berlusconi feltri ed i precari

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BERLUSCONI FELTRI ED I PRECARI
altrestorie, venerdì 04 settembre 2009 - 18:16:07
Boffo si è dimesso. La vicenda sta facendo il giro della stampa internazionale con gli altri paesi increduli. In Italia pare si parli solo
di questo. La vicenda è importante, non però per il pettegolezzo come invece viene vista. Chi è la donna, chi l'uomo, se c'entrano i
servizi (eccome se c'entrano!).
E' importante perchè questa è la summa del conflitto di interessi ed un attacco totale alla democrazia.
Un presidente del consiglio, nonchè monopolista dell'informazione nel paese, paga un suo dipendente, nel caso Feltri, per
distruggere l'immagine di un uomo, direttore di un giornale, che ha osato compiere il delitto di lesa maestà. Non sarebbe mai potuto
accadere in nessun paese decente. ma noi non lo siamo più.
L'effetto va aldilà del caso singolo. Perchè probabilmente l'obiettivo era : colpirne uno per educare 100. Cosi oggi chiunque
volesse parlare male di Berlusconi , sa cosa si dovrebbe aspettare.
Ma c'è anche un altro effetto, se vogliamo forse più grave,
In questa settimana miglia di precari della scuola stanno protestando a macchia di leopardo. Sono asserragliati sui tetti, incatenati
sotto i provveditorati, in mutande per strada a manifestare. ma non se ne parla. Se si chiede in giro cosa se ne pensa, moltissimi vi
guarderanno senza capire di cosa parliate.
E questo è l'effetto delle armi di distrazione di massa. Da 15 anni, cioè da quando Berlusconi controlla la vita politica del paese, sia
dall'opposizo0ne che dal governo, dei problemi reali e dei fatti non si parla più.
Si discute se Berlusconi ha fatto bene a cacciare Zoff, Santoro e Biagi, Luttazzi e Freccero. Si discute se i girotondi portano votai a
sinistra o fanno un piacere a Silvio.
Si discute per anni su se e come cacciare Previti, un condannato in via definitiva, dai banchi del parlamento. Si discute del Lodo
Alfano, una legge che interessa solo Berlusconi. E dei relativi conflitti e problemi costituzionali che una simile legge crea.
Si discute se il premier abbia o meno portato i soldi all'estero e se ha corrotto i giudici. Si discute di nomine rai, dei palinsesti di
Raiset, di chi nominare direttore /o consigliere Rai. Si discute delle intercettazioni tra uomini Rai (Saccà e Brgamini) e lo stesso
Berlusconi che si accordano sulle strategie politico/mediatiche. Da un anno discutiamo delle prestazioni sessuali e delle puttane del
premier.
Ma dei precari no. Di quello non si parla. Come non si parla del fatto che le tendopoli in Abruzzo stanno chiudendo ma non sappiamo
dove la gente sarà sistemata, visto che i problemi sono ancora li. Cioè non si parla dei problemi del paese, della gente, ma di quello
che fa comodo o sono gli interessi di Berlusconi.
Della terribile disoccupazione, del PIL a -6 circa, della gente che non arriva a fine mese, non si fa un fiato. Del fatto che il paese sia
indietro in tutte le classifiche economiche e civili nessuno ne discute.
Ed ovviamente questo è voluto, perchè in una videocrazia, non si parla dei problemi veri, ma di quelli finti, del gossip, del
parrucchino di Berlusconi e delle sue compresse di Cialis.
Ovviamente la gente non se ne accorge. Perchè non ha gli strumenti e perchè in fondo ha paura della realtà Molto più comodo
fuggire nel sogno, nell'illusione. Cosi la videocrazia dispiega in pieno i suoi effetti.
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giuseppe galluccio
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