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Leggi della Dinamica

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Cap 9 pag 208
MECCANICA



STATICA: studia l’equilibrio dei corpi e
dei fluidi
CINEMATICA: studia come si muovono i
corpi
DINAMICA
2
DEFINIZI
ONE
La Dinamica studia quali sono le
CAUSE del movimento dei corpi
Un satellite artificiale ruota attorno
alla Terra senza essere spinto dai
motori o da altre propulsioni
Aumentando l’intensità della
forza con cui si calcia un pallone
aumenta anche la sua
accelerazione
La palla da tennis che urta
la racchetta riceve una
spinta che la fa retrocedere
I principi di Newton

Si basa su due grandezze:
la MASSA che abbiamo studiato essere la quantità di materia di un
corpo
la FORZA che è la causa responsabile dei cambiamenti di moto o di
quiete di un corpo

e tre principi fondamentali che sono il risultato di numerose
osservazioni sperimentali

Sono anche chiamati principi di Newton perché furono enunciati
come assiomi da Isaac Newton nel suo trattato Philosophiae Naturalis
Principia Mathematica, pur essendo il frutto di lunghi studi e
osservazioni da parte di numerosi scienziati, tra cui Galileo
Sir Isaac Newton (1643 – 1727) è stato un matematico,
fisico, filosofo, astronomo, teologo, e alchimista inglese.
Considerato uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi,
è principalmente ricordato per la Legge di gravitazione
universale
E’ una leggenda il fatto che fu
una mela caduta sulla testa che
suggerì l’idea a Newton della
legge di gravitazione universale,
tuttavia è storicamente certo
che negli anni delle epidemie di
peste in Europa dal 1627 al 1659
(narrate nei Promessi Sposi)
Isaac era «relegato» nella sua
tenuta inglese di Woolsthorpe,
proprio per preservare la sua
salute già piuttosto precaria.
Sono applicabili a tutti i corpi
e sistemi macroscopici
Ma NON sono applicabili ai
corpi e ai sistemi microscopici
che si muovono a velocità
prossime a quella della luce
Il “Principio” è una interpretazione vera e condivisa di un
fenomeno che è nata a seguito di osservazioni sperimentali che
è valida finché non viene dimostrato il contrario
Aristotele (IV sec a.C.)

Aristotele:
“il proietto può mantenere
parte della sua velocità iniziale
solo perché esiste intorno ad
esso l’aria; è infatti l’aria che,
scossa dal lancio, continua a
sospingerlo in avanti, sia pure
con forza decrescente; se non
fosse circondato dall’aria, se
cioè fosse lanciato nel vuoto, il
proietto non potrebbe in nessun
modo proseguire il suo
movimento”.
Il filosofo greco Aristotele
enunciò nella sua opera Fisica
la legge secondo cui un corpo
si muove solo se su di esso
agisce una forza.
FALSO INDIZIO !

Un corpo si muove solo se soggetto ad una
forza?
Un ciclista deve pedalare, cioè applicare
una forza, per mantenere la sua velocità
costante su una strada orizzontale.
Supponiamo ora di smettere di pedalare. Non
c’è alcuna forza, ma la bici continuerebbe ad
andare perdendo lentamente velocità.
Esperimento ideale: se rendessimo la strada sempre più
liscia, se risucchiassimo con una enorme pompa
aspirante tutta l’aria attorno al ciclista, questi senza
applicare forze proseguirebbe all’infinito.
Sono quindi le forze di attrito che fanno perdere
velocità alla bici. Tanto più riusciamo a ridurle tanto
più lentamente diminuirà la velocità del ciclista. 8
Galileo «Dialogo sopra i due massimi sistemi del
mondo»

Aristotele: un corpo si muove solo se su di esso
agisce una forza.
NO!!
Per 19secoli questa affermazione fu ritenuta
vera. La legge corretta fu invece trovata da
Galileo dopo circa 30 anni di osservazioni
ed esperimenti
9
Esperimento di Galileo
(inizio XVII
secolo)


Galileo Galilei contestò l’intuizione di Aristotele,
sostenendo il contrario: un corpo mantiene la sua
velocità costante solo se su di esso non agiscono forze.
Secondo Galileo, la forza è necessaria per vincere
l’attrito che un corpo incontra mentre si muove; però,
se si riuscissero ad eliminare le forze di attrito, il corpo
continuerebbe a muoversi di moto rettilineo uniforme.
Esperimento di Galileo: la pallina scende
dal piano inclinato e raggiunge sempre la
stessa altezza se si riducono gli attriti.
Deduzione: se il piano fosse orizzontale,
in assenza di attrito, la pallina si
muoverebbe per sempre
10
I Principio della dinamica

I Legge della Dinamica (Principio d’Inerzia)
Un corpo permane nel suo stato di quiete o di moto
rettilineo uniforme finché una causa esterna, cioè una
forza, non ne modifica tale stato
in quiete (ossia fermo)
o si muove di moto rettilineo uniforme
v = cost
11
I Principio della dinamica
Quindi Possiamo ancora enunciare la I legge in questo modo:
1° Legge
Un corpo su cui la risultante delle forze esterne è zero,
o è in quiete (v = cost =0)
o si muove di moto rettilineo uniforme
(v = cost)
Fris = 0  a = 0 ossia v=cost
e viceversa
OSSERVAZIONI:
1) Ciò che deve essere nullo è la RISULTANTE delle
forze, ossia la somma vettoriale di tutte le forze che
agiscono sul corpo
Fris = 0
Il principio dice che se un corpo ha risultante nulla, il
corpo mantiene la sua velocità costante, Essendo la
velocità costante, essa rimane uguale in direzione,
intensità e verso. Pertanto il corpo si muove su una
linea retta di moto uniforme
v = cost
V =cost moto rettilineo uniforme
13
FACCIAMO UN ESEMPIO
Supponiamo che questo corpo si stia muovendo con velocità v costante
su un piano orizzontale
v
Sappiamo dalla statica che esso è soggetto a 4 forze
FP e FV sono uguali ed
opposte, quindi la loro
Fv
somma è zero
Fa
F
Se anche F e Fa sono
uguali ed opposte, allora
FP
Se: FP = FV
anche la loro somma è
zero.
F = FA allora FRIS = 0
Per il 1° primo principio della dinamica il corpo si muove a
velocità costante di MOTO RETTILINEO UNIFORME
14
OSSERVAZIONI:
2) Se il corpo è fermo o IN QUIETE la sua velocità è zero, allora
questo corpo rimarrà nello stato di quiete
FV
dalla statica: FV = FP
quindi
FRIS = 0
V=0
FP
3) Questo principio è detto anche PRINCIPIO DI INERZIA
L’Inerzia è la tendenza di un corpo a mantenere il suo stato di
moto o di quiete
Il principio dice che per modificare questo stato di inerzia, sono
necessarie delle forze esterne!!
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OSSERVAZIONI:
4) MASSA
Abbiamo una nuova definizione di massa:
- avevamo visto che era la quantità di materia di un corpo
ora sappiamo che
- rappresenta la “resistenza” o “inerzia” dei corpi al cambiamento
del loro moto: se fermo ad essere messo in moto, se in movimento
a cambiare la sua velocità
CONCLUSIONI:
lo “stato naturale di moto ” di un corpo è il moto rettilineo uniforme o la quiete.
II Principio della dinamica

II Legge (legge fondamentale della dinamica)
La forza risultante che agisce su un corpo è direttamente
proporzionale alla accelerazione
F ris  m  a
Se su un corpo di massa m agiscono delle forze, il corpo subisce
una variazione di velocità, quindi una accelerazione che ha stessa
direzione e stesso verso della risultante delle forze. In particolare
se FRIS è costante, anche l’accelerazione lo sarà.
Proviamo ad immaginare anche noi come ha fatto Newton delle
prove sperimentali
17
II Principio della dinamica
verifica sperimentale
Relazione tra forza e accelerazione
Consideriamo un piano orizzontale privo di attrito su cui è posto un
corpo di massa m al quale applichiamo una forza F.
Facciamo delle prove sperimentali in cui manteniamo costante la
massa e cambiamo la forza F
a
F
II Principio della dinamica
a
F


Applicando la forza
F
F
il corpo si muoverà con accel. costante
a
Raddoppiando la forza F2 = 2 F l’accel. sarà doppia 2a.
2F

Triplicando la forza
2a
F3 = 3 F l’accel. diverrà
3F

Dimezzando la forza
3a
3a
F/2 l’accel. si ridurrà alla metà a/2.
F/2
a/2
a
II Principio della dinamica
Se la massa rimane costante,
l’Accelerazione è direttamente proporzionale alla Forza
aF
a
F
II Principio della dinamica
Relazione tra massa e accelerazione
Considerando adesso la forza F costante e cambiamo la massa
m:
a
F
II Principio della dinamica
a
Applicando la forza F costante

al corpo di massa m avremo l’accelerazione a
m

a/2
Triplicando la massa 3m l’accel. diverrà a/3
3m

a
Raddoppiando la massa 2m l’accel. diverrà la metà a/2.
2m

F
a/3
Dimezzando la massa m/2 l’accel. diverrà il doppio 2a
m/2
2a.
II Principio della dinamica
Se la Forza rimane costante,
l’Accelerazione è inversamente proporzionale alla Massa
a  1/m
Quindi
aF
a  1/m
F
a
m
II Principio della dinamica
Da cui,
la forza è uguale al prodotto della massa per
l’accelerazione:
F  ma
a
F
II Principio della dinamica
Unità di misura della forza
F  ma
Nel sistema S I la forza si misura in newton N
Un newton è la forza che applicata alla massa di 1 kg l’accelera
di 1 m al sec2.
m
1N  1kg 1 2
s
Osservazione:
F  ma
essendo
i vettori F e a sono
sempre paralleli e concordi, ossia la forza risultante mi dà
informazioni anche sulla direzione e verso della accelerazione
III Principio della dinamica
(principio di azione e reazione)
Ad ogni azione (forza) esercitata su un
corpo, corrisponde una reazione (forza)
uguale in intensità e direzione ma di verso
opposto.
III Principio della dinamica
Quando due corpi A e B interagiscono, la forza esercitata dal corpo A sul
corpo B ha stesso modulo, stessa direzione e verso opposto della forza che il
corpo B esercita su A
FBA
A
B
FAB
FA su B = - F B su A
La F che agisce su un corpo proviene da un secondo corpo, il quale
subisce una F uguale ed opposta a quella che esercita
III Principio della dinamica
Esempio classico: l’interazione gravitazionale tra 2 pianeti
F 1  F 2

La forza con la quale il pianeta m1 attrae il pianeta m2 è F2, ed è
uguale ed opposta a quella con cui m1 è attratto da m2, cioè F1
III Principio della dinamica

La forza F che il martello esercita sulla biglia determinerà
la comparsa di una forza opposta – F che la biglia eserciterà
sul martello.
Forza di
reazione
-F
3 III Legge Dinam A
F
Forza di azione
Ecco perché principio di azione – reazione perché una forza di
azione è accompagnata da una forza di reazione
III Principio della dinamica

Tutti i principi di locomozione si basano sul terzo
principio
Quando camminiamo gettiamo
indietro il suolo ma esso reagisce
e ci spinge avanti
Con i remi spingiamo indietro l’acqua
per spingere in avanti la barca.
III Principio della dinamica
ATTENZIONE: le 2 forze sono uguali ed opposte, ma NON possono essere
sommate e NON si annullano, perché le 2 forze agiscono su due corpi
differenti.
Le accelerazioni dipenderanno dalla massa dei 2 corpi
La mela cade a terra per la forza peso o forza
gravitazionale della Terra, ma per il III principio
anche la Terra subisce una F uguale ed opposta
verso la mela. I moduli di queste due forze sono
uguali, ma le accelerazioni NO: per il II
principio l’accelerazione è inversamente
proporzionale alla massa:
amela = Fp / mmela = 9,8 m/s2
aTerra = Fp / mTerra = circa 0 m/s2
Es 56 pag 228
Nello sport del tiro al piattello il fucile è appoggiato sulla
spalla del tiratore. Cosa accade quando parte il
proiettile?

La forza impressa dal fucile al
proiettile è uguale in modulo e
contraria in verso a quella che il
proiettile imprime al fucile e che
quest’ultimo imprime rinculando sulla
spalla del tiratore.
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