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POLIAMBULATORIO
CONSENSO INFORMATO
CARAVELLI
S.r.l.
INFILTRAZIONE MEDICAMENTOSA DEL PENE
R-1
CONSENSO INFORMATO INFILTRAZIONE MEDICAMENTOSA DEL PENE
Un disturbo dell’erezione, definito impropriamente anche impotenza (oggi con questo termine gli andrologi
comprendono un più ampio spettro di disturbi della risposta sessuale), è scatenato da una patologia in cui,
pur essendo il desiderio sessuale presente e buono, lo stimolo sessuale non porta a un aumento della
vasocongestione, e quindi non si ha una rigidità del pene capace di permettere un rapporto sessuale di tipo
penetrativo.
Le infiltrazioni di acido ialuronico sono state effettuate allo scopo di ridurre la ipersensibilità del glande nei
pazienti affetti da eiaculazione precoce altrimenti intrattabile. Da questa indicazione si è passati poi al suo
impiego ,analogamente a quanto si fa per trattamenti estetici in altre parti del corpo,come filler e quindi come
sostanza capace per un tempo limitato,di aumentare le dimensioni del glande e,in modo più precario,quelle
di tratti di pene, quando ci siano marcate riduzioni di circonferenza.
Successivamente è stato introdotto l'impiego IC della prostaglandina E1 (PGE1) che rappresenta il farmaco
di prima scelta quando si debba attuare una terapia intracavernosa . Trova indicazione in tutti quei casi
resistenti ad altre forme di terapia dove sia possibile compensare un insufficiente apporto vascolare. Il
trattamento ciclico realizza inoltre una "ginnastica" vascolare, con ossigenazione dei corpi cavernosi
risultando particolarmente utile nei casi di vasculopatia cronica diabetica, ipertensiva, aterosclerotica etc.
L'impiego a bassa dose nei deficit erettivi da danni delle vie nervose - conseguenti ad esempio a interventi
chirurgici destruenti su tumori prostatici - è spesso risolutivo .Con il controllo dello specialista andrologo, la
PGE1 intracavernosa puo' essere associata vantaggiosamente anche ad altre terapie.Inoltre trova agile
impiego anche nella diagnostica (test di farmaco erezione, ecodoppler dinamico penieno) . Per ogni caso, lo
specialista definisce la dose minima efficace per ottenere erezione valida; il Paziente segue poi un breve
addestramento - una, due sedute ambulatoriali - per l'apprendere la corretta tecnica di autosomministrazione.
L'iniezione è praticamente indolore ; si impiegano aghi estremamente sottili in genere in dotazione alla
confezione dei prodotti reperibili in farmacia. In casi particolari o per maggior comodità di impiego si possono
utilizzare pratici iniettori automatici
Per una corretta iniezione si devono seguire le seguenti istruzioni:
a) l'iniezione deve essere praticata lateralmente nel corpo cavernoso solo nell'area del pene;
b) si tiene la testa del pene fra il pollice e l'indice per mantenerlo fermo contro la coscia;
c) si disinfetta la cute e con un movimento deciso e continuo si inserisce l'ago nel punto di iniezione con
un’angolazione di 90 gradi evitando i vasi;
d) si preme sul pistone della siringa e si inietta lentamente il farmaco;
e) infine si toglie l'ago e si preme con un batuffolo di cotone imbevuto di disinfettante sul sito dell’iniezione.
Il farmaco deve essere somministrato circa 10 minuti prima del rapporto sessuale. Solo dopo una attenta
valutazione diagnostica ed un "apprendistato" sotto la guida di un esperto andrologo, questa tecnica non
presenta importanti effetti collaterali salvo episodi di priapismo (ridottissima percentuale) : un'erezione che
perdura oltre il tempo di efficacia del farmaco (circa 1 ora) e che può diventare dolorosa; fibrosi peniena.
Il/la sottoscritto/a ______________________________ nato/a ____________________ il ______________
residente in ___________________________________ Via ______________________________________
(1) in qualità di esercente la potestà sul minore…………………………………………………
(2) in qualità di tutore del paziente……………………………………………………………………..
Informato/a dal Prof./Dott. ________________________________________________________________
- sul tipo di indagine diagnostica da eseguire
Reso/a consapevole:
- sul parere del sanitario che il trattamento proposto è quello che offre il miglior rapporto
rischio/beneficio sulla base delle conoscenze attuali;
- della possibilità che l’indagine, una volta avviata, possa essere interrotta a mia richiesta, senza
pregiudicare l’attività assistenziale, ma senza ottenere l’informazione ricercata con questo esame.;
- dei rischi relativi di eventuali danni per la salute (temporanei e permanenti) e per la vita.
Presa visione delle informazioni relative all’indagine/procedura in oggetto
Valutate le informazioni ricevute ed i chiarimenti che mi sono stati forniti, avendo compreso quanto sopra
sinteticamente riportato:
□ accetto l’indagine proposta
□ rifiuto l’indagine proposta
Medico _____________________________________________________________________
Data ____________________ Firma del paziente ____________________________
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