Diapositiva 1

annuncio pubblicitario
area 4
area 6
lobo
parietale
La corteccia
motoria
lobo
frontale
lobo
temporale
lobo
occipitale
Organizzazione della corteccia cerebrale
La corteccia cerebrale è costituita da sei strati.
Le afferenze talamiche arrivano al IV strato.
Le fibre efferenti (motrici) partono dal V e VI strato
Esiste un’organizzazione
colonnare dei neuroni con
interconnessioni verticali tra i
neuroni dei diversi strati
Tutti i movimenti volontari del corpo sono controllati dal cervello.
Una delle aree del cervello più coinvolte nel controllo di questi movimenti
volontari è la corteccia motoria.
Però, per realizzare i movimenti diretti verso una meta, la corteccia motoria deve
prima ricevere vari tipi di informazione dai vari lobi del cervello:
•
l’informazione circa la posizione del corpo nello spazio, dal lobo parietale;
• circa la meta da raggiungere e una appropriata strategia per realizzarla, dalla
porzione anteriore del lobo frontale;
• circa la memorizzazione delle strategie passate, dal lobo temporale;
•
e così via ….
Gerarchia sensoriale
Anche a livello della corteccia cerebrale sussiste un’organizzazione gerarchica
sensoriale
primaria
sensoriale
ordine sup.
Somatosensoriale
primaria
associativa
motoria
primaria
premotoria
L’area sensoriale primaria manda informazioni alle aree di ordine superiore e
successivamente alle aree associative.
Gerarchia sensoriale
Anche a livello della corteccia cerebrale sussiste un’organizzazione gerarchica
sensoriale
primaria
Somatosensoriale di
ordine superiore
sensoriale
ordine sup.
associativa
motoria
primaria
premotoria
L’area sensoriale primaria manda informazioni alle aree di ordine superiore e
successivamente alle aree associative.
Gerarchia sensoriale
Anche a livello della corteccia cerebrale sussiste un’organizzazione gerarchica
sensoriale
primaria
sensoriale
ordine sup.
Aree associative
parietali
associativa
motoria
primaria
premotoria
L’area sensoriale primaria manda informazioni alle aree di ordine superiore e
successivamente alle aree associative.
Gerarchia motoria
Anche a livello della corteccia cerebrale sussiste un’organizzazione gerarchica
sensoriale
primaria
Aree associative
prefrontali
sensoriale
ordine sup.
associativa
motoria
primaria
premotoria
L’area motoria primaria riceve informazioni dall’area pre-motoria che a sua volta
riceve informazioni dalle aree associative prefrontali
Gerarchia motoria
Anche a livello della corteccia cerebrale sussiste un’organizzazione gerarchica
Area premotoria
sensoriale
primaria
sensoriale
ordine sup.
associativa
motoria
primaria
premotoria
L’area motoria primaria riceve informazioni dall’area pre-motoria che a sua volta
riceve informazioni dalle aree associative prefrontali
Gerarchia motoria
Anche a livello della corteccia cerebrale sussiste un’organizzazione gerarchica
sensoriale
primaria
Area motoria
primaria
sensoriale
ordine sup.
associativa
motoria
primaria
premotoria
L’area motoria primaria riceve informazioni dall’area pre-motoria che a sua volta
riceve informazioni dalle aree associative prefrontali
Anatomia e gerarchie delle aree sensoriali e motorie corticali
motoria
primaria
premotoria
associative
prefrontali
Somatosens.
primaria
Somatosens.
di ord. sup.
associative
parietali
Movimenti volontari
Richiedono una coordinazione tra corteccia cerebrale, cervelletto e gangli della base
Si distinguono tre tappe:
1) Decidere e progettare il tipo di movimento
2) Iniziare il movimento (corteccia motoria)
3) Eseguire il movimento
Informazioni necessarie all’esecuzione del movimento
-
Conoscenza della posizione del corpo nello spazio (dove mi trovo?)
-
Decisione su quale movimento eseguire (cosa voglio fare?)
-
Progetto su come eseguire il movimento (come voglio farlo?)
-
Capacità di poter mantenere in memoria il progetto per il tempo di attuaziuone
-
È richiesto un feedback sensoriale continuo per rifinire questo processo
Un esempio di tre circuiti corticali che contribuiscono ad
afferrare una tazza
Loop 1: questo breve circuito corticale viene usato per azioni semplici, come
una veloce regolazione della pressione sulla tazza
Area motoria
primaria
Somatosensoriale
primaria
 l’area somatosensoriale 3a segnala la posizione delle dita dalle afferenze muscolari
 l’area somatosensoriale 3b: percepisce e segnala la pressione delle dita sulla tazza
 l’area motoria primaria 4: fa contrarre i singoli muscoli
Un esempio di tre circuiti corticali che contribuiscono ad
afferrare una tazza
Loop 2: questo circuito, più lungo, è usato per azioni più complesse quali la selezione
di un sinergismo muscolare (quali dita si contraggono contemporaneamente) per
sollevare la tazza.
Area premotoria
Somatosensoriale di
ordine superiore
• le aree somatosensoriali di ordine superiore (1 e 2) contribuiscono ad una
ricognizione della forma e della struttura dell’oggetto toccando la tazza
• l’area 6 premotoria seleziona l’appropriato sinergismo per il particolare oggetto
Un esempio di tre circuiti corticali che contribuiscono ad
afferrare una tazza
Loop 3: questo circuito, il più lungo fra tutti, è usato per azioni ancora più
complesse, come raggiungere la tazza
Aree associative
prefrontali
Aree associative
parietali
• quando si vuol afferrare una tazza, le aree associative parietali (area 5) integrano il
tatto e la visione e focalizzano la nostra attenzione sulla tazza
• la memorizzazione di dove si trovano gli oggetti, nell’area associativa prefrontale,
aiuta a pianificare l’atto di afferrare la tazza
La corteccia parietale posteriore (area 5) svolge tre funzioni
Funzione N. 1: per raggiungere un oggetto,
la corteccia parietale processa informazioni
di tipo spaziale. Compara la posizione
dell’oggetto con la posizione della mano.
Funzione N. 2: la comparazione
dell’informazione è effettuata mediante
modalità diverse, per es. visione
dell’oggetto e percezione somatosensoriale
della mano.
Funzione N. 3: l’attenzione permette la
selezione di un determinato oggetto tra
molti.
dov’è la mano
(area somatosens.)
dov’è l’oggetto
(area visiva)
L’omunculo della corteccia motoria primaria è una mappa dei
movimenti del corpo
Caratteristiche:
- Speculare alla mappa somatosensoriale;
- La rappresentazione è distorta come nella
mappa somatosensoriale; mani e viso
grandi.
La grande rappresentazione della mano
permette un fine controllo dei singoli
muscoli.
Nel violinista professionista la
rappresentazione delle dita è perfino più
espansa.
Area motoria
primaria
I tratti cortico-spinali
Cortico-spinale laterale (crociato)
Decuss.
delle
piramidi
Possiede il 70-90% delle
fibre, che originano:
1/3 dalla corteccia
premotoria (6)
1/3 dalla corteccia motoria
primaria (4)
1/3 dalla corteccia
somatosensoriale (3,2,1).
Si incrocia alla decussazione
delle piramidi (bulbo).
Proietta al corno ventro
laterale e si connette
monosinapticamente ai
motoneuroni dei muscoli
distali.
Esso permette ad es. i
movimenti indipendenti e
fini delle dita.
Non è completamente
sviluppato alla nascita.
È massimalmente sviluppato
nei primati.
Cortico-spinale ventrale (diretto)
Non incrocia fino al midollo
spinale. Qui si formano
connessioni bilaterali e
polisinaptiche con
motoneuroni dei muscoli
assiali/prossimali, usati
principalmente per la
postura.
Organizzazione colonnare della neocorteccia
Funzionalmente, la neocorteccia è organizzata
verticalmente
e in varie aree si riconoscono moduli funzionali,
le colonne, con un diametro di 300-500 mm.
Ogni colonna rappresenta un’unità funzionale.
Il livello di eccitamento causato da un input
nella colonna centrale è rappresentato in scala di
colore (più scuro significa più eccitato).
Organizzazione colonnare della neocorteccia e circuiteria corticale
A. neurone piramidale
B. cellula granulare eccitatoria
C. cellula granulare inibitoria
1. fibra afferente
(+)
2. fibra efferente
3. fibra corticotalamica
(-)
Ogni colonna rappresenta
un’unità funzionale. Un
elettrodo extracellulare rileverà
attività coerente nei numerosi
neuroni di una colonna.
All’interno di una colonna i neuroni piramidali si eccitano reciprocamente determinando
un’attivazione globale della colonna stessa. Ogni colonna eccita debolmente le colonne
limitrofe e inibisce quelle più distanti tramite interneuroni inibitori.
Stimolazione elettrica del lobo
frontale (1870)
Stimulating the Brain
Brain
Nerve
Barker et al., 1985
Transcranial Magnetic Stimulation
Nel corso degli anni ’80 sono state introdotte metodiche
elettrofisiologiche che consentono la stimolazione magnetica
transcranica della corteccia motoria nell’uomo integro.
La stimolazione magnetica transcranica utilizza correnti indotte da
campi magnetici transitori, polifasici e monofasici, con variabile
intensità (1- 2.5 Tesla) e direzione del flusso di corrente (Barker et al.,
1985).
 La TMS è in grado di attivare la corteccia motoria evocando
potenziali d’azione muscolare (PEM), registrabili mediante
elettromiografia di superficie da qualsiasi muscolo, caratterizzati da una
distribuzione prevalentemente controlaterale all’emiscalpo stimolato,
breve latenza con progressione prossimo- distale, ampiezza variabile
(maggiore nei muscoli più distali), sensibilità all’effetto facilitatorio della
pre-innervazione volontaria (Rothwell et al., 1987).
 Tali risposte riflettono la trasmissione di impulsi attraverso gli assoni
di maggior diametro e più elevata velocità di conduzione della via di
conduzione monosinaptica cortico- spinale ed il loro studio, quindi,
consente la valutazione diretta dell’integrità anatomo-funzionale delle
vie motorie centrali (Murray, 1992).
Mappe motorie
ottenute con TMS
2° DAY
8 am-6 pm:NON-USE
1° DAY
6 pm: PRE
POST
PRE
FDI
AG
AF
CG
FR
6 pm: POST
GP
IO
LC
SB
ICMS (intracortical microstimulation)
Singoli assoni cortico-spinali divergono e si distribuiscono a
motoneuroni che innervano diversi muscoli.
Attività delle cellule cortico-motoneuronali (CM)
La frequenza di scarica dei neuroni del tratto corticospinale codifica non
tanto il cambiamento di posizione dell’arto, ma piuttosto la forza sviluppata
per muoverlo.
Single M1 Cell Activity Vectors
Recording during movement
Individual neurons encode general directional information involved in motor
neuron pool activation during limb movement.
Population Vectors
Outputs of individual cells are summed to
give a “population” vector
Population Vectors and Direction
Activity
Activity
Specific directions of movement correspond to unique population vectors:
-many motor cortex cells fire with each movement
-cell activity is summed to get population vector
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Neuron
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Neuron
La direzione del movimento viene codificata dall’attività di
popolazioni di neuroni della corteccia motoria primaria
Durante il movimento in una particolare direzione diventano attivi
numerosi neuroni che hanno selettività direzionali diverse, ma il vettore
di popolazione corrisponde con buona approssimazione alla direzione
del movimento.
I neuroni cortico-spinali svolgono due funzioni importanti
Funzione N. 1
I movimenti hanno origine dall’area 4.
Essi sono scatenati da un input proveniente
dall’area 6.
Una pianificazione dell’attività correlata
precede i movimenti di circa 800 ms.
Vengono attivati sia i motoneuroni alfa che
gamma dei muscoli.
La frequenza di scarica determina
l’intensità della forza muscolare e la sua
velocità di cambiamento.
Area 6=corteccia premotoria
Area 4=corteccia motoria primaria
Aree premotorie
 Le aree premotorie della corteccia cerebrale
sono disposte nel lobo frontale rostralmente alla
corteccia motoria primaria.
 Svolgono un ruolo importante nella
pianificazione dei movimenti diretti ad uno
scopo.
 Area supplementare motoria e area premotoria.
Aree premotorie
 I neuroni delle aree premotorie oltre che a strutture
sottocorticali e al midollo spinale proiettano anche alla
corteccia motrice primaria.
 La stimolazione elettrica delle aree premotorie evoca
contrazioni coordinate di muscoli che agiscono su più
articolazioni e, nel caso della area supplementare motoria
di muscoli di entrambi i lati del corpo.
 I movimenti prodotti dalla stimolazione di queste aree
sono più complessi di quelli evocati dalla stimolazione
della corteccia motoria primaria e compaiono in seguito a
stimolazioni elettriche più intense.
Attività delle aree corticali motorie
Attività delle aree corticali motorie
Attività set-related: neurone la cui attività è correlata con l’atteggiamento
oppure la posizione da assumere:
Corteccia motoria primaria: codifica i parametri di un movimento.
Corteccia motoria supplementare: codifica una successione particolare di
risposte.
Aree premotorie laterali: codifica il modo in cui stimoli visivi o di altra
natura devono essere utilizzati per dirigere il movimento (persiste per tutto
l’intervallo temporale fra un’istruzione fornita in anticipo ed il segnale
d’inizio del movimento) (Es. apprendimento associativo: area premotoria
dorsale).
Attività presente durante l’osservazione del movimento:
neuroni mirror (area premotoria laterale)
Neuroni mirror
I neuroni cortico-spinali svolgono due funzioni importanti
Funzione N. 1
I movimenti hanno origine dall’area 4.
Essi sono scatenati da un input proveniente
dall’area 6.
Movimento di
flessione
Flessione
Una pianificazione dell’attività correlata
precede i movimenti di circa 800 ms.
Vengono attivati sia i motoneuroni alfa che
gamma dei muscoli.
La frequenza di scarica determina
l’intensità della forza muscolare e la sua
velocità di cambiamento.
Area 6=corteccia premotoria
Area 4=corteccia motoria primaria
EMG del bicipite
800 ms
Neurone area 4
Neurone area 6
I neuroni cortico-spinali svolgono due funzioni importanti
Funzione N. 2
I neuroni dell’area 4 contribuiscono al riflesso da
stiramento (miotatico).
Lo stiramento del muscolo attiva due risposte:
i) Il riflesso spinale monosinaptico da stiramento e
ii) La risposta corticale a decorso lungo.
La risposta a decorso lungo è sotto il controllo volontario.
Tale risposta dipende dal contesto ed è controllata dal
cervelletto. Questo è ciò che aggiunge destrezza acquisita
alle nostre risposte motorie (ad es., afferrare una palla).
I neuroni cortico spinali svolgono due funzioni importanti
Funzione N. 2
I neuroni dell’area 4 contribuiscono al riflesso da
stiramento (miotatico).
Lo stiramento del muscolo attiva due risposte
i) Il riflesso spinale monosinaptico da stiramento e
ii) La risposta corticale a decorso lungo.
La risposta a decorso lungo è sotto il controllo volontario.
Tale risposta dipende dal contesto ed è controllata dal
cervelletto. Questo è ciò che aggiunge destrezza acquisita
alle nostre risposte motorie (ad es., afferrare una palla).
talamo
riflesso a
circuito
lungo
NCD
EMG
muscolo
riflesso
miotatico
Lesione dei neuroni corticali o dei loro assoni
Se la lesione è piccola, l’unico
effetto duraturo può essere la perdita
del movimento fine; ad es.
incapacità a compiere movimenti
indipendenti delle dita.
Lesione dei neuroni corticali o dei loro assoni
Se la lesione è estesa:
-inizialmente > paralisi flaccida (e
perdita di tono muscolare)
-più tardi > a causa di un aumento della
sensibilità ai restanti inputs (ad es.
riflessi spinali) si osserva spasticità.
I sintomi includono:
1) ipertonicità (muscoli antigravitari)
2) iper-riflessia (sensazione di rigidità
negli spostamenti rapidi) e clono
3) segno di Babinski (estensione
dell’alluce)
4) niente fascicolazione
5) niente atrofia
Lesione dei motoneuroni o dei loro assoni
come nella poliomielite
I sintomi includono debolezza o
paralisi di muscoli isolati che
diventano flaccidi.
Altri sintomi sono:
1) ipotonia
2) iporiflessia
3) Nessun segno di Babinski
4) Dopo irritazione dei motoneuroni, si
osservano fascicolazioni che sono
scariche spontanee dei motoneuroni.
Dopo la morte, si possono registrare
fibrillazioni che sono contrazioni
spontanee delle fibre muscolari.
5) atrofia (perdita di massa)
L’avvio e l’esecuzione di movimenti complessi richiede la
presenza di circuiti nervosi capaci di comunicare alla aree
motorie della corteccia cerebrale segnali notevolmente integrati
riguardo allo stato di chi compie il movimento e allo stato
dell’ambiente.
Queste funzioni sono svolte dai gangli della base (regione di
elaborazione caudato-putamen, ruolo nella pianificazione avvio
e completamento dei movimenti complessi) e dal cervelletto
(regione di elaborazione corteccia cerebellare, ruolo nella
coordinazione dei movimenti in corso).
Scarica