Prato: Il ruodo economico della comunità cinese Provincia di Prato, 22 gennaio 2014 Prato e l’immigrazione cinese: una rassegna della letteratura Gabi Dei Ottati Università di Firenze Dipartimento di Scienze per l’Economia e l’Impresa [email protected] 1 L’avvio dell’immigrazione cinese negli anni 90 e le prime indagini • Con l’arrivo dei primi immigrati cinesi si moltiplicano i laboratori cinesi di cucitura per conto delle imprese di maglieria e confezioni italiane • Il fenomeno assume presto dimensioni rilevanti e il Comune istituisce il Centro Ricerche e Servizi per l’Immigrazione e vengono svolte le prime indagini che rilevano come le imprese cinesi diano vita a economia etnica funzionale a una parte del mercato locale • IRIS svolge un’indagine (1997-8) sull’imprenditoria cinese: nel rapporto si evidenzia come “il sistema di imprese cinesi ricordi gli anni ‘epici’ della formazione del distretto pratese” 2 Lo sviluppo del pronto moda cinese nel nuovo secolo • Quando all’inizio del nuovo secolo le imprese di abbigliamento cinesi erano più di 1000, prima alcune e poi sempre di più, passarono dalla cucitura alla progettazione e commercializzazione degli abiti. • Questa trasformazione determinò una ulteriore crescita del numero delle imprese cinesi e l’affermazione del pronto moda cinese a Prato, proprio quando il sistema tessile pratese era entrato in una crisi senza precedenti. • Tutto questo ha richiamato l’attenzione di studiosi e osservatori sul caso dei cinesi di Prato. Ne è derivata una letteratura vasta e varia che abbiamo sintetizzato in tre distinti filoni interpretativi. 3 Provincia di Prato – Numero delle imprese tessili e dell’abbiglianento (totali e cinesi): 2002-2012 Fonte: Camera di Commercio di Prato 4 Le interpretazioni dello sviluppo del pronto moda cinese 1. Il distretto multietnico come adattamento alla globalizzazione: grazie allo sviluppo del pronto moda cinese ”la catena locale di produzione si è espansa al punto che oggi l’area di Prato può essere descritta come un distretto della moda” contribuendo al riposizionamento di Prato nella economia globale. 5 Le interpretazioni dello sviluppo del pronto moda cinese 2. Il distretto parallelo come minaccia per l’economia locale: Poiché lavoratori e subfornitori dei pronto moda cinesi sono cinesi e i tessuti utilizzati sono importati dalla Cina, gli immigrati cinesi hanno formato “un distretto parallelo alle produzioni storiche dell’area che non contribuisce ad allungare a valle la filiera tessile...E che ribalta l’immagine di qualità di Prato per sostituirla con una fondata su prodotti di scarso pregio e …sull’illegalità come norma”. Quindi il sistema del pronto moda cinese costituisce una minaccia per l’economia locale che rischia di essere contagiata dal “virus dell’illegalità”. 6 Le interpretazioni dello sviluppo del pronto moda cinese 3. Gli immigrati cinesi: da ammortizzatore della crisi tessile a risorsa per un nuovo sviluppo Lo sviluppo del pronto moda cinese non ha adattato il distretto di Prato alla globalizzazione, né è spiegabile solo con l’immigrazione irregolare e l’economia informale, altri fattori contribuiscono alla sua spiegazione: a) inserimento in un settore in espansione: pronto moda; b) capacità imprenditoriale di passare dalla subfornitura all’accesso diretto al mercato; c) sistema produttivo formato da migliaia di imprese integrate fra loro da rapporti economici e sociali; d) estensione transnazionale di tale sistema, grazie alle relazioni con parenti/amici rimasti in Cina o emigrati altrove. 7 Immigrati cinesi: da ammortizzatore della crisi tessile a risorsa per un nuovo sviluppo • Nel nuovo secolo la non integrazione fra il sistema tessile pratese e quello del pronto moda cinese, insieme al loro opposto andamento, ha avuto effetti contraddittori sull’economia e la società locale: - i trasferimenti di reddito dai cinesi ai pratesi (soprattutto per l’affitto di immobili) hanno fatto da ammortizzatore della crisi tessile; - l’opposto andamento dei due sistemi ha favorito il diffondersi di un clima di tensione sociale fra le due popolazioni. 8 Immigrati cinesi: da ammortizzatore della crisi tessile a risorsa per un nuovo sviluppo • Secondo un’indagine della CCIAA di Prato (2010) le tensioni fra pratesi e cinesi hanno generato diffusa incertezza fra questi immigrati; incertezza che, aggiunta alla crisi in Italia, può indurre molti imprenditori cinesi ad abbandonare Prato per tornare in Cina (dove l’economia cresce) o emigrare altrove. • Pertanto, l’avvio di un processo di effettiva integrazione economica e sociale è ormai necessario e possibile, se i soggetti interessati sono consapevoli di ciò e dei benefici reciproci che ne possono derivare. • L’integrazione è necessaria perché l’adattamento del sistema locale all’economia globale richiede un rinnovamento sostanziale delle sue basi economiche e sociali: nuova imprenditorialità e nuova coesione sociale. 9 Immigrati cinesi: da ammortizzatore a risorsa per un nuovo sviluppo • L’integrazione sociale è possibile perché, dopo oltre 20 anni dal loro arrivo a Prato, molti immigrati cinesi chiedono più diretta partecipazione nella società di accoglienza (CCIAA 2010) dove vorrebbero rimanere con i loro figli cresciuti a Prato. • Anche l’integrazione economica è possibile perché, come dimostrano la diversificazione delle attività economiche dei cinesi e la crescente interazione con la società locale (CCIAA 2010), le reti etniche si stanno in parte aprendo a rapporti significativi con lavoratori e imprenditori locali. 10 Immigrati cinesi: da ammortizzatore a risorsa per un nuovo sviluppo • Acquisita la consapevolezza che una integrazione fra pratesi e cinesi è possibile e vantaggiosa per entrambi, occorre, da parte di tutti, uno sforzo per favorire relazioni economiche e sociali fra le due popolazioni di imprese e di persone. • I pratesi hanno una lunga tradizione nell’arte della “mescola”: questa volta…invece delle fibre tessili occorre mescolare le persone (con le loro diverse capacità, culture, idee) che sono la principale materia prima di ogni sviluppo, anche economico. 11