Depliant 5 Sensi 09-2009.fh11 - regione campania

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Vieni in foresta:
A
LA
IS T
O
V
D
L’ U IT
per guardare cose che altrove non si vedono, ascoltare la
musica dell’aria e del vento, toccare con mano foglie e fiori
che imparerai a riconoscere, sentire nuovi odori da ricordare
nel tempo, scoprire il gusto nuovo di frutti antichi.
Il Bosco è vivo: lasciati prendere dal gioco
dei cinque sensi e scopri un mondo
dove è naturale divertirsi e
stare bene.
L’
O LFAT
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IL T A
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O
ST O
Sema, nati per comunicare
IL
GU
L’esperienza della Vista:
forme e colori da osservare
L’esperienza dell’Olfatto:
profumi ed odori da respirare
Il profilo di una foglia, la forma di un fiore, l’aspetto di
un albero: ogni elemento della flora forestale costituisce
il tassello di un mosaico che disegna un paesaggio di
colori meravigliosi e insolite sfumature.
Gli uccelli, i piccoli animali che talvolta si lasciano
vedere, gli insetti, animano un ambiente dove ogni
forma di vita trova il suo spazio e
svolge il suo prezioso ruolo nel
mondo del bosco.
Respiriamo per vivere, ma anche per immagazzinare
profumi e odori che entrano a comporre il nostro
personale bagaglio di conoscenze. Intensi, piacevoli,
aspri, persistenti, gli odori ci parlano degli abitanti della
foresta, indicandoci se un animale ha visitato un luogo
e rivelandoci se una pianta è in boccio o vive la piena
maturità. Qualche profumo, come
quello delle erbe aromatiche,
ci accompagna nel ritorno a
casa, magari quando lo
riconosciamo tra le fragranze
della cucina quotidiana.
L’esperienza dell’Udito:
suoni e rumori da ascoltare
Abituate al caos degli ambienti urbani, le nostre orecchie
saranno piacevolmente sorprese dalla “musica della
foresta”: un concerto ben orchestrato di suoni e di rumori
che invitano a tacere per poterne cogliere le diverse
intensità, imparare a riconoscere quelli prodotti dagli
animali e quelli originati dal fruscio delle piante e dallo
stormire del vento. Stimolante l’esperienza del silenzio:
nei momenti di apparente tranquillità, imparare a tendere
l’orecchio per cogliere il sottofondo
sonoro dell’ambiente
forestale.
L’esperienza del Gusto:
sapori ed aromi da assaggiare
La foresta ha offerto all’uomo il primo nutrimento: frutti
spontanei come le fragole e le more, le castagne, i funghi,
la selvaggina, hanno fornito cibo ai nostri antenati e
oggi forniscono a noi l’opportunità di gustare sapori non
alterati dalla coltivazione industrializzata. Non sempre
e non in tutti i periodi dell’anno, però, è possibile
mangiare i frutti del bosco. In questo caso, approfittiamo
della visita in foresta per consumare una merenda
semplice e genuina, fatta di pane con burro e marmellata,
oppure con prosciutto o formaggio: immersi nel verde,
questi cibi antichi acquisteranno un sapore nuovo,
impregnandosi degli aromi naturali che ci circondano.
L’esperienza del Tatto:
sensazioni ed emozioni da sfiorare
L’uomo acquisisce le prime conoscenze toccando la
pelle dei genitori, gli oggetti con cui viene a contatto.
Toccare, magari ad occhi chiusi, un filo d’erba, un fiore,
una corteccia, un piccolo insetto, vuol dire ripetere
un’esperienza conoscitiva che appartiene a ciascuno
di noi. Come piccoli pellerossa, in foresta si impara a
riconoscere i soggetti naturali e le loro caratteristiche
(freddo, caldo, ruvido, liscio, bagnato, asciutto, etc.):
attraverso il codice delle sensazioni
tattili, la pelle trasmette al
cervello informazioni che non
dimenticheremo.
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