Privazione del Sonno e Depressione Giuseppe Lago Direttore IRPPI Istituto Romano di Psicoterapia Psicodinamica Integrata www.irppiscuolapsicoterapia.it Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 1 SCARICARE DA www.menteecura.it Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 2 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno • Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno • Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno • Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici • Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l’insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno • Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici • Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l’insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno • Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici • Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l’insonnia • Non sfugge, però, il particolare che da tempo si conosce (Vogel, 1975), cioè che la deprivazione del sonno REM possa in qualche modo avere effetti positivi sulla depressione Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno • Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici • Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l’insonnia • Non sfugge, però, il particolare che da tempo si conosce (Vogel, 1975), cioè che la deprivazione del sonno REM possa in qualche modo avere effetti positivi sulla depressione Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Privazione di sonno • Disfunzione fisiologica che causa una serie di disturbi organici • Per potersi considerare quale componente sintomatica della depressione, occorre che prenda i contorni di una manifestazione tipica del disturbo depressivo, ossia l’insonnia • Non sfugge, però, il particolare che da tempo si conosce (Vogel, 1975), cioè che la deprivazione del sonno REM possa in qualche modo avere effetti positivi sulla depressione • Il fatto indica un’importante implicazione tra funzionalità del sonno e disturbi depressivi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 3 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • PIANO CLINICO: Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • PIANO CLINICO: • Difficoltà di addormentamento Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • PIANO CLINICO: • Difficoltà di addormentamento • Interruzioni del sonno notturno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • • • • PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • • • • PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • • • • PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino • Studi longitudinali mettono in rapporto i soggetti affetti da insonnia cronica con lo sviluppo successivo di sindromi depressive Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • • • • PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino • Studi longitudinali mettono in rapporto i soggetti affetti da insonnia cronica con lo sviluppo successivo di sindromi depressive Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 1Insonnia e depressione • Disturbo quantitativo del sonno ma anche qualitativo • • • • PIANO CLINICO: Difficoltà di addormentamento Interruzioni del sonno notturno Risveglio precoce al mattino • Studi longitudinali mettono in rapporto i soggetti affetti da insonnia cronica con lo sviluppo successivo di sindromi depressive • L’insonnia è il riflesso anticipatorio di una ricaduta possibile Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 4 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 5 2Insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 5 2Insonnia e depressione • Con la diffusione della concezione psicometrica l’insonnia è stata considerata una manifestazione clinica della patologia depressiva e ansiosa e come tale inclusa nei principali questionari messi a punto per la misura delle costellazioni Sindromiche (ad esempio nella “rating scale for depression” di Hamilton) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 5 2Insonnia e depressione • Con la diffusione della concezione psicometrica l’insonnia è stata considerata una manifestazione clinica della patologia depressiva e ansiosa e come tale inclusa nei principali questionari messi a punto per la misura delle costellazioni Sindromiche (ad esempio nella “rating scale for depression” di Hamilton) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 5 2Insonnia e depressione • Con la diffusione della concezione psicometrica l’insonnia è stata considerata una manifestazione clinica della patologia depressiva e ansiosa e come tale inclusa nei principali questionari messi a punto per la misura delle costellazioni Sindromiche (ad esempio nella “rating scale for depression” di Hamilton) • La nuova tassonomia USA, che ha riportato in auge gli aspetti descrittivi della patologia psichiatrica nel DSM ha dedicato un intero capitolo ai disturbi del sonno ed annesso l’insonnia direttamente tra i disturbi mentali, tra i disturbi cioè di Asse I, alla stregua della depressione o dell’ansia, verso le quali si costituisce così come patologia in comorbilità Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 5 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 6 3Insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 6 3Insonnia e depressione • L’insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 6 3Insonnia e depressione • L’insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 6 3Insonnia e depressione • L’insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche • Tra queste il rischio maggiore sembra riguardare il diabete di tipo 2, l’ipertensione, la dislipidemia ed il precoce invecchiamento, per i quali il sonno sembra costituire il fattore fisiopatologico di collegamento con gli eventi stressanti psicosociali Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 6 3Insonnia e depressione • L’insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche • Tra queste il rischio maggiore sembra riguardare il diabete di tipo 2, l’ipertensione, la dislipidemia ed il precoce invecchiamento, per i quali il sonno sembra costituire il fattore fisiopatologico di collegamento con gli eventi stressanti psicosociali Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 6 3Insonnia e depressione • L’insonnia destabilizza la salute del corpo ed è incompatibile con la condizione di benessere: negli insonni, oltre ad una qualità di vita compromessa, vi sono una più alta incidenza di infortuni, un maggior utilizzo delle strutture sanitarie ed una insorgenza quasi doppia di patologie mediche • Tra queste il rischio maggiore sembra riguardare il diabete di tipo 2, l’ipertensione, la dislipidemia ed il precoce invecchiamento, per i quali il sonno sembra costituire il fattore fisiopatologico di collegamento con gli eventi stressanti psicosociali • A questo si aggiunge che da oltre vent’anni è stata dimostrata una più elevata probabilità di morte da coronopatia, infarto miocardico o tumore entro i due anni successivi al rilievo di un disturbo cronico del sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 6 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 7 4Insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 7 4Insonnia e depressione • Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell’insonnia nell’insorgenza di disturbi d’ansia e dell’umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell’insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 7 4Insonnia e depressione • Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell’insonnia nell’insorgenza di disturbi d’ansia e dell’umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell’insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 7 4Insonnia e depressione • Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell’insonnia nell’insorgenza di disturbi d’ansia e dell’umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell’insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta • Fatti salvi i differenti livelli quantitativi, l’andamento dell’insonnia nel corso della vita è strettamente parallelo a quello dei disturbi depressivi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 7 4Insonnia e depressione • Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell’insonnia nell’insorgenza di disturbi d’ansia e dell’umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell’insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta • Fatti salvi i differenti livelli quantitativi, l’andamento dell’insonnia nel corso della vita è strettamente parallelo a quello dei disturbi depressivi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 7 4Insonnia e depressione • Consolidate sono le evidenze sul ruolo dell’insonnia nell’insorgenza di disturbi d’ansia e dell’umore; le indagini epidemiologiche ad esempio, a fronte di una variabilità di prevalenza dell’insonnia, che in rapporto ai criteri diagnostici ed ai periodi di osservazione oscilla tra il 10% e quasi il 50% della popolazione, concordano su un progressivo aumento dopo i venti anni con un incremento drastico a partire dai sessanta • Fatti salvi i differenti livelli quantitativi, l’andamento dell’insonnia nel corso della vita è strettamente parallelo a quello dei disturbi depressivi • La valutazione psichiatrica degli insonni cronici dei Centri di Medicina del Sonno fa rilevare la presenza di un disturbo mentale di Asse I in circa il 70% dei pazienti, con valori che salgono al 90% se si prendono in considerazione anche i disturbi di personalità, quelli cioè che il DSM attualmente pone sull’Asse II Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 7 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 8 5Insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 8 5Insonnia e depressione • Da Palagini, Gentili, Guazzelli, 2004 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 8 5Insonnia e depressione • Da Palagini, Gentili, Guazzelli, 2004 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 8 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 9 6Insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 9 6Insonnia e depressione • L’insonnia precede ed in qualche misura facilita la comparsa di fenomeni psicopatologici d’ansia e dell’umore, configurandosi come elemento di perturbazione del normale funzionamento cerebrale o, più semplicemente, come epifenomeno di un processo fisiopatologico comune, che si esprime sul versante neurovegetativo e somatico con la frammentazione del sonno e la perdita del suo ruolo ristoratore e su quello più squisitamente psichico con l’esperienza ansiosa o della tristezza patologica Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 9 6Insonnia e depressione • L’insonnia precede ed in qualche misura facilita la comparsa di fenomeni psicopatologici d’ansia e dell’umore, configurandosi come elemento di perturbazione del normale funzionamento cerebrale o, più semplicemente, come epifenomeno di un processo fisiopatologico comune, che si esprime sul versante neurovegetativo e somatico con la frammentazione del sonno e la perdita del suo ruolo ristoratore e su quello più squisitamente psichico con l’esperienza ansiosa o della tristezza patologica Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 9 6Insonnia e depressione • L’insonnia precede ed in qualche misura facilita la comparsa di fenomeni psicopatologici d’ansia e dell’umore, configurandosi come elemento di perturbazione del normale funzionamento cerebrale o, più semplicemente, come epifenomeno di un processo fisiopatologico comune, che si esprime sul versante neurovegetativo e somatico con la frammentazione del sonno e la perdita del suo ruolo ristoratore e su quello più squisitamente psichico con l’esperienza ansiosa o della tristezza patologica • Fin dagli anni Sessanta è noto che il 90% dei pazienti depressi soffre di insonnia la cui gravità e durata sono in rapporto diretto con l’episodio depressivo, e che nel restante 10%, per quanto il sonno non sia frammentato né precocemente interrotto, non c’è comunque alcun ristoro nel dormire Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 9 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 10 7Insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 10 7Insonnia e depressione • L’insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 10 7Insonnia e depressione • L’insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 10 7Insonnia e depressione • L’insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia • Dalle ricerche prospettiche, mirate a valutare l’insonnia come fattore di rischio per le patologie d’ansia e dell’umore, emerge che negli insonni cronici il rischio di suicidio è notevolmente più alto rispetto ai non insonni e che la probabilità di ricaduta depressiva entro due anni è praticamente doppia rispetto a quella attesa nella popolazione generale Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 10 7Insonnia e depressione • L’insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia • Dalle ricerche prospettiche, mirate a valutare l’insonnia come fattore di rischio per le patologie d’ansia e dell’umore, emerge che negli insonni cronici il rischio di suicidio è notevolmente più alto rispetto ai non insonni e che la probabilità di ricaduta depressiva entro due anni è praticamente doppia rispetto a quella attesa nella popolazione generale Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 10 7Insonnia e depressione • L’insonnia che persiste dopo un episodio depressivo predice una ricaduta in tempi brevi con la probabilità di un nuovo ricovero entro un anno quattro volte superiore rispetto alla guarigione senza postumi di insonnia • Dalle ricerche prospettiche, mirate a valutare l’insonnia come fattore di rischio per le patologie d’ansia e dell’umore, emerge che negli insonni cronici il rischio di suicidio è notevolmente più alto rispetto ai non insonni e che la probabilità di ricaduta depressiva entro due anni è praticamente doppia rispetto a quella attesa nella popolazione generale • Questo sembra valere non solo per l’insonnia cronica ma anche per quella transitoria e per la periodica ipersonnia che si Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 10 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM • 2) Accorciamento dell’intervallo fra l’inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM • 2) Accorciamento dell’intervallo fra l’inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM • 2) Accorciamento dell’intervallo fra l’inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) • 3) Incremento della quantità di sonno REM. Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM • 2) Accorciamento dell’intervallo fra l’inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) • 3) Incremento della quantità di sonno REM. • 4) Durata prolungata del primo episodio di sonno REM. Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM • 2) Accorciamento dell’intervallo fra l’inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) • 3) Incremento della quantità di sonno REM. • 4) Durata prolungata del primo episodio di sonno REM. • 5) Incremento del numero di movimenti oculari durante sonno REM (densità del sonno REM). Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 1Sonno e depressione • 1) Riduzione del sonno ad onde lente (SWS) – stadi 3 e 4 del sonno NREM • 2) Accorciamento dell’intervallo fra l’inizio del sonno (sleep onset) e la comparsa del primo episodio di sonno REM (riduzione della latenza del sonno REM) • 3) Incremento della quantità di sonno REM. • 4) Durata prolungata del primo episodio di sonno REM. • 5) Incremento del numero di movimenti oculari durante sonno REM (densità del sonno REM). • 6) Continuità del sonno disturbata. Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 11 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione La sindrome delle apnee notturne etc. 12 2Sonno • (da Siracusano Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 e depressione e Calia,La2004) sindrome delle apnee notturne etc. 12 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 13 1Dati Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 strumentali La sindrome delle apnee notturne etc. 13 1Dati strumentali • La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 13 1Dati strumentali • La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 13 1Dati strumentali • La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore • Non ci sarebbero differenze polisonnografiche tra depressi unipolari e bipolari Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 13 1Dati strumentali • La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore • Non ci sarebbero differenze polisonnografiche tra depressi unipolari e bipolari Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 13 1Dati strumentali • La riduzione di latenza del sonno REM è considerato un marker biologico della depressione maggiore • Non ci sarebbero differenze polisonnografiche tra depressi unipolari e bipolari • Nella depressione stagionale non sono presenti le stesse anomalie della depressione maggiore Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 13 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 14 2Dati Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 strumentali La sindrome delle apnee notturne etc. 14 2Dati strumentali • La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d’età Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 14 2Dati strumentali • La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d’età Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 14 2Dati strumentali • La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d’età • Nell’età più giovane, è più difficile rilevare alterazioni polisonnografiche nei depressi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 14 2Dati strumentali • La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d’età • Nell’età più giovane, è più difficile rilevare alterazioni polisonnografiche nei depressi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 14 2Dati strumentali • La frequenza dei movimenti oculari in fase REM si mantiene elevata in modo uniforme nella depressione, a prescindere dalla fascia d’età • Nell’età più giovane, è più difficile rilevare alterazioni polisonnografiche nei depressi • Il riscontro di un’alterazione polisonnografica giovanile, d’altronde, deporrebbe per una familiarità del disturbo depressivo Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 14 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 15 3Dati Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 strumentali La sindrome delle apnee notturne etc. 15 3Dati strumentali • Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 15 3Dati strumentali • Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 15 3Dati strumentali • Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo • Sia la riduzione della latenza del sonno REM, sia la riduzione del sonno a onde lente (SWS) è considerato un marker di vulnerabilità della depressione Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 15 3Dati strumentali • Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo • Sia la riduzione della latenza del sonno REM, sia la riduzione del sonno a onde lente (SWS) è considerato un marker di vulnerabilità della depressione Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 15 3Dati strumentali • Gli studi polisonnografici, non permettono di differenziare in fase diagnostica i vari sottotipi di depressione, e consentono al momento solo la valutazione della gravità del disturbo • Sia la riduzione della latenza del sonno REM, sia la riduzione del sonno a onde lente (SWS) è considerato un marker di vulnerabilità della depressione • La stimolazione colinergica (con arecolina) è in grado di provocare riduzione di latenza del sonno REM rispetto ai soggetti normali Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 15 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 16 1Il Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 sonno e gli La sindrome delle apnee notturne etc. 16 1Il sonno e gli • La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 16 1Il sonno e gli • La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 16 1Il sonno e gli • La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata • Ciò può essere dovuto all’azione anticolinergica e all’incremento dei mediatori come serotonina e noradrenalina indotti dagli antidepressivi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 16 1Il sonno e gli • La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata • Ciò può essere dovuto all’azione anticolinergica e all’incremento dei mediatori come serotonina e noradrenalina indotti dagli antidepressivi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 16 1Il sonno e gli • La maggior parte degli antidepressivi agisce in modo da ridurre il sonno REM, sia aumentandone la latenza, sia diminuendone la durata • Ciò può essere dovuto all’azione anticolinergica e all’incremento dei mediatori come serotonina e noradrenalina indotti dagli antidepressivi • Vista la diversa azione sul sonno REM e NREM di farmaci con effetto antidepressivo, si evince che la diminuzione o l’incremento del sonno REM comunque non può essere una condizione necessaria per l’azione antidepressiva Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 16 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 17 2Il Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 sonno e gli La sindrome delle apnee notturne etc. 17 2Il • sonno e gli da Siracusano e Calia, 2004 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 17 2Il • sonno e gli da Siracusano e Calia, 2004 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 17 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 18 3Il Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 sonno e gli La sindrome delle apnee notturne etc. 18 3Il sonno e gli • Fino a ieri lo psichiatra doveva fare i conti con la eccessiva sedazione di cui erano responsabili i suoi farmaci e si preoccupava piuttosto della sonnolenza che infliggeva ai suoi pazienti, con lo sviluppo e la diffusione delle nuove molecole, sempre più selettive per i singoli distretti neurotrasmettitoriali e tendenzialmente prive di effetti sedativi ed ipnoinducenti, si trova di nuovo costretto, dopo oltre mezzo secolo, a fronteggiare l’insonnia, almeno fino a quando l’azione antidepressiva, antifobica o antiossessiva del suo trattamento non risolve il disturbo dell’umore od il nucleo della psicopatologia che si declina nel polimorfo coacervo dei quadri clinici d’ansia. Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 18 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 19 Fattori endocrini Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 19 Fattori endocrini • Nei pazienti depressi che manifestano una riduzione del sonno a onde lente (SWS), si osserva anche una riduzione del GH e un incremento del cortisolo ematico, relativa ad un’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisisurrene Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 19 Fattori endocrini • Nei pazienti depressi che manifestano una riduzione del sonno a onde lente (SWS), si osserva anche una riduzione del GH e un incremento del cortisolo ematico, relativa ad un’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisisurrene Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 19 Fattori endocrini • Nei pazienti depressi che manifestano una riduzione del sonno a onde lente (SWS), si osserva anche una riduzione del GH e un incremento del cortisolo ematico, relativa ad un’attivazione dell’asse ipotalamo-ipofisisurrene • Uno studio ha dimostrato che la somministrazione ripetitiva notturna dell’ormone ipotalamico CRF in soggetti sani induce una riduzione del SWS e un conseguente incremento della cortisolemia con una diminuzione di GH, senza una corrispondente attivazione del sonno REM (Kupfer, 1987) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 19 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 20 Modello cronobiologico Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 20 Modello cronobiologico • Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta “sleep homeostasis” (2009) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 20 Modello cronobiologico • Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta “sleep homeostasis” (2009) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 20 Modello cronobiologico • Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta “sleep homeostasis” (2009) • Postula che l’interrelazione tra Processo C (circadiano) e Processo S (articolazione sonno-veglia) costituisca l’aspetto essenziale della regolazione del sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 20 Modello cronobiologico • Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta “sleep homeostasis” (2009) • Postula che l’interrelazione tra Processo C (circadiano) e Processo S (articolazione sonno-veglia) costituisca l’aspetto essenziale della regolazione del sonno Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 20 Modello cronobiologico • Borbély (1982) propone la teoria dei due processi per spiegare le alterazioni del sonno nella depressione, configurando la cosiddetta “sleep homeostasis” (2009) • Postula che l’interrelazione tra Processo C (circadiano) e Processo S (articolazione sonno-veglia) costituisca l’aspetto essenziale della regolazione del sonno • Nei pazienti depressi, il Processo S, che agisce mediante neurotrasmettitori come serotonina, catecolamine, acetilcolina, funziona male, in modo tale da provocare la riduzione del sonno a onde lente NREM (SWS) e la diminuzione della latenza del sonno REM Corso multidisciplinare La sindrome delle apnee notturne 20 2012 martedì 27 novembre 2012 etc. Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. (Borbély) 21 I due processi (Borbély) PROCESSO C Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi (Borbély) PROCESSO C Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi (Borbély) PROCESSO C • Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi (Borbély) PROCESSO C • Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi (Borbély) PROCESSO C • Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker • Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi (Borbély) PROCESSO C • Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker • Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi (Borbély) PROCESSO C • Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker • Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) • Dipende da fattori genetici, ormonali, stimoli luminosi, temperatura Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 21 I due processi PROCESSO C • Controlla il ritmo circadiano collegato con un pace-maker • Meccanismi che producono il sonno collocati lungo il troncoencefalo, diencefalo, corteccia peptide, prostaglandina D2, muramyl dipeptide, interleuchina 1, amidi primarie degli acidi grassi, melatonina • Dipende da fattori genetici, ormonali, stimoli luminosi, temperatura martedì 27 novembre 2012 PROCESSO S • Condizionati da fattori umorali come: delta sleep inducing • Il pace-maker è localizzato nel n. soprachiasmatico (ipotalamo ant.) Corso multidisciplinare 2012 (Borbély) • Stimoli condizionati e incondizionati, temperatura ambientale, fattori genetici, psicologici, socio-culturali La sindrome delle apnee notturne etc. 21 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 22 Depressione e Processo S Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 22 Depressione e Processo S • La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l’accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 22 Depressione e Processo S • La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l’accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 22 Depressione e Processo S • La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l’accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S • Tutte le volte che il Processo S viene rallentato o inibito, si verifica una riduzione dell’attività del sonno a onde lente (SWA) e si manifesterebbero più facilmente fenomeni depressivi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 22 Depressione e Processo S • La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l’accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S • Tutte le volte che il Processo S viene rallentato o inibito, si verifica una riduzione dell’attività del sonno a onde lente (SWA) e si manifesterebbero più facilmente fenomeni depressivi Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 22 Depressione e Processo S • La deprivazione di sonno produce un effetto antidepressivo, permettendo l’accumulo di fattori umorali inducenti il Processo S • Tutte le volte che il Processo S viene rallentato o inibito, si verifica una riduzione dell’attività del sonno a onde lente (SWA) e si manifesterebbero più facilmente fenomeni depressivi • Il delta ratio, ossia il rapporto tra primo e secondo stadio del sonno NREM, nei depressi gravi è ridotto Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 22 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 23 Modello di Hobson e Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 23 Modello di Hobson e • Secondo questo modello esisterebbe una rete di neuroni REMoff (neuroni noradrenergici del locus coeruleus, neuroni serotoninergici del rafe dorsale) in interazione competitiva con una rete di neuroni REM-on, che originariamente si pensava localizzata soltanto nel tegmento pontino, ma che attualmente si ritiene distribuirsi ampiamente su tutto il sistema nervoso Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 23 Modello di Hobson e • Secondo questo modello esisterebbe una rete di neuroni REMoff (neuroni noradrenergici del locus coeruleus, neuroni serotoninergici del rafe dorsale) in interazione competitiva con una rete di neuroni REM-on, che originariamente si pensava localizzata soltanto nel tegmento pontino, ma che attualmente si ritiene distribuirsi ampiamente su tutto il sistema nervoso Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 23 Modello di Hobson e • Secondo questo modello esisterebbe una rete di neuroni REMoff (neuroni noradrenergici del locus coeruleus, neuroni serotoninergici del rafe dorsale) in interazione competitiva con una rete di neuroni REM-on, che originariamente si pensava localizzata soltanto nel tegmento pontino, ma che attualmente si ritiene distribuirsi ampiamente su tutto il sistema nervoso • Nella depressione esisterebbe un disequilibrio centrale nella regolazione della trasmissione colinergica che si rifletterebbe in un’attivazione sbilanciata dei neuroni REM-on, con le relative conosciute conseguenze (incremento di sonno REM, diminuzione della latenza del sonno REM). (Siracusano et al. cit.) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 23 Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff • Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff • Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff • Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) • Competono con in neuroni REMon Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff • Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) • Competono con in neuroni REMon Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff • Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) • Competono con in neuroni REMon • Aumentano la SWA Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 La sindrome delle apnee notturne etc. 24 Modello di Hobson e McCarley(1975) NEURONI REMoff • Noradrenergici (locus coeruleus, rafe dorsale) • Competono con in neuroni REMon • Aumentano la SWA Corso multidisciplinare 2012 martedì 27 novembre 2012 NEURONI REMon • Inizialmente si pensava fossero localizzati nel tegmento pontino • Attualmente si ritengono ampiamente distribuiti in tutto il SNC La sindrome delle apnee notturne etc. 24