Vol1_uni6_cap23_crisi Seicento

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STORIA
DELL’economia
L
La crisi del Seicento
a storiografia marxista, sempre attenta a descrivere le strutture economiche e sociali che
sottotraccia alimentano gli eventi politici e religiosi, fu la prima a riconoscere un dato
unitario nelle diverse congiunture critiche attraversate dai Paesi europei nel xvii secolo.
L’analisi di Hobsbawm
In particolare Eric J. Hobsbawm (1917-2012), uno fra i maggiori storici del Novecento, in
due studi pubblicati sulla rivista «Past and Present» nel 1954 sostenne che la crisi che aveva
attraversato quel secolo era una naturale conseguenza dell’incapacità della società europea
di sfruttare fino in fondo la crescita economica e demografica di cui aveva goduto nel
Cinquecento, liberando energie produttive e dando avvio a una produzione industriale su larga
scala. Al contrario, la persistenza del sistema feudale nelle campagne, la scarsa attitudine
verso l’accumulazione di capitale da parte dei ceti agiati, la preminenza assoluta del settore
agricolo nell’impiego di forza-lavoro costrinsero l’Europa entro i rigidi limiti economici che ne
determinarono la stagnazione.
Trevor-Roper: l’origine sociale e politica della crisi
La tesi della crisi del Seicento ebbe larga eco e fu accettata anche da uno storico di orientamento
politico conservatore, Hugh Trevor-Roper (1914-2003), che sulla stessa rivista riformulò qualche
anno più tardi la questione nei termini di «crisi generale»: dal suo punto di vista, la sola analisi
economica non rendeva conto di una complessità di eventi che avevano invece un’origine
soprattutto sociale e politica, il cui nucleo centrale andava identificato nell’appesantimento delle
spese delle corti sovrane e degli apparati statali, che avrebbe determinato la frattura tra la «corte»
e il «Paese» (court e country) nelle grandi monarchie europee, con la relativa scia di rivolte e
guerre civili.
La prospettiva globale di Parker
Più recentemente, Geoffrey Parker ha inquadrato in una prospettiva globale la crisi del
Seicento, mostrando come fenomeni di rivolta sociale endemici a quel secolo avessero
afflitto anche la Cina,
l’Impero ottomano e le
popolazioni americane,
e sottolineando inoltre,
fra le altre ragioni della
crisi, l’impatto negativo
del raffreddamento
del clima mondiale sulle
risorse agricole disponibili.
Un’esecuzione al tempo della
peste, xvii secolo, stampa.
© Loescher Editore, 2017
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