leggi il sommario - Fondazione Angelo Celli

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28/11/2011, 14.55
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Rivista della Società italiana di antropologia medica
ISSN 1593-2737
Direttore: Tullio Seppilli (presidente della SIAM, presidente della Fondazione Angelo Celli per una
cultura della salute (Perugia), già ordinario di antropologia culturale nell’Università di Perugia)
Comitato consultivo internazionale: Naomar Almeida Filho (Universidade federal da Bahia,
Salvador) / Jean Benoist (Université de Aix-Marseille) / Gilles Bibeau (Université de Montréal) /
Giordana Charuty (Université de Paris X - Nanterre) / Luis A. Chiozza (Centro de consulta médica
Weizsäcker, Buenos Aires) / Josep M. Comelles (Universitat “Rovira i Virgili”, Tarragona) / Ellen
Corin (McGill University, Montréal) / Mary-Jo DelVecchio Good (Harvard Medical School, Boston) /
†Els van Dongen (Universiteit van Amsterdam) / Sylvie Fainzang (Institut national de la santé et
de la recherche médicale, Paris) / Ronald Frankenberg (Brunel University, Uxbridge - University of
Keele) / Byron Good (Harvard Medical School, Boston) / †Mirko Grmek (École pratique des hautes
études, Paris) / Mabel Grimberg (Universidad de Buenos Aires) / Roberte Hamayon (Université de
Paris X - Nanterre) / Thomas Hauschild (Eberhard Karls Universität, Tübingen) / Elisabeth Hsu
(University of Oxford) / †Arouna Keita (Département de médecine traditionnelle, Bamako Université du Mali, Bamako) / Laurence J. Kirmayer (McGill University, Montréal) / Arthur
Kleinman (Harvard Medical School, Boston) / Margaret Lock (McGill University, Montréal) /
Françoise Loux (Musée national des arts et traditions populaires, Paris) / †Boris Luban-Plozza
(Fondazione medicina psicosomatica e sociale, Ascona) / Ángel Martínez Hernáez (Universitat
“Rovira i Virgili”, Tarragona) / Raymond Massé (Université Laval, Québec) / Eduardo L. Menéndez
(Centro de investigaciones y estudios superiores en antropología social, México DF) / Edgar Morin
(École des hautes études en sciences sociales, Paris) / Tobie Nathan (Université de Paris VIII) /
Rosario Otegui Pascual (Universidad Complutense de Madrid) / Mariella Pandolfi (Université de
Montréal) / Ilario Rossi (Université de Lausanne) / Ekkehard Schröder (Arbeitsgemeinschaft
Ethnomedizin, Potsdam) / Allan Young (McGill University, Montréal)
Comitato scientifico: Il Consiglio direttivo della SIAM: Paolo Bartoli (Università di Perugia) / Roberto
Beneduce (Università di Torino) / Andrea Caprara (Escola de saúde pública do Ceará, Fortaleza Universidade estadual do Ceará, Fortaleza - Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio) / Donatella Cozzi (Università di Venezia) / Fabio Dei (Università di Pisa) / Paola Falteri (Università di
Perugia) / Alessandro Lupo, vice-presidente (Sapienza Università di Roma) / Roberto Malighetti (Università di Milano Bicocca) / Massimiliano Minelli (Università di Perugia) / Maya Pellicciari (Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, Perugia) / Giovanni Pizza (Università di Perugia) /
Ivo Quaranta (Università di Bologna) / Gianfranca Ranisio, vice-presidente (Università di Napoli
“Federico II”) / Pino Schirripa (Sapienza Università di Roma) / Tullio Seppilli, presidente (Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, Perugia) / Il Delegato della Fondazione Angelo Celli per una
cultura della salute (Perugia): Giovanni Berlinguer (Sapienza Università di Roma)
Comitato di redazione: Paolo Bartoli (Università di Perugia) / Andrea Caprara (Universidade
estadual do Ceará, Fortaleza - Agenzia di sanità pubblica della Regione Lazio) / Giuseppe Cardamone
(Azienda USL n. 4 [Prato] della Regione Toscana) / Donatella Cozzi (Università di Venezia) / Fabio
Dei (Università di Pisa) / Paola Falteri (Università di Perugia) / Salvatore Inglese (Azienda USL n. 7
[Catanzaro] della Regione Calabria) / Laura Lepore (Comune di Ferrara) / Alessandro Lupo (Sapienza Università di Roma) / Massimiliano Minelli (Università di Perugia) / Maya Pellicciari (Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute, Perugia) / Enrico Petrangeli (Fondazione Angelo
Celli per una cultura della salute, Perugia) / Giovanni Pizza (Università di Perugia) / Pino Schirripa
(Sapienza Università di Roma)
Segreteria di redazione: Giovanni Pizza, coordinatore / Paolo Bartoli / Alessandro Lupo / Massimiliano
Minelli
Editing: Paolo Bartoli / Massimiliano Minelli / Giovanni Pizza
Progetto grafico: Alberto Montanucci e Enrico Petrangeli (Orvieto)
AM. Rivista della Società italiana di antropologia medica è una testata semestrale della Fondazione Angelo Celli per una cultura della salute (Perugia) e viene realizzata con la collaborazione della
Sezione antropologica del Dipartimento Uomo & Territorio della Università degli studi di Perugia.
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26/10/2011, 15.32
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RIVISTA DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI ANTROPOLOGIA MEDICA
La Antropología médica en México
compiladora
ROSA MARÍ A OSORIO C.
29-30
ottobre 2010
31-32
ottobre 2011
Fondazione Angelo Celli per una Cultura della Salute - Perugia
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L’immagine di copertina è tratta dal Codice Borgia, uno dei più importanti documenti
pittografici messicani di epoca preispanica, e rappresenta una divinità femminile strettamente connessa alla sfera della fecondità e del parto, della malattia e dei rituali terapeutici.
Non è facile attribuirle un nome certo e univoco, anche se le fonti coloniali e un gran
numero di studiosi contemporanei oscillano fra due principali denominazioni, Toci e
Tlazolteotl. Sia l’una che l’altra risultano figure molto importanti del pantheon degli
Aztechi ma le informazioni in nostro possesso non consentono di stabilire con sicurezza se
si tratta di due distinte divinità oppure di due diverse incarnazioni di una stessa figura
femminile, per molti tratti riconducibile a una Dea Madre. Non si tratta, peraltro, di un
caso isolato giacché gli Aztechi, via via che incorporavano nel proprio sistema religioso le
divinità delle popolazioni sconfitte, attribuivano a uno stesso dio o dea diverse denominazioni che pure facevano riferimento a caratteristiche e poteri molto simili.
Diego Durán (XVI secolo) non fa mai riferimento a Tlazolteotl ma dedica il cap. XV del
libro I alla cruenta celebrazione della festa della dea Toci, «Madre de los dioses y Corazón de
la tierra», nel corso della quale un ruolo importante era svolto dalle levatrici. Bernardino
de Sahagún (anch’esso XVI secolo), nel cap. VIII del libro I, è più esplicito di Durán nel
sottolineare la forte valenza medica di Toci: «Esta diosa era la diosa de las medicinas y de las
hierbas medicinales. Adorabanla los médicos, y los cirujanos y los sangradores, y también las parteras,
y las que dan hierbas para abortar. […] También la adoraban los que tienen en sus casas baños o
temazcales». È da dire che Sahagún in questo capitolo non nomina Toci ma evidentemente
si riferisce a lei visto che così lo intitola «trata de una diosa que se llamaba la madre de los
dioses, corazón de la tierra y nuestra abuela». Anche la descrizione che fa dei suoi ornamenti
corrisponde per alcuni aspetti importanti a quella di Durán: la parte inferiore del viso è
dipinta di nero, impugna con una mano un piccolo scudo rotondo e nell’altra una scopa.
Delle descrizioni di questi due autori, qui riportate in modo molto sommario, vale la
pena sottolineare due elementi. Il primo è il temazcal, il bagno di vapore cui si attribuivano importanti proprietà terapeutiche e di purificazione, posto sotto la protezione di
Temazcalteci, volta a volta identificata con Toci o con Tlazolteotl. Il secondo elemento,
anche questo connesso con la “pulizia” del corpo e dello spirito, è la scopa che di nuovo
mostra la sovrapposizione delle due divinità femminili. La festa che si celebrava annualmente in onore di Toci era chiamata ochpaniztli, che Diego Durán traduce con barrer camino (scopare la strada) o fiesta barrendera (festa dello scopare); il rituale, che prevedeva fra
l’altro l’uccisione e lo scuoiamento di una donna che impersonava Toci, si concludeva con
una generale e accurata pulizia delle case e delle strade. Ma alla pulizia, e alla sporcizia,
è strettamente connessa anche Tlazolteotl, il cui nome significa dea dell’immondizia o
della spazzatura, chiamata anche Tlaelcuani, mangiatrice di immondizia. Bernardino de
Sahagún, e con lui molti cronisti della Colonia, ne hanno sottolineato soprattutto il carattere lussurioso e lascivo: è lei che induce ai peccati sessuali e nello stesso tempo raccoglie
la confessione e il pentimento di coloro che commettono adulterio. Studi recenti, tuttavia,
hanno voluto vedere simboleggiata nella dualità sporcizia-pulizia, presieduta da Tlazolteotl,
la dualità malattia-salute; il fatto che uno dei suoi appellativi fosse Yoalticitl (medica della
notte) sarebbe, secondo questi studi, una ulteriore riprova della sua importanza come
divinità della malattia e della medicina.
In questo quadro di intersezione e di sovrapposizione fra la sfera religiosa del peccato e
del perdono e quella della salute e della malattia, può essere utile, infine, ricordare che
secondo la testimonianza di Diego Durán all’ingresso di Tenochtitlán esisteva un piccolo
tempio dedicato a Toci e chiamato Cihuateocalli, ovvero «iglesia u oratorio de mujeres», dove
le donne si recavano a tributare il culto alla divinità che, fra l’altro, era la patrona delle
partorienti. Proprio qui, secondo Serge Gruzinski (La guerra de las imágenes. De Cristóbal
Colón a “Blade Runner” (1492-2019), México, Fondo de Cultura Económica, 1994, cfr.
p. 104), sulla collina del Tepeyac, a nord dell’odierna Città del Messico, si sarebbe sviluppato alla metà del sec. XVI il culto della Vergine di Guadalupe, destinata a diventare la
veneratissima patrona del Paese.
[Paolo Bartoli]
Il logo della Società italiana di antropologia medica, qui riprodotto, costituisce la elaborazione
grafica di un ideogramma cinese molto antico che ha via via assunto il significato di “longevità”, risultato di una vita consapevolmente condotta lungo una ininterrotta via di armonia e di
equilibrio.
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Rivista della Società italiana di antropologia medica
n. 29-30, ottobre 2010
n. 31-32, ottobre 2011
Indice
Presentazione
9
Tullio Seppilli
Sul perché e il come di questo numero “messicano” e su qualche
ragione più generale / Sobre el por qué y el cómo de este número
“mexicano” y sobre algunas razones más generales / On why
and how of this “mexican” volume and on other general reasons
Introduzione
29
Rosa María Osorio C.
La Antropología médica en México: los caminos recorridos y
las nuevas veredas de investigación
Ricerche
59
Zuanilda Mendoza González
“Parir en la casa o en el hospital”. Saberes acerca del parto de
mujeres Triquis migrantes a la Ciudad de México
83
Judith Ortega Canto
Miradas entre biomédicos y parteras Mayas: el proceso reproductivo
femenino
123
Antonella Fagetti
Nexikole y texoxa: el daño por brujería como categoría nosológica
Nahua
153
Luz María Espinosa Cortés - Alberto Ysunza Ogazón
Enfermedades de filiación cultural en comunidades afromexicanas de la Costa Chica oaxaqueña y guerrerense
183
Isabel Lagarriga Attias
Espiritualismo trinitario mariano. Viejas y nuevas estrategias
terapéuticas
215
Eduardo L. Menéndez - Renée B. Di Pardo
Sector Salud y organizaciones no-gubernamentales: convergencias
y articulaciones en torno a la salud reproductiva
253
Diana L. Reartes
El diagnóstico de infección por el virus del papiloma humano
(VPH): construcción social del contagio en parejas mexicanas
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Osservatorio
279
Leticia Robles-Silva
La autoatención en la enfermedad crónica: tres líneas de cuidado
299
Martha Alida Ramírez Solórzano
Entre el poder y el padecer: un estudio sobre la construcción
social de la violencia masculina
325
María Eugenia Módena Allegroni
Religiosidad, ritualidad y relaciones sociales en un grupo de
Alcohólicos Anónimos
343
Josefina Ramírez Velázquez
Estrés y emoción entre un grupo de operadoras telefónicas
365
Jesús Armando Haro Encinas
De aciagas oportunidades: Evaluación de un programa de combate
a la pobreza en tres regiones indígenas de Sonora, México
403
Roberto Campos-Navarro
Aproximación clínica, etnográfica e intercultural de estudiantes
de medicina a pacientes hospitalizados. Una experiencia docente
en la Universidad Nacional Autónoma de México
431
Indice
433
Presentación
[Rosa María Osorio C.]
439
Bibliografía. La investigación social mexicana sobre los
procesos de salud/enfermedad/atención [1920-2010]
[Rosa María Osorio C.]
481
Directorio de investigadores
[Rosa María Osorio C.]
495
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8
Algunas instituciones que desarrollan de investigación
socio-antropológica en salud: sitios web
26/10/2011, 15.32
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