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IVA

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IVA – Imposta sul valore aggiunto
È un’imposta:
- Indiretta
- Generale
- Ad valorem sugli scambi
- Plurifase sul valore aggiunto tipo consumo
- Applicata con il metodo imposta a imposta
- Su base finanziaria
Introdotta nel 1973
MODALITÀ DI APPLICAZIONE
1. Imposta monofase (colpisce un’unica fase del processo produttivo)
2. Imposta plurifase cumulativa (colpisce tutte le fasi, l’onere dipende dal nr di fasi)
3. Imposta plurifase sul valore aggiunto (colpisce tutte le fasi gravando sull’incremento di
valore realizzato in quel passaggio; neutrale rispetto al nr di fasi)
Imposta plurifase sul valore di aggiunto
Per tassare l’incremento di valore:
1. Metodo base da base: si applica l’aliquota alla differenza tra valore delle vendite (V) e valore
degli acquisti (A)
2. Metodo imposta da imposta: si applica l’aliquota sul valore pieno di ciascuna vendita e
acquisto. La differenza tra imposta incassata sulle vendite (iva a debito) e imposta pagata
sugli acquisti (iva a credito) è l’iva da versare
Esempio:
BASI IMPONIBILI DI UN’IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO
1. Tipo reddito lordo: non si può detrarre l’imposta pagata sui beni di investimento
2. Tipo reddito netto: si può detrarre l’imposta pagata sui beni di investimento in proporzione
alla quota di ammortamento
3. Tipo consumo: immediata e integrale detraibilità dell’imposta pagata sui beni di investimento
Esempio:
Soluzione:
IMPOSTA PLURIFASE SUL VALORE AGGIUNTO
1. Imposta su base finanziaria
Assoggetta a tassazione solo le operazioni che danno luogo a manifestazioni monetarie nel
periodo di imposta. La base imponibile non è il valore reale, ma la differenza tra incassi e
pagamenti del periodo di imposta.
2. Imposta su base reale:
richiederebbe la valutazione delle rimanenze finali (cioè beni che non sono stati oggetto di
scambio)
Solitamente si usa la base finanziaria.
CARATTERISTICHE IVA:
Presupposto:
- Cessioni di beni nel territorio dello Stato; prestazioni di servizi da parte di soggetti residenti
(se effettuati nell’esercizio di imprese o di arti e professioni)
- Acquisti intracomunitari e importazioni (da chiunque effettuati)
Soggetti passivi:
- Esercenti arti e professioni
- Imprenditori
- Soggetti che effettuano importazioni o acquisti intracomunitari
(con obbligo di rivalsa sull’acquirente)
Obbligo di rivalsa:
si parla di obbligo di rivalsa da parte del venditore (soggetto passivo) sull’acquirente. L’imposta
grava formalmente sul consumatore finale.
Nb: chi sopporta effettivamente l’onere? Dipende dalle condizioni di domanda/offerta
Base imponibile: ammontare complessivo del corrispettivo dovuto a colui che cede il bene o
servizio.
Aliquote:
22% normale
5%-10% ridotte
4% minima (per i beni di prima necessità)
 Può rendere l’imposta progressiva
-
Colpisce tutte le fasi del processo produttivo e distributivo
Si applica all’incremento di valore realizzato in quella fase
Non si cumula quando il bene attraversa più fasi:
iva da versare (in ogni fase) = iva a debito – iva a credito
OPERAZIONI NON IMPONIBILI
Sono effettuare senza il pagamento dell’IVA e con integrale detraibilità dell’IVA pagata sugli
acquisti  non grava su nessuna fase.
- Esportazioni e cessioni intracomunitarie (“operazioni a tasso zero”)
OPERAZIONI ESENTI
Effettuate senza il pagamento dell’IVA ma senza detraibilità dell’IVA pagata sugli acquisti 
l’imposta grava formalmente sull’impresa/lavoratore autonomo anziché sul consumatore.
- Credito, assicurazioni, servizi sanitari, trasporto pubblico…
- Operazioni effettuate da lavoratori autonomi e imprese individuali in regime di flat tax
EVASIONE FISCALE
L’iva è una delle imposte più evase in Europa.
Incentivi all’evasione:
- Non sopportare l’eventuale onere dell’imposta
- Trattenere l’iva a debito
- Nascondere il giro d’affari
- Difficoltà di accertamento (per elevato nr di contribuenti, elevato nr di imprese piccole)
Per limitare l’evasione:
- Iva a credito scaricabile solo con fattura d’acquisto (però i consumatori finali non scaricano
l’iva)
- Fatture/scontrini per permettere l’incrocio dei dati (ma molti contribuenti sono esclusi
dall’obbligo di fatturazione elettronica)
Esercizio:
Soluzione:
DOVE AVVIENE LA TASSAZIONE
Per evitare la doppia tassazione:
- Principio di destinazione: tassazione esclusiva nel paese in cui avviene il consumo
- Principio di origine: tassazione esclusiva nel paese in cui avviene la produzione
Attenzione: se diversi paesi applicano principi diversi  doppia tassazione
Principio di destinazione
Principio di origine
SCAMBI INTRACOMUNITARI
- Pre 1993: principio di destinazione (facilmente applicabile con barriere doganali)
- 1993: creazione mercato unico europeo
o Libera circolazione delle merci
o Abolizione barriere doganali
Tentativo (fallito) di passare al principio di origine. Ma questo richiederebbe:
- Camera di compensazione (per redistribuzione gettito)
- Armonizzazione delle aliquote (per evitare la non neutralità)
Ora: principio di destinazione. L’esportatore deve indicare la partita IVA dell’acquirente per godere
della non imponibilità.
(principio di origine solo per acquisti da parte di consumatori finali)
Esempio:
Soluzione:
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