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San Giustino – Parole chiave
a cura di Giuseppe Girgenti
Angel i – Giustino afferma che le schiere degli «angeli buoni»
contrapposti ai dèmoni, vengono subito dopo Dio Padre, Dio Figlio e Dio
«Spirito Profetico».
Apologia – Il genere letterario dell’«apologia», cioè della difesa da
ingiuste accuse, ha un riferimento classico nell’Apologia di Socrate di
Platone. Giustino afferma che le accuse che sono state rivolte a Socrate
sono le medesime che vengono rivolte ai cristiani.
Battesimo – Giustino parla del Battesimo come «illuminazione», con
evidenti allusioni ai misteri eleusini.
Conversione – La conversione di Giustino al Cristianesimo è frutto: a) di
una ricerca appassionata della verità con la sola ragione; b) di un
convincimento per fede, basato sulla testimonianza eroica dei martiri e
sull’argomento delle profezie che si sono avverate.
Creazionismo – Si tratta della novità cosmologica introdotta dal
Cristianesimo rispetto al Platonismo; la cosmologia di Platone è infatti un
«semicreazionismo» (in quanto il Demiurgo plasma una materia
preesistente), mentre la cosmologia biblica parla di una «creazione dal
nulla».
Demoni – Giustino identifica gli «angeli cattivi» e i loro figli, cioè i
demoni, con le divinità pagane e con gli ispiratori ddle eresie; essi si
adoperano per distogliere gli uomini dal Logos.
Dio – La concezione teologica di Giustino è frutto di una sintesi tra la
concezione greca della divinità (Dio come il Principio Primo e Supremo, al di
sopra di ogni sostanza, ingenerato, incorruttibile, immobile) e la concezione
biblica (Dio come il Signore unico della storia, Provvidenza personale, Colui
che è).
Ebrei – Il popolo di Israele ha avuto i Profeti, che, per ispirazione ddlo
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Spirito divino, hanno preannunciato la venuta del Messia. Essi però non
hanno riconosciuto il Messia al momento della sua venuta e si adoperano
contro i cristiani.
Eresie – Sono contraffazioni della verità rivelata dal Logos, operate dai
demoni per distogliere gli uomini dalla verità. Giustino critica in modo
specifico Simon Mago, Menandro di Samaria e Marcione.
Escatologia – Coerentemente con la concezione cristiana rettilinea della
storia, in contrapposizione alla concezione ciclica dei Greci, Giustino pone
una «fine» della storia, che coincide con la seconda venuta di Cristo.
Eucaristia – Giustino, nel corso della descrizione della Santa Messa (v.),
afferma con chiarezza che i Cristiani credono che l’Eucaristia sia il corpo di
Cristo.
Fede – Si tratta di un tipo di conoscenza basata sulla fiducia in
un’autorità superiore: nel caso della fede religiosa essa si basa sulle profezie
che si sono avverate, sulla testimonianza eroica dei martiri e sulla grazia.
Filosofia – Si tratta dell’attività propriamente umana, che, grazie ai semi
del Logos presenti nell’intelligenza, ci permette di avere una certa
conoscenza dell’essere e della verità. Questa conoscenza è tuttavia
insufficiente, e ha bisogno dell’aiuto di Dio.
Gesù Cristo – Giustino identifica Cristo con il Logos, il Figlio unigenito di
Dio Padre, che da Dio è stato inviato agli uomini perché fosse loro Maestro.
Giudizio universale – Giustino paragona il giudizio universale dei
cristiani, che sarà formulato da Cristo, al giudizio di cui Platone parla nel
Gorgia, che invece è formulato dai figli di Zeus, Radamante e Minasse.
Grazia – Giustino definisce la «grazia» uno specifico aiuto di Dio, che
serve per comprendere quello che Dio ha rivelato nelle Sacre Scritture e per
elevarsi alla contemplazione della Verità suprema.
Idolatria – Per Giustino è una pratica empia e oltraggiosa nei confronti
di Dio, che è incorruttibile, in quanto attribuisce caratteristiche divine ad
oggetti materiali e corruttibili.
Immortalità dell’anima – Si tratta di una dottrina specificamente
platonica, che Giustino accetta in quanto filosofo, ma che critica in quanto
cristiano, contrapponendole la resurrezione dei morti (v.). Per Giustino
l’anima umana non è immortale per natura, ma lo diviene per esplicito
volere di Dio, in modo assolutamente gratuito.
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Libertà – In contrapposizione all’intellettualismo greco (in particolare di
Socrate: fare il male equivale all’ignoranza del bene), Giustino afferma che
l’uomo è libero di scegliere il bene o il male, dopo averlo conosciuto con la
ragione.
Logos – Giustino identifica il Logos greco con Cristo, cioè con la Seconda
Persona della Trinità.
Martirio – Giustino intende l’accettazione della condanna a morte come
«testimonianza» di fede nella verità del Logos, che è Cristo.
Persecuzioni – I cristiani venivano condannati con l’accusa di «alto
tradimento» e «lesa maestà».
Platonismo – La forma di Platonismo conosciuta dagli Apologisti è il
cosiddetto «Medioplatonismo», intermedio tra Platone e Plotino; i
rappresentanti più significativi di questa corrente sono: Albino (Alcinoo),
Attico, Plutarco, Apuleio, Massimo di Tiro, Numenio di Apamea e Celso.
Profezie – Per Giustino il fatto che si sono avverate le profezie contenute
nell’Antico Testamento è la prova più certa della verità del Cristianesimo.
Religione pagana – Si tratta di un’opera dei cattivi demoni che vogliono
distogliere gli uomini dal vero Logos divino.
Resurrezione dei corpi – Si tratta di una novità specificamente
cristiana, che postula, oltre aII’immortalità dell’anima, il ritorno alla vita
anche del corpo. Giustino tenta di giustificare questa dottrina basandosi
sull’onnipotenza di Dio. Propone inoltre questo esempio: così come dal seme
umano nascono i corpi in modo assolutamente imprevedibile, in modo
analogo i corpi medesimi, dopo la morte, potranno riprendere la vita a
partire dalle ossa disperse nella terra.
Sacra Scrittura – Per Giustino, autore del II secolo, le Scritture sono i
Libri dell’Antico Testamento. I Vangeli sono denominati «Memorie degli
Apostoli»
Santa Messa – La descrizione della Messa domenicale che Giustino offre
nella Prima Apologia dimostra che già nel II secolo erano presenti tutte le
componenti essenziali del rito: Liturgia della Parola, Omelia, Preghiera dei
fedeli, Liturgia eucaristica, riti di Comunione.
Semi del Logos – L’intelligenza di ogni singolo uomo è un «seme», cioè
una partecipazione dell’Intelligenza di Dio, che è il Logos, la seconda
Persona della Trinità. Grazie ai semi del Logos anche coloro che sono vissuti
prima di Cristo hanno potuto contemplare una parte della verità.
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Spirito Profetico – Giustino indica la Terza Persona della Trinità come lo
Spirito che ispira i Profeti, cioè come la manifestazione del Logos specifica
per i Profeti dell’Antico Testamento.
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