il pistacchio di bronte

annuncio pubblicitario
IL PISTACCHIO
DI BRONTE
I.C “ANTONIO BRUNO”
BIANCAVILLA
• GIORNO 20 OTTOBRE 2015: VISITA PRESSO L' AZIENDA
FRUIT SERVICE DI BRONTE
• LA VISITA E' STATA PROMOSSA DAL GAL ETNA (AZIONE
LOCALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL TESSUTO SOCIALE E
PRODUTTIVO DEL NOSTRO TERRITORIO).
• La FRUIT SERVICE è un azienda a conduzione familiare che
opera nel territorio di Bronte dal 1960 nel campo della
produzione, commercializzazione e distribuzione di frutta
secca, e in maniera particolare del PISTACCHIO.
COSA ABBIAMO
IMPARATO:
origini della pianta
•
Ritrovamenti fossili hanno evidenziato che il pistacchio era utilizzato come cibo fin
dal 7.000 a.C. in Turchia. Inoltre, i pistacchi sono menzionati nell'Antico
Testamento e precisamente nella Genesi.
I Persiani lo usavano come medicina; in Persia, l'attuale Iran, possedere una
coltivazione di pistacchio significa poter disporre di un alto reddito e quindi avere
uno status elevato.
Da queste zone dell'Asia Minore la "nocciola verde" fu portata in Europa,
dapprima in Grecia con le campagne di Alessandro Magno. Successivamente, tra il
20 e il 30 d.C. il frutto del pistacchio giunse a Roma per opera del governatore
della Siria Lucio Vitellino, sul finire dell'impero di Tiberio.
L'area di coltivazione della pianta di pistacchio si estese con la dominazione araba,
infatti furono gli Arabi che strappando la Sicilia ai Bizantini ne diffusero la
coltivazione in questa isola ai tempi della loro dominazione dal VII e IX secolo d.C.
A conferma di ciò, basta considerare l'affinità etimologica dialettale del nome
siciliano dato al pistacchio col corrispondente termine arabo; in dialetto il
pistacchio si chiama "FRASTUCA" mentre la pianta del pistacchio viene chiamata
"FRASTUCARA". Questi nomi derivano entrambi dai termini arabi "FRISTACH" o
"FESTUCH" che a loro volta derivano dal vocabolo persiano "FISTICH".
LA COLTIVAZIONE
IN SICILIA
• La pianta di pistacchio viene
coltivata in Sicilia a un'altitudine
variabile fra i 300 e i 700 m sul
livello del mare. Importante per la
buona riuscita di questa
coltivazione è il clima che deve
essere di tipo mediterraneo
con esposizione a sud. Se la pianta
di pistacchio sopporta abbastanza
bene il vento e un freddo invernale
moderato, viene danneggiata
invece dalle gelate primaverili che
ne compromettono la fioritura e
quindi la successiva fruttificazione.
Il pistacchio è un albero che appartiene alle famiglia delle Anacardiacee, al genere
Pistacia e il suo nome scientifico è Pistacia vera.
La pianta di pistacchio è una pianta da frutto generosa, che sa vivere in assoluta
povertà persino su una asciutta distesa di pietre miste a terra o addirittura in una
fessura fra le rocce con appena una manciata di terra dentro; in contrasto con le
condizioni nelle quali vive, essa rimane sempre bella e rigogliosa anche quando nella
piena estate siciliana infieriscono la calura e l'arsura.
Il merito è dovuto al suo portainnesto: IL TEREBINTO, un suo parente prossimo che
grazie ad un forte e resistente apparato radicale riesce ad aggredire la roccia
aggirandola ed insinuandosi nelle sue fessure riuscendo così a sfruttare ogni minimo
granello di terra; è il terebinto che fornisce alla chioma del pistacchio quando gli
occorre per le sue esigenze vegetative e produttive.
TEREBINTO
ALBERO DI PISTACCHIO
LA RIPRODUZIONE E
LA RACCOLTA DEL
PISTACCHIO
•
•
•
•
•
La pianta di pistacchio è una specie dioica ovvero esistono piante maschili e piante
femminili; ogni coltivazione di pistacchi deve contenere distribuite, una pianta maschio
ogni 8-10 piante femmine. Le piante maschili non fruttificano ma il loro polline è
indispensabile per fecondare i fiori delle piante femminili. I fiori della pianta di pistacchio
sono provvisti di petali e sono raggruppati in infiorescenze ascellari a pannocchia.
Solo le piante femminili potranno essere cariche a fine estate di frutti colorati di giallo e di
rosso riuniti in splendidi grappoli che però potranno essere ammirati solo ogni due anni.
I frutti sono costituiti da una drupa di forma ovale allungata provvista di un mallo sottile
che si secca con facilità; all'interno di questo frutto troviamo un unico seme di forma
allungata e dal tipico colore verde brillante avvolto da una pellicola colorata rosso violaceo
o nero verdastro.
Una pianta di pistacchio in piena produzione può produrre ogni due anni dai 5 ai 10 kg di
frutto smallato e asciutto con punte massime di 15-20 kg.
Dopo la raccolta i frutti vengono privati del mallo e posti al sole per 5-6 giorni perchè
asciughino bene.
lAVORAZIONE
1
2
3
4
5
6
PRODUTTORI DI
PISTACCHIO
Il maggior produttore mondiale di pistacchio è l'Iran con
una produzione annuale media che supera le 230.000
tonnellate, seguito dagli Stati Uniti con 110.000 tonnellate.
Altri paesi forti produttori di questo seme qualificato sono
la Turchia, la Cina, la Siria, la Grecia e l‘ Italia.
In Italia la pianta di pistacchio viene coltivata quasi
esclusivamente in Sicilia su una superficie di circa 4.000
ettari nella provincia di Catania, Agrigento e Caltanissetta.
Rinomati sono i pistacchi di BRONTE e ADRANO sulle
pendici dell'Etna, tutelati col marchio DOP "Pistacchio
Verde di Bronte".
La maggior parte della produzione di Pistacchio di Bronte
viene esportata (80%) per cui solo 240 tonnellate
verrebbero consumate in Italia. Considerando che una
gelateria consuma mediamente circa 100 kg di pistacchio
all’ anno, solo 2.400 di queste potrebbero usare il VERO
pistacchio di Bronte.
Cosa abbiamo
visto
Cosa abbiamo
assagiato
1)La crema di pistacchio
2)Il pistacchio sgusciato
3)La granella di pistacchio
4)Il pesto di pistacchio
I titolari della Fruit Service sono stati
molto ospitali e nel corso della visita
ci hanno offerto una buonissima
merenda... abbiamo potuto
assaggiare sia i pistacchi al naturale
che i prodotti derivanti dalla loro
trasformazione quali la crema di
pistacchio e il pesto al pistacchio.
Ringraziament
i
• A conclusione di questa interessantissima esperienza i nostri
ringraziamenti vanno:
• ALLA FRUIT SERVICE NELLA FIGURA DEL TITOLARE, SIGNOR MARULLO,
PER L' OSPITALITA', PER LE TANTE INFORMAZIONI CHE CI HA DATO SULLA
PIANTA DEL PISTACCHIO, SULLA LAVORAZIONE DEL FRUTTO E SUI
PRODOTTI DA ESSA DERIVATI. GRAZIE ANCHE AL GAL ETNA CHE CI HA
DATO L'OPPORTUNITA' DI POTER USUFRUIRE DI QUESTA AZIONE
FORMATIVA DI VALORIZZAZIONE DEL NOSTRO TESSUTO SOCIALE E
PRODUTTIVO.
• NOI PENSIAMO CHE QUESTE INIZIATIVE ABBIANO UNA FORTE VALENZA
EDUCATIVA, E CHE POTREBBERO ESSERE IL GIUSTO INPUT IN MERITO
ALLE NOSTRE FUTURE SCELTE PROFESSIONALI.
GLI ALUNNI DELL' ISTITUTO
COMPRENSIVO
"ANTONIO BRUNO" DI
BIANCAVILLA
Scarica