ALLUCE VALGO E NON SOLO: LE DEFORMITA’ DELL’AVAMPIEDE Le deformità dell’avampiede possono essere diverse e prevedere quindi tempi e modalità chirurgiche diverse a seconda di ciò che dobbiamo correggere. Alla base di tali deformità incontriamo spesso un valgismo dell’alluce, causa di una significativa sintomatologia dolorosa. PIEDE NORMALE ALLUCE VALGO Cos’è l’alluce valgo? L’alluce valgo è una deformità progressiva del primo dito del piede caratterizzata da una deviazione laterale di varia entità associata o meno a pronazione. E’ legata a diverse cause, sostanzialmente biomeccaniche ma spesso anche familiari. Tale deformità progressiva è spesso causa di dolore invalidante. Cosa devo fare? Per un corretto inquadramento della patologia è necessario uno studio radiografico del piede sotto carico. In alcuni casi, soprattutto in presenza di una metatarsalgia da sovraccarico, è utile eseguire un esame baropodometrico. Bisogna sempre operarsi? Nelle forme iniziali e asintomatiche è utile provare a rallentare la progressione della deformità utilizzando dei plantari che diano nuovamente al piede un appoggio fisiologico e utilizzare dei distanziatori in silicone tra il primo ed il secondo dito. In cosa consiste l’intervento? Nelle forme avanzate o comunque sintomatiche il trattamento di elezione diventa quello chirurgico. Esistono numerosissime tecniche di correzione dell’alluce valgo: - Interventi correttivi sui tessuti molli; - Osteotomie prossimali del I metatarso; 1 - Osteotomie distali del I metatarso; - Osteotomie della falange prossimale dell’alluce; - Forme combinate. Cos’è la chirurgia percutanea? Per la correzione dell’alluce valgo possono essere utilizzate tecniche percutanee che prevedono l’esecuzione di 2 o 3 piccole incisioni di circa 3-5 mm attraverso le quali è possibile eseguire sia le osteotomie che le procedure sui tessuti molli. Cosa mi aspetta dopo l’intervento? L’intervento può essere eseguito in regime di Day Hospital o prevedere una notte di ricovero (One Day Surgery). Viene eseguito con una anestesia loco-regionale che prevede una iniezione dietro al ginocchio (blocco del n. popliteo) o delle iniezioni multiple alla caviglia. Il tempo medio di guarigione per le procedure che implicano un’osteotomia è di circa 2 mesi. Per un periodo di circa 30 gg è necessario l’utilizzo di una apposita scarpa post-operatoria. L’intervento va sempre bene? L’intervento garantisce la correzione della deformità e una significativa riduzione del dolore in quasi tutti i casi ma la percentuale di pazienti soddisfatti varia ampiamente nei diversi studi pubblicati sull’argomento, dal 90% nei casi migliori al 70% in quelli peggiori, indipendentemente dal grado di riduzione e dalla ripresa funzionale ottenute. Il tasso di complicanze registrato va dal 10% al 20% dei casi. Cosa succede se non mi opero? Trascurare il problema può causare un graduale peggioramento del dolore per l’aggravamento della deformità e della rigidità articolare, deformando anche le altre dita. 2