1-Il Feudalesimo - Digilander

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Il Feudalesimo
‘’Ogni uomo appartiene ad un altro uomo-una catena di rapporti personali di dipendenza’’ ( Marc Block)
In una società essenzialmente agricola quale è quella europea del periodo del quale ci stiamo occupando, l'organizzazione sociale
e politica non poteva non riflettere quella della proprietà fondiaria.
Quest'ultima poggiava essenzialmente su di un'istituzione che, variamente denominata,Villa presso i Franchi, Curtis presso i
Longobardi, Manor in Inghilterra, si diffuse in vari tempi e in vari modi attraverso tutta l'Europa occidentale.
La villa,(adottiamo il termine del più noto tra i documenti che la concernono: il Capitulare de villis dell'VIII secolo ) è
un'istituzione le cui origini risalgono al periodo tardo romano,era un possedimento fondiario che poteva appartenere a un laico, a
una comunità ecclesiastica o al fisco reale e le cui dimensioni potevano variare da poche decine a molte migliaia di ettari. Il termine Fe-oudum-Feudum,o consimili lo si trovava presso le lingue Germaniche ad indicare il possesso della terra ,la ricchezza, possesso personale non proprietà privata,personale significa mancanza completa di ogni diritto pubblico su di tale possesso.Oggi giorno, possesso personale può intendersi l’abito che indossiamo-mentre anche l’automobile è soggetta a norme e leggi nella sua circolazione e nel suo uso a cui tutti dobbiamo ubbidire, proprietà privata quindi è cosa diversa da possesso personale,risponde a vincoli di tipo collettivo, pubblico. Non esiste nel Medioevo! L’abbazia di Saint-Germain-des Prés alle porte di Parigi possedeva ad
esempio nel ix secolo più di 32.000 ettari e il monastero di Santa Gíulía nel Bresciano possedeva 60 curtes. Si trattava, come si
vede, di aziende assai cospicue,che si estendevano su territori assai vasti e non necessariamente contigui, al punto che in alcuni
casi si rese necessaria la creazione di un sistema di comunicazioni interne, munito di una rete di depositi e magazzini
Grande o piccola che fosse e chiunque ne fosse il proprietario, la villa, pur presentando varie particolarità a seconda dei luoghi e dei
tempi, aveva una struttura interna il cui schema possiamo considerare come generalizzato. Essa si componeva di due parti, la pars
dominica (o riserva, demanio) e la pars massaricia (tenures). La prima era gestita direttamente dal proprietario e in essa si trovavano di solito i « servizi.» dèll’azienda: il mulino, il forno, il frantóio e i Laboratori per la costruzione e la riparazione degli attrezzi agricoli o per la produzíone dei beni di consumo di uso corrente (tessuti ecc.).Nella pars dominíca erano incluse poi di regola anche le
zone boschive o a pascolo. La valorizzazione delle terre e dei servizi della pars domínica avveniva con l'ímpiego degli schiavi, là
dove essi esistevano, e, più frequentemente, mediante le prestazioni cui erano tenuti i contadini e i servi (corvées). Questi ultimi coltivavano l'altra parte della villa, la pars massaricia:ogni famiglia possedeva un'estensione di terreno proporzionata alle sue capacità
di lavoro, variamente denominata (manso, Hule), godeva dei suoi frutti e aveva il diritto di mandare a pascolare il proprio bestiame
e di rifornirsi di legna al bosco. D'altra parte i contadini erano tenuti a versare un canone in denaro o natura (censo) al proprietario,
a fornire un certo numero di giornate di lavoro e di prestazioni per la pars dominica e a usufruire dei servizi della medesima pagando anche per questo. Naturalmente molte erano, le varianti di questo schema, a seconda dei tempi e dei luoghi: poteva variare il
rapporto tra l'estensione della pars dominica e della pars massaricía (in generale però la tendenza fu nel senso di un progressivo
aumento della seconda a scapito della prima); poteva variare la misura dei mansi e la loro densità (sono, attestati casi di mansi sfruttati da più famiglie); poteva variare il rapporto tra le prestazioni in denaro e quelle in natura e poteva variare infine il grado di dipendenza dei contadini, dalla condizione di veri e propri servi della gleba ad una di maggiore libertà, quale era quella del villanaggio(villani, ovvero abitanti delle Ville) inglese. Il sistema delle ville così come lo abbiamo, descritto., costituiva la base su cui poggiava
l’organizzazione politica ella società, la cui funzione essenziale, comé gia in precedenza, continuava ad essere quella militare, della
difesa cioè contro le scorrerie di Arabi, Ungari e Normanni e contro l'endemico fenomeno del banditismo. I soli che fossero in grado
di assicurare una difesa, più e meglio di un re lontano, erano i maggiorenti locali e i detentori del potere economico, che disponevano dei mezzi per fortíficare con castelli e con torri i luoghi più esposti e per procurarsi il costoso equipaggiamento bellico. Si è calcolato che ancora nell'xi secolo il costo di un'armatura equivalesse a quello di un possedimento agricolo medio.(importanza delle
armi).Se non può essere accolta per intero, in ragione del suo schematismo, la tesi di alcuni storici secondo la quale la nascita del
feudo e del sistema feudale e cavalleresco sarebbe una conseguenza della necessità in cui si trovò Carlo Martello, al momento della
battaglia di Poitiers, di disporre di una cavalleria da guerra da opporre a quella araba, è certo però che le esigenze militari e le modificazioni avvenute nell'arte della guerra con l'introduzione della cavallería contribuirono notevolmente a far nascere un nuovo tipo di
organízzazione politico sociale,i detentori del potere economico, trasformandosi in soldati, anzi in « cavalieri », si trovavano così ad
acquistare uno status sociale e un potere che li distingueva e li metteva al di sopra di ogni altro ceto sociale. La vílla, organizzazione economica si trasformava così in feudo o signoria, organizzazione politica quindi e come tale coinvolgeva nella sua sfera di
influenza e nella sua giurisdizione tutti gli abitanti di un determinato territorio, anche quelli ,i cosiddetti proprietari di terreni allodiali
e liberi che non avevano legami di dipendenza economica verso alcuno Dal matrimonio tra la terra e la guerra nasceva così la
società feudale cavalleresca. L’Aristocrazia guerriera: in una società che rimaneva accentrata, finì per cumulare ed esercitare tutte
le funzioni che il potere centrale non era in grado di esercitare e che fu costretto a delegare ad essa:L'amministrazione della giustizia nell'ambito del feudo, la vigilanza sulle fiere e sui mercati, la riscossione dei pedaggi e delle gabelle sulle merci in transito, talvolta l’emissione della moneta ,grande simbolo di prestigio. Con il passare del tempo il feudo, che era oríginariamente un beneficio
che alla morte del suo assegnatario avrebbe dovuto ritornare al re, divenne inoltre ereditario, principio che venne sancito per i feudi
maggiori per la prima volta dal capitolare di Kirtsy dell'877 e che quindi venne esteso dalla Constitutio de feudis (1037) anche ai
feudi,minori. L’organizzazione della società veniva dunque progressivamente modellandosi sulla gerarchia militare cavalleresca con
la sua struttura piramidale. Alla base di essa stanno i servi vincolati da un rapporto di fedeltà verso il feudatario che li protegge e che
è il loro « signore ». Questi a sua volta deve fedeltà ed omaggio al feudatario di rango superiore, dal quale ha ricevuto l'« investitura » cavalleresca, il quale ancora deve fedeltà al re e, quando esista, all'imperatore. Se però gli anelli inferiori di questa catena di
relazioni personali ascendenti sono saldi è índiscussa è l'autorità del singolo signore sui suoi servi, a mano a mano che si procede
verso l'alto gli anelli si fanno meno solidi e non è raro, come vedremo tra breve, il caso di un gran feudatario che non riconosca l'autorità reale o imperiale, ma anzi la contesti con le armi. In altri termini il processo di formazione e di sviluppo della società feudale è
un processo di ristrutturazione sociale che procede dal basso verso l'alto e il nuovo sistema di relazioni e di rapporti che esso istituisce trova la sua saldatura prima alla base e poi ai vertici.Dopo le invasioni “Barbariche” il tessuto sociale europeo era completamente disgregato ............. lentamente dal secolo VIII ....
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Comincia a delinearsi una tendenza opposta che vedrà dopo il Mille una crescita economica, la Società Feudale è una società
essenzialmente povera e agricola , il termine alla ‘’carlona’’ indica proprio una tendenza di povertà anche nell’abbigliamento,in contrapposizione abbiamo lo splendore della civiltà araba. Sparisce quasi del tutto ma non completamente la circolazione monetaria,
pochi gli elementi dinamici che comunque cominciano a delinearsi, l’applicazione al cavallo del collare da spalla in luogo di quello
alla gola ,la ferratura degli zoccoli, diffusione del mulino ad acqua ,l’aratro con il Versoio ,sviluppo della rotazione biennale (maggese) .Molte di queste innovazioni vennero introdotte dai Germani- Sono pochi elementi innovativi ma che già annunciano la crescita
dell’anno mille sino al 1300. Nel complesso però l’ordine sociale rimane nelle mani dell’aristocrazia feudale. Carlo Magno(carolingiFranchi) figlio di Pipino riuscì a sconfiggere i Longobardi in una alleanza con la Chiesa romana ,istituzione che dopo la caduta dell’impero deteneva un grande prestigio culturale. IL Sacro romano impero sarebbe proprio l’istituzione che nasce da questa alleanza
,alla morte di Carlo si venne a strutturare proprio il complesso sociale che abbiamo descritto sopra: Il Feudalesimo, esso comunque
non evitò successivi contrasti tra papato e impero e tra gli stessi feudatari, dopo l’anno mille insieme al clero e ai feudatari (ordini
sociali) si vengono a formare nuovi gruppi sociali i Mercatores.
Riflessioni
Il Feudalesimo ha influenzato moltissimo sino ai giorni nostri lo sviluppo e la nascita della società moderna , la società moderna si
configura come società dell’individuo e non dei legami personali, con una cultura economica che trova origine nei mercatores ,dinamica, non basata sul censo,nel senso di ''nobiltà'' di sangue, per i feudatari il metallo prezioso ‘oro’ era tale cioè prezioso, simbolo
di potere per la moderna borghesia esso è strumento di scambio .I Paesi che hanno avuto un feudalesimo molto forte ne sono stati
condizionati nel loro sviluppo , ad esempio gli Stati uniti nella loro storia non hanno un passato feudale mentre il Feudalesimo esisteva in Giappone (i Samurai), la Mafia siciliana trova origine in una struttura di tipo feudale adattata alla modernità, gli stati latino
americani trovano l’origine dei loro problemi nella colonizzazione Spagnola ,una nazione che ebbe sempre una Borghesia molto
debole e una nobiltà mai imborghesita .L’espressione a chi ''appartieni ''riferita ad una persona sconosciuta e in uso ancora qualche
decennio fa in città meridionali e non è chiaramente di origine feudale.
Anche il rapporto uomo donna ne eredita costumi ed usanze, fare la corte,rendere omaggio, anche nei suoi aspetti più maschilisti e
di subordinazione femminile, l'appartenere a qualcuno nel medioevo era per la donna chiaramente l'appartenere ad un uomo, non
mancarono figure di grande autonomia come Eleonora D'Aquitania ,figlia di un trovatore essa stessa animatrice nella sua coorte di
attività poetiche, nell'ambito della poesia volgare dei trovieri e trovatori non bisogna comunque credere che tutto si possa ridurre ad
un rapporto di pura subordinazione femminile, troviamo in queste espressioni culturali molta più ricchezza di temi e grande creatività. Per concludere, nel Medioevo la presenza di rapporti personali di dominio era la componente principale .Alto ,Basso Medievo ,
Medievo germanico, latino, quello delle città, delle Eresie etc... diversi termini per indicare un lungo periodo storico
Non bisogna confondere il Feudalesimo con tutto il Medioevo e considerarlo nel complesso negativamente è questo un errore tipico della mentalità moderna ,nel medioevo è nata l’idea di Eresia ,(nascono le città)quindi di utopia ,di cambiamento che si contrapponeva all’ordine medioevale basato sullo schema religioso dei tre ordini –servi, clero e nobili= padre ,figlio e spirito santo, un ordine quindi giustificato religiosamente. Esistono tanti .......medioevi .
La struttura piramidale che organizzava le condizioni sociali era pressoché statica, tanto che Adalberone di Laon, un vescovo francese, diceva che le classi sociali erano tre, oratores, il clero, bellatores, i cavalieri, e i laboratores, cioè servi della gleba e servi presso le corti signorili. Non si potevano formare nuove classi e neanche si poteva elevare la propria posizione sociale, visto che ciò era
visto come un affronto alla perfezione con cui Dio aveva organizzato quella società (tre erano le classi come tre era il numero delle
persone della Trinità). C’era cioè chi doveva combattere, chi si occupava delle faccende spirituali, e la stragrande maggioranza della
gente che doveva lavorare anche per questi altri due gruppi.IL Medioevo epoca negativa?
L’età moderna ha conosciuto guerre e distruzioni non paragonabili al medioevo eppure usiamo sempre moderno con significato
positivo.Tale contraddizione nel significato dei termini :
Moderno- Medioevo,progresso- civiltà,Presenza di elementi che nel senso comune si considerano arretrati e quindi medioevali, è
oggi al centro del dibattito tra gli studiosi.
Moderno quindi è un pregiudizio considerarlo come termine più civile in modo assoluto ,il termine nasce tra gli intellettuali Umanisti
del 500 che si consideravano parte di una nuova epoca e consideravano quella precedente una età di mezzo ,nel complesso negativa ancora gli Illuministi ,spesso, confondono i due termini , fanno coincidere Feudalesimo con tutto il Medioevo considerandolo
giustamente per loro e per il loro periodo una età di superstizione e di dominio aristocratico.
ULTIME OSSERVAZIONI
Il Sovrano governa per volontà di Dio e da esso legittimato ,non governa per volontà nè della nazione nè del ''popolo'' appartiene ad
una ''Gens'' stirpe nobile .Allora si diceva: “A deo rex, a rege lex”, cioè da Dio il potere del re, dal re poi le leggi. Quindi il potere politico aveva un carattere teocratico, cioè veniva da Dio (theos = dio + kratia = forza). Ma non era Dio che concedeva questo privilegio o che legittimava il re o l’imperatore, ma il Papa, cioè il suo rappresentante sulla terra da qui i contrasti tra papato e impero .
Nel mondo Moderno invece nessun Potere democratico deriva da Dio, eppure spesso abbiamo nelle cerimonie, nelle parole, un
qualcosa che risale al Medioevo,il potere sembra nascondere qualcosa di Sacro..
Risale infine al Feudalesimo la nascita delle lingue romanze e nazionali nate dall’intreccio tra lingue germaniche e latino,la lingua
comunque dominante rimane sino al 1500 il Latino ,poco conosciuto prima del trecento il greco,nello stesso periodo la cultura Araba
era molto più elevata e espressione di una società molto più ricca. Ultimo accenno alla grande arte Romanica e Gotica, quest'ultima vera espressione dell'immaginario medioevale....... il cinema del .....tempo !
Creatore degli studi moderni sul Feudalesimo è stato M.Block -grande attenzione veniva data da questo storico francese alla mentalità e agli aspetti sociali, dai suoi studi e ricerche si è venuta a formare una scuola di Storiografia quella delle ''Annales'' suoi esponenti, F.Braudel e J.Le Goff
note:
La Storia è la cronologia dei fatti -Res geste divi Augusto- le gesta del divino Augusto la Storia appunto
La Storiografia al contrario, è la riflessione sugli avvenimenti utilizzando diverse discipline, nel caso di M.Block la psicologia ,la
Geografia il Diritto ecc...
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