LE MIE MOTIVAZIONI Ho deciso di portare la chitarra elettrica perché ho sempre desiderato imparare a suonare uno strumento, fin da quando ero piccolo, mi è sempre piaciuta l’idea di diventare un musicista e di viaggiare per il mondo suonando la mia musica. Posso dire che in parte questo desiderio si è avverato; quando qualche anno fa è venuto per me il momento di scegliere la scuola media da frequentare, a quel punto mi trovai ad un bivio, scegliere una scuola musicale oppure no? Alla fine, per varie ragioni, optai per la via senza il musicale, però iniziai a chiedermi se un giorno prima o poi me ne sarei pentito, e quindi per ovviare al problema chiesi a mia madre di prendere lezioni di chitarra, lei non disse niente e un paio di giorni dopo, tornato da scuola mi trovai una chitarra appoggiata al letto; una chitarra classica, un po' vecchia e rovinata. Qualche giorno più tardi iniziai le lezioni, all’inizio di certo non ero una cima, però giorno dopo giorno, accordo dopo accordo stavo imparando. Ci ho messo qualche mese a imparare il mio primo giro di accordi, però ho tenuto dure e a poco a poco mi sono appassionato. Tutt’ora continuo a prendere lezioni, continuo a suonare e a mandare avanti la mia passione e con il mio elaborato, vorrei trasmettere questa passione e intraprendere un breve viaggio nella storia della chitarra elettrica, a cui mi sono particolarmente appassionato, dal suo più primitivo inventore agli ingegneri del suono che al giorno d’oggi progettano le chitarre più assurde con i materiali più imprevedibili. Mi piacerebbe riuscire a comunicare che significato può avere un assolo di chitarra, come può essere usato come una forma di protesta o di ribellione, o per trasmettere le emozioni di una persona, negative o positive che siano. Perché credo fermamente che senza musica, senza strumenti musicali, le emozioni sarebbero molto più difficili da comunicare e far passare ad altre persone, così come un’idea non verrebbe percepita alla stessa maniera.