optometria - Altervista

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CLASSE 5^G
IPS L.Einaudi
29 Ottobre 2015
OPTOMETRIA
TEST #14A (CILINDRI CROCIATI DISSOCIATI)
Con il Test dei CILINDRI CROCIATI DISSOCIATI si ha una correzione per vicino bilanciata sulla
capacità accomodativa del soggetto.
 È un test soggettivo e viene eseguito con luce ridotta ( visione mesopica).
 La mira è costituita dalla "carta di Jacques" posta sull'asta a 40 cm. (fig.1)
FIG.1
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r.t
Le lenti di partenza sono quelle del #7.
La distanza interpupillare è quella del soggetto per vicino e con la convergenza dello
strumento. (fig.2)
FIG2
Vengono inseriti i Cilindri Crociati contrassegnati con ± .50 mediante il tamburo delle lenti
accessorie. (fig..3)
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OPTOMETRIA
TEST #14A (CILINDRI CROCIATI DISSOCIATI)
FIG.3
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I Cilindri Crociati "+/- .50 " sono lenti bicilindriche costituite da un cilindro di +0.50 dt ad
asse 180° ed uno di -0.50 dt con asse 90°
PROCEDIMENTO:
1. Si occlude l'occhio sinistro e si chiede al soggetto se vede un reticolo con linee verticali e
orizzontali nitide nello stesso modo. In caso contrario la correzione del astigmatismo fatta
con il test #7 non è stato eseguito in modo ottimale. (fig.4)
FIG.4
2. Se le linee orizzontali e verticali sono viste sfuocate il soggetto ha problemi accomodativi
(presbiopia) ma questo non impedirà l'esecuzione del test.
3. Si aggiunge davanti all'occhio destro potere positivo di +3.00 dt. per creare annebbiamento.
4. Avendo aggiunto un potere sferico di positivo questo sposta entrambe le mire davanti alla
retina. (fig.5)
FIG. 5
r.t
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OPTOMETRIA
TEST #14A (CILINDRI CROCIATI DISSOCIATI)
5. Introduciamo adesso i Cilindri Crociati e ci si accerta che il soggetto veda più nitide le linee
verticali di quelle orizzontali (fig.6). Questo a causa dell'effetto dei cilindri crociati che
ricordiamo hanno l'asse negativo a 90° e che quindi le linee verticali sono per forza più
vicine alla retina di quelle orizzontali. (fig. 6a).
FIG. 6
FIG. 6a
6. Si riduce di potere positivo fino a quando il soggetto percepisce una serie di linee con la
stessa sfocatura.
Infatti fino a che la risposta accomodativa è sufficiente il soggetto inconsciamente riporta le linee
verticali sulla retina per potere vedere almeno parte del reticolo nitido.
Quando non è più in grado di farlo l'immagine si posizionerà in mezzo alla retina rendendo sfocate
entrambe le immagini.
Possono verificarsi queste situazioni:
 Inizialmente il soggetto non riesce a distinguere le linee orizzontali da quelle verticali. In
tale caso è stato inserito troppo positivo e va ridotto.

Il soggetto non arriva a percepire una eguaglianza nello sfocamento tra le linee verticali e
orizzontali ma passa direttamente a percepire migliori le prime e poi le seconde
(orizzontali). In questo caso ci si ferma sulla lente che fa percepire migliore le linee verticali
prima della inversione.

Si occlude l'occhio destro e si ripete la procedura con il sinistro e si annotano i risultati.

In alternativa il test puo essere eseguito binocularmente in dissociazione cioè con un
prisma a base alta (3dtp) davanti ad un occhio e un prisma di uguale potenza ma a base
bassa sull'altro occhio.

Questo metodo può registrare una differenza accomodativa tra l'occhio destro e il sinistro.
Nella pratica la possibilità di una anisoaccomodazione è di probabilità bassissime quindi
questo metodo non viene preferito soprattutto in previsione dei successivi test.
r.t
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