ACCEDI ABBONATI LE SCIENZE MENTE&CERVELLO Il futuro dell'umanità La forza del gruppo SFOGLIA LA RIVISTA ZOOM SU intelligenza artificiale evoluzione robotica riproduzione SFOGLIA LA RIVISTA primatologia tutti gli argomenti RICERCA 26 ottobre 2016 Il cervello impara a vedere di nuovo Una sperimentazione italiana su soggetti affetti da retinite pigmentosa, seguiti prima e dopo l'impianto di una microprotesi all'interno degli occhi, ha mostrato che il cervello può reimparare a interpretare gli stimoli provenienti dalla retina anche dopo molti anni di cecità (red) neuroscienze Cortesia Castaldi E., Cicchini G.M., Cinelli L., Biagi L., Rizzo S., Morrone M.C. (2016). Mail Stampa Consiglia 791 Tweet 3 SULLO STESSO ARGOMENTO DAL SITO 15/03/2013 Vedere o ascoltare, per il cervello fa poca differenza 17/07/2015 SEGUICI CONTATTI Facebook Twitter Newsletter RSS Chi siamo percezione La cecità è un problema sanitario globale, con 40 milioni di persone colpite in tutto il mondo. Diversi laboratori stanno cercando di realizzare sofisticate protesi in grado di porre rimedio al danneggiamento della retina, la membrana nervosa sensibile alla luce che si trova nel bulbo oculare ed è una componente fondamentale della visione. Buona parte dei casi di cecità è infatti l'esito di una degenerazione retinica che si manifesta in modo lento e progressivo. M&C Novembre 2016 La forza del gruppo Lavorare in squadra non è sommare singole intelligenze, ma dare vita a un pensieoro collettivo che fa emergere le idee migliori In edicola dal 28 ottobre 2016 ABBONAMENTI E RINNOVI Per raggiungere l'obiettivo di una protesi retinica efficace e affidabile occorre però rispondere a una domanda cruciale: in che misura il cervello dei soggetti non vedenti da molto tempo sarebbe ancora in grado di elaborare le informazioni che provengono dalla retina? Elisa Castaldi e Maria Concetta Morrone, due ricercatrici dell'Università di Pisa, hanno affrontato la questione studiando pazienti affetti da retinite pigmentosa, una malattia ereditaria che porta gradualmente alla totale cecità a causa di una degenerazione della retina. Sull'amore L’amore non è più una questione per artisti e filosofi, ma terreno di indagine anche per i ricercatori, come spiega il libro di Jonah Lehrer A richiesta con Le Scienze di novembre Le sonorità "terrificanti" dell'urlo umano 01/11/2012 L'orologio mentale? Assomiglia a una clessidra 13/12/2013 L'odore del pericolo aguzza le sensazioni 15/11/2013 Il cervello e la gaffe del mancato riconoscimento 19/11/2015 Dolce e amaro sono gusti innati 09/11/2015 Più di un recettore attivo per metà dei neuroni olfattivi DALLA RIVISTA 01/06/1972 Percezione non visiva della luce 01/08/1975 Percezione visiva delle strutture 01/12/1995 La logica molecolare dell'olfatto 01/09/1986 Spazio, tempo e tatto 01/07/1987 Sinapsi e percezione del movimento 01/08/1987 L'anatomia della memoria 01/05/1977 La percezione degli oggetti in movimento Fondo oculare di uno dei soggetti coinvolti nello studio: a sinistra è visibile l'impianto protesico (Cortesia Castaldi E., Cicchini G.M., Cinelli L., Biagi L., Rizzo S., Morrone M.C., 2016) Secondo quanto riferito in un articolo pubblicato su “PLoS ONE” Castaldi e Morrone hanno impiantato in occhi di volontari un microchip in grado di tradurre gli stimoli visivi in segnali, che poi sono stati trasmessi alle cellule dei gangli della retina, un tipo di neuroni che si trova nello strato più interno di questa membrana, a monte del nervo ottico rispetto al tragitto dei segnali verso il cervello. In seguito le due scienziate hanno verificato l'effetto della stimolazione sia in base a quanto riferito dai soggetti sia in base alle scansioni di risonanza magnetica sul loro cervello. I manga delle scienze Nuovi quattro titoli che si aggiungono agli altri otto previsti per la collana, in uscita con cadenza settimanale e acquistabili con «Le Scienze» o «La Repubblica» a soli 9,90 euro in più oltre al prezzo di copertina Stasera in tv ALLE ORE 21:30 Il risultato della sperimentazione è stato positivo. I pazienti hanno infatti imparato a riconoscere stimoli visivi inusuali, come i lampi di luce, e questa capacità è risultata correlata con un incremento dell'attività a livello della corteccia cerebrale e del talamo, una struttura posta alla base del cervello, importante per l'elaborazione delle informazioni sensoriali. Tuttavia, questa attivazione ha richiesto un lungo periodo di addestramento. Quanto più il soggetto si esercitava tanto più il suo cervello rispondeva agli input e tanto più percepiva gli stimoli visivi generati dall'impianto protesico. In altre parole, si instaurava un meccanismo di rinforzo positivo: più il soggetto percepiva la luce, più imparava a percepire e migliorava questa percezione. Diario civile, su Rai Storia: Vittorio Occorsio – il coraggio di andare avanti ALLE ORE 21:15 Chi l’ha visto ultima puntata con la drammatica storia di Solomon Guida Tv Programmi Tv Gossip e personaggi Ascolti tv I risultati sono importanti perché mostrano che, dopo l'impianto di un dispositivo protesico, il cervello subisce un rimodellamento plastico che gli permette di "reimparare" a gestire i nuovi segnali visivi. L'esito dello studio appare ancora più rilevante se si considera che c'è una plasticità cerebrale residua anche dopo molti anni di deprivazione sensoriale, di cui si potrà tenere conto anche nella stessa realizzazione degli impianti protesici. Consiglia 791 persone consigliano questo elemento. Iscriviti per vedere cosa consigliano i tuoi amici. Tweet 3 PROMOZIONE Spedizione free su 30 mila libri Istologia ed Embriologia Tiziano Baroni NARRATIVA Pubblicare un libro Corso di scrittura RICERCA SEGUICI Facebook CONTATTI Twitter RSS Newsletter Chi siamo LA RIVISTA IN EDICOLA ABBONAMENTI E RINNOVI © 1999 - 2011 Le Scienze S.p.A. - Sede legale: Via Cristoforo Colombo 90 - 00147 Roma Tel. 06.865143181 - Codice fiscale e Partita IVA n. 00882050156 Gruppo Editoriale L'Espresso Spa | Privacy | Abbonamenti e arretrati: SOMEDIA S.p.A. tel.199 78.72.78 (0864.256266 per chi chiama da telefoni pubblici o cellulari), il costo massimo della telefonata da rete fissa è di 14,26 cent di euro al minuto + 6,19 cent di euro alla risposta (IVA inclusa); fax 02-26681991