rassegna stampa 13 settembre

martedì 13 settembre 2016
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RASSEGNA STAMPA
Associazione Generale Cooperative Italiane
Legacoop, Lusetti a Messina "Siamo ricchezza per Paese"
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Livesicilia.It - 2016-09-12
Lo stand Alleanza Cooperative alla fiera della Bassa Romagna. Inaugurazione con il mini...
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Lugonotizie.It - 2016-09-12
Lo stand Alleanza Cooperative alla fiera della Bassa Romagna. Inaugurazione con il mini...
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Ravennanotizie.It - 2016-09-12
Alleanza delle Cooperative Italiane
Centro Italia, positiva la vision per la ricostruzione. Ma non dimentichiamo il rilanci...
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Sociale.Corriere.It - 2016-09-12
MALTEMPO PUGLIA, MERCURI (ALLEANZA COOP): COMPROMESSO IL POMODORO E GRAVI DANNI 18
ALLA VI...
Trcb.It - 2016-09-12
20
Anche wisesociety.it tra i protagonisti del Salone della CSR
Wisesociety.It - 2016-09-09
Tematica
L'impresa sociale punta sull'equità
Il Sole 24 Ore - 2016-09-12
Riforma Bcc da rifare
Italia Oggi - 2016-09-13
La cooperativa dei lavoratori fa rinascere la birra dello Stretto
La Stampa - 2016-09-12
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RASSEGNA STAMPA
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LUNEDÌ 12 SETTEMBRE 2016 - AGGIORNATO ALLE 16:27
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PALERMO CATANIA TRAPANI AGRIGENTO MESSINA CALTANISSETTA ENNA RAGUSA SIRACUSA
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Home › Economia › Legacoop, Lusetti a Messina "Siamo ricchezza per Paese"
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Legacoop, Lusetti a Messina
"Siamo ricchezza per Paese"
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Mauro Lusetti, Pietro Piro e Mimmo Arena ( Legacoop)
Il presidente nazionale di Legacoop oggi a Messina in visita istituzionale di due "grandi"
associate, la SSR e il Birrificio Messina.
MESSINA - "In alcuni ambiti come quello
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della sanità, in cui lo Stato non c'è la fa
più, il movimento cooperativo si dimostra
>
un eccellente supporto nell'erogazione di
servizi di qualità". Lo ha spiegato Mauro
Lusetti, presidente nazionale di
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Legacoop oggi a Messina in visita
istituzionale di due "grandi" associate, la
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SSR (società servizi riabilitativi) e il
Birrificio Messina. "Oggi visito due realtà
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in cui la volontà cooperativa di
recuperare delle esperienze di lavoro
venute fuori da un fallimento hanno di
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CALCIO - SERIE A
Palermo, l'offerta di
Cascio
Zampa e le ragioni del
'no'
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fatto determinato nuovi posti di lavoro e volontà di relazionarsi con i bisogni della
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comunità, se non ci fosse questo saremmo di fronte a un impoverimento della società. Il
movimento cooperativo italiano in casi come questi dimostra che, nei fatti, siamo una
CINEMA
Ficarra e Picone a
Termini
Ciak, si gira "L'ora
legale"
ricchezza per il nostro Paese. La politica rifletta". La visita alle due realtà d'eccellenza
siciliane sono state occasione di riflessione anche per i vertici regionali, tra cui il presidente
Pietro Piro e il vice Mimmo Arena, che si apprestano a breve alla costituzione dell'ACI
( alleanza delle cooperative italiane) che metterà insieme, strategicamente, le coop
associate di Legacoop, Confcooperative e Agci "Svolgiamo attività sanitaria a tutti gli
effetti - ha spiegato Mimmo Arena, nel contempo amministratore unico di SSR - con i
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servizi che svolgiamo, che coprono un ampio territorio della provincia di Messina, ci
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VITTORIA
Assassinato a colpi
d'arma da fuoco
La vittima è un
negoziante
distinguiamo per qualità ed efficienza, agendo in regime di libera scelta perché sono i
cittadini che ci cercano i nostri servizi". Presenti in SSR anche i vertici del Consorzio Sisifo,
che detiene una quota azionaria di SSR " "riconosciamo una realtà oggi molto apprezzata
da famiglie e assistiti - ha spiegato Cono Galipò - la nostra ricetta sta nella buona
amministrazione e nella qualità dei servizi offerti". SSR Messina nasce nel 2000 a seguito
dei guai giudiziari di ex Alias Milazzo in cui restarono senza lavoro 98 dipendenti che, su
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decisione del Prefetto e crearono una società mista formata da tre cooperative e dall'Asp
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PALERMO
Confessioni di un
automobilista
all'assessore alla
Mobilità
che mise a disposizione gli ambulatori. "Nel 2013 le azioni dell'Asp furono poi acquistate
dal Consorzio di cooperative sociali Sisifo - ha detto il direttore amministrativo Paolo
Magaudda- e SSR da mista diventa privata" Sette ambulatori accreditati nelle città di
Villafranca, Milazzo, Messina, Capo d'orlando, Nizza di Sicilia, Barcellona, Mistretta e Patti.
"Un incontro - ha aggiunto il presidente regionale della Lega Pietro Piro - che ci conferma
che SSR è un punto di riferimento nazionale per la Lega nel campo della sanità, basti
>
osservare l'elenco delle attività svolte, la quantità di servizi e di professionisti che orbitano
come fisiatri, neuro psichiatri infantili, pedagogisti, logopedisti, neuro psicomotori,
psicologi, fisioterapisti per un'assistenza agli adulti e ai bambini affetti da varie patologie
per un'attività offerta, anche, a domicilio.
Lunedì 12 Settembre 2016 - 15:59
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IL RACCONTO
Come eravamo dieci
anni fa
Ritratto di una
decadenza
nel campo sanitario e sociale". Nell'organico di SSR figurano infatti figure specializzate
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Live Sicilia
SCOGLITTI
Rapisce bimba in
spiaggia | Bloccato
dopo la fuga
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SCOGLITTI
"Voleva rapire una
bambina" | Ecco
perché è stato
rilasciato
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SANITÀ
Tagli ai reparti e ai
pronto soccorso |
Ecco la nuova rete
degli ospedali
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L'AUTOSTRADA A19
Riapre la PalermoCatania | Si circola
su una carreggiata
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LE SCOSSE
Terremoto, i morti
salgono a 159 |
Migliaia di sfollati,
nuove scosse
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Lunedì 12 Settembre 2016
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Lo stand Alleanza Cooperative alla fiera della Bassa
Romagna. Inaugurazione con il ministro Poletti
Lunedì 12 Settembre 2016
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È stato il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti a tagliare il nastro dello stand dell’Alleanza delle
Cooperative alla fiera della Bassa Romagna, in corso a Lugo dal 10 al 18 settembre. Ad accoglierlo il
direttore generale di Legacoop Romagna, Mario Mazzotti, il presidente di Confcooperative Ravenna, Carlo
Dalmonte e il presidente di AGCI Ravenna e Ferrara, Alessandro Brunelli.
Il programma degli eventi ACI in fiera prosegue giovedì 15 settembre alle ore 20.30 con il primo dei tre
appuntamenti in calendario: «Oltre i limiti infrastrutturali della Bassa Romagna: dialogo con la
cooperazione», incontro con Alberto Pagani (Componente della IX commissione Trasporti della Camera),
Davide Ranalli (Sindaco di Lugo) e i rappresentanti della cooperazione Mario Mazzotti (Legacoop Romagna),
Alessandro Brunelli (Presidente AGCI Ravenna-Ferrara) e Sauro Bettoli (Arco Trasporti). Coordina i lavori
Emilio Gelosi (giornalista del mensile “La Romagna Cooperativa”).
Venerdì 16 settembre, sempre alle 20.30, è in programma la tavola rotonda «ACI, la nuova casa dei
cooperatori» con Massimo Mota (Presidente AGCI Emilia-Romagna), Francesco Milza (Presidente
Confcooperative Emilia-Romagna), Giovanni Monti (Presidente Legacoop Emilia-Romagna). Modera Manuel
Poletti (Direttore Setteserequi).
Ultimo appuntamento in calendario, sabato 17 settembre alle 19, l’incontro dal titolo «Contrasto alle
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(Presidente Unione dei Comuni Bassa Romagna), Carla Golfieri (Dirigente Area Welfare Unione Comuni
Bassa Romagna), Francesca Marchetti (Componente commissione IV Regione Emilia-Romagna), Antonio
Buzzi (Presidente Sol.co), Emiliano Galanti (Responsabile cooperative sociali Legacoop Romagna). Modera
Ilaria Florio (giornalista del mensile In Piazza).
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Centro Italia, positiva la vision per la ricostruzione. Ma non
dimentichiamo il rilancio dell’indotto produttivo
Maurizio Gardini
Siamo sulla strada giusta.
Il piano di ricostruzione indicato dal governo poggia su basi valide: il rispetto del senso di comunità,
la necessità di ricostruire i borghi e di consolidare quelli esistenti, così come quella di prestare
particolare attenzione ai controlli e alla legalità senza, per questo, complicare o allungare le
procedure come indicato dall’Anac.
Presidente-Gardini_04 Quella abitativa, con l’inverno alle porte è, senza dubbio, l’emergenza delle
emergenze e su questa si concentrano le attenzioni del Governo, del Commissario e della
Protezione Civile.
L’intervento di recupero e di ricostruzione dovrà interessare anche l’indotto produttivo e
commerciale, per un rapido ritorno alla normalità di questi territori.
Sul metodo condividiamo il piano strategico del Governo di rigenerazione urbana, di difesa
dell’assetto idrogeologico e di messa in sicurezza del patrimonio immobiliare pubblico – privato,
così come la necessità di mettere mano a un’azione strategica di prevenzione non può che vederci
protagonisti nell’impegno congiunto tra istituzioni, società civile e parti sociali.
Dalle colonne del Corriere Sociale vorrei lanciare due messaggi.
Il primo, è di ringraziamento all’esercito dei volontari e al tempismo della protezione civile, perché si
sono mossi con grande generosità come è possibile riscontrare non solo dalla cronaca puntuale
dei media, ma recandosi direttamente sui luoghi del terremoto cosa che ho fatto personalmente la
scorsa settimana.
Lo dico con orgoglio, perché questo è un paese con un grande cuore e che quando vuole fa cose
eccellenti.
Il secondo è quello di non dimenticare che un pezzo d’Italia è ferito.
È un rischio che si correrà quando, inevitabilmente, si abbasseranno le attenzioni mediatiche.
Non lasciamo nessuno indietro.
Su questo dobbiamo assicurare un profondo impegno come cooperatori e come cittadini di questo
paese.
* presidente Confcooperative e copresidente Alleanza Cooperative Italiane @CorriereSociale
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Delle Dune Costiere
(Roma, 12 settembre 2016). "E' definitivamente compromesso il raccolto di
pomodoro in Puglia e sono gravi i danni anche alla viticoltura. Sul pomodoro
abbiamo perso oltre il 60%del prodotto sui campi, per l'uva da vino e da tavola
si arriva invece al 30%, ma ci sono tante aziende che hanno perso tutto. Per
questo chiediamo alla Regione di dichiarare lo stato di calamità per i territori
Susumaniello,
dal Patto per la Puglia
incanto
in provincia di Brindisi
della terra
di Brindisi
sono insufficienti.
(sabato 10
maggiormente coinvolti". Così Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle
Foggia " Un uomo
Cooperative agroalimentari, commenta l'eccezionale ondata di maltempo che ha
muore annegato
colpito in questi giorni la provincia di Foggia e altre province della Puglia. "Le
zone sul pomodoro battute dal violento nubifragio – ha aggiunto Mercuri -
OLIO – Sanzioni fino a
sono le stesse che hanno subito le grandinate della scorsa estate e ora gli
8 mila € per bottiglie
agricoltori e le cooperative sono impossibilitati a restituire le anticipazioni delle
senza tappo
banche. A ciò si aggiunge una forte riduzione delle giornate lavorative per la
antirabbocco. Al via campagna
manodopera agricola".
di sensibilizzazione Unaprol
Per contatto:
InterCOM - Ufficio stampa Alleanza delle Cooperative Italiane – Settore
In 17 Regioni su 20
Agroalimentare
non viene garantito
339.5818511
l'accesso ai libri di
Ilaria Koeppen 334.3486392
Eventi e spettacoli
Gli interventi previsti
testo per tutti.
Alessandra Fabri – Alina Fiordellisi 06.46978202– 334.6599343 –
CONTRIBUTI PER IL
380.3996627
settembre
ore 19.00 – Palazzo Virgilio
BRINDISI)
Tradimenti:
Meglio con
uno
sconosciuto o un conoscente?
MONDIALI
TAEKWONDO
NEL SEGNO
DI RUSSIA, UC
UCRAINA
RAINA E
COREA
CANONE DI
80°
LOCAZIONE: IL TERMINE PER LE
EDIZIONE
DOMANDE PROROGATO AL 20
SETTEMBRE
Articolo inserito il 12/09/2016 e redatto da Simone Velasco.
LE NOVITÀ DEL PADIGLIONE
porto accendono
DEL COMUNE DI BARI
MOSTRA
Comunale
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Brindisi : Le sorti del
fibrillazioni nel Consiglio
Commenti ed osservazioni
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EMILIANO: "UNA
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LEGGE REGIONALE
BORTONE,
PER LA PULIZIA DEI FONDALI
ORGOGLIOSI
MARINI CON L'AIUTO DEI
PESCATORI"
PREMIO A
VALENTI
CONGEDO: Ultimo
Ostuni: Furti
passo per il porto di
e
Otranto. DECARO:
Danneggiamenti
“ANCHE BARI AVRÀ IL SUO
alla Scuola
PORTO TURISTICO
TURISTICO””
La nave inglese Hms
Enterprise carica di
profughi e approdata a Brindisi
SISMA, MIPAAF:
MINISTRO MARTINA
INCONTRA ASSESSORI REGIONI
COLPITE. SALGONO A 12
MILIONI GLI ANTICIPI
CONTRIBUTI EUROPEI PER 1000
AZIENDE MARTINA: LAVORIAMO
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Pinto
Pinto--Vitale,
presi in 5 dalla Polizia di
Stato.
4
SETTEMBRE
2016
APPUNTAMENTO CON LA 14°
EDIZIONE DELLA FESTA
“PROFUMI DI VENDEMMIA
VENDEMMIA””,
CON IL CONCERTO DI
FRANCESCO GABBANI.
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Anche wisesociety.it tra i protagonisti
del Salone della CSR
Tra le iniziative della quarta edizione della manifestazione dedicata alla
responsabilità sociale d'impresa anche una mostra virtuale vivitabile sul nostro sito
9 settembre 2016
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TOPICS: cambiamento, coesione, competitività, csr, innovazione sociale, Koinetica, Reteconomy,
Salone della Csr, social innovation, sostenibilità impresa, Università Bocconi, wisesociety.it
Sono oltre 140 le organizzazioni che
parteciperanno alla quarta edizione
de Il Salone della CSR e
dell’innovazione sociale, il più
importante evento italiano sulla
responsabilità sociale e la
sostenibilità delle imprese in
programma il 4 e 5 ottobre
all’Università Bocconi di Milano.
Salone CSR 2016: wisesociety.it sarà tra i protagonisti dell’evento
Alla manifestazione, promossa da
Università Bocconi, Unioncamere,
CSR Manager Network, Alleanza delle Cooperative Italiane, Fondazione Sodalitas,
Koinètica è completamente sostenibile e certificata ISO 20121 da Bureau Veritas Italia,
partecipa come media partner anche wisesociety.it. Il nostro magazine, oltre ad offrire
una copertura dell’evento con i suoi inviati che racconteranno le best practises aziendali
con servizi e interviste ai protagonisti dell’impresa di domani, ospiterà sul proprio portale
una mostra virtuale dei progetti di cambiamento delle organizzazioni protagoniste che
verrà “inaugurata” il 4 ottobre e sarà navigabile per un anno sulla propria piattaforma.
Molte le novità del salone tra le quali L’impresa di domani, edito da EGEA: una
pubblicazione corale con le riflessioni del Comitato Scientifico sulle tre parole chiave
cambiamento coesione competitività, gli approfondimenti di esperti internazionali sul
futuro della sostenibilità, dialoghi e interviste ai responsabili delle organizzazioni che
partecipano all’edizione 2016. E la Maratona d’impresa realizzata con TerzoCanale e
Reteconomy, la prima maratona della CSR realizzata in Italia con interviste, resoconti,
approfondimenti sui temi della sostenibilità.
«L’impresa di domani sarà veramente più sostenibile, inclusiva, innovativa? Noi pensiamo
di sì – afferma Rossella Sobrero, del Gruppo Promotore del Salone – Una convinzione che
condividiamo con le oltre 140 organizzazioni protagoniste quest’anno della
manifestazione. Coniugare sviluppo economico, impegno sociale ed ambientale è
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CORRELATI IN WISE
Wise Society tra i
protagonisti della
terza edizione del
Salone della CSR
CSR: il Salone per
uscire dalla crisi
Dal Dire al Fare
invita gli studenti a
scrivere "I racconti
della CSR"
Con #NatiPer
spazio ai progetti di
innovazione sociale
Un premio per le
imprese socialmente
responsabili
La Csr ha il suo
talk show dedicato su
Reteconomy
La sostenibilità al centro del
convegno d'apertura di Dal dire al fare
Collaborazione: la
parola per fare
reddito nel
(prossimo) futuro
Come uscire dalla
crisi secondo
Richard Sennett
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diventato fondamentale per tutte le organizzazioni ed essere sostenibili non solo
contribuisce allo sviluppo della società ma migliora le performance delle imprese. Al
Salone di parlerà anche di innovazione sociale, della necessità cioè di trovare nuove
soluzioni capaci di generare cambiamenti profondi nella società. Anche se non possiamo
ancora dire che la social innovation è un driver per la nostra economia, i segni sono
confortanti – continua Sobrero – Aumentano le start up, le imprese sociali, gli spin off
universitari e d’impresa. L’obiettivo di queste organizzazioni è trovare soluzioni innovative
per risolvere in modo più efficace, efficiente, sostenibile ed equo problemi o bisogni,
generando valore condiviso per la società e i diversi soggetti coinvolti».
Io vorrei che questa crisi…
Richard Sennett, sociologo »
DALLA COMMUNITY
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Dall’impresa verso
la Responsabilità
Sociale o dalla
Responsabilità
Sociale verso l’impresa?
Sociale
Passione e
ispirazione: il
Salone della CSR e
dell'Innovazione
Dal Dire al Fare
invita gli studenti a
scrivere "I racconti
della CSR"
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iiSoie4J
24 Ore (ITA)
(ITA)
Il Sole 24
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Autore: Elio Silva
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12 Settembre 2016
VALORI IN CORSO
L'impresa sociale
punta sull'equità
di Elio Si[va
impresa sociale,che nell'ambito del Terzo settore
si è rivelata negli ultimiannila componente pili dinamica, sta attraversando una fase di transizionz
destinataacondizionareinmodo decisivoilsuo fnturoDs
un lato,infatti,restaradicatala connessione di questa for'
mediimpresarivoltaalla produzione dibene cornunecor
lagalassia del nonprofit,dalla quale è storicamente natar
dove si trova anche le sua specifica impronta giuridica. A
ben vedere, anzi,la legge delega per la riforma del Terzc
settore,recentemente approvatae orainattesadeidecret
d'attnazione,harafforzatoilposizionainento dell'impresr
sociale nell'alveo del non prof t,dedicandole atten7ioni e
condizionispecifiche,che nefanno uncomparto ben definito sul piano normativo.
D'altro lato,però,negli ultimi anni si sono moltiplicati
contesti nei quali si sperimentano forme di imprenditori
sociale, non solo come evoluzione nell'ambito delle stra
tegie diresponsabilità sociale o diinnovazione tecnologi'
ca, ma anche nel perimetro della cittadinanza attiva, pe>
esempio nelleiniziativedirigenerazionedeihenicomuni
A questo si aggiunge la spintaoggettiva apotenziare i serviziresi'adomandapagante",visto ilvistoso arretramento del finanziamento pubblico in molte aree diinterventc
delle imprese sociali.
Las< buS non leust,la previsione nell'ambito della legge
delegadi"forme direnaunerazione del capitalesociale che
assicurino la prevalente destinazione degli utili al conse
guimento dell oggetto sociale» ha alimentato qualche eccesso didiffidenza fra"puristi" e"innovatori",con scarse
fondamento giuridico,laddove si consideri che lo stesse
articolato(comma d dell'articolo 6 della legge io6'a6) fa
riferimento ai"limitimassimiprevistiperle cooperative
mutualità prevalente", quindi si limita auniformare la disciplina aqucila vigente per le cooperative sociali.
Comunque lesi gu'irdi,duìique.la formuledell'impresa
sociale è in piena evoluzione e fa discutere le realtà interessate. A deliiaeare una strategia di coesione e sviluppe
proverà,ncllegiornatcdigiovcdìi evencrdìi6scttcmbrc
IaXIV edizione del Workshop nazionale diRivadel Garda
(Trento),tradizionale appuntamento-benchmark di questo comparto.Ilteinadi quest'anno è"Equità e sostenibilitàinuno acenario diaegualc"e come spiegaMarcoMusel
la,presidente delconsorzio Iris"Jetwork che organizza la
manifestazione- «è Stato sceltopersottolineareilfatto che
l'impi esasociale è un soggetto che vuole generare equità
inuncontesto incuile disuguaglianze crescono,Ilproble
maècapirecomedeclinare meglio questavolontà di essere attori di inclusione e uguaglianza in un quadro di riferimento incuisimoltiplicano le forme ibi ide,alle quali dobbiamo dare cittadinanza, purché non siano motivatO unicamentedaspinteindividualistiche ma.alcontrario,sianc
coerenti conle finalità sociali proposte.In sintesi, mentre
fino aoggisi è fatto ilmassimo sforzo pci dinsostrare l'efficienza di questa tipologia di impresa,ora ci aembrailmomento di mettere al centro l'equità».
Anche perché «l'impresa sociale e un soggetto che ha
nelproprio Dnaun'ideadi giustizia sociale -aggiunge Carlo Borzaga, professore di politica economica a Trento e
presidente di Euricse,nonché storico artefice dellamanifestazione -.Se si smarrisce lavocazione redistributiva d
questa forma di attività si perdono la specificità e la differenza rispetto alle imprese tout courts>. Ma il rischio di
"proiezioni fuori campo"è limitato,perché,secondo Borzaga. «la legge delegadiriforma ha fatto chiarezza,incasdinando conprecisione l'impresasociale nelTerzo
L
re.Adessodobbiaino smetterladiguardarefuoridaquesto
perimetroeguarlare dipiù all'interno.Cisononnoltissime
imprese sociali,per esempio trale associazioni,molte dellequalihanno centinaiadidipendenti,oppuretralefondazioni.F anche la finanza filantropici è dentro il Terzo settore.Ilpunto è nouprendere coiiiediscrhniiaante lafornia
giuridica, perché le imprese sociali non sono solo quelle
costituite inbase al decreto legislativo 155 del2006».
Cosìdalworkshop diRivadelGardasiattendeunsegnaleprospe<dco sullacapacitàdelTerzu selLore di uiet[crea
fattor comune le diverse caratteristiche e peculiarità,cogliendo l'occasione diunariforma che,per laprima volta,
definisce un quadro diriferimento uniforme per le attività
11011 1jrofit.
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ItaliaOggi
JOTUMAM KCO
CIL!ID(CO K rO4Zfl
(ITA)
Italia Oggi (ITA)
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Tipo media:
media: Quotidiano Nazionale
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37
Pagina:
Autore: Manola di Renzo
Autore:
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13 Settembre 2016
13
Le perpiessitt de/presidente dei Cnai Orazio Di Renzo sulla legge
Bcc
rifare
Riforma
da
A rischio lo sviluppo di Pmi e territorio
DI Loi Di RENZO
E MAVJ'EØ SCIOCCHETTI
ettembre di fuoco per
le banche di credito
cooperativo. Proprio
nella giornata di oggi
ha,infatti,termine la consultazione indetta dalla Banca
d'Italia in merito allo schema
delle disposizioni nel comparto del Gruppo
bancario cooperativo, secondo quanto
stabilito dalla legge di
riforma delle
Bcc, cui il via
libera è stato
dato solo di
recente(legge
n. 49/2016 in
conversione,
con modifiche,
del decreto legge 18/2016).
«Oggi si chiude la finestra
per proposte, richieste ed
eventuali modifiche: da qui
a diciotto mesi si andranno
a realizzare i famosi Gbc
(Gruppi bancari cooperativi,
ndr), una discreta rivoluzione per le Bcc soprattutto per
quel che concerne la propria
struttura interna, con una
fortissima inclinazione verso
un potere quasi assoluto della
capogruppo designata»,ricorda il presidente Cnai Orazio
Di Renzo.
I principi e le linee guide
della riforma del sistema, di
fatto, hanno sempre e chiaramente puntato verso una
decisa centralizzazione delle
prerogative decisionali nelle
mani della capogruppo,anche
in caso di realtà finanziarie
5
virtuose. Ciò non deve appa- mia e delle
rire sorprendente, se si tiene finanze per
presente che la riforma ha aver inoltracome punto di riferimento, to richiesta
tra gli altri, il garantire omo- di parere alla
geneità di direzione strategi- Bce solo dopo
ca al pari dei controlli interni: la pubblicazione in Gazzetta
«Sicuramente motivazioni più Ufficiale del dl 14 febbraio
che valide,ma ci permettiamo 2016, il numero 18) ha fatto
di rilevare che, per esempio, recapitare un parere sulla
il principio di proporzionali- circolare della Banca d'Itatà riguardo al rischio di ogni lia in merito alla riforma.
banca è particolarmente «Ricordiamo che la Bce non
restrittivo. In teoria l'esito ha espresso un parere vinparadossale potrebbe essere colante, ma appare difficile
che per la nomina interna del ignorarlo», afferma il presiproprio quadro amministrati- dente Di Renzo in riferimenvo ciascuna banca debba chie- to, in particolare, al punto
dere il preventivo permesso della riforma che prevede
alla capogruppo. O, ancora, che, benché permanga a ogni
la richiesta di istituire un assemblea di soci il diritto di
unico sistema informativo, nomina dei propri organi di
non sembra considerare le amministrazione e di controldisponibilità delle realtà mi- lo, è comunque istituito un
nori, dato che tale richiesta, meccanismo di consultazione
se soddisfatta, assorbirebbe con la capogruppo.
una parte consistente degli Le rilevazioni di Francoforinvestimenti e delle risorse, te, pur apprezzando lo spirito
altrimenti sfruttabili in ma- della riforma(soprattutto nei
niera più proficua», analizza dettagli della meritocrazia e
il presidente Di Renzo.
virtuosità), si sono concenNella versione definitiva trate nell'auspicare un ancodella riforma del comparto ra maggiore potere riservato
del credito cooperativo deve alla capogruppo. Quest'ultiaver pesato non poco la moral ma dovrebbe essere per la
suasion messa in atto dalla Bce, pertanto,l'unica a poter
Banca centrale europea per autorizzare finanziamenti somano del suo presidente, Ma- pra un determinato importo:
insomma prestiti sopra una
rio Draghi.
certa cifra, per esempio, a
Quest'ultimo
un'azienda potranno essere
(dopo che
concessi solo previa consulaveva retazione con la capogruppo.
darguito lo
In maniera analoga, sempre
scorso marzo
alla capogruppo, scrive semil ministero
pre Mario Draghi, dovrebbe
dell'econo-
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2
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spettare un potere vincolan- niera tempestiva. Certo tale
te anche per le cosiddette commistione ha avuto talvolesposizioni dubbie, ovvero le ta anche evidenti e funeste
sofferenze.
propaggini(caratterizzate dal
«La capogruppo sarà così sentore di clientelismo e prachiamata a operare in manie- tiche poco chiare), ma la vora esclusiva nell'elaborazione lontà di Francoforte sembra
di strategie di negoziazione non considerare la forza imdelle sofferenze. Ripetiamo, prenditoriale, promozionale e
i pareri della Bce sono le- di incentivo, al livello locale,
gittimi e non vincolanti, ma del credito cooperativo.
riteniamo che vadano un po' «Si decide di inserire uno
a stravolgere la natura opera- strumento controverso come
tiva delle Bcc.Tale realtà nel la Vigilanza unica, ma di
suo adempimento autentico, convesso permangono intocha una valenza territoriale cabili e impermeabili a qualeccezionale e difficilmente siasi idea di riforma le Coop»>,
sostituibile. Verticalizzare in ricorda ancora il presidente
maniera tanto preponderan- Di Renzo,«di cui abbiamo più
te verso la capogruppo, non volte evidenziato le contradpuò far altro, ovviamente, dizioni. Le Coop hanno da
che ridimensionare il ruolo lungo tempo smesso i panni
del credito cooperativo nello da mutuo soccorso per trasviluppo della propria area sformarsi in imponenti mulgeografica di riferimento.Non tinazionali, il cui apporto e
dobbiamo mai dimenticare, contributo alle territorialiinfatti, che il nostro tessuto tà, dalle quali rastrellano
economico è incentrato su pic- risorse, è tutto da verificare.
cole e medie imprese dissemi- Vivono di agevolazioni, stati
nate in maniera capillare sul eccezionali e clamorosi vansuolo nazionale.Inserire una taggi fiscali, tra cui, forse il
procedura di monitoraggio più odioso è quello che prevequale la struttura della Vi- de che le Coop siano le unigilanza unica, ove la Banca che strutture extra bancarie
d'Italia decide solo dopo aver aventi facoltà di raccogliere
consultato la Bce, non può finanziamenti dai propri
che comportare un ridimen- soci, i quali in caso di insolsionamento della capacità venza sarebbero gli ultimi a
operativa sulle piccole realtà, vedersi rimborsata la perdita
trasformando le banche ter- economica. Ci chiediamo così
ritoriali in meri ingranaggi quanto sia proficuo, ovvero
della holding», sottolinea il quale sia il valore aggiunto
presidente Di Renzo.
dato dall'intervenire sull'auLa ricchezza delle Bcc, per tonomia territoriale di una
vocazione,va misurata anche realtà consolidata e oggetnella loro inclinazione a inte- tivamente attiva nell'econoragire nel locale congiunta- mia reale come le Bcc e, conmente al comparto politico. Il temporaneamente, decidere
loro procedere parallelo rende di ignorare altre condotte
possibile una comprensione che risultano davvero poco
più immediata e significati- interessate allo sviluppo del
va delle esigenze delle realtà locale e ormai declinate vercomunali, provinciali,insom- so operazioni finanziarie con
ma gli aspetti «micro». Così i mercati esteri».
operando è possibile calibrare
gli interventi necessari in ma-
Non dobbiamo tnai
dimenticare che il
nostro tessuto economico è incentrato
su piccole e medie
imprese disseminate
in maniera capillare
sul suolo nazionale
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LA STAMPA
La Stampa (ITA)
(ITA)
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Autore: n.d.
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220803
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12 Settembre
Settembre 2016
2016
12
I\17i V!]\ \ 1)1 \\()Ik[l
RLY o T \ \IIt\.\
La cooperativa deilavoratorifa rinascere la birra dello Stretto
vanti a tutta birra.
Grazie a quindici operai che,per salvare la
propria azienda dalla chiusura, creano una cooperati.
va e ricominciano a produrre la Birra dello Stretto. Il
birrificio Messina è un
esempio lampante di quantc
può essere fatto anche dailavoratori, spesso privi di risorse, se c'è la voglia, la determinazione, la passione
per il proprio lavoro. E cos'1,
dopo molte traversie,il birrificio Messina, inaugurato
fine luglio, fatti i collaudi ad
agosto, dalla fine di settembre sarà in grado di distribuire di nuovo le confezioni di
bottiglie di birra in quattro
tipologie, per fare concorrenza sia alle birre industriali
sia a quelle artigianali.
investono i lavoratori
E una storia emblematica,che
ha per protagonisti una bevanda di grande successo e un
gruppo di mastri birrai. Sono
orgogliosi il presidente della
cooperativa, Mimmo Sorrenti,e la vicepresidente,Francesca Sframeli, insieme ai loro
colleghi, perché ce l'hanno fatta, nonostante l'incredulità di
molti e qualche opposizione.
Un gruppo compatto di 1
operai,sui 41 che erano, ha dimostrato che si può fare. Il loro è un tipico caso di «worker
buy out». E' un esempio reso
possibile da alcune leggi (la
legge Marcora 49 del 1985 e la
A
Azienda storica
L'azienda nasce nel 1923 da
una famiglia del luogo e poi,
nel corso della sua vita, passa
a una nota multinazionale (la
Heineken. ma nel 2012 arrivano le lettere di licenziamento, si dice perché nel frattempo era cambiata la destinazione d'uso dei terreni, che avevano moltiplicato il loro valore
di dieci volte, e avevano così
suscitato la voglia di fare soldi
con gli immobili, cioè con la
rendita, piuttosto che con la Gli operai cori l'attore Frassica
birra, cioè con la produzione
industriale.E'da allora che gli
operai,dopo cassa integrazione e mobilità, scendono in
campo, si mettono attorno a
un tavolo,stendono un piano e
danno nuova vita al birrificio.
Mettono insieme liquidazioni
(Tfr)e le restanti indennità di
mobilità e si lanciano nell'avventura del «worker buy out».
La regione mette a dispodzione dei capannoni nella zona
industriale di Messina,con un
affitto agevolato e con la promessa che entro cinque anni
dovrebbero diventare di proprietà dei lavoratori. «Gli operai non hanno bisogno solo di
risorse economiche afferma
Francesca Sframeli ma di
ascolto e di fiducia». Ed è
quello che sono riusciti a ottenere gli operai, che sono diventati «padroni» della propria azienda. «E' una scelta
d'amore e affetto per l'azienda e per la città di Messina
ama dire Mimmo Sorrenti
oltre che per le nostre famiglie e i giovani: non volevamo
che la storia quasi centenaria
della birra di Messina andasse perduta».
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legge 57 del 2001), che prevedono l'investimento dei lavoratori con le indennità di mobilità e le liquidazioni. Ma è
anche decisivo l'intervento di
società finanziarie,anche cooperative, che intervengono a
sostegno dei salvataggi. Nel
eao del birrificio è stato essenziale l'intervento della Cfi
(Cooperativa finanza impresa),che nel corso della sua esistenza ha investito 201 milioni
di euro, che hanno permesso
di creare o salvare 14.520 p0sti di lavoro e realizzare interventi in 357 imprese cooperative, salvaguardando competenze e mestieri che altrimenti sarebbero andati perduti.
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