LA STORIA NATURALE DELLA CALCOLOSI URETERALE

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LA STORIA NATURALE DELLA CALCOLOSI URETERALE SINTOMATICA
F. Nigro, G. Benedetto, P. Ferrarese, E. Scremin, C. Tambone e A.
Tasca
Introduzione e obiettivi
L’urolitiasi
ha
un
notevole
impatto
sull’attività
clinica
urologica. Questo lavoro descrive la storia naturale dei casi di
colica renale esitati in ricovero.
Materiale e metodi
Nel biennio 2009-2010, su 1674 visite urgenti per colica renale, è
stato necessario il ricovero ospedaliero del paziente in 72 casi
(4%), per dolore incoercibile, uropatia ostruttiva o segni clinici
di urosepsi.
Il paziente era studiato con ecografia e radiografia diretta
dell’addome; nel 78% dei casi è stato necessario circostanziare la
diagnosi con TAC addome senza mezzo di contrasto (mdc).
In 8 casi (11%) la colica era sostenuta da una idroureteronefrosi
(IDUN), in assenza di urolitiasi.
64
pazienti
(89%)
erano
affetti
da
calcolosi
ureterale,
intramurale (24%), pelvica (25%), lombare (31%), giuntale (20%).
In 54 casi (84%) era presente IDUN.
14 pazienti (22%) affetti da calcolosi <1cm dell’uretere pelvico
senza retrostasi o flogosi, in remissione sintomatologica dopo
terapia medica, sono stati avviati a farmacoterapia espulsiva. In
10 casi si è osservata l’espulsione dopo 13 (2-27) giorni
dall’esordio. In 4 casi, dopo 34 (30-42) giorni, si è resa
necessaria l’estrazione endoscopica del calcolo.
In 50 pazienti (78%), a fronte di dolore incoercibile e IDUN
(100%), è stato necessario l’approccio endourologico transuretrale
d’emblée. In 16/50 pazienti (32%) erano presenti anche segni di
urosepsi (febbre, leucocitosi, aumento degli indici di flogosi,
urinocoltura/emocolture positive per germi tipici).
In 36 casi (72%) è stato necessario posizionare un’endoprotesi
ureterale (DJ) a fine procedura.
In 6 casi (12%) l’accesso al calcolo è risultato non realizzabile
per motivi anatomici e il trattamento è stato dilazionato di
alcuni giorni; in tali casi è stato posizionato un DJ. Nei
rimanenti (88%), la calcolosi è stata bonificata al primo
trattamento.
In 14/50 pazienti, 6 dei quali con flogosi urinaria, è stata
evidenziata la presenza ecografica di un esile (2 mm) film liquido
perirenale. Tuttavia, in nessuno di tali casi è stata evidenziata
fuga di mdc all’ureteropielografia contestuale al trattamento. Lo
stesso film non era evidente al controllo ecografico eseguito dopo
48 ore.
Non
si
sono
osservate
complicanze
nei
casi
approcciati
endoscopicamente.
Discussione
La colica renale appare un’indicazione frequente alla visita
urologica urgente, anche se si associa al ricovero del paziente
solo in bassa percentuale. Nella nostra esperienza, i pazienti che
richiedono un ricovero urgente hanno elevata probabilità di essere
sottoposti a trattamento endourologico.
La TAC è un esame necessario in percentuale elevata per
approfondire la diagnosi e pianificare l’intervento.
La falda liquida riscontrata ecograficamente appare di scarsa
rilevanza in termini di danno all’alta via urinaria e non sembra
essere un fattore prognostico sfavorevole sull’evoluzione clinica.
Conclusioni
Il paziente ricoverato per colica renale ha elevata probabilità di
richiedere un trattamento endourologico, che si configura efficace
e sicuro anche in regime di urgenza.
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