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Il comportamentismo prende in esame solo i dati
oggettivi cioè gli stimoli forniti dallo sperimentatore
e le risposte date dal soggetto e
trascura gli stati mentali.
L’uomo è alla nascita una tabula rasa, inizia cosi
una psicologia definita “senza anima”
Propone come oggetto di studio il comportamento
osservabile e rifiuta che essa si debba occupare di
coscienza.
Uno dei motivi è voler dare alla psicologia una
collocazione scientifica.
Il comportamentismo fu un movimento tipicamente
nord-americano e solo negli anni ’50 iniziò ad essere
conosciuto fuori dagli Stati Uniti e soprattutto in
Europa.
La nascita ufficiale del Comportamentismo è
indicata nel 1913
“PSYCHOLOGY AS THE BEHAVIORIST VIEWS IT”
JOHN B. WATSON
Watson era stato il primo dottore in psicologia dell’Università di
Chicago e fu molto influenzato dalle ricerche di Pavlov e fu
proprio per mezzo degli studi di Pavlov che intuì nel 1919
l’importanza delle risposte emotive apprese mediante
condizionamento.
Watson J. (1913) considerava i bambini “pezzi di
argilla” che venivano plasmati dall’ambiente.
“Datemi un bambino e lo farò diventare una qualsiasi
cosa a secondo dell’ambiente in cui lo farò vivere”
(APPRENDIMENTO TRA S – R)
Per Watson fu fondamentale lo studio
dell’apprendimento nei bambini.
La paura, l’amore e la rabbia emozioni
elementari vengono definite in base agli
stimoli ambientali che le elicitano.
A partire dalle emozioni di base si
costruiscono tutte le emozioni più
complesse.
Apprendimento delle emozioni
Albert giocava solitamente con un topolino fintanto che gli
venne presentato insieme un forte rumore.
Successivamente all’apprendimento per condizionamento, il
bambino manifestò una grande paura per i topi.
Il rumore era quindi diventato uno stimolo incondizionato in
grado di provocare una risposta diretta di paura.
L‘associazione con un altro stimolo (Topolino) aveva creato
una condizione tale per cui il bambino è stato condizionato
ad avere paura anche del topolino e, grazie alla
generalizzazioni dello stimolo, anche ad altri oggetti aventi
simili caratteristiche.
I primi anni di vita sono secondo Watson molto
importanti sul piano emotivo e quindi un bambino solo
se immerso in un ambiente familiare favorevole al
suo sviluppo psicologico può crescere
adeguatamente.
Watson affermava che i primi mesi di vita del
bambino all’interno della casa costituiscono
per lui una sorta di laboratorio in grado di
trasformare i semplici riflessi emozionali del
bambino appena nato nei complessi “composti
emozionali” che strutturano il
comportamento dell’adulto.
• L’INDIVIDUO E’ PLASMATO DALL’AMBIENTE
• LO SVILUPPO VIENE RIDOTTO AL PIU’ SEMPLICE
PROCESSO DELL’APPRENDIMENTO
• I MECCANISMI DELL’APPRENDIMENTO OPERANO
ALLO STESSO MODO NELL’INTERO CICLO VITALE
• IL COMPORTAMENTO COMPLESSO NON E’ CHE UN
INSIEME DI COMPORTAMENTI SEMPLICI O
ELEMENTARI
• IL METODO OTTIMALE E’ LA SPERIMENTAZIONE
La mente viene quindi considerata una sorta di
blanck box, una scatola nera il cui funzionamento
interno è inconoscibile per certi aspetti,
irrilevante: quello che importa veramente per i
comportamentisti è giungere ad un’approfondita
comprensione empirica e sperimentale della
relazione tra certi tipi di stimoli (ambientali) e
certi tipi di risposte (comportamentali).
Meccanicismo
(determinismo, fisica
newtoniana,ecc.)
COMPORTAMENTISMO
MENTE = BLACK BOX
Apprendimento=
Processo
Passivo
Educare=
Plasmare i bambini
come Creta
Metodologie:
Utilizzo di rinforzi
e Premi
Il comportamentismo viene considerato un
fenomeno nordamericano anche se fu elaborato
sulla base del lavoro di Pavlov, studioso russo.
All’inizio del secolo uno dei principali interessi
era quello di conoscere meglio l’origine del
meccanismo della salivazione.
 Innato: riflessivo
 Appreso: mediante il processo di condizionamento
classico
PAVLOV
Pavlov iniziò a studiare dei cani in cattività e un
giorno notò che un cane che veniva nutrito in un
particolare momento della giornata cominciava a
salivare non alla vista del cibo o all’odore ma ai
rumori dei passi del guardiano.
“Quando un organismo animale o umano viene
esposto frequentemente a due stimoli che si
presentano nello stesso momento il primo di essi
tende a elicitare da solo la risposta precedente
provocata dall’altro”
CONDIZIONAMENTO
CLASSICO
OPERANTE
Fa parte del processo di apprendimento
Una particolare risposta diventa CONDIZIONATA ad un particolare stimolo
CONDIZIONAMENTO
CLASSICO (Ivan Pavlov,1849-1936)
Condizionamento Operante
B. F. Skinner ( 1904-1990)
 Quando un cane vede del cibo si attiva un
comportamento riflesso di salivazione
QUESTO È UN COMPORTAMENTO
INNATO PROGRAMMATO
GENETICAMENTE
Il cane saliva alla sola vista del guardiano
QUESTO TIPO DI COMPORTAMENTO NON È
INNATO, MA È APPRESO
Il cane saliva alla vista della carne
Carne → STIMOLO INCONDIZIONATO (SI)
Salivazione alla vista della carne → RISPOSTA
INCONDIZIONATA (RI)
Poco prima della presentazione della carne viene fatto
suonare un campanello → STIMOLO NEUTRO (SN)
Con il ripetersi nel tempo di tale situazione :
suona il campanello → STIMOLO CONDIZIONATO
(SC)
e il cane saliva → RISPOSTA CONDIZIONATA (RC)
Un’esigenza di adattamento dell’animale all’ambiente è
di potere in qualche modo “anticipare” eventi reiterati e
sequenziali del mondo esterno.
Il riflesso condizionato è soltanto un caso
particolare dell’attività di previsione.
Thorndike
Thorndike è il primo psicologo tutto nord
americano a non avere un curriculum europeo
di studi.
Le sue ricerche sugli animali furono eseguite
con strumenti come labirinti a T e la gabbia.
APPRENDIMENTO PER TENTATIVI ED ERRORI
ES. GATTI IN UNA “GABBIA PROBLEMA” LE PORTE ERANO CHIUSE
E POTEVANO ESSERE APERTE SE FACEVANO SCATTARE DELLE
LEVE. INIZIALMENTE MIAGOLAVANO MORDEVANO TENTAVANO
DI PASSARE ATTRAVERSO LE SBARRE
L’apprendimento si verifica per prove ed errori:
l’animale compie dei tentativi alla cieca e così
facendo compie casualmente delle risposte esatte
oltre che errori
2. Le risposte corrette tendono ad essere ripetute,
quelle erronee vengono invece abbandonate
3. I comportamenti più spesso esercitati vengono
appresi più saldamente ed è più facile che
vengano di nuovo emessi.
1.
Nel labirinto l’animale dopo aver percorso le gambe di tante
T
Dalle osservazioni Torndike si rese conto che
l’apprendimento avviene attraverso una serie di tentativi
ed errori che comporta il consolidamento della risposta
esatta e l’estinzione della risposta errata.
Tale processo si chiama “legge dell’effetto”
È una legge che caratterizza un approccio
comportamentista
Una sorta di intelligenza che permette di
comprendere la relazione tra il premere la leva e
la possibilità di uscire, ma ciò che realmente noi
osserviamo è che l’atto si verifica solo se è seguito
da una ricompensa.
 La legge dell’effetto ci dice che un’azione
accompagnata o seguita da uno stato di
soddisfazione tenderà a ripresentarsi più spesso di
un’azione seguita da uno stato di insoddisfazione.
 La legge dell’effetto sottolinea il carattere adattivo e
utilitaristico dell’azione umana, che si manifesta
solo ed esclusivamente se ricompensato.
Skinner
Skinner scoprì che oltre al condizionamento
classico di Pavlov esisteva anche un
condizionamento operante.
Anche Skinner considerava i pensieri e i
sentimenti non adatti allo studio empirico e
perciò studiava solo il comportamento
osservabile.
 Nel condizionamento operante un comportamento si
manifesta più frequentemente se viene rinforzato.
L’esempio classico è quello di un ratto che impara a
premere una leva per far cadere una pallina di cibo ogni
volta che si accende una luce.
In tal caso non si aspetta che venga emesso
spontaneamente ma si ricorre alla tecnica del
MODELLAGGIO → consiste nel rinforzare
le progressive approssimazioni al
comportamento desiderato.
Es. ogni volta che il topolino si avvicina alla
levetta viene rinforzato, ecc.
Si basa sulla possibilità di fare acquisire o di scoraggiare
determinati comportamenti mediante
RINFORZI o PUNIZIONI
L’organismo impara che un particolare comportamento
produce una particolare conseguenza
Il topo posto in una gabbia che urta casualmente ad
una leva azionando un meccanismo di fuoriuscita di
cibo tenderà a ripetere il comportamento
Nel bambino elogi (premi ) o rimproveri ( punizioni)
fungono da rinforzi positivi o negativi per
l’apprendimento di alcuni comportamenti
Uno stimolo in grado di accrescere la probabilità che un
comportamento venga ripetuto
e dunque APPRESO
Tipi di rinforzo:
 Intrinseci
provengono dall’interno dell’individuo e coinvolgono sentimenti di
soddisfazione e percezione di autocompetenza
 Estrinseci
provengono dall’ambiente
(es. voti – pagamento per un lavoro)
Nel condizionamento classico avviene una connessione
tra uno stimolo e una risposta quindi lo stimolo
incondizionato,
Nel condizionamento operante la risposta viene
provocata
Critiche al
comportamentismo
1- l’apprendimento non funziona in modo uniforme
cioè non è indipendente dal materiale che va appreso;
2- le prestazioni cognitive sono profondamente
influenzate dal contesto e dal significato del compito;
3- il cambiamento evolutivo influenza le capacità di
apprendimento e memoria in quanto cambia le
strategie che l’individuo utilizza nell’eseguire i compiti
cognitivi.
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