Ed a Betlemme Giuseppe e Maria

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5.
Ed a Betlemme Giuseppe e Maria
cercarono alloggio in nome di Dio.
Finito il giorno, caduta la notte,
si rifugiarono dentro una grotta.
E quella grotta, appena arrivati,
Maria e Giuseppe l’hanno pulzata.
9. E San Giuseppe il fuoco ha cercato
E quei pastori lo hanno burlato.
Una palata di fuoco han pigliato
Sopra il mantello ce l’hanno posato.
Da quella porta lui se ne andò
Ed i pastori lui ringraziò.
13. Quando sul posto che sono arrivati
Da Erode i Magi si sono recati,
e nel discorso hanno poi domandato:
“Il Re del cielo dov’è nato?”.
Il suo pensiero rimase turbato
Rispose: “Non so dov’è che è nato”.
6.
E mezzanotte che fu arrivata
Maria e Giuseppe i pastori han chiamato,
ad adorare il vero Messia:
al gelo è nato il bambino a Maria.
Un po’ di paglia hanno pigliato
E sopra la paglia l’hanno posato.
10. Con i pastori rimase incantato
Perché il mantello non s’era bruciato.
Un pastorello, un ragazzino
Disse: “Vediamo il suo cammino”.
Sopra la porta lui ha gridato:
“Correte, il gregge via ha portato!”.
14. E ai Re Magi poi ha domandato:
“Ditemi, voi, ora dove andate?”.
“E’ nato il Re del ciel e della terra:
vogliamo andarlo a visitar”.
“Quando tornate, da qui venite,
perché a trovarlo io voglio andar”.
7.
Maria e Giuseppe han pianto di cuore
Nel contemplare quel bimbo d’amore.
Un asinello, quell’asinello,
col suo fiato manava il vento;
quello gran bove, quello gran bove,
col suo fiato manava il calore.
11. I pastorelli restaron turbati
Quando alla grotta son tutti arrivati.
Le pecorelle, smarrito il cammino,
adorano tutte il nato Bambino.
Ed i pastori la zampogna han suonato
“Gloria al Bambino” hanno cantato.
15. Gli hanno dato la loro parola
Di ritornare senz’altro da Erode.
Dalla città, quando furono usciti,
dietro alla stella seguiron il cammino.
Quando alla grotta sono arrivati
Il cielo e la terra han ringraziato.
8.
Partì Giuseppe per la carità
Un po’ di fuoco andette a pigliar.
Quando a quel posto che fu arrivato
Nemmeno i cani l’hanno abbaiato.
E quei pastori tra lor si guardaron
E il vecchio avanti si ritrovarono.
12. Mentre cantavano gloria al Bambino
In cielo e in terra ci fu un’allegria.
Compare la stella, lassù, mattutina:
segno che è nato il vero Messia.
Da quella stella tanto lucente
Partirono i Magi là dall’Oriente.
16. E nella grotta quando hanno trasuti
Tra due animali lo hanno trovato.
Per cento volte lo hanno baciato
E Baldassarre si è inginocchiato.
Gesù Bambino la mano alzò,
la benedizione a lui donò.
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17. Ed i tre doni che hanno portato
Gesù Bambino li ha molto apprezzato:
uno l’incenzo e l’altro l’oro,
l’altro lo diede mirra che addora.
“Arrivederci, divino Bambino,
dateci forza lungo il cammino”.
21. Presto Maria il mantello ha alzato
Gesù Bambino lei ha presentato.
Uno diceva: “Ammazziamo il Bambino”
L’altro disse: “No, poverino!”.
Con le preghier di Giuseppe e Maria
Non ammazzarono Gesù Bambino.
18. Dopo la visita a Gesù Bambino
Andarono via con tanta allegria.
Ma quella stella di nuovo scompare,
così da Erode non sanno andare.
Da poco tempo che han camminato
Davanti all’Oriente si sono trovati.
22. Quando in Egitto che sono abitati
La zingarella si è apprisentata.
E da lontano lei vide il Bambino:
“Pare una rosa, ma da meschino”.
E dopo fatta la profezia
Disse a Maria: “Devi partir!”
19. Dal cielo un angelo Dio ha mandato,
col suo discorso Giuseppe ha avvisato:
“Voi fate presto, dovete partire,
che in Egitto dovete andar!”
Partì Giuseppe, Maria e il Bambino,
sopra la neve giunse il cammino.
23. Quaranta giorni ch’è nato il Bambino
Entrò in santo la Madre di Dio.
Abbiamo inteso da molte persone
Che Simeone la preferì.
Subitamente che in braccia l’aveva
Disse a Maria: “Devi patir!”.
20. Era quell’uomo insidioso e crudele
E del Bambino in cuor suo dittator.
Sopra i confini, vicino a Betlemme,
due ladroni vennero allor,
ed a Maria han domandato:
“Sotto al mantello cos’hai portato?”
24. Questa Novena che noi ti cantiamo
Gesù Bambino, noi ti presentiamo.
O Gesù, Giuseppe e Maria,
vi dono il cuore e l’anima mia!
O Gesù, Giuseppe e Maria,
vi dono il cuore e così sia!
La Santa Allegrezza
Versione tradizionale barlettana
1. Voglio cantar la Novena al Bambino,
dal cielo divino vi farò sentir.
E sono aperte le porte beate:
dal cielo in terra egli è calato.
Con tutti gli Angeli accompagnato
Nel sen di Maria si è incarnato.
2. L’Angelo domine l’Ave Maria
Fu annunziato alla Madre di Dio.
Lo Spirito Santo dal cielo è calato
E nel suo viso si è caricato.
Perché nel seno di te, o Maria,
vi fu concepito il Figlio di Dio.
3. Maria Vergine allor si umiliava,
di quel discorso così s’imputava:
“Non sono degna, Angel di Dio,
d’essere Madre del Redentor”.
Per te sarà quel pianto di cuore
Che ti farà Madre del Salvatore.
4. E quella chiese di cose gloriose
E per conoscerle allora rispose:
“Lo Spirito Santo dal cielo è calato
ed il bastone a Giuseppe è fiorato!”.
Santa Maria, Vergin gloriosa,
che a San Giuseppe andrà per sposa.
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