I batteri sono oggetti di fase Il contrasto di fase

annuncio pubblicitario
I batteri sono oggetti di fase
AMPIEZZA
OGGETTO
DI AMPIEZZA
LUNGEZZA
D’ONDA
L’entità del valore di cui è diminuita
l’ampiezza del raggio luminoso
determina quanto apparirà scuro un
oggetto nel campo microscopico
COLORAZIONE
¼ di LUNGEZZA D’ONDA
OGGETTO
DI FASE
(BATTERI)
Il solo rallentamento del raggio
luminoso senza che ci sia una
variazione di ampiezza determina la
formazione di immagini trasparenti
1
Il contrasto di fase
È stato sviluppato per migliorare le differenze di contrasto tra le cellule ed il mezzo
circostante, così da consentire la loro visualizzazione senza ricorrere alla
colorazione (la colorazione uccide le cellule e può distorcerne la forma)
Permette dunque l’osservazione diretta di cellule vive
È una tecnologia presente nell’OBIETTIVO
- 1- Una cellula batterica ha un indice di rifrazione diversa dal mezzo circostante
- 2- Ne deriva una differenza nella fase tra la cellula e il mezzo circostante
- 3- Un anello speciale presente
nell’obiettivo
amplifica
questa
sottile differenza
Anello di fase
- 4- Si ottiene un’immagine scura su sfondo
chiaro, con un tipico alone luminoso
2
Il contrasto di fase
In altre parole, il contrasto di fase si basa sull'incremento delle differenze di
contrasto tra il campione da analizzare e il mezzo circostante, potendo coì
visualizzarlo senza ricorrere alla colorazione. Il principio alla base di questo tipo di
microscopia è che il campione, per esempio un preparato a fresco di cellule
batteriche, ha un indice di rifrazione differente dal mezzo circostante e quando la
luce lo attraversa viene deviata e ritardata. L'obiettivo del microscopio a
contrasto di fase amplifica questo effetto e porta alla formazione di una
immagine scura su campo chiaro.
CAMPO CHIARO
CONTRASTO DI FASE
3
I batteri sono OGGETTI DI FASE che possono essere visti bene attraverso il
microscopio ottico soltanto:
(1) previa colorazione delle cellule o (2) in campo scuro o (3) in contrasto di fase
Come osserveremo noi i batteri durante le esercitazioni:
1. osserveremo i batteri dopo colorazione
2. osserveremo i batteri senza colorarli
- OBIETTIVO 100X
- OCULARE 10X
- IN IMMERSIONE (cioè usando una goccia di olio avente lo stesso indice di rifrazione
del vetro)
- CONTRASTO DI FASE
obbiettivo
Obiettivo
a immersione
Obiettivo a
contrasto di fase
per osservazioni
ad immersione
RAGGI PERSI
PER DIFFRAZIONE
Obiettivo
a secco
4
L’illuminazione in campo scuro
PERMETTE DI VEDERE MOLTI
OGGETTI COSÌ PICCOLI DA NON
DARE SUFFICIENTE CONTRASTO
CON ALTRE TECNOLOGIE
DI MICROSCOPIA OTTICA
5
La struttura di rivestimento
dei batteri
6
La struttura dei batteri
#
#
#
#
#
7
# = non sono presenti in tutti i batteri
La parete batterica
La colorazione di GRAM
La colorazione di Gram è un esame di laboratorio che permette la classificazione dei
batteri in gram-positivi e gram-negativi (gram+ e gram-).
Fu messo a punto dal medico danese Hans Joachim Christian Gram (1884), e mette
in evidenza alcune proprietà fondamentali della parete cellulare dei BATTERI.
8
La parete batterica
La colorazione di GRAM
G+
G–
A COSA SI DEVE QUESTO DIVERSO COMPORTAMENTO?
9
La parete batterica
È una struttura rigida e inestensibile che NON interferisce con il trasporto ed il
passaggio delle sostanze
La sua funzione è quella di proteggere la cellula (principalmente dalla lisi osmotica);
dona rigidità alla cellula
È costituita principalmente dal polimero MUREINA (o PEPTIDOGLICANO).
Il PEPTIDOGLICANO è un polimero formato dalla successione lineare di due
zuccheri modificati che si ripetono alternativamente, l’ACIDO N-ACETIL MURAMICO
(AAM) e l’N-ACETILGLUCOSAMMINA (NAG) uniti da un legame β 1-4 glucosidico
AAM
NAG
β 1-4
10
Il peptidoglicano
Le catene polimeriche di AAM e
NAG affiancate e sovrapposte sono
collegate e irrigidite da corte catene
peptidiche che formano i legami
crociati.
La
struttura
risultante
conferisce particolare rigidità alla
parete cellulare
(Cross-linking)
11
I legami crociati del peptidoglicano in G+ e G–
12
Il peptidoglicano
(grafico riassuntivo)
13
La parete batterica di G+ e G–
14
La parete batterica di G+ e G–
GRAM negativo
GRAM positivo
GRAM negativo
DUNQUE PERCHÉ I BATTERI G–
PERDONO LA COLORAZIONE?
15
Gli acidi teicoici nella parete dei batteri G+
Gli acidi teicoici sono polimeri formati da catene di
ribitolo o glicerolo unite da legami fosfodiesterici.
Lactobacillus
GLICEROL FOSFATO
LEGAME FOSFO-DIESTERE
Bacillus subtilis
RIBITOL FOSFATO
Gli acidi teicoici sono legati
covalentemente al gruppo 6ossidrile dell’acido muramico
Il loro ruolo per la cellula non è del tutto chiaro; probabilmente hanno un ruolo strutturale; di
certo rivestono un ruolo importante nei riguardi dei processi di adesione alle mucose
cellulari dell’ospite in alcuni patogeni (come in alcune specie patogene del genere
Streptococcus) o in batteri commensali intestinali (come in Bifidobacterium)
16
Il lipopolisaccaride di parete (LPS) nei batteri G–
L’LPS è una molecola
composta, presente solo nelle
cellule procariotiche Gram
negative. È composto da 3
parti: il LIPIDE A, il CORE e
l’ANTIGENE O
Antigene flagellare
Escherichia coli O157:H7
Agente causale dell’hamburger
disease (colite emorragica)
Antigene somatico
17
05 ottobre 2009
18
19
spessa
PARETE
solo interna
MEMBRANA
Altre molecole
associate alla parete
Colorazione di Gram
sottile
interna ed esterna
acidi (lipo)teicoici
blue/viola
LPS
rossa/rosa
La parete batterica e gli antibiotici beta-lattamici
http://www.youtube.com/watch?v=qBdYnRhdWcQ
20
Scarica