Spazi per essere giovani

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Daniele Morciano
Spazi per essere giovani
Una ricerca sulle politiche di youth work tra Italia e Inghilterra
Presentazione di Fausta Scardigno
Franco Angeli
Collana “Educazione, Innovazione, Società” diretta da Maddalena Colombo e Andrea Maccarini.
In che modo promuovere centri giovanili intesi come spazi
dove i giovani possano vivere la loro età quale condizione
esistenziale specifica? Spazi, quindi, in cui fare esperienza
dell’essere giovani e della tensione sempre presente tra le
proprie spinte verso il nuovo e la resistenza delle istituzioni
verso il cambiamento. A partire da questo interrogativo, il
libro presenta una ricerca sui centri giovanili e si propone
come strumento per responsabili di politiche pubbliche,
professionisti e operatori sociali su come costruire spazi
educativi dove i giovani abbiano un ruolo attivo, propositivo
e decisionale: rinviare questa possibilità all’età adulta, infatti,
appare una forma di chiusura verso il cambiamento, se si
considera la crescente fluidità e indeterminatezza delle soglie
di passaggio verso lo status di adulti. Ponendosi nel dibattito
internazionale, si osservano i centri giovanili come spazi di
youth work, espressione ormai d’uso comune anche a livello
europeo nel tentativo di creare una base professionale
condivisa all’interno del variegato universo di chi opera in attività educative al di fuori della
scuola. Tenendo conto dei risultati del lavoro svolto in merito dal Consiglio d’Europa e dalla
Commissione Europea, il volume offre uno spaccato comparativo con il caso dell’Inghilterra
dove gli youth workers sono professionisti provenienti da specifici percorsi formativi e
regolamentati da sistemi di accreditamento pubblici.
Daniele Morciano è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze della Formazione,
Psicologia e Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari, dove è membro di un gruppo
impegnato nella ricerca valutativa sulle politiche giovanili. Ha pubblicato diversi articoli sulla
valutazione di programmi e servizi per l’educazione non formale e la partecipazione dei giovani.
Dall’esperienza di ricerca presentata nel libro è nato Libertà di Sviluppo, un cantiere di idee e progetti
sullo youth work (http://www.libertadisviluppo.org/). Il racconto sulla visita ai centri giovanili in
Inghilterra si trova nel blog https://laboratorigiovanilinengland.wordpress.com/.
INDICE
I. Youth work nell’Unione Europea
1. Youth work come pratica educativa
1.1 Definizioni e pratiche di youth work
1.2 Agenzie di educazione non formale e luoghi di partecipazione
1.3 Problemi di comparazione
2. La prospettiva delle disuguaglianze sociali
2.1 Emancipazione sociale e youth work
2.2 La ricerca sociologica sulle disuguaglianze in educazione
3. Youth work come agenzia di equità sociale
3.1 Operare in un campo di tensione
3.2 Creare spazi transizionali di crescita
3.3 Essere a fianco
II. Valutare le pratiche di youth work nei centri giovanili
4. Il modello della valutazione basata sulla teoria
4.1 Cogliere l’informale e l’imprevedibile
4.2 Potenzialità della valutazione basata sulla teoria
5. Effetti e meccanismi della partecipazione giovanile
5.1 Effetti attesi: incidere sulle decisioni
5.2 Meccanismi di partecipazione
5.3 Effetti emergenti: l’innovazione giovanile
6. Valutare l’educazione non formale
6.1 Effetti sull’agency giovanile
6.2 Meccanismi di crescita dell’agency giovanile
6.3 Effetti emergenti sui percorsi di transizione
III. Studi empirici sulla partecipazione e l’educazione non formale nei centri giovanili
7. Una ricerca valutativa sulla partecipazione nei centri giovanili
7.1 Il percorso complessivo della ricerca
7.2 Studio 1: il caso dei Laboratori Urbani di Bollenti Spiriti
7.3 Studio 2: partecipazione e team empowerment
7.4 Studio 3: un confronto tra Bollenti Spiriti e Myplace
8. Valutare l’educazione non formale
8.1 Ipotesi e metodi di ricerca
8.2 Intreccio tra educazione non formale e apprendimento informale
8.3 Effetti sull’agency giovanile
8.4 Meccanismi: Positive Experiences
8.5 Capitale ascritto ed effetto selezione
Conclusioni
Appendice metodologica
Riferimenti bibliografici
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