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I servizi di salute mentale
N. 198
Social Skills Training
Il network cerebrale
Stelvio Sestini1, Rosanna Perone2, Christian Mazzeo3, Luigi Mansi4, Veronica Massai5, Alessandra Rispoli6, Agnese Barbacci7
Medico nucleare, PhD, UO Medicina nucleare, Nuovo Ospedale di Prato (NOP) – [email protected]
Psicologa SOS SMA 5, ASL 10 di Firenze – [email protected]
3
TSRM, UO Medicina nucleare, Nuovo Ospedale di Prato (NOP) – [email protected]
4
Medico nucleare, UO Medicina nucleare, Università Federico II di Napoli – [email protected]
5
Psicologa Progetto psicoeducazione, ASL 10 di Firenze, SOS SMA 5 – [email protected]
6
Psicologa Progetto psicoeducazione, ASL 10 di Firenze, SOS SMA 5 – [email protected]
7
Psicologa Progetto psicoeducazione, ASL 10 di Firenze, SOS SMA 5 – [email protected]
1
2
Abstract
L’imaging funzionale bio-molecolare della perfusione cerebrale regionale mediante tomografia a emissione di fotone singolo
(SPECT) è una tecnica ampiamente consolidata in ambito clinico-routinario per oggettivizzare un qualsivoglia miglioramento
clinico delle funzioni cerebrali osservato in seguito all’utilizzo di un certo trattamento mediante la fotografia in vivo delle aree
cerebrali responsabili di tale miglioramento. Attraverso l’utilizzo di tale metodica, lo scopo del presente studio è stato quello
di indagare quali fossero le aree cerebrali responsabili del miglioramento delle funzioni cognitive osservato in un gruppo di
pazienti schizofrenici con sindrome psicotica trattati con una tecnica di riabilitazione psicosociale chiamata “Social Skills
Training (SST)”, svolta presso il SOS SMA 5 dell’ASL 10 di Firenze.
Materiale e metodo
Da un punto di vista metodologico, 17 pazienti sono stati
sottoposti a indagine SPECT rispettivamente prima e dopo
1 anno di trattamento con SST svolto presso il SOS SMA
5 dell’ASL 10 di Firenze. Parallelamente all’imaging funzionale, i pazienti sono stati valutati mediante apposite
batterie di test al fine di oggettivizzare e dare una misura
alla loro situazione neuro-psicologica prima e dopo SST
(WAIS, TMT, verbal fluency, story recall test, Wisconsin).
Al fine di svincolarsi dalla soggettività che comporta una
semplice analisi visiva delle immagini della perfusione cerebrale, i dati SPECT di ciascun paziente prima e dopo
SST sono stati analizzati attraverso una procedura di
analisi statistica parametrica, a livello di voxel, mediante
un software accreditato a livello mondiale per tali scopi
chiamato Statistical parametric mapping (SPM). Ciò ha
permesso di studiare in modo oggettivo e in ciascun paziente le eventuali variazioni statisticamente significative
della perfusione cerebrale regionale post-SST rispetto alla
condizione pre-SST. Il software è stato inoltre utilizzato
per rilevare la presenza di una eventuale correlazione
tra gli score clinici ottenuti dai pazienti a ciascun test di
valutazione neuro-psicologica pre- e post-SST (covariata
di interesse) con i valori della perfusione cerebrale pre- e
post-SST al fine di rilevare le aree cerebrali responsabili
del miglioramento di quello specifico test.
Risultati
I risultati dell’analisi neuro-psicologica hanno dimostrato
che tali pazienti andavano incontro a un significativo
miglioramento di alcune funzioni cognitive dopo SST, in
particolare della capacità di risolvere problemi (WAIS:
test di comprensione) e di esaminare la realtà (WAIS:
test di completamento delle figure) ovvero di funzioni essere note per essere strettamente connesse alla capacità
di adattamento sociale. Parallelamente i risultati della
analisi visiva (Fig. 1) e statistica parametrica dei dati
(Fig. 2) evidenziavano un miglioramento statisticamente
significativo (p < 0,0001) della funzione di alcune aree
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Figura 1. Sezioni coronali, sagittali e transassiali di pazienti con Schizofrenia rispettivamente prima e dopo trattamento con SST. L’analisi visiva evidenzia un miglioramento del flusso cerebrale regionale (rCBF) (e.g. incremento
del colore rosso) dalla condizione pre-SST a quella post-SST a 1 anno, in particolare nelle regioni frontali.
Figura 2. Aree cerebrali caratterizzate da un miglioramento del flusso cerebrale regionale (rCBF) dalla condizione pre-SST a quella post-SST a 1 anno (p = 0,001). Molte delle aree fanno parte del Default Mode Network. Di
queste aree, quelle direttamente responsabili del miglioramento della capacità di adattamento sociale sono le aree
corticali frontali, in particolare le pre-frontali dorso mediali (DMPFC).
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Figura 3. Nella figura in alto sono mostrate le aree corticali responsabili del miglioramento del “Problem Solving”
dalla condizione pre- alla condizione post-SST. Nella figura in basso sono mostrate le aree corticali responsabili
del miglioramento dell’“esame di realtà”.
corticali quali il pre-cuneo (BA7), il giro del cingolo posteriore (BA31), del lobulo parietale superiore (BA5,7),
della corteccia pre-motoria (BA6,8), della corteccia prefrontale dorso-mediale (BA8 mediale), della corteccia
pre-frontale ventro-mediale (BA10 mediale) e dorso-laterale (BA9,10,46), della corteccia orbito-frontale (BA47),
e della corteccia motoria pre-supplementare (BA6 mediale). L’analisi statistica evidenziava inoltre una correlazione statisticamente significativa tra il miglioramento
degli score di ciascun paziente al test di comprensione e
il miglioramento della funzione corticale nelle aree premotorie, pre-frontali laterali, orbito-frontali, pre-frontali
dorso-mediali e della corteccia pre-motoria supplementare (p < 0,0001). Analogamente, l’analisi statistica evidenziava una correlazione significativa tra il miglioramento degli score evidenziato al test di completamento
delle figure e il miglioramento della funzione corticale
nella corteccia pre-motoria laterale e in quella dorsomediale (p > 0,0001) (Fig. 3).
Conclusioni
I risultati del presente studio suggeriscono che il miglioramento della capacità di adattamento sociale dopo terapia riabilitativa con SST è correlato al miglioramento
della funzione di numerose aree della corteccia cerebrale, molte delle quali appartengono al cosiddetto Default
Brain Network, un sistema di aree strettamente interconnesse tra loro il cui funzionamento è stato dimostrato essere alterato in pazienti schizofrenici. In particolare, il miglioramento della capacità di adattamento sociale risulta
essere correlata al miglioramento della funzione di aree
corticali frontali come le pre-frontali dorso-mediali il cui
corretto funzionamento è stato dimostrato essere strategico nell’espletamento di funzioni cognitive correlate alle
performance di adattamento sociale.
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