Passo per passo
Una passeggiata
per la città
Benvenuti a Zagabria!
Questa selezione di
patrimoni culturali e storici
di Zagabria sarà d`aiuto ad
ogni visitatore che vuole
conoscere la città. Qui è
stato presentato lo stile di
vita degli abitanti passo
dopo passo nei secoli, dalla
fondazione della città ad
oggi, dalle leggende ai
personaggi storici. Non
vi perderete nei labirinti
stradali poiché in ogni
momento vi potrete fermare
e chiedere direzioni.
L` ospitalità degli abitanti
è stupefacente.
B Passo per passo
2
6
8
14
16
18
19
20
22
26
32
34
Città Alta
Piazza Bano Josip Jelačić
Kaptol
Dolac
Via Tkalčićeva
Krvavi most (Ponte di Sangue)
Via Radićeva
Kamenita vrata (Porta di Pietra)
Via Opatička
Piazza Marko
Piazza Katarina
Viale J. J. Strossmayer
36
Città Bassa
40
44
48
50
54
56
60
64
Piazza Nikola Šubić Zrinski
Piazza Re Tomislav
Piazza Marulić
Piazza Maresciallo Tito
Via Masarykova
Piazza Petar Preradović
Via Ilica
Via Jurišićeva
68
Centro allargato
2 Passo per passo
Passo per passo 3
Piazza Marko
Via Opatička
Dolac
Viale J. J. Strossmayer
Piazza Katarina
Via Radićeva
Porta di Pietra
Via Tkalčićeva
Piazza Bano Josip Jelačić
Kaptol
Città Alta
Città Alta
1. Piazza Bano Josip Jelačić
2. Kaptol
3. Dolac
4. Via Tkalčićeva
5. Ponte di Sangue
6. Via Radićeva
7. Porta di Pietra
8. Via Opatička
9. Piazza Marko
10. Piazza Katarina
11. Viale J. J. Strossmayer
1.
Piazza Bano
Josip Jelačić
Piazza Bano Josip Jelačić
La parte centrale della città è
Piazza Bano Josip Jelačić. Questa
piazza è situata alla base dei due
villaggi Kaptol e Gradec, accanto alla sorgente Manduševac.
Nel 1641 il governo cittadino
decise che qui avrebbero avuto
luogo i mercati. Gli edifici odierni
vennero costruiti all`inizio del
XIX secolo. Sulle loro facciate si
riconoscono diversi stili architettonici, dai neostili del XIX secolo
quali Biedermeier e Secessione
agli stili moderni e postmoderni.
La piazza ha cambiato nome diverse volte nel corso della storia.
Agli inizi, siccome la piazza era al
 Bano Josip
Jelačić
 Fontana
Manduševac
Bano Josip Jelačić
centro di attività commerciali, fu
denominata “Harmica”, ungherese per ”dazio” che si pagava sulla
merce. Poi, nel 1848, durante la
vita del bano Josip Jelačić, la piazza prende il suo nome. Dopo la
seconda guerra mondiale la piazza venne chiamata Piazza della
Repubblica. Nell`anno 1990 le
venne ridato il suo vecchio nome.
Oltre alle varie manifestazioni ed
alle feste popolari che si tengono
in questo luogo, la piazza centrale è anche il posto d`incontro
dei suoi abitanti che di solito
si danno appuntamento “sotto
l`orologio” oppure “sotto la coda”.
ed ha istituito le
Conte Josip
Jelačić Bužimski prime elezioni per
il governo croato.
(1801 - 1859),
Ai tempi della
generale e bano
rivoluzione in
croato da 1848 a
1859. Ha abolito la Ungheria nel 1848
servitù della gleba ha vinto diverse
battaglie contro i
ribelli. In Croazia
viene considerato
un eroe nazionale.
La sua immagine
si trova sulla banconota di 20 kune.
Fontana Manduševac
Il monumento del bano Josip
Alla base della fontana Manduševac
Jelačić è opera dello scultore ausi trova la sorgente che forniva
striaco Anton Fernkorn. È stato
d`acqua la città fino alla fine del
esposto nel 1866 e poi rimosso nel XIX secolo. Nei documenti sulla
1947. Dopo la petizione dei citpersecuzione delle streghe, la sortadini la scultura viene riposiziogente viene menzionata come il
nata il XVI ottobre 1990, data di
loro luogo d’incontro. A questa
compleanno del bano. Da questo
sorgente è legata la leggenda sulla
giorno il monumento è orientaformazione del nome della città:
to verso sud e non più verso nord
durante una giornata di sole un
(cioè verso l`Ungheria), come era
bano di ritorno dalla battaglia,
posizionato oristanco ed assetato, chiese alla bella
ginariamente
Manda di attingergli dell’acqua
nel XIX secolo.
dalla sorgente (attingere = zagrabiti). La sorgente fu denominata
Manduševac e la città Zagreb. In
passato si diceva che chi beve la
sua acqua tornerà sicuramente a
Zagabria; oggi si dice che porta
fortuna lanciarci una moneta.
2.
Kaptol
La cattedrale
La cattedrale dell`Assunzione
della Beata Vergine Maria è uno
dei simboli della città di Zagabria.
Essa rappresenta un esempio
eccezionale del mutamento di
stili architettonici, visto che in
questo edificio si trovano quasi
tutti gli stili esistenti. La diocesi di
Zagabria è stata fondata nel 1094;
poco tempo dopo ha avuto inizio
la costruzione della cattedrale. Il
santuario a tre absidi poligonali
è stato costruito verso la fine del
XIII secolo in stile primo gotico. Le
tre navate che tendono ad uniformare le
altezze, una caratte-
Le mura rinascimentali
ristica del tardo gotico, sono state
costruite nel XIV e XV secolo. Nel
momento in cui i costruttori sono
giunti al campanile, è iniziato il pericolo dell’invasione dei Turchi: la
costruzione è quindi stata spostata
ai bastioni. Finito il pericolo di
aggressione, nel XVII secolo viene
costruito il campanile. In questo
periodo lo stile barocco pervade
l`intera edificazione, oggi particolarmente notevole sugli altari
lussuosi. Durante il XVIII secolo le
due braccia della fortezza – quello
meridionale e quello orientale vengono ricostruite nel monumentale palazzo vescovile dallo stile
classicista. Il grande terremoto
del 1880 ha creato notevoli danni
alla cattedrale ed alla città: di
seguito inizia la restaurazione
della cattedrale in stile neogotico in corrispondenza con i trend
europei. La costruzione è stata
guidata da Herman Bollé seguendo
i disegni del costruttore austriaco
Friedrich von Schmidt. La cattedrale ha quindi raggiunto la forma
che mantiene fino ad oggi con due
torri snelle, visibili da ogni parte
della città. L`altezza delle torri è
di circa 105 metri, anche se gli
zagabresi hanno pareri contrastanti riguardo alla loro altezza.
Il vescovo Duh
Il primo vescovo di
Zagabria era Duh.
Il fondatore della
diocesi, re Ladislav,
ha ordinato
questo Ceco dal
nome strano (Duh
vissuto una vita
onorevole. E’ probabilmente stato
lui ad avviare la
costruzione della
cattedrale, visto
che era obbligato
ad usare una delle
significa Spirito)
intorno al 1094.
Duh non è rimasto
a lungo a capo
della nuova diocesi, ma era una
persona molto
capace ed ha
chiese già esistenti
come cattedrale
temporanea. In
suo onore le scale
che collegano la
via Tkalčićeva con
Opatovina portano il suo nome.
Le mura di difesa con le torri intorno alla cattedrale di Zagabria
sono state costruite durante il
periodo del pericolo causato dai
Turchi. Sono state costruite in
tempi brevissimi, dall`anno 1512
al 1521. Durante il restauro della
cattedrale verso la fine del XIX secolo una delle torri, quella di fronte all`entrata della cattedrale, è
stata rimossa per lasciare libera la
vista sulla cattedrale. Nonostante
la modifica, queste mura di difesa rinascimentali sono tra le
meglio conservate nell`Europa.
Passo per passo 9
La cappella di Santo Stefano
Il vescovo Stefano II (Stjepan II) ha
fatto costruire nella prima metà
del XIII secolo, dopo le invasioni
dei Tartari, la cappella in onore al
suo omonimo, Santo Stefano Primo
Martire, accanto alla cattedrale. La
cappella veniva usata quando nella
cattedrale venivano eseguiti grandi
lavori di costruzione. La cappella
in stile romanico gotico è stata
incorporata nel palazzo arcivescovile nel XVIII secolo. È rimasta ben
conservata a tutt’oggi. I suoi affreschi gotici del XIV secolo sono un
esempio eccezionale di arte croata.
10 Passo per passo
La tesoreria
La tesoreria della cattedrale di
Zagabria fà da testimone ai 14
secoli di continuità del cristianesimo in questa regione. Gli
oggetti liturgici costruiti in oro,
argento, legno e pergamena sono
conservati sopra la sagrestia nella
cattedrale. L`oggetto più antico
e il più importante è il Plenario
d`avorio con 10 scene della vita
di Cristo. Si trova a Zagabria dall`
XI secolo. Una volta il Plenario
è stato rubato da un falso conte
che si è presentato come un ap-
Madonna con gli angeli
passionato d`arte; ne ha fatto
una coppia, ha rubato l`originale
e lo ha venduto in America. La
truffa è stata scoperta casualmente. Oggi sia l`originale che la
copia si trovano nella Tesoreria.
Prima della seconda visita del
papa Giovanni Paolo II in Croazia
in 1998 le scene del Plenario
sono state riprodotte sulle cornici
d`argento dell`Evangelario che è
stato regalato al Santo Padre.
Anton Dominick
Ritter von
Fernkorn
(1813 - 1878),
scultore austriaco
noto per i monumenti realistici dei
cavalieri. Zagabria
custodisce diver-
se sue opere: le
statue equestri
del bano Josip
Jelačić e di San
Giorgio, il rilievo
del Mercurio e la
Madonna con i
quattro Angeli.
Finito il restauro della cattedrale
in stile neogotico, davanti alla
cattedrale viene costruita una
fontana secondo il progetto
dell`architetto Herman Bollé, il
quale ha anche fatto alcuni progetti per la cattedrale. Lo scultore
austriaco Fernkorn è l`autore delle
sculture dorate della Madonna
e dei quattro angeli che rappresentano i valori del cristianesimo:
la Fede, la Speranza, l`Innocenza
e l`Umiltà.
La cattedrale

Le mura

rinascimentali
Madonna con

gli angeli
Parco Ribnjak

Chiesa di San

Francesco
La torre di Prišlin

La chiesa di

Santa Maria
Petrica Kerempuh

Parco Ribnjak
Chiesa di San Francesco
La torre di Prišlin
Una volta vi si trovavano i vivai di
pesce vescovili ed ogni venerdì i
sacerdoti di Kaptol ci venivano a
pescare. Nel XIX secolo il luogo è
stato trasformato in giardino pubblico di impronta inglese. Solamente
il nome del parco ricorda i tempi
passati (Ribnjak = vivaio di pesce).
Oggi qui troviamo piante esotiche, sculture, panchine, giostre per
bambini e una cappella. Tutto ciò fa
di questo parco un posto ideale per
riposare, passeggiare e giocare, pur
rimanendo nel centro della città.
L’odierna chiesa dell`ordine francescano che si trova su Kaptol è
stata costruita nel XVII secolo. La
chiesa con il monastero esisteva già nel XIII secolo. Secondo
la leggenda qui abitava San
Francesco d`Assisi. La chiesa in
stile barocco del XVII secolo era
stata danneggiata nel grande terremoto del 1880 e nel processo
di ricostruzione le è stata data la
fisionomia esterna in stile neogotico. Le vetrate (1961 - 1964)
di Ivo Dulčić con le scene della
vita di San Francesco d`Assisi
creano un`atmosfera speciale
all`interno della chiesa. All`interno
del monastero si trova una cappella di stile manieristico-barocco della fine del XVII secolo. All`interno, sulle pareti della
cappella, si trovano affreschi con
le immagini dell`incontro di San
Francesco con Katarina Galović,
un`aristocratica del XIII secolo.
Il piccolo parco di Opatovina è
un`oasi verde nel centro della città.
Fino all`inizio della seconda guerra
mondiale qui si trovavano gli orti di
frutta e verdura delle case vescovili di Kaptol. Per paura di attacchi
da parte dei Turchi gli abitanti di
Kaptol hanno costruito, in epoca
medievale, le mura di difesa intorno
all`intero villaggio e non solo intorno alla cattedrale. Le parti delle
mura e l˙unica torre conservata nel
parco odierno fanno da testimoni dei tumultuosi tempi passati.
Alla torre è stato dato il nome del
comandante dei soldati di difesa,
Prišlin. Durante le serate estive
essa si presta a fare da scenografia naturale per spettacoli teatrali.
12 Passo per passo
3.
Dolac
Il mercato Dolac
La chiesa di Santa Maria
Petrica Kerempuh
Una delle peculiarità di questa
città sono i mercati all`aperto.
Quasi ogni quartiere ne ha uno,
ma il più noto è il mercato Dolac,
nei pressi della cattedrale. Ogni
giorno al mattino qui si vende
frutta fresca, verdura, carne e
pesce. Questo mercato è un
posto speciale, spesso
chiamato “ventre della
città”, dove i buongustai trovano prodotti
stagionali provenienti
da tutte le regioni croate.
All`inizio del XX secolo,
a decreto dell`autorità
locale, sono stati abbattuti gli edifici in
zona Dolac per costruire e avviare nel
1930 un moderno
mercato a tre livelli.
La chiesa parrocchiale di Santa
Maria del XVIII secolo è stata
costruita sul posto della chiesa
cistercense del XIII secolo. La
chiesa a tre navate è un esempio
eccellente della formazione dello
spazio sacrale in stile barocco,
e mostra il lusso degli altari di
marmo e degli affreschi
illusionistici. L`entrata
nella chiesa si trova quasi
nascosta sotto le arcate
nel passaggio che collega il
mercato con la via Tkalčićeva.
La statua di Petrica Kerempuh,
opera dello scultore Vanja Radauš,
è stata collocata nel 1955 in
una piccola piazza che di giorno
ospita il mercato di fiori. Petrica
Kerempuh è un personaggio della
letteratura croata, profeta plebeo,
furbacchione e commentatore
cinico dell’attualità; una sorta di
antecessore dei comici stand-up
di oggi. Le sue avventure più note
vengono raccontate nelle Ballate
di Petrica Kerempuh (1936), opera
dello scrittore Miroslav Krleža.
14 Passo per passo
Miroslav Krleža
(1893 - 1981), scrittore ed enciclopedista. Le sue opere
hanno definito la
letteratura croata
del XX secolo. È nato
a Zagabria, ha frequentato la scuola
media a Kaptol. Le
sue opere più note
sono il poema Le
ballate di Petrica
Kerempuh, il romanzo Sull`orlo
della ragione ed il
dramma Signori
Glembay. Krleža
è stato il fondatore dell`Istituto
Lessicografico
(che oggi porta il
suo nome) ed ha
promosso diver-
se enciclopedie.
Durante la sua vita
non sono state
pubblicate le sue
opere integrali, e
nel suo testamento
ha dato il divieto
alla disposizione
dei suoi manoscritti, i quali
oggi sono per la
maggior parte cu-
stoditi ed elaborati
nella Biblioteca
Nazionale
Universitaria a
Zagabria. Nel
periodo dall`anno
1993 al 1998 è
stata pubblicata l`enciclopedia
dedicata alla vita
e opera di Krleža
(Krležijana, I–III).
4.
Via Tkalčićeva
 Marija Jurić Zagorka  Ponte di Sangue
 La glittoteca HAZU  San Giorgio
 Porta di Pietra
 La farmacia più antica
Via Tkalčićeva
Marija Jurić Zagorka
La glittoteca HAZU
Al posto di questa via pittoresca,
dal nome popolare Tkalča, una volta
scorreva il ruscello Medveščak.
Questo ruscello divideva i due villaggi Kaptol e Gradec. Il lato orientale apparteneva al Kaptol ecclesiastico, mentre quello occidentale al
Gradec laico. Vi si costruivano mulini e nel XVIII secolo vi è stata fondata la prima manifattura di stoffa
di lana, di sapone, di carta e di
liquori. A causa dell`inquinamento,
verso la fine del XIX secolo il ruscello viene coperto e sopra di
esso viene costruita la strada. Di
seguito in questa via vengono
riposizionati varie botteghe di
artigianato, negozi, osterie e case
di tolleranza che rendevano questa via vivace sia di giorno che di
notte. Oggigiorno la Tkalča attira
la gente di ogni età con i suoi
piccoli boutique, negozi tradizionali, ristoranti e tantissimi bar.
Marija Jurić Zagorka (1873 – 1957),
giornalista e scrittrice croata.
Proviene da una famiglia nobile
e scrive con lo pseudonimo di
Zagorka. Era avanti al suo tempo,
essendo prima donna giornalista
professionale e combattente per la
parità di diritti. Scriveva romanzi popolari nei quali intrecciava
storie d`amore con
elementi di storia
nazionale. Una delle
sue opere più note è
il ciclo di romanzi La strega di Grič,
il racconto sulla
persecuzione delle
streghe a Zagabria.
Il monumento, innalzato nel 1991, è
opera dello scultore Stjepan Gračan.
La glittoteca dell`Accademia
Croata delle Scienze e delle Belle
Arti (Hazu) è situata nel proseguimento della Tkalčićeva, nella
via Medvedgradska, all’interno
dell’ex cuoieria. L`incendio del
1938 ha distrutto la maggior parte
della grande fabbrica; successivamente l`edificio industriale del
XIX secolo diventa la casa delle
sculture. Sono presentati qui gli
originali ed i calchi in gesso di noti
monumenti croati del XIX e XX
secolo. Occasionalmente si organizzano le mostre d`arte moderna.
16 Passo per passo
5.
Ponte di Sangue
Via Radićeva
La corta via che porta il nome
Ponte di Sangue nel passato era
il ponte che collegava Gradec e
Kaptol. Il nome cruento trae origini dal fatto che nel Medioevo vi si
tenevano spesso scontri tra i due
villaggi per motivi economici. Il
ponte è stato abbattuto nell`anno
1899, ma il nome è rimasto.
Con il passare del tempo la storia di questa via diventa più
bella. Nell’odierna libreria è stata
aperta la prima centrale telefonica, appena undici anni dopo che
Alexander Bell in America brevettò il telefono. Nel 1887 Vilim
Schwarz ha ottenuto la licenza
dal Ministero per lo Sviluppo e le
Comunicazioni ed ha avviato la
centrale per i suoi primi 45 utenti.
Le streghe della
Città Alta
L`inquisizione
ecclesiastica a
Zagabria all`inizio
del XVII secolo
ha condannato a
morte per rogo diverse persone con
l’accusa di stregoneria, per le quali
si credeva che
sulle colline di
Medvednica e
di Klek. Verso la
metà del XVIII secolo l`imperatrice
Maria Teresa ha
abolito i processi
contro le streghe in Croazia.
Ispirata da questi
fatti storici, la
scrittrice Marija
18 Passo per passo
6.
Ponte di Sangue
fossero associate
in una setta segreta e che volassero
alle riunioni spalmate d’unguente
magico. Le unioni
si sarebbero tenute di notte agli
incroci stradali,
nella Città Alta,
presso la sorgente
Manduševac e
Jurić Zagorka,
agli inizi del XX
secolo, attualizza il problema
della persecuzione delle donne
innocenti nei suoi
romanzi ed esorta
le donne del suo
tempo alla lotta
per i loro diritti.
La via ripida che porta dalla
piazza centrale alla Città Alta
(Gornji Grad) porta il nome del
politico Pavao Radić che fu ucciso
nell`attentato durante l`assemblea
di Belgrado nel 1928. Prima veniva
chiamata Via lunga. Le case di
legno che qui si trovavano spesso
venivano distrutte negli incendi; per questo motivo, col tempo,
vengono sostituite con edifici
in cemento di più piani. Nel XIX
secolo questa via era il centro
mercantile della città ed al numero 30 viene eretta la prima banca
– Prima cassa di risparmio croata.
Al numero 7 si trova la casa dove
nacque lo scrittore Miroslav Krleža.
Via Radićeva
San Giorgio
L`opera degli scultori austriaci
Kompatscher e Winder è arrivata
a Zagabria agli inizi del XX secolo come regalo della famiglia
Mažuranić. La scultura si trova
in questo posto dal 1994. Si tratta di uno dei pochi esempi della
rappresentazione di San Giorgio
nel momento in cui ha già ucciso il drago e ne rende l`onore.
7.
Porta di Pietra
Porta di Pietra
Le catene della nave Victory
Dora Krupićeva
La farmacia più antica
Nella Città Alta si entra per la
Porta di Pietra, l`unica antica
porta della città rimasta conservata. Viene menzionata già nel
Medioevo e la forma odierna le
viene data nel XVIII secolo quando
è stata ricostruita. In quella occasione nel passaggio viene eretta
la cappella della Madonna intorno
all`icona, uscita miracolosamente
illesa dal terribile incendio del
1731. Da quel momento la Porta
di Pietra diventa un luogo di
pellegrinaggio dove persone
da tutto il mondo giungono per rendere grazie alla
Madre di Dio. Il giorno
della città di Zagabria si
festeggia il 31 Maggio,
il giorno festivo della
Madonna della Porta
di Pietra. Santa Maria
è la protettrice della
città di Zagabria.
Le catene che dal 1878 hanno
il loro posto a Zagabria provengono dalla famosa nave da
guerra britannica HMS Victory.
Nell`anno 1805, sotto il commando dell`ammiraglio Nelson, ha
avuto luogo la battaglia navale
del Trafalgar, la più importante
battaglia navale condotta durante le guerre napoleoniche, nella
quale la Gran Bretagna ha sconfitto la flotta di Napoleone.
L`ammiraglio Nelson
ha perso la vita nella
fase finale della
battaglia sulla
nave Victory.
Dora Krupićeva è un personaggio del romanzo L`oro dell`orefice
di August Šenoa, primo romanzo storico croato (dal 1871). La
trama si svolge a Zagabria nel
XVI secolo. È un racconto tragico
dell`amore tra un nobile e una
cittadina. Dora è figlia di un orefice, buona, gentile e bellissima,
avvelenata a causa dell`amore
non corrisposto. Abitava nella
Via di Pietra (Kamenita ulica),
al numero 5. La sua statua di
bronzo, opera dello scultore Ivo
Kerdić, è stata eretta nel 1929.
Nella Via di Pietra (Kamenita
ulica) si trova la farmacia più antica di Zagabria, aperta nel 1355.
Nicolò Alighieri, bisnipote di Dante
Alighieri, autore della Divina
commedia, viene menzionato
come suo farmacista nel lontano
1399. La farmacia non ha smesso
di operare dalla sua fondazione
ed è ancora oggi in funzione.
August Šenoa
(1838 – 1881),
scrittore di romanzi croato,
narratore, poeta,
critico e appendicista. È l`autore
più influente e
più produttivo del
XIX secolo. I suoi
complicazioni per
una polmonite
polmonite, presa
mentre, come sinfdaco della città,
aiutava le vittime
del grande terremoto del 1880.
20 Passo per passo
romanzi storici
sono la parte più
importante della
sua opera. In essi
Šenoa narra di
avvenimenti di
diversi periodi
della storia croata.
August Šenoa è
morto a causa di
8.
 Il Museo della Città
di Zagabria
Via Opatička
Via Opatička 10
Le imponenti facciate dei palazzi di via Opatička raccontano il
passato e gli avvenimenti storici
della città. Il palazzo al numero
10 di via Opatička ci fa ritornare nel XIX secolo, ai tempi della
presa di coscienza dell’identità
nazionale. Il palazzo a tre braccia
è stato modificato in quel periodo
per le necessità del Dipartimento
di Liturgia e Istruzione, sede
della direzione culturale e istituzionale della Croazia di quei
22 Passo per passo
 Via Opatička 10
 Via Opatička 18
Via Opatička 18
tempi. L`entrata imponente, con
il recinto di ferro ed i busti dei
filosofi greci Platone e Aristotele
sopra l`entrata annunciano
l`atmosfera solenne della Sala
d`Oro. Gli artisti più importanti
del periodo tra i due secoli come
Vlatko Bukovac, Celestin Medović,
Oton Iveković e Robert FrangešMihanović formano il pantheon
della cultura croata. Oggi vi è
situato l`Istituto Storico Croato.
Ai tempi dell’espansione cittadina,
spinto dal desiderio di autonomia
politica della Croazia come
parte della Monarchia asburgica,
all`inizio del XIX secolo nella
Città Alta viene fondato il Palazzo
Pubblico. Il palazzo in stile neoclassico sull`indirizzo odierno in
via Opatička n. 18, viene occupato
da membri del movimento risorgimentale croato, gli Illiri, nell’occasione della vendita delle sue azioni.
Il palazzo del conte Drašković
viene così trasformato nel Palazzo
Pubblico nella cui sala principale, chiamata Sala risorgimentale,
venivano organizzati incontri
politici e si organizzavano balli.
 Piazza Illirica
 Torre del Sacerdote
Illuminazione
pubblica a gas
La Città Alta e
Kaptol hanno
mantenuto
l`illuminazione
pubblica a gas
dell`inizio del XIX
secolo. Ogni giorno
al tramonto due
incaricati accendono più di 200
lanterne a gas.
24 Passo per passo
Il Museo della Città di Zagabria
Piazza Illirica
Torre del Sacerdote
Il museo della città di Zagabria
è situato nell`edificio rinnovato
dell`antico monastero delle suore di
Santa Chiara, le quali danno anche
il nome a questa via. Le suore clarisse arrivano a Zagabria nel XVII
secolo, richieste dai signori croati
le cui figlie entrano nell`ordine
religioso. Le monache fondano la
prima scuola femminile e, oltre
all’istruzione primaria, insegnano
il canto e la musica. La facciata
dell`edificio era priva di finestre:
un metodo di costruzione in voga
al tempo, ma anche un metodo
per isolare le suore dalla vita regolare, come previsto dalle regole
severe del loro ordine religioso.
Dall 1947 qui è situato il Museo
della Città di Zagabria nel quale si
possono esplorare gli avvenimenti
del passato della città interpretati
in modo moderno e divertente,
dalla preistoria al giorno d’oggi.
Il punto più settentrionale della
Città Alta è Piazza Illirica che
nasce sull`incrocio di tre strade.
Il nome deriva dal movimento
illirico, un movimento nazionale
politico della prima metà del XIX
secolo. La cappella con la statua
al centro della piazza ed i suoni
del pianoforte che si sentono dalla
scuola di danza classica creano
una rara atmosfera romantica.
La torre, nota agli abitanti di
Zagabria come Torre del Sacerdote,
è stata costruita nel XIII secolo
come parte della cinta muraria di
difesa intorno a Gradec a causa
del pericolo dall’invasione turca.
Nel XVII secolo le torri e le mura
perdono la loro funzione originaria,
e la Torre del Sacerdote diventa un
magazzino di alimentari cittadino.
Successivamente viene adibito
a luogo di insegnamento per le
suore clarisse, mentre dal 1903
sulla cima della torre viene ospitato l`osservatorio astronomico.
Passo per passo 25
9.
Piazza di Marko
Chiesa di San Marco
Piazza di Marco è il punto
centrale della Città Alta;
una volta era la piazza
centrale del Gradec antico.
Al centro della piazza si
trova la chiesa parrocchiale
di San Marco costruita nel XIII
secolo. Da questa fase di costruzione in stile romanico si mantengono le tre navate con le colonne
massicce. Le volte in stile gotico
ed il santuario vengono costruiti
nella seconda metà del XIV secolo,
quando è stato costruito parzialmente anche il portale orientale
con 15 statue nelle nicchie, alcune delle quali realizzate nel
1420 dai maestri Parler di Praga.
Herman Bollé restaura la chiesa
in stile neogotico verso la fine del
XIX secolo. In questa occasione
viene creato il tetto con i due
stemmi: del Regno Trino della
Croazia, Dalmazia e Slavonia,
26 Passo per passo
e della città di Zagabria.
L’interno viene restaurato dal
1936 al 1938 dallo scultore Ivan
Meštrović e dal pittore Jozo
Kljaković. Delle opere di Meštrović
qui si trovano: il grande crocifisso
sopra l`altare principale, la Pietà
nell`abside e la croce d`argento,
nell`abside orientale la Madonna
impersonata da una contadina.
Kljaković ha fatto gli affreschi sui
muri con scene dell`Antico e del
Nuovo Testamento e, nella vicina
cappella dei SS. Fabiano
e Sebastiano, scene
della storia croata.
 Chiesa di San Marco  Matija Gubec
 La Corte del Bano
 Studio artistico
Meštrović
 Il parlamento
 Museo storico Croato
L`Antico palazzo

municipale
Il Museo d`Arte Naíf

La Corte del Bano
Il parlamento
La Corte del Bano, situata in
Piazza di Marco al numero 1, è
la sede del Governo croato e
l’ufficio del primo ministro. Il palazzo è stato costruito all`inizio
del XIX secolo ed è stato la sede
dei bani croati dal 1808 al 1918.
Qui è vissuto ed è morto il leggendario bano Josip Jelačić.
In questo luogo si mantengono le sessioni del parlamento
dalla prima sessione nel 1737.
Dall’inizio del Novecento assume le sembianze odierne. Qui
sono state prese le deliberazioni per la scissione dall`impero
Austro-Ungarico nel 1918 e
dalla Jugoslavia nel 1991.
Matija Gubec
Studio artistico Meštrović
Matija Gubec era il condottiero
della grande insurrezione dei contadini in Croazia. Egli conduceva
l`esercito dei contadini nella
lotta contro i nobili presso le
Terme di Stubice nell`anno 1573.
Dopo la sconfitta dei contadini
Gubec viene arrestato e portato
a Zagabria. Lì viene giustiziato il
15 Febbraio dello stesso anno e,
secondo la leggenda, torturato in pubblico sulla Piazza
di Marco: incoronato come
re dei contadini con una
corona di ferro bollente
e poi squarciato. Si crede
che la faccia sull`angolo
dell`edificio rappresenti proprio lui.
Lo studio artistico Meštrović
fa parte della Fondazione Ivan
Meštrović, scultore croato di
fama mondiale. La collezione
delle sue opere è esposta nella
casa in cui viveva con la sua famiglia dall`anno 1922 al 1942.
Meštrović ha acquistato due case
i cui proprietari nel XVIII secolo
erano: fabbricatori di bottoni, un
maestro di poesia, un sarto
e delle famiglie di nobili.
Coll`aiuto dei suoi amici
Meštrović trasformò le
case nel studio artistico
e nell`appartamento
che usava e che di
seguito regalò a
sua patria Croazia.
28 Passo per passo
Museo storico Croato
Ivan Meštrović
(1883. – 1962.), il
più grande scultore croato di tutti
i tempi di fama
mondiale. La sua
biografia ha un
inizio romantico: il
suo talento viene
scoperto quando
ancora era bambino, nel suo paese
natio nella Zagora.
I suoi concittadini, di comune
accordo, decidono
di finanziargli lo
studio a Vienna.
Di seguito vive e
lavora nelle più
importanti capitali artistiche
d`Europa. Le sue
sculture si trovano in giro per il
mondo alle esposizioni permanenti
ed arricchiscono
le aree pubbliche.
Le sue statue
equestri, Indiani,
erette a Chicago
negli Stati Uniti,
sono famose in
tutto il mondo.
Palazzo Vojković – Oršić – Rauch,
il palazzo barocco più noto della
Città Alta, costruito verso la
fine del XVIII secolo, ha spesso
cambiato proprietari e abitanti.
Si racconta che il primo proprietario, Vojković, ha ottenuto
lo stabile attraverso matrimoni
con delle donne anziane e molto
ricche. Nonostante ciò, ai tempi
d`oro delle carrozze e delle crinoline, i membri dell’élite sociale
croato ben volentieri si radunavano ai balli ed ai concerti tenutisi nella sala al primo piano.
Il palazzo è la sede del Museo
storico dal 1959. Collezioni ricche
di ritratti, divise, bandiere, armi,
mappe e fotografie portano i
visitatori a fare un viaggio attraverso la storia culturale, economica e politica della Croazia
dal Medioevo fino ad oggi.
Passo per passo 29
Via Ćirilometodska
L`Antico palazzo municipale
Via Ćirilometodska (di Cirillo e
Metodio) una volta veniva chiamata via Signorile. Ancora oggi, in
accordanza con l’antico nome, qui
si trovano lussuosi palazzi in stile
barocco delle famiglie aristocratiche di Zagabria. La via porta il
nome odierno in onore dei due
apostoli slavi, i fratelli Cirillo e
Metodio, che nel IX secolo hanno
composto l`alfabeto glagolitico, il primo alfabeto slavo. Porta
lo stesso nome anche la chiesa
greco-cattolica, rinnovata nel
XIX secolo secondo il concetto
dell`architetto Herman Bollé.
L`Antico palazzo municipale è il
complesso dei palazzi sull`angolo
della Via Ćirilmetodska. In questo luogo si tenevano le sedute
dei funzionari municipali sin dal
Medioevo. Nel 1833 sullo stesso
posto è stato costruito il primo
teatro di Zagabria. La costruzione
è stata finanziata dal mercante
Kristofor Stanković dopo aver
vinto alla lotteria di Vienna. Due
anni dopo la fondazione, durante
l`intermezzo di una recita tedesca, per la prima volta su un
palcoscenico si è potuta sentire
la lingua croata. Nell`anno 1840
Nomi delle vie
Parecchie vie della
Città Alta hanno
cambiato i loro
nomi durante la
storia. Durante la
fase di restauro
30 Passo per passo
della zona sono
stati ritrovati,
sulle facciate dei
palazzi, gli antichi
cartelli con i nomi
delle vie scritti in
due lingue: nel
dialetto caicavo
del croato scritto con caratteri
latini, ed in tedesco scritto con
caratteri gotici.
Il Museo d`Arte Naíf
viene eseguito il primo spettacolo recitato interamente in lingua
croata “Juran e Sofija“, scritto
dal nobile Ivan Kukuljević, e sei
anni dopo la prima opera croata
“Ljubav i zloba” (Amore e malizia) di Vatroslav Lisinski. Dopo
la Seconda guerra mondiale, la
sede dell’Ufficio di amministrazione locale è stata trasferita
nella parte più moderna della
città mentre nell`antico palazzo
municipale ancor’oggi vengono
tenute le sessioni di Municipio.
Per molti cittadini di Zagabria
questo palazzo ha un posto speciale nei loro cuori poiché molti
vi hanno celebrato il matrimonio.
Il Museo Croato d`Arte Naíf è
situato in una parte del palazzo
signorile in stile barocco in via
Ćirilmetodska, al numero 3. Questo
museo viene considerato il primo
museo d`arte naíf del mondo. Sono
esposte qui le opere di una ventina
di maestri di naíf, come Generalić,
Lacković Croata e Rabuzin. Le
loro opere sono piene di emozioni, simboli ed energia vitale.
Passo per passo 31
10.
 Chiesa di Santa
Caterina
 Galleria Klovićevi
dvori
 La veduta da Gradec
 A. G. Matoš
 La funicolare
Torre Lotrščak

Piazza Katarina
 Il primo liceo
Chiesa di Santa Caterina
Il primo liceo zagabrese
Galleria Klovićevi dvori
La più bella chiesa in stile barocco
a Zagabria domina Piazza Katarina.
La costruzione della chiesa fu
ordinata dai gesuiti nella prima
metà del XVII secolo. La chiesa, ad
una navata con sei cappelle laterali e con il santuario che finisce
con un muro diritto coperto di un
grande affresco illusionistico è il
tipo di chiese gesuite create sul
modello de “Il Gesù” a Roma. Nelle
cappelle si trovano cinque altari
di legno in stile barocco della seconda metà del XVII secolo e
uno di marmo del 1729. La
facciata frontale della chiesa
è stata ricostruita dopo il
terremoto del 1880, secondo il progetto di Herman Bollé.
I gesuiti, ordine della chiesa cattolica romana noto per il suo
impegno scientifico ed educativo, hanno fondato il primo liceo
di Zagabria nell`anno 1607. La
scuola si occupava dell`educazione
classica regolare per centinaia
di studenti di origine contadina, cittadina ed aristocratica.
La Galleria Klovićevi dvori è siDietro alla chiesa di Santa
tuata nell`ex monastero gesuita
Caterina da Gradec si apre la
sulla piazza Jezuitski trg, chiamata veduta su Kaptol e sulla cattesecondo questo ordine clericale
drale, sul mercato Dolac, sulla
arrivato a Zagabria dietro invito
piazza centrale zagabrese e
da parte di nobili croati. Il comsulle cupole monumentali del
plesso del monastero si appogcimitero principale zagabrese
gia alla chiesa di Santa Caterina
Mirogoj nel verde della collina.
ed era costruito in varie fasi, dal
XVII al XVIII secolo. Oggigiorno
qui si tengono esposizioni artistiche di autori nazionali e stranieri. Di fronte all`entrata della
galleria si trova la scultura Il
pescatore di Simeon Roksandić.
Essa è la prima fontana della
Città Alta, eretta nell`anno 1911.
32 Passo per passo
zagabrese
La veduta da Gradec
11.
Viale J. J.
Strossmayer
Viale Strossmayer
A. G. Matoš
La funicolare - Uspinjača
Torre Lotrščak
Il Viale Josip Juraj Strossmayer,
situato sotto il bastione meridionale di Gradec, è stato realizzato
verso la fine del XIX secolo grazie
alle donazioni dei cittadini. Porta
il nome del vescovo, illuminista, politico e personaggio più
autorevole della scena sociale
e politica della Croazia nel XIX
secolo. Nell`edificio dell`Istituto
Idrometeorologico, sull`altezza di
158 metri al di sopra del livello del
mare, i meteorologi ogni
giorno sin dal lontano
1862 misurano e annotano le informazioni
sulle condizioni meteorologiche. Sono poche le
città che possono vantare
una simile costanza di misurazione grazie al quale
si possono studiare mutamenti climatici globali.
Nel viale sotto gli alberi di castagno i passanti godono del panorama più romantico di Zagabria, in
compagnia del poeta A.G. Matoš.
Pur non essendo nato a Zagabria,
Antun Gustav Matoš (1873 – 1914)
era molto innamorato della città
in cui è cresciuto. Scrive appendici, memorie di viaggio, critiche
e polemiche con uno stile molto
aperto, grazie alle quali sbalordisce ed anima i suoi contemporanei; il suo opus lirico è
tra i più importanti della
letteratura croata. Ha
avuto una vita scapigliata
e solitaria, scompare in età
giovane e rimane ricordato
come un sedizioso e sognatore. La sua scultura, opera
dello scultore Ivan Kožarić, è
stata inaugurata nel 1978.
La funicolare che collega la Città
bassa con la Città Alta, con la
corsa di soli 66 metri, è il più corto
sistema di trasporto pubblico a
guida vincolata al mondo. La funicolare supera il dislivello di 30,5
metri in 55 secondi, può portare
28 persone e parte ogni 10 minuti.
Ha trasportato i suoi primi viaggiatori nel 1890 quando ancora
era alimentata a vapore: questo
significa che essa è il mezzo di
trasporto più antico di Zagabria
poiché è stata messa in funzione
un anno prima del tram a cavallo.
L`unica torre conservata della fortezza cittadina medievale del XIII secolo.
Nel XIX secolo in cima alla torre viene
posizionata una torretta. In passato le
campane della torre Lotrščak esortavano al tramonto i cittadini a tornare
nella sicurezza delle mura poiché la
porta della città veniva chiusa a chiave. In memoria di questi tempi passati
ogni giorno, dal 1877, il mezzogiorno
viene segnalato con un colpo di cannone. Esistono diverse versioni della
storia riguardante l’origine del cannone: si crede che il re ungarico Bela
IV nell`anno 1242 abbia lasciato un
cannone come segno di gratitudine
ai cittadini che l`hanno protetto dai
Tartari, a patto che lo usino una volta
al giorno in modo da non arrugginire. Non sappiamo se il cannone
sia stato magari parte del bottino di
guerra dopo la vincita contro i Turchi,
ma è noto che i cittadini zagabresi
ogni giorno regolano i loro orologi al
tuono del cannone del mezzogiorno.
34 Passo per passo
Passo per passo 35
36 Passo per passo
Passo per passo 37
Via Jurišićeva
Piazza Bano Josip Jelačić
Via Ilica
Piazza Maresciallo Tito
Piazza Marulić
Via Masarykova
Piazza Petar Preradović
Piazza Nikola Šubić Zrinski
Piazza Re Tomislav
Città Bassa
Città Bassa
12. Piazza Nikola
Šubić Zrinski
13. Piazza Re Tomislav
14. Piazza Marulić
15. Piazza Maresciallo Tito
16. Via Masarykova
17. Piazza Petar Preradović
18. Via Ilica
19. Via Jurišićeva
E. Patačić
Trg Ivana,
Antuna
i Vladimira
Mažuranića
12.
Piazza di Nikola
Šubić Zrinski
Zrinjevac
La colonna meteorologica
La prima fontana
Il Museo archeologico
La piazza prende il nome Nikola
Šubić Zrinski (1508 – 1566), bano
croato ucciso nella difesa eroica del
Szigetvár dai Turchi. Nella nostra
città ricca di piazze verdi Zrinjevac
è la più conosciuta. Risulta difficile immaginare che alla fine del
XIX secolo questo luogo era un
pascolo che ospitava il mercato del
bestiame. Questo spazio è stato
trasformato nel viale lussuoso con
i platani importati da Trieste, con il
padiglione musicale, fontane e busti
dei personaggi di fama. Zrinjevac è
la prima di una serie di otto piazze
ideate dall’ingegnere Milan Lenuci
nel suo progetto di sviluppo urbanistico. Questa serie di piazze
viene chiamata Ferro di Cavallo
di Lenuci in suo onore, e richiama
nella sua forma la Ringstrasse di
Vienna. Qui si inizia la passeggiata
attraverso la Città Bassa, galleria
all’aperto della cultura cittadina
del XIX e del XX secolo.
Sin dal lontano 1884 questa
colonna misura le condizioni
meteorologiche. E’ stata un regalo
alla città di Zagabria da parte del
medico Adolf Holzer. Vale la pena
fermarsi di fronte alla colonna di
marmo, controllare la temperatura
e la pressione dell`aria, controllare
l`ora esatta sul suo orologio.
Nel XIX secolo molti cittadini
benestanti hanno regalato alla
città degli oggetti di valore, come
ad esempio il vicino
padiglione musicale.
La prima fontana zagabrese
è stata eretta poco dopo
l`inaugurazione dell`acquedotto
a Zagabria nell`anno 1878. È
stata progettata dall`architetto
Herman Bollé e rinfresca i passeggeri durante le calde serate
estive. A causa del suo aspetto
particolare è stata chiamata
Fungo Porcino (Vrganj).
Nel palazzo in stile storicistico
Vranyczany-Hafner a Zrinjevac
si trova il Museo archeologico
che nel suo patrimonio di circa
400.000 artefatti espone molti
segreti archeologici. Il libro di lino
zagabrese ha una storia affascinante ancora inesplorata. Il corpo
della moglie del sarto di Tebe era
avvolto nel tessuto di lino sul
quale è riportato il calendario
liturgico etrusco. Oggi questo
telo è il più antico testo etrusco
conservato, non ancora del tutto
decodificato. La donna di Salona,
secondo il parere di parecchie
persone, è il più bel ritratto della
scultura romana ed è di certo
l`inquilina più graziosa del museo.
Si trova qui anche la colomba di
Vučedol, il più famoso reperto
archeologico croato, parte di un
rituale mistico della cultura eneolitica risalente a 3000 anni a.C.
40 Passo per passo
Passo per passo 41
 La colonna
meteorologica
 La prima fontana
 Il Museo
archeologico
 HAZU – Accademia
Croata
 Galleria Moderna
HAZU
L`Accademia Croata delle Scienze
e delle Belle Arti, l`istituzione più
importante nel campo scientifico ed artistico croato, si trova
nel palazzo in stile neorinascimentale, costruito esclusivamente per questo scopo nel 1880.
Nell`atrio viene custodita la lapide
di Bescanuova in originale, una
lapide con una delle più antiche
scritte in lingua croata a caratteri
glagolitici, risalene al periodo a
cavallo tra i secoli XI e XII. Nella
Galleria dei Maestri Antichi di
42 Passo per passo
Galleria Moderna
Strossmayer sono custodite le
opere create dal XV al XIX secolo,
collezionate da J.J. Strossmayer,
fondatore dell`Accademia. È
inevitabile visitare il quadro Abramo sacrifica Isacco di
Federico Benković che evoca in
modo maestrale la tensione del
momento emotivo in cui il padre
sacrifica il figlio primogenito.
Di fronte all`Accademia, in un palazzo di stile storicistico, è situata
la Galleria Moderna, il museo di
arte figurativa moderna croata
del XIX e XX secolo. Due secoli di
pittura e scultura croata sono presentati dagli autori più conosciuti.
Le opere sono esposte cronologicamente: dalla rappresentazione
degli eventi storici nei quadri di
Oton Iveković e Vlaho Bukovac,
al simbolismo misterioso della
Secessione croata, alle ombre morbide e poetiche del pittore Emanuel
Vidović. Sono esposte le opere di
valore dei pittori Kraljević, Račić e
Becić dagli inizi del XX secolo, un
periodo movimentato della cultura
artistica europea. In esposizione
permanente si trova anche una
selezione delle opere degli autori
contemporanei affermati.
Passo per passo 43
13.
Piazza
Re Tomislav
Re Tomislav
La stazione ferroviaria principale
Il monumento al re Tomislav,
primo re croato, si trova sull’omonima piazza. Questo guerriero
coraggioso ha difeso la Croazia
continentale dagli attacchi di
conquista degli Ungheresi e per la
prima volta ha unito tutte le regioni croate in un paese unico. Il sovrano saggio decide di trasformare
il principato nel Regno di Croazia
e così, nel 925, è stato incoronato con la benedizione della Santa
Sede. La sua morte tre anni dopo
rimane ad oggi avvolta nel mistero.
Nella storia croata il re Tomislav
si afferma come il personaggio
più illustre tra i grandi del passato. Lo scultore Robert FrangešMihanović ha creato la sua statua
equestre nell`anno 1938, ma a
causa di tante polemiche e dello
scoppio della Seconda guerra
mondiale il monumento venne
inaugurato solamente nel 1947.
Parole zagabresi
furt = sempre
frtalj = un quarto
haustor = cancello d’ingresso
plac = mercato, piazza
šuster = calzolaio
taubek = piccione
gemišt = vino bianco con
acqua minerale gassata
štenge = scale
špancir = passeggiata
puca = fanciulla
purger = abitante di Zagabria
ura = orologio
šnicl = bistecca
gelender = corrimano
kefa = spazzola
fest = con forza
viršle = wurstel , salsiccia di Vienna
fašnik = carnevale
lajbek = panciotto
grincajg = misto di verdure per minestrone
44 Passo per passo
Il primo treno è arrivato a Zagabria
nel 1862 quando la città aveva
40.000 abitanti. Zagabria era collegata con Vienna e Budapest, centri
economici e culturali. L`edificio
in stile storicistico della stazione
ferroviaria è stato progettato da
Ferenc Pfaff, uno specialista ungherese per le stazioni ferroviarie.
È stata costruita nell`anno 1892
racchiudendo una serie di piazze
della parte orientale del Ferro di
cavallo di Lenuci. I viaggiatori e i
visitatori di Zagabria, uscendo dalla
stazione ferroviaria, si trovano di
fronte ad una delle più belle vedute
della città con il monumento del
re Tomislav, il Padiglione Artistico,
il campanile della cattedrale ed i
pendii verdi del monte Medvednica.
Passo per passo 45
 Re Tomislav
 La stazione
ferroviaria principale
 Il Padiglione Artistico
 Hotel Esplanade
Il Padiglione Artistico
Il Padiglione Artistico è situato su
Piazza Re Tomislav. È stato costruito in occasione dell`Esposizione
Millenaria a Budapest nel 1896. La
Croazia si è presentata con il proprio padiglione. Nella sua costruzione sono state adoperate le tecniche più attuali della edificazione
a ossatura metallica. Ciò rese possibile lo smontaggio del padiglione a Budapest, il suo trasporto in
Hotel Esplanade
treno a Zagabria ed il rimontaggio
sulla posizione dove si trova oggi.
L`inaugurazione avviene nell`anno
1898 con la grande esposizione
degli artisti contemporanei. Così il
Padiglione Artistico è diventato il
primo luogo d`esposizione costruito appositamente per questo scopo.
Al suo interno vengono organizzate le esposizioni dei più grandi
artisti croati ed internazionali.
Il confortino
- Licitar
A Zagabria il
confortino a
forma di cuore, di
color rosso vivace, rappresenta
l`espressione tradizionale d`amore
e d`affetto. Nella
Croazia continentale questo
dolce col miele
che originalmente
46 Passo per passo
era commestibile
viene venduto da
secoli nelle sagre
e si prepara per le
occasioni speciali.
Si prepara con le
sagome e viene
vistosamente
decorato. È molto
ricercato anche
come addobbo
tradizionale per
l`albero di Natale.
L`albergo nei pressi della stazione ferroviaria è stato costruito
in breve tempo nel 1925. Il suo
scopo originale era quello di fornire alloggi di qualità ai viaggiatori dell`Orient Express, linea
ferroviaria di lusso nella quale
Zagabria era una delle fermate sul
tragitto da Parigi a Istanbul. Qui
si sono soffermati diversi ospiti
rispettabili e venivano organizzati vari eventi sociali interesI guardiani
congelati
Gli osservatori
attenti, durante
la loro passeggiata per Zagabria,
possono notare
figure strane sulle
facciate, colonne,
balconi e torrette,
vicino alle finestre
e sopra le porte.
Bestie, demoni,
gufi bibliotecari,
santi. L`attenzione speciale del
pubblico è stata manifestata a
causa della presenza della danzatrice provocante di carnagione
scura Josephine Baker nell`anno
1929, per la quale le dame virtuose locali hanno mostrato il loro
malcontento. Qui ha avuto luogo
anche il primo concorso di bellezza, nell`anno 1926, e la ragazza
scelta è stata incoronata Miss
Europa un anno più tardi a Berlino.
angeli e geni non
sono un semplice
adornamento
architettonico. Si
crede che tutti
loro hanno una
missione segreta
e che solo i più
fortunati li abbiano visti in azione,
perché durante
il giorno loro
rimangono guardiani congelati.
14.
 Archivio Statale
Croato
Piazza Marulić
Archivio Statale Croato
Piazza Marulić viene dominata
dall’edificio che prima ospitava la
Libreria Universitaria Nazionale e
che oggi serve all’Archivio Statale
Croato. È senza dubbio il più
bell’edificio dell’architettura della
Secessione in Croazia, costruito
nel 1913, progettato dall’architetto
Rudolf Lubynski. Per la costruzione
sono stati usati materiali moderni: cemento armato e costruzione
in ferro. Quatro gufi che portano
globi sono situati sulla parte esterna della cupola sopra la principale
sala di lettura, pronunciando così
la funzione dell’edificio, insieme
alle allegorie della scienza e della
biblioteconomia sulle facciate.
Nella realizzazione di questo sfarzoso e complesso progetto hanno
partecipato diversi artisti di fama.
La realizzazione di ogni dettaglio,
dai caulicoli della facciata ai
mobili interni è stata pensata con molta attenzione.
48 Passo per passo
 Orto botanico
 Museo
Marko Marulić, Testamento,
letterato ed
Judita, e dalle
umanista
avanzate dei
(1450 – 1524). Ha Turchi, Marulić
scritto opere in
propaga i valori
latino, italiano
cristiani e incita
e croato. La sua
suoi connazionali
maggior opera
alla difesa della
poetica è il poema patria. Marulić
epico religioso
spesso viene
Judita in croato.
denominato il
Ispirato dall’eroi- padre della letna dell’Antico
teratura croata.
Etnografico
Orto botanico
Museo Etnografico
Nella via che prende il nome
dell’autore dell’inno nazionale croato Lijepa naša domovino, Antun
Mihanović, si trova l’orto botanico.
È situato vicino alla linea ferroviaria e fa parte della successione dei
giardini pubblici del verde Ferro di
cavallo di Lenuci. L’orto è chiuso
per il pubblico d’inverno, ma ogni
primavera dal XIX secolo ad oggi
apre le sue porte al pubblico in
una esposizione di circa diecimila
specie di piante diverse, da quelle
esotiche alle autoctone piante
croate, l’orgoglio dell’orto. L’orto
è aperto fino al tramonto e l’ingresso è gratuito, ma le regole di
comportamento sono rigide: è vietato calpestare l’erba, fare chiasso,
andare in bici o cogliere fiori. Il
verde, i profumi e la pace ne fanno
una vera oasi nel centro della città.
Il Museo Etnografico si trova nel
palazzo seccesionistico della ex
Casa dell’Artigianato costruita nel
1903. Il museo è stato fondato nel
1919, per iniziativa di Salamon
Berger, mercante di tessili e fabbricante d’origine slovacca. Il
fondatore ha donato al museo
una delle prime e più grandi collezioni di costumi nazionali e di
tessili. Oltre ad essa i visitatori
possono venire a conoscenza di
vari oggetti d’uso e strumenti musicali del patrimonio etnografico
croato. Sono molto interessanti
le collezioni donate al museo da
parte di famosi esploratori croati, i
fratelli Stevo e Mirko Seljan. Loro
hanno portato vari oggetti esotici indigeni dalle loro spedizioni
nelle zone sconosciute dell’Africa
e del Sud America nel XIX secolo.
Passo per passo 49
15.
Piazza
Maresciallo Tito
Teatro Nazionale Croato
Il Teatro Nazionale Croato si
trova nella piazza che oggi si
chiama Piazza Maresciallo Tito,
e prima era conosciuta come
Piazza Universitaria o anche
Piazza del Teatro. Essendo per
certi versi il centro di cultura
della città, la piazza viene per
ultima nella successione di otto
piazze verdi che insieme formano
la base della piano urbanistico
per lo sviluppo della città nel
XIX secolo. L’architettura dello
stile storicistico che interpretava le esuberanti forme barocche
del Seicento è stata conside50 Passo per passo
rata ideale per la costruzione
di un teatro. I famosi architetti viennesi Ferdinand Fellner e
Herman Helmer, autori di una
quarantina di edifici teatrali in
tutta Europa, hanno progettato
anche questo centro zagabrese
di teatro, danza e opera. Il teatro
è stato inaugurato nel 1895. Da
quel giorno quest’istituzione, con
il suo ricco repertorio che varia
dai classici internazionali alla
tradizione nazionale e alle tendenze contemporanee, arricchisce la vita culturale di Zagabria.
Sorgente di vita
Università di Zagabria
La fontana dal nome Sorgente di
vita è opera dello scultore Ivan
Meštrović, creata all’inizio del
Novecento, quando ha trovato il suo posto davanti al Teatro
Nazionale Croato. Molti la considerano una delle fontane più belle
mai realizzate, per la creatività
nella realizzazione, la semplicità
ed il trattamento impressionistico della superficie. La fontana è il
capolavoro di Meštrović, appartenente alla sua prima giocosa
fase creativa. Ogni passante può
interpretare a modo suo il messaggio simbolico dei nudi umani
intrecciati, che stendono le mani
per raccogliere l’acqua della vita,
dai bambini agli anziani. Nessuno
rimane indifferente davanti a quel
tema universale e umanistico.
Nella parte settentrionale della
piazza che prende il nome di Josip
Broz Tito (1892 – 1980), presidente della SFR Jugoslavija, si trova
l’edifico del Rettorato dell’Università di Zagabria. L’Università
di Zagabria, fondata nel 1669 e
in funzione ininterrottamente da
allora, è la più antica università
in Croazia ed è tra le più antiche
università d’Europa. Oggi consiste
di 29 facoltà, tre accademie ed un
centro universitario. L’edificio del
Rettorato è stato costruito nel XIX
secolo. All’inizio l’edificio ospitava
un’ospedale, e per un periodo vi
operava anche una fabbrica di
tabacco. Davanti all’entrata si
trova la scultura Storia dei Croati,
simbolo nazionale croato, posto lì
nel 1971. Il modello per quell’opera dello scultore Ivan Meštrović
era un ritratto di sua madre.
Passo per passo 51
 Teatro Nazionale Croato
 Sorgente di vita
 Università di Zagabria
 Museo d’Arte e d’Artigianato
 San Giorgio
 Museo Mimara
Museo d’Arte e d’Artigianato
San Giorgio
Nella parte occidentale della
San Giorgio uccide il drago è un
piazza si trova il Museo d’Arte e
tema medievale ricorrente sulla
d’Artigianato, fondato nel 1880.
lotta del bene contro il male e
Era una delle prime istituzioni
sulla vittoria del cristianesimo
di quel tipo in Europa. Il suo
sui barbari pagani. La scultura
compito primario all’inizio era la
è opera dello scultore austriaco
salvaguardia dei valori tradizioAnton Dominik Fernkorn. È stata
nali dell’artigianato popolare e
realizzata per un palazzo viennese
la coltivazione dell’estetica del
nel 1853. Il getto di zinco è
nuovo ceto cittadino. Per questo
stato acquistato e trasportato
accanto al Museo viene fondata la a Zagabria, dove ha cambiato
Scuola d’Artigianato, oggi Scuola
diverse volte posizione. Nel
Superiore delle Arti Applicate e del 1908 la statua del bronzo viene
Design. L’esposizione permanente
finalmente messa sul posto dove
occupa tre piani e rappresenta
si trova oggi e sul quale già da
lo sviluppo della produzione
un secolo si erge il cavaliere
artistica ed artigianale dallo
valoroso che uccide lo drago.
stile gotico all’art-déco. Sono in
esposizione le collezioni di orologi, metallo, vetro, ceramica e
tessili. Il museo, inoltre, organizza
occasionali esposizioni tematiche,
molto ben frequentate, e anche
le esposizioni dei vecchi maestri
e degli autori contemporanei.
52 Passo per passo
Museo Mimara
Su Piazza Roosevelt, nel palazzo
neorinascimentale della fine del
XIX secolo, si trova una collezione eclettica di opere d’arte del
Museo Mimara. Il museo è nato
dalla donazione del collezionista
d’arte Ante Topić Mimara ed è
stato aperto al pubblico nel 1987,
quando Zagabria ha ospitato le
Universiadi, i giochi olimpici universitari mondiali. L’esposizione
permanente è organizzata secondo un ordine cronologico
di periodi storico-stilistici. Dal
periodo dell’antico Egitto, all’arte greca antica, fino alla pittura
ed ai disegni dei grandi maestri come Raffaello, Velasquez,
Rubens, Rembrant e Goya. La
collezione di vetri presenta
una quantità eccezionale
di oggetti artistici di valore
dell’artigianato vetrario.
Passo per passo 53
16.
Casa Kallina
Nella via di Tomaš Masaryk, primo
presidente della Repubblica
Cecoslovacca, vengono costruiti,
a partire dal XIX secolo, importanti
edifici residenziali e commerciali. Il più interessante è l’edificio
angolare Kallina costruito all’inizio del XX secolo, progettato
dall’architetto Vjekoslav Bastl. La
facciata è rivestita in piastrelle di
ceramica, ed è la terza costruzione di quel tipo nell’Europa
centrale. E’ importante sottolineare che l’investitore era proprietario di una fabbrica di piastrelle
ceramiche. I dettagli della facciata
nello stile secessionista meritano
ammirazione, mentre i pipistrelli
stilizzati sono una vera sorpresa.
54 Passo per passo
 Casa Kallina
 L’appartamento
dell’architetto Kovačić
 Il primo grattacielo
di Zagabria
Via Masarykova
L’appartamento
dell’architetto Kovačić
Nella via Masarykova, al numero
21-23, all’interno dell’edificio
progettato dall’architetto Viktor
Kovačić è stato conservato il suo
appartamento, arredato dall’architetto stesso. L’edificio, residenziale e commerciale, è stato
costruito all’inizio del XX secolo,
durante il periodo dell’espansione
della borghesia. Viktor Kovačić
(1874 - 1924) si industriava
intorno alla logicità e alla praticità dell’architettura, ritenendo
che gli apartamenti vengano
costruiti per la gente che li abita
e non per i suppellettili. Il suo
appartamento in mansarda è uno
di rari appartamenti perfettamente conservati, un bellissimo
esempio della cultura dell’abitare
degli inizi del Novecento.
 Nikola Tesla
Il primo grattacielo di Zagabria
Nikola Tesla
L’angolo di via Masarykova ha
l’onore di ospitare il primo grattacielo di Zagabria. L’edificio di nove
piani, alto 35 metri, è stato costruito nel 1933 in un tempo record di
79 giorni lavorativi, grazie ai nuovi
metodi di costruzione. I cittadini
hanno iniziato a chiamarlo “il
grattacielo” spontaneamente, sebbene lo stesso autore, Slavko Löwy,
negava quel soprannome incisivo perché l’edificio non
era granché alto. Anche
se non gli concediamo
il nome di grattacielo, l’edificio è uno
dei primi esempi
dell’eleganza
razionalistica
dell’architettura croata
moderna nel periodo tra le due
guerre mondiali.
Sul luogo d’incrocio tra via
Masarykova e via Teslina sorge
il monumento a Nikola Tesla
(1856 – 1943), inaugurato per il
150esimo anniversario di quell’eccezionale scienziato e innovatore. Nikola Tesla è nato e cresciuto in Croazia. Finite le scuole in
Europa, parte per gli Stati Uniti
dove trascorre il resto della sua
vita. Tesla ha scoperto il campo
magnetico rotativo ed ha introdotto la distribuzione elettrica
polifase. Grazie al visionario Tesla oggi possiamo
usare internet, radio ed i
comandi a distanza. Per
i suoi contemporanei
egli era un mago perché non potevano capire
tante delle sue invenzioni
e sperimenti. Ancor oggi
non sono interpretati
tutti i segreti di Tesla.
Passo per passo 55
17.
Piazza Petar
Preradović
Piazza Petar Preradović
Piazza Petar Preradović prende
il nome dal poeta della lirica patriottica e amorosa, di professione generale (Petar Preradović
1818 – 1872). La sua statua si
trova nel centro della piazza. Però
il nome ufficiale della piazza è
raramente in uso perché tutti la
chiamano Piazza dei Fiori. Dal
Trecento questa piazza ha ospitato diversi tipi di mercati, però
il suo nome popolare lo deve ai
numerosi negozi di fiori che la
popolano. Nella parte settentrionale si trova la Chiesa Ortodossa
della Santa Trasfigurazione costruita verso la fine del Ottocento
sul posto della chiesa cattolica
di Santa Margherita. L’atmosfera
rilassata dei café all’aperto sulla
piazza e lungo le vie circostanti è un esempio della cultura
zagabrese rilassata e spontanea.
Sorseggiando un café si concludono affari e si incontrano cari amici.
 Tin Ujević
 Il Sole Atterrato
 Passaggio di Miškec  Il grattacielo
di Napredak
 Ottagono
Tin Ujević
Passaggio di Miškec
Il monumento che celebra uno dei
maggiori poeti croati, Augustin Tin
Ujević (1891 – 1955), è stato eretto
vicino a Piazza dei Fiori nell’occasione del centenario della nascita
del gran poeta. Era l’ultimo vero
Bohémien, nel corso della sua vita
ha sempre sfuggito alle convenzioni e viveva da vero poeta. I suoi
versi, che parlano in maniera molto
letterale di tutte le cose della vita,
vengono insegnate ai ragazzi in
scuola e tutti saprebbero recitare
almeno uno dei suoi versi. Esiste
una miriade di aneddotti legati alla
persona di Tin, dal suo cappotto
vecchio e grande, al suo cappello
sempre in testa, al tempo che
passava nelle osterie di Zagabria
sorseggiando un bicchiere di vino.
Tin rimarrà per sempre un perfetto
esempio di nomade urbano.
Il passaggio che collega via
Masarykova con via Varšavska prende il nome di Miškec e dietro il nome
c’è una storia umana commovente.
Miškec, di vero nome Mihael Erdec,
era un acrobata circense nel periodo precedente alla Seconda guerra
mondiale, ma un incidente lo ha ridotto a vivere per strada. Ha trovato
alloggio nel locale delle caldaie del
cinema situato nel passaggio. Faceva
piccoli lavoretti manuali e suonava
l’armonica a bocca. Quelli che se lo
ricordano serbano soltanto bei ricordi di lui ed è noto anche il suo grande amore non corrisposto per Štefica
Vidačić, la prima Miss Zagabria.
Ottagono
Il Sole Atterrato
L’Ottagono, la più famosa galleria
di Zagabria, deve il nome alla sua
parte centrale, di forma ottagonale con il soffitto in vetro. Questa
galleria commerciale collega la
rumorosa e affollata Ilica con
l’atmosfera rilassata di Piazza dei
Fiori. L’imponente edificio ad uso
abitativo e commerciale della exPrima Cassa di Risparmio Croata è
stato eretto verso la fine dell’Ottocento in un tempo record di
soli 15 mesi. Una costruzione così
veloce è stata possibile grazie alle
nuove tecnologie architettoniche.
Sicuramente la più famosa scultura contemporanea di Zagabria
è il Sole Atterrato di Ivan Kožarić.
Questa sfera dorata realizzata in
fibra di vetro viene esibita per la
prima volta di fronte al Teatro
Nazionale Croato. Di seguito una
versione nuova e più duratura
della scultura, realizzata in bronzo,
viene sistemata in via Bogovićeva.
La scultura rappresenta un sole
semplice ma allo stesso tempo
insolito ed incuriosisce i passanti che la scorgono in mezzo alla
foresta di tavolini, ombrelloni e
Cravatta
La Croazia è patria
della cravatta, un
accessorio inevitabile di ogni uomo
d’affari. I militari
croati che servivano il re francese
durante la Guerra
58 Passo per passo
dei trent’anni nel
Seicento portavano al collo dei fazzoletti che hanno
destato l’interesse
dei parigini, da
sempre molto
attenti alla moda.
Questo dettaglio
Il grattacielo di Napredak
accessorio, detto
à la croate, era di
particolare interesse al Re Sole
Luigi XIV e da quel
momento la cravatta è entrata in
voga conquistando tutta l’Europa.
sedie dei bar. Alcuni provano a
farla rotolare, altri invece si chiedono quanto può valere una pepita
d’oro così grande. Questa scultura
ha anche ispirato la creazione del
“sistema solare di Zagabria”: i nove
pianeti del sistema solare sono
stati disposti in giro per Zagabria
secondo criteri rigidi di astrologia
ed aritmetica calcolando la loro
distanza rispetto al Sole, e trovarli
tutti è una sfida particolarmente interessante
per i più avventurosi.
L’angolo delle vie Bogovićeva e
Gajeva dal 1936 viene accentuato
dall’edificio residenziale-aziendale
della Società culturale Napredak.
L’edificio a sette piani con il solaio ovale è opera dell’architetto
Stjepan Planić. Ai tempi della sua
costruzione veniva considerato
un vero e proprio grattacielo, e
continua ad essere chiamato tale.
La facciata dell’edificio ricorda
la ruota dentata, una parte del
marchio della Società Napredak. Il
colore azzurro della facciata è un
omaggio dell’architetto all’architettura tradizionale ed al solfato
di rame. Nelle parti rurali della
Croazia il solfato di rame
si usa per la protezione
della vite dalle malattie.
Passo per passo 59
18.
Ilica
Ilica
La più famosa via di Zagabria è
Ilica. Per tanto tempo, con la sua
lunghezza di 6 chilometri, era
la via più lunga della città; oggi
è soltanto quarta, per colpa dei
nuovi viali più lunghi. Cionostante,
Ilica ha mantenuto una vitalità
piena e ricca, riservandosi il ruolo
di arteria principale della città
con i suoi numerosi negozi, uffici
amministrativi, teatri, e addirittura la prima fabbrica di birra. È una
delle poche vie che mantiene il
suo nome invariato dal XV secolo.
Siccome è posizionata sull’asse
est-ovest, è nota anche per il sole
abbagliante quando nel pomeriggio vi dirigete per essa verso ovest.
60 Passo per passo
A. K. Miošić
Il tram
Il tram zagabrese
è uno dei simboli
della città. Nel lontano 1891 per le
vie di Zagabria ha
iniziato ad operare il tram trainato
da cavalli. Questo
tipo di trasporto pubblico non
era tanto veloce
e nel 1910 viene
sostituito con
il tram elettrico.
Dieci anni dopo,
tutti i tram zagabresi vengono
tinti di azzurro, il
colore ufficiale di Zagabria.
Attualmente la
città ha una rete
di 15 linee diurne
e 4 notturne.
Via Mesnička, una delle poche vie
ancora pavimentate con gli storici cubi di granito, sin dai tempi
medievali porta il nome dei propri abitanti: i macellai (mesnica
= macelleria). Il monumento ad
Andrija Kačić Miošić (1704 –1760)
è situato in fondo alla ripida via
che collega Ilica con la Città Alta.
Il monumento al frate, poeta e
illuminista Kačić Miošić è stato
eretto nel 1891, opera dello scultore Ivan Rendić. Il canzoniere di
Miošić Razgovor ugodni naroda
slovinskoga è stato pubblicato per
la prima volta nel 1756 e rimane
tutt’oggi, con oltre 70 edizioni,
l’opera più letta in lingua croata.
Passo per passo 61
 A. K. Miošić
 Piazza Britannica
 Chiesa di San Biagio
Penkala (Penna
stilografica)
Uno strumento
piccolo ma molto
importante per
la scrittura è
stato inventato proprio a
Zagabria. All’inizio
62 Passo per passo
del Novecento
un’invenzione pratica di Slavoljub
Penkala ha sostituito la piuma
e l’inchiostro. In
brevissimo tempo
la “penkalomania“
ha conquistato il
Piazza Britannica
Chiesa di San Biagio
Britanski trg (Piazza Britannica) è
una piazza pittoresca che porta diversi nomi popolari: Piazza d’Ilica
oppure Mercatino. Di mattina nei
giorni feriali vi si trova il mercato
di frutta e verdura fresca. La piazza rappresenta anche un posto di
ritrovo per amici e luogo preferito
per duelli di scacchi, mentre nel
finesettimana si trasforma in una
mostra d’antiquariato all’aperto.
Amanti dell’antichità, dell’arte, dei
vecchi dischi o fumetti troveranno qualcosa che gli si addice
oppure passeranno la mattinata a
sorseggiare un caffé sotto il sole.
La chiesa di San Biagio (di Sebaste),
santo e martire famoso per i suoi
miracoli di guarigione, si trova
all’incrocio tra Prilaz Gjure Deželića
e via Primorska, a pochi minuti
di cammino dal Teatro Nazionale
Croato. L’architetto Viktor Kovačić
ha progettato questa chiesa monumentale, con una combinazione
di costruzione bizantina, di edilizia
tradizionale croata e delle tenden-
mondo. Comincia
la produzione
della penna a
sfera e della stilografica a Zagabria
e l’esportazione in
una settantina di
paesi del mondo.
Il pioniere della
scrittura moderna,
il signor Penkala
(1871 – 1922), ha
anche costruito
il primo aeroplano croato il
quale ha volato
per la prima
volta nel 1910.
ze contemporanee dell’architettura dell’inizio del Novecento. La
costruzione della chiesa comincia nel 1912 ma i lavori vengono
interrotti a causa della guerra. La
cupola di cemento armato è la
prima di questo tipo di costruzioni in Croazia. Durante il periodo
natalizio in chiesa viene esposto
un presepe bellissimo, opera dello
scultore Vojta Braniš del 1916.
19.
Via Jurišićeva
Stjepan Radić

La posta

Via Jurišićeva
Via Jurišićeva porta dalla principale piazza zagabrese all’est
della città. Oltre ai palazzi delle
istituzioni finanziarie vi si trova
dal 1904 il grande edificio delle
poste. All’inizio della via, di fronte alla storica libreria di Radić,
potete ammirare il monumento
a Stjepan Radić (1871 – 1928).
Questo prominente politico e
patriota croato è stato ucciso
in un attentato nel parlamento
di Belgrado. Era un abilissimo
oratore e rimane ad oggi il politico più popolare in Croazia.
64 Passo per passo
Via Novakova

Via Vlaška

August Šenoa

La Borsa

HDLU

La Borsa
Viktor Kovačić,
architetto croato
(1850 – 1937).
Con le sue idee
progressistiche
ha esercitato una
forte influenza sull’architettura dei suoi
tempi, all’inizio
del XX secolo. Egli
accentuava la
responsabilità
sociale dell’architetto.
Raccomandava
la funzionalità
dell’architettura
che risponde alle
esigenze contemporanee ed
alle pretese alla
comodità rifiutando la falsità dello
storicismo. Nelle
sue opere, prevalentemente situate in Zagabria,
riesce a unire la
tradizione con il
contemporaneo.
È considerato
il precursore
dell’era moderna
dell’architettura croata.
Alla fine di via Jurišićeva, su
Piazza Hrvatskih Velikana, si trova
l’edificio, progettato dall’architetto Viktor Kovačić ed eretto
nel 1922 per ospitare la borsa. La
Borsa di Merci e Valori esiste a
Zagabria dal 1907, però per motivi
politici ha avuto diversi periodi di
inattività. La Borsa viene chiusa
nel 1945 perché un istituzione
votata al profitto non poteva fare
parte del programma socialista.
Kovačić usa elementi classici semplici che rispecchiassero la sobrietà dell’istituzione. Oggi l’edificio
ospita la Banca Nazionale Croata.
HDLU
Via Novakova
Via Vlaška
La piazza nelle vicinanze, Trg
žrtava fašizma, viene adornata
dall’edificio che ospita la Società
Croata delle Arti figurative (HDLU),
nel quale si organizzano esposizioni e manifestazioni culturali.
Questo spazio espositivo singolare,
dal piano circolare, nasce dall’idea
dello scultore Ivan Meštrović.
Eretto nel 1983 come il padiglione artistico, durante la Seconda
guerra mondiale viene trasformato in una moschea e gli vengono
aggiunti minareti. Anche se questo
luogo ospita la Società delle Arti
Figurative da diverso tempo, gli
zagabresi continuano a chiamare quest’edificio eccezionale con
il nome di džamija (moschea).
Il corso irregolare di via Novakova
si trova vicino a via Vlaška e
al parco Ribnjak. Presenta un
esempio interamente conservato
di case familiari costruite nello
stile della scuola zagabrese di
architettura moderna. Come nel
resto d’Europa, l’architettura del
primo Novecento si dedica al miglioramento della qualità di vita.
Vengono utilizzati nuovi materiali
ed è prevalente la costruzione di
tetti piani, un’innovazione per
quei tempi. La scuola zagabrese
con la nuova generazione di architetti croati combinava, nel suo
approccio alla progettazione, le
due correnti internazionali di funzionalità e formazione organica.
Via Vlaška mantiene immutata anche nel XXI secolo la sua
atmosfera tradizionale, grazie
alle antiche case borghesi a un
piano e botteghe artigianali. Si
stende sotto le mura che circondano la cattedrale nella parte
orientale della città. Prende il
nome dai suoi abitanti di una
volta: i negozianti italiani che vi
operavano. In questa via è nato il
letterario August Šenoa e proprio
lì è stato eretto il monumento
che lo mostra appoggiato su una
colonna per affissi. Su di essa è
stampata una poesia di Šenoa
che racconta della sua bella
e fiera città nativa a cui il
poeta teneva enormemente.
66 Passo per passo
Paprenjak Pan pepato
Un dolce aromatico – il pan pepato
– è una vecchia
ricetta della
Zagabria d’altri
tempi, ma viene
preparato ancora
oggi. Viene preparato con un’insolita combinazione
di ingredienti:
miele, noci e pepe.
Questo fa di lui un
dolce molto popolare d’inverno e
nel periodo natalizio. Quel boccone
dolce-piccante si
gusta meglio con
una tazza di thé
caldo. È utile sapere che quel dolce
friabile con tempo
acquista un sapore più ricco.
Passo per passo 67
Centro
allargato
Museo Tecnologico

Viale Vukovar

Il Museo d’Arte

Contemporanea
Fiume Sava
Bundek

Jarun

Mirogoj

Parco Maksimir

Medvednica

Centro
allargato
Museo Tecnologico
Viale Vukovar
Il Museo d’Arte Contemporanea
In via Savska, la strada molto
trafficata che unisce il centro
città con il fiume Sava, si trova il
Museo Tecnologico. Ed è proprio
li, nell’innovativo edificio costruito in legno ed eretto negli anni
cinquanta, che si conservano i
conseguimenti scientifici e tecnici.
I visitatori hanno la possibilità di
passare dalle miniere alle stelle.
Qui sono esposti i tram trainati da cavalli, vengono presentati
gli inizi dello sviluppo dell’astronautica e le navicelle spaziali. I
visitatori possono anche provare
loro stessi a replicare uno degli
esperimenti del famoso Nikola
Tesla. La Croazia è il paese di inventori di fama: oltre a Tesla esistono anche Faust Vrančić e Ruđer
Bošković, le cui storie vengono
raccontate nel MuseoTecnologico.
Dopo la Seconda guerra mondiale
comincia un periodo davvero ricco
e creativo per l’architettura croata.
In quel periodo nasce viale Vukovar,
progettato per essere un viale che
ospitasse grandi edifici residenziali
ed istituzioni statali. In quel periodo gli architetti croati, da sempre
influenzati dalle correnti europee,
hanno accolto i dettami del realismo socialista ed hanno iniziato
a costruire edifici con il principale
scopo di fornire abitazioni qualitative, come l’edificio di Drago
Galić. Comincia la costruzione dello
straordinario Palazzo Municipale,
progettato dall’architetto Kazimir
Ostrogović. Poco dopo viene costru-
A Zagabria Nuova si trova il nuovo
Museo d’Arte Contemporanea che
apre le sue porte ai visitatori ed
agli amanti dell’arte. Il pubblico
può ammirare l’allestimento permanente delle collezioni croate e
straniere dell’arte contemporanea
dagli anni ‘50 del XX secolo fino
ad oggi. Nell’edificio di recente costruzione che si estende per quasi
15.000 metri quadrati, gli zagabresi
e gli ospiti della loro città possono
venire a conoscere opere originali
della scultura, pittura, fotografia,
film, video, istallazioni o performance, di autori croati fino a quelli
di fama internazionale. Periodiche
esposizioni seguono i trend del
momento nel mondo artistico.
70 Passo per passo
ita la Sala concertistica „Vatroslav
Lisinski“, che prende il nome del
compositore della prima opera croata „Ljubav i zloba“ (Amore e malizia). Vicino alla Sala concertistica,
negli anni Novanta viene costruito
il nuovo edificio della Biblioteca
Nazionale Universitaria con un corpus di 2 milioni e mezzo di libri custoditi su 114 chilometri di scaffali.
Passo per passo 71
Bundek
Fiume Sava
Jarun
Nei pressi del fiume Sava potete
trovare Bundek, 35 ettari di tranquillità nel verde della natura, a
due passi dal centro della città.
Gli zagabresi vi vanno a trascorrere il finesettimana facendo
sport, passeggiando o riposandosi. Il parco è particolarmente
adatto ai bambini perché offre
campi da gioco ben attrezzati,
adatti a tutte le età. Gli amanti
della pesca vi vanno a pescare nei
laghi popolati da anatre e cigni.
Sava è un fiume lungo 940 chilometri, ed è uno dei tre maggiori fiumi di Croazia. Sorge in
Slovenia e sbocca nel Danubio.
Il fiume Sava ha avuto un ruolo
enorme nella creazione della città
di Zagabria. La città è cresciuta
prima sulla sponda settentrionale del fiume, ma dopo la Seconda
guerra mondiale si espande
anche sulla sponda meridionale:
quella parte della città si chiama
Novi Zagreb (Zagabria Nuova).
Nel passato Sava proteggeva la
città dai nemici, però con i suoi
frequenti straripamenti presentava anche una minaccia per i
cittadini. Successivamente alla
grande alluvione del 1964 che ha
inondato la città il fiume viene
arginato con la costruzione di
canali. Il fiume Sava unisce e divide le due sponde della città.
Nella parte orientale della città si
trova il lago Jarun, il cosiddetto
mare di Zagabria. Jarun è formato dal lago Maggiore e dal lago
Minore, i quali si sono formati
nella zona dove venivano effettuati scavi di ghiaia, durante la
catastrofica alluvione del 1964. I
laghi vennero risanati e sistemati
negli anni Ottanta del XX secolo
per far fronte alle esigenze delle
Olimpiadi Universitarie del 1987. Il
lago è stato sistemato per gare di
canottaggio, sono stati costruiti
72 Passo per passo
campi sportivi e la pista ciclabile,
facendo di Jarun il più grande centro ricreativo sportivo di Zagabria.
Le spiagge di ghiaia d’estate si
affollano di bagnanti. Oltre ai
laghi, Jarun ha le isole: Isola delle
Universiadi, Isola Trešnjevka, Isola
della Gioventù Croata, Isola dei
Canottieri, Isola Selvatica, Isola
d’Amore. Durante il giorno Jarun
è pieno di passanti, sportivi e salutisti, e di notte i vari club sulle
spiagge del lago attraggono le
persone in cerca del divertimento.
Passo per passo 73
Mirogoj
Situato fuori dal centro città, ai
piedi del monte Medvednica potete trovare Mirogoj, il cimitero principale di Zagabria. Prima
della formazione di quel cimitero,
alla fine del XIX secolo, Zagabria
aveva altri dieci cimiteri. Le arcate monumentali, i padiglioni e le
cupole sono opera dell’architetto
Herman Bollé. Vi vengono seppel-
74 Passo per passo
lite persone di diverse confessioni religiose. Il primo funerale è
stato dell’insegnante di scherma
Miroslav Singer nel 1876. Il cimitero Mirogoj è un posto di vera
pace per i defunti ed è uno dei più
bei cimiteri d’Europa, essendo allo
stesso tempo un parco bellissimo
ed una galleria d’arte all’aperto.
Herman Bollé,
architetto
e urbanista
(1845 – 1926).
L’architetto nato
in Germania
arriva a Croazia
nel 1876 per
occuparsi della
restaurazione
della Chiesa di San
Marco nella Città
Alta. Da allora
rimane a Zagabria
e gioca un ruolo
fondamentale
nella creazione di progetti
architettonici e
urbanistici dopo
il terremoto catastrofico del 1880.
I suoi progetti più
importanti sono
la restaurazione
della Cattedrale
in stile neogotico,
che assomiglia
alla cattedrale di
Colonia, la città
nativa di Bollé, le
neorinascimentali mura del
cimitero Mirogoj
ed il Museo d’Arte
e d’Artigianato.
Parco Maksimir
Medvednica
Nella zona orientale della città,
non lontano dalla piazza principale della città, si trova il parco
Maksimir. Quando è stato aperto
nel 1794 era il primo parco urbano
dell’Europa sudorientale. IL vescovo zagabrese Maksimilijan Vrhovac
ha fatto trasformare il bosco di
quercia circondata dai prati e
intersecato dai ruscelli in un giardino alla francese. Prendendo il
nome del suo fondatore, il giardino
è stato nominato „Maksimilijanov
mir“ (La pace di Maksimilijan)
ovvero abbreviato: “Maksimir“. Il
parco rimane tutt’oggi un’oasi di
pace nel verde profondo, il posto
giusto per riposarsi e per l’attività
fisica. In una parte del parco nella
prima metà del XX secolo è stato
fondato lo zoo che ospitava, ai
tempi, soltanto tre volpi e tre gufi.
Nell’odierno Zoo di Zagabria sulla
superficie di 7 ettari oggi convivono 275 specie degli animali.
Zagreb è una delle poche città che
possono vantare un parco naturale
a due passi dal proprio centro. Quel
parco è Medvednica, con Sljeme,
la vetta del monte che protegge
Zagabria dai freddi venti settentrionali. Questo monte è meta
d’escursione prediletta degli zagabresi. Per arrivare alla vetta, che
si trova a 1035 metri di altezza, si
possono seguire numerosi sentieri
montani e, arrivati alla destinazione, una sosta d’obbligo comprende
la consumazione di un tradizionale piatto di fagioli. Sebbene oggi
gli orsi non ci sono più, una volta
il monte Medvednica ne era densamente popolato e deve anche il
suo nome proprio a quell’animale
(medvjed = orso). Nei primi giorni
dell’anno, ormai per tradizione, sul
monte si radunano i migliori sciatori del mondo per partecipare alla
gara sciistica di Zagabria, una delle
tappe della Coppa del Mondo di Sci.
Passo per passo 75
Editore:
Ente turistico della città di Zagabria
Autore del testo:
Martina Petrinović
Traduzione:
Mediatranslations
Revisione:
Rachele Arcese e Marco Bergonzoni
Ente turistico della
città di Zagabria
10000 Zagabria
Kaptol 5
www.infozagreb.hr
[email protected]
Fotografie:
Želimir Horvat
Juraj Kopač
Željko Krčadinac
Patrik Macek
Ivo Pervan
Tomislav Rastić
Tomislav Šklopan
Ivor Vodanović
Goran Vranić
Archivio AMZ
Archivio HAZU
Archivio TZGZ
Galleria fotografica MGZ
Art designer:
Ivan Doroghy
Designe e impaginazione:
DZN Studio
Stampa:
Kerschoffset
ISBN 978-953-228-026-5
Passo per passo 77
78 Passo per passo