Demetra, dea delle messi

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DEMETRA, DEA DELLE MESSI
Tra le più venerate divinità nel mondo greco ed in particolare nelle città
della Sicilia, la dea Demetra (Cerere per i Romani) era, secondo la mitologia
greca, sia sorella che amante di Zeus, dal quale ebbe come figlia la bellissima Persefone, nota anche come Kore (Proserpina nella mitologia romana), alla quale si sentiva particolarmente legata.
Ade, signore degli inferi, si invaghi di Persefone, ed allora, per soddisfare
il proprio desiderio di portarla con sé nel suo oscuro regno, con il consenso
di Zeus, suo fratello maggiore, rapì la fanciulla mentre con altre ninfe (successivamente trasformate dalla madre in sirene per non essersi opposte)
raccoglieva fiori in un prato sulle sponde del lago di Pergusa (in Sicilia, nei
pressi di Enna).
Demetra cercò invano la figlia per tutto il mondo conosciuto, finché, saputo dal sole quanto era accaduto, discese colma d’ira sulla terra per esiliarsi volontariamente dall’Olimpo con l’intento di non svolgere più il suo
indispensabile ruolo di dea delle messi. Tutte le piante che sostentavano
gli uomini cominciarono così a seccare e, pertanto, Zeus, per porre rimedio
al suo errore, si affidò ad Hermes che riuscì a convincere Ade a restituire
Persefone alla madre.
Purtroppo però la fanciulla, quando era negli inferi, aveva mangiato un
chicco di melograno, offertole con l’inganno da Ade, che la legava per sempre al mondo dei morti. Così si dovette arrivare ad un compromesso: Demetra accettò di riprendere il posto nell’Olimpo e Persefone, pur restando
la moglie del dio degli inferi, poté risalire dall’oltretomba per sei mesi l’anno,
periodo in cui la terra rinverdiva. Così gli antichi greci associarono a quella
dea il ciclo naturale delle stagioni, distinguendo l’autunno e l’inverno, in cui
tutta la vegetazione tende a seccare, dalla primavera e dall’estate che sono
invece caratterizzate dalla crescita e dalla raccolta delle messi.
In Sicilia, in onore di Demetra, venivano organizzate ogni anno le thesmoforie, feste con cui si ringraziava la divinità per aver donato all’umanità
le regole del mondo vegetale; in tali occasioni venivano sacrificati dei maiali
e, per questa ragione, molte statuette votive ritrovate nei santuari a lei dedicati riproducono l’offerente proprio con tale animale.
Fra i numerosi templi della Sicilia dedicati a Demetra si ricordano quelli
di Catania, Megara Iblea, Selinunte, Gela, Agrigento e Siracusa. In quest’ultima città, i Dinomenidi, tiranni della città, espletarono anche funzione
di sacerdoti della dea.
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