Prot. n. 18219/RCR/gs All`Ill.mo Sig. Presidente IIIa

annuncio pubblicitario
Prot. n. 18219/RCR/gs
All’Ill.mo Sig. Presidente
IIIa Commissione
Consiglio Regionale della Lombardia
Dott.ssa Margherita Peroni
Ai Consiglieri
IIIa Commissione
Consiglio Regionale della Lombardia
Milano, 28 settembre 2010
Facendo seguito all’audizione del 22 settembre u.s. trasmettiamo
osservazioni/proposte dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano.
alcune
Premettiamo che l’Ordine è un Ente ausiliario dello Stato (Ente Pubblico non economico) la
cui funzione è tutelare il cittadino/paziente gestendo l’Albo Medici e Odontoiatri e sorvegliando
l’etica e la deontologia dell’atto medico. In un futuro abbastanza prossimo (come da DDL appena
licenziato dal Governo) gli Ordini dovrebbero diventare garanti della qualità professionale.
Nonostante ciò nel testo del PSSR l’Ordine non è presente e riteniamo che questo possa
essere di danno soprattutto al cittadino fruitore del Servizio Sanitario Regionale (SSR).
LA
NOSTRA PROPOSTA È QUELLA DI COSTITUIRE A LIVELLO REGIONALE ALCUNE
COMMISSIONI PERMANENTI CONGIUNTE, DA CONSULTARE OGNI QUAL VOLTA LA GIUNTA O IL
CONSIGLIO SI TROVINO AD EMANARE DGR O LEGGI REGIONALI CHE CAMBINO LE REGOLE DI
SISTEMA NEL SSR.
Molti passaggi applicativi del PSSR dovrebbero essere attuati con la consulenza e la
collaborazione dell’Ordine. A titolo di esempio ne riportiamo qualcuno con un breve commento:
-
SISTEMA DEI CONTROLLI – QUALITA’ ED EFFICACIA: l’Ordine, in qualità di
organismo tecnico super partes ed esperto degli aspetti etico-comportamentali, può aiutare a
scegliere gli indicatori di processo e di risultato.
-
SISTEMA INFORMATIVO SOCIOSANITARIO: è utile la consulenza dell’Ordine per
evitare che il sistema vada verso un’eccessiva burocratizzazione delle professioni mediche e
odontoiatriche e verso un controllo della spesa sanitaria che si concentri solo sul risparmio
invece che sulla appropriatezza. L’Ordine sarà inoltre utile nel fornire la propria competenza
nel campo della tutela dei dati sensibili del paziente.
-
POLITICHE DEL PERSONALE – PROFESSIONALITA’: il coinvolgimento dell’Ordine
professionale migliorerebbe i servizi erogati e aiuterebbe ad indirizzare più correttamente gli
sviluppi futuri del PSSR. Un esempio del primo caso sono le tante strutture lombarde che
utilizzano personale medico con contratti libero-professionali al limite del decoro: questo
non fa bene al livello dei servizi erogati al cittadino, soprattutto se teniamo presente che
molti di questi Colleghi lavorano in posti delicati come i Dipartimenti di Urgenza –
Emergenza. Un esempio del secondo caso è l’auspicio nel PSSR della diffusione di gruppi
integrati di Medici, Specialisti, ecc., di cui però pochi, al momento, hanno misurato e
comparato alcuni indicatori condivisi e il reale gradimento dei pazienti relativamente a
questa modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie: la verità è che, in questo campo,
nessuno ha ancora stabilito se sia davvero utile il lavoro in gruppo.
-
FORMAZIONE: in una visione di sistema, indirizzare la formazione professionale in un
senso o in un altro significa indirizzare/influenzare il futuro medico o il medico che già
lavora sul campo. Oggi andrebbe valorizzata la buona deontologia e l’etica della professione
medica, da concretizzare in una valida alleanza terapeutica con il proprio paziente. Concetti
messi in pericolo da una deriva ingenuamente economicista: un comportamento
professionale eticamente corretto è invece l’unica garanzia per una cura di qualità (qualità
che alla distanza costa meno della non-qualità). Noi vorremmo che questi valori fossero
scritti nel Piano Socio Sanitario della Regione e nei documenti applicativi che seguiranno,
oltre che nella coscienza di ogni singolo professionista. Sarebbe bene che, sotto l’egida della
Regione, si rafforzasse ed estendesse quella collaborazione che già esiste tra Ordine,
Università Statale di Milano e Università Vita e Salute San Raffaele di Milano.
-
PREVENZIONE E PROMOZIONE DEL BEN-ESSERE: l’Ordine può dare un apporto
fondamentale nella scelta dei programmi di prevenzione e nel tipo di educazione sanitaria:
questo ad ogni livello, sia portando l’educazione sanitaria nelle scuole, sia rafforzando ciò
che ogni Medico e Odontoiatra già fa nel proprio studio, sia a livello di sistema in
riferimento alle scelte che gli Amministratori sono e saranno chiamati ad operare.
-
ACCREDITAMENTO-CONTRATTUALIZZAZIONE: uno dei nodi cruciali del PSSR e
del sistema sanitario lombardo. Come pensare che le regole dell’accreditamento possano
essere scritte senza consultare l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri?
-
ASSISTENZA OSPEDALIERA PER INTENSITA’ DI CURA: è un modello che richiede
un’attenta sorveglianza deontologica. Il rischio è che il paziente sia visto come un prodotto
da licenziare al più presto alla fine della catena di montaggio e che la disumanizzazione
porti a curare le malattie e non più i malati. Non vorremmo che a decidere cosa deve fare il
paziente sarà posto un “manager” non medico con il solo compito di ottimizzare tempi e,
soprattutto, costi.
-
RICERCA: anche in questo campo è cruciale l’intervento dell’Ordine in qualità di
organismo super partes al fine di decidere come meglio indirizzare le risorse disponibili
-
MIGLIORAMENTO DEGLI INDICATORI ECONOMICO FINANZIARI E/O DI
SERVIZIO DELLE AZIENDE SANITARIE: abbiamo già sottolineato più volte che la
scelta di indicatori condivisi di risultato (e di processo) per valutare le azioni di
miglioramento è cruciale al fine di indirizzare le azioni di cambiamento all’interno del SSR.
-
LE FARMACIE TERRITORIALI: nel massimo rispetto della professione di Farmacista,
siamo contrari ad un Medico dipendente del Farmacista, un processo che non riteniamo
realizzi l’interesse del cittadino. L’attività del Farmacista ha una forte componente
commerciale, a differenza di quella dei MMG in cui prevalgono altri obblighi e obiettivi
sulla base di un diverso modo di rapportarsi con la salute dei pazienti. Una possibile
soluzione potrebbe essere far collaborare i due Ordini dei Medici e dei Farmacisti per
decidere assieme il percorso deontologicamente più corretto.
-
L’ASSISTENZA SOCIOSANITARIA TERRITORIALE: altro tema spinoso ma innovativo.
Se vogliamo che il sociale e il sanitario si integrino in maniera corretta per portare, ad
esempio, una buona assistenza ai fragili, saranno necessarie tutte le competenze a
disposizione, nel rispetto dei ruoli e delle professionalità dei singoli operatori. Un discorso
da integrarsi con la risorsa costituita dal Terzo Settore. Un discorso non facile, ma ricco di
potenzialità sul quale, senza dubbio, l’Ordine può dire utilmente la sua.
Come potete vedere, sono molteplici i campi in cui l’Ordine dei Medici dovrebbe essere
consultato al fine di evitare di emettere provvedimenti buoni negli intenti ma lontani dal sentire
comune degli Operatori (Medici e Odontoiatri) e dei cittadini nostri pazienti.
Ribadiamo quindi la nostra richiesta/proposta di collaborazione e, nella speranza di aver
compiuto un lavoro utile e di veder acquisite le nostre richieste all’interno del PSSR e dei
provvedimenti applicativi che ne scaturiranno, porgiamo cordiali saluti.
per IL PRESIDENTE
(Dott. Ugo Garbarini)
IL VICE PRESIDENTE
(Dott. Roberto Carlo Rossi)
Scarica