storia - Gruppo Editoriale il capitello

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STORIA
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I GRANDI STORICI
La civiltà greca
La polis: la città
La polis: i cittadini
La Grecia
IERI& OGGI
Le attività
Le colonie
Atene
Sparta
Usi e costumi familiari
La casa
La religione
Le Olimpiadi
Il teatro
La cultura
L’esercito e le navi
La civiltà persiana
IERI& OGGI
Le guerre persiane
I Macedoni
IERI& OGGI
Alessandro Magno
L’ellenismo
/ I reperti di Dario Kalèn
Verifico se ho imparato...
Le prime civiltà dell’Italia
I Camuni
I Celti
I Terramare
La civiltà villanoviana
I Liguri
I Veneti
I popoli dell’Italia centrale
Le civiltà delle Sicilia
La civilta nuragica
Gli etruschi
Le attività
La tecnologia
Le città e le case
L’organizzazione politica e sociale
La religione
/ I reperti di Dario Kalèn
Verifico se ho imparato...
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La civiltà di Roma
Le origini di Roma
La leggenda di Romolo e Remo
La monarchia
I sette re di Roma
Quali attività svolgevano i Romani
L’organizzazione sociale
La famiglia
Usi e costumi della vita quotidiana
La religione
/ I reperti di Dario Kalèn
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Verifico se ho imparato...
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La repubblica
L’espansione in Italia...
...e la conquista del Mediterraneo
I problemi sociali e le guerre civili
Caio Giulio Cesare
L’impero
L’organizzazione dell’impero
L’esercito romano
II commercio e le strade
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INSERTO SPECIALE
GLI EDIFICI ROMANI
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LA DUMUS, LE INSULAE
IL FORO, LE TERME
IL CIRCO, L’ANFITEATRO
Il Cristianesimo
La crisi dell’impero
Le popolazioni germaniche
La tetrachia
La divisione dell’impero
La caduta dell’Impero Romano d’Occidente
/ I reperti di Dario Kalèn
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I MAYA
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Verifico se ho imparato...
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I grandi storici
Sin dall’antichità gli uomini hanno avvertito la necessi-
STORIA
tà di conoscere il passato e di lasciare testimonianze del
loro presente, ma il modo di intendere la storia, cioè di
ricostruire e narrare gli avvenimenti, e la figura dello
storico sono cambiati nel tempo.
Inizialmente c’erano scribi che raccontavano le imprese del sovrano solo per glorificarne la figura.
Col tempo, la storia ha assunto un carattere più oggettivo. Oggi lo storico ricerca le fonti che riguardano il passato, le studia in modo critico e le confronta
con altre per determinare la loro attendibilità; le fonti
possono, infatti, essere contraffatte, oppure risultare
incomplete o ambigue. Lo storico ricostruisce poi
i fatti interpretandoli, risalendo, cioè, alle loro
cause e analizzando le conseguenze che essi
hanno determinato.
A questo modo di intendere il compito dello
storico hanno contribuito molti studiosi del
passato. Greci, Romani, Cinesi e Arabi ebbero
storici importanti; conosciamone qualcuno.
Tucidide (460 a.C. - 396 a.C.)
Erodoto.
Erodoto (484 a.C. - 425 a.C.)
Il greco Erodoto è considerato il padre della
storia perché fu il primo a utilizzare il meto­
do della ricerca e del controllo delle fonti,
mentre i suoi predecessori scrivevano ciò
che veniva loro riportato senza appurarne
la veridicità. Il nome della sua opera prin­
cipale, “Le Storie”, in greco significa proprio
“inchiesta, indagine”. Nelle sue opere Ero­
doto narrò la storia delle città greche e del­
le guerre contro i Persiani. Viaggiò molto
e raccontò anche la vita e le abitudini dei
popoli con cui venne a contatto.
Tucidide.
6
Tucidide fu uno dei più importanti storici
greci dell‘antichità. Egli, a differenza della
maggior parte dei suoi contemporanei,
sosteneva che la storia non fosse deter­
minata dal volere degli dèi, ma dalle azio­
ni degli uomini. Era inoltre convinto che il
compito dello storico fosse quello di capire
le cause degli avvenimenti del passato per
interpretare il presente e fare previsioni
per il futuro. Tucidide raccontò le vicende e
analizzò le cause della guerra tra Sparta e
Atene, le due più importanti città greche.
Tito Livio racconta la leggenda della
lupa e della nascita di Roma.
Tito Livio (64 a.C. - 17 d.C.)
Tito Livio dedicò la vita alla stesura di un‘opera mo­
numentale, per raccontare i circa 700 anni della sto­
ria di Roma dalla fondazione della città fino all’epoca
a lui contemporanea, corrispondente al governo di
Augusto. Non riuscì, però, a completarla.
Publio Cornelio Tacito
(55 d.C. - 117 d.C.)
Le opere di Tacito narrano la storia dell‘im­
pero romano dopo la morte del primo impe­
ratore: Augusto. Raccontando la rivolta degli
Ebrei contro l‘impero, Tacito fornisce una de­
scrizione accurata della vita e della cultura di
quel popolo.
Tacito narra la distruzione di Gerusalemme
e del suo tempio, di cui rimane oggi solo
il Muro del Pianto.
Sima Qian (145 a.C. - 86 a.C.)
Sima Qian fu il primo storico della Cina: si servì di varie fonti per narrare
in ordine cronologico gli avvenimenti del suo Paese dai primordi
primord fino
al 90 a.C. Si occupò anche delle vicende di famiglie aristocratiche
e personaggi importanti.
Ibn Kaldun (1332-1406)
Ibn Kaldun fu uno dei maggiori
storici del mondo arabo. Uomo
politico e ambasciatore, viaggiò
molto ed ebbe modo di cono­
scere anche le culture europee.
Nei suoi scritti evidenziò l‘impor­
tanza dei fattori sociali ed eco­
nomici nella storia dei popoli.
Nel periodo in cui visse Ibn Kaldun
gli Arabi costruirono in alcune zone
dell’Europa edifici stupendi, come
l’Alhambra, in Spagna.
Sima Qian
apparteneva a una
civiltà avanzata, come
dimostra questo
magnifico vaso
cinese in bronzo.
7
La civiltà greca
Città della Grecia
Principali colonie greche
Perché l’elenco dei segni
che utilizziamo per scrivere
si chiama alfabeto?
ILL
Marsiglia
IR
IA
IT
A
L
IA
TRACIA
Napoli Posidonia Taranto
Metaponto
Otranto
Sibari
MAGNA Crotone
Imera
Messina
Selinunte
Agrigento
AFRICA
Gela
GRECIA
Reggio
Naxos
Catania
Siracusa
M A
R
Perché nei musei italiani
sono esposte molte statue greche,
trovate quasi tutte
nel Sud della penisola?
In questo capitolo impar
e
ra
i
› a conoscere gli
elementi caratteristici
della civiltà greca
› a conoscere gli elementi
caratteristici della civiltà
persiana
› a conoscere le imprese
di Alessandro Magno
8
:
› a collocare nel tempo e
nello spazio la civiltà greca
GRECIA
MAR
EGEO
Delfi
ATTICA
Micene
Olimpia
Atene
PELOPONNESO
Sparta
Samo
Smirne
Efeso
Mileto
CRETA
M E
D I
T E R
R A N E
O
Cirene
In Grecia nacque, intorno all’800 a.C., una civiltà straordinaria, che influenzò tutte le popolazioni con cui entrò in contatto e, nei secoli successivi, l’intero mondo occidentale. L’architettura, la letteratura, la filosofia, la politica, quali noi le
conosciamo, sorsero in Grecia e nelle città-stato greche si
affermarono le prime forme di democrazia.
La civiltà greca emerse al termine di un periodo difficile, che gli storici chiamano “secoli bui”.
Verso il 1200 a.C. gli Achei furono sopraffatti dai Dori, originari dell’Europa centrale.
Le città caddero in rovina e la gente tornò
a vivere nei villaggi; si abbandonarono la
scrittura, l’artigianato e i commerci.
RODI
Geometria, geografia, biologia,
filosofia, telefono… sono tutte parole
che derivano dal greco: come mai?
M A R
N E R O
Trebisonda
Che cos’erano nell’antichità
le Olimpiadi? Perché sono nate?
A S I A
FENIC
IA
M I N O R E
Con il passare dei secoli, però, le diverse popolazioni, gli Achei, gli
Ioni, gli Eoli e gli stessi Dori, impararono a convivere e si fusero insieme dando origine a una nuova civiltà, chiamata greca o ellenica,
da Ellade, il nome che gli antichi Greci davano alle loro terre.
3500 a.C.
3000 a.C.
2500 a.C.
2000 a.C.
1500 a.C.
ACHEI
SUMERI
1000 a.C.
secoli bui
500 a.C.
Nascita
di Cristo
GRECI
ASSIRI
FENICI
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La civiltà greca
La polis: la città
Verso l’800 a.C. nella penisola greca ripresero i commerci marittimi e migliorarono
le condizioni di vita. Fu in questo periodo che sorsero le poleis, le città-stato greche.
Ogni polis era indipendente dalle altre, aveva un proprio governo e proprie leggi.
La formazione di un unico Stato di grandi dimensioni era, infatti, ostacolata dal territorio montuoso della Grecia, che rendeva difficili le comunicazioni e gli scambi.
La parte bassa della città, dove si trovavano le
abitazioni della gente comune e le botteghe degli
artigiani, era chiamata asty. Le case in genere
erano piccole, con poche finestre.
L’agorà era la piazza, il luogo dove si teneva
il mercato e avvenivano i commerci, ma anche
il luogo d’incontro per eccellenza, dove si
discuteva e si prendevano le decisioni che
riguardavano la città.
Le porte si aprivano
nelle mura di cinta e
permettevano l’accesso
alla città.
10
Il luogo dove i giovani si
esercitavano nelle attività sportive
era il ginnasio (parola da cui
deriva “ginnastica”).
I GRECI
Le città sorgevano in genere su alture poco distanti dalla costa, per proteggersi
dagli attacchi dei nemici e per avere, nello stesso tempo, una flotta per gli scambi
commerciali.
La polis comprendeva la città, organizzata in maniera precisa, e il territorio circostante, dove si praticava l’agricoltura.
La parte alta della città, difesa da pendii naturali
e da mura, era l’acropoli. Qui sorgevano i
templi delle divinità protettrici e gli edifici pubblici,
imponenti costruzioni in muratura e marmo.
In caso di pericolo, l’acropoli serviva da rifugio
per i cittadini.
Il teatro sorgeva alle
pendici dell’acropoli e
sfruttava i pendii naturali.
Lo stadio era destinato
alle manifestazioni sportive,
soprattutto alle gare di atletica.
Chorà in greco significa
“regione”; il termine indicava
il territorio esterno alla città
vera e propria, dove c’erano
i campi coltivati, i pascoli
e le fattorie.
11
La civiltà greca
La polis: i cittadini
Per i Greci la polis non era solo la città e il territorio
circostante, ma anche e soprattutto l’insieme dei
cittadini e il loro modo di governarsi.
Ciò che infatti distingueva le poleis greche dalle
città-stato degli altri popoli dell’antichità era il
sistema di governo: nelle poleis non governava un re, ma un gruppo di cittadini.
Nei primi tempi in tutte le poleis vigeva
l’aristocrazia: a governare erano i capi
delle famiglie più ricche, proprietarie di terre, bestiame e navi per i
commerci. Con il tempo, in alcune poleis emersero altre forme
di governo, a seconda che il gruppo di Il diritto di prendere parte
al governo della polis si
cittadini coinvolti nella vita pubblica accompagnava al dovere di
andasse allargandosi o restringendosi. difenderla con le armi in
In tutte le poleis
Ad Atene tutti i cittadini liberi, riuniti caso di necessità.
le donne
in assemblea, potevano partecipare al governo della città: nacque
erano escluse
così la prima forma di democrazia.
da ogni forma
di governo.
A Sparta e in altre poleis, viceversa, il potere rimase nelle mani di un
gruppo di persone sempre più piccolo e chiuso, di cui era impossibile entrare a far parte: questa forma di governo si chiama oligarchia.
Educazione Civica
12
La democrazia greca era una democrazia diretta:
i cittadini partecipavano in prima persona alle
assemblee, discutevano le leggi e poi le votavano.
Oggi questa forma è improponibile, perché non
si possono riunire tutti i cittadini di uno Stato;
la democrazia è perciò rappresentativa.
In Italia, tutti i cittadini maggiorenni eleggono
i loro rappresentanti, che si riuniscono nel
Parlamento per discutere e promulgare le leggi.
Esistono però ancora forme di democrazia
diretta: quella che si esercita nel referendum,
quando tutti i cittadini sono chiamati a esprimere
il loro sì o il loro no in merito all’abrogazione
di una legge, e la legge di iniziativa popolare,
con la quale i cittadini, attraverso la raccolta di
50 000 firme, possono presentare al Parlamento
un progetto di legge.
 Chiedi ai tuoi genitori o ad altre persone adulte
come si svolgono le elezioni.
Vocabolario
Aristocrazia: è una parola formata da áristos
= migliore e kratos = potere.
Democrazia: è una parola composta da demos
= popolo e kratos = potere.
Oligarchia: è una parola composta da olígoi
= pochi e árkhein = comandare.
Prova le tue Conoscenze
 Quali civiltà del passato erano organizzate
in città-stato?
 Qual era la forma di governo che prevedeva
la partecipazione di tutti i cittadini liberi alle
decisioni?
MAR NERO
I greci
Monte
Olimpo
ASIA
MAR
EGEO
Termopili
MINORE
ION
IERI & OGGI
I RO
EP
La Grecia
TRACIA
MACEDONIA
Platea
Tebe
ATTICA
I Greci erano consapevoli e orgogliosi di
M
formare un unico popolo, unito dalla lingua,
A
PELOPONNESO
R
dalla scrittura, dalla religione, dal modo di
M
E
intendere la vita pubblica, dalle tradizioD
CRETA
I T
ni… Le poleis, però, non formarono mai
E R
R A
N E O
uno Stato unitario.
Oggi, invece, la Grecia, il cui nome ufficiale
SERBIA
BULGARIA
Sofia
MONTENEGRO
è Repubblica Ellenica, è uno Stato unico che
Skopje
ha per capitale la città di Atene e una forma
MACEDONIA
Tirana
di governo repubblicana e parlamentare.I T A L I A
ALBANIA
Dal 1981 fa parte dell’Unione Europea.
I principali settori economici sono il turiMAR
GRECIA
smo e le attività portuali e commerciali.
EGEO
Canale
di Corinto
IA
Smirne
Efeso
Corinto
Maratona
Samo
Atene
Micene
Mileto
Delo
Olimpia Argo
Delfi
Rodi
MAR NERO
Ankara
T U R C H I A
Atene
Le poleis spesso combattevano tra loro. M
A
Solo in un caso si allearono e fecero fronte
R
M
comune per difendere la propria indipenE D
Iraklio
I T
denza: in occasione delle guerre contro i
E R
R A
N E O
Persiani che durarono dal 490 al 479 a.C.
CRETA
Superata la minaccia persiana, le guerre
ripresero. La più lunga fu la Guerra del Peloponneso, così chiamata dal
nome della regione dove iniziarono gli scontri: le due più importanti poleis,
Sparta e Atene, combatterono per 27 anni, dal 431 al 404 a.C., coinvolgendo anche altre città-stato alleate con l’una o con l’altra.
La guerra si concluse con la vittoria di Sparta, ma le poleis uscirono dal
conflitto talmente indebolite che pochi anni dopo Filippo II, il re della Macedonia, una regione a nord della Grecia, poté conquistare facilmente l’intera
penisola greca. Finiva così, nel 338 a.C., l’indipendenza delle poleis, ma non
la civiltà greca, come vedremo meglio a pagina 31.
Filippo II re di Macedonia.
Prova le tue Competenze
 Inserisci sulla linea del tempo le date corrispondenti ai fatti indicati.
nascita delle poleis
inizio delle guerre inizio della Guerra Filippo II di Macedonia
persiane
del Peloponneso
conquista la Grecia
13
La civiltà greca
Le attività
Il territorio della Grecia era prevalentemente montuoso; i corsi d’acqua erano pochi, brevi e con una portata scarsa, le pianure poco estese. Queste condizioni,
nonostante il clima fosse mite, ostacolavano lo sviluppo dell’agricoltura.
STORIA
I contadini coltivavano soprattutto viti, che fornivano
vino, e ulivi, da cui si ricavava l’olio, usato per cucinare, per
coltivaalimentare le lampade e per preparare unguenti. Le coltiva
zioni di cereali erano ridotte: solo un po’ di orzo e di frumento per il pane.
Si allevavano ovini, caprini e suini.
Lungo le coste era praticata la pesca e il pesce rappresentava uno degli
alimenti più comuni.
I Greci furono abili naviganti e svilupparono il commercio via mare;
le coste frastagliate e le numerose isole offrivano, infatti, approdi e
porti naturali.
Perfezionarono le tecniche di navigazione e introdussero l’uso della
moneta per scambiare i prodotti. Comperavano materie prime come
ferro, rame, stagno, cereali e tinture color porpora. Vendevano olio e
vino, per il trasporto dei quali gli artigiani producevano anfore di terracotta, e magnifici oggetti di artigianato:: utensili di bronzo e ferro realizzati
dai fabbri, gioielli d’oro e pietre preziose creati dagli orafi, statue di marmo e
statuette d’avorio modellate dagli scultori, ceramiche dipinte.
Approfondimento
La moneta
Le prime forme di moneta furono semplici
barrette di ferro, il cui valore dipendeva dal
peso. I re della Lidia (una regione dell’Asia Minore) intorno al 640 a.C. introdussero l’uso di
barrette di elettro, una lega di oro e argento.
Furono però i Greci a coniare le prime monete, marchiandole: utilizzavano due
cilindri lavorati (coni) per imprimere su entrambi i lati dei dischetti di metallo immagini
distintive della città. Le monete avevano valore diverso
a seconda del materiale di
cui erano fatte e del peso.
14
Le monete di Atene riportavano su un lato la dea
Atena e sull’altro la civetta, un animale sacro alla dea.
METODO DI STUDIO
Impara a esporre
 Utilizzando le seguenti parole chiave,
esponi in modo articolato quali erano le
attività a cui si dedicavano i Greci e perché
alcune erano più sviluppate di altre:
❚territorio
❚artigianato
❚clima
❚commercio
❚agricoltura
❚pastorizia
Prova le tue Competenze
 Abbina le foto alle didascalie, scrivendo il
numero corrispondente.
1. La raccolta delle olive.
2. Un calzolaio.
3. Un fabbro.
I GRECI
Le colonie
Napoli
Il territorio della Grecia non era in grado di produrre cibo
Taranto
Otranto
Posidonia
a sufficienza per tutti i suoi abitanti. Fin dai primi temMetaponto
pi di sviluppo delle poleis, cioè dall’VIII secolo a.C.,
Sibari
la necessità di trovare terreni coltivabili e basi per
i commerci spinse i Greci a cercare nuove terre
MAGNA
GRECIA
dove stabilirsi. Le navi e le scorte alimentari per
Crotone
il viaggio erano messe a disposizione dal goverImera
Messina
no stesso delle poleis per facilitare l’esodo di
Selinunte
una parte dei cittadini.
Reggio
Naxos
Quando arrivavano in una terra favorevole all’inAgrigento
Catania
sediamento, i Greci la occupavano e vi fondavano
Gela
una nuova città, cioè una colonia, simile in tutto a
Siracusa
quella d’origine.
Le prime terre a essere colonizzate furono le coste dell’Italia meridionale, ma i coloni greci giunsero anche sulle coste del
Mar Nero, dell’Africa settentrionale e della Francia meridionale.
Le colonie italiane furono così ricche e numerose che il Sud e la Sicilia furono
indicate con il nome di Magna Grecia, cioè Grande Grecia. Le più importanti
furono Taranto (Puglia), Sibari (Calabria), Metaponto (Basilicata), Agrigento e Siracusa (Sicilia).
Le colonie erano poleis indipendenti, ma mantenevano forti legami
commerciali con la madrepatria e ne conservavano la lingua, la scrittura, l’arte e la cultura. Gli abitanti delle colonie erano perciò greci
a tutti gli effetti, come dimostra il fatto che partecipassero ai Giochi
Olimpici e a tutte le altre competizioni panelleniche, cioè di tutta
(pan) la Grecia.
I resti di un tempio
greco in Africa
(a Cirene, in Libia).
Un maschera
teatrale greca
rinvenuta in Francia.
METODO DI STUDIO
Impara a esporre
 Sottolinea nel testo le informazioni più importanti
e poi, con l’aiuto delle parole chiave, esponi
oralmente ciò che hai imparato sulle colonie greche. 15
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