asma bronchiale, rinite allergica, congiuntivite allergica, shock

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AIDS – sindrome da immunodeficienza acquisita
Ci sono diversi tipi di allergia:
La sindrome da immunodeficienza acquisita (Acquired Immune Deficiency Syndrome o AIDS) rappresenta lo stadio di
malattia più avanzato conseguente all’infezione indotta dal
Retrovirus HIV (Human Immunodeficiency Virus). Un sistema di classificazione dell’infezione da HIV basato sulla conta
dei linfociti CD4+ e su tre diverse categorie cliniche, benché
introdotto nell’ormai lontano anno 1992, è tuttora in uso: categoria clinica A: infezione da HIV asintomatica, linfoadenomegalia generalizzata persistente, malattia acuta
(primaria) da HIV;
- categoria clinica B: infezione da HIV sintomatica
(condizioni non-A e non-C), compresa candidosi orofaringea,
vulvovaginale, angiomatosi bacillare, displasia cervicale severa o carcinoma in situ, e sintomi “costituzionali” quali
febbre >38,5°C o diarrea, di durata superiore a un mese; categoria clinica C: affezioni comprese nella diagnosi di
caso di AIDS conclamata. La modalità di trasmissione prevalente dell’infezione da HIV rimane la tossicodipendenza
endovena, ma nel corso degli anni si è registrato un progressivo incremento dei casi di AIDS contratti attraverso
i rapporti sessuali, mentre sono virtualmente scomparsi i casi
connessi all’uso di sangue o emoderivati, segnalati ai primordi
della pandemia da HIV.
ALLERGIA
L誕llergia è una risposta inappropriata e dannosa dei meccanismi
di difesa dell弛rganismo verso sostanze innocue per i soggetti
non allergici. Il sistema immunitario dell誕llergico va incontro ad
una reazione anomala ed esagerata quando entra in contatto con
queste sostanze, i cosiddetti allergeni, presenti nell’ambiente in
cui viviamo (pollini, acari, muffe, epiteli di animali, lattice, veleno d段nsetti, nichel) o che vengono introdotti nell弛rganismo
attraverso gli alimenti e i farmaci.
asma bronchiale, rinite allergica, congiuntivite allergica, shock
anafilattico, dermatite atopica, dermatite da contatto, orticaria/
angioedema, allergia alimentare, allergia alla puntura di insetto,
allergia ai farmaci,
Le cause di questa esplosione sono molteplici e dipendono da numerosi fattori: Fattori genetici: esiste sicuramente una predisposizione genetica. Infatti se un genitore è allergico il figlio ha
un rischio di sviluppare una malattia allergica del 30 per cento
superiore a quello della popolazione generale. Se sono allergici
entrambi i genitori il rischio sale al 50-70 per cento Inquinamento atmosferico: la percentuale di soggetti con rinite
allergica ・pi・elevata in coloro che vivono nei pressi di vie ad
alta percorrenza rispetto alle popolazioni rurali. Inoltre l段
nquinamento atmosferico peggiora i sintomi allergici, attraverso
un azione irritativa sulle mucose respiratorie. Lo stile di vita
occidentale: le famiglie sempre meno numerose (generalmente
due figli o un figlio unico), l’uso di antibiotici, le vaccinazioni
(peraltro indispensabili nel ridurre la mortalità infantile), la riduzione di malattie infettive croniche (come la tubercolosi) hanno
come contraltare negativo uno scarso impegno del sistema immunitario sul fronte infettivologico, quindi una sua maggiore propensione allo sviluppo di reazioni allergiche. Il tipo di abitazioni: le
abitazioni italiane che generalmente non consentono un corretto
ricambio di aria favoriscono la presenza di umidità negli appartamenti e quindi una crescita maggiore di acari delle polveri domestiche. I cambiamenti climatici: un momento particolarmente
critico per il soggetto allergico è rappresentato dallo scatenarsi
di temporali. Infatti in queste occasioni i campi elettromagnetici
scatenati dal fenomeno temporalesco favoriscono la frammentazione dei pollini con produzioni di microparticelle che raggiungono
più facilmente le vie aeree, provocando accessi asmatici.
BMI
BRUXISMO
L’indice di massa corporea (IMC) o indice di Quetelet
(noto anche con il suo acronimo inglese: BMI - Body
Mass Index) è un numero che deriva dal rapporto tra il
peso di un soggetto (espresso in kg) e la sua altezza
(espressa in metri) elevata al quadrato. Per calcolare il
proprio IMC la formula da utilizzare è quindi la seguente: BMI = peso (kg)/altezza (m)2 .
Il calcolo dell’IMC è un metodo valido per valutare la
percentuale dei soggetti sovrappeso e obesi nella popolazione generale, in quanto il calcolo è semplice, richiede
soltanto altezza e peso, ed è facile da eseguire da parte
di tutti, personale medico e non. L’uso dell’IMC consente
alla gente comune di comparare il proprio peso con quello
della popolazione generale. Per questo, l’IMC viene utilizzato da molti medici specialisti come mezzo di
screening volto a individuare categorie di soggetti sovrappeso od obese, a maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e problemi di salute legati al peso.
Va d'altro canto sottolineato che questo valore non consente di fare una vera e propria diagnosi, la quale invece
si avvale di altri elementi come fattori genetici, alimentazione, condizioni sanitarie e di vita.
Il bruxismo si po’ definire una situazione d’iperattività muscolare cui consegue un serramento o un digrignamento dei
denti. Serrare i denti significa stringerli fortemente in
massima intercuspidazione, cio・quando si ha il contatto tra
tutti i denti (durante il serramento non c’è movimento delle
arcate dentali). Digrignare i denti, invece, significa sfregare
tra loro le superfici masticatorie (occlusali) nei movimenti di
lateralità di protrusione (tragitto che la mandibola effettua
quando gli incisivi inferiori si spostano dalla posizione di
chiusura fino a raggiungere il contatto con gli incisivi superiori) o durante movimenti misti delle arcate dentali. Il serramento non fa rumore, mentre il digrignamento determina
un caratteristico rumore.
Il bruxismo può verificarsi sia di giorno che di notte, in questo ultimo caso è inconscio. Importantissimo è il ruolo giocato dalla tensione emotiva della persona che ne soffre: il bruxismo e il serramento, infatti, rappresentano un modo per
scaricare l’energia nervosa accumulata attraverso gli stress.
Il bruxismo può causare problemi muscolari, articolari, parodontali, abrasione dei denti o un’associazione tra gli stessi.
Dall’attento esame dei sintomi descritti, dall’anamnesi accurata e dal riscontro di una tensione eccessiva si può effettuare la diagnosi di bruxismo.
CURA CANALARE
o devitalizzazione" consiste
nella rimozione della polpa
dentale e dei residui batterici dall'interno del canale radicolare, disinfezione e allargamento dello stesso e successivo riempimento con materiale inerte, in modo da
evitare la proliferazione dei
batteri al suo interno. Con la
cura canalare si possono salvare denti, evitando l'estrazione, anche se particolarmente danneggiati.La polpa
dentale è il soffice tessuto
che contiene i vasi sanguigni
ed il tessuto connettivo e
nervoso (nervo) del dente.
Studio Dentistico Cardarelli
Galleria Ezzelino, 5 - 35139 Padova (PD)
Tel. 0498758345 - Fax. 0498780008
www.studiodentisticocardarelli.it
L’ALFABETO IN PILLOLE
IN QUESTO NUMERO
Si trova nel canale che scorre all'interno del dente. La corona (parte del dente visibile sopra la gengiva) contiene la camera pulpare. La polpa si estende dalla camera pulpare attraverso il canale radicolare fino all'apice della radice. I denti anteriori solitamente hanno una sola radice ed un solo canale, i premolari una o due radici ed uno o due canali. I molari hanno
tre radici e tre canali radicolari (raramente possono averne quattro).
Quando serve la cura Canalare? Quando il dente è danneggiato da carie profonde, traumi o da altre cause, i batteri e le
loro tossine possono penetrare nella polpa del dente provocando un'infiammazione che può essere molto dolorosa (pulpite)
e portate a perdita di vitalità del dente. Se questa situazione, non viene trattata con cura canalare, può formarsi un'informazione
alla
punta
della
radice
del
dente
accompagnata
da
dolore
e
gonfiore
(ascesso).
Anche nei casi in cui non si avverte dolore, le tossine liberate dai batteri, possono danneggiare l'osso di sostegno, causando nei gravi la perdita del dente.
A-B-C
CYTOMEGALOVIRUS
Il cytomegalovirus o CMV è un virus appartenente alla famiglia degli herpesvirus. Il nome viene dalla sua caratteristica
tipica che è quella di moltiplicarsi nel nucleo delle cellule infettate e di produrre quindi al loro interno delle grandi inclusioni chiamate “inclusi citomegalici”, come avviene anche nel caso di altri virus. Il virus provoca un’infezione comune che è
relativamente benigna nella persona sana, mentre può provocare una malattia grave nella persona con immunodepressione
e possibili conseguenze serie nel feto se acquisita durante la gravidanza. L’infezione, che si trasmette da persona a
persona, richiede contatti intimi con soggetti che eliminano il virus attraverso la saliva, le urine o altri fluidi biologici
(latte materno, saliva, sangue, feci, urine, secrezioni vaginali e cervicali, liquido seminale). Il virus si trasmette anche durante la gravidanza, durante il parto, a seguito di contatto con secrezioni vaginali infette o di allattamento materno, con il
trapianto di organi, attraverso rapporti sessuali e, raramente, con le trasfusioni di sangue.
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Perché una newsletter.
Abbiamo deciso di proporre ai nostri pazienti, ma non solo nostri, una newsletter, per poter iniziare un discorso nuovo,
nel quale l’odontoiatria rappresenti una parte dell’insieme di aspetti di cui sono composte la salute e la sanità. Per questo
il nostro studio ha deciso di parlare più approfonditamente di aspetti odontoiatrici, tecniche avanzate e nuove soluzioni
per i sorrisi, ma di lasciare la porta aperta anche ad altri argomenti che contribuiscono al benessere dei singoli come pure al benessere della collettività. Dunque, parleremo di nuovi modi per affrontare fenomeni sociali come l’età che avanza,
le liti tra coniugi, la disabilità, i disagi giovanili, le patologie più gravi e ad oggi difficilmente guaribili e tanto altro.
Perché non ci rivolgiamo solo ai nostri pazienti?
Perché tutti almeno per un giorno siamo stati o saremo pazienti e, quindi, per tutti è importante conoscere e conoscersi,
per sapersi prendere, sapersi ascoltare, sapere cosa si vuole e dove si può arrivare.
Chiedi in Studio, se hai dubbi o curiosità.
Rivolgiti al Dr. Cardarelli per saperne di più su quanto trattato nelle nostre newsletter.
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