Legacoop Informazioni 8 marzo 2013 - Legacoop

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Anno XXIV - N. 10 - 8 marzo 2013
Primo piano
Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa
Direzione Legacoop: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo.
“Si è trattato di una rivolta sia contro la casta sia contro l’austerità”
Legacoop
Settori
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Il mondo della cooperazione
in Italia ha contribuito e contribuisce a migliorare le condizioni di lavoro delle donne.
Le cooperative hanno costruito strumenti e formule
per la conciliazione dei
tempi di vita e di lavoro ed in
generale per il benessere.
In un momento di così
grande difficoltà, la qualificazione e la specializzazione dei servizi è un
elemento strategico per
rafforzare il ruolo dell’Associazione a fianco delle
imprese operanti nella filiera ittica. E’ con questo
obiettivo che la Direzione
nazionale di Lega Pesca,
riunita il 6 marzo a Roma,
ha deliberato la riorganizzazione della propria rete
di assistenza e servizi offerti agli associati.
Prosegue lo sviluppo di sinergie fra Legacoop Veneto
e Legacoop Friuli Venezia
Giulia. Sabato 9 marzo, con
inizio alle ore 9.30, presso
l’Abbazia di Sesto al Reghena (Pordenone), verrà
presentato il percorso comune di crescita che le due
realtà associative regionali
hanno deciso di intraprendere per favorire i propri
associati, scegliendo di
mettere in rete i servizi alle
imprese per garantire una
qualità sempre più forte.
L’assemblea dei soci ha approvato il budget 2013 e il
Piano 2013-2015; fatturato
annuo previsto in crescita e
costantemente posizionato
oltre il miliardo di Euro.
Nel 2012, CMC ha fatturato
895 milioni di euro, in linea
con il risultato del 2011.
Sostenuti da un portafoglio
ordini di quasi tre miliardi di
euro, i ricavi – oltre la metà
dei quali (il 60% c.a.) da
realizzare all’estero: Africa
Australe, Estremo Oriente,
Sud Mediterraneo.
Il Pdl perde più di 6 milioni
di voti (nel 2008 superava il
37%, oggi è al 21,6%), ma
alla guida della coalizione di
centro-destra ottiene il risultato politico sperato,
sfiorando il successo alla
Camera, conquistando regioni importanti (fra cui Puglia, Sicilia, Campania,
Lombardia, Veneto) rendendo di fatto ingovernabile il Senato. Ecco la
matrice di questo successo parziale ma significativo, sotto diversi profili.
a pagina 2-5
Alleanza Cooperative
Messaggio
per la Giornata
delle donne
Nota della redazione
Questo numero è stato chiuso
il 7 marzo 2013 alle ore 13,00
Lega Pesca
La Direzione delibera
la riorganizzazione
dei servizi
Segreteria di Redazione:
Anna Colomberotto
Tel. 06-844.39.372
Fax 06-844.39.402
Veneto e Friuli V. G.
L’integrazione
fra Legacoop
delle due regioni
Organo ufficiale
della Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue
CMC
Nel triennio 2013-15
fatturato annuo
oltre il miliardo
Settimanale di notizie a cura
dell’Ufficio Stampa di Legacoop
Direttore Responsabile:
Massimo Tognoni
leggi
Osservatorio SWG
Pdl, il ruggito
del leone porta
a casa 6 punti
Registrazione al Tribunale di Roma
n. 00503/90 del 6-08-1990
Primo piano
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Elezioni: il risultato esprime una sfiducia diffusa nella
politica e nelle scelte di governo dell’ultimo anno
Direzione Legacoop: ora serve un cambiamento profondo, che riguarda anche il mondo cooperativo
Sintesi della relazione
di Giuliano Poletti
Il risultato delle elezioni è la prova evidente
di una sfiducia diffusa, tra i cittadini, nella
politica ed anche l’espressione di un giudizio critico sulle scelte fatte dal governo in
questo ultimo anno.
È partita da questa riflessione la relazione di
Giuliano Poletti alla riunione della Direzione Nazionale di Legacoop, svoltasi il 28
febbraio a Roma, dedicata ad una prima valutazione sul quadro politico uscito dalla
consultazione elettorale.
“Una parte importante dell’elettorato” -ha
detto Poletti- “ha votato per manifestare la
propria sfiducia nella politica ed esprimere
una severa critica nei confronti delle scelte
fatte e delle misure varate in quest’ultimo
anno dal governo per garantire la tenuta dei
conti pubblici e rispettare gli impegni assunti con l’Europa; una sfiducia presente,
comunque, anche in molti di quegli elettori
che, per ‘senso di responsabilità’, hanno
votato i partiti cui avevano dato il loro sostegno in passato”.
Si è trattato, insomma, di una rivolta contro
“la casta e l’austerità” ed il voto dato al Movimento 5 Stelle è stato evidentemente interpretato come opportunità di esprimere
questa posizione, in assenza di un’offerta
politica alternativa che fosse in grado di
rappresentare questo disagio.
“Il risultato delle elezioni” -ha sottolineato il
Presidente di Legacoop- “conferma un
senso profondo e diffuso di disagio, di sfiducia, di insoddisfazione per come è stata
affrontata la crisi. Ed ha sicuramente pesato un grave limite evidenziato dalla campagna elettorale: quello di affrontare i
problemi senza calarli in un disegno complessivo di società e di economia, in una
prospettiva di lungo termine, nella proposta
di un modo nuovo di interpretare la società,
la relazione tra Stato e cittadini”.
Poletti ha quindi messo l’accento sul grave
rischio che l’Italia sta correndo di giocarsi
in pochi giorni i risultati di un anno di sacrifici; rischio la cui concretezza è testimoniata
dalle tensioni verificatesi nei mercati finanziari, con il rialzo dello spread ed il conseguente aumento dei rendimenti dei titoli del
debito pubblico. Quello che si profila è, insomma, il rischio che i dati negativi dell’economia si protraggano ancora più a
lungo di quanto ipotizzato prima delle elezioni, senza trascurare gli effetti a catena
che potrebbero prodursi anche sugli altri
paesi europei.
“Un quadro ancor più drammatico” -ha sottolineato Poletti- “se si pensa che avremmo
bisogno di un governo forte, in grado di rinegoziare con l’Europa il piano di rientro del
debito”.
Un esigenza frustrata da un quadro politico
così “balcanizzato” da rendere difficile immaginare una soluzione e che richiederà,
comunque, tempi lunghi; con un’incertezza
di prospettiva nella quale non si può escludere anche un ritorno alle urne non prima,
comunque, dell’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
“Quel che è certo” -ha aggiunto il Presidente di Legacoop- “è che ci vogliono atti
che ricostruiscano la fiducia e che diano sostanza alla richiesta di un cambiamento
profondo e radicale sul piano dell’onestà,
della trasparenza e della moralità della politica”.
Poletti ha quindi proposto due riflessioni,
una più interna e l’altra di valenza più
esterna.
“Noi abbiamo avvertito” -si è chiesto Poletti- “il vento di cambiamento che soffiava
nelle società? Abbiamo capito ciò che stava
accadendo? Io credo di no, sicuramente in
modo non adeguato, forse perché abbiamo
ritenuto sufficiente richiamarci ai nostri valori, al tradizionale sistema di relazioni costruito con la società. Credo, invece, che ciò
che è accaduto chieda anche ai cooperatori di cambiare, di adeguare i loro comportamenti, di verificarne la reale coerenza con
i valori cooperativi”.
Il Presidente di Legacoop ha ricordato come
su Internet si leggano anche giudizi negativi sulle cooperative, alcuni sicuramente
frutto di pregiudizi ideologici, altri che trovano, invece, fondamento reale.
“Soprattutto nei momenti di crisi” -ha sottolineato Poletti- “quando maggiore è l’attenzione delle basi sociali ad atti e
comportamenti dei gruppi dirigenti delle
cooperative, non può essere sottovalutata
l’importanza del valore della moralità. In
un’Italia che soffre abbiamo il dovere di fare
questa riflessione, soprattutto perché non
possiamo rischiare di non apparire credibili
proprio quando avremmo un’idea, una
nuova visione dell’economia e della società,
da proporre al Paese”.
Sul fronte “esterno”, sottolineando come il
cambiamento dello scenario politico influisca pesantemente sul quadro consolidato
di relazioni con il mondo politico ed istituzionale, Poletti ha affermato che è neces-
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sario “farci conoscere dai nuovi protagonisti della scena politica nel modo giusto e
spiegare in modo efficace le nostre proposte”. Lo stesso discorso vale per le relazioni
con l’associazionismo imprenditoriale, dove
conta anche il rapporto tra persone, che ha
visto molti avvicendamenti alla guida delle
principali associazioni di rappresentanza.
Un tema, quello del sistema di relazioni con
i “corpi intermedi” della società, che Poletti
ha chiamato in causa anche sotto un altro
profilo.
“Se il nostro terreno privilegiato di posizionamento” -ha spiegato- “è quello della promozione di un’idea di società fondata, per
dirla con l’espressione utilizzata in Francia
dal Presidente Hollande, sull’economia sociale e solidale, allora dobbiamo porci il problema dell’opportunità di relazioni più
strutturate anche con quelle realtà, come le
fondazioni e le associazioni, che di questo
mondo sono parte costitutiva”.
“La partita che la cooperazione deve giocare”
-ha continuato Poletti- “è appunto quella di
proporre una nuova idea di economia e di
società, di affermare quel protagonismo sociale che abbiamo indicato come impegno al
nostro ultimo congresso nazionale; e lo strumento più efficace per costruire un nuovo
pensiero cooperativo e rappresentarlo ade-
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guatamente nel rapporto con la società e le
istituzioni è l’Alleanza delle Cooperative”.
“Lungi da visioni minimaliste che potrebbero inficiare il completamento del progetto” -ha spiegato Poletti- “l’Alleanza deve
proporsi come soggetto che vuole costruire
una propria identità e capace di parlare ai
diversi segmenti della società per offrire
l’opportunità di protagonismo ai giovani, alle
donne, agli imprenditori; che opera per
uscire da un’idea di ‘minorità’ dell’impresa
cooperativa, che anche noi abbiamo accettato nel passato, per affermarne la piena
‘dignità’ nel panorama imprenditoriale e sociale; che ricompone la frattura concettuale
tra individuo e comunità, affermando il valore di una forma di impresa che è strumento a disposizione dei cittadini per
esprimere le proprie capacità e dare risposta alle proprie esigenze”.
Da qui l’esigenza di procedere con decisione sulla strada dell’unità, anche con decisioni di natura organizzativa che, però,
hanno un forte valore simbolico. A tale proposito, Poletti ha concluso informando che
presto verrà individuata una sede “fisica”
dell’Alleanza e saranno definiti modelli organizzativi di lavoro comune degli uffici
delle tre organizzazioni che hanno dato vita
al coordinamento.
Sintesi degli interventi
alla Direzione
Stefano Patrizi
Legacoop Ravenna
La manifestazione elettorale ha evidenziato
una grave mancanza di fiducia nella classe
dirigente del Paese e la volontà di dialogare
in modo nuovo e trasparente. Tutto questo
può rappresentare una opportunità per l’organizzazione, se saprà cogliere il disagio ed
interpretarlo agendo in maniera coerente con
le aspettative di cambiamento. L’auspicio è
che Legacoop aiuti la nascita in autonomia
dei gruppi territoriali dei Coordinamenti di
Generazioni, affinché le nuove sensibilità dei
cooperatori e delle cooperatrici siano considerate e rappresentate nelle nuove nomine
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane.
Lucio Valente
Coordinatore Generazioni Legacoop
Il coordinamento di Generazioni Legacoop
insieme alla Commissione Pari Opportunità,
hanno inviato una lettera alla Presidenza
Legacoop per ribadire la disponibilità a lavorare alle iniziative dell’Alleanza delle Cooperative Italiane ed invitando a considerare
la necessità di rappresentare nella Governace dell’Alleanza, in modo paritario, generi
e generazioni per continuare a dare un segnale visibile di cambiamento.
Paola Menetti
Presidente Legacoopsociali
Stiamo pagando gli effetti di una crisi che è
molto profonda e gran parte della classe dirigente del Paese sembra inadeguata a farvi
fronte. Noi siamo parte di questa classe dirigente; e se vi sono spazi di miglioramento
nel complesso, ci sono anche per noi. Tutti
fatichiamo a fare un’analisi del voto; ma non
possiamo abdicare dal fare un’analisi della
realtà, senza semplificare. È indubbio che
sui risultati del voto ha pesato l’insoddisfazione; ma c’è anche il fatto che i giovani
guardano alla realtà con occhi diversi da
quelli delle generazioni che li precedono. E
un grande errore è stato, forse, commesso
da chi, “occupando” da tempo posizioni di
responsabilità, in nome di una pervicace volontà di non mollare ha preteso di provare a
capire il futuro calandosi nei panni dei giovani invece di dare spazio ad un loro protaContinua>>
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gonismo diretto. C’è, insomma, un dato di
inamovibilità della classe dirigente rispetto
al quale credo sia utile interrogarci. Su questo tema noi possiamo giocare un ruolo, abbiamo gli argomenti per discuterne e
tradurlo in fatti; se pensiamo che ci sia un
deficit di elaborazione per proporre meglio
la nostra idea di società e di economia impegniamoci per superarlo. Lo stesso discorso vale per il senso che vogliamo dare
al progetto dell’Alleanza. Occorre che su
questi temi si discuta nei nostri organismi a
tutti i livelli per poi trarne conseguenze operative. E questo vale anche per il discorso di
un ampliamento dell’interlocuzione politicoassociativa in relazione all’obiettivo di
un’economia sociale e solidale.
Simona Caselli
Presidente Legacoop Reggio Emilia
Nel prossimo futuro bisognerà insistere affinché l’agenda politica si occupi in tempi
certi dei mancati pagamenti alle imprese dei
debiti della Pubblica Amministrazione e del
rinnovo degli ammortizzatori sociali in scadenza. La turbolenza finanziaria restringerà il
credito e la percezione della gravità della situazione mette in attesa le filiere e gli investitori e potrà mettere in crisi le imprese
cooperative. È necessario veicolare, in questo momento storico, l’importanza di un
nuovo paradigma economico e di respiro internazionale, riformare l’idea cooperativa valorizzando l’aspetto di autopromozione e
riscatto del singolo individuo attraverso il sistema cooperativo che permette trasparenza
e partecipazione. Così come appare opportuno delineare un profondo cambiamento
che si traduca in alcune azioni essenziali: delegare compiti e ruoli alle nuove generazioni
su basi strette di merito; adottare coerenza e
sobrietà nei comportamenti, prevedendo
anche equità dei livelli retributivi; dare sbocco
alla diffusa richiesta di partecipazione.
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tema delle pari opportunità è diverso da
quello delle persone che hanno cinquant’anni: non tanto come pari opportunità di genere, ma di categorie che si trovano di fronte
a serie difficoltà -coppie di fatto, omosessuali,
i migranti e i loro figli- e rispetto alle quali sarebbe opportuno chiedersi noi che cosa facciamo. È un modo di vedere le cose
determinato dall’età? È possibile; discutiamone. Quanto siamo capaci di ascoltare la
società che cambia? Questa è la vera sfida
per Legacoop, che impatterà anche gli altri
due temi all’ordine del giorno. Il primo è il
patto associativo, che non può essere solo un
problema di contributi o di servizi che siamo
in grado di erogare, quanto di essere pronti
ad accogliere le esigenze delle associate o
delle associate potenziali. Il secondo è il modello economico-sociale che vogliamo proporre. Credo che il tema vada declinato su
alcuni principi e filoni chiave: la visione di
lungo periodo, le generazioni future, gli utili
indivisibili come chiave di investimento per
l’innovazione ed il lavoro. Sono filoni sui quali
oggi si concentra l’attenzione del mondo profit. Insomma, abbiamo molto da dire, ma non
ci creiamo una nicchia: poniamo i nostri temi
con concetti ed un linguaggio nuovi ed
avremo migliori opportunità di successo.
Idanna Matteotti
Legacoop Lombardia
Raccogliamo l’istanza della società di porre
attenzione al cambiamento e a chi deve esserne protagonista. È questo il nuovo futuro
a cui tendere, dove valorizzare a sufficienza
le risorse e le competenze incrementando la
presenza femminile e dei giovani. È necessario accorciare la distanza tra le cooperative e l’organizzazione di rappresentanza e
controllare, nella gestione quotidiana delle
imprese, che i valori della mission cooperativa siano applicati. Ricordo inoltre la nomina
vacante della Vicepresidente Legacoop e
chiedo l’impegno a valutare in tempi certi la
sua designazione.
Eleonora Vanni
Presidenza Legacoopsociali
È necessario ragionare in ottica di futuro e
cambiamento, concretizzare modelli nuovi
di economia democratica e partecipata per
perseguire il miglioramento della ricchezza
dei paesi e lavorare ad una proposta innovativa e di prospettiva futura di sviluppo
della cooperazione che rappresentiamo.
L’associazione dovrà lavorare in maniera significativa affinché il sistema cooperativo
acquisti sempre più una dimensione internazionale.
Luca Bernareggi
Presidente Legacoop Lombardia
Siamo una associazione di rappresentanza
di imprese ed è nostro dovere riflettere su
strade di senso e inclusive dei processi di
cambiamento. La società rivendica coerenza tra parole e fatti e sarà quindi prioritario dedicare del tempo per elaborare
provvedimenti coerenti con la dimensione
Valentina Fiore, cooperativa Placido
Rizzotto e Generazioni
Concordo con la necessità di fare un’analisi
della società e del ruolo della classe dirigente,
di chiederci se siamo in grado di capire quali
sono le esigenze delle persone e captare i segnali che arrivano dalla società. Faccio un
esempio. Nell’attività di Generazioni, ci siamo
resi conto che il nostro modo di pensare al
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sociale, oltre che imprenditoriale. Il modello
cooperativo realizzato in Spagna, a Mondragon, vede attuati a tutti i livelli parametri di equità per le retribuzioni dei soci. I
nuovi rappresentanti istituzionali e politici
dovranno conoscere la cooperazione per
averne una percezione chiara che rappresenti al meglio le opportunità che offre. Per
questo bisognerà sfruttare al meglio l’Alleanza delle Cooeprative Italiane e lavorare a
delle proposte unitarie da sottoporre agli
interlocutori politici ed istituzionali, che rappresentino al meglio i valori e le istanze del
movimento cooperativo.
neo e non rivendicativo delle pari opportunità
come ricchezza per il sistema cooperativo,
rispettando le competenze ed il merito.
Presidente Comitato Garanti
È giunta a compimento la crisi di una classe
dirigente onnipotente che ha smarrito la conoscenza della realtà. La critica esplode in
rivolta e diventa antipolitica, con una reazione rabbiosa verso l’austerità e i tagli alla
spesa pubblica. Il Comitato dei Garanti Legacoop ribadisce la necessità di assumere
in maniera convinta l’attuazione delle regole
del patto associativo e di vigilare affinché
sia rispettata l’equità tra livelli retributivi
massimi e minimi nelle imprese cooperative ed il ricambio intergenerazionale dei
gruppi dirigenti.
Giovanni Luppi
Gian Luca Cerrina Feroni
Dora Iacobelli
Presidente Commissione
Pari Opportunità
È necessario rilanciare i temi propri della
cooperazione nell’Alleanza delle Cooperative
Italiane. La lettera inviata dalla Commissione
Pari Opportunità, insieme al Coordinamento
di Generazioni, alla Presidenza di Legacoop,
intende sollecitare l’attenzione al rispetto del
ricambio generazionale, della parità di genere e della diversità attraverso codici di
comportamento e criteri da rispettare negli
organismi dell’Alleanza delle Cooperative Italiane e come modo di vedere la società. Il fine
è quello di generare un riequilibrio sponta-
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Mario Catalano
Presidente Legacoop Campania
A fronte di una società che si disgrega nelle
rappresentanze, la cooperazione ha agito in
controtendenza, ha unito nell’Alleanza delle
Cooperative Italiane i valori di solidarietà e democrazia cooperativi, agendo in modo coeso.
È tempo di ridiscutere le equità interne e velocizzare il percorso di definizione nei territori
dei coordinamenti dell’Alleanza delle Cooperative, per poter poi creare anche coordinamenti con i settori a livello territoriale.
Presidente Legacoop Agroalimentare
Abbiamo 800 mila conferenti produttori
agricoli che hanno bisogno di un Governo in
tempi rapidi. Agrinsieme, costituita dalle associazioni cooperative sdi settore, Cia e Confagricoltura, unisce le volontà del panorama
agricolo, ma è necessario valutare e allargare il dibattito all’Alleanza delle Cooperative Italiane per delineare le priorità che
vogliamo affrontare ed approfondire l’idea
di cooperazione in questo nuovo contenitore.
Luciano Caffini
Presidente Legacoop Abitanti
Credo sia importante aprire un dibattito associativo e prevedere occasioni seminariali
per poi prendere decisioni in questa sede.
L’adeguamento delle funzioni di rappresentanza deve continuare sulla scia del lavoro svolto sino ad ora, attraverso la
definizione di piattaforme strategiche per
interloquire con il mondo politico ed istituzionale, ed anche avanzando proposte per
ottenere effetti ravvicinati sui fatturati delle
imprese. Bisogna rileggere il rapporto tra
etica e cooperazione e declinarlo in comportamenti associativi, in regole e codici da
applicare.
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della Donna
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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Messaggio dell’Alleanza Cooperative Italiane
Il mondo della cooperazione in Italia ha contribuito e contribuisce a migliorare le condizioni di lavoro delle donne. Le cooperative
hanno costruito strumenti e formule per la
conciliazione dei tempi di vita e
di lavoro ed in generale per il benessere delle persone nei luoghi
di lavoro, da cui le donne hanno
tratto vantaggio.
L’Alleanza delle Cooperative Italiane conferma il suo impegno
alla costruzione di un welfare
dalla parte delle donne e, d’altra
parte, alla valorizzazione del
contributo femminile come
componente irrinunciabile per
raggiungere più elevati livelli di
competitività e di responsabilità sociale del sistema paese.
In un contesto economico, in cui vacilla il modello di sviluppo fin qui perseguito, si aprono
grandi spazi per i contenuti ed i valori di cui e’
portatore il sistema cooperativo, che mettono
al centro la persona, la dignità del lavoro, il
protagonismo delle comunità’, la sostenibilità
ambientale.
La costituzione dell’Alleanza delle Cooperative Italiane che coraggiosamente sta facendo confluire in
un unico contenitore culture ed
esperienze imprenditoriali diverse, rafforza il ruolo della cooperazione oggi in Italia. Nella
declinazione di questo ruolo,
l’ACI considera prioritaria l’attenzione alle politiche per sviluppare l’occupazione giovanile
e femminile.
È anche guardando ai giovani e
alle donne che l’Alleanza si propone come soggetto innovatore in grado di
rispondere ai bisogni della società italiana.
È con questa convinzione che celebriamo la
giornata internazionale della donna e che ci rivolgiamo a tutte le donne, socie e lavoratrici,
preziose risorse della cooperazione.
"L'Agenda per l’uguaglianza di genere: Un
nuovo impulso!"
Nel corso degli ultimi 40 anni, la posizione
delle donne ha fatto dei progressi, tuttavia,
sono ancora pochi e troppo lenti. Incoraggiamo le nostre figlie, e le nipoti. Insistiamo
sul fatto che il mondo di oggi richieda l'uguaglianza di ogni individuo, sia uomo che donna.
Oggi il mondo deve affrontare sfide senza
precedenti. Quello che sappiamo oggi è che
gli approcci tradizionali al governo della società, alla gestione delle imprese, al finanziamento dei servizi pubblici, alle gestione dei
conflitti e della guerra non sono semplicemente piu’rilevanti.
Avere sempre più donne in posizioni decisionali, in campo politico, economico e sociale, ed a tutti i livelli della società è il modo
per modificare quelle tipologie di leadership
che ci sono servite così poco negli ultimi anni.
Oggi vogliamo un approccio diverso - un approccio - che valorizzi ogni individuo e che
ciascuno, uomo o donna, possa contribuire a
costruire un mondo migliore.
Non possiamo più tollerare un mondo in cui
si accetta di uccidere una bambina per il
fatto di voler andare a scuola, o ignorare il
reato di stupro contro una donna che si è trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Noi pensavamo che la campagna per l’eguaglianza passasse per i salari bassi, la discriminazione, l’umiliazione o il soffitto di cristallo
nei luoghi di lavoro, o la fame e la povertà.
Ma troppo spesso si manifesta in atti di oppressione e repressione. Costruire un mondo
migliore è permettere ad ogni persona di crescere e realizzare il proprio potenziale, nient’altro potrà farlo.
Vogliamo che le politiche centrate sulle per-
Messaggio di Pauline Green,
Presidente della Alleanza Cooperativa Internazionale
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sone diventino prioritarie, quelle che valorizzano, le imprese che mettono le persone, e
non il profitto, al centro delle decisioni economiche, credere che il denaro possa essere
speso meglio per creare un contesto giuridico e sociale più equo e più giusto, piuttosto
che finanziare despoti politici o conflitti.
Le imprese cooperative hanno fatto molto per
aiutare le donne a promuoversi nelle attività
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economiche. Guadagnando il rispetto della
società, la legittimazione e l’influenza politica.
Tutto ciò è avvenuto lentamente.
E’tempo per noi di dimostrare che il nostro
movimento cooperativo può essere un movimento per l'emancipazione economica, sociale e politica di tutte le donne.
Questo è il vero messaggio cooperativo della
Giornata internazionale della donna.
GIORNATA INTERNAZIONALE
DELLA DONNA
Messaggio del Comitato mondiale ACI per l'uguaglianza di genere;
María Eugenia Pérez Zea, presidentessa ACI Mondo Comitato per le Pari Opportunità
Oggi, la Giornata internazionale della donna viene celebrata in tutto il
mondo e l’opportunità è data per evidenziare il ruolo fondamentale
delle donne nella promozione dello sviluppo, la pace e la sicurezza.
Oggi abbiamo molte prove dei rapidi progressi delle donne e del loro
ruolo sempre più importante per lo sviluppo del mondo. Tuttavia, le
sfide che le donne dovranno affrontare sono ancora enormi e richiedono loro di essere più forti che mai.
Siamo a un punto di svolta nella storia. C’è un bisogno urgente di rivedere gli stereotipi sulle donne in posizioni di potere e di leadership
al fine di garantire la parità di trattamento nel processo decisionale e
consentire loro di dare il meglio di sé per lo sviluppo socio-economico.
La storia ci insegna che l’impatto negativo della disuguaglianza influenza tutta l’umanità e, quindi, raggiungere la parità di genere è una
rivendicazione sociale ed economica che le donne e gli uomini, dovranno affrontare senza distinzione.
Molti studi evidenziano che la realizzazione della parità di diritti per le
donne è inestricabilmente legata alla riduzione della povertà, alla promozione della salute e dell’educazione, agli effetti del cambiamento climatico ed al percorso verso uno sviluppo più sostenibile. Tutti questi
obiettivi, il movimento globale delle cooperative li fa propri. Essi sono
interdipendenti e la loro realizzazione dipende dai progressi verso
l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne.
Il modello di impresa cooperativo è una piattaforma ideale per eliminare le barriere che generano le disuguaglianze ed è il modello migliore per permettere alle donne di accedere ad una democrazia
partecipativa, agli organi decisionali, ai mercati ed alle tecnologie, e sopratutto, per proteggerle dalle ingiustizie di cui il modello di sviluppo
che attualmente prevale è portatore. Un terzo dei dirigenti d’azienda
sono donne e il loro numero è in aumento, soprattutto nei paesi a
basso reddito. Queste dirigenti spesso sono a capo di cooperative. Le
donne parlamentari, giudici e attiviste sono portatrici di cambiamenti
e di un altro modo di operare.
I governi e la società civile stanno sperimentando nuovi approcci per
aprire l’accesso delle donne alla giustizia attraverso riforme giuridiche, in questa direzione, e garantire la riparazione di tutti i torti subiti.
Noi tutti sappiamo che, se le donne avessero ricevuto una buona edu-
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cazione, avessero conosciuto i loro diritti ed avessero goduto di poteri
decisionali, sarebbero state in grado di esigere ciò a cui hanno diritto.
La Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione
contro le donne è stata ratificata da 186 paesi. 125 paesi hanno
messo al bando la violenza domestica, 117 paesi hanno disposizioni
di legge sulla parità di retribuzione e 115 paesi garantiscono alle
donne diritti di eguaglianza sulla proprietà, ecc.
Viviamo ancora in una società che permette che le donne siano retribuite di meno o che decine di donne vengano assassinate ogni anno
senza che questa società si mobiliti, come fa nella lotta contro il terrorismo. In circa tre quarti del mondo, le donne sono ancora le principali vittime della povertà, di abusi e di intimidazioni. I flagelli sono
esperienza quotidiana in un secolo che dovrebbe consacrare la loro
emancipazione.
Migliaia di cooperatrici e cooperatori ritengono che la discriminazione
basata sul sesso, costituisca un ostacolo importante per la democrazia e lo sviluppo sostenibile, ed è questa convinzione che ci spinge a
promuovere, difendere e rafforzare l’attuazione dei diritti delle donne
e delle bambine.A tal fine, servono approcci educativi speciali per facilitare la loro emancipazione e la promozione ai più alti livelli amministrativi e di direzione, e modificare i dati statistici in materia di
rappresentanza di genere di uomini e donne.
Attualmente, le nostre società si trovano ad affrontare difficili questioni
di diversa natura, che vanno dall’economia all’ambiente, ed è ora di
approfittare di queste grandi opportunità, per sostenere che i cambiamenti sono possibili anche in momenti così difficili.
Invito tutte le cooperative nel mondo a dare priorità, nelle proprie politiche, al riconoscimento di pari diritti e opportunità per le donne, un
presupposto per la costruzione di un mondo più sicuro, equo e prosperoso.
L’ACI riconosce che il tema dell’uguaglianza uomini-donne ha attualmente una rilevanza maggiore del passato. Cogliamo l’occasione per
iniziare il Decennio Cooperativo sostenendo apertamente che il nostro
modello di governance è il più indicato allo sviluppo socio-economico
per la sua trasparenza, la sua differenziazione ed il suo sostegno a tale
slancio decisivo, che aprirà la strada alla costruzione di un altro mondo.
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ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
Contrari alla costituzione
della nuova centrale di Coldiretti
In riferimento alla notizia che Coldiretti
avrebbe deciso di costituire la sesta centrale
cooperativa italiana e di avviare le procedure
per il riconoscimento della nuova organizzazione da parte del Ministero dello Sviluppo
Economico, Giuliano Poletti, Presidente
dell’Alleanza delle Cooperative Italiane,
anche a nome dei copresidenti Maurizio
Gardini e Rosario Altieri, ha rilasciato la
seguente dichiarazione:
“In una fase nella quale è largamente diffusa
la convinzione che sia necessario costruire,
anche nel campo della rappresentanza, strumenti che siano in grado di presidiare in
modo efficace problematiche complesse
quali la globalizzazione dei mercati, la finanziarizzazione dell’economia, la concentrazione della domanda e dell’offerta, la scelta
di costituire una nuova, piccola centrale cooperativa va palesemente contro la storia.
È una scelta dannosa quella di scomporre
ulteriormente la rappresentanza, in un momento in cui è sempre più doveroso aggregare per rendere più moderno il ruolo dei
corpi intermedi. Provare a strappare, qua e là
per l’Italia, iscrizioni di imprese nel tentativo
di dar vita a una nuova organizzazione non
conferisce reale rappresentanza a niente e
nessuno.
Le centrali cooperative che hanno dato vita
Primo piano
Legacoop
8
all’Alleanza delle Cooperativa Italiane, come
strumento di unificazione della rappresentanza del mondo cooperativo per migliorarne
e rafforzarne la capacità di interlocuzione istituzionale e l’efficacia imprenditoriale, valutano questa scelta di divisione, della quale
non sono chiare le ragioni e le finalità, come
un errore che, alla fine, produrrà un danno
che sarà fatto pagare agli imprenditori agricoli, ai lavoratori e a tutti i cittadini.
Per queste ragioni, l’Alleanza delle Cooperative Italiane è fermamente contraria al disegno di Coldiretti”.
ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE
SERVIZI E UTILITIES
Situazione grave per le aziende
della filiera dei rifiuti urbani
La Tares è la nuova tassa comunale sui rifiuti
e sui cosiddetti “servizi indivisibili” dei comuni.
La sua entrata in vigore, nel 2013, è stata accompagnata da una serie di rinvii sul pagamento della prima rata, che, per ragioni
“elettorali”, è stata portata al prossimo mese
di luglio.
Ora, questo significa (al di là di una serie di
problematiche tecniche sulle modalità di riscossione, che rischiano di aggravare ulteriormente il problema) che i primi incassi di
quest’anno relativi al servizio rifiuti avverranno
in luglio e, concretamente, la parte necessaria per pagare le aziende fornitrici potrà essere disponibile a settembre/ottobre.
Settori
Territori
La situazione di cassa e la liquidità delle
aziende fornitrici, tra cui tante cooperative del
settore servizi, rischia pertanto di subire un
aggravamento molto pesante.
In tale contesto, che vede in sofferenza anche
le società multiutility (cioè coloro che spesso
ci affidano i servizi) sono possibili anche ripercussioni sull’erogazione del servizio, che
in diverse zone d’Italia vive già delle vere e
proprie emergenze, economiche e ambientali.
Il Coordinamento “Alleanza Cooperative Italiane servizi e utilies” esprime forte preoccupazione per quanto venutosi a determinare,
già denunciato dall’Associazione dei Comuni
(Anci) e dalla Federazione delle aziende di
igiene urbana a maggioranza pubblica (Federambiente).
Pur nella consapevolezza della delicata situazione politica che il nostro paese sta vivendo,
si rende indispensabile un intervento dei soggetti istituzionalmente legittimati affinchè vengano assunti provvedimenti urgenti.
Tali provvedimenti dovranno assicurare, per il
2013, modalità di riscossione che non penalizzino i soggetti della filiera, tra cui le nostre
cooperative e i lavoratori in esse impiegati,
già alle prese con le difficoltà della crisi e dell’accesso al credito.
Imprese
Sondaggio
Settori
>> Lega Pesca
9
LEGA PESCA
>> Turismo
Servizi e assistenza, la Direzione
delibera la riorganizzazione
In un momento di così grande difficoltà, la
qualificazione e la specializzazione dei servizi è un elemento strategico per rafforzare
il ruolo dell’Associazione a fianco delle imprese operanti nella filiera ittica. E’ con questo obiettivo che la Direzione nazionale di
Lega Pesca, riunita il 6 marzo a Roma, ha
deliberato la riorganizzazione della propria
rete di assistenza e servizi offerti agli associati illustrata dal direttore Antonio Angotti,
e approvandola all’unanimità, nell’ambito
del processo di adeguamento organizzativo
che l’Associazione ha intrapreso per fronteggiare al meglio i profondi mutamenti di
scenario cui la filiera ittica è chiamata. Grave
la preoccupazione espressa dall’Assemblea
per la forte instabilità del quadro politico che,
insieme ad una situazione di sostanziale
stallo dell’apparato amministrativo, rischia
di aggravare l’impatto di una crisi economica e sociale già molto pesante per il settore ittico. Unanime l’auspicio nel recupero
di una interlocuzione politico istituzionale
stabile, in grado di esprimere soprattutto
una presenza forte in Europa dove i prossimi mesi saranno cruciali per la definizione
della riforma della PCP e del suo strumento
finanziario Feamp, che ridisegneranno le
sorti del settore per il prossimo decennio.
Il nuovo modello organizzativo della rete di
assistenza e servizi, si basa sulla messa in
rete e sulla migliore interazione tra le risorse
esistenti e si articola sulla netta distinzione
tra assistenza e servizi orizzontali, offerti e
garantiti agli associati in forma gratuita in
forza della loro adesione all’Associazione e
della regolarità nella contribuzione, e servizi
personalizzati o di prossimità, offerti alle
cooperative o ai loro soci, che, per il carattere prettamente specialistico e per la natura di specifico rilievo soggettivo debbono
Primo piano
Legacoop
Settori
Territori
prevedere la copertura dei costi da parte del
beneficiari.
L’assistenza e i servizi orizzontali saranno offerti attraverso la strutturazione di un Portale Servizi, fruibile on line con accesso
diretto sul sito associativo, autonomo ma interagente con la Rete Nazionale Legacoop,
articolato per macroaree e con approfondimento di contenuti. L’assistenza e i servizi
personalizzati o di prossimità saranno offerti
dalle strutture nazionali di riferimento dell’Associazione (Consorzio Mediterraneo,
Ecoittica service, Confidifin pesca, Cesvip/For…mare, AMA, Halieus, Ticoop), da
società di servizio territoriali e consulenti
esterni opportunamente convenzionati con
Lega Pesca.
La fornitura del servizio sarà effettuata tramite protocolli sottoscritti dalle cooperative
con la singola struttura ovvero tramite servizio diretto su richiesta della singola impresa. Il servizio sarà a pagamento sulla
base di un tariffario. Per servizi personalizzati si intendono in via semplificativa e non
esaustiva le pratiche amministrative, quali i
servizi alla flotta; le consulenze specialistiche quali le analisi di bilanci, i progetti di investimento, di fusione o concentrazione, la
finanza agevolata, la ottimizzazione dei processi organizzativi; le certificazioni, i contenziosi, l’informatizzazione, etc. Amplierà i
servizi agli associati la stipula di convenzioni
con soggetti terzi per garantire alle cooperative e ai loro soci condizioni vantaggiose
per l’acquisto di beni e servizi (carburanti,
credito, abilitazioni, trasmissioni, etc.).
TURISMO
L’OITS prepara le celebrazioni
del Cinquantennale
L’Esecutivo di OITS, Organizzazione Internazionale del Turismo Sociale, riunitosi il 27
febbraio a Bruxelles, ha avviato la definizione
del programma delle Celebrazioni del Cinquantesimo Anniversario dell’organizzazione
e del Forum Europeo.
Gli eventi si terranno in Belgio, fra Blankenberge e Bruxelles.
La fase più solenne delle Celebrazioni è prevista al Parlamento Europeo.
Maurizio Davolio, Responsabile Turismo
di Legacoop, ha proposto di dare un taglio
Imprese
Sondaggio
Settori
innovativo e concreto al Forum, che non
deve a suo giudizio limitarsi a ripetere i temi
già discussi in altre occasioni, riguardanti i
valori e i principi del turismo sociale, il sostegno alla fruizione della vacanza, l’accessibilità, le politiche governative.
Davolio ha proposto, e le proposte sono
state accettate, di tenere una sessione di
networking in cui i soci di OITS abbiano la
possibilità di conoscersi e di avviare collaborazioni fra di loro; una sessione dedicata
alla presentazione delle esperienze realiz-
Primo piano
Legacoop
10
zate dai soci e delle loro buone pratiche, e
una sessione dedicata all’incontro con i responsabili delle nuove e crescenti associazioni che grazie ad Internet propongono
forme di turismo basate sulla gratuità o sulla
condivisione dei costi e assicurano un rapporto più intenso e amichevole fra ospitanti
e ospitati: il couchsurfing, lo scambio di
case, il car pooling, i greeters, le nuove
forme di autostop.
Agli eventi saranno inviate le rappresentanze
delle istituzioni europee, degli Stati e delle
Settori
Territori
Regioni, l’OMT, le associazioni professionali
e sindacali.
Sarà elaborato un Memorandum da rivolgere al Parlamento Europeo, in vista delle
elezioni del 2014.
L’Esecutivo di OITS ha preso atto dello stato
di avanzamento del progetto STEEP per la
realizzazione del portale rivolto al turismo sociale.
Ha inoltre preso in considerazione la possibilità di dar vita ad un soggetto giuridico per
la rappresentanza a livello europeo.
Imprese
Sondaggio
Territori
>> Veneto e Friuli Venezia Giulia
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VENETO E FRIULI VENEZIA GIULIA
>> Piemonte
Prosegue l’integrazione
fra Legacoop delle due regioni
>> Lombardia
Prosegue lo sviluppo di sinergie fra Legacoop Veneto e Legacoop Friuli Venezia Giulia. Sabato 9 marzo, con inizio alle ore 9.30,
presso l’Abbazia di Sesto al Reghena (Pordenone), verrà presentato il percorso comune di crescita che le due realtà
associative regionali hanno deciso di intraprendere per favorire i propri associati, scegliendo di mettere in rete i servizi alle
imprese, e impegnandosi a garantire una
rappresentanza politico-sindacale più adatta
ad affrontare le difficoltà del presente e le
sfide del futuro.
Questi i temi al centro dell’incontro “Legacoop nel Nord-Est: eccellenze in rete a servizio della cooperazione”, che vedrà
intervenire Enzo Gasparutti, presidente di
Legacoop Fvg, Gianfranco Lucatello, presidente di Legacoop Veneto, Roberto
Sesso, vicepresidente Legacoop Fvg e consigliere di amministrazione di Coop Nordest,
Paolo Dalla Bella, presidente, IsfidPrisma
società cooperativa, Nicola Comunello, vicecoordinatore Legacoop Servizi Distretto
Nord Est.
Le conclusioni saranno affidate a:
Giuliano Poletti, presidente Legacoop nazionale e presidente Aci, Alleanza delle cooperative italiane.
Legacoop Veneto e Legacoop Friuli Venezia
Giulia hanno iniziato da tempo a stringere solide alleanze: il 2012 ha visto la costituzione
di comparti unitari nel settore del multiservizi, della cultura, della logistica e dell’agroalimentare. Lo scorso novembre ha preso
avvio la prima fase di integrazione nel settore della formazione, con il cda di IsfidPrisma che ha cooptato tre consiglieri del Fvg,
ha allargato la base sociale a importanti coop
friulane e si è posto, nel medio termine,
l’obiettivo di divenire la società di formazione
e di servizi alle imprese dell’intero sistema
cooperativo del Nord-Est.
Sabato le due realtà associative regionali
compiranno assieme un altro passo importante - che si inserisce nel più ampio percorso dell’Alleanza delle cooperative italiane
-, nella consapevolezza che le sfide economiche da una parte e gli interessi delle imprese dall’altra, necessitano di livelli di
rappresentanza nuovi, più forti ed efficaci e di
>> Lombardia
>> Liguria
>> Emilia Romagna
>> Emilia Romagna
>> Toscana
>> Puglia:
>> Basilicata
>> Calabria
>> Reggio Emilia
>> Reggio Emilia
>> Modena
>> Napoli
>> Bari
Primo piano
Legacoop
Settori
Territori
un’offerta di servizi più ampia e qualificata.
L’incontro sarà anche l’occasione per valutare l’esito elettorale del 24-25 febbraio.
PIEMONTE
A Torino il film “Quanto pesa
il tuo edificio Mr Foster?”
Il Gruppo Unipol e Biografilm Collection portano a Torino la proiezione del film “Quanto
pesa il tuo edificio Mr Foster?”
Biografilm è l’innovativo sistema di distribuzione cinematografica sviluppato da Biografilm Festival che ha deciso, grazie al
fondamentale contributo di Unipol, di
portare nelle sale italiane un’accurata selezione di documentari incisivi ed efficaci nel
delineare nuovi modi di analizzare, comprendere e affrontare le complesse dinamiche del mondo contemporaneo.
Quanto pesa il suo edificio, Mr.Foster?
Lunedì 11 marzo - Cinema Massimo - Via
Verdi 18 -Torino - Ore 20.30
Diretto da Carlos Carcas e Norberto Lopez
Amado, il film ripercorre l’ascesa di uno degli
architetti più importanti del mondo, Norman
Foster, e la sua ricerca senza fine di migliorare la qualità della vita attraverso il design.
Il documentario fa il punto sulla sua carriera
e racconta come sia riuscito a realizzare alcune opere che hanno segnato lo skyline
delle maggiori metropoli del mondo: dall’Aeroporto di Pechino all’Hearst Building di New
York al 30 St Mary Axe di Londra
LOMBARDIA
Terzo ed ultimo appuntamento
coniseminaridiErgonCooperativo
Appuntamento con il terzo ed ultimo incontro del ciclo seminariale organizzato da Legacoop Lombardia, in collaborazione con
l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, all’interno del progetto Ergon Cooperativo
Lombardo. Conoscenza, formazione e buone
pratiche a sostegno delle reti d’imprese.
Appuntamento con il terzo e ultimo incontro
del ciclo seminariale organizzato da Legacoop Lombardia, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca,
all’interno del progetto Ergon Cooperativo
Lombardo. Conoscenza, formazione e buone
Imprese
Sondaggio
Territori
pratiche a sostegno delle reti d’imprese.
L’incontro si tiene venerdì 8 marzo dalle ore
9.30 alle ore 13 e verterà su “Gli strumenti
giuridici e le discipline dei processi di aggregazione delle imprese: profili di diritto societario, commerciale, della concorrenza, del
lavoro e tributari”.
Intervengono:
- Dott. Luca Purpura e Dott. Cesare Gattoni: relazione di diritto commerciale;
- Prof. Franco Scarpelli e Dott.ssa
Marta Giaconi: relazione di diritto del
lavoro;
- Prof. Maria Cecilia Fregni: focus sui
profili specifici di diritto tributario.
e i referenti del movimento cooperativo:
- Pierluigi Stefanini, Presidente Gruppo
Unipol;
- Brenno Peterlini, Presidente CNS
(Consorzio Nazionale Servizi);
- Cesare Meregalli, Dottore Commercialista;
- Antonio Zanotti, ricercatore Cecop (European Confederation of Workers’ Cooperatives, Social Cooperatives and Social
and Participative Enterprises).
L’incontro si svolge nell’Aula Lauree Scuola
di Giurisprudenza (II piano) dell’Università
degli Studi di Milano-Bicocca (Edificio U6
Piazza dell’Ateneo Nuovo 1) a Milano.
LOMBARDIA
“Il ruolo del consigliere
nell’impresa cooperativa”
Si svolge da marzo a maggio 2013 il corso
di formazione “Il ruolo del consigliere di
amministrazione nell’impresa cooperativa”
organizzato da Ceref, Cesvip e Legacoop
Lombardia.
Titolo: Il ruolo di consigliere di amministrazione nell’impresa cooperativa
Ore totali: 28
Destinatari:
- Membri del CdA di imprese cooperative
di nuova nomina
- Membri del CdA di imprese cooperative
già in carica
- Futuri membri del CdA di imprese cooperative
Obiettivi Formativi - Obiettivo del percorso è approfondire la conoscenza, i comPrimo piano
Legacoop
12
piti e le responsabilità dei membri di CdA di
imprese cooperative, al fine di rafforzare le
professionalità all’interno dei CdA.
Il percorso si propone pertanto di fornire gli
strumenti e le competenze necessarie per
rendere i Consiglieri operativi fin dalla prima
assemblea del CdA.
Metodologia didattica - La metodologia
didattica alternerà momenti di lezioni frontali, finalizzate al trasferimento dei concetti
e delle conoscenze legate ai temi considerati, a sessioni di lavoro ad apprendimento
pratico, basato su analisi di casi, simulazioni ed esercitazioni individuali o in sottogruppi, sotto la guida e l’osservazione del
docente.
La didattica sarà inoltre impostata in modo
da favorire il dibattito e lo scambio di esperienze anche fra i partecipanti.
Riferimenti organizzativi - Legacoop
Lombardia 02/28456208 – [email protected]
Sede - Milano (altre sedi territoriali saranno
valutate in base alle richieste dei partecipanti).
LIGURIA
Oltre duecentocinquanta gli
studenti coinvolti in Bellacoopia
Sono otto i progetti imprenditoriali in forma
cooperativa - innovativi e creativi, elaborati
dalle scuole secondarie liguri – prescelti nell’ambito del concorso “Bellacoopia” promosso da Legacoop Liguria.
Questa sesta edizione era aperta alle classi
3ª, 4ª e 5ª delle scuole secondarie superiori
della regione Liguria. Oltre duecentocinquanta gli studenti coinvolti.
“ I progetti sono stati selezionati in funzione
della fattibilità e dell’originalità dell’idea imprenditoriale e delle capacità di esaltare gli
aspetti di mutualità, socialità e solidarietà –
spiega Gianluigi Granero, presidente di Legacoop Liguria -.
Bellacoopia si inserisce nel contesto di un rinnovato impegno da parte di Legacoop Liguria per promuovere i talenti giovanili grazie ad
una serie di progetti che hanno l’obiettivo di
far diventare Genova punto di riferimento fondamentale per le nuove generazioni in campo
professionale.
Settori
Territori
E a queste nuove generazioni desideriamo far
conoscere le potenzialità e i vantaggi di costruire il proprio futuro lavorativo tramite la
cooperativa”.
Le classi coinvolte avranno modo di apprendere tecniche di gestione aziendale, scoprire la storia, l’organizzazione e i valori del
movimento cooperativo.
I giovani, grazie alla docenza di alcuni esperti,
acquisiranno le nozioni necessarie e poi, virtualmente, fonderanno la propria cooperativa, scegliendo tra i compagni quelli più adatti
a ricoprire vari ruoli: innanzitutto quelli rappresentativi ma anche l’economo e il responsabile delle relazioni esterne.Avviando inoltre
una ricerca di fondi per finanziare il proprio
progetto, stendendo un business plan ed infine producendo un piano di promozione e
marketing per pubblicizzare la loro impresa.
I promotori metteranno a disposizione delle
classi selezionate i supporti didattici necessari per la redazione dei progetti ed individueranno un tutor referente per ogni progetto,
a supporto dell’attività delle scuole.
Studenti ed insegnanti avranno a disposizione
uno spazio web dove comunicare e interagire
con la possibilità di scaricare il materiale.
Le classi avranno modo di sviluppare la propria idea imprenditoriale attraverso la partecipazione a 7 incontri della durata di due ore
ciascuno presso l’Istituto o le sedi definite con
la possibilità che la classe possa partecipare
ad uscite didattiche.
Gli incontri saranno condotti, in presenza dell’insegnante, da un tutor designato dagli organizzatori.
Le classi verranno premiate con un buono
spesa di 500€ per materiali didattici e potranno partecipare alla “giornata cooperativa”
con visita guidata, ospiti delle cooperative di
turismo liguri.
Imprese
Sondaggio
Territori
I progetti sono stati valutati da una commissione costituita da membri designati dai promotori, tra cui esperti di pedagogia e
didattica, di formazione professionale, di bilancio e controllo di gestione, di politiche sociali.
“Scuola e lavoro sono le due facce della
stessa medaglia – commenta Sergio Rossetti. Questo progetto è di particolare importanza perché permette ai giovani di affiancare
l’esperienza, assessore alla Formazione,
Istruzione e Università della Regione Liguriasul campo agli studi. Avranno la possibilità di
capire l’effettiva fattibilità di un progetto, imparando a conoscere il mondo delle imprese
cooperative: sono esperienze essenziali nella
formazione di un giovane”.
Il concorso è promosso da Legacoop Liguria,
con il patrocinio di Regione Liguria, Provincia
di Genova, Comune di Genova, Fondazione
De Mari; con la collaborazione delle Camere
di Commercio di Genova, Savona, Imperia e
La Spezia; con il supporto di Coop Liguria,
Fondazione Coopsette, CLP, CIR, Cooperativa
Bazzino, Coopservice, Coopselios, Unipol
Banca, Unipol Assicurazioni, Cooperativa Coseva.
Il coordinamento del progetto è a cura di Pandora coop sociale onlus.
EMILIA-ROMAGNA
Lavori in corso per il progetto
Promozione Cooperativa
Da circa un anno Legacoop Emilia Romagna,
in stretta collaborazione con le strutture territoriali, sta lavorando ad un progetto di supporto alla promozione cooperativa. L’obiettivo
è rilanciare l’auto-imprenditorialità in forma
cooperativa rivolgendoci, in particolare, verso
quei gruppi di persone che maggiormente
sono colpiti dalla disoccupazione e dall’assenza di prospettive, presso i quali la cooperazione deve rafforzare progettualità e
vicinanza.
“Pensiamo, innanzitutto, ai giovani disoccupati, neo laureati, diplomati” – dichiara Roberta Trovarelli, Responsabile Promozione
Legacoop Emilia Romagna- “che scontano
gli effetti della crisi, affacciandosi al mondo
lavorativo con scarse o confuse aspettative di
impiego, di crescita e di autonomia. Una situazione che preoccupa molto anche in una
Primo piano
Legacoop
13
regione come l’Emilia-Romagna, dove il
tasso di disoccupazione dei giovani tra i 18
e i 29 anni ha superato il 13%, abituata a
ben più favorevoli statistiche occupazionali”.
“A questo scopo” -prosegue Roberta Trovarelli- “stiamo mettendo a disposizione una
serie di strumenti per chi voglia fare cooperativa. A partire dal sito dedicato (www.farecooperativa.it), che è on-line già da
settembre 2012. Il sito raccoglie materiali,
notizie e buone prassi utili a conoscere cos’è
una cooperativa, quale percorso seguire per
arrivare a costituirne una e quali opportunità
di finanziamento sono disponibili a supporto
dello start up”. All’interno del portale tutti i
territori hanno una loro area dedicata e le
proprie iniziative distintive in evidenza, accanto a quelle di interesse regionale. Attraverso il sito si intende valorizzare gli sportelli
permanenti di promozione presenti sul territorio, che sono il cuore dell’attività di promozione perché a stretto contatto con le
persone.
Grazie all’intraprendenza dei referenti Legacoop territoriali e dal network Generazioni si
stanno realizzando incontri ed eventi mirati
presso le università del territorio.
In Emilia-Romagna sono presenti 4 Atenei
ed un discreto numero di sedi decentrate,
per un totale di 145.000 studenti e 5.500
docenti e ricercatori strutturati: un vero patrimonio di professionalità con una naturale
attitudine alla ricerca e all’innovazione.
Dalle idee migliori dei ricercatori, dei laureandi e dei professionisti può nascere una
nuova generazione di imprese.
“La nostra attività di promozione” -aggiunge
Trovarelli- “si rivolge proprio a questi talenti,
per testimoniare che la cooperativa, a volta
associata ad una immagine un po’ troppo
tradizionale, è in grado in realtà di innovarsi,
di dare risposte alle nuove domande di servizi della popolazione e, allo stesso tempo, di
conservare i suoi tratti caratteristici che sono
quelli di mettere al centro della propria attività l’esperienza, la passione e i bisogni delle
persone”.
Il sostegno all’avvio di una nuova impresa
non può prescindere dal supporto finanziario
alla costituzione del capitale sociale e agli investimenti. Per fare questo si è attivato un
tavolo di lavoro congiunto, composto da rappresentanti delle principali strutture finanziarie di promozione cooperativa vicine a
Legacoop, che ha lo scopo di ripensare gli
Settori
Territori
strumenti finanziari e la rete di garanzie che
supportano lo start up e il consolidamento
d’impresa.
“Un ulteriore pezzo molto importante del percorso che stiamo facendo” -continua Roberta Trovarelli- “è l’Associazione
SeniorCoop. Si tratta di una squadra di consulenti, formata da dirigenti in pensione, che
si sono resi disponibili con la loro grande
esperienza e con la rete di relazioni e di fiducia che hanno costruito nel tempo. Una
struttura volontaria di tutoraggio ed accompagnamento, da poter coinvolgere nel difficile periodo di start up e di consolidamento
delle nuove cooperative. Un ruolo non solo
tecnico, ma anche di trasmissione dei valori
e degli ideali cooperativi”.
“Contiamo” -conclude Trovarelli- “che l’Associazione diventi il luogo in cui l’esperienza
e la pragmaticità con cui queste persone
hanno lavorato con successo per tanti anni,
si coniughi e vada a servizio delle nuove idee
di impresa. Un modo per non disperdere preziose energie ed esperienze. Sono proprio i
giovani cooperatori impegnati nella promozione cooperativa che ce lo chiedono, del
tutto intenzionati a consolidare insieme ai
“Senior” le proprie competenze di pianificazione, gestione e sviluppo della start up cooperativa, oltre che a definire azioni comuni e
politiche attive di ricambio generazionale”.
Progetto Coop. Housing,
strumenti di integrazione
Cooperazione, abitazione, mediazione
socio-culturale, integrazione. È su questi
quattro principi che si fonda il progetto
Coop.Housing, un insieme di attività con cui
Legacoop Emilia Romagna – in collaborazione con le cooperative sociali e le cooperative abitanti delle province di Bologna,
Ferrara, Parma, Modena e Ravenna – punta
ad avvicinare i cittadini immigrati al mondo
della cooperazione di abitanti.
Il progetto, di cui per Legacoop Emilia Romagna è responsabile Roberta Trovarelli,
finanziato nel 2012 dal Ministero dell’Interno come primo nella graduatoria nazionale, tramite il Fondo Europeo per
l’Integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi –
sta realizzando una serie di azioni diversificate mirate a diffondere tra i cittadini stranieri la conoscenza delle opportunità
Imprese
Sondaggio
Territori
alloggiative offerte dalle cooperative di abitanti e per favorire l’integrazione abitativa
delle diverse appartenenze.
In ciascuno dei territori coinvolti, alle attività
di accompagnamento e informazione per
l’inserimento abitativo, si affiancano percorsi
di portierato sociale, animazione e mediazione dei conflitti nei contesti condominiali
delle cooperative coinvolte.
“Le attività di mediazione sociale, stimolo alla
partecipazione e coinvolgimento degli abitanti, rappresentano uno strumento importante per curare la coesione sociale e le
buone relazioni nei quartieri delle città, sempre più variegati e segnati dalle dinamiche di
disgregazione proprie della società odierna”,
dice Eris Gianella dalla Cooperativa Sociale
Camelot Officine Cooperative, che segue il
coordinamento tecnico del progetto in supporto a Legacoop Emilia Romagna. “A Ferrara – continua Gianella – oltre a gestire il
Numero Verde informativo multilingue regionale (800 174260), collaboriamo con le cooperative di abitanti Borgo Punta e Il Castello,
e svolgiamo attività di portierato sociale attraverso uno specifico sportello a disposizione degli abitanti sia per il supporto
quotidiano ai bisogni e alle problematiche
che la convivenza può comportare, sia per
organizzare iniziative di conoscenza, vivificazione e convivialità”.
Luigi Gandolfi – della Cooperativa Parma
80, partner del progetto insieme al Comune
di Parma – fa notare l’importante lavoro
svolto in termini di inserimento abitativo dei
cittadini stranieri: “Dall’inizio del progetto, gli
Primo piano
Legacoop
14
immigrati nuovi iscritti alla cooperativa sono
22, e altre 5 persone hanno beneficiato dell’assegnazione di alloggi. Il bando alloggi
2013 ha visto 105 richieste, di cui 37 provenienti da cittadini stranieri, mentre attraverso il progetto complementare Parma
Social House sono arrivate finora 800 domande, di cui il 50% da parte di persone immigrate. Inoltre, con Coop.Housing
garantiamo attività di accompagnamento, informazione e mediazione dei conflitti, per garantire condizioni di vita sostenibili presso gli
alloggi della cooperativa, anche ai soci con
difficoltà economiche.”.
Nel ravennate, il lavoro di diffusione informativa sul territorio coinvolge numerose associazioni e servizi sul territorio, fino ad
arrivare alla consulta per gli stranieri. Matteo
Robbia della Cooperativa Sociale Zerocento:
“Negli spazi condominiali multietnici della
cooperativa partner Casacooptre stiamo attivando due nuovi servizi di portierato sociale
presso Bagnacacallo e Massa Lombarda.”.
A Modena, la collaborazione si realizza tra
Abitcoop e la cooperativa sociale Gulliver,
grazie a cui si portano avanti azioni di socializzazione in plessi condominiali situati in
quartieri ad alta presenza di cittadini stranieri.
Alessia Bellino di Gulliver ci spiega che “in
tali contesti si cerca, attraverso lo strumento
del portierato mobile, di incontrare e far incontrare gli abitanti per promuovere i valori
della solidarietà e della responsabilità propri
delle cooperative, grazie anche alla mediazione interculturale.”. “Si stanno promuovendo colloqui informali e incontri conviviali
con le famiglie: dal bere un tè insieme alle
attività di gioco con i bambini fino alle iniziative di auto-organizzazione che vengono stimolate (es. festa dei vicini, pulizia degli spazi
comuni, cura del verde, etc.).
I partner bolognesi del progetto sono invece
Ansaloni e la Cooperativa Attività Sociali.
Quest’ultima, come riferisce Giorgia Ceccolini di Coopas “realizza attività condominiali di sportello in termini di mediazione dei
conflitti, supporto alla compilazione di modulistica, mediazione linguistico-culturale.”.
“La partecipazione degli abitanti viene stimolata attraverso momenti di in cui ognuno
realizza qualcosa da condividere (cucina,
musica, etc.), mentre il lavoro civico si concretizza nella diffusione quotidiana di informazioni sui diritti e doveri di cittadinanza
Settori
Territori
(funzionamento della PA, servizi scolastici e
sanitari, etc.) e sulle alternative culturali,
sportive, formative e lavorative presenti sul
territorio.
EMILIA-ROMAGNA
Costruire e Restauro, la Turchia
come un “Global Business Bridge”
Si è svolto dal 20 al 22 febbraio scorso ad
Antalya, un evento dedicato alla filiera delle
costruzioni organizzato dalla commissione
Europea con il supporto del Ministero dell’Economia turca e dall’Unione delle camere
di commercio Turche (TOBB). L’iniziativa
aveva l’obiettivo di favorire nuove partnership
tra imprese provenienti dai paesi dell’UE e
imprese turche per sviluppare progetti congiunti lo sviluppo.
Legacoop era presente con 5 cooperative del
territorio Emiliano Romagnolo (CMC, TECNICOOP, POLITECNICA e 3ELLE) ed il Consorzio PANGEA.
L’evento di Antalya, sebbene deludente da
un punto di vista della partecipazione delle
imprese locali e della qualità degli incontri
organizzati, ha offerto alle nostre imprese la
possibilità di presentarsi in un ampio contesto internazionale e di prendere contatti con
alcuni referenti istituzionali sia italiani che
stranieri.
L’evento si colloca all’interno delle attività di
promozione della filiera cooperativa delle costruzioni, progetto che Legacoop Emilia Romagna sta implementando in collaborazione
con ICIE, Istituto Cooperativo per l’Innovazione, e il supporto istituzionale e finanziario
della Regione Emilia-Romagna,Assessorato
alle attività produttive.
Il progetto coinvolge per il momento dieci imprese cooperative fra le più rappresentative
del territorio e dell’intera filiera dell’Abitare –
Costruire – Restauro ed individua la Turchia
non tanto, o almeno non solo, come un
paese di opportunità ma specialmente come
un paese ricco di imprese interessanti con le
quali creare partenariati utili ad affrontare i
mercati limitrofi del Nord Africa e del Medio
Oriente.
L’evento di Antalya ha permesso di realizzare
una prima missione di preparazione per
l’evento di presentazione delle imprese reImprese
Sondaggio
Territori
gionali che si terrà ad Istanbul a giugno 2013
e che vede il sostegno dell’Ambasciata italiana in Turchia.
TOSCANA
Toscana: premiati i vincitori del
bando “Cominciamo Insieme”
Oggi idee, domani cooperative vere e proprie. È questo lo spirito che ha animato il
bando, intitolato “Cominciamo Insieme”, per
progetti di start up cooperative “giovanili,”
promosso dall’Alleanza delle Cooperative
Toscane (il coordinamento regionale tra
Confcooperative, Legacoop e AGCI).
La premiazione delle tre idee progettuali ritenute da un’apposita commissione più interessanti tra tutte quelle presentate, si è
svolta il 28 febbraio, con un brindisi presso
la Caffetteria della Biblioteca delle Oblate a
Firenze.
Al primo posto si è posizionato il progetto
“Nutri il sociale” che propone la nascita di
una cooperativa per l’inserimento lavorativo
di persone svantaggiate in imprese cooperative agricole. Al secondo posto “Clik”, una
start up cooperativa volta a offrire servizi ad
alto contenuto tecnologico alle aziende. Sul
gradino più basso del podio “Tourscania”,
un’idea per realizzare una cooperativa capace di offrire servizi turistici multimediali.
Il premio per i vincitori consiste in uno stage
ad indirizzo manageriale presso una cooperativa strutturata e servizi gratuiti di assistenza per l’attivazione della nuova
impresa.
“Cominciamo Insieme” è stata una delle iniziative promosse dal movimento cooperativo toscano nel 2012 per celebrare l’Anno
Internazionale delle Cooperative. L’intero insieme di manifestazioni ha preso il nome di
Primo piano
Legacoop
15
“Genere, Generazioni e Genti nella cooperazione toscana” e ha goduto del supporto
della Regione Toscana, di Unioncamere Toscana e di Fon.Coop, oltre alla consulenza
dello staff di GiovaniSì per quanto concerne
“Cominciamo Insieme”.
PUGLIA
“La Consulta per la salute
e il benessere delle donne di Bari”
Uno strumento partecipato dalla società civile
e di supporto all’amministrazione comunale
per realizzare programmi che siano realmente a “misura di donna” nella città di Bari.
Si chiama Consulta della salute e del benessere delle donne e la sua istituzione avverrà grazie alla partecipazione di associazioni
di categoria, tra cui Legacoop Puglia, organizzazioni di volontariato, categorie economiche e professionali, sindacati, enti ed
istituzioni del territorio barese. Un lavoro sinergico coordinato dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari.
Nella sala consiliare del palazzo di città del
capoluogo pugliese si è tenuto il primo tavolo
di concertazione per la realizzazione della
Consulta. A presiedere i lavori, tra gli altri, il
presidente, Carmelo Rollo, con la presidentessa della Commissione Pari Opportunità,
Flora Colamussi, rappresentanti di Legacoop Puglia, soggetto capofila del progetto
«Patto Sociale di genere della città di
Bari», che ha previsto, tra le sue azioni, proprio la realizzazione della Consulta cittadina a
tutela delle donne. La Lega delle cooperative
pugliesi, in Ats con Confcooperative Puglia,
Aiecs e Cirpas, ha difatti istituito un Tavolo
Permanente di Partenariato Sulle Politiche di Genere. Un progetto, come ha illustrato la Colamussi nel suo intervento, nato
da un approccio di genere, a partire proprio
dal tema lavoro.
La Consulta cittadina sarà il risultato di un lavoro sinergico tra una serie di attori che vivono e conoscono le problematiche delle
donne sul territorio, sia nella vita lavorativa sia
nel vivere quotidiano, tra maternità, tutela
della salute e disagio sociale. Obiettivi: supportare la programmazione dell’attività istituzionale del comune di Bari per attuare piani
di prevenzione della salute e per il ridimenSettori
Territori
sionamento del disagio femminile, nonché
iniziative che interpretino i mutamenti degli
stili di vita delle donne, delle loro differenze
sociali, etniche e culturali. In ultimo, non per
importanza, un programma contro la violenza
delle donne, attraverso formazione e informazione, anche tra gli adolescenti.
“La cooperazione è al servizio di questo importante strumento – ha sottolineato Rollo –
perché diventi reale opportunità per le persone del capoluogo pugliese. Occuparsi del
welfare in un’ottica di genere femminile significa promuovere e tutelare, nel lungo termine, un benessere che è di tutta la
cittadinanza”.
“La salute delle donne – ha rimarcato Flora
Colamussi – parte dal benessere di una città,
dalla possibilità che le donne hanno di conciliare vita lavorativa e privata”. Una delle azioni
del Patto sociale di genere, insieme alla Consulta, è, difatti, la realizzazione, in partenariato
allargato coi sindacati, di un contratto di secondo livello che consenta il miglioramento
dei tempi di vita e di lavoro delle donne come
anche degli uomini della città di Bari.
Nei prossimi giorni e in tempi brevissimi,
come ha sottolineato l’assessore barese al
Welfare, Ludovico Abbaticchio, tutte le organizzazioni, associazioni ed enti che hanno
aderito formalmente alla Consulta, si riuniranno per la stesura del regolamento, tappa
fondamentale per la successiva approvazione
in sede consiliare, ovvero quando verrà sottoposta al veto di assessori e consiglieri del
comune di Bari.
BASILICATA
Ccnl cooperative sociali,
ecco l’accordo di gradualità
Dopo un lungo percorso di confronto tra le
parti sociali, avviato nel mese di agosto 2012
e relativo all’applicazione dell’ex art. 77 del
Ccnl delle cooperative sociali, si è giunti finalmente alla sottoscrizione dell’accordo di
gradualità e successiva trasmissione alla Direzione regionale del lavoro e alle Direzioni
regionali Inps e Inail.
L’accordo, sottoscritto da Federsolidarietà/Confcooperative Basilicata, Legacoopsociali Basilicata, Agci/Solidarietà Basilicata,
Cgil Fp Basilicata, Cisl Fps Basilicata, Cisl FiImprese
Sondaggio
Territori
sascat Basilicata, Uil Fpl Basilicata, individua
le seguenti modalità per l’applicazione della
gradualità a livello regionale:
Applicazione alle cooperative aventi sede in
Basilicata e associate ad una delle tre centrali cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop.
Possesso di almeno due degli esposti indicatori di riferimento:
- ricorso agli ammortizzatori sociali in misura superiore agli anni precedenti;
- mancato riconoscimento dell’adeguamento dei corrispettivi previsto da norme
di legge quali l’art. 115 del codice degli
appalti (Istat);
- mancato riconoscimento dell’adeguamento dei corrispettivi a seguito di incrementi contrattuali e conseguentemente
aumento degli oneri finanziari per la gestione delle attività e il pagamento degli
stipendi;
- indicatori di bilancio e di tendenza che
evidenzino situazioni di difficoltà tali da
aggravare la sostenibilità per il
2012/2013 di ulteriori incrementi retributivi;
- riduzione delle tariffe e/o dei volumi dei
servizi stabiliti dalle gare di appalto, conseguenti all’applicazione del D.L.6 luglio
2012, n.95, convertito nella
L.07.08.2012 n.135.
L’accordo di gradualità prevede lo slittamento
della decorrenza dei rinnovi previsti dal Ccnl
e specificatamente:
la decorrenza della II tranche slitta alla mensilità relativa al mese di maggio 2013 (previo monitoraggio);
la decorrenza della III tranche alla mensilità
relativa al mese di ottobre 2013 (previo monitoraggio).
In considerazione del perdurare delle condizioni di difficoltà in termini di tenuta economica e finanziaria di molte cooperative
sociali, l’applicazione della gradualità assume una valenza davvero significativa in attesa che il quadro generale della situazione
in cui versa il sistema del welfare si modifichi.
Primo piano
Legacoop
16
CALABRIA
Workshop “Coop-RETI: il contratto di rete”
Il 28 febbraio si è tenuto presso la sede di
Legacoop Calabria, a Catanzaro, il workshop: “Coop-RETI: il contratto di rete”. Il
workshop fa parte delle attività previste nell’ambito del progetto Coop-RETI, che Legacoop Calabria sta attuando in
collaborazione con ICIE, per verificare la
possibilità di costituire reti tra imprese nei
settori dell’efficientamento energetico, del
monitoraggio ambientate e della qualità
della vita. Obiettivo del progetto è di coinvolgere più cooperative di costruzioni, progettazione, impianti e servizi in attività
comuni che consentano un’evoluzione del
core business verso attività a maggior valore aggiunto e possibilità di sviluppo nel
prossimo futuro. Dopo la prima fase del
progetto, dedicata all’approfondimento
della conoscenza delle competenze e del
know-how presente nelle cooperative, con
questo workshop si passa alla fase di approfondimento dello strumento giuridico
che si intende adottare per perseguire finalità di rafforzamento delle strutture dal
punto di vista dimensionale e dell’offerta di
servizi innovativi.
Il workshop ha inteso approfondire le tematiche del contratto di rete dal punto di
vista giuridico, fiscale e delle implicazioni
che comporta alle imprese aderenti rispetto
alla propria attività. Dopo una breve illustrazione sullo stato del progetto di Angela
Robbe, Responsabile delle cooperative di
lavoro di Legacoop Calabria, i temi sono
stati approfonditi dall’Avvocato Mattia Pecoraro che con ICIE ha curato la costituzione di alcune reti di imprese e da Mauro
Iengo, Responsabile dell’ufficio Legislativo
di Legacoop, che si è soffermato in particolar modo sulle novità introdotte dal nuovo
inquadramento giuridico del contratto di
rete e sulle implicazioni di natura fiscale,
mentre Pietro Andreotti, Presidente di
ICIE, ha rappresentato le esperienze di alcune reti tra imprese nei settori dell’innovazione attivate con il supporto di ICIE.
Il workshop è stato inoltre l’occasione per
presentare il sito dedicato al progetto:
www.coopreti.it, che nei prossimi giorni
sarà attivo e ha visto la partecipazione attiva
Settori
Territori
di molte cooperative di lavoro interessate a
stare nel percorso di rete. Le cooperative
entro il prossimo mese saranno chiamate a
formalizzare l’adesione ai progetti di rete
mediante l’adesione alla manifestazione di
interessi disponibile sul sito di CoopRETI a
giorni.
A Catanzaro seminario Legacoop
su riforma del lavoro
La “Riforma del Lavoro”, è questo il tema
affrontato nel Seminario nel Seminario organizzato da Legacoop Calabria e tenutosi
a Catanzaro il 22 Febbraio.
Al Seminario, riconosciuto dagli Ordini dei
Consulenti del Lavoro e dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili per l’attribuzione dei crediti formativi, hanno
partecipato numerosi amministratori di
Cooperative e Consulenti, che hanno molto
apprezzato l’iniziativa, visti i temi affrontati.
Le relazioni sono state svolte dalla Dott.ssa
Daniela Zannoni e dall’Avv. Monica Minguzzi della Federcoop “Nullo Baldini” di Ravenna.
REGGIO EMILIA
Il 14 marzo un seminario
sulla crisi aziendale
Legacoop Reggio Emilia organizza il 14
marzo 2013, in collaborazione con Deloitte
& Touche spa e Studio Legale Associato Deloitte, un seminario su “Crisi aziendale: i riflessi sul bilancio connessi alla continuità
aziendale e i più diffusi strumenti alternativi
alle procedure concorsuali liquidatorie”. L’iniziativa si terrà dalle 9:00 alle 13:00 presso la
sala Valdo Magnani (Legacoop), in via Meuccio Ruini 74/d a Reggio Emilia. Relatori saranno Valeria Brambilla, socio di Deloitte &
Touche spa, responsabile nazionale del settore manifatturiero di Deloitte, revisore contabile e Pietro Venerando, socio dello
Studio Legale Associato Deloitte, avvocato.
Dopo l’introduzione della presidente di Legacoop Simona Caselli, Valeria Brambilla
parlerà di crisi aziendale: i riflessi sul bilancio
connessi alla continuità aziendale; la definizione di continuità aziendale nel Codice civile e nei principi contabili; gli indicatori
Imprese
Sondaggio
Territori
finanziari e gestionali di rischio di continuità
aziendale; riflessi delle situazioni di crisi sulla
valutazione delle singole poste di bilancio;
l’informativa da fornire in nota integrativa e
nella relazione di gestione nelle situazioni di
crisi secondo il Codice Civile e la dottrina;
principio contabile OIC 6 “Ristrutturazione del
debito e informativa di bilancio»”: ambito di
applicazione, la diverse tipologie di ristrutturazione finanziaria e la loro contabilizzazione,
il trattamento contabile dei costi connessi alla
ristrutturazione. Seguirà la relazione di Pietro
Venerando sui più diffusi strumenti alternativi alle procedure concorsuali liquidatorie: inquadramento del concordato preventivo (i
presupposti, il piano, la domanda e l’attestazione dell’esperto, i creditori e le classi, crediti in prededuzione, in privilegio e chirografi);
le novità introdotte dal D.L. 83/2012 in merito al concordato preventivo (Il contenuto
“minimo” del piano, la finanza-ponte, lo scioglimento dei contratti pendenti, il mutamento
delle condizioni di fattibilità del piano); la
creazione di nuove tipologie di concordato
preventivo (la domanda di concordato “con
riserva”, il concordato con continuità aziendale); il piano di risanamento dell’esposizione
debitoria: art 67 della Legge fallimentare; accordi di ristrutturazione dei debiti: art 182 bis
della Legge Fallimentare.
REGGIO EMILIA
Le aziende confiscate alla mafia
sono un bene di tutti
Prosegue l’iniziativa di raccolta firme per
una proposta di legge per l’emersione alla
legalità e la tutela dei lavoratori delle
aziende confiscate alla criminalità organizzata (“Io riattivo il lavoro”). L’iniziativa è promossa promossa da Cgil, Libera, Legacoop,
Arci, Acli, SOS Impresa, Avviso Pubblico, Pio
La Torre Onlus, Federconsumatori, Anpi,
Uisp e Auser provinciali.
La raccolta firme prosegue con successo
anche in diverse cooperative aderenti a Legacoop. Hanno già firmato molti dei componenti della Direzione di Legacoop Reggio
Emilia, i consigli di amministrazione delle
cooperative Coopselios, Lo Stradello Coopservice, ARS/ Archeosistemi, i lavoratori del
Consorzio Quarantacinque.
Numerose firme sono stata raccolte nel
corso dell’assemblea dei soci di Transcoop
Primo piano
Legacoop
17
e durante le assemblee separate di Coopselios in Li-guria e a Reggio Emilia. Ad oggi
nelle cooperative associate sono già state
superate le 400 firme.
Legacoop ha riunito il “Tavolo
per l’internazionalizzazione”
Si è riunito presso Legacoop Reggio Emilia
il tavolo dedicato ai percorsi di internazionalizzazione delle cooperative associate. “Il
progetto – spiega Matteo Pellegrini, responsabile dell’Ufficio internazionalizzazione
di Legacoop – trae origine dall’impellente
necessità di garantire al mondo della cooperazione nuovi percorsi di sviluppo e di
crescita, resi ormai inevitabili da una domanda interna in continua stagnazione.
L’obiettivo dichiarato del tavolo è quello di
consentire alle cooperative di confrontarsi
attivamente su tematiche essenziali per il
proprio disegno strategico, di individuare
possibili sinergie, di instaurare forme di collaborazione stabili per la penetrazione commerciale in nuovi mercati. La capacità di
operare in ottica sistemica, di sfruttare la
messa in rete di eccellenze e competenze,
la condivisione puntuale dell’informazione
e delle opportunità, devono rappresentare
fattori imprescindibili da perseguire per lo
sviluppo di questo percorso congiunto”.
L’incontro, intitolato “Kickoff Meeting” proprio per evidenziare la volontà di costituire
un punto di partenza a cui garantire un seguito proficuo per le aziende, ha visto la
partecipazione di numerose cooperative del
territorio reggiano (e non), di ogni dimensioni e di svariati settori, sintomo inequivocabile dell’importanza e dell’attualità delle
tematiche trattate. In particolare hanno
preso parte ai lavori Unieco, Cmb, Tecton,
Coopsette, Cmr Edile, Cooperativa Architetti
Ingegneri Progettazione, Cormo, Cir-Food,
Coopservice, Riunite & Civ, Greslab, Archeosistemi, Manta, Re-Search, Compagnia delle Misure, Lattemilia.
“La volontà di Legacoop – spiega la presidente di Legacoop Simona Caselli – dopo
la costituzione di un apposito ufficio affidato
a Matteo Pellegrini – è di trasformare questo appuntamento in una consuetudine,
modellando l’organizzazione dei lavori sulla
base delle esigenze espresse dalle singole
cooperative. I percorsi di internazionalizzazione, e con essi quelli di innovazione, non
Settori
Territori
appaiono più come una possibilità per la realtà imprenditoriale italiana, ma come
un’impellente necessità da presidiare nell’ottica del mantenimento di un ruolo di prim’ordine sullo scenario globale”.
“In un simile scenario – conclude Pellegrini
– Legacoop ritiene indispensabile accompagnare le proprie associate lungo un cammino difficile, i cui risultati appaiono
inevitabilmente parametrati ad un orizzonte
temporale di medio-lungo termine, ma la
cui importanza strategica risulta evidente
per garantire alle nuove generazioni di cooperatori un futuro all’insegna di nuova prosperità, coesione sociale, sviluppo.”
MODENA
Lauro Lugli: “Drammatici i dati
sulla disoccupazione di Istat”
“Drammatici i dati sulla disoccupazione diffusi il 1° marzo da Istat; indispensabile una
reazione immediata”
Questo il commento di Lauro Lugli, presidente di Legacoop Modena, in merito ai dati
sul mercato del lavoro diffusi da Istat: “I dati
forniti oggi dall’Istat, che non esito a definire
tragici, dimostrano una volta di più che il
mercato del lavoro versa in uno stato
d’emergenza che non può aspettare settimane o addirittura mesi per essere affrontato. Bisogna agire subito, mettere
immediatamente in campo politiche efficaci
che frenino questa corsa inarrestabile della
disoccupazione (+ 554 mila disoccupati su
base annua, pari al +22,7%, e di questi ben
110 mila in più rispetto al mese di dicembre), restituendo al nostro Paese prospettive
e opportunità.
Il 38,7% di giovani disoccupati - al Sud la
percentuale supera il 50 per cento – è un
dato inaccettabile: siamo i peggiori in Europa,
come rileva Eurostat, secondi solo alla Spagna. E’ una maglia nera che non intendiamo
vestire, e consideriamo non più tollerabile la
mancanza di misure adeguate per arginare
questa situazione e far ripartire il Paese.
Anche in provincia di Modena, analogamente
a quanto avviene su scala nazionale, sono in
sensibile crescita i lavoratori disoccupati, gli
inoccupati, e gli occupati con rapporti precari; e se le previsioni dicono che il dramma
del terremoto potrebbe portare, nella fase di
ricostruzione, ad una lieve ripresa per il setImprese
Sondaggio
Territori
tore dell’edilizia – fra i più colpiti a livello nazionale – il rischio è che tante imprese non
ci arrivino proprio, alla fase di ricostruzione!
Per questo consideriamo quella consegnataci da Istat “l’ultima chiamata” per le forze
politiche tutte, che devono assumersi oggi
stesso la responsabilità di mettere in piedi
un Governo capace di cambiare radicalmente marcia, intervenendo in modo tempestivo ed efficace su quelli che il movimento
cooperativo considera elementi vitali per la
ripresa dell’economia, e quindi dell’occupazione: in primis, sblocco delle risorse della
Pubblica Amministrazione, per far fronte a
quella “montagna” di debiti nei confronti delle
imprese che sono divenuti insostenibili, e che
ne mettono a rischio la stessa sopravvivenza.
Il lavoro riparte solo se riparte l’impresa.”
NAPOLI
Città della Scienza; l’incendio non
ferma la cooperativa “Le Nuvole”
Il mondo intero si è stretto attorno a Napoli.
La risposta a quello che si è dimostrato essere, da subito, un atto vile e scellerato, l’incendio di Città della Scienza, è
inequivocabile e corale : la cultura non si
tocca, il riscatto di Napoli non può essere
messo in discussione. Un messaggio che
vuol essere chiaro e diretto,
soprattutto per la politica che
da anni, ormai, sta mortificando, anzi massacrando
l’istruzione, la ricerca scientifica, la cultura in generale,
considerandole un costo e
non uno dei pochi sani investimenti di cui questo Paese ha bisogno per
riprendere la via dello sviluppo e mantenere
alto il livello di civiltà e di tutela della democrazia.
La Cooperativa Le Nuvole, teatro stabile
d’innovazione ragazzi, che si occupa di teatro, beni culturali, paesaggistici e museali e
di scienza, dal 1996 presta la propria esperienza all’ambizioso progetto di Silvestrini,
padre illuminato di Città della Scienza, per
la realizzazione di un progetto di divulgazione della scienza tra i più giovani e giovanissimi, sperimentando in quel luogo
magico sempre nuovi modelli didattici.
Sono state Le Nuvole a portare, per la prima
volta, il teatro in un luogo votato alla scienza
Primo piano
Legacoop
18
nel 1997, con una mostra su Galileo Galilei e uno spettacolo teatrale tratto dal testo
di Brecht. Il linguaggio teatrale che veicola
la scienza e inventa nuove metodologie di
comunicazione specifiche. Un lavoro lungo,
meticoloso e attento, frutto della collaborazione e operatività di grandi professionalità.
Una storia da raccontare e che affascina
perché, da una parte, ci sono gli attori che
fanno propri i risultati, ma anche gli esperimenti della scienza e, dall’altra, gli scienziati che adottano il linguaggio del teatro in
un mix virtuoso che non confonde, ma appassiona grandi e piccini. Nel rogo è andata
distrutta tutta l’attività, uffici compresi, relativa alla scienza. Il Teatro Galilei 104, ubicato nell’unico padiglione è rimasto illeso.
Certo, si dovrà valutare, una volta tolti i sigilli per l’inchiesta in corso, l’agibilità dello
stabile ma il fatto stesso che, in un quadro
di desolante devastazione, proprio il teatro
(e proprio a Napoli), sia rimasto in piedi,
sembra in sé una risposta, una sorta di indicazione per chi dovrà ricostruire un luogo
che era pensato per i giovani e per il futuro.
La Cooperativa, passato lo sconforto della
perdita, ha già ripreso le proprie attività appena ottenuto un ufficio di fortuna nella
Città della Scienza detta ‘lato terra’, con la
certezza di rimanere tutti uniti e di dare il
proprio contributo anche per quei circa 50
lavoratori della scienza che ora, momentaneamente, non hanno più un luogo fisico
per le loro attività che però stanno già immaginando. Tanta, tantissima è stata la solidarietà che hanno ricevuto da ogni dove.
La Presidente, Luciana Florio, tra l’altro,
si è detta commossa per le parole che il
Presidente Poletti le ha fatto giungere e rincuorata dalla vicinanza del movimento cooperativo tutto. Leggendo il comunicato che
Le Nuvole hanno diramato il giorno successivo alla tragedia, per annunciare che lo
spettacolo previsto per il prossimo fine settimana al Galileo 104 si sarebbe comunque
svolto nella sala Newton di Città della
Scienza, abbiamo pensato che non
avremmo saputo trovare parole più giuste e
più belle per esemplificare la forza, il coraggio e la passione di quelle scelte dalle
Nuvole per dire al mondo che ci sono e
guardano dritte al futuro.
‘Dopo una lunga notte di fiamme i luoghi
del Museo di Città della Scienza non esistono più. Resta solo il Teatro Galilei 104 ...
E’ stato un colpo durissimo, che non meriSettori
Territori
tiamo. Non solo noi, nemmeno i nostri colleghi di Città della Scienza, tanto meno la
città di Napoli. Due sole certezze, oltre la tristezza: l’esigenza di ricominciare a lavorare
subito e la consapevolezza di potercela fare.
Lo dobbiamo a noi stessi, ai cittadini e a
tutta la comunità scientifica e teatrale - nazionale e non - che in queste ore ci ha mostrato una sincera solidarietà’. Grazie
Nuvole !
Il Messaggio di Giuliano Poletti
Cara Presidente, desidero esprimere a te,
ai soci e a tutti i lavoratori della cooperativa
lo sgomento e i nostri sentimenti di sincera
solidarietà e di vicinanza per le conseguenze del disastroso incendio che ha distrutto la Città della Scienza, caso
esemplare di recupero di aree industriali dismesse destinate ad attività culturali.
Il dolore per il terribile danno inferto alla città
di Napoli e, più in generale, alle attività culturali e di divulgazione scientifica dell’Italia,
sarebbe ancora maggiore qualora venisse
accertata la natura dolosa della catastrofe.
La speranza è che la vostra attività, esempio di impegno culturale e sociale di un livello qualitativo così alto da meritare il
riconoscimento formale delle istituzioni,
possa riprendere al più presto per consentirvi di contribuire ancora alla crescita civile
del Paese.
BARI
Tempi e diritti delle donne
nei reparti pediatrici
Raccontare la vita quotidiana di una madre
che accudisce un figlio in un reparto pediatrico, capirne bisogni e necessità, anche rispetto alle difficoltà di conciliare vita privata,
sociale, lavorativa.
Nel Centro Polifunzionale per i Servizi Integrati
«Futura» di Bari, l’8 marzo 2013, alle ore
9.30, saranno presentati, all’interno di un seminario aperto agli operatori del settore socio
sanitario, i risultati della ricerca qualitativa su
storie di donne-madri con figli ospedalizzati.
Sono venti le storie di donne e madri della
città di Bari, raccolte da due operatrici Gina
Depalma e Alessandra Positano, impegnate in attività artistiche e culturali all’interno
degli ospedali pediatrici baresi, coordinate dal
presidente della cooperativa Progetto Città,
Imprese
Sondaggio
Territori
19
Andrea Mori.
Per l’occasione, saranno presenti l’assessore
al welfare del Comune di Bari, Ludovico Abbaticchio, il presidente e la vicepresidente
di Legacoop Puglia, Carmelo Rollo e Annamaria Ricci, insieme alla responsabile
della Commissione Pari Opportunità e Politiche di genere della Lega delle cooperative
pugliesi, Flora Colamussi, e la coordinatrice
di progetto di Confcooperative Puglia, Elisabetta Casizzi.
In serata, alle ore 19.00, sempre nella sede
del centro «Futura», l’attrice teatrale, Ketty
Volpe, con una rappresentazione scenica,
darà voce ed emozioni alle donne intervistate.
L’iniziativa rientra nel Progetto “Patto sociale
di genere della città-Bari, promosso da Legacoop Puglia con la Commissione Pari Opportunità e Politiche di Genere, soggetto
capofila in Ats con Confcooperative Puglia,
Aiecs e Cirpas.
Primo piano
Legacoop
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
>> CMC
20
CMC
>> Unieco
Nel triennio 2013-2015
fatturato annuo oltre il miliardo
>> CESVIP
L’assemblea dei soci ha approvato il budget
2013 e il Piano 2013-2015; fatturato annuo
previsto in crescita e costantemente posizionato oltre il miliardo di Euro.
Nel 2012, CMC ha fatturato 895 milioni di
euro, in linea con il risultato del 2011.
Sostenuti da un portafoglio ordini di quasi tre
miliardi di euro, i ricavi – oltre la metà dei
quali (il 60% c.a.) da realizzare all’estero:
Africa Australe, Estremo Oriente, Sud Mediterraneo, Balcani, Cile, USA – supereranno il
miliardo di Euro già nel 2013 e, gradualmente, si posizioneranno attorno a 1,2 miliardi nell’ultimo anno del Piano.
Nel triennio, il risultato economico ante imposte (18,0 milioni c.a. nel 2012), è previsto
in misurata crescita: dai 18 milioni del 2013
fino ai 18,4 milioni del 2015.
La posizione finanziaria netta, pari a 1,3 volte
il patrimonio netto, in progressiva riduzione
nell’arco del Piano, è ritenuta positiva in termini sia assoluti che di confronto con le imprese leader del settore.
“Dal 2008 a oggi – ha commentato l’Amministratore delegato, Dario Foschini – il settore domestico delle costruzioni si è ridotto
del 40% con pesanti riflessi su imprese e occupazione. Grazie al rilevante portafoglio ordini e all’efficienza nella costruzione di grandi
opere infrastrutturali, siamo riusciti a concludere anche il 2012 con volumi stabili, un risultato economico soddisfacente e la stabilità
occupazionale. In questi anni, abbiamo contrastato la crisi con l’ingresso, in Italia, nelle
concessioni autostradali ed espandendo le
nostre attività all’estero, anche entrando in
nuovi mercati: dopo gli USA, nel 2013, saremo presenti in Cile ed in India dove parteciperemo alla realizzazione di impianti
idroelettrici.
A fine 2012, il personale complessivamente
occupato dal Gruppo CMC, in Italia e all’Estero, era di 7.814 unità contro le 7.161
del 2011; i soci cooperatori erano 404 (+11
sull’anno precedente).
“Nonostante la crisi e il recente risultato elettorale che espone il paese a forti rischi di ingovernabilità, non rinunciamo - ha dichiarato
il Presidente Massimo Matteucci – al nostro dovere di programmare il futuro della
>> Coopservice
>> PAC 2000A Conad
>> Euricse
>> Fondazione Unipolis
>> CNS
>> Cadiai
>> Gesin
>> Unicoop Firenze
>> Coomarpesca
>> La Terra e il Cielo
>> IVV
>> Cooperativa Bertani
>> Coop Sociale Partinverse
>> Legacoop
Primo piano
Legacoop
Settori
Territori
cooperativa, proponendoci di cogliere tutto
ciò che il portafoglio acquisito, la presenza
all’estero e le complessive capacità aziendali
possono consentirci. D’altra parte, se Italia e
UE arrancano tante altre economie, in molte
delle quali siamo presenti, hanno interessanti
programmi di investimento. Con queste prospettive, dedicheremo, nei prossimi anni,
grande attenzione al rafforzamento dei
gruppi dirigenti e delle ricorse professionali
soprattutto di quelli impegnati all’estero.
Ha svolto l’intervento conclusivo il Presidente
di Legacoop Ravenna, Elio Gasperoni.
UNIECO
La metamorfosi oltre la crisi;
portafoglio lavori a 1,5 miliardi
L’assemblea dei soci di Unieco celebratasi a
Reggio Emilia il 2 marzo scorso ha esaminato
– esaurendo così gli argomenti all’ordine del
giorno - il Budget relativo all’esercizio 2013
ed il Piano Poliennale 2013/2016, presentati
entrambi dal Presidente Mauro Casoli.
Al termine dei lavori assembleari i soci di
Unieco hanno ribadito la loro volontà di procedere ad un riassetto organizzativo della
struttura operativa del gruppo (attivo da oltre
110 anni), coerente con il mutato contesto di
mercato.
Secondo il contenuto del Piano Poliennale
presentato e condiviso dai soci, nei prossimi
quattro anni (ovvero nell’orizzonte temporale
del Piano) il gruppo Unieco si concentrerà
sulle attività legate ai lavori ferroviari (il CLF e
le sue controllate da sole fatturano oltre 100
milioni di euro e vantano un portafoglio lavori
commesse che supera i 400 milioni, per oltre
la metà all’estero); privilegerà lo sviluppo del
settore ambientale (Unieco da oltre 30 anni
opera nelle attività industriali legate all’ambiente con progetti e realizzazioni sia in Italia
che all’estero dove sono possibili ulteriori
espansioni); focalizzerà le sue attività nel settore delle costruzioni su progetti legati a
grandi infrastrutture (il portafoglio lavori producibile prevalentemente nei prossimi due
anni è di oltre 1 miliardo) e su concessioni
autostradali; e infine, concentrerà le sue attività, quanto al settore laterizi, sulle produImprese
Sondaggio
Imprese
zioni che hanno concrete opportunità di sviluppo (ovvero le fornaci di Fosdondo e Gral, i
prefabbricati Ape e il cemento cellulare Airbeton).
Secondo gli indici che emergono dal Piano
Poliennale 2013/2016 presentato ai soci, alla
fine dell’arco temporale cui esso si riferisce,
Unieco, nel solco di quella attenzione all’innovazione che ha caratterizzato il Piano Poliennale 2009/2012, confermerà il suo
posizionamento tra le grandi imprese italiane
di costruzione, bilanciando, tuttavia, la sua attività caratteristica, ancora naturalmente legata al mercato delle costruzioni e delle
grandi opere infrastrutturali, con attività industriali, destinate ad utenze nazionali e straniere, connesse ai settori dell’ambiente e dei
lavori ferroviari.
Secondo il contenuto del Piano e sulla base di
ragionevoli e prudenti assunzioni (si ricorda
peraltro che a sostegno del proprio sviluppo
Unieco può mettere in campo una patrimonializzazione superiore ai 290 milioni di euro),
alla fine del periodo considerato, fatturato e
redditività saranno in crescita rispetto ai livelli
pre-crisi e, anche in virtù della dismissione di
assets non strategici ed immobiliari, il rapporto debiti/equity si attesterà, alla fine del
2016, intorno al 60% (valore quest’ultimo
considerato ottimale dagli analisti finanziari).
Nella elaborazione del proprio Piano Poliennale Unieco è stata assistita passo a passo
da primari organismi esterni indipendenti che
hanno validato le scelte strategiche del management ed il valore reale degli assets industriali ed immobiliari della società e del
gruppo.
Anche a giudizio dei soci, dunque, la strada
tracciata con il Piano Poliennale 2013/2016
è quella giusta, benché allo stato debbano
ancora essere chiariti taluni aspetti, esterni
ad Unieco, capaci di influenzare in modo più
o meno virtuoso i termini temporali per il conseguimento degli obiettivi che la società si è
data.
Il Piano – che senza dubbio rappresenta un
fondamentale strumento di programmazione
dell’attività futura di Unieco – richiede infatti
per la sua completa realizzazione, la condivisione e il sostegno in tempi rapidi del ceto
bancario, il cui ruolo appare decisivo, soprattutto nell’esercizio in corso, per assicurare
quei flussi di liquidità di cui Unieco necessita
(per completare gli investimenti avviati e per
Primo piano
Legacoop
21
consentire il mantenimento di corretti rapporti
con i propri fornitori) e rispetto ai quali i fondamentali economici e patrimoniali della società e del suo gruppo costituiscono una
sicura ed affidabile garanzia.
A questo fine Unieco ha avviato con il ceto
bancario un confronto serrato ormai da qualche mese, sui cui esiti ancora pendono incognite, anche dipendenti dalla attuale
particolare congiuntura economica, che ove
non fugate in breve termine potrebbero dimostrarsi capaci di indebolire la sostenibilità
del Piano nella sua dinamica temporale.
COOPSERVICE
“Tuttiperuno,unopertutti”;unlibro
diraccontietestimonianzedeisoci
Sono racconti di lavoro in cooperativa, ma
sono soprattutto storie di solidarietà e del
fare insieme, valori universali della cooperazione. Sono storie di Coopservice.
Il libro si intitola Tutti per uno, uno per tutti.
Storie di vita e di lavoro in cooperativa, raccoglie i 38 elaborati (racconti e testimonianze) presentati al concorso di scrittura,
rivolto ai soci e alle socie, promosso da Coopservice nel 2012, in occasione dell’Anno
Internazionale della Cooperazione. Per favorire la partecipazione dei soci stranieri ancora in difficoltà con la lingua italiana era
stata prevista una sezione riservata alla raccolta di testimonianze attraverso interviste.
Obiettivo del concorso era quello di invitare i
soci a mettere per iscritto ricordi e testimonianze di vita e di lavoro in cooperativa, con
particolare riguardo alle situazioni in grado di
mettere in luce il contributo dato da Coopservice alla soluzione di problemi di clienti o
delle comunità nelle quali opera la cooperativa.
Settori
Territori
“Dai racconti e dalle testimonianze – dichiara
il presidente di Coopservice Roberto Olivi
– emergono con forza i valori della cooperazione, che vanno non solo preservati ma fatti
crescere con azioni concrete e comportamenti coerenti. Il lavoro in una cooperativa,
ce lo insegnano questi racconti a partire da
quello risultato vincitore, non è mai scevro
dalla solidarietà. I soci restano tali anche
dopo la fine dell’orario di lavoro, sono cooperatori sempre e lo dimostrano quelle
splendide azioni di solidarietà di cui sono stati
capaci, aiutando altri soci in momenti di
grande difficoltà come l’alluvione in Liguria
o il sisma in Emilia-Romagna. “Nessuno abbandona chi chiede aiuto”, c’è scritto in uno
dei racconti ed è una delle frasi più emblematiche che condensa in poche parole
quella propensione a cooperare e aiutare gli
altri che è parte del Dna di ogni socio cooperatore. Una propensione che, naturalmente, si riflette all’interno di Coopservice,
dove nessuno viene lasciato solo: sin dal
primo giorno di lavoro, soprattutto se sei straniero e hai difficoltà con la lingua – conclude
Olivi – c’è qualcuno che ti prende per mano
e ti guida. Da questa realtà nascono nuovi
buoni soci e socie, persone che apprezzano
il lavorare assieme agli altri per costruire
qualcosa di più grande. Sono loro la storia, il
presente e il futuro di Coopservice”.
Il volume sarà presentato sabato 9 marzo
2013 alle ore 15:30, nella sala del Planisfero
della biblioteca Panizzi, in via Farini 3, a Reggio Emilia. Alla presentazione interverranno:
Simona Caselli, presidente di Legacoop
Reggio Emilia, Roberto Olivi, presidente di
Coopservice, Giordano Gasparini, direttore
della biblioteca Panizzi, Ferrante Trambaglio, giornalista. Letture di Alessandro Guidetti e Rosaria Cuomo del centro teatrale
MaMiMò.
La pubblicazione di Tutti per uno, uno per
tutti è stata curata da Vladimiro Ferretti, responsabile della comunicazione di Coopservice e Ferrante Trambaglio.
Il volume contiene un’appendice fotografica
con una selezione di immagini scattate dai
soci e presentate al concorso Coopservice, il
lavoro, l’Italia, indetto in occasione della celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia,
aperte a Reggio Emilia dal Presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano il 7 gennaio
2011.
Imprese
Sondaggio
Imprese
CESVIP
I “facilitatori al lavoro”:
seminario alla “Manodori”
L’11 marzo si terrà un seminario sul progetto “Facilitatori al lavoro”, approvato e finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia, con
risorse del Fondo Regionale Disabili. L’iniziativa si svolgerà dalle 9:00 alle 13:00, nell’Aula Magna ‘Manodori’ dell’Università di
Modena e Reggio Emilia, in viale Allegri 15.
I facilitatori sociali sono persone che hanno
vissuto un disturbo psichico o sociale e che,
ormai in grado di gestire la malattia, dopo
aver seguito un corso di formazione mettono a disposizione la propria esperienza in
situazioni di accoglienza e sostegno come
‘peer operator’.
Il progetto, attivato e coordinato da Cesvip,
l’Ente di formazione di Legacoop, si è avvalso della co-progettazione dell’Azienda
Sanitaria Locale di Reggio Emilia e del Consorzio Oscar Romero.
Durante il seminario verrà descritto il profilo
professionale del facilitatore sociale ed inoltre tramite il racconto di alcune esperienze
dirette, saranno rese evidenti le competenze professionali acquisite dai facilitatori
e i possibili ulteriori ambiti di intervento che
questi operatori potrebbero avere.
A sottolineare la rilevanza della tematica, il
seminario vedrà gli interventi dell’assessore
provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi,
del direttore del Dipartimento di Salute
Mentale dell’ASL di Reggio Emilia Gaddomaria Grassi, dell’assessore del Comune
di Reggio Emilia alle Politiche Sociali Matteo Sassi, nonché l’intervento di Paolo
Tranchina, psicologo analista e direttore
della Rivista ‘I Fogli d’Informazione’.
PAC 2000A CONAD
Il fatturato cresce dell’8,7%;
380 nuovi posti nel 2013
22
scita dell’8,7 per cento rispetto all’anno
precedente.
Nel Lazio il gruppo opera con 404 punti di
vendita (2 E.Leclerc Conad, 18 Conad Superstore, 122 Conad, 53 Conad City, 111
Margherita e 98 discount Todis) per una superficie di 246.036 mila mq (+13,9 per
cento) e 5.495 addetti (+6,6 per cento rispetto al 2011).
Le vendite sono aumentate, a rete omogenea, dell’1,3 per cento, mentre quelle dei
prodotti a marchio hanno raggiunto un valore del 21,2 per cento.
La leadership di Conad nel Lazio si è rafforzata: la quota di mercato che è cresciuta
dello 0,3 per cento rispetto al 2011, attestandosi al 22 per cento e confermando
Conad insegna leader della grande distribuzione nella regione. Anche nel Lazio i
consumi hanno rallentato, riducendosi in
termini reali, e la spesa per i prodotti alimentari è diminuita di oltre il 5 per cento rispetto al 2011. La crisi ha modificato le
abitudini di consumo: si compera più pasta
e uova, meno pesce e carne (ma più pollame della carne rossa), meno vino e meno
frutta. Cresce invece la tendenza a scegliere
prodotti locali, frutta e verdure di stagione,
preferendo però l’acquisto diretto dal produttore.
Per far fronte alla difficile situazione economica, PAC 2000A Conad ha ulteriormente
potenziato le proprie iniziative per sostenere
il potere d’acquisto delle famiglie: nel 2012
ha attivato 51 momenti promozionali
che hanno consentito di proporre offerte in
tutti i 365 giorni dell’anno, incidendo per il
32 per cento sul fatturato del gruppo.
“Abbiamo ottenuto un buon risultato economico, che ha avuto importanti ricadute
anche sulle economie dei territori in cui
operiamo con le insegne Conad”, dichiara il
direttore generale di PAC 2000A Conad
Danilo Toppetti. “Affrontiamo la difficile
congiuntura economica investendo su ciò
che sappiamo fare meglio, sulla marca
Nonostante le tendenze recessive dell’economia del Lazio siano proseguite nel corso
del 2012, con l’ulteriore rallentamento degli
investimenti delle imprese e la debolezza
sempre più cronica dei consumi delle famiglie, PAC 2000A Conad chiude il 2012 con
un fatturato di 1,1 miliardi di euro, in crePrimo piano
Legacoop
Settori
Territori
Conad e sui nostri soci imprenditori, ai quali
mettiamo a disposizione tutti gli strumenti
più innovativi per fare nuovo sviluppo e dare
risposta ad un numero crescente di famiglie che è ormai costretta a tagliare anche
sulla spesa quotidiana. Abbiamo in programma investimenti per oltre 40 milioni di
euro, che produrranno ricadute sulle stremate economie locali e saranno di aiuto per
moltissime famiglie. Il nostro auspicio, tuttavia, è che si metta, finalmente, mano con
maggior coraggio e decisione alla liberalizzazione del mercato, una strada facilmente
praticabile per ridare fiato all’economia e
sostenere la ripresa dei consumi”.
Nel Lazio, assieme ai 676 fornitori di
merci e servizi PAC 2000A Conad ha sviluppato nel 2012 un fatturato di 443,3 milioni euro, con una ricaduta positiva
sull’economia locale resa possibile dalla
collaborazione con tante aziende del territorio e dal buon rapporto con le istituzioni
locali.
Le produzioni agroalimentari di eccellenza
regionali, presenti nei marchi Sapori&Dintorni Conad e Creazioni d’Italia, sono distribuite nel resto d’Italia e nei mercati
europei attraverso i partner di Coopernic, la
prima cooperativa in Europa fondata dalle
catene Conad (Italia), Colruyt (Belgio), Coop
Suisse (Svizzera), E. Leclerc (Francia) e
Rewe (Germania).
Per lo sviluppo e il consolidamento della
quota di mercato nel Lazio, PAC 2000A
Conad ha in programma investimenti per
42,5 milioni di euro, destinati a dare occupazione a 380 persone e sviluppare
nuovo fatturato per circa 94 milioni di
euro.
C’è poi un tema particolarmente “caldo” nel
Lazio: il valore dei buoni pasto nella rete di
vendita. Visto che il loro costo per il punto di
vendita è progressivamente aumentato dal
6-6,5 per cento del 2009 ad oltre il 10 per
cento del 2012 Ð con punte anche del 12
per cento Ð è comprensibile come l’aggravio si sia fatto insostenibile. “Nel Lazio l’incidenza dei buoni pasto è altissima, in
particolare a Roma dove il socio imprenditore è più condizionato nel doverli accettare
in un’ottica di servizio al cliente”, afferma il
presidente di PAC 2000A Conad Claudio
Alibrandi. “Ci sono soci che non li accettano più, pur rinunciando al fatturato, considerando che la redditività è sempre più
Imprese
Sondaggio
Imprese
bassa a fronte di una gestione spesso rischiosa – con buoni falsi, buoni che vanno
persi, ritardi nei pagamenti... – e comunque certamente impegnativa. Non tutti sono
in grado di reggerne l’onere e li accetta solo
chi è costretto, perché nel proprio bacino
d’utenza primario i buoni pasto sono una risorsa importante per i clienti, nella speranza
di mantenere la fedeltà delle famiglie all’insegna e integrare le vendite oltre il buono
pasto”.
La solidarietà è un capitolo sempre più importante in PAC 2000A Conad. Nel 2012 la
cooperativa ha investito 795 mila euro in
attività solidaristiche sul territorio attraverso
i propri soci imprenditori. Di particolare rilievo l’iniziativa con la Comunità di Sant’Egidio Ð con cui la cooperativa ha attivato
da anni una collaborazione attraverso i discount Todis Ð, anch’essa al centro della
nuova iniziativa nazionale Bassi e Fissi
che, fino alla fine di giugno 2013, mette a
disposizione delle persone indigenti mille
panieri con 21 prodotti Conad di uso
quotidiano indicati dalla Comunità stessa:
dai latticini al pane, dalle conserve (passata
di pomodoro, tonno...) alla pasta, dagli affettati ai prodotti per l’igiene personale.
Il gruppo PAC 2000A Conad nel 2012
I dati relativi al Lazio confermano il buon andamento generale e la solidità del gruppo
PAC 2000A Conad in tutte le regioni in cui
opera: 2,4 miliardi di euro di fatturato
(+8,5 per cento rispetto al 2011), 956 soci,
13.472 addetti (+2,7 per cento rispetto al
2011) e quote di mercato che lo vedono
leader in Umbria (25 per cento), Calabria
(17,4 per cento) e al secondo posto in
Campania (15,7 per cento).
La cooperativa opera con 1.185 punti di
vendita (6 E.Leclerc Conad, 49 Conad Superstore, 371 Conad, 207 Conad City, 343
Margherita, 178 discount Todis e 31 altri diversi negozi), per una superficie complessiva di 596.812 mq (+8,2 per cento
rispetto al 2011).
Il patrimonio netto ammonta a 340 milioni
di euro.
Le vendite, a rete omogenea, sono cresciute del 1,36 per cento rispetto al 2011
e l’incidenza delle promozioni Ð attive in
tutti i giorni dell’anno Ð è salita al 33 per
cento. Nel 2012 PAC 2000A Conad ha
sottoscritto accordi con 1.940 fornitori di
merci e servizi sviluppando un fatturato di
Primo piano
Legacoop
23
966 milioni di euro.
Sul fronte dell’innovazione di servizio, la
cooperativa ha in funzione 4 parafarmacie
negli ipermercati E.Leclerc Conad di Terni,
Viterbo, Trentola Ducenta (Caserta) e Benevento, che garantiscono un risparmio tra il
15 e il 40 per cento sul prezzo di farmaci
senza ricetta medica e parafarmaci, 4 distributori di carburanti Conad Trentola Ducenta (Caserta), Pagani (Salerno), Castel del
Piano (Perugia) e Lauria (Potenza), che
hanno permesso agli automobilisti di risparmiare 4,3 milioni di euro, e un corner
Ottico E.Leclerc Conad nell’iper di Viterbo.
Con gli investimenti messi in cantiere per il
2013 la cooperativa stima che l’incremento
del fatturato supererà i 150 milioni di
euro.
competenze professionali e manageriali
sui temi più importanti e strategici per la
specializzazione nella gestione di un’impresa cooperativa.
È previsto il coinvolgimento dei maggiori esperti nazionali, sia docenti
che imprenditori in tema di cooperazione, con l’obiettivo di trasferire la conoscenza teorica in pratiche
imprenditoriali.
Il corso prevede un numero massimo di
25 iscritti, selezionati sulla base del CV.
È possibile iscriversi online direttamente sul sito
Per informazioni
Scarica la brochure
Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013
A fronte dei mutamenti epocali in atto, è necessario che le imprese cooperative assumano una posizione più centrale nei sistemi
economici e sociali. Chi gestisce e governa
queste imprese è chiamato ad affrontare
una grande sfida: accrescere le proprie
competenze per accompagnare una nuova
fase di sviluppo della sua organizzazione e
del territorio in cui opera. Questo è anche
l’obiettivo dell’offerta formativa di Euricse
per il 2013. L’esperienza, l’attenzione,
l’ascolto e la continua ricerca dei metodi e
degli strumenti di apprendimento innovativi
che meglio si adattano alle particolarità e
specificità delle cooperative e delle imprese
sociali caratterizzano i percorsi formativi per
i quali sono aperte le iscrizioni e che partiranno nei prossimi mesi: “Executive.coop“,
“L’innovazione nelle imprese cooperative
e sociali“ e “La leadership nell’impresa
cooperativa e sociale“.
L’innovazione nelle imprese cooperative e sociali
aprile - giugno 2013
Trento | Firenze | Venezia | Brescia
| Bertinoro
Sono aperte le iscrizioni al corso di alta
formazione “L’innovazione nelle imprese cooperative e sociali” rivolto ai
Dirigenti di imprese sociali e cooperative da tutto il territorio nazionale. Più
di 50 imprenditori sociali e cooperativi hanno partecipato alle prime due
edizioni del corso che si sono concluse
con ottimi risultati. La terza edizione è
organizzata in sessioni di lavoro itineranti e si propone di fornire un quadro
prospettico e soprattutto operativo per
favorire lo sviluppo di strategie innovative per l’impresa cooperativa e sociale.
Il corso è frutto della collaborazione fra
Euricse e Aiccon, due fra i più importanti centri di ricerca sulla cooperazione
e il non profit in Italia.
È possibile iscriversi online direttamente sul sito
Per informazioni
Scarica la brochure
Scadenza iscrizioni: 2 aprile 2013
Executive.coop
maggio-dicembre 2013
Trento | Bruxelles | Roma | Bologna
| Firenze
Sono aperte le iscrizioni al corso Executive.coop, organizzato da Euricse, rivolto ai dirigenti cooperativi che
vogliono ampliare e approfondire le
La leadership nell’impresa cooperativa e sociale
maggio - novembre 2013
Pieve di Soligo (TV) | Castelletto di
Brenzone (VR)
Sono aperte le iscrizioni al corso “La
leadership nell’impresa cooperativa e
sociale” rivolto alle figure professionali
EURICSE
L’offerta formativa per le imprese
cooperative e sociali
Settori
Territori
Imprese
Sondaggio
Imprese
che hanno o avranno ruoli di responsabilità in consorzi e imprese cooperative
e sociali, organizzazioni nonprofit a carattere produttivo e organizzazioni di
rappresentanza e fondazioni. La leadership è un fenomeno complesso
che unisce le indispensabili competenze tecniche e tecnologiche
capacità di intuito, creatività, empatia affettiva, apertura di pensiero
e di visioni, capacità di condivisione.
Il corso si svolge in 4 incontri intensivi
residenziali di due giornate e mezza da
maggio a novembre. La didattica prevede la costituzione di un gruppo di apprendimento cooperativo d’aula, che
renda possibile l’autoriflessione e l’autoanalisi, l’ascolto e il confronto reciproci, lo scambio di esperienze e la
condivisione di percorsi di crescita personale in ambito professionale.
Scarica il modulo di iscrizione
Scarica la brochure
Scadenza iscrizioni: 15 aprile 2013
FONDAZIONE UNIPOLIS
Aperto fino al 10 marzo
il Future Music Contest
C’è tempo fino al 10 marzo 2013 per iscriversi al Future Music
Contest, l’iniziativa
che vuole scoprire e
dare spazio alle ‘identità sonore in movimento’ dove si
incontrano culture, lingue e storie differenti,
facendo emergere le musiche che meglio
rappresentano l’evoluzione e la ricchezza
culturale dell’Italia contemporanea, con
un’attenzione particolare per la musica
creata dai nuovi italiani. I musicisti con meno
di 35 anni possono caricare i propri pezzi direttamente on-line sul sito www.futuremusicontest.it fino a quella data.
Sono già un centinaio le richieste di iscrizione
arrivate dall’apertura dell’iniziativa, diverse
migliaia i voti espressi dagli utenti del web
attraverso un’applicazione di facebook collegata al sito del contest. Ottimi risultati per
la seconda edizione dell’iniziativa musicale
promossa dalla Fondazione Unipolis nell’ambito del progetto ‘culturability’, con le
Primo piano
Legacoop
24
partnership di COSPE – Cooperazione allo
Sviluppo dei Paesi Emergenti, Estragon, Internazionale, MEI – Meeting degli Indipendenti, MTV New Generation, Musicalnews,
Puglia Sounds e Urtovox.
Fra i brani pervenuti e dichiarati ammissibili,
gli ascoltatori sceglieranno i primi dieci pezzi
che verranno inseriti in una compilation digitale prodotta e distribuita da Urtovox e saranno poi giudicati da una commissione
composta da esperti, che selezionerà i primi
tre brani. I solisti o gruppi finalisti parteciperanno a un grande concerto dal vivo insieme
ai Radiodervish, in programma venerdì 12
aprile all’Estragon Club di Bologna. Sul palco
con loro, ci sarà anche una band della piattaforma MTV New Generation.
La commissione di selezione del contest è
composta da nomi importanti del mondo musicale e artistico italiano: Gino Castaldo giornalista e critico musicale, Valerio Corzani - autore e conduttore radiofonico “Alza
il volume” Radio Rai3, Pierpaolo Capovilla
- musicista Teatro degli Orrori, Luca De Gennaro - direttore artistico MTV, Jonathan
Ferramola - responsabile progetti audiovisivi COSPE, Roberta Franceschinelli - progetti culturali Fondazione Unipolis, Roberto
Franchini - giornalista, Paolo Fresu - musicista, Gian Paolo Giabini - giornalista e
Fondatore di Lunatik, Paolo Naselli Flores
- Urtovox Label&Promotion, Alberto Notarbartolo - vicedirettore di Internazionale,
Pierfrancesco Pacoda - giornalista e saggista, curatore del contest, Giancarlo Passarella - Musicalnews, Lele Roveri direttore artistico Estragon, Giordano Sangiorgi - MEI, Titti Santini - Responsabile di
Ponderosa Music & Art, Mauro Valenti - direttore del festival Italia Wave.
Per informazioni: Roberta Franceschinelli –
[email protected]
mio Quadrofedele, ha insignito il Consorzio
con una menzione speciale proprio nella sezione Bilancio Sociale.
Il premio Quadrofedele viene assegnato alle
aziende cooperative sulla base di alcuni precisi parametri: i documenti di rendiconto sociale e d’esercizio devono essere
contrassegnati da trasparenza, leggibilità e
completezza, rappresentati attraverso una
veste grafica piacevole ed efficace e valorizzati da una attenta strategia di comunicazione e presentazione ai soci. Un punto a
favore del Consorzio nazionale servizi è stato
rappresentato dalla verifica del proprio Bilancio affidata ad un organo terzo, Uniaudit
nel caso specifico, che ha certificato l’osservanza degli standard stabiliti dal Gri Reporting Framework .
La consegna del premio è avvenuta in occasione di una tavola rotonda dal titolo “I
servizi per la conciliazione vita-lavoro” che
si è svolta il 1 marzo scorso presso la sede
del CCC, il Consorzio Cooperative Costruttori, a Bologna. All’iniziativa, moderata dal
presidente della commissione Pari Opportunità di Legacoop nazionale, Dora Iacobelli, erano presenti tra gli altri Giuliano
Poletti, presidente di Legacoop nazionale,
la senatrice Rita Ghedini, Rita Finzi, presidente della commissione Pari Opportunità
di Legacoop Emilia-Romagna, Franca Guglielmetti, presidente della Cadiai.
CNS
anche quest’anno ha ricevuto la menzione
speciale nel concorso QUADROFEDELE
2012 indetto da AIRCES – Associazione Italiana revisori contabili dell’economia sociale
– in collaborazione con Coopfond, per premiare i migliori bilanci delle cooperative aderenti a Legacoop.
Il Premio Quadrofedele 2012, giunto alla
quattordicesima edizione, ha selezionato, fra
le cooperative aderenti a Legacoop, il miglior Bilancio Sociale e il miglior Bilancio di
Esercizio riferiti all’anno 2011.
Menzione speciale al premio
Quadrofedele 2012
Un riconoscimento alla responsabilità sociale del Cns, illustrata anche attraverso l’ultimo volume di Bilancio di Sostenibilità, è
stato attribuito da Airces, l’associazione italiana revisori contabili dell’economia sociale,
che, nel corso dell’edizione 2012 del preSettori
Territori
CADIAI
Menzione speciale nel premio
QUADROFEDELE 2012
La Cooperativa sociale CADIAI di Bologna
Imprese
Sondaggio
Imprese
CADIAI si era già aggiudicata questo premio
nel 2007 e in altre cinque edizioni aveva ricevuto la menzione speciale mentre nel
2010 si era classificata prima nella categoria BEST che premia le cooperative con i migliori bilanci d’Esercizio e Sociale. Nel 2011
aveva nuovamente vinto il primo premio per
il miglior bilancio sociale.
CADIAI - Dal 1974, la Cooperativa sociale
si occupa a Bologna e provincia di Servizi
sociali, sanitari ed educativi dall’infanzia alla
terza età. Gestisce 10 residenze per anziani
in condizioni di non autosufficienza, 5 centri diurni per anziani con autonomia limitata
e offre assistenza domiciliare qualificata.
Gestisce 24 nidi d’infanzia e promuove progetti d’integrazione scolastica per bambini
e alunni disabili.Tra i servizi per i disabili gestisce 5 strutture residenziali e 5 diurne e
interventi a domicilio per conto dell’Azienda
Usl. Oltre a promuovere una serie di laboratori protetti. La Cooperativa lavora con adolescenti che vivono situazioni di disagio
psico fisico favorendo la socializzazione attraverso un supporto educativo costante. Dal
1989, Cadiai opera anche nella Medicina
del lavoro per garantire la Prevenzione e Sicurezza nei luoghi di lavoro.
GESIN
Premio Quadrofedele per il miglior
bilancio sociale della categoria
La cooperativa parmigiana Gesin vince il premio nazionale “Quadro Fedele 2012” per il
miglior Bilancio Sociale della sua categoria,
assegnato da Airces – Associazione Italiana
Revisori Contabili dell’Economia Sociale – in
collaborazione con Coopfond e Legacoop. Ha
consegnato il premio alla vice presidente di
Gesin Cristina Domenichini e al una delegazione di soci della cooperativa, il Presidente di Legacoop Nazionale Giuliano
25
Poletti.
“E’ un riconoscimento importante, che conferma la bontà delle scelte in cui la cooperativa sta investendo: la partecipazione, la
trasparenza, il dialogo con gli stakeholder e,
in particolare, con i soci”, ha dichiarato Cristina Domenichini, Vice Presidente di
Gesin.
Iniziative per la sicurezza sul lavoro, attività
di formazione, certificazioni di qualità etica e
di qualità ambientale, politiche per l’occupazione e iniziative di welfare aziendale a favore di soci e di dipendenti: sono questi
alcuni dei parametri espressi dal Bilancio Sociale Gesin 2011, valutato dalla giuria sulla
base di indicatori di trasparenza, di leggibilità,
completezza e diffusione.
Il premio QuadroFedele, insieme all’Oscar di
bilancio di FerPi (Federazione Italiana Relazioni Pubbliche), è il più prestigioso riconoscimento assegnato ad una Cooperativa in
materia di bilancio sociale.
“Oggi la natura finanziaria di questa crisi ha
appiattito la valutazione delle imprese al rating, cancellando il valore di criteri come la
certificazione etica, l’applicazione della legge
231, il bilancio sociale, i livelli occupazionali”,
dichiara il Presidente del Gruppo Gesin Proges Antonio Costantino. “Il pericolo è non
vedere che dietro questi valori c’è la qualità
delle imprese e la qualità del mercato, e che
senza attenzione a questi aspetti il mercato
si degrada e le regole si indeboliscono. Le
prime a perdere competitività rischiano di essere le imprese più attente e responsabili”.
“Questo vale in particolare per noi cooperative – conclude Costantino –, che siamo imprese a tutti gli effetti, ma siamo imprese
differenti, perché non nasciamo rivolte al profitto, ma al valore del lavoro”.
UNICOOP FIRENZE
C’ècrisi,ilsupercambialook;meno
pubblicità, più comunicazione
Crescono le vendite del prodotto a marchio
Coop e cambia anche la sua presentazione.
L’accento si sposta sempre di più sulle sue
caratteristiche: qualità, valori, benefici sulla
salute e sull’ambiente
I prodotti di marca perdono peso nel carrello della spesa, mentre aumentano quelli
legati alle grandi insegne: +5,1% nel 2012.
Primo piano
Legacoop
Settori
Territori
E a dimostrazione del fatto che la crisi sta
creando una fascia di disagio economico
sempre più diffusa, crescono anche i prodotti più a buon mercato, i cosiddetti “primi
prezzi” (+5,6%), dove la ricerca del risparmio è la molla di acquisto praticamente
esclusiva. Il trend è iniziato da alcuni anni,
ma si è fatto molto più pronunciato nel
2012. Tutte le catene della grande distribuzione corrono ai ripari: cambiano disposizione alle merci, politiche promozionali,
modificano percorsi d’acquisto perfino.
Anche Unicoop Firenze lo sta facendo. «In
questo momento la fuga dai prodotti di
marca, sta portando ad una crescita consistente delle vendite del nostro prodotto a
marchio» dice Massimiliano Paviera, responsabile dei servizi al cliente di Unicoop
Firenze.
Il concetto con cui nasce il prodotto a marchio del resto è proprio questo: una qualità
uguale, se non superiore, al prodotto leader di mercato, ad un prezzo decisamente
inferiore. E dunque il prodotto a marchio
Coop oggi viene non solo promosso in
senso pubblicitario classico, ma è oggetto
di vere politiche di comunicazione per metterne in evidenza valori, caratteristiche, benefici in termini di salute e di ambiente. Già,
perché a parità di quantità con un suo omologo, il prodotto a marchio Coop, ha alle
spalle un accurato studio sugli imballi e
molti vincoli di carattere ecologico, tanto per
fare un esempio.
Fin qui il prodotto a marchio. Ma oggi nel
carrello della spesa degli italiani entrano
sempre più diffusamente anche i prodotti di
primo prezzo. Quelli per cui l’attenzione è
spostata soprattutto sul risparmio a tutti i
costi. Queste tipologie di prodotti in molte
insegne non godono di un trattamento precisamente esaltante. Stanno spesso nascosti e occupano timidamente solo gli
ultimi scaffali, gli ultimi posti. «Noi stiamo
lavorando anche su questo: ne curiamo
l’esposizione, non li nascondiamo».
È un’attenzione che cresce con il crescere
di una fascia di famiglie sempre più in sofferenza dal punto di vista del reddito.
«Stiamo cercando di costruire un focus sui
primi prezzi che soddisfano bisogni primari,
generi alimentari di prima necessità che
aiutino anche questa tipologia di consumatore».
Imprese
Sondaggio
Imprese
COOMARPESCA
“Saremo le sentinelle del porto
di Fano; dragaggio resta priorità”
“Saremo le sentinelle del porto”. E’ questo
l’intento della Coomarpesca adesso che,
come annunciato da Marina Group, “dopo
nove anni, partiranno i lavori sull’area portuale compresa fra lo stabulario e il porto
turistico. Un’area di 35 mila metri quadrati,
abbandonata a se stessa e all’incuria per la
quale avevamo chiesto, con una diffida, la
revoca della concessione all’Amministrazione comunale”. “Guarda caso, proprio in
questi giorni – hanno commentato, in una
conferenza stampa, svoltasi il 28 febbraio,Gabriele Cioccolini e Marco Pezzolesi, presidente e direttore di
Coomarpesca -, in cui ci siamo attivati per
muovere questa situazione e, con il nostro
impegno, per dare un’altra opportunità di
crescita alla città creando occupazione, si
dice che i lavori inizieranno in autunno.
Siamo ben contenti che finalmente venga
fatto quello che non è stato realizzato in
nove anni!”. Pezzolesi e Cioccolini hanno
confermato, quindi, che “il nostro compito
adesso sarà quello di vigilare che i lavori
all’interno di un’area, così preziosa per
l’economia del porto e della città, vengano
compiuti secondo il rispetto di tutte le leggi,
sia dal punto di vista normativo sia procedurale. Faremo questo con una duplice necessità che emerge da questa vicenda: il
rispetto delle regole e la tutela dei nostri
pescatori associati”. A riguardo, Coomarpesca ha già chiesto al Comune di Fano
l’accesso agli atti sulla delibera comunale
del 14 febbraio per le opere da realizzare
sulla concessione demaniale a Marina
Group e sulle relative pratiche urbanistiche.
La cooperativa ha anche confermato la diffida, già presentata il 29 gennaio all’Amministrazione comunale, per la revoca della
stessa concessione visto che “la procedura
seguita appare non conforme al principio
generale di gestione ed utilizzo di bene demaniale”. L’accesso agli atti è stato però
negato dal Comune di Fano perché, secondo l’Amministrazione comunale, la
Coomarpesca non avrebbe più un interesse diretto sulla vicenda visto che, nel
maggio 2005, ha firmato un accordo con lo
Primo piano
Legacoop
26
stesso Comune e con le altre controparti in
cui rinunciava ad ogni forma di rivalsa e al
ricorso al Tribunale amministrativo regionale sulla questione della concessione. “In
quell’accordo – hanno però ricordato Pezzolesi e Cioccolini -, si prevedeva che, alla
costruzione delle strutture da parte di Marina Group, a noi venisse concesso l’uso
dell’ex Stabulario. I tempi, entro il 2011,
non sono stati rispettati ed è, quindi, più
che mai un nostro legittimo interesse capire cosa stia succedendo. Per questo, con
una lettera del 22 febbraio, abbiamo risposto in questi termini al Comune di Fano
e abbiamo segnalato quanto sta accadendo alla procura della Repubblica e alla
Corte dei Conti”. Coomarpesca ha anche
sollecitato l’Amministrazione regionale, con
una lettera al dirigente del Demanio marittimo, chiedendo “un intervento da parte
della Regione Marche anche con riferimento all’inattività della concessionaria”. Il
porto di Fano (Pu), ha sottolineato Simone
Cecchettini, responsabile regionale di
Lega Pesca Marche, “continua però a non
essere transitabile e le imbarcazioni non
possono passarvi in sicurezza. Questo
blocca le attività della marineria e mette in
pericolo gli equipaggi dei pescherecci provocando un danno enorme all’economia
della città e della stessa marineria fanese”.
In attesa che venga realizzata la cassa di
colmata nel porto di Ancona, che dovrebbe
essere completata entro l’anno e dove saranno stoccati in via definitiva anche i fanghi dragati nel porto fanese, ha aggiunto
Pezzolesi, “rimane il problema di dove possano essere tenuti temporaneamente i 2030 mila metri cubi ancora da dragare a
Fano. Comunque, siamo stupiti di scoprire
che sarebbe necessario dragare ancora, a
Fano, 800 mila metri cubi di fanghi, una
quantità ben superiore a tutta quella che si
potrebbe escavare da tutti i porti marchigiani”.
Nell’accordo di programma, ha ricordato
Pezzolesi, “la quantità da dragare a Fano,
nel complesso, ammonta a 70-80 mila
metri cubi. Ci sembra, perciò, che ci si nasconda dietro i numeri per non ammettere
un’inamovibilità durata nove anni. Ma noi
siamo solo dei ‘molestatori’ anche se le nostre parole hanno ben poco peso rispetto
all’evidenza dei fatti mancati”.
Settori
Territori
LA TERRA E IL CIELO
Ad Arcevia (AN) incontro
con i parlamentari neo eletti
La cooperativa agricola La Terra e il Cielo di
Piticchio di Arcevia (An) organizza un confronto, venerdì 8 marzo alle 15 nella propria sede, con i parlamentari marchigiani
appena eletti per discutere di “Agricoltura
biologica, ambiente e una nuova economia”. All’incontro con i soci agricoltori,
clienti e simpatizzanti parteciperanno gli
onorevoli Paolo Petrini ed Emanuele Lodolini del Pd, il senatore Remigio Ceroni
del Pdl, l’onorevole Lara Ricciatti di Sel,
Gabriele Santarelli, candidato non eletto,
per il Movimento 5 Stelle, e Lidio Rocchi
con delega del senatore Riccardo Nencini
del Psi. L’iniziativa nasce dall’esigenza di
confrontarsi con i rappresentanti del territorio marchigiano che siederanno sugli
scranni del Parlamento e del Senato su
quello che rappresenta il mondo dell’agricoltura biologica. Un settore che, da oltre
trent’anni, è stato spesso considerato come
un fanalino di coda in ogni programma elettorale. Necessario, quindi, per la cooperativa La Terra e il Cielo, interrogarsi sui temi
che riguardano l’ambiente e l’agricoltura
biologica inseriti nel più ampio discorso di
una nuova economia. Aprirà gli interventi il
presidente della Terra e il Cielo, Bruno Sebastianelli. Seguirà il saluto del sindaco di
Arcevia, Andrea Bomprezzi, e l’intervento
del presidente Consorzio Marche Biologiche, Francesco Torriani.
IVV
Industria Vetraria Valdarnese
entra nei social media
L’IVV, fondata a San Giovanni Valdarno , nel
cuore della Toscana, da un gruppo di maestri vetrai nel 1952, entra oggi nei social
media, attraverso facebook, twitter, ecc.Nel
corso degli anni IVV si è affermata tra i proImprese
Sondaggio
Imprese
tagonisti europei nella produzione del vetro
soffiato e fatto a mano coniugando ricerca
sulla materia, design, tecniche di tradizione
artigiana e controllo dei processi per dar
vita a oggetti che reinterpretano e rinnovano
costantemente lo spazio e la tavola. Oggi
IVV è un brand internazionale, presente da
leader in Italia come in oltre 70 Paesi esteri
e le sue creazioni sono nelle vetrine dei migliori punti vendita di ogni Paese in cui il
brand è presente.
www.facebook.com/ivvnet
COOPERATIVA BERTANI
Prosegue l’accoglienza
dei profughi libici
La Cooperativa Bertani di Buscoldo (Mantova) non abbandona i profughi. La struttura
di via Giovanni XXIII proseguirà l’attività di
accoglienza, formazione e ricerca del lavoro
per i sei profughi ospitati nei suoi locali,
anche dopo il 1° marzo, giorno in cui scade
la convenzione che regola l’assistenza dei
rifugiati libici. Nel corso dell’ultima riunione
di coordinamento delle strutture ospitanti,
che si è tenuta alcuni giorni fa in Prefettura,
la Cooperativa Bertani e il Centro Arca di
Ospitaletto, che accoglie dieci profughi,
hanno chiesto e ottenuto da parte della Provincia la disponibilità a certificare la loro funzione nell’ambito delle politiche migratorie
del nostro territorio. “Continueremo a svolgere alcuni servizi essenziali anche quando
la convenzione non sarà più in vigore –
spiega Carlo Grassi, presidente della Cooperativa Bertani – offriremo, a nostre spese,
cibo e un posto dove dormire ai rifugiati finché non saranno in grado di uscire dalle
strutture. La certificazione della Provincia ci
garantisce una forma di tutela nel caso in
27
cui vi fossero dei controlli da parte delle autorità. Del resto avevo già dichiarato nei
giorni scorsi che non avrei lasciato i ragazzi
in mezzo alla strada”. Grassi spera che si
formi una cordata che coinvolga Comuni e
associazioni per affrontare i problemi con
più risorse a disposizione.
“L’obiettivo è trovare soluzioni non precipitose per non sprecare ciò che è stato compiuto finora – sottolinea Grassi – i profughi
hanno conseguito il diploma della scuola
edili. Aspettiamo il mese di marzo e il bel
tempo. Quando riprenderà l’attività del comparto edilizio, forse si presenterà anche
qualche opportunità di lavoro per i nostri ragazzi”.
COOP SOCIALE PARTINVERSE
Progetto di creatività in carcere
“L’Oro non Luccica” in vetrina
Il progetto di creatività in carcere ideato da
Partinverse presentato in una vetrina del
centro storico di Mantova
Partinverse Cooperativa Sociale Onlus, in
collaborazione con il negozio Mollard Shoes
di Mantova propone un piccolo momento di
intrattenimento culturale, con letture tratte
dal mondo femminile interpretate da Beatrice Pallone. L’appuntamento è per sabato
9 marzo alle ore 18.30 presso lo storica
boutique in via Verdi 35.
L’evento è organizzato per sostenere il progetto L’Oro non Luccica, laboratorio di manualità creativa che coinvolge donne e
uomini in stato di detenzione presso la Casa
Circondariale di Mantova. Durante la giornata potranno essere acquistati i gioielli
prodotti durante il laboratorio, che rimarranno esposti e disponibili nel negozio per
qualche giorno.
LEGACOOP
Adesioni cooperative
Pubblichiamo, di seguito, i nominativi delle
cooperative per cui la Presidenza della Lega
Nazionale delle Cooperative e Mutue ha deliberato l’adesione nelle riunioni del 17 gennaio e del 13 febbraio 2013.
Primo piano
Legacoop
Settori
Territori
Presidenza del 17 gennaio 2013
Trentino Alto Adige: Haus Der Solidaritat
“Luis Litner” Onlus Soc. Coop.va (Bressanone
-Bz); Gunu Service Soc. Coop.va (Bolzano)
Friuli Venezia Giulia: Infermierudine
Coop.va Sociale S.C. Tra Professionisti
(Udine); A.Pro.La.Ca Soc. Coop.va Consortile
Agricola (Codroipo -Ud); Sunservice Soc.
Coop.va A.R.L. (Bagnaria Arsa -Ud); Arte E
Libro Società Cooperativa Sociale Onlus
(Udine); Maat Soc. Coop.va (Ronchi dei Legionari -Go)
Veneto: Eiteam Società Cooperativa Sociale
(S.Giustina -Bl); Trentino Pose Serramenti
Soc. Coop.va (Verona)
Emilia Romagna: Chloe Società Cooperativa (Pavullo nel Frignano -Mo); Brs Società
Cooperativa a Responsabilità Limitata
(Parma); Si Può Fare Società Cooperativa Sociale (Fornovo Di Taro -Pr); Ce.Svi.P. Impresa
Società Cooperativa (Piacenza); C.A.E.P. Società Cooperativa (Piacenza); Gester - Società
Cooperativa (Piacenza); Cmc Immobiliare Spa
(Ravenna); Europe Società Cooperativa (Ravenna)
Marche: Progetto Lavoro Soc.Coop.Sociale
(Senigallia -An); Sociale “Il Filo Della Gioia”
Comunita’ Educativa per Minori in Affidamento Temporaneo (Pesaro); Area Soc.Coop.
- Progetti per il Territorio (Ancona)
Lazio: Bottega Dei Talenti Soc. Coop. Soc. (Viterbo); La Città Del Divertimento Coop.Sociale
A R.L. (Sezze -Lt); Fbt Contractor Soc. Cooperativa (Roma); Sartoria Zeronove Soc. Cooperativa (Formia -Lt); Stavio Soc. Coop.va
(Viterbo); Croce Airone Soc.Cooperativa (Latina); Js Trade Soc.Cooperativa (Roma); Fidipesca Italia Soc. Cooperativa (Roma)
Campania: Coop. Edilizia San Giorgio Plus
(Napoli)
Sicilia: Cesame Soc. Coop.va (Catania); Allevatori Dei Nebrodi Soc. Coop.Agricola (Randazzo -Ct); Consorzio Sol. Co. S.C.S. (Catania)
Presidenza del 13 febbraio 2013
Emilia Romagna: Assicoop Romagna Futura S.R.L. (Ravenna); Immobiliare Grande
Distribuzione S.P.A. (Ravenna); Cooperativa
Sociale Laratatuia (Riccione -Rn); Fratelli Di
Taglia Soc. Coop.va (Riccione -Rn); Mare.A
Srl (Cattolica -Rn); Società Cooperativa
Cooplam (Rimini)
Toscana: Cooperativa di Grignano per la
Cultura e la Ricreazione Soc. Coop.va A.R.L
(Prato); Aurora Società Cooperativa (Prato);
Imprese
Sondaggio
Imprese
Carmignanello Società Cooperativa A R.L.
(Cantagallo -Po); Casa del Cinema di Prato
Società Cooperativa (Prato); Circolo Culturale Ricreativo del Poggetto Soc. Coop. A
R.L. (Poggio a Caiano -Po); Circolo Culturale Ricreativo di San Giusto Società
Coop.va A.R.L (Prato); Circolo Ricreativo
S.Andrea Iolo Società Cooperativa A R.L.
(Prato); Cooperativa Arci Carraia Società
Cooperativa A R.L. (Prato); Cooperativa Culturale di Sasseta Società Cooperativa (Vernio -Po); Cooperativa Edificatrice Podere di
Trebialto (Prato); Cooperativa Edificatrice
Primo piano
Legacoop
28
Domus 2007 Società Cooperativa (Prato);
Cooperativa Edificatrice La Pineta (Prato);
Cooperativa Mercatale Soc.Coop.va a r.l.
(Vernio -Po); Cooperativa Viaccia Oggi Soc.
Coop. a r.l. (Prato); Dedalus Soc. Coop.va
Sociale a r.l. (Arezzo); Le Macine Società
Coop.va a r.l. (Prato); Maggio 69 Società
Coop.va a r.l. (Prato); Maliseti Società Cooperativa a r.l. (Prato); Pizzidimonte Soc.
Coop. a r.l. (Prato); Rossi Giuseppe Società
Coop.va a r.l. (Prato); Società Cooperativa
Edificatrice Montalbano (Prato); Società
Cooperativa per la Ricreazione lo Sport e la
Settori
Territori
Cultura di S.Ippolito di Vernio Soc.Coop.a r.l.
(Vernio -Po); The Gap Factory Società
Coop.va (Firenze)
Lazio: Società Cooperativa Lavoro 2012
A.R.L. (Roma)
Campania: Coop.va Sociale Onlus Centro
Terapie Tirreno (Mondragone -Ce)
Molise: General Service Società Cooperativa Sociale (Bojano -Cb); Proxima
Soc.Coop.va Sociale (Pesche -Is); Pima
Soc. Coop.va Sociale A.R.L. (Isernia); Soc.
Coop.va Assistance (Castelmauro -Cb); Effe
4 Società Cooperativa (Isernia)
Imprese
Sondaggio
Sondaggio
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OSSERVATORIO SWG
Pdl, il ruggito del leone porta
a casa 6 punti
Il Pdl perde più di 6 milioni di voti (nel 2008
superava il 37%, oggi è al 21,6%), ma alla
guida della coalizione di centro-destra ottiene il risultato politico sperato, sfiorando il
successo alla Camera, conquistando regioni importanti (fra cui Puglia, Sicilia, Campania, Lombardia, Veneto) rendendo di fatto
ingovernabile il Senato.
La matrice di questo successo parziale ma
significativo, sotto il profilo della contabilità
elettorale rinvia in larga misura all’erosione
di consensi subita dalla coalizione di centrosinistra e dal Pd in particolare.
Vista da questa angolatura la ‘ridiscesa in
campo’ di Silvio Berlusconi infatti, frutta
circa 6 punti a partire da novembre quando
nelle intenzioni di voto il Pdl tocca il 15%,
ma non si concreta mai in un’autentica “rincorsa”: è la coalizione di centro-sinistra infatti a scendere ben al di sotto del suo
potenziale fisiologico e di quello assegnatole dai sondaggi (da due a tre punti in
meno delle attese).
Da un punto di vista più squisitamente politico la risalita del Pdl, assume invece ben
altra significatività. Essa infatti è l’esito di
più fattori di cui Silvio Berlusconi riesce a
farsi ancora una volta, sublime interprete.
Primo piano
Legacoop
Settori
Territori
In primo luogo certifica l’inesistenza di uno
spazio ‘moderato’ di centro, capace di essere effettivamente erosivo nei confronti del
fronte di centrodestra: fu così nel 1994, è
così oggi a quasi vent’anni di distanza.
Berlusconi in campagna elettorale al solito
lo intuisce e procede con determinazione a
mobilitare la quota restante del proprio elettorato, puntando su messaggi e impronte
di fortissima radicalità (antitedesca, velatamente anti-europea, ‘particolaristica’ - dalla
restituzione dell’Imu, alle tasse, ai condoni,
etc).
In secondo luogo segnala la permanenza
del fattore anti-sinistra/anti-comunista,
come paradigma di lettura prezioso per capire il comportamento di una parte estesa
dell’elettorato italiano.
Nuovamente Berlusconi, come già in passato, lo impugna con forza, puntando quindi
sulle ‘permanenze’ piuttosto che sulle presunte discontinuità.
Infine Berlusconi non abbandona toni, registri, lessico e linguaggio che ancora lo posizionano all’interno di un’area di
‘meta-antipolitica’ e ancora una volta viene
‘compreso’ da una parte del suo popolo.
Tradizionalmente buona parte delle élite intellettuali e politiche italiane che ritenevano
esauriti radicamento, posizionamento e linguaggio del leader del PDL, vengono smentite.
In questo scenario, l’osservazione dell’elet-
Imprese
Sondaggio
Sondaggio
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torato di centrodestra riserva alcune sorprese e alcune conferme. Il voto delle
donne, ad esempio, si è concentrato sull’offerta tradizionale, con un sostanziale
equilibrio tra i due poli, ma focalizzando l’attenzione sulle casalinghe – già in passato
solidamente fedeli al Pdl - prevalgono nettamente gli orientamenti di centrodestra. In
contro tendenza, invece, le piccole imprese
che hanno abbandonato l’offerta tradizionale (il centrodestra era votato dalla maggioranza assoluta del segmento nel 2009)
per aderire in massa alle istanze di rinnovamento del M5S.
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