Un farmaco italiano per far "dimagrire i tumori

annuncio pubblicitario
RASSEGNA WEB
PharmaStar
pharmastar.it
Chi siamo
Data Pubblicazione: 28/03/2013
Contattaci
Seguici anche su
Cerca nel sito
Aggiorna Adobe Flash Player
2013
Home | Italia | Ema | Fda | Cardiologia | Dolore | OncoEmatologia | Orto-Reuma | Altri Studi | Business | Altre News | Interviste | Archivio
Altri articoli della sezione
OncoEmatologia
Un farmaco italiano per far "dimagrire i tumori
NEWSLETTER
Iscriviti ora
Chemioterapico in
nanoparticelle antilinfoma promettente per
preservare la fertilità
Leucemie, nuovo
anticorpo monoclonale
promette negli studi
preclinici
Dieta ricca di soia
potrebbe avere un effetto
protettivo nel cancro al
polmone tra le donne
Epatite C, minor rischio
di HCC tra chi prende le
statine
Sindromi
mielodisplastiche,
dasatinib sembra
efficace nei pz con
trisomia 8
28 marzo 2013
Ultime 5 notizie
pubblicate sul sito
Chemioterapico in
nanoparticelle antilinfoma promettente per
preservare la fertilità
Plasma arricchito di
piastrine allevia il dolore
nel gomito del tennista
Clopidogrel pre-PTA più
atorvastatina riducono
eventi ischemici
cerebrali dopo stenting
carotideo
Leucemie, nuovo
anticorpo monoclonale
promette negli studi
preclinici
Chirurgia dell'obesità:
dopo l'intervento un
paziente su 4 inizia a
svolgere attivita' fisica
Interviste
Nanotecnologie
applicate ai tumori: le
nuove frontiere della
ricerca
Le nuove frontiere di
cura per il melanoma
cutaneo
Tweet
Uno studio congiunto Cnr, Università di Bologna e SIGMA-TAU dimostra che un farmaco
può inibire il ricambio dei grassi delle cellule neoplastiche bloccandone la crescita. La
scoperta è pubblicata su The Journal of the National Cancer Institute.
Sfruttare la "fame" di grassi delle cellule tumorali per bloccarne il metabolismo. Il gruppo
di lavoro tutto italiano, guidato da Lorenzo Montanaro dell'Università di Bologna e da
Gianfranco Peluso dell’Istituto di biochimica delle proteine del Consiglio nazionale delle
ricerche (Ibp-Cnr) di Napoli, formatosi circa 10 anni fa su intuizione del fondatore della
SIGMA-TAU , Claudio Cavazza, ha dimostrato che è possibile bloccare
farmacologicamente il metabolismo delle cellule tumorali, colpendole selettivamente.
La ricerca, pubblicata in questi giorni sulla prestigiosa rivista medica internazionale, The
Journal of the National Cancer Institute, nasce da un progetto multidisciplinare che
ha unito competenze specifiche nel campo oncologico e del metabolismo cellulare e
apre nuove e promettenti prospettive terapeutiche nella lotta contro i tumori.
L’intuizione alla base dello studio è che le cellule tumorali, a causa della loro velocità di
crescita e dalle specifiche alterazioni metaboliche che le caratterizzano, siano
strettamente dipendenti dal metabolismo degli acidi grassi per produrre, tra l’altro, le
membrane delle cellule figlie.
Montanaro e Peluso assieme ai loro collaboratori e ai ricercatori della SIGMA-TAU ,
hanno dimostrato che utilizzando un farmaco sperimentale, denominato ST1326, si
riesce ad inibire il sistema della carnitina aciltransferasi. Tale sistema è necessario per il
trasporto degli acidi grassi all’interno del mitocondrio - la centrale energetica della cellula
- dove avviene il loro metabolismo.
"In questo modo – spiegano i professori Montanaro e Peluso - vengono compromessi la
produzione e il mantenimento delle riserve cellulari di una molecola, l’acetato,
indispensabile per generare nuovi lipidi, costituenti essenziali delle membrane cellulari. Il
farmaco ha dimostrato di avere un effetto tossico selettivo, colpendo preferenzialmente le
cellule tumorali. Rispetto alle cellule sane, quelle neoplastiche risultano essere infatti
RASSEGNA WEB
pharmastar.it
Incontinenza da
vescica iperattiva: stile
di vita, ginnastica e
farmaci
Innovazione in
oncologia: dalla
diagnosi alla terapia
Nuovi farmaci e
innovazione in
oncologia
L'immunoterapia per
curare i tumori: a che
punto siamo?
Il Farmacista
ospedaliero e i farmaci
oncologici
Ultima Newsletter
Aifa, pubblicato il rapporto sulla
pubblicità dei medicinali
Italia
Ema
Fda
Cardiologia
Dolore
OncoEmatologia
Orto-Reuma
Altri Studi
Business
Altre News
Quaderni
Il brevetto nel settore
farmaceutico
molto più sensibili al farmaco, accumulano nel citoplasma i lipidi che non vengono
metabolizzati e non sono in grado di generarne di nuovi e quindi di proliferare".
Data Pubblicazione: 28/03/2013
Scarica