sugo_12 - SugoNews

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Informazioni, consigli e segnalazioni • Diffondere e non disperdere nell’ambiente • SUGO è stampata con inchiostri atossici
colour, attractions, emotions. Stands and shops
open round the clock, decorations and music
for a continuos ‘festa’ that will touch your heart.
Don’t miss it.
Ma anche il gusto avrà la sua parte perchè sarà
possibile trovare prodotti tipici d’ogni genere e
provenienza e godersi un’area riservata all’assaggio
di varie prelibatezze.
Le Marchè de Noël est de retour, c’est magnifique!
Borgo Dora vous attend pour vous remplir
de lumières, de couleurs, d’attractions, d’émotions.
Étalages et boutiques toujours ouverts, décorations
et musique pour une fête continue qui vous
réchauffera le cœur. Ne la ratez pas!
Tutti i venerdì, sabato e domenica ci saranno concerti
con bande insieme all’animazione con artisti di strada,
trampolieri e cantastorie che percorreranno tutte le vie del borgo. Per i più piccoli invece sarà aperto lo Spazio
Bimbi, allestito con giocattoli per il divertimento dei bambini, con tappeti, cuscini, colori e carta. Infine si voterà
il migliore addobbo natalizio per lo chalet o la bancarella più bella.
Fabrizio Vespa
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Borgo Dora awaits you to fill your life with light,
pagina 3 di 9 CIBO
Good news! The Christmas Market is back!
In questi tre punti del vecchio Balon il pubblico si troverà di fronte ai più classici allestimenti natalizi pensati
per ricreare la magica atmosfera di questo periodo, per conoscere i mille articoli in vendita. Tra le novità di
quest’anno un gruppo di artigiani provenienti da Betlemme che esporranno manufatti a tema natalizio scolpiti
a mano, su legno di ulivo; tutte le novità degli addobbi per l’albero di Natale e per gli ambienti domestici, presepi,
composizioni floreali, sculture in argilla, oggetti per
la casa in ceramica, vetro e legno, ricami su stoffa,
lavorati in lana e feltro, tessuti pregiati, candele e
manufatti in cera: queste sono solo alcuni tra i ninnoli
e le chincaglierie che sarà possibile ammirare ed
acquistare passeggiando fra le bancarelle, gli chalets
e gli stand.
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La tradizione dei Mercatini di Natale arriva da lontano ed è contagiosa!!! Infatti, tantissime persone anche
quest’anno si ritroveranno al Mercatino di Natale che si svolgerà dal 1 al 23 dicembre a Torino nel quartiere di
Borgo Dora: ben 138 espositori di cui 92 bancarelle all’interno del Cortile del Maglio, 46 chalets in piazza Borgo
Dora e nel giardino antistante e 80 “banchi tematici” lungo le vie del borgo.
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A Borgo Dora torna il Mercatino di Natale!
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novembre - dicembre 2006, numero 12
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EVENTI
E infine, uno sguardo alle gallerie private. Allo Studio Laboratorio di Anna Virando espone Elvira
Falcone con dipinti olio su tela caratterizzati dal dettaglio realistico che s’interseca con una sospesa
e limpida atmosfera filosofica. Alla galleria Alberto Peola è in corso la personale dell’estroverso
artista danese Thorsten Kirchhoff che, tra creazioni di cortometraggi, dipinti e installazioni, ha
eletto Roma come città in cui vivere.
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pagina 9 di 9 ARTE
Anche gli spazi espositivi crescono: il 19 ottobre 2006,
l’Associazione Culturale AZIMUT ha inaugurato una nuova sede in Piazza Palazzo di Città 8 (nella
foto di sfondo), ospitando i 12 finalisti selezionati dal pubblico durante la nona edizione di IoEspongo.
I nuovi locali AZIMUT assumeranno nei prossimi mesi la forma di uno sportello sempre aperto alle
domande e alle curiosità dei giovani artisti che potranno trovare uno spazio libero e gratuito dove
poter esprimere la propria creatività. Una giuria d’esperti, presieduta da Angelo Mistrangelo, ha
premiato Andrea Bouquet con l’opera Merica (foto) che riproduce in grande scala una barchetta di
carta come quelle fatte dai bambini. Menzione per Fabio Pirri con la scultura in argilla Cassandra.
Il premio del numeroso pubblico presente alla serata d’inaugurazione è andato ad Andrea Gatti con
l’opera Tzunami. Il Premio Azimut è stato assegnato a Luca Razzano in concorso con l’installazione
Human Resources. Lo Spazio Azimut ospiterà la finale di IoEspongo fino al 22 novembre, mentre
il 5 dicembre verrà inaugurata la mostra personale di Francesca Maranetto Gay, vincitrice del
Premio Giuria di Qualità nella passata edizione e oggi artista della Fusion Art Gallery di Edoardo Di
Mauro.
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Torino e l’Arte contemporanea formano un binomio sempre più consolidato, tant’è vero che in
proposito nascono polemiche e dibattiti, come quelli tra il direttore artistico della Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Francesco Bonami, e il neo-assessore del Comune di Milano Vittorio
Sgarbi, di cui si attende un seguito riteniamo non banale. Sotto le “Luci d’artista” che illuminano
l’inverno subalpino giovani artisti nascono, lavorano ed espongono. Alcuni raggiungono una
notevole visibilità come Marzia Migliora che espone alla Fondazione Mario Merz, nell’ex edificio
industriale di via Limone 24 scelto dal grande Mario Merz,
artista che a Torino ha lasciato un segno forte. Qui Marzia
Migliora ha creato installazioni e video per dialogare con lo
spazio e con le opere di Merz. La mostra a cura di Beatrice
Merz, dal titolo Tanatosi, tratta il tema della percezione e l’uso
di tutti i sensi come unità di misura e strumento per relazionarsi
con il mondo esterno. Sarà aperta fino al 7 gennaio 2007.
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S’ispira all’antica favola di Amore e Psiche, narrata
da Apuleio nelle Metamorfosi, la grande mostra che
inaugura il 16 dicembre fino al 25 febbraio a Villa Ponti
ad Arona, promossa dalla Regione Piemonte insieme
alla Fondazione Art Museo di Arona. L’affascinante mito
del figlio di Venere che s’innamora della bella Psiche fu
nei secoli fonte d’ispirazione per numerosi artisti che,
più o meno esplicitamente, si rifecero alla favola a lieto
fine per rappresentare il contrasto tra l’aspetto carnale
e quello spirituale dell’amore. Questa mostra, con opere
di più d’ottanta artisti vissuti tra Ottocento e Novecento,
raccoglie una sinfonia d’interpretazioni legate al tema
della seduzione, dell’erotismo e della bellezza. Si possono
ammirare opere di pittori romantici come Francesco Hayez
e Antonio Fontanesi o degli italiani Federico Zandomeneghi
e Giovanni Boldini che a fine ‘800 scelsero Parigi come loro
capitale. Possiamo vedere l’interpretazione dell’amore
in chiave simbolista di Giovanni Segantini o quella
sognante, gioiosa e poetica di Marc Chagall. Il percorso
è intenso: dall’impressionismo di Pierre-Aguste Renoir si
passa al cubismo di Pablo Picasso e alle Avanguardie del
Novecento. Non mancano rappresentanti di dadaismo e
surrealismo tra cui Hans-Jean Arp, Man Ray, Salvador
Dalí. Si giunge fino alla Pop con Andy Warhol. Il Novecento
è anche il secolo in cui si affermano le donne artiste
e nasce, quindi, una visione femminile del sentimento
amoroso e della sessualità. In mostra ne sono un esempio
le opere di Tamara de Lempicka, la pittrice della bella vita,
dei ritratti aristocratici e dei nudi provocanti, e quelle dalla
spregiudicata Carolrama. E.T.
Torino ARTE
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Amore e Psiche
Arte e Seduzione
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ARTE
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Elisabetta Tolosano
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Giuliano Soria, Presidente del Premio Grinzane Cavour
Ma questa via ci è cara anche per ragioni che richiamano il gusto,
l’olfatto, il sapore antico della buona pasticceria torinese.
Al numero 52 b ha sede la pasticceria Ghigo, una vera istituzione
cittadina, di cui esistono tracce antecedenti l’Unità d’Italia e che
dal 1986 è gestita da Franco Corsino e consorte. Purtroppo però
il locale architettonicamente non è più quello di una volta, ante ’75 per intenderci, quando il suo bel salone era
un rifugio caldo e accogliente per degustare comodamente seduti le specialità del locale a partire dal mitico
zabaione. Ma per nostra fortuna tutte le chicche prodotte sono rimaste, se non addirittura ancor più buone d’allora.
Partiamo intanto della mitica panna montata, straordinaria con le meringhe, con il gelato e, per quanto ci riguarda,
in particolare con i marron glacé rotti. Un piacere unico quest’ultimo, che ha il vantaggio di rendervi protagonisti
nella sua realizzazione, perchè se volete potete esser voi a poter scegliere e ad amalgamare insieme i marron e
la panna secondo la quantità da voi desiderata.
Cosimo Torlo
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pagina 3 di 9 CIBO
Altro prodotto storico è la cosiddetta “nuvola”, sorta di Pandoro
non realizzato però a forma di stella, ma appunto a nuvola, lievitato
naturalmente e ricoperto di burro e zucchero a velo. Stessa qualità
e prezzo per i panettoni, classici quelli al cioccolato e il mandorlato.
Ma Ghigo è inoltre il luogo classico della colazione del mattino, un
croissant con il cappuccino è uno dei momenti più belli della giornata,
e quei croissant, normale, alla crema e al cioccolato non temono rivali.
Per chi ama il gusto dolce, se ancora non conosce questo angolo di
Torino è l’ora che ci faccia un salto. Garantisce Sugo!!
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Sul finire degli anni Trenta, Riccardo Ceretto
fonda in Alba il nucleo originario delle attuali
Aziende Vinicole Ceretto. Oggi, l’Azienda
Agricola “Bricco Rocche Ceretto” è la storia
di tre generazioni di vitivinicultori che da oltre
settanta anni rappresentano l’eccellenza in
Piemonte. Un’importante
famiglia ambasciatrice del
Piemonte e dell’Italia nel
mondo. La famiglia Ceretto
produce Barolo a livello
internazionale, presente nei
migliori ristoranti all’estero.
Altro fiore all’occhiello
è il famoso Blangé, che
fa dimenticare il pregiudizio nei confronti
del vino bianco piemontese e viaggia oltre i
confini di Langa insieme a vini rossi sempre di
loro produzione: Barbaresco, Barbera d’Alba,
Dolcetto d’Alba, Cru che valorizzano e tutelano
con il loro fascino il paesaggio e la cultura
materiale del Territorio di Langa. Vorrei ancora
ricordare per la particolare posizione due
delle aziende Ceretto: La Bernardina e il Cubo,
entrambe rivolte verso lo storico Castello di
Grinzane Cavour sede del Premio Grinzane.
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Torino ha moltissime belle vie, ma via Po ha un gusto ed un fascino
forse superiore ad altre. Lasciandosi alle spalle piazza Castello, la via
ha il suo sbocco in piazza Vittorio Veneto, dove si apre davanti agli
occhi uno scenario di rara bellezza, che tanto più sarà accattivante
a lavori sulla piazza conclusi.
www.ceretto.it
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La dolcezza di una nuvola
Pasticceria Ghigo
Via Po 52 b
Torino
Tel. 011-887017
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La Pillola del Professor Soria
La Famiglia Ceretto
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CIBO
24 novembre Teatro Concordia di Venaria
Violent Femmes
24 novembre Mazda Palace
Francesco Guccini
25 novembre Hiroshima Mon Amour
Orchestra Municipale Balcanica e Dulkenbunt
29 novembre Hiroshima Mon Amour
Joan As Police Woman
1 dicembre Spazio 211
The Saints
11 dicembre Teatro Alfieri
Renzo Arbore
11 dicembre Spazio 211
Jon Spencer e Matt Verta-Ray
12 dicembre Hiroshima Mon Amour
The Twilight Singers feat. Greg Dulli & Mark
Lanegan
19-20 dicembre Hiroshima Mon Amour
Afterhours
Paolo Ferrari
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pagina 9 di 9 ARTE
Afel Bocoum
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21 novembre Cavallerizza Reale
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Consigli sugosi
Guerra e Pace e Musica. Senza pretendere estensioni postume al titolo del capolavoro di Lev Tolstoj, torna in questo
periodo di attualità, anche discografica, il rapporto tra i tre elementi. L’anelito alla Pace è figlio della Guerra, e genera
spesso Musica di grande spessore emotivo. Che si ascolta volentieri perché
suona bene e più vera di tanti pasticci scaturiti altrove, non certo per carità
o dovere etico. È il caso del cd da poco messo in circolazione dal collettivo
Sierra Leone’s Refugee All Stars per l’etichetta olandese Anti, distribuita
V2 nel nostro paese: esuli in Guinea per sopravvivere alla guerra civile che
per lunghi anni ha sconvolto Freetown, il gruppo si è dedicato al reggae,
all’higlife e al blues con un’urgenza comunicativa e una fame d’arte che
trascinano fin dal primo ascolto. Ballate e testi impegnati, inglese e lingue
locali convivono in Living Like A Refugee assai meglio di quanto i gruppi
armati a caccia di potere lo facciano in Sierra Leone. Era già successo,
proprio lì vicino, con un’altra formazione di esuli, i Tinariwen, band Tuareg
di giovani del Mali cresciuti nei campi profughi di Libia; oggi il loro album
Amassakoul torna nei negozi sotto il titolo The Soul Rebel Of African Desert,
in cui il supporto originale è abbinato al bel documentario The Guitars Of Touareg Rebellion, di Jérémie Reichenbach.
Pubblica la francese Emma, in Italia in circolazione tramite Ponderosa. Altra regione, altro conflitto; e ancora un bel
disco. Nel Medio Oriente che il Mondo scruta come un rebus insolvibile,
tre ragazzi palestinesi hanno formato il gruppo Dam. Specialità, il rap,
a riprova di quanto i codici dell’hip hop sappiano prestarsi alle voci in
arrivo dal fondo delle scale sociali e politiche. È un po’ che si parla dei
fratelli Tamer e Suhell Nafar e del loro socio Mahmoud Jreri, passaporto
israeliano e grande seguito tra i giovani non solo arabi dei Territori,
di Gerusalemme e di Tel Aviv. Ora il disco Dedication, pubblicato
dall’inglese Redcircle e distribuito in Italia da Egea, è l’approdo artistico
di rime rabbiose, che si alternano alle canzoni d’amore gelate dai muri,
dai passaporti, dai visti, dal sospetto. Ci vuole orecchio, non bastano gli
argomenti; e il palestinian hip hop ha stile da vendere.
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Torino MUSICA
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Guerra, Pace e Musica.
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Scegli di aprire un locale.
Scegli dove aprirlo.
Scegli l’arredamento.
Scegli il design.
Scegli il barman e le cameriere.
Scegli il nome.
Tanto la cosa più importante
l’hai già scelta.
Oriana Fallaci ha voluto che a fianco del suo corpo fossero messe
due sigarette, di quelle che fumava in continuazione, perché –
come disse una volta – questo era il suo modo di combattere il suo
tumore (o l’alieno come lo chiamava Lei ) – a cui non si stancava
di ripetere “Se muoio io, tu muori con me”. La Fallaci aveva il
coraggio intellettuale di sfidare il politicamente corretto, ma
anche il coraggio morale di combattere le opinioni convenzionali.
Questa è una combinazione molto rara, come ha detto Bill Kristol,
direttore di The Weekly Standard, che pure non era d’accordo con
tutto quello che la Fallaci aveva scritto dall’11 settembre in poi.
Eppure Lei muore e quasi tutti – da destra a sinistra – a guardare
a Lei e alla sua storia soltanto attraverso il binocolo dei suoi tre
libri più recenti, la trilogia che si apre con La rabbia e l’orgoglio.
Guardiamola attraverso il caleidoscopio della sua vita e scopriremo
che Lei era molto e molto di più di quei tre libri e degli altri libri e delle
centinaia di interviste (scomode) scritte in tanti e tanti anni. Lei era
una donna forte, autentica, passionale, cresciuta nella resistenza
e da sempre contro le ingiustizie e le tirannie. Una donna libera.
E fragile, come tutti noi
noi. Con un grande rimpianto, come abbiamo
scoperto in una intervista resa pubblica solo dopo la sua morte:
“Invidio solamente le donne incinte: quando hai messo al mondo
un figlio non muori mai.”
Una donna così innamorata della vita poteva avere paura della
morte?
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A sentire il nome di Mohammed Yunes forse qualcuno ricorderà che, poche settimane
fa, gli è stato attribuito il Nobel per aver creato Grameen, una banca rurale (grameen
in bengalese significa contadino) che concede prestiti e supporto organizzativo ai più
poveri, altrimenti esclusi dal sistema di credito tradizionale. Fino a oggi la banca ha
concesso prestiti a più di 2 milioni di persone, il 94 per cento delle quali donne. Grameen
ha attualmente 1.048 filiali ed è presente in 35.000 villaggi e in diverse città nel mondo.
Grameen non solo presta denaro ai poveri ma è posseduta da questa stessa gente, che
nel tempo è diventata azionista della banca. Fondata in Bangladesh , Grameen , è ora un
modello anche per la Banca Mondiale ed è stata ripetuta in altri 57 nazioni, compresi gli
Stati Uniti. Quindi, per una volta, il Nobel è come se fosse stato assegnato non solo ad una
persona, ma a milioni di persone, in particolari a milioni di donne che, grazie al piccolo
prestito ricevuto hanno sottratto se stesse (e le loro famiglie) ad un destino di povertà e
miseria. Come Sophie, che intrecciava seggiolini di bambù per due centesimi al giorno
e che, nel 1976, ricevette da Yunus – insieme ad altre 41 donne del posto – 27 dollari (27
dollari!!) per comprare il bambù che gli era necessario, per sottrarsi al commerciante che
le sfruttava e per iniziare a guadagnare e ad uscire dalla miseria. Yunus capì che con poco
si può fare molto e che le donne sono molto più responsabili degli uomini nei confronti
della famiglia. Da qualche parte nel mondo ora Sophie sorride orgogliosa di sé e come lei
altre milioni di donne che ce l’hanno fatta. E il Nobel di Yunes è anche un po’ loro.
E se ogni tanto provassimo a toglierci gli occhiali con i quali
guardiamo a ciò che accade intorno a noi e provassimo ad usare il
caleidoscopio? Se ci sforzassimo a guardare le varie sfaccettature
senza paure, senza paraocchi, scoprendo il bello che non riusciamo
a vedere?
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a cura di [email protected]
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Apparecchio fatto con due o più specchietti disposti ad angolo entro a un tubo, dove si trovano alla rinfusa piccoli
oggetti colorati: le riflessioni multiple formano immagini spesso simmetriche che mutano in modo imprevedibile e
variabilissimo ad ogni movimento. Dall’inglese kaleidoscope, comp del greco kalòs (bello), eidos (figura) e del tema di
skopèò (guardare).
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Caleidoscopio
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novembre - dicembre 2006, numero 12
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novembre - dicembre 2006, numero 12
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BIMBI
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19 dicembre
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17 dicembre
2 dicembre
Fare la spesa a Porta
Palazzo
3 dicembre
La Piattaforma,
Danza contemporanea
e di ricerca
Alle ore 16.30 e alle 18, alla
Cavallerizza Reale
Guido Andruetto
4 dicembre
Questa sera cinema!
5 dicembre
Allo Spazio Azimut di Piazza Palazzo di Città 8
inaugura la personale di Francesca Maranetto Gay
dalle ore 18.30
6
dicembre
Fare un giro su
www.nohay-banda.it
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20 dicembre
13
dicembre
MUSEO MUSEO MUSEO, 250 nuove
opere per la GAM.
A Torino Esposizioni
fino al 7 gennaio
Gregg Dulli è all’Hiroshima
Mon Amour 211
9 dicembre
Comprare nuovi addobbi per la casa
8
dicembre
7 dicembre
Un giovedì con il sapore del sabato
Con gli stravizi natalizi è meglio
ricordarsi di chiamare
DIET TO GO!
011.6599908
www.die-to-go.com
14 dicembre
Renzo Arbore
suona al Teatro Alfieri
Jon Spencer e Matt Verta – Ray
allo Spazio 211
ricordare di fare l’albero
22 dicembre
E se ti iscrivessi a IoEspongo?
www.associazioneazimut.net
12 dicembre
11 dicembre
21
dicembre
Solo più due giorni di scuola e
poi cominciano le Vacanze di
Natale!!
16 dicembre
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Che bello! Tornano i Mercatini
di Natale al Maglio e in Borgo
Dora! Il posto giusto per trovare
i regali!
Fino al 23 Dicembre
Un libro, il divano,
latte e biscotti…
Ma cosa regalo alla
mamma?
Oggi alle 12 si inaugura la
mostra Amore e Psiche alla Villa
Ponti di Arona
Oggi e domani gli Afterhours suonano
all’Hiroshima Mon Amour
18 dicembre
15 dicembre
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La Piattaforma, Danza
contemporanea e di ricerca
Alle ore 18 e alle 21, alla
Cavallerizza Reale
Dicembre è tempo di regali. E di sorprese. E la città, di suo, ci mette una fantasiosa e ricca sfilza di appuntamenti, che spaziano
dall’offerta musicale e culturale fino all’immancabile momento del gusto: ad oggi non ci sono conferme precise, potrebbe
anche esserci uno slittamento a gennaio, ma intanto per l’8 dicembre è fissata l’apertura di un nuovo megastore griffato
«Slow». Ci troviamo, ci troveremo, negli storici stabilimenti della Carpano, al Lingotto, dove nel 1786 Benedetto Carpano
cominciò a produrre vermouth e distillati, che poi finiranno negli anni a seguire annegati fra cubetti di ghiaccio di un Negroni
piuttosto che di un Manhattan cocktail. Proprio in quelle sale ornate da pilastri bianchi, da rossi
oblò e da chiare lettere cubitali, «BC», a definirne l’identità originaria, sorge adesso il primo
centro commerciale in Italia e nel mondo specializzato in cibi e prodotti di nicchia, la cui qualità e
tracciabilità viene garantita in prima persona dai contadini, dagli allevatori e dai maestri artigiani
che mettono in vendita la propria merce. Eataly è invece il nome che fa da raccordo fra i quattro
piani di bontà e buon gusto distribuiti sugli oltre undicimila metri quadrati, pronti appunto al
debutto ufficiale l’8 di dicembre. Una data in generale importante, non solo per i patiti di cultura
enologica e gastronomica. L’8 dicembre è infatti giornata di festa anche per i tifosi granata,
chiamati a festeggiare in location e occasioni diverse il centenario della grandiosa società
sportiva del Torino Calcio. In quella stessa sera, ad esempio, il popolo ultras si dà appuntamento
sia al Palavela ridisegnato da Gae Aulenti, per un concerto tributo al Toro cui partecipano, fra gli
altri, i portentosi Fratelli di Soledad, sia per un giro nel cortile dell’Accademia Albertina di Belle
Arti, dove sino al 21 dicembre è possibile visitare la mostra «Cent’anni di Toro» con opere di Nicus
Lucà, Piero Golia, Giuseppe Armenia e testi di Giuseppe Culicchia per celebrare l’anniversario dei cento anni dalla fondazione,
avvenuta in un lindo mattino del 3 dicembre 1906. Infine, ancora una segnalazione di musica nel bloc-notes del mese: spiccano
su tutte le programmazioni di Spazio 211 in via Cigna 211 e di Hiroshima Mon Amour in via Bossoli 83. Nel primo locale, l’11
dicembre va in scena il mitico front-man dei Blues Explosion, Jon Spencer, per l’occasione accompagnato da Matt Verta-Ray
con un live a base di puro rockabilly e blues tagliente, mentre nel secondo è d’obbligo un passaggio per assistere al doppio
show, il 19 e 20 sera, dei milanesi Afterhours di Manuel Agnelli.
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L’agenda di Dicembre
1 dicembre
Ricordati di andare alla
Fondazione MERZ: in mostra le
opere di Marzia Migliora,
fino al 7 gennaio
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10 dicembre
I negozi sono aperti anche oggi:
caccia al regalo!
“Cent’anni di Toro” in Accademia
Albertina
Opere di Nicus Lucà, Piero Golia,
Giuseppe Armenia e testi di
Giuseppe Culicchia
25 dicembre
Buon Natale!
23 dicembre
Parlare a Jossie, Sabine e Jon di
www.studyinpiemonte.it
Sarebbe bello venissero a
studiare in Piemonte
24
dicembre
Baciarsi sotto il vischio
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Piemonte is a land that can boast a widespread and
enduring relationship with the arts and culture, and
with a remarkable pitch on innovation and creativity,
region that offers breathtaking panoramas, snowy
peaks and rolling hill.
Piemonte is a land with memorable, deeply-rooted
traditions, yet still young to be fully alive and
productive.
To enrol at the universities in Piemonte, view
the map of atheneums and faculties, and have
information about living in this region, please visit
www.studyinpiemonte.it
Si possono inoltre trovare indicazioni sulle modalità
d’iscrizione, le disponibilità di alloggio e di borse di studio, e
in generale su tutte le facilities offerte dal sistema regionale. Oltre alla formazione universitaria, il sito
offre una panoramica sulle iniziative formative post diploma promosse da altri enti. Una parte rilevante è
dedicata alla ricerca, per sottolineare l’impegno della Regione nei confronti dell’innovazione.
Invece nella sezione living viene offerta una sintesi panoramica sul modo di vivere piemontese grazie alla
collaborazione con il sito di piemontefeel.it, il portale di promozione del territorio regionale con informazioni
sulla vita sociale, culturale, sportiva e notturna, oltre a indicazioni pratiche sul sistema sanitario, il rilascio
di visti e permessi, la moneta, il costo della vita, i trasporti, il clima.
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Il nuovo portale è nato dall’accordo dei quattro atenei
piemontesi con la Regione Piemonte, appoggiandosi
all’Osservatorio Regionale per l’Università e l’E.D.I.S.U., l’Ente
Regionale per il Diritto allo Studio Universitario del Piemonte.
Studyinpiemonte.it si articola in due grandi aree informative,
studying e living, utili per eventuali approfondimenti per gli
studenti, i ricercatori e i docenti, interessati a trasferirsi sul
territorio piemontese per intraprendere o completare la
propria formazione universitaria. Nella sezione studying sono
presenti le informazioni complete sul sistema universitario
piemontese, relative a corsi di laurea, specializzazioni, master
e formazione post laurea.
It will be a unique experience.
pagina 4 di 9 MUSICA
Gli Atenei Piemontesi si stanno sempre più mettendo al passo con le nuove tecnologie, sfruttando il più
possibile i nuovi strumenti messi a disposizione dal web. L’ultima novità arrivata in questo campo è il sito
www.studyinpiemonte.it, un’unica piattaforma virtuale in cui sono disponibili tutte le informazioni sul
sistema universitario della nostra regione, rivolte soprattutto agli studenti fuori sede, italiani e stranieri che
vivono e studiano in Piemonte.
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If you are thinking of moving to study abroad, take
a look at the wide range of options Piemonte, the
beautiful region situated in the northwest of Italy,
can offer.
Study in Piemonte
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Let’s travel some km
to study in Piemonte
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novembre - dicembre 2006, numero 12
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CULTURA
Fabrizio Vespa
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E’ stato realizzato durante “Artissima” la prima fiera
esclusivamente d’arte contemporanea, il numero zero di una
nuovissima trasmissione sull’arte, che vedremo prossimamente
trasmesso dalla televisione italiana, si chiamerà DELICIOUS
ART®, sarà un incrocio tra una performance e un programma
di cultura, verranno presentate le mostre e manifestazioni
più vicine alla contemporaneità, nel senso che si darà spazio
ad esempio a mostre tipo quella della newyorkese Floria
Sigismondi artista di rilievo per i suoi video con musicisti del
calibro di Marilyn Manson, David Bowie, Tricky, The Cure,
ecc... oppure a mostre come quella di Tom Sachs presentata
a Milano alla Fondazione Prada, oppure Jean Michel Basquiat
attualmente alla Triennale milanese, praticamente artisti che
usano forme espressive più vicine alla musica o alla moda,
semplicemente perchè sono le forme d’Arte più dinamiche
e veloci ai cambiamenti, ed anche perchè sono temi che
possono far avvicinare all’Arte contemporanea un pubblico
più vasto che in realtà è più legato al mondo della musica o
segue esclusivamente la moda. L’ideazione di DELICIOUS
ART® è dell’artista Sergio Cascavilla aka “Porfirio Villarosa”
aka “Serginho Cartoons inc” che userà per intervistare sia in
studio sia in esterni l’ironia e l’irriverenza tipica del suo lavoro, in
questo caso nel ruolo di performer-presentatore-intervistatore.
Sarà prodotto dalla “Illegal FIlm” e gli interni girati negli studi
della “Dynamic Factory”.
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DELICIOUS ART®
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ARTE
Sergio Cascavilla
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