19.0 L. FEUERBACH 1. La critica della «filosofia teologizzante» 1.1

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19.0 L. FEUERBACH
1. La critica della «filosofia teologizzante»
1.1 le critiche alla filosofia hegeliana
Frattura del pensiero nei confronti della sensibilità
Influsso della religione e della teologia cristiane
2. La critica della religione
2.1 La religione come antropologia capovolta
2.2 Le cause della nascita della religione
2.3 La religione come forma di alienazione
3. Umanismo e filantropismo
3.1 L’umanismo naturalistico
3.2 La filosofia come antropologia
L'individuo come corpo e sensibilità
La sensibilità come fondamento di ogni verità e realtà
3.3 L’essenza comunitaria dell’uomo
L’«io» non può stare senza il «tu»
La teoria degli alimenti
3.4 Il filantropismo
4. L'importanza storica di Feuerbach
19 - MARX
1.0 Una valutazione del marxismo
1.1 La valenza politica del pensiero di Marx
Il marxismo come sintesi critica di tendenze e miti dell’epoca
Il marxismo come religione sociale
1.2 La valenza culturale del pensiero di Marx
Marx e “l’illusione narcisistica”
Marx come “maestro del sospetto”
2. Il distacco di Marx dalle teorie politiche ed economiche classiche
2.1 La critica della politica
La scissione come caratteristica della modernità
Individualismo e atomismo
Le critiche alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino
Il modello di democrazia «sostanziale»
2.2 La critica dell'economia borghese e la problematica dell'alienazione
L'economia «borghese» come immagine mistificata del mondo borghese
L’alienazione da Hegel a Marx
3.0La concezione materialista
3.1 La critica alla visione idealistico-religiosa e naturalistica dell’uomo
La prospettiva idealistico-religiosa
Critiche alla religione
Critiche a Hegel
Il superamento dell’idealismo
La prospettiva naturalista
Critiche a Feuerbach
Naturalità, storicità: Hegel, Feuerbach e Marx
3.2 La società: struttura e sovrastruttura (materialismo storico) (vedi lettura " La concezione materialistica
della storia"
Il materialismo storico: l’uomo è il frutto di un processo storico-sociale
Critiche all’'antropologia di Feuerbach:
Attività sociale e sistema di mezzi per soddisfare i bisogni
La struttura economica
La sovrastruttura ideologica
I rapporti struttura-sovrastruttura (Vedi lettura “Attività Materiali e produzioni spirituali)
1
Il capovolgimento dell’idealismo in materialismo
Materialismo storico e materialismo antico
3.3 La storia: la concezione dialettica della storia (materialismo dialettico)
La storia come superamento delle contraddizioni
La storia come lotta di classe
Le formazioni economico-sociali della storia
La dialettica storica
Materialismo storico e materialismo dialettico
3.4L’uomo: uomo alienato e uomo onnilaterale
Il lavoro come carattere specifico dell’uomo
Le forme di alienazione del lavoro
Lavoro e processo di oggettivazione del soggetto
Divisione del lavoro e alienazione
Il comunismo e l’uomo onnilaterale
4.0L’ideologia
4.1 Ideologia e mantenimento del dominio della classe egemone
L’occultamento dell’origine storica delle idee e dei valori
4.2 Ideologia e mutamenti socio-culturali
Ideologie e contraddizioni
4.3 La filosofia e la critica dell’ideologia
4.4 La religione come ideologia
La duplice funzione ideologica della religione
Il superamento della religione
27 - K. Marx – Materialismo storico e futura società comunista
19.0 L. FEUERBACH
Corporeità (Feuerbach) ctr razionalità (Hegel)
1. La critica della «filosofia teologizzante»
1.1Le critiche alla filosofia hegeliana
Hegel = compimento della filosofia moderna  due tratti negativi in comune:
a - Frattura del pensiero nei confronti della sensibilità
- la certezza sensibile (primo momento della Fenomenologia dello spirito) = pura astrazioni, un questo
logico, universale CTR il questo reale = individuale, sensibile (la mia casa)
Causa disconoscimento del valore della sensibilità:
b -Influsso della religione e della teologia cristiane
filosofia moderna  Dio ≠ Ente personale e trascendente
Hegel Dio = ragione  Pensiero, Sostanza = immateriale come Dio
Per cui la dialettica hegeliana è, come la religione, procedimento rovesciato (Soggetto = Idea - astratto
Attributo – concreto = individui reali)
Necessità del «rovesciamento del rovesciamento» (non astratto  concreto ma concreto  astratto)
2. La critica della religione
2.1 La religione come antropologia capovolta
Non è Dio (l'astratto) ad aver creato l'uomo (concreto), ma l'uomo ad aver creato Dio
Proiezione illusoria / oggettivazione delle qualità umane (ragione, la volontà e il cuore) in Dio  religione
= antropologia «capovolta»
Prima ma indiretta forma di autocoscienza infatti
- precede sempre la filosofia
- progresso storico = religione più evolute giudicano idolatrie religioni primitive
2.2 Le cause della nascita della religione
Squilibrio tra la finitezza dell'uomo e l'infinitezza della sua essenza
2
Contraddizione tra l'infinitezza dell'uomo e la limitatezza delle sue capacità di ottenere ciò che desidera
Sentimento di dipendenza che l'uomo prova di fronte alla natura
2.3 La religione come forma di alienazione
Religione = scissione + proiezione  Dio (alienazione, perdita)  sottomissione
l'ateismo = dovere morale  recuperare i predicati positivi che sono stati proiettati fuori di sé in Dio =
risolvere Dio nell'uomo
3. Umanismo e filantropismo
3. 1L’umanismo naturalistico
Umanismo = centralità dell'uomo; Naturalistico = uomo come ente naturale
3.2 La filosofia come antropologia
L'individuo non come astratta spiritualità o razionalità ma corpo e sensibilità
La filosofia superando la teologia restituisce all'umanità la sua piena dignità
La nuova filosofia nasce da un atto di rottura che considera l’uomo come sensibilità e non solo ragione
La sensibilità come fondamento di ogni verità e realtà
l'amor (bisogno fisico) aprirci verso il mondo
Esiste soltanto ciò che — essendo — ti procura gioia, e — non essendo — dolore
3.3 L’essenza comunitaria dell’uomo
L’«io» non può stare senza il «tu»
Di quello che vedo da solo, non posso far a meno di dubitare: è certo soltanto quello che anche l'altro
vede
Superamento soggettivismo = ciò che è oggetto di sensazione è contemporaneamente per me e per gli
altri.
L'essenza umana non il singolo individuo, bensì la comunità e l'unità tra gli uomini
Nell'unità di ogni uomo con gli altri uomini ciascuno può superare i limiti della condizione umana
La teoria degli alimenti
L'uomo è ciò che mangia:
- L'unità psicofisica dell'individuo
- Se si vogliono migliorare le condizioni spirituali di un popolo bisogna innanzitutto migliorare le
sue condizioni materiali.
3.4 Il filantropismo
Filosofia = forma di filantropia
Scopo = trasformare gli uomini da teologi in antropologi, da candidati dell'aldilà in studenti dell'aldiquà
4. L'importanza storica di Feuerbach
La sua rivendicazione dell'uomo «in carne ed ossa» è una delle matrici filosofiche del marxismo
Uno dei "luoghi" obbligati del dibattito moderno intorno all'ateismo
Il riconoscimento dei "bisogni" e del condizionamento che la natura esercita sull'uomo è diventato uno dei
punti fermi della filosofia e della cultura contemporanee.
19 - MARX
1.0 Una valutazione del marxismo
1.1 La valenza politica del pensiero di Marx
Il marxismo come sintesi critica di tendenze e miti dell’epoca
Il marxismo come religione sociale (M. Salvadori)
Utopia, mito  promessa di totale trasformazione della società
≠ religione tradizionale cambiamento mondano e non ultraterreno
Aspetti negativi: dogmi, culti (vedi totalitarismo sovietico)
Aspetti positivi: mali sociali = non prodotto naturale ma storico
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1.2 La valenza culturale del pensiero di Marx
Marx e “l’illusione narcisistica”
Freud: la liberazione dall’illusione narcisistica
Copernico scalzando la terra dal suo ruolo centrale nell’universo; Darwin, accorciando le distanze fra
l'uomo e il mondo animale; Marx ha svelato i moventi economici della storia; Freud negando che l'io
dell'uomo sia affatto il sovrano incontrastato della psiche /inconscio)
Marx come “maestro del sospetto”
P. Ricoeur: maestri del sospetto: hanno insinuato il dubbio che la coscienza non sia così come appare a se
stessa;
Nietzsche che la morale rappresenti qualcosa di eterno, universale ed assoluto; Freud che il nostro
comportamento sia diretto da motivazione razionali; Marx che le idee, i valori, la cultura siano
qualcosa di indipendente dalle condizioni storico-sociale
2. Il distacco di Marx dalle teorie politiche ed economiche classiche
L’importanza delle opere giovanili per la genesi del pensiero di Marx
2.1 La critica della politica
La scissione (vedi Hegel) come caratteristica della modernità
Tra ego privato ed ego pubblico, tra sfera individuale e sfera sociale, tra società e Stato: una vita «in terra»
come «borghese l'altra «in cielo» come «cittadino»
Stato = organo che persegue l'interesse comune (Hegel)  è verificabilmente falso
Non Stato (= bene comune) che imbriglia la società civile ma società che imbriglia Stato (al servizio degli
interessi particolari delle classi più forti)
Individualismo e atomismo
Tratti essenziali della civiltà moderna ( separazione del singolo dal tessuto comunitario) società
strutturalmente a-sociale, o contro-sociale
Diritti politici: universali - uguaglianza - dimensione pubblica Vs dimensione sociale: egoistica –
disuguaglianza- dimensione privata
Carattere strumentale della relazione tra gli uomini come soggetti dell'attività economica
Le critiche alla Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino
Diritto alla proprietà privata  altri = un limite della libertà
Rifiuto del principio della rappresentanza e della libertà individuale
Il modello di democrazia «sostanziale»
Comunismo = democrazia + eliminazione delle disuguaglianze reali tra gli uomini (la proprietà privata
come principio di ogni diseguaglianza)
Strumento per la realizzazione del comunismo: dapprima: suffragio universale; in seguito: la rivoluzione
sociale del il proletariato
Dall'emancipazione politica all'emancipazione umana
2.2 La critica dell'economia borghese e la problematica dell'alienazione
L'applicazione in sede economica degli schemi critico-dialettici utilizzati in campo politico
L'economia «borghese» = immagine mistificata ( falsa) del mondo borghese
- A causa di: incapacità di pensare in modo "dialettico": rifiuto della prospettiva storico- processuale per
"eternizzare" il sistema capitalistico considerandolo il modo naturale, immutabile e razionale di produrre e
di distribuire la ricchezza; proprietà privata = un "fatto", un "dato" metastorico
- non scorge la struttura contraddittoria del proprio oggetto, la conflittualità che caratterizza il sistema
capitalisti = opposizione tra capitale e lavoro salariato, tra borghesia e proletariato  «alienazione».
L’alienazione da Hegel a Marx
Per Hegel = Spirito, che si fa "altro" da se, nella natura per potersi poi ri-appropriare di sé in modo
arricchito: negativa e positiva al tempo stesso
Feuerbach = scissione, sottomissione a una potenza estranea (Dio) . Alienazione = negativa
Marx = come Feuerbach condizione patologica di scissione, di dipendenza e di autoestraniazione.
ma alienazione = un fatto reale, di natura socio-economica e non come in Feuerbach = un fatto
coscienziale (errata interpretazione di sé)
3.0La concezione materialista
3.1 La critica alla visione idealistico-religiosa e naturalistica dell’uomo
La critica alla visione idealistico-religiosa
La prospettiva idealistico-religiosa = nell’uomo e nella storia agiscono forze spirituali non riconducibili al
solo uomo materiale o alla natura (religione ed Hegel)
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Critiche alla religione: (argomentazioni da Feuerbach) uno stravolgimento dei rapporti reali per cui ciò che
è originario diventa derivato e viceversa. Religione fa dell’uomo un prodotto di Dio, mentre nella realtà è
l’uomo che ha prodotto Dio
Critiche a Hegel: (argomentazioni da Feuerbach) metodo = costruire il concetto astratto di Spirito
partendo dall’analisi delle istituzioni, della cultura della morale reali facendo di esse una manifestazione
dello Spirito, una personificazione di una realtà spirituale che se ne sta occultamente dietro di loro. I
concetti (ad esempio stato) non strumenti per l’esame dei fatti ma enti reali, i veri soggetti della storia
Il superamento dell’idealismo = come per Feuerbach, ri-capovolgendo ciò che l’idealismo ha capovolto =
ponendo come originaria la realtà e non ciò che le nostre indagini su di essa scoprono, l’uomo concreto,
reale e non lo Spirito
Atteggiamento materialista volto a mettere al centro dell’attenzione non tanto ciò che è razionale ma ciò
che è reale
La critica al naturalismo
La prospettiva naturalista = uomo il frutto dell’evoluzione naturale (Feuerbach)
l’equazione uomo = natura continua a considerare, come l’antropologia tradizionale, l’uomo come
un’entità atemporale, fornita di proprietà immutabili
Naturalità dell'uomo merito di Feuerbach; Storicità merito di Hegel; Marx = l’uomo più che natura è
società, e quindi storia ma di uomini reali e non dello Spirito
3.2 La società: struttura e sovrastruttura (materialismo storico) (vedi lettura " La concezione materialistica
della storia")
Da Feuerbach a Marx: dall’origine relazionale all’origine sociale dell’uomo
Il materialismo storico: l’uomo è il frutto di un processo storico-sociale
bisogni, cultura, la società da cui il singolo trae il proprio carattere, sono condizionati dal processo
storico
Critiche all’'antropologia di Feuerbach:
La natura dell’uomo è storico-sociale
La natura è “natura umanizzata ”
Attività sociale e sistema di mezzi per soddisfare i bisogni
Materialismo = l’uomo = un’entità corporea dotata di un apparato percettivo-intellettivo che gli
consente la capacità d’agire, di rapportarsi con il mondo esterno e con gli altri modificando la natura e
costruendo se stesso.
Agire è sempre un’attività sociale che porta a organizzare un sistema di mezzi per soddisfare i bisogni
Bisogni dapprima naturali poi creati dal nuovo ambiente sociale trasmessi agli individui umanizzandoli
La struttura economica
Sistema di mezzi per soddisfare i bisogni = elemento attorno a cui ruota l’organizzazione sociale
La struttura economica = forma assunta dall’organizzazione del lavoro sociale in un determinato
periodo storico; dipende da due elementi:
- livello raggiunto dalle forze produttive (forza lavoro, mezzi di produzione, conoscenze
tecnico-scientifiche)
- rapporti di produzione; rapporti che si instaurano nel processo di produzione che determinano:
la proprietà dei mezzi di produzione + la ripartizione di ciò che viene prodotto
I rapporti di produzione storicamente hanno dato luogo a delle società classiste che hanno diviso
gli uomini in due classi contrapposte: la classe dominante, (possiede mezzi di produzione impone
la ripartizione di ciò che viene prodotto) e una classe sottomessa ( provvede alla produzione )
Struttura economica = condizioni materiali
La sovrastruttura ideologica
Sovrastruttura ideologica = condizioni spirituali” o “forme ideologiche” = politica (leggi e
istituzioni), cultura (elaborazione delle idee sul mondo da parte della religione, dell’arte, della filosofia),
la morale (valori e norme che regolano il comportamento).
I rapporti struttura-sovrastruttura (Vedi lettura “Attività Materiali e produzioni spirituali)
Dipendenza della sovrastruttura dalla struttura: la sovrastruttura muta al mutare della struttura
economico-sociale
La struttura economica determina e condiziona la sovrastruttura / è “direttamente intrecciata” (ad
esempio, le idee sulla morale o sulla funzione della famiglia)
Il capovolgimento dell’idealismo in materialismo
Manifestazioni culturali dell'uomo hanno una loro vita autonoma (idealismo) CTR le manifestazioni
spirituali dell'uomo dipendono strettamente dall'evoluzione socio-economica ( materialismo storico)
Materialismo storico e materialismo antico
Materialismo antico = tesi metafisica : materia è la sostanza e la causa delle cose.
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Materialismo marxiano = forze motrici della storia non sono di natura spirituale bensì di natura socioeconomica.
3.3 La storia: la concezione dialettica della storia (materialismo dialettico)
La storia come superamento delle contraddizioni
Forze produttive e rapporti di produzione strumento interpretativo della storia:
ad un determinato grado di sviluppo delle forze produttive tendano a corrispondere determinati rapporti
di produzione e di proprietà che si mantengono soltanto sino a quando favoriscono le forze produttive e
vengono distrutti quando si convertono in ostacoli creando una contraddizione dialettica fra i due
elementi, che genera un'epoca di rivoluzione sociale
Epoca di rivoluzione sociale == nuove forze produttive + classe in ascesa CTR vecchi rapporti di
proprietà + classe dominante al tramonto  scontro a livello sociale, politico e culturale
La storia come lotta di classe
Forze produttive e rapporti produttivi sono sempre legate a determinati gruppi sociali  soggetto
autentico della storia è la lotta di classe (Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della
gleba, membri delle corporazioni e garzoni, capitalisti e operai)
Esempio: il passaggio dalla società feudale alla società borghese
Capitalismo = produzione sociale della ricchezza  profitto privato (contraddizione e motivo della
lotta di classe)
Comunismo = produzione e distribuzione sociale della ricchezza (superamento contraddizione e
motivo della lotta di classe)
Le formazioni economico-sociali della storia
Formazioni economico-sociali = determinati modi di produrre, rapporti di proprietà, istituzioni
giuridico-politiche, forme di coscienza
Comunismo primitiva  società asiatica  società antica  società feudale  società borghese
 futura società socialista
La dialettica storica
Carattere «dialettico: comunismo primitivo  società di classe  comunismo futuro
Procede dal1'inferiore al superiore
Socialismo come sbocco inevitabile della dialettica storica
Legame con Hegel : la storia = totalità, processuale dominata dalla forza della contraddizione e mettente
capo ad un risultato finale: l’uomo prende coscienza della razionalità del reale – Spirito Assoluto (Hegel)
CTR comunismo (Marx)
Marx ritiene di aver fatto camminare la dialettica di Hegel «sui piedi», anziché sulla «testa»,
Materialismo storico e materialismo dialettico
Valenza culturale del marxismo = materialismo storico  origine storico-sociali delle attività
umane
Valenza politica del marxismo = materialismo dialettico  religione sociale; “fede” nella
necessità storica del socialismo  missione storica affidata al proletariato + concezione del partitochiesa ( sola fonte di verità)
3.4L’uomo: uomo alienato e uomo onnilaterale
Il lavoro come carattere specifica dell’uomo
Il lavoro: 1 - ciò attorno a cui si organizza la società e da cui dipende la sua evoluzione storica; 2 - ciò
che caratterizza l’uomo, ne costituisce l’essenza.
Il lavoro rappresenta: ciò che differenzia l’uomo dall’animale; ciò che consente all’uomo di stabilire un
rapporto con le cose del mondo, trasformando la natura; consente all’uomo di oggettivizzare se stesso, le
proprie capacità ; lo mette in relazione con gli altri.
Le forme di alienazione del lavoro
Nelle società classiste il lavoro causa della sua alienazione condizioni di lavoro degli operai 
Alienazione: del prodotto della sua attività; rispetto alla sua stessa attività; dal genere umano, in quanto
si perde in questo modo la caratteristica più propria dell’essenza dell’uomo (reificazione -trasformazione
in cosa - dell’operaio  processo di disumanizzazione); rispetto agli altri
Lavoro e processo di oggettivazione del soggetto
Oggettivazione del soggetto  rapporto con gli altri + attività lavorativa
perché avvenga due fattori: 1. l'attività e i rapporti umani nei quali il soggetto si oggettiva devono
essere umanizzanti; 2. il processo deve chiudersi con la riappropriazione, da parte del soggetto, degli
aspetti che aveva in precedenza proiettato nell'oggetto
Divisione del lavoro e alienazione
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L’alienazione del lavoro umano nasce con la divisione del lavoro precondizione di una frattura sociale
tra due classi diverse
Conseguenze divisione tra lavoro manuale e lavoro intellettuale: divisione degli uomini tra produttori
e consumatori; ripartizione ineguale, sia per quantità che per qualità, del lavoro e dei suoi prodotti;
generare la proprietà privata = prima responsabile dell'alienazione dell'uomo; causa dell’alienazione
Se proprietà privata dei mezzi di produzione = alienazione dell'uomo allora dis-alienazione =
superamento del regime della proprietà privata (comunismo)
Storia = perdita e riconquista, da parte dell'uomo, della propria essenza
Il comunismo e l’uomo onnilaterale (vedi lettura "Il comunismo come riappropriazione delle forze estraniate
dell’umanità”)
Se l'uomo è plasmato dalle circostanze, è necessario plasmare umanamente le circostanze” 
compito della futura società comunista.
Società veramente umana = controllo del potere sociale
Orizzonte sociale ed antropologico della proprietà (homo oeconomicus) Vs essere “onnilaterale” e
“totale:esercita tutte le sue capacità + rapporti poliedrici con altri e realtà + ricco di relazioni + capacità
di godere della produzione universale di tutta la terra + oltre l’ateismo, è consapevole di essere “debitore
a se stesso della propria esistenza”
Rivoluzione comunista = dipendenza universale trasformata nel controllo e nel dominio cosciente delle
forze prodotte dal reciproco agire degli uomini
comunismo = completa realizzazione dell’uomo
4.0L’ideologia
4.1 Ideologia e mantenimento del dominio della classe egemone
Mantenere dominio della classe egemone = funzioni che le idee politiche, etiche, e le produzioni
culturali in genere (filosofiche, artistiche, letterarie, religiose,...) – ovvero i componenti della
sovrastruttura – svolgono nelle società classiste
L’occultamento dell’origine storica delle idee e dei valori
Ideologia = rappresentazione teorica inconsapevole della propria condizionatezza storico-materiale;
compie due errori: autonomizza rispetto al contesto storico idee e valori; universalizza presentando
come eterno, e dotato di validità assoluta ciò che invece è solo frutto di determinate condizioni
storico-sociali
Presentando come universali i valori ignora che idee e valori sono funzionali a un particolare momento
storico-sociale funzione ideologica quando mascherano questa loro origine
4.2 Ideologia e mutamenti socio-culturali
Ideologie e contraddizioni
Se ideologia = critica allora ruolo nei mutamenti socio-culturali; Ideologia = espressione del proprio
tempo ma se coglie le contraddizioni  prevede gli sviluppi
4.3 La filosofia e la critica dell’ideologia
Compito della filosofia = criticare l’ideologia col mostrare la sua vera radice nella struttura economica della
società, smascherando la deformazione della realtà
Maestro del sospetto = filosofia come critica delle ideologie
dominio sociale: per Marx  prerogativa di una precisa classe sociale; Novecento sistema socioeconomico (dalla società classista dell’Ottocento alla società di massa )
4.4 La religione come ideologia
La duplice funzione ideologica
- deforma la realtà per legittimare l’egemonia sociale della classe dominante
- è l'espressione della "protesta contro la miseria reale"; la religione come “oppio del popolo”, in
quanto promette un’illusoria felicità nell’al di là per far accettare la miseria reale dell’al di quà.
Il superamento della religione
Dalla critica del cielo alla critica della terra
Quando si affermerà “l’esigenza di abbandonare una condizione che ha bisogno di illusioni”, quando
il “mondo capovolto”, di cui la religione è la “coscienza capovolta”, sarà rimesso in piede poiché
l’uomo tornerà a essere un fine e non un mezzo; la critica del cielo si trasforma così nella critica della
terra,
Marxismo e prassi
Marxismo e prassi  fornire un'interpretazione dell'uomo e del suo mondo che sia anche impegno
di trasformazione rivoluzionaria
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