Passo per passo Una passeggiata per la città Benvenuti a Zagabria! Questa selezione di patrimoni culturali e storici di Zagabria sarà d`aiuto ad ogni visitatore che vuole conoscere la città. Qui è stato presentato lo stile di vita degli abitanti passo dopo passo nei secoli, dalla fondazione della città ad oggi, dalle leggende ai personaggi storici. Non vi perderete nei labirinti stradali poiché in ogni momento vi potrete fermare e chiedere direzioni. L` ospitalità degli abitanti è stupefacente. B Passo per passo 2 6 8 14 16 18 19 20 22 26 32 34 Città Alta Piazza Bano Josip Jelačić Kaptol Dolac Via Tkalčićeva Krvavi most (Ponte di Sangue) Via Radićeva Kamenita vrata (Porta di Pietra) Via Opatička Piazza Marko Piazza Katarina Viale J. J. Strossmayer 36 Città Bassa 40 44 48 50 54 56 60 64 Piazza Nikola Šubić Zrinski Piazza Re Tomislav Piazza Marulić Piazza Maresciallo Tito Via Masarykova Piazza Petar Preradović Via Ilica Via Jurišićeva 68 Centro allargato 2 Passo per passo Passo per passo 3 Piazza Marko Via Opatička Dolac Viale J. J. Strossmayer Piazza Katarina Via Radićeva Porta di Pietra Via Tkalčićeva Piazza Bano Josip Jelačić Kaptol Città Alta Città Alta 1. Piazza Bano Josip Jelačić 2. Kaptol 3. Dolac 4. Via Tkalčićeva 5. Ponte di Sangue 6. Via Radićeva 7. Porta di Pietra 8. Via Opatička 9. Piazza Marko 10. Piazza Katarina 11. Viale J. J. Strossmayer 1. Piazza Bano Josip Jelačić Piazza Bano Josip Jelačić La parte centrale della città è Piazza Bano Josip Jelačić. Questa piazza è situata alla base dei due villaggi Kaptol e Gradec, accanto alla sorgente Manduševac. Nel 1641 il governo cittadino decise che qui avrebbero avuto luogo i mercati. Gli edifici odierni vennero costruiti all`inizio del XIX secolo. Sulle loro facciate si riconoscono diversi stili architettonici, dai neostili del XIX secolo quali Biedermeier e Secessione agli stili moderni e postmoderni. La piazza ha cambiato nome diverse volte nel corso della storia. Agli inizi, siccome la piazza era al Bano Josip Jelačić Fontana Manduševac Bano Josip Jelačić centro di attività commerciali, fu denominata “Harmica”, ungherese per ”dazio” che si pagava sulla merce. Poi, nel 1848, durante la vita del bano Josip Jelačić, la piazza prende il suo nome. Dopo la seconda guerra mondiale la piazza venne chiamata Piazza della Repubblica. Nell`anno 1990 le venne ridato il suo vecchio nome. Oltre alle varie manifestazioni ed alle feste popolari che si tengono in questo luogo, la piazza centrale è anche il posto d`incontro dei suoi abitanti che di solito si danno appuntamento “sotto l`orologio” oppure “sotto la coda”. ed ha istituito le Conte Josip Jelačić Bužimski prime elezioni per il governo croato. (1801 - 1859), Ai tempi della generale e bano rivoluzione in croato da 1848 a 1859. Ha abolito la Ungheria nel 1848 servitù della gleba ha vinto diverse battaglie contro i ribelli. In Croazia viene considerato un eroe nazionale. La sua immagine si trova sulla banconota di 20 kune. Fontana Manduševac Il monumento del bano Josip Alla base della fontana Manduševac Jelačić è opera dello scultore ausi trova la sorgente che forniva striaco Anton Fernkorn. È stato d`acqua la città fino alla fine del esposto nel 1866 e poi rimosso nel XIX secolo. Nei documenti sulla 1947. Dopo la petizione dei citpersecuzione delle streghe, la sortadini la scultura viene riposiziogente viene menzionata come il nata il XVI ottobre 1990, data di loro luogo d’incontro. A questa compleanno del bano. Da questo sorgente è legata la leggenda sulla giorno il monumento è orientaformazione del nome della città: to verso sud e non più verso nord durante una giornata di sole un (cioè verso l`Ungheria), come era bano di ritorno dalla battaglia, posizionato oristanco ed assetato, chiese alla bella ginariamente Manda di attingergli dell’acqua nel XIX secolo. dalla sorgente (attingere = zagrabiti). La sorgente fu denominata Manduševac e la città Zagreb. In passato si diceva che chi beve la sua acqua tornerà sicuramente a Zagabria; oggi si dice che porta fortuna lanciarci una moneta. 2. Kaptol La cattedrale La cattedrale dell`Assunzione della Beata Vergine Maria è uno dei simboli della città di Zagabria. Essa rappresenta un esempio eccezionale del mutamento di stili architettonici, visto che in questo edificio si trovano quasi tutti gli stili esistenti. La diocesi di Zagabria è stata fondata nel 1094; poco tempo dopo ha avuto inizio la costruzione della cattedrale. Il santuario a tre absidi poligonali è stato costruito verso la fine del XIII secolo in stile primo gotico. Le tre navate che tendono ad uniformare le altezze, una caratte- Le mura rinascimentali ristica del tardo gotico, sono state costruite nel XIV e XV secolo. Nel momento in cui i costruttori sono giunti al campanile, è iniziato il pericolo dell’invasione dei Turchi: la costruzione è quindi stata spostata ai bastioni. Finito il pericolo di aggressione, nel XVII secolo viene costruito il campanile. In questo periodo lo stile barocco pervade l`intera edificazione, oggi particolarmente notevole sugli altari lussuosi. Durante il XVIII secolo le due braccia della fortezza – quello meridionale e quello orientale vengono ricostruite nel monumentale palazzo vescovile dallo stile classicista. Il grande terremoto del 1880 ha creato notevoli danni alla cattedrale ed alla città: di seguito inizia la restaurazione della cattedrale in stile neogotico in corrispondenza con i trend europei. La costruzione è stata guidata da Herman Bollé seguendo i disegni del costruttore austriaco Friedrich von Schmidt. La cattedrale ha quindi raggiunto la forma che mantiene fino ad oggi con due torri snelle, visibili da ogni parte della città. L`altezza delle torri è di circa 105 metri, anche se gli zagabresi hanno pareri contrastanti riguardo alla loro altezza. Il vescovo Duh Il primo vescovo di Zagabria era Duh. Il fondatore della diocesi, re Ladislav, ha ordinato questo Ceco dal nome strano (Duh vissuto una vita onorevole. E’ probabilmente stato lui ad avviare la costruzione della cattedrale, visto che era obbligato ad usare una delle significa Spirito) intorno al 1094. Duh non è rimasto a lungo a capo della nuova diocesi, ma era una persona molto capace ed ha chiese già esistenti come cattedrale temporanea. In suo onore le scale che collegano la via Tkalčićeva con Opatovina portano il suo nome. Le mura di difesa con le torri intorno alla cattedrale di Zagabria sono state costruite durante il periodo del pericolo causato dai Turchi. Sono state costruite in tempi brevissimi, dall`anno 1512 al 1521. Durante il restauro della cattedrale verso la fine del XIX secolo una delle torri, quella di fronte all`entrata della cattedrale, è stata rimossa per lasciare libera la vista sulla cattedrale. Nonostante la modifica, queste mura di difesa rinascimentali sono tra le meglio conservate nell`Europa. Passo per passo 9 La cappella di Santo Stefano Il vescovo Stefano II (Stjepan II) ha fatto costruire nella prima metà del XIII secolo, dopo le invasioni dei Tartari, la cappella in onore al suo omonimo, Santo Stefano Primo Martire, accanto alla cattedrale. La cappella veniva usata quando nella cattedrale venivano eseguiti grandi lavori di costruzione. La cappella in stile romanico gotico è stata incorporata nel palazzo arcivescovile nel XVIII secolo. È rimasta ben conservata a tutt’oggi. I suoi affreschi gotici del XIV secolo sono un esempio eccezionale di arte croata. 10 Passo per passo La tesoreria La tesoreria della cattedrale di Zagabria fà da testimone ai 14 secoli di continuità del cristianesimo in questa regione. Gli oggetti liturgici costruiti in oro, argento, legno e pergamena sono conservati sopra la sagrestia nella cattedrale. L`oggetto più antico e il più importante è il Plenario d`avorio con 10 scene della vita di Cristo. Si trova a Zagabria dall` XI secolo. Una volta il Plenario è stato rubato da un falso conte che si è presentato come un ap- Madonna con gli angeli passionato d`arte; ne ha fatto una coppia, ha rubato l`originale e lo ha venduto in America. La truffa è stata scoperta casualmente. Oggi sia l`originale che la copia si trovano nella Tesoreria. Prima della seconda visita del papa Giovanni Paolo II in Croazia in 1998 le scene del Plenario sono state riprodotte sulle cornici d`argento dell`Evangelario che è stato regalato al Santo Padre. Anton Dominick Ritter von Fernkorn (1813 - 1878), scultore austriaco noto per i monumenti realistici dei cavalieri. Zagabria custodisce diver- se sue opere: le statue equestri del bano Josip Jelačić e di San Giorgio, il rilievo del Mercurio e la Madonna con i quattro Angeli. Finito il restauro della cattedrale in stile neogotico, davanti alla cattedrale viene costruita una fontana secondo il progetto dell`architetto Herman Bollé, il quale ha anche fatto alcuni progetti per la cattedrale. Lo scultore austriaco Fernkorn è l`autore delle sculture dorate della Madonna e dei quattro angeli che rappresentano i valori del cristianesimo: la Fede, la Speranza, l`Innocenza e l`Umiltà. La cattedrale Le mura rinascimentali Madonna con gli angeli Parco Ribnjak Chiesa di San Francesco La torre di Prišlin La chiesa di Santa Maria Petrica Kerempuh Parco Ribnjak Chiesa di San Francesco La torre di Prišlin Una volta vi si trovavano i vivai di pesce vescovili ed ogni venerdì i sacerdoti di Kaptol ci venivano a pescare. Nel XIX secolo il luogo è stato trasformato in giardino pubblico di impronta inglese. Solamente il nome del parco ricorda i tempi passati (Ribnjak = vivaio di pesce). Oggi qui troviamo piante esotiche, sculture, panchine, giostre per bambini e una cappella. Tutto ciò fa di questo parco un posto ideale per riposare, passeggiare e giocare, pur rimanendo nel centro della città. L’odierna chiesa dell`ordine francescano che si trova su Kaptol è stata costruita nel XVII secolo. La chiesa con il monastero esisteva già nel XIII secolo. Secondo la leggenda qui abitava San Francesco d`Assisi. La chiesa in stile barocco del XVII secolo era stata danneggiata nel grande terremoto del 1880 e nel processo di ricostruzione le è stata data la fisionomia esterna in stile neogotico. Le vetrate (1961 - 1964) di Ivo Dulčić con le scene della vita di San Francesco d`Assisi creano un`atmosfera speciale all`interno della chiesa. All`interno del monastero si trova una cappella di stile manieristico-barocco della fine del XVII secolo. All`interno, sulle pareti della cappella, si trovano affreschi con le immagini dell`incontro di San Francesco con Katarina Galović, un`aristocratica del XIII secolo. Il piccolo parco di Opatovina è un`oasi verde nel centro della città. Fino all`inizio della seconda guerra mondiale qui si trovavano gli orti di frutta e verdura delle case vescovili di Kaptol. Per paura di attacchi da parte dei Turchi gli abitanti di Kaptol hanno costruito, in epoca medievale, le mura di difesa intorno all`intero villaggio e non solo intorno alla cattedrale. Le parti delle mura e l˙unica torre conservata nel parco odierno fanno da testimoni dei tumultuosi tempi passati. Alla torre è stato dato il nome del comandante dei soldati di difesa, Prišlin. Durante le serate estive essa si presta a fare da scenografia naturale per spettacoli teatrali. 12 Passo per passo 3. Dolac Il mercato Dolac La chiesa di Santa Maria Petrica Kerempuh Una delle peculiarità di questa città sono i mercati all`aperto. Quasi ogni quartiere ne ha uno, ma il più noto è il mercato Dolac, nei pressi della cattedrale. Ogni giorno al mattino qui si vende frutta fresca, verdura, carne e pesce. Questo mercato è un posto speciale, spesso chiamato “ventre della città”, dove i buongustai trovano prodotti stagionali provenienti da tutte le regioni croate. All`inizio del XX secolo, a decreto dell`autorità locale, sono stati abbattuti gli edifici in zona Dolac per costruire e avviare nel 1930 un moderno mercato a tre livelli. La chiesa parrocchiale di Santa Maria del XVIII secolo è stata costruita sul posto della chiesa cistercense del XIII secolo. La chiesa a tre navate è un esempio eccellente della formazione dello spazio sacrale in stile barocco, e mostra il lusso degli altari di marmo e degli affreschi illusionistici. L`entrata nella chiesa si trova quasi nascosta sotto le arcate nel passaggio che collega il mercato con la via Tkalčićeva. La statua di Petrica Kerempuh, opera dello scultore Vanja Radauš, è stata collocata nel 1955 in una piccola piazza che di giorno ospita il mercato di fiori. Petrica Kerempuh è un personaggio della letteratura croata, profeta plebeo, furbacchione e commentatore cinico dell’attualità; una sorta di antecessore dei comici stand-up di oggi. Le sue avventure più note vengono raccontate nelle Ballate di Petrica Kerempuh (1936), opera dello scrittore Miroslav Krleža. 14 Passo per passo Miroslav Krleža (1893 - 1981), scrittore ed enciclopedista. Le sue opere hanno definito la letteratura croata del XX secolo. È nato a Zagabria, ha frequentato la scuola media a Kaptol. Le sue opere più note sono il poema Le ballate di Petrica Kerempuh, il romanzo Sull`orlo della ragione ed il dramma Signori Glembay. Krleža è stato il fondatore dell`Istituto Lessicografico (che oggi porta il suo nome) ed ha promosso diver- se enciclopedie. Durante la sua vita non sono state pubblicate le sue opere integrali, e nel suo testamento ha dato il divieto alla disposizione dei suoi manoscritti, i quali oggi sono per la maggior parte cu- stoditi ed elaborati nella Biblioteca Nazionale Universitaria a Zagabria. Nel periodo dall`anno 1993 al 1998 è stata pubblicata l`enciclopedia dedicata alla vita e opera di Krleža (Krležijana, I–III). 4. Via Tkalčićeva Marija Jurić Zagorka Ponte di Sangue La glittoteca HAZU San Giorgio Porta di Pietra La farmacia più antica Via Tkalčićeva Marija Jurić Zagorka La glittoteca HAZU Al posto di questa via pittoresca, dal nome popolare Tkalča, una volta scorreva il ruscello Medveščak. Questo ruscello divideva i due villaggi Kaptol e Gradec. Il lato orientale apparteneva al Kaptol ecclesiastico, mentre quello occidentale al Gradec laico. Vi si costruivano mulini e nel XVIII secolo vi è stata fondata la prima manifattura di stoffa di lana, di sapone, di carta e di liquori. A causa dell`inquinamento, verso la fine del XIX secolo il ruscello viene coperto e sopra di esso viene costruita la strada. Di seguito in questa via vengono riposizionati varie botteghe di artigianato, negozi, osterie e case di tolleranza che rendevano questa via vivace sia di giorno che di notte. Oggigiorno la Tkalča attira la gente di ogni età con i suoi piccoli boutique, negozi tradizionali, ristoranti e tantissimi bar. Marija Jurić Zagorka (1873 – 1957), giornalista e scrittrice croata. Proviene da una famiglia nobile e scrive con lo pseudonimo di Zagorka. Era avanti al suo tempo, essendo prima donna giornalista professionale e combattente per la parità di diritti. Scriveva romanzi popolari nei quali intrecciava storie d`amore con elementi di storia nazionale. Una delle sue opere più note è il ciclo di romanzi La strega di Grič, il racconto sulla persecuzione delle streghe a Zagabria. Il monumento, innalzato nel 1991, è opera dello scultore Stjepan Gračan. La glittoteca dell`Accademia Croata delle Scienze e delle Belle Arti (Hazu) è situata nel proseguimento della Tkalčićeva, nella via Medvedgradska, all’interno dell’ex cuoieria. L`incendio del 1938 ha distrutto la maggior parte della grande fabbrica; successivamente l`edificio industriale del XIX secolo diventa la casa delle sculture. Sono presentati qui gli originali ed i calchi in gesso di noti monumenti croati del XIX e XX secolo. Occasionalmente si organizzano le mostre d`arte moderna. 16 Passo per passo 5. Ponte di Sangue Via Radićeva La corta via che porta il nome Ponte di Sangue nel passato era il ponte che collegava Gradec e Kaptol. Il nome cruento trae origini dal fatto che nel Medioevo vi si tenevano spesso scontri tra i due villaggi per motivi economici. Il ponte è stato abbattuto nell`anno 1899, ma il nome è rimasto. Con il passare del tempo la storia di questa via diventa più bella. Nell’odierna libreria è stata aperta la prima centrale telefonica, appena undici anni dopo che Alexander Bell in America brevettò il telefono. Nel 1887 Vilim Schwarz ha ottenuto la licenza dal Ministero per lo Sviluppo e le Comunicazioni ed ha avviato la centrale per i suoi primi 45 utenti. Le streghe della Città Alta L`inquisizione ecclesiastica a Zagabria all`inizio del XVII secolo ha condannato a morte per rogo diverse persone con l’accusa di stregoneria, per le quali si credeva che sulle colline di Medvednica e di Klek. Verso la metà del XVIII secolo l`imperatrice Maria Teresa ha abolito i processi contro le streghe in Croazia. Ispirata da questi fatti storici, la scrittrice Marija 18 Passo per passo 6. Ponte di Sangue fossero associate in una setta segreta e che volassero alle riunioni spalmate d’unguente magico. Le unioni si sarebbero tenute di notte agli incroci stradali, nella Città Alta, presso la sorgente Manduševac e Jurić Zagorka, agli inizi del XX secolo, attualizza il problema della persecuzione delle donne innocenti nei suoi romanzi ed esorta le donne del suo tempo alla lotta per i loro diritti. La via ripida che porta dalla piazza centrale alla Città Alta (Gornji Grad) porta il nome del politico Pavao Radić che fu ucciso nell`attentato durante l`assemblea di Belgrado nel 1928. Prima veniva chiamata Via lunga. Le case di legno che qui si trovavano spesso venivano distrutte negli incendi; per questo motivo, col tempo, vengono sostituite con edifici in cemento di più piani. Nel XIX secolo questa via era il centro mercantile della città ed al numero 30 viene eretta la prima banca – Prima cassa di risparmio croata. Al numero 7 si trova la casa dove nacque lo scrittore Miroslav Krleža. Via Radićeva San Giorgio L`opera degli scultori austriaci Kompatscher e Winder è arrivata a Zagabria agli inizi del XX secolo come regalo della famiglia Mažuranić. La scultura si trova in questo posto dal 1994. Si tratta di uno dei pochi esempi della rappresentazione di San Giorgio nel momento in cui ha già ucciso il drago e ne rende l`onore. 7. Porta di Pietra Porta di Pietra Le catene della nave Victory Dora Krupićeva La farmacia più antica Nella Città Alta si entra per la Porta di Pietra, l`unica antica porta della città rimasta conservata. Viene menzionata già nel Medioevo e la forma odierna le viene data nel XVIII secolo quando è stata ricostruita. In quella occasione nel passaggio viene eretta la cappella della Madonna intorno all`icona, uscita miracolosamente illesa dal terribile incendio del 1731. Da quel momento la Porta di Pietra diventa un luogo di pellegrinaggio dove persone da tutto il mondo giungono per rendere grazie alla Madre di Dio. Il giorno della città di Zagabria si festeggia il 31 Maggio, il giorno festivo della Madonna della Porta di Pietra. Santa Maria è la protettrice della città di Zagabria. Le catene che dal 1878 hanno il loro posto a Zagabria provengono dalla famosa nave da guerra britannica HMS Victory. Nell`anno 1805, sotto il commando dell`ammiraglio Nelson, ha avuto luogo la battaglia navale del Trafalgar, la più importante battaglia navale condotta durante le guerre napoleoniche, nella quale la Gran Bretagna ha sconfitto la flotta di Napoleone. L`ammiraglio Nelson ha perso la vita nella fase finale della battaglia sulla nave Victory. Dora Krupićeva è un personaggio del romanzo L`oro dell`orefice di August Šenoa, primo romanzo storico croato (dal 1871). La trama si svolge a Zagabria nel XVI secolo. È un racconto tragico dell`amore tra un nobile e una cittadina. Dora è figlia di un orefice, buona, gentile e bellissima, avvelenata a causa dell`amore non corrisposto. Abitava nella Via di Pietra (Kamenita ulica), al numero 5. La sua statua di bronzo, opera dello scultore Ivo Kerdić, è stata eretta nel 1929. Nella Via di Pietra (Kamenita ulica) si trova la farmacia più antica di Zagabria, aperta nel 1355. Nicolò Alighieri, bisnipote di Dante Alighieri, autore della Divina commedia, viene menzionato come suo farmacista nel lontano 1399. La farmacia non ha smesso di operare dalla sua fondazione ed è ancora oggi in funzione. August Šenoa (1838 – 1881), scrittore di romanzi croato, narratore, poeta, critico e appendicista. È l`autore più influente e più produttivo del XIX secolo. I suoi complicazioni per una polmonite polmonite, presa mentre, come sinfdaco della città, aiutava le vittime del grande terremoto del 1880. 20 Passo per passo romanzi storici sono la parte più importante della sua opera. In essi Šenoa narra di avvenimenti di diversi periodi della storia croata. August Šenoa è morto a causa di 8. Il Museo della Città di Zagabria Via Opatička Via Opatička 10 Le imponenti facciate dei palazzi di via Opatička raccontano il passato e gli avvenimenti storici della città. Il palazzo al numero 10 di via Opatička ci fa ritornare nel XIX secolo, ai tempi della presa di coscienza dell’identità nazionale. Il palazzo a tre braccia è stato modificato in quel periodo per le necessità del Dipartimento di Liturgia e Istruzione, sede della direzione culturale e istituzionale della Croazia di quei 22 Passo per passo Via Opatička 10 Via Opatička 18 Via Opatička 18 tempi. L`entrata imponente, con il recinto di ferro ed i busti dei filosofi greci Platone e Aristotele sopra l`entrata annunciano l`atmosfera solenne della Sala d`Oro. Gli artisti più importanti del periodo tra i due secoli come Vlatko Bukovac, Celestin Medović, Oton Iveković e Robert FrangešMihanović formano il pantheon della cultura croata. Oggi vi è situato l`Istituto Storico Croato. Ai tempi dell’espansione cittadina, spinto dal desiderio di autonomia politica della Croazia come parte della Monarchia asburgica, all`inizio del XIX secolo nella Città Alta viene fondato il Palazzo Pubblico. Il palazzo in stile neoclassico sull`indirizzo odierno in via Opatička n. 18, viene occupato da membri del movimento risorgimentale croato, gli Illiri, nell’occasione della vendita delle sue azioni. Il palazzo del conte Drašković viene così trasformato nel Palazzo Pubblico nella cui sala principale, chiamata Sala risorgimentale, venivano organizzati incontri politici e si organizzavano balli. Piazza Illirica Torre del Sacerdote Illuminazione pubblica a gas La Città Alta e Kaptol hanno mantenuto l`illuminazione pubblica a gas dell`inizio del XIX secolo. Ogni giorno al tramonto due incaricati accendono più di 200 lanterne a gas. 24 Passo per passo Il Museo della Città di Zagabria Piazza Illirica Torre del Sacerdote Il museo della città di Zagabria è situato nell`edificio rinnovato dell`antico monastero delle suore di Santa Chiara, le quali danno anche il nome a questa via. Le suore clarisse arrivano a Zagabria nel XVII secolo, richieste dai signori croati le cui figlie entrano nell`ordine religioso. Le monache fondano la prima scuola femminile e, oltre all’istruzione primaria, insegnano il canto e la musica. La facciata dell`edificio era priva di finestre: un metodo di costruzione in voga al tempo, ma anche un metodo per isolare le suore dalla vita regolare, come previsto dalle regole severe del loro ordine religioso. Dall 1947 qui è situato il Museo della Città di Zagabria nel quale si possono esplorare gli avvenimenti del passato della città interpretati in modo moderno e divertente, dalla preistoria al giorno d’oggi. Il punto più settentrionale della Città Alta è Piazza Illirica che nasce sull`incrocio di tre strade. Il nome deriva dal movimento illirico, un movimento nazionale politico della prima metà del XIX secolo. La cappella con la statua al centro della piazza ed i suoni del pianoforte che si sentono dalla scuola di danza classica creano una rara atmosfera romantica. La torre, nota agli abitanti di Zagabria come Torre del Sacerdote, è stata costruita nel XIII secolo come parte della cinta muraria di difesa intorno a Gradec a causa del pericolo dall’invasione turca. Nel XVII secolo le torri e le mura perdono la loro funzione originaria, e la Torre del Sacerdote diventa un magazzino di alimentari cittadino. Successivamente viene adibito a luogo di insegnamento per le suore clarisse, mentre dal 1903 sulla cima della torre viene ospitato l`osservatorio astronomico. Passo per passo 25 9. Piazza di Marko Chiesa di San Marco Piazza di Marco è il punto centrale della Città Alta; una volta era la piazza centrale del Gradec antico. Al centro della piazza si trova la chiesa parrocchiale di San Marco costruita nel XIII secolo. Da questa fase di costruzione in stile romanico si mantengono le tre navate con le colonne massicce. Le volte in stile gotico ed il santuario vengono costruiti nella seconda metà del XIV secolo, quando è stato costruito parzialmente anche il portale orientale con 15 statue nelle nicchie, alcune delle quali realizzate nel 1420 dai maestri Parler di Praga. Herman Bollé restaura la chiesa in stile neogotico verso la fine del XIX secolo. In questa occasione viene creato il tetto con i due stemmi: del Regno Trino della Croazia, Dalmazia e Slavonia, 26 Passo per passo e della città di Zagabria. L’interno viene restaurato dal 1936 al 1938 dallo scultore Ivan Meštrović e dal pittore Jozo Kljaković. Delle opere di Meštrović qui si trovano: il grande crocifisso sopra l`altare principale, la Pietà nell`abside e la croce d`argento, nell`abside orientale la Madonna impersonata da una contadina. Kljaković ha fatto gli affreschi sui muri con scene dell`Antico e del Nuovo Testamento e, nella vicina cappella dei SS. Fabiano e Sebastiano, scene della storia croata. Chiesa di San Marco Matija Gubec La Corte del Bano Studio artistico Meštrović Il parlamento Museo storico Croato L`Antico palazzo municipale Il Museo d`Arte Naíf La Corte del Bano Il parlamento La Corte del Bano, situata in Piazza di Marco al numero 1, è la sede del Governo croato e l’ufficio del primo ministro. Il palazzo è stato costruito all`inizio del XIX secolo ed è stato la sede dei bani croati dal 1808 al 1918. Qui è vissuto ed è morto il leggendario bano Josip Jelačić. In questo luogo si mantengono le sessioni del parlamento dalla prima sessione nel 1737. Dall’inizio del Novecento assume le sembianze odierne. Qui sono state prese le deliberazioni per la scissione dall`impero Austro-Ungarico nel 1918 e dalla Jugoslavia nel 1991. Matija Gubec Studio artistico Meštrović Matija Gubec era il condottiero della grande insurrezione dei contadini in Croazia. Egli conduceva l`esercito dei contadini nella lotta contro i nobili presso le Terme di Stubice nell`anno 1573. Dopo la sconfitta dei contadini Gubec viene arrestato e portato a Zagabria. Lì viene giustiziato il 15 Febbraio dello stesso anno e, secondo la leggenda, torturato in pubblico sulla Piazza di Marco: incoronato come re dei contadini con una corona di ferro bollente e poi squarciato. Si crede che la faccia sull`angolo dell`edificio rappresenti proprio lui. Lo studio artistico Meštrović fa parte della Fondazione Ivan Meštrović, scultore croato di fama mondiale. La collezione delle sue opere è esposta nella casa in cui viveva con la sua famiglia dall`anno 1922 al 1942. Meštrović ha acquistato due case i cui proprietari nel XVIII secolo erano: fabbricatori di bottoni, un maestro di poesia, un sarto e delle famiglie di nobili. Coll`aiuto dei suoi amici Meštrović trasformò le case nel studio artistico e nell`appartamento che usava e che di seguito regalò a sua patria Croazia. 28 Passo per passo Museo storico Croato Ivan Meštrović (1883. – 1962.), il più grande scultore croato di tutti i tempi di fama mondiale. La sua biografia ha un inizio romantico: il suo talento viene scoperto quando ancora era bambino, nel suo paese natio nella Zagora. I suoi concittadini, di comune accordo, decidono di finanziargli lo studio a Vienna. Di seguito vive e lavora nelle più importanti capitali artistiche d`Europa. Le sue sculture si trovano in giro per il mondo alle esposizioni permanenti ed arricchiscono le aree pubbliche. Le sue statue equestri, Indiani, erette a Chicago negli Stati Uniti, sono famose in tutto il mondo. Palazzo Vojković – Oršić – Rauch, il palazzo barocco più noto della Città Alta, costruito verso la fine del XVIII secolo, ha spesso cambiato proprietari e abitanti. Si racconta che il primo proprietario, Vojković, ha ottenuto lo stabile attraverso matrimoni con delle donne anziane e molto ricche. Nonostante ciò, ai tempi d`oro delle carrozze e delle crinoline, i membri dell’élite sociale croato ben volentieri si radunavano ai balli ed ai concerti tenutisi nella sala al primo piano. Il palazzo è la sede del Museo storico dal 1959. Collezioni ricche di ritratti, divise, bandiere, armi, mappe e fotografie portano i visitatori a fare un viaggio attraverso la storia culturale, economica e politica della Croazia dal Medioevo fino ad oggi. Passo per passo 29 Via Ćirilometodska L`Antico palazzo municipale Via Ćirilometodska (di Cirillo e Metodio) una volta veniva chiamata via Signorile. Ancora oggi, in accordanza con l’antico nome, qui si trovano lussuosi palazzi in stile barocco delle famiglie aristocratiche di Zagabria. La via porta il nome odierno in onore dei due apostoli slavi, i fratelli Cirillo e Metodio, che nel IX secolo hanno composto l`alfabeto glagolitico, il primo alfabeto slavo. Porta lo stesso nome anche la chiesa greco-cattolica, rinnovata nel XIX secolo secondo il concetto dell`architetto Herman Bollé. L`Antico palazzo municipale è il complesso dei palazzi sull`angolo della Via Ćirilmetodska. In questo luogo si tenevano le sedute dei funzionari municipali sin dal Medioevo. Nel 1833 sullo stesso posto è stato costruito il primo teatro di Zagabria. La costruzione è stata finanziata dal mercante Kristofor Stanković dopo aver vinto alla lotteria di Vienna. Due anni dopo la fondazione, durante l`intermezzo di una recita tedesca, per la prima volta su un palcoscenico si è potuta sentire la lingua croata. Nell`anno 1840 Nomi delle vie Parecchie vie della Città Alta hanno cambiato i loro nomi durante la storia. Durante la fase di restauro 30 Passo per passo della zona sono stati ritrovati, sulle facciate dei palazzi, gli antichi cartelli con i nomi delle vie scritti in due lingue: nel dialetto caicavo del croato scritto con caratteri latini, ed in tedesco scritto con caratteri gotici. Il Museo d`Arte Naíf viene eseguito il primo spettacolo recitato interamente in lingua croata “Juran e Sofija“, scritto dal nobile Ivan Kukuljević, e sei anni dopo la prima opera croata “Ljubav i zloba” (Amore e malizia) di Vatroslav Lisinski. Dopo la Seconda guerra mondiale, la sede dell’Ufficio di amministrazione locale è stata trasferita nella parte più moderna della città mentre nell`antico palazzo municipale ancor’oggi vengono tenute le sessioni di Municipio. Per molti cittadini di Zagabria questo palazzo ha un posto speciale nei loro cuori poiché molti vi hanno celebrato il matrimonio. Il Museo Croato d`Arte Naíf è situato in una parte del palazzo signorile in stile barocco in via Ćirilmetodska, al numero 3. Questo museo viene considerato il primo museo d`arte naíf del mondo. Sono esposte qui le opere di una ventina di maestri di naíf, come Generalić, Lacković Croata e Rabuzin. Le loro opere sono piene di emozioni, simboli ed energia vitale. Passo per passo 31 10. Chiesa di Santa Caterina Galleria Klovićevi dvori La veduta da Gradec A. G. Matoš La funicolare Torre Lotrščak Piazza Katarina Il primo liceo Chiesa di Santa Caterina Il primo liceo zagabrese Galleria Klovićevi dvori La più bella chiesa in stile barocco a Zagabria domina Piazza Katarina. La costruzione della chiesa fu ordinata dai gesuiti nella prima metà del XVII secolo. La chiesa, ad una navata con sei cappelle laterali e con il santuario che finisce con un muro diritto coperto di un grande affresco illusionistico è il tipo di chiese gesuite create sul modello de “Il Gesù” a Roma. Nelle cappelle si trovano cinque altari di legno in stile barocco della seconda metà del XVII secolo e uno di marmo del 1729. La facciata frontale della chiesa è stata ricostruita dopo il terremoto del 1880, secondo il progetto di Herman Bollé. I gesuiti, ordine della chiesa cattolica romana noto per il suo impegno scientifico ed educativo, hanno fondato il primo liceo di Zagabria nell`anno 1607. La scuola si occupava dell`educazione classica regolare per centinaia di studenti di origine contadina, cittadina ed aristocratica. La Galleria Klovićevi dvori è siDietro alla chiesa di Santa tuata nell`ex monastero gesuita Caterina da Gradec si apre la sulla piazza Jezuitski trg, chiamata veduta su Kaptol e sulla cattesecondo questo ordine clericale drale, sul mercato Dolac, sulla arrivato a Zagabria dietro invito piazza centrale zagabrese e da parte di nobili croati. Il comsulle cupole monumentali del plesso del monastero si appogcimitero principale zagabrese gia alla chiesa di Santa Caterina Mirogoj nel verde della collina. ed era costruito in varie fasi, dal XVII al XVIII secolo. Oggigiorno qui si tengono esposizioni artistiche di autori nazionali e stranieri. Di fronte all`entrata della galleria si trova la scultura Il pescatore di Simeon Roksandić. Essa è la prima fontana della Città Alta, eretta nell`anno 1911. 32 Passo per passo zagabrese La veduta da Gradec 11. Viale J. J. Strossmayer Viale Strossmayer A. G. Matoš La funicolare - Uspinjača Torre Lotrščak Il Viale Josip Juraj Strossmayer, situato sotto il bastione meridionale di Gradec, è stato realizzato verso la fine del XIX secolo grazie alle donazioni dei cittadini. Porta il nome del vescovo, illuminista, politico e personaggio più autorevole della scena sociale e politica della Croazia nel XIX secolo. Nell`edificio dell`Istituto Idrometeorologico, sull`altezza di 158 metri al di sopra del livello del mare, i meteorologi ogni giorno sin dal lontano 1862 misurano e annotano le informazioni sulle condizioni meteorologiche. Sono poche le città che possono vantare una simile costanza di misurazione grazie al quale si possono studiare mutamenti climatici globali. Nel viale sotto gli alberi di castagno i passanti godono del panorama più romantico di Zagabria, in compagnia del poeta A.G. Matoš. Pur non essendo nato a Zagabria, Antun Gustav Matoš (1873 – 1914) era molto innamorato della città in cui è cresciuto. Scrive appendici, memorie di viaggio, critiche e polemiche con uno stile molto aperto, grazie alle quali sbalordisce ed anima i suoi contemporanei; il suo opus lirico è tra i più importanti della letteratura croata. Ha avuto una vita scapigliata e solitaria, scompare in età giovane e rimane ricordato come un sedizioso e sognatore. La sua scultura, opera dello scultore Ivan Kožarić, è stata inaugurata nel 1978. La funicolare che collega la Città bassa con la Città Alta, con la corsa di soli 66 metri, è il più corto sistema di trasporto pubblico a guida vincolata al mondo. La funicolare supera il dislivello di 30,5 metri in 55 secondi, può portare 28 persone e parte ogni 10 minuti. Ha trasportato i suoi primi viaggiatori nel 1890 quando ancora era alimentata a vapore: questo significa che essa è il mezzo di trasporto più antico di Zagabria poiché è stata messa in funzione un anno prima del tram a cavallo. L`unica torre conservata della fortezza cittadina medievale del XIII secolo. Nel XIX secolo in cima alla torre viene posizionata una torretta. In passato le campane della torre Lotrščak esortavano al tramonto i cittadini a tornare nella sicurezza delle mura poiché la porta della città veniva chiusa a chiave. In memoria di questi tempi passati ogni giorno, dal 1877, il mezzogiorno viene segnalato con un colpo di cannone. Esistono diverse versioni della storia riguardante l’origine del cannone: si crede che il re ungarico Bela IV nell`anno 1242 abbia lasciato un cannone come segno di gratitudine ai cittadini che l`hanno protetto dai Tartari, a patto che lo usino una volta al giorno in modo da non arrugginire. Non sappiamo se il cannone sia stato magari parte del bottino di guerra dopo la vincita contro i Turchi, ma è noto che i cittadini zagabresi ogni giorno regolano i loro orologi al tuono del cannone del mezzogiorno. 34 Passo per passo Passo per passo 35 36 Passo per passo Passo per passo 37 Via Jurišićeva Piazza Bano Josip Jelačić Via Ilica Piazza Maresciallo Tito Piazza Marulić Via Masarykova Piazza Petar Preradović Piazza Nikola Šubić Zrinski Piazza Re Tomislav Città Bassa Città Bassa 12. Piazza Nikola Šubić Zrinski 13. Piazza Re Tomislav 14. Piazza Marulić 15. Piazza Maresciallo Tito 16. Via Masarykova 17. Piazza Petar Preradović 18. Via Ilica 19. Via Jurišićeva E. Patačić Trg Ivana, Antuna i Vladimira Mažuranića 12. Piazza di Nikola Šubić Zrinski Zrinjevac La colonna meteorologica La prima fontana Il Museo archeologico La piazza prende il nome Nikola Šubić Zrinski (1508 – 1566), bano croato ucciso nella difesa eroica del Szigetvár dai Turchi. Nella nostra città ricca di piazze verdi Zrinjevac è la più conosciuta. Risulta difficile immaginare che alla fine del XIX secolo questo luogo era un pascolo che ospitava il mercato del bestiame. Questo spazio è stato trasformato nel viale lussuoso con i platani importati da Trieste, con il padiglione musicale, fontane e busti dei personaggi di fama. Zrinjevac è la prima di una serie di otto piazze ideate dall’ingegnere Milan Lenuci nel suo progetto di sviluppo urbanistico. Questa serie di piazze viene chiamata Ferro di Cavallo di Lenuci in suo onore, e richiama nella sua forma la Ringstrasse di Vienna. Qui si inizia la passeggiata attraverso la Città Bassa, galleria all’aperto della cultura cittadina del XIX e del XX secolo. Sin dal lontano 1884 questa colonna misura le condizioni meteorologiche. E’ stata un regalo alla città di Zagabria da parte del medico Adolf Holzer. Vale la pena fermarsi di fronte alla colonna di marmo, controllare la temperatura e la pressione dell`aria, controllare l`ora esatta sul suo orologio. Nel XIX secolo molti cittadini benestanti hanno regalato alla città degli oggetti di valore, come ad esempio il vicino padiglione musicale. La prima fontana zagabrese è stata eretta poco dopo l`inaugurazione dell`acquedotto a Zagabria nell`anno 1878. È stata progettata dall`architetto Herman Bollé e rinfresca i passeggeri durante le calde serate estive. A causa del suo aspetto particolare è stata chiamata Fungo Porcino (Vrganj). Nel palazzo in stile storicistico Vranyczany-Hafner a Zrinjevac si trova il Museo archeologico che nel suo patrimonio di circa 400.000 artefatti espone molti segreti archeologici. Il libro di lino zagabrese ha una storia affascinante ancora inesplorata. Il corpo della moglie del sarto di Tebe era avvolto nel tessuto di lino sul quale è riportato il calendario liturgico etrusco. Oggi questo telo è il più antico testo etrusco conservato, non ancora del tutto decodificato. La donna di Salona, secondo il parere di parecchie persone, è il più bel ritratto della scultura romana ed è di certo l`inquilina più graziosa del museo. Si trova qui anche la colomba di Vučedol, il più famoso reperto archeologico croato, parte di un rituale mistico della cultura eneolitica risalente a 3000 anni a.C. 40 Passo per passo Passo per passo 41 La colonna meteorologica La prima fontana Il Museo archeologico HAZU – Accademia Croata Galleria Moderna HAZU L`Accademia Croata delle Scienze e delle Belle Arti, l`istituzione più importante nel campo scientifico ed artistico croato, si trova nel palazzo in stile neorinascimentale, costruito esclusivamente per questo scopo nel 1880. Nell`atrio viene custodita la lapide di Bescanuova in originale, una lapide con una delle più antiche scritte in lingua croata a caratteri glagolitici, risalene al periodo a cavallo tra i secoli XI e XII. Nella Galleria dei Maestri Antichi di 42 Passo per passo Galleria Moderna Strossmayer sono custodite le opere create dal XV al XIX secolo, collezionate da J.J. Strossmayer, fondatore dell`Accademia. È inevitabile visitare il quadro Abramo sacrifica Isacco di Federico Benković che evoca in modo maestrale la tensione del momento emotivo in cui il padre sacrifica il figlio primogenito. Di fronte all`Accademia, in un palazzo di stile storicistico, è situata la Galleria Moderna, il museo di arte figurativa moderna croata del XIX e XX secolo. Due secoli di pittura e scultura croata sono presentati dagli autori più conosciuti. Le opere sono esposte cronologicamente: dalla rappresentazione degli eventi storici nei quadri di Oton Iveković e Vlaho Bukovac, al simbolismo misterioso della Secessione croata, alle ombre morbide e poetiche del pittore Emanuel Vidović. Sono esposte le opere di valore dei pittori Kraljević, Račić e Becić dagli inizi del XX secolo, un periodo movimentato della cultura artistica europea. In esposizione permanente si trova anche una selezione delle opere degli autori contemporanei affermati. Passo per passo 43 13. Piazza Re Tomislav Re Tomislav La stazione ferroviaria principale Il monumento al re Tomislav, primo re croato, si trova sull’omonima piazza. Questo guerriero coraggioso ha difeso la Croazia continentale dagli attacchi di conquista degli Ungheresi e per la prima volta ha unito tutte le regioni croate in un paese unico. Il sovrano saggio decide di trasformare il principato nel Regno di Croazia e così, nel 925, è stato incoronato con la benedizione della Santa Sede. La sua morte tre anni dopo rimane ad oggi avvolta nel mistero. Nella storia croata il re Tomislav si afferma come il personaggio più illustre tra i grandi del passato. Lo scultore Robert FrangešMihanović ha creato la sua statua equestre nell`anno 1938, ma a causa di tante polemiche e dello scoppio della Seconda guerra mondiale il monumento venne inaugurato solamente nel 1947. Parole zagabresi furt = sempre frtalj = un quarto haustor = cancello d’ingresso plac = mercato, piazza šuster = calzolaio taubek = piccione gemišt = vino bianco con acqua minerale gassata štenge = scale špancir = passeggiata puca = fanciulla purger = abitante di Zagabria ura = orologio šnicl = bistecca gelender = corrimano kefa = spazzola fest = con forza viršle = wurstel , salsiccia di Vienna fašnik = carnevale lajbek = panciotto grincajg = misto di verdure per minestrone 44 Passo per passo Il primo treno è arrivato a Zagabria nel 1862 quando la città aveva 40.000 abitanti. Zagabria era collegata con Vienna e Budapest, centri economici e culturali. L`edificio in stile storicistico della stazione ferroviaria è stato progettato da Ferenc Pfaff, uno specialista ungherese per le stazioni ferroviarie. È stata costruita nell`anno 1892 racchiudendo una serie di piazze della parte orientale del Ferro di cavallo di Lenuci. I viaggiatori e i visitatori di Zagabria, uscendo dalla stazione ferroviaria, si trovano di fronte ad una delle più belle vedute della città con il monumento del re Tomislav, il Padiglione Artistico, il campanile della cattedrale ed i pendii verdi del monte Medvednica. Passo per passo 45 Re Tomislav La stazione ferroviaria principale Il Padiglione Artistico Hotel Esplanade Il Padiglione Artistico Il Padiglione Artistico è situato su Piazza Re Tomislav. È stato costruito in occasione dell`Esposizione Millenaria a Budapest nel 1896. La Croazia si è presentata con il proprio padiglione. Nella sua costruzione sono state adoperate le tecniche più attuali della edificazione a ossatura metallica. Ciò rese possibile lo smontaggio del padiglione a Budapest, il suo trasporto in Hotel Esplanade treno a Zagabria ed il rimontaggio sulla posizione dove si trova oggi. L`inaugurazione avviene nell`anno 1898 con la grande esposizione degli artisti contemporanei. Così il Padiglione Artistico è diventato il primo luogo d`esposizione costruito appositamente per questo scopo. Al suo interno vengono organizzate le esposizioni dei più grandi artisti croati ed internazionali. Il confortino - Licitar A Zagabria il confortino a forma di cuore, di color rosso vivace, rappresenta l`espressione tradizionale d`amore e d`affetto. Nella Croazia continentale questo dolce col miele che originalmente 46 Passo per passo era commestibile viene venduto da secoli nelle sagre e si prepara per le occasioni speciali. Si prepara con le sagome e viene vistosamente decorato. È molto ricercato anche come addobbo tradizionale per l`albero di Natale. L`albergo nei pressi della stazione ferroviaria è stato costruito in breve tempo nel 1925. Il suo scopo originale era quello di fornire alloggi di qualità ai viaggiatori dell`Orient Express, linea ferroviaria di lusso nella quale Zagabria era una delle fermate sul tragitto da Parigi a Istanbul. Qui si sono soffermati diversi ospiti rispettabili e venivano organizzati vari eventi sociali interesI guardiani congelati Gli osservatori attenti, durante la loro passeggiata per Zagabria, possono notare figure strane sulle facciate, colonne, balconi e torrette, vicino alle finestre e sopra le porte. Bestie, demoni, gufi bibliotecari, santi. L`attenzione speciale del pubblico è stata manifestata a causa della presenza della danzatrice provocante di carnagione scura Josephine Baker nell`anno 1929, per la quale le dame virtuose locali hanno mostrato il loro malcontento. Qui ha avuto luogo anche il primo concorso di bellezza, nell`anno 1926, e la ragazza scelta è stata incoronata Miss Europa un anno più tardi a Berlino. angeli e geni non sono un semplice adornamento architettonico. Si crede che tutti loro hanno una missione segreta e che solo i più fortunati li abbiano visti in azione, perché durante il giorno loro rimangono guardiani congelati. 14. Archivio Statale Croato Piazza Marulić Archivio Statale Croato Piazza Marulić viene dominata dall’edificio che prima ospitava la Libreria Universitaria Nazionale e che oggi serve all’Archivio Statale Croato. È senza dubbio il più bell’edificio dell’architettura della Secessione in Croazia, costruito nel 1913, progettato dall’architetto Rudolf Lubynski. Per la costruzione sono stati usati materiali moderni: cemento armato e costruzione in ferro. Quatro gufi che portano globi sono situati sulla parte esterna della cupola sopra la principale sala di lettura, pronunciando così la funzione dell’edificio, insieme alle allegorie della scienza e della biblioteconomia sulle facciate. Nella realizzazione di questo sfarzoso e complesso progetto hanno partecipato diversi artisti di fama. La realizzazione di ogni dettaglio, dai caulicoli della facciata ai mobili interni è stata pensata con molta attenzione. 48 Passo per passo Orto botanico Museo Marko Marulić, Testamento, letterato ed Judita, e dalle umanista avanzate dei (1450 – 1524). Ha Turchi, Marulić scritto opere in propaga i valori latino, italiano cristiani e incita e croato. La sua suoi connazionali maggior opera alla difesa della poetica è il poema patria. Marulić epico religioso spesso viene Judita in croato. denominato il Ispirato dall’eroi- padre della letna dell’Antico teratura croata. Etnografico Orto botanico Museo Etnografico Nella via che prende il nome dell’autore dell’inno nazionale croato Lijepa naša domovino, Antun Mihanović, si trova l’orto botanico. È situato vicino alla linea ferroviaria e fa parte della successione dei giardini pubblici del verde Ferro di cavallo di Lenuci. L’orto è chiuso per il pubblico d’inverno, ma ogni primavera dal XIX secolo ad oggi apre le sue porte al pubblico in una esposizione di circa diecimila specie di piante diverse, da quelle esotiche alle autoctone piante croate, l’orgoglio dell’orto. L’orto è aperto fino al tramonto e l’ingresso è gratuito, ma le regole di comportamento sono rigide: è vietato calpestare l’erba, fare chiasso, andare in bici o cogliere fiori. Il verde, i profumi e la pace ne fanno una vera oasi nel centro della città. Il Museo Etnografico si trova nel palazzo seccesionistico della ex Casa dell’Artigianato costruita nel 1903. Il museo è stato fondato nel 1919, per iniziativa di Salamon Berger, mercante di tessili e fabbricante d’origine slovacca. Il fondatore ha donato al museo una delle prime e più grandi collezioni di costumi nazionali e di tessili. Oltre ad essa i visitatori possono venire a conoscenza di vari oggetti d’uso e strumenti musicali del patrimonio etnografico croato. Sono molto interessanti le collezioni donate al museo da parte di famosi esploratori croati, i fratelli Stevo e Mirko Seljan. Loro hanno portato vari oggetti esotici indigeni dalle loro spedizioni nelle zone sconosciute dell’Africa e del Sud America nel XIX secolo. Passo per passo 49 15. Piazza Maresciallo Tito Teatro Nazionale Croato Il Teatro Nazionale Croato si trova nella piazza che oggi si chiama Piazza Maresciallo Tito, e prima era conosciuta come Piazza Universitaria o anche Piazza del Teatro. Essendo per certi versi il centro di cultura della città, la piazza viene per ultima nella successione di otto piazze verdi che insieme formano la base della piano urbanistico per lo sviluppo della città nel XIX secolo. L’architettura dello stile storicistico che interpretava le esuberanti forme barocche del Seicento è stata conside50 Passo per passo rata ideale per la costruzione di un teatro. I famosi architetti viennesi Ferdinand Fellner e Herman Helmer, autori di una quarantina di edifici teatrali in tutta Europa, hanno progettato anche questo centro zagabrese di teatro, danza e opera. Il teatro è stato inaugurato nel 1895. Da quel giorno quest’istituzione, con il suo ricco repertorio che varia dai classici internazionali alla tradizione nazionale e alle tendenze contemporanee, arricchisce la vita culturale di Zagabria. Sorgente di vita Università di Zagabria La fontana dal nome Sorgente di vita è opera dello scultore Ivan Meštrović, creata all’inizio del Novecento, quando ha trovato il suo posto davanti al Teatro Nazionale Croato. Molti la considerano una delle fontane più belle mai realizzate, per la creatività nella realizzazione, la semplicità ed il trattamento impressionistico della superficie. La fontana è il capolavoro di Meštrović, appartenente alla sua prima giocosa fase creativa. Ogni passante può interpretare a modo suo il messaggio simbolico dei nudi umani intrecciati, che stendono le mani per raccogliere l’acqua della vita, dai bambini agli anziani. Nessuno rimane indifferente davanti a quel tema universale e umanistico. Nella parte settentrionale della piazza che prende il nome di Josip Broz Tito (1892 – 1980), presidente della SFR Jugoslavija, si trova l’edifico del Rettorato dell’Università di Zagabria. L’Università di Zagabria, fondata nel 1669 e in funzione ininterrottamente da allora, è la più antica università in Croazia ed è tra le più antiche università d’Europa. Oggi consiste di 29 facoltà, tre accademie ed un centro universitario. L’edificio del Rettorato è stato costruito nel XIX secolo. All’inizio l’edificio ospitava un’ospedale, e per un periodo vi operava anche una fabbrica di tabacco. Davanti all’entrata si trova la scultura Storia dei Croati, simbolo nazionale croato, posto lì nel 1971. Il modello per quell’opera dello scultore Ivan Meštrović era un ritratto di sua madre. Passo per passo 51 Teatro Nazionale Croato Sorgente di vita Università di Zagabria Museo d’Arte e d’Artigianato San Giorgio Museo Mimara Museo d’Arte e d’Artigianato San Giorgio Nella parte occidentale della San Giorgio uccide il drago è un piazza si trova il Museo d’Arte e tema medievale ricorrente sulla d’Artigianato, fondato nel 1880. lotta del bene contro il male e Era una delle prime istituzioni sulla vittoria del cristianesimo di quel tipo in Europa. Il suo sui barbari pagani. La scultura compito primario all’inizio era la è opera dello scultore austriaco salvaguardia dei valori tradizioAnton Dominik Fernkorn. È stata nali dell’artigianato popolare e realizzata per un palazzo viennese la coltivazione dell’estetica del nel 1853. Il getto di zinco è nuovo ceto cittadino. Per questo stato acquistato e trasportato accanto al Museo viene fondata la a Zagabria, dove ha cambiato Scuola d’Artigianato, oggi Scuola diverse volte posizione. Nel Superiore delle Arti Applicate e del 1908 la statua del bronzo viene Design. L’esposizione permanente finalmente messa sul posto dove occupa tre piani e rappresenta si trova oggi e sul quale già da lo sviluppo della produzione un secolo si erge il cavaliere artistica ed artigianale dallo valoroso che uccide lo drago. stile gotico all’art-déco. Sono in esposizione le collezioni di orologi, metallo, vetro, ceramica e tessili. Il museo, inoltre, organizza occasionali esposizioni tematiche, molto ben frequentate, e anche le esposizioni dei vecchi maestri e degli autori contemporanei. 52 Passo per passo Museo Mimara Su Piazza Roosevelt, nel palazzo neorinascimentale della fine del XIX secolo, si trova una collezione eclettica di opere d’arte del Museo Mimara. Il museo è nato dalla donazione del collezionista d’arte Ante Topić Mimara ed è stato aperto al pubblico nel 1987, quando Zagabria ha ospitato le Universiadi, i giochi olimpici universitari mondiali. L’esposizione permanente è organizzata secondo un ordine cronologico di periodi storico-stilistici. Dal periodo dell’antico Egitto, all’arte greca antica, fino alla pittura ed ai disegni dei grandi maestri come Raffaello, Velasquez, Rubens, Rembrant e Goya. La collezione di vetri presenta una quantità eccezionale di oggetti artistici di valore dell’artigianato vetrario. Passo per passo 53 16. Casa Kallina Nella via di Tomaš Masaryk, primo presidente della Repubblica Cecoslovacca, vengono costruiti, a partire dal XIX secolo, importanti edifici residenziali e commerciali. Il più interessante è l’edificio angolare Kallina costruito all’inizio del XX secolo, progettato dall’architetto Vjekoslav Bastl. La facciata è rivestita in piastrelle di ceramica, ed è la terza costruzione di quel tipo nell’Europa centrale. E’ importante sottolineare che l’investitore era proprietario di una fabbrica di piastrelle ceramiche. I dettagli della facciata nello stile secessionista meritano ammirazione, mentre i pipistrelli stilizzati sono una vera sorpresa. 54 Passo per passo Casa Kallina L’appartamento dell’architetto Kovačić Il primo grattacielo di Zagabria Via Masarykova L’appartamento dell’architetto Kovačić Nella via Masarykova, al numero 21-23, all’interno dell’edificio progettato dall’architetto Viktor Kovačić è stato conservato il suo appartamento, arredato dall’architetto stesso. L’edificio, residenziale e commerciale, è stato costruito all’inizio del XX secolo, durante il periodo dell’espansione della borghesia. Viktor Kovačić (1874 - 1924) si industriava intorno alla logicità e alla praticità dell’architettura, ritenendo che gli apartamenti vengano costruiti per la gente che li abita e non per i suppellettili. Il suo appartamento in mansarda è uno di rari appartamenti perfettamente conservati, un bellissimo esempio della cultura dell’abitare degli inizi del Novecento. Nikola Tesla Il primo grattacielo di Zagabria Nikola Tesla L’angolo di via Masarykova ha l’onore di ospitare il primo grattacielo di Zagabria. L’edificio di nove piani, alto 35 metri, è stato costruito nel 1933 in un tempo record di 79 giorni lavorativi, grazie ai nuovi metodi di costruzione. I cittadini hanno iniziato a chiamarlo “il grattacielo” spontaneamente, sebbene lo stesso autore, Slavko Löwy, negava quel soprannome incisivo perché l’edificio non era granché alto. Anche se non gli concediamo il nome di grattacielo, l’edificio è uno dei primi esempi dell’eleganza razionalistica dell’architettura croata moderna nel periodo tra le due guerre mondiali. Sul luogo d’incrocio tra via Masarykova e via Teslina sorge il monumento a Nikola Tesla (1856 – 1943), inaugurato per il 150esimo anniversario di quell’eccezionale scienziato e innovatore. Nikola Tesla è nato e cresciuto in Croazia. Finite le scuole in Europa, parte per gli Stati Uniti dove trascorre il resto della sua vita. Tesla ha scoperto il campo magnetico rotativo ed ha introdotto la distribuzione elettrica polifase. Grazie al visionario Tesla oggi possiamo usare internet, radio ed i comandi a distanza. Per i suoi contemporanei egli era un mago perché non potevano capire tante delle sue invenzioni e sperimenti. Ancor oggi non sono interpretati tutti i segreti di Tesla. Passo per passo 55 17. Piazza Petar Preradović Piazza Petar Preradović Piazza Petar Preradović prende il nome dal poeta della lirica patriottica e amorosa, di professione generale (Petar Preradović 1818 – 1872). La sua statua si trova nel centro della piazza. Però il nome ufficiale della piazza è raramente in uso perché tutti la chiamano Piazza dei Fiori. Dal Trecento questa piazza ha ospitato diversi tipi di mercati, però il suo nome popolare lo deve ai numerosi negozi di fiori che la popolano. Nella parte settentrionale si trova la Chiesa Ortodossa della Santa Trasfigurazione costruita verso la fine del Ottocento sul posto della chiesa cattolica di Santa Margherita. L’atmosfera rilassata dei café all’aperto sulla piazza e lungo le vie circostanti è un esempio della cultura zagabrese rilassata e spontanea. Sorseggiando un café si concludono affari e si incontrano cari amici. Tin Ujević Il Sole Atterrato Passaggio di Miškec Il grattacielo di Napredak Ottagono Tin Ujević Passaggio di Miškec Il monumento che celebra uno dei maggiori poeti croati, Augustin Tin Ujević (1891 – 1955), è stato eretto vicino a Piazza dei Fiori nell’occasione del centenario della nascita del gran poeta. Era l’ultimo vero Bohémien, nel corso della sua vita ha sempre sfuggito alle convenzioni e viveva da vero poeta. I suoi versi, che parlano in maniera molto letterale di tutte le cose della vita, vengono insegnate ai ragazzi in scuola e tutti saprebbero recitare almeno uno dei suoi versi. Esiste una miriade di aneddotti legati alla persona di Tin, dal suo cappotto vecchio e grande, al suo cappello sempre in testa, al tempo che passava nelle osterie di Zagabria sorseggiando un bicchiere di vino. Tin rimarrà per sempre un perfetto esempio di nomade urbano. Il passaggio che collega via Masarykova con via Varšavska prende il nome di Miškec e dietro il nome c’è una storia umana commovente. Miškec, di vero nome Mihael Erdec, era un acrobata circense nel periodo precedente alla Seconda guerra mondiale, ma un incidente lo ha ridotto a vivere per strada. Ha trovato alloggio nel locale delle caldaie del cinema situato nel passaggio. Faceva piccoli lavoretti manuali e suonava l’armonica a bocca. Quelli che se lo ricordano serbano soltanto bei ricordi di lui ed è noto anche il suo grande amore non corrisposto per Štefica Vidačić, la prima Miss Zagabria. Ottagono Il Sole Atterrato L’Ottagono, la più famosa galleria di Zagabria, deve il nome alla sua parte centrale, di forma ottagonale con il soffitto in vetro. Questa galleria commerciale collega la rumorosa e affollata Ilica con l’atmosfera rilassata di Piazza dei Fiori. L’imponente edificio ad uso abitativo e commerciale della exPrima Cassa di Risparmio Croata è stato eretto verso la fine dell’Ottocento in un tempo record di soli 15 mesi. Una costruzione così veloce è stata possibile grazie alle nuove tecnologie architettoniche. Sicuramente la più famosa scultura contemporanea di Zagabria è il Sole Atterrato di Ivan Kožarić. Questa sfera dorata realizzata in fibra di vetro viene esibita per la prima volta di fronte al Teatro Nazionale Croato. Di seguito una versione nuova e più duratura della scultura, realizzata in bronzo, viene sistemata in via Bogovićeva. La scultura rappresenta un sole semplice ma allo stesso tempo insolito ed incuriosisce i passanti che la scorgono in mezzo alla foresta di tavolini, ombrelloni e Cravatta La Croazia è patria della cravatta, un accessorio inevitabile di ogni uomo d’affari. I militari croati che servivano il re francese durante la Guerra 58 Passo per passo dei trent’anni nel Seicento portavano al collo dei fazzoletti che hanno destato l’interesse dei parigini, da sempre molto attenti alla moda. Questo dettaglio Il grattacielo di Napredak accessorio, detto à la croate, era di particolare interesse al Re Sole Luigi XIV e da quel momento la cravatta è entrata in voga conquistando tutta l’Europa. sedie dei bar. Alcuni provano a farla rotolare, altri invece si chiedono quanto può valere una pepita d’oro così grande. Questa scultura ha anche ispirato la creazione del “sistema solare di Zagabria”: i nove pianeti del sistema solare sono stati disposti in giro per Zagabria secondo criteri rigidi di astrologia ed aritmetica calcolando la loro distanza rispetto al Sole, e trovarli tutti è una sfida particolarmente interessante per i più avventurosi. L’angolo delle vie Bogovićeva e Gajeva dal 1936 viene accentuato dall’edificio residenziale-aziendale della Società culturale Napredak. L’edificio a sette piani con il solaio ovale è opera dell’architetto Stjepan Planić. Ai tempi della sua costruzione veniva considerato un vero e proprio grattacielo, e continua ad essere chiamato tale. La facciata dell’edificio ricorda la ruota dentata, una parte del marchio della Società Napredak. Il colore azzurro della facciata è un omaggio dell’architetto all’architettura tradizionale ed al solfato di rame. Nelle parti rurali della Croazia il solfato di rame si usa per la protezione della vite dalle malattie. Passo per passo 59 18. Ilica Ilica La più famosa via di Zagabria è Ilica. Per tanto tempo, con la sua lunghezza di 6 chilometri, era la via più lunga della città; oggi è soltanto quarta, per colpa dei nuovi viali più lunghi. Cionostante, Ilica ha mantenuto una vitalità piena e ricca, riservandosi il ruolo di arteria principale della città con i suoi numerosi negozi, uffici amministrativi, teatri, e addirittura la prima fabbrica di birra. È una delle poche vie che mantiene il suo nome invariato dal XV secolo. Siccome è posizionata sull’asse est-ovest, è nota anche per il sole abbagliante quando nel pomeriggio vi dirigete per essa verso ovest. 60 Passo per passo A. K. Miošić Il tram Il tram zagabrese è uno dei simboli della città. Nel lontano 1891 per le vie di Zagabria ha iniziato ad operare il tram trainato da cavalli. Questo tipo di trasporto pubblico non era tanto veloce e nel 1910 viene sostituito con il tram elettrico. Dieci anni dopo, tutti i tram zagabresi vengono tinti di azzurro, il colore ufficiale di Zagabria. Attualmente la città ha una rete di 15 linee diurne e 4 notturne. Via Mesnička, una delle poche vie ancora pavimentate con gli storici cubi di granito, sin dai tempi medievali porta il nome dei propri abitanti: i macellai (mesnica = macelleria). Il monumento ad Andrija Kačić Miošić (1704 –1760) è situato in fondo alla ripida via che collega Ilica con la Città Alta. Il monumento al frate, poeta e illuminista Kačić Miošić è stato eretto nel 1891, opera dello scultore Ivan Rendić. Il canzoniere di Miošić Razgovor ugodni naroda slovinskoga è stato pubblicato per la prima volta nel 1756 e rimane tutt’oggi, con oltre 70 edizioni, l’opera più letta in lingua croata. Passo per passo 61 A. K. Miošić Piazza Britannica Chiesa di San Biagio Penkala (Penna stilografica) Uno strumento piccolo ma molto importante per la scrittura è stato inventato proprio a Zagabria. All’inizio 62 Passo per passo del Novecento un’invenzione pratica di Slavoljub Penkala ha sostituito la piuma e l’inchiostro. In brevissimo tempo la “penkalomania“ ha conquistato il Piazza Britannica Chiesa di San Biagio Britanski trg (Piazza Britannica) è una piazza pittoresca che porta diversi nomi popolari: Piazza d’Ilica oppure Mercatino. Di mattina nei giorni feriali vi si trova il mercato di frutta e verdura fresca. La piazza rappresenta anche un posto di ritrovo per amici e luogo preferito per duelli di scacchi, mentre nel finesettimana si trasforma in una mostra d’antiquariato all’aperto. Amanti dell’antichità, dell’arte, dei vecchi dischi o fumetti troveranno qualcosa che gli si addice oppure passeranno la mattinata a sorseggiare un caffé sotto il sole. La chiesa di San Biagio (di Sebaste), santo e martire famoso per i suoi miracoli di guarigione, si trova all’incrocio tra Prilaz Gjure Deželića e via Primorska, a pochi minuti di cammino dal Teatro Nazionale Croato. L’architetto Viktor Kovačić ha progettato questa chiesa monumentale, con una combinazione di costruzione bizantina, di edilizia tradizionale croata e delle tenden- mondo. Comincia la produzione della penna a sfera e della stilografica a Zagabria e l’esportazione in una settantina di paesi del mondo. Il pioniere della scrittura moderna, il signor Penkala (1871 – 1922), ha anche costruito il primo aeroplano croato il quale ha volato per la prima volta nel 1910. ze contemporanee dell’architettura dell’inizio del Novecento. La costruzione della chiesa comincia nel 1912 ma i lavori vengono interrotti a causa della guerra. La cupola di cemento armato è la prima di questo tipo di costruzioni in Croazia. Durante il periodo natalizio in chiesa viene esposto un presepe bellissimo, opera dello scultore Vojta Braniš del 1916. 19. Via Jurišićeva Stjepan Radić La posta Via Jurišićeva Via Jurišićeva porta dalla principale piazza zagabrese all’est della città. Oltre ai palazzi delle istituzioni finanziarie vi si trova dal 1904 il grande edificio delle poste. All’inizio della via, di fronte alla storica libreria di Radić, potete ammirare il monumento a Stjepan Radić (1871 – 1928). Questo prominente politico e patriota croato è stato ucciso in un attentato nel parlamento di Belgrado. Era un abilissimo oratore e rimane ad oggi il politico più popolare in Croazia. 64 Passo per passo Via Novakova Via Vlaška August Šenoa La Borsa HDLU La Borsa Viktor Kovačić, architetto croato (1850 – 1937). Con le sue idee progressistiche ha esercitato una forte influenza sull’architettura dei suoi tempi, all’inizio del XX secolo. Egli accentuava la responsabilità sociale dell’architetto. Raccomandava la funzionalità dell’architettura che risponde alle esigenze contemporanee ed alle pretese alla comodità rifiutando la falsità dello storicismo. Nelle sue opere, prevalentemente situate in Zagabria, riesce a unire la tradizione con il contemporaneo. È considerato il precursore dell’era moderna dell’architettura croata. Alla fine di via Jurišićeva, su Piazza Hrvatskih Velikana, si trova l’edificio, progettato dall’architetto Viktor Kovačić ed eretto nel 1922 per ospitare la borsa. La Borsa di Merci e Valori esiste a Zagabria dal 1907, però per motivi politici ha avuto diversi periodi di inattività. La Borsa viene chiusa nel 1945 perché un istituzione votata al profitto non poteva fare parte del programma socialista. Kovačić usa elementi classici semplici che rispecchiassero la sobrietà dell’istituzione. Oggi l’edificio ospita la Banca Nazionale Croata. HDLU Via Novakova Via Vlaška La piazza nelle vicinanze, Trg žrtava fašizma, viene adornata dall’edificio che ospita la Società Croata delle Arti figurative (HDLU), nel quale si organizzano esposizioni e manifestazioni culturali. Questo spazio espositivo singolare, dal piano circolare, nasce dall’idea dello scultore Ivan Meštrović. Eretto nel 1983 come il padiglione artistico, durante la Seconda guerra mondiale viene trasformato in una moschea e gli vengono aggiunti minareti. Anche se questo luogo ospita la Società delle Arti Figurative da diverso tempo, gli zagabresi continuano a chiamare quest’edificio eccezionale con il nome di džamija (moschea). Il corso irregolare di via Novakova si trova vicino a via Vlaška e al parco Ribnjak. Presenta un esempio interamente conservato di case familiari costruite nello stile della scuola zagabrese di architettura moderna. Come nel resto d’Europa, l’architettura del primo Novecento si dedica al miglioramento della qualità di vita. Vengono utilizzati nuovi materiali ed è prevalente la costruzione di tetti piani, un’innovazione per quei tempi. La scuola zagabrese con la nuova generazione di architetti croati combinava, nel suo approccio alla progettazione, le due correnti internazionali di funzionalità e formazione organica. Via Vlaška mantiene immutata anche nel XXI secolo la sua atmosfera tradizionale, grazie alle antiche case borghesi a un piano e botteghe artigianali. Si stende sotto le mura che circondano la cattedrale nella parte orientale della città. Prende il nome dai suoi abitanti di una volta: i negozianti italiani che vi operavano. In questa via è nato il letterario August Šenoa e proprio lì è stato eretto il monumento che lo mostra appoggiato su una colonna per affissi. Su di essa è stampata una poesia di Šenoa che racconta della sua bella e fiera città nativa a cui il poeta teneva enormemente. 66 Passo per passo Paprenjak Pan pepato Un dolce aromatico – il pan pepato – è una vecchia ricetta della Zagabria d’altri tempi, ma viene preparato ancora oggi. Viene preparato con un’insolita combinazione di ingredienti: miele, noci e pepe. Questo fa di lui un dolce molto popolare d’inverno e nel periodo natalizio. Quel boccone dolce-piccante si gusta meglio con una tazza di thé caldo. È utile sapere che quel dolce friabile con tempo acquista un sapore più ricco. Passo per passo 67 Centro allargato Museo Tecnologico Viale Vukovar Il Museo d’Arte Contemporanea Fiume Sava Bundek Jarun Mirogoj Parco Maksimir Medvednica Centro allargato Museo Tecnologico Viale Vukovar Il Museo d’Arte Contemporanea In via Savska, la strada molto trafficata che unisce il centro città con il fiume Sava, si trova il Museo Tecnologico. Ed è proprio li, nell’innovativo edificio costruito in legno ed eretto negli anni cinquanta, che si conservano i conseguimenti scientifici e tecnici. I visitatori hanno la possibilità di passare dalle miniere alle stelle. Qui sono esposti i tram trainati da cavalli, vengono presentati gli inizi dello sviluppo dell’astronautica e le navicelle spaziali. I visitatori possono anche provare loro stessi a replicare uno degli esperimenti del famoso Nikola Tesla. La Croazia è il paese di inventori di fama: oltre a Tesla esistono anche Faust Vrančić e Ruđer Bošković, le cui storie vengono raccontate nel MuseoTecnologico. Dopo la Seconda guerra mondiale comincia un periodo davvero ricco e creativo per l’architettura croata. In quel periodo nasce viale Vukovar, progettato per essere un viale che ospitasse grandi edifici residenziali ed istituzioni statali. In quel periodo gli architetti croati, da sempre influenzati dalle correnti europee, hanno accolto i dettami del realismo socialista ed hanno iniziato a costruire edifici con il principale scopo di fornire abitazioni qualitative, come l’edificio di Drago Galić. Comincia la costruzione dello straordinario Palazzo Municipale, progettato dall’architetto Kazimir Ostrogović. Poco dopo viene costru- A Zagabria Nuova si trova il nuovo Museo d’Arte Contemporanea che apre le sue porte ai visitatori ed agli amanti dell’arte. Il pubblico può ammirare l’allestimento permanente delle collezioni croate e straniere dell’arte contemporanea dagli anni ‘50 del XX secolo fino ad oggi. Nell’edificio di recente costruzione che si estende per quasi 15.000 metri quadrati, gli zagabresi e gli ospiti della loro città possono venire a conoscere opere originali della scultura, pittura, fotografia, film, video, istallazioni o performance, di autori croati fino a quelli di fama internazionale. Periodiche esposizioni seguono i trend del momento nel mondo artistico. 70 Passo per passo ita la Sala concertistica „Vatroslav Lisinski“, che prende il nome del compositore della prima opera croata „Ljubav i zloba“ (Amore e malizia). Vicino alla Sala concertistica, negli anni Novanta viene costruito il nuovo edificio della Biblioteca Nazionale Universitaria con un corpus di 2 milioni e mezzo di libri custoditi su 114 chilometri di scaffali. Passo per passo 71 Bundek Fiume Sava Jarun Nei pressi del fiume Sava potete trovare Bundek, 35 ettari di tranquillità nel verde della natura, a due passi dal centro della città. Gli zagabresi vi vanno a trascorrere il finesettimana facendo sport, passeggiando o riposandosi. Il parco è particolarmente adatto ai bambini perché offre campi da gioco ben attrezzati, adatti a tutte le età. Gli amanti della pesca vi vanno a pescare nei laghi popolati da anatre e cigni. Sava è un fiume lungo 940 chilometri, ed è uno dei tre maggiori fiumi di Croazia. Sorge in Slovenia e sbocca nel Danubio. Il fiume Sava ha avuto un ruolo enorme nella creazione della città di Zagabria. La città è cresciuta prima sulla sponda settentrionale del fiume, ma dopo la Seconda guerra mondiale si espande anche sulla sponda meridionale: quella parte della città si chiama Novi Zagreb (Zagabria Nuova). Nel passato Sava proteggeva la città dai nemici, però con i suoi frequenti straripamenti presentava anche una minaccia per i cittadini. Successivamente alla grande alluvione del 1964 che ha inondato la città il fiume viene arginato con la costruzione di canali. Il fiume Sava unisce e divide le due sponde della città. Nella parte orientale della città si trova il lago Jarun, il cosiddetto mare di Zagabria. Jarun è formato dal lago Maggiore e dal lago Minore, i quali si sono formati nella zona dove venivano effettuati scavi di ghiaia, durante la catastrofica alluvione del 1964. I laghi vennero risanati e sistemati negli anni Ottanta del XX secolo per far fronte alle esigenze delle Olimpiadi Universitarie del 1987. Il lago è stato sistemato per gare di canottaggio, sono stati costruiti 72 Passo per passo campi sportivi e la pista ciclabile, facendo di Jarun il più grande centro ricreativo sportivo di Zagabria. Le spiagge di ghiaia d’estate si affollano di bagnanti. Oltre ai laghi, Jarun ha le isole: Isola delle Universiadi, Isola Trešnjevka, Isola della Gioventù Croata, Isola dei Canottieri, Isola Selvatica, Isola d’Amore. Durante il giorno Jarun è pieno di passanti, sportivi e salutisti, e di notte i vari club sulle spiagge del lago attraggono le persone in cerca del divertimento. Passo per passo 73 Mirogoj Situato fuori dal centro città, ai piedi del monte Medvednica potete trovare Mirogoj, il cimitero principale di Zagabria. Prima della formazione di quel cimitero, alla fine del XIX secolo, Zagabria aveva altri dieci cimiteri. Le arcate monumentali, i padiglioni e le cupole sono opera dell’architetto Herman Bollé. Vi vengono seppel- 74 Passo per passo lite persone di diverse confessioni religiose. Il primo funerale è stato dell’insegnante di scherma Miroslav Singer nel 1876. Il cimitero Mirogoj è un posto di vera pace per i defunti ed è uno dei più bei cimiteri d’Europa, essendo allo stesso tempo un parco bellissimo ed una galleria d’arte all’aperto. Herman Bollé, architetto e urbanista (1845 – 1926). L’architetto nato in Germania arriva a Croazia nel 1876 per occuparsi della restaurazione della Chiesa di San Marco nella Città Alta. Da allora rimane a Zagabria e gioca un ruolo fondamentale nella creazione di progetti architettonici e urbanistici dopo il terremoto catastrofico del 1880. I suoi progetti più importanti sono la restaurazione della Cattedrale in stile neogotico, che assomiglia alla cattedrale di Colonia, la città nativa di Bollé, le neorinascimentali mura del cimitero Mirogoj ed il Museo d’Arte e d’Artigianato. Parco Maksimir Medvednica Nella zona orientale della città, non lontano dalla piazza principale della città, si trova il parco Maksimir. Quando è stato aperto nel 1794 era il primo parco urbano dell’Europa sudorientale. IL vescovo zagabrese Maksimilijan Vrhovac ha fatto trasformare il bosco di quercia circondata dai prati e intersecato dai ruscelli in un giardino alla francese. Prendendo il nome del suo fondatore, il giardino è stato nominato „Maksimilijanov mir“ (La pace di Maksimilijan) ovvero abbreviato: “Maksimir“. Il parco rimane tutt’oggi un’oasi di pace nel verde profondo, il posto giusto per riposarsi e per l’attività fisica. In una parte del parco nella prima metà del XX secolo è stato fondato lo zoo che ospitava, ai tempi, soltanto tre volpi e tre gufi. Nell’odierno Zoo di Zagabria sulla superficie di 7 ettari oggi convivono 275 specie degli animali. Zagreb è una delle poche città che possono vantare un parco naturale a due passi dal proprio centro. Quel parco è Medvednica, con Sljeme, la vetta del monte che protegge Zagabria dai freddi venti settentrionali. Questo monte è meta d’escursione prediletta degli zagabresi. Per arrivare alla vetta, che si trova a 1035 metri di altezza, si possono seguire numerosi sentieri montani e, arrivati alla destinazione, una sosta d’obbligo comprende la consumazione di un tradizionale piatto di fagioli. Sebbene oggi gli orsi non ci sono più, una volta il monte Medvednica ne era densamente popolato e deve anche il suo nome proprio a quell’animale (medvjed = orso). Nei primi giorni dell’anno, ormai per tradizione, sul monte si radunano i migliori sciatori del mondo per partecipare alla gara sciistica di Zagabria, una delle tappe della Coppa del Mondo di Sci. Passo per passo 75 Editore: Ente turistico della città di Zagabria Autore del testo: Martina Petrinović Traduzione: Mediatranslations Revisione: Rachele Arcese e Marco Bergonzoni Ente turistico della città di Zagabria 10000 Zagabria Kaptol 5 www.infozagreb.hr [email protected] Fotografie: Želimir Horvat Juraj Kopač Željko Krčadinac Patrik Macek Ivo Pervan Tomislav Rastić Tomislav Šklopan Ivor Vodanović Goran Vranić Archivio AMZ Archivio HAZU Archivio TZGZ Galleria fotografica MGZ Art designer: Ivan Doroghy Designe e impaginazione: DZN Studio Stampa: Kerschoffset ISBN 978-953-228-026-5 Passo per passo 77 78 Passo per passo