni, perdita di protezione che esigono continua vigilanza e permanente stato di
preparazione a «lotta e fuga», che si manifestano a livello psicosomatico nella cardiopatia ischemica
e nell'ipertensione essenziale.
4. Disturbi respiratori determinati da fattori emozionali con fattori predisponenti da ricercarsi nella
relazione ambivalente con una madre iperprotettiva. La sindrome più significativa è l'asma
bronchiale.
5. Disturbi urogenitali che compaiono o in momenti particolarmente importanti della vita riproduttiva come le mestruazioni, la gravidanza, la contraccezione, il parto, l'aborto, o con la cessazione
della capacità riproduttiva come la menopausa. Rientra in questo gruppo anche l'enuresi o
incapacità di inibire il riflesso urinario.
6. Disturbi locomotori dove il fattore psicologico gioca un importante ruolo eziologico nei dolori
lombari, nel reumatismo psicogeno, nelle artriti reumatoidi, nelle cefalee da contrazione muscolare,
nel bruxismo e nelle diverse forme in cui è interessata la locomozione.
7. Disturbi dermatologici dove la pelle, accanto alla funzione protettiva, termostatica, tattile, dolorifica, immunitaria ed escretoria, svolge anche la funzione di espressione delle emozioni, per cui si
arrossisce, si sbianca, si suda, e di significativa zona erogena dove si riflettono anche alcuni disturbi
sessuali.
Dalle sindromi elencate si può concludere che il soggetto psicosomatico, a differenza del nevrotico
e dello psicotico, presenta un'insufficienza, costituzionale o acquisita, di processi di
mentalizzazione, ossia di elaborazione psichica dell'emozione attraverso il pensiero, sia
intellettuale e cosciente sia immaginativo e fantastico, e un'accentuazione del pensiero operativo,
sempre rigidamente aderente alla realtà concreta e incapace di vita fantastica.
"...Il corpo e la psiche s'influenzano a vicenda grazie alle interconnessioni, che avvengono
attraverso un complesso sistema psico –neuro –immuno -endocrino. Quando questo sistema si
auto-regola in modo corretto, una volta passato l’evento stressante fisico o psichico che sia, la
reazione psicosomatica si esaurisce e tutto ritorna come prima...
...Quando il meccanismo 'si inceppa', invece di una normale reazione allo stress possiamo
sviluppare una patologia psicosomatica. La malattia psicosomatica si manifesta a livello fisico ma
è provocata, scatenata o aggravata da fattori psichici. Molti disturbi psicosomatici hanno
un’origine multifattoriale, ovvero si manifestano soltanto in presenza di più fattori che agiscono
insieme. Un fattore psichico potrebbe, per esempio, scatenare attacchi di panico in presenza di una
predisposizione familiare su base biologica oppure, sommandosi all’azione di un fattore infettivo
(Helicobacter), causare l’ulcera duodenale. Quando entrano in gioco sia le cause fisiche
(genetiche, infettive, traumatiche) che psichiche (stress cronico, ansia, un tipo di personalità più
vulnerabile) è arduo stabilire quali siano più importanti nel determinare e mantenere il disturbo.
Un approccio terapeutico efficace dovrebbe perciò tenere conto di tutti questi fattori.
Accade spesso purtroppo che l’aspetto psicologico non emerga perché i disturbi si manifestano
solo a livello fisico e né il medico, né tanto meno il paziente, sospetta la presenza di altre cause. Il
sospetto può nascere quando gli esami clinici continuano ad essere negativi, o quando la terapia
farmacologica ben condotta non produce effetti duraturi. A rendere più difficile la diagnosi è anche
la perdita, col tempo, del nesso causale con il fattore psichico sottostante... Sarà così anche per
(molti) tipi di disturbi: diventerà difficile risalire a quando e perchè sono comparsi. I sintomi
saranno sempre più scollegati dalla situazione emozionale e la persona che ne soffre non accetterà
facilmente l’ipotesi che a scatenare i suoi problemi fisici sia un remoto "conflitto intrapsichico" ,
un’esperienza emotiva mal digerita o qualche sentimento profondamente sepolto.”
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