e20 rivista - Sec Servizi

annuncio pubblicitario
E20
SECSERVIZI
01
STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA
2015
DAL DATA QUALITY ALLA
DATA GOVERNANCE:
EVOLUZIONE
L’ESPERIENZA
MULTICANALITÀ SEC
Evoluzione dell’interazione
DI SEC SERVIZI
Banca/Cliente
Risultati raggiunti e scenari futuri
LA CIRCOLARE 263
TARGET2 SECURITIES
Nuove Disposizioni
di Vigilanza Prudenziale
Piattaforma tecnica comune
per il regolamento contestuale
delle transazioni in titoli
LA NUOVA FIRMA
GRAFOMETRICA
SU TABLET:
SEC AUMENTA
LA PERFORMANCE:
IL NUOVO MAINFRAME
Aggiornamento dell’hardware
con nuove tecnologie
la firma autografa elettronica
con valore legale
E20
EDITORIALE
SECSERVIZI
01
STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA
2015
EVOLUZIONE
MULTICANALITÀ SEC
Evoluzione dell’interazione
Banca/Cliente
DAL DATA QUALITY ALLA
DATA GOVERNANCE:
L’ESPERIENZA
DI SEC SERVIZI
Risultati raggiunti e scenari futuri
LA CIRCOLARE 263
TARGET2 SECURITIES
Nuove Disposizioni
di Vigilanza Prudenziale
Piattaforma tecnica comune
per il regolamento contestuale
delle transazioni in titoli
LA NUOVA FIRMA
GRAFOMETRICA
SU TABLET:
SEC AUMENTA
LA PERFORMANCE:
IL NUOVO MAINFRAME
la firma autografa elettronica
con valore legale
Aggiornamento dell’hardware
con nuove tecnologie
Samuele Sorato
Presidente SEC Servizi
In copertina:
L’evoluzione digitale a portata di mano
EDITORIALE
Un anno di sfide e cambiamenti
per SEC Servizi
E20
SECSERVIZI 01
STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA
2015
Editore
SEC SERVIZI S.c.p.A
Via Transalgardo, 1 - 35129 Padova
Telefono 049 2297570
E-mail:[email protected]
Fax 049 2297550
Direttore Responsabile
Robert Hassan
Progetto editoriale e grafico
SEC SERVIZI
Stampa
CENTROOFFSET MASTER
Mestrino - Padova
Il 2015 sarà un anno molto importante per SEC Servizi, un anno in
cui l’Azienda avrà, ancora una volta, la possibilità di dimostrare la
propria capacità di affrontare sfide importanti. Di fatto il difficile contesto economico in cui ancora ci troviamo ad operare ed i profondi
cambiamenti dell’odierna società ci spingono al cambiamento. Sviluppare nuovi strumenti e nuove metodologie in grado di supportare il quotidiano lavoro dei nostri Clienti: sarà questo l’Obiettivo. Oggi
più che mai mantenere alta la qualità dei servizi ad un prezzo competitivo risulta un “must” dal quale non possiamo prescindere. Le
linee guida delineate per il prossimo futuro confermano l’approccio
già intrapreso negli ultimi anni, ponendo particolare attenzione allo
sviluppo progettuale, all’innovazione e alle attività di ottimizzazione
interna in linea con le esigenze del mercato. Questi sono stati e
sempre più saranno i fattori di successo di domani.
Presidente SEC SERVIZI
Samu
Samuele
m ele Sorato
7YVKV[[VZ[HTWH[VZ\JHY[HJLY[PÄJH[H-:*®
Hanno collaborato
Aspergh Giada, Balzano Giuseppe,
Beggiato Carlo, Biscaro Manuel,
Cerreti Sergio, Cicognani Anna,
Daniele Davide, Della Ratta Vincenzo,
Esposito Scandaletti Martina, Fantin Ruggero,
Fortini Francesca, Meggiato Silvia,
Palma Mara, Quercia Antonio, Querini Pamela,
Roberti Vittory Paolo, Signorelli Renato,
Tarozzi Andrea, Zennaro Luigi, Zuppa Cesare.
Autorizzazione del Tribunale n. 1690 del
5 Dicembre 2007
E20 03
E20
EDITORIALE
SECSERVIZI
01
STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA
2015
EVOLUZIONE
MULTICANALITÀ SEC
Evoluzione dell’interazione
Banca/Cliente
DAL DATA QUALITY ALLA
DATA GOVERNANCE:
L’ESPERIENZA
DI SEC SERVIZI
Risultati raggiunti e scenari futuri
LA CIRCOLARE 263
TARGET2 SECURITIES
Nuove Disposizioni
di Vigilanza Prudenziale
Piattaforma tecnica comune
per il regolamento contestuale
delle transazioni in titoli
LA NUOVA FIRMA
GRAFOMETRICA
SU TABLET:
SEC AUMENTA
LA PERFORMANCE:
IL NUOVO MAINFRAME
la firma autografa elettronica
con valore legale
Aggiornamento dell’hardware
con nuove tecnologie
Samuele Sorato
Presidente SEC Servizi
In copertina:
L’evoluzione digitale a portata di mano
Un anno di sfide e cambiamenti
per SEC Servizi
E20
Il 2015 sarà un anno molto importante per SEC Servizi, un anno in
cui l’Azienda avrà, ancora una volta, la possibilità di dimostrare la
propria capacità di affrontare sfide importanti. Di fatto il difficile contesto economico in cui ancora ci troviamo ad operare ed i profondi
cambiamenti dell’odierna società ci spingono al cambiamento. Sviluppare nuovi strumenti e nuove metodologie in grado di supportare il quotidiano lavoro dei nostri Clienti: sarà questo l’Obiettivo. Oggi
più che mai mantenere alta la qualità dei servizi ad un prezzo competitivo risulta un “must” dal quale non possiamo prescindere. Le
linee guida delineate per il prossimo futuro confermano l’approccio
già intrapreso negli ultimi anni, ponendo particolare attenzione allo
sviluppo progettuale, all’innovazione e alle attività di ottimizzazione
interna in linea con le esigenze del mercato. Questi sono stati e
sempre più saranno i fattori di successo di domani.
SECSERVIZI 01
STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA
2015
Editore
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Progetto editoriale e grafico
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Stampa
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03 | EDITORIALE
06
Un anno di sfide e cambiamenti
per SEC Servizi
EDITORIALE
Presidente SEC SERVIZI
Samuele
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Sorato
7YVKV[[VZ[HTWH[VZ\JHY[HJLY[PÄJH[H-:*Ž
Hanno collaborato
Aspergh Giada, Balzano Giuseppe,
Beggiato Carlo, Biscaro Manuel,
Cerreti Sergio, Cicognani Anna,
Daniele Davide, Della Ratta Vincenzo,
Esposito Scandaletti Martina, Fantin Ruggero,
Fortini Francesca, Meggiato Silvia,
Palma Mara, Quercia Antonio, Querini Pamela,
Roberti Vittory Paolo, Signorelli Renato,
Tarozzi Andrea, Zennaro Luigi, Zuppa Cesare.
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E20 03
06 | INTERVISTA A
LUCIANO DALLA RIVA
INTERVISTA A
LUCIANO DALLA RIVA
Direttore Generale SEC Servizi
Il nuovo anno è appena iniziato. Un’occasione questa per fare il punto della situazione: definire lo scenario complessivo nel quale ha operato SEC Servizi
nel 2014 e comprendere quali saranno i vostri piani
per i tempi futuri.
Nuove strategie, nuovi servizi,
“giocando d’anticipo” per non
trovarci impreparati
ai continui cambiamenti...
Luciano Dalla Riva
Direttore Generale
SEC Servizi
06
6
Direttore, come è andato il 2014 per SEC Servizi?
Definirei il 2014 come un anno positivo. I risultati
del sistema bancario nazionale sono sotto gli occhi
di tutti. È stato, pertanto, un anno senz’altro impegnativo anche per SEC Servizi, un anno che però
ha permesso all’Azienda di confermare il proprio
volto, quello di una realtà sana, solida, e dinamica.
Direttore Generale SEC Servizi
Direttore, le parole chiave per descrivere la
strategia che avete messo in atto?
Curiosità e innovazione: non mi stancherò mai di
dire che la strategia vincente è quella di osservare
ed anticipare il mercato, offrendo ai clienti servizi e
tecnologie in grado di supportarli nel rinnovamento
dei prodotti, dei processi e delle metodologie di lavoro. Occorre prevedere i cambiamenti per riuscire
ad intervenire tempestivamente in tutti gli ambiti in
cui ciò è possibile..
…e nel futuro?
Nel futuro di SEC si prospetta un percorso di ulteriore evoluzione “digitale” per servire meglio i
Clienti, anche sfruttando le potenzialità offerte dalla tecnologia, per rendere la nostra organizzazione
sempre più efficiente ed agile. I profondi cambia-
E2
E20
08 | DAL DATA QUALITY ALLA
DATA GOVERNANCE:
L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI
DAL DATA QUALITY ALLA
DATA GOVERNANCE:
L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI
Risultati raggiunti e scenari futuri
Consapevolezza
del Patrimonio
informativo...
08
13
Nel corso degli ultimi anni il tema del Data Quality è
stato uno dei più trattati nel settore bancario: l’esigenza di avere informazioni affidabili e tempestive è una
necessità derivante sia dalle richieste del business
(Governo aziendale e modelli evoluti di Risk Management, Pianificazione, Marketing), sia dalle richieste
dell’autorità di vigilanza, con disposizioni che richiedono espressamente l’attestazione dei livelli di certificazione della qualità delle informazioni fornite dagli
intermediari finanziari.
Per rispondere a queste esigenze, SEC Servizi ha
avviato specifiche progettualità in ambito Data Quality già a fine del 2012, sotto la spinta dei Programmi propedeutici alla certificazione AIRB (Advandec
Internal Rating Based) dei rischi di Credito, con l’obiettivo dunque in primo luogo di garantire la qualità
delle informazioni su cui si basano i modelli interni di
rating. L’obiettivo è stato quindi rispondere ai requisiti
espressamente riportati nell’ambito della normativo,
ovvero garantire:
Q continuità nella gestione della qualità dei dati: “le
procedure di raccolta, archiviazione ed elaborazione
dei dati garantiscono il rispetto di elevati standard di
qualità”;
Q definizione di uno “standard aziendale di data policy
comprensivo dei controlli previsti e delle misure per
trattare i dati mancanti o non soddisfacenti”, che garantisca nel continuo il mantenimento della qualità
del dato, con assegnazione di ruoli e responsabilità;
Q storicizzazione “dei controlli effettuati e degli esiti, dei
dati scartati o introdotti nelle varie fasi, delle informazioni mancanti, non plausibili […]”.
Risultati raggiunti e scenari futuri
E20
LEAN THINKING
L’APPLICAZIONE DEI
PRINCIPI LEAN
AL GOVERNO DEI PROGETTI
“Filosofia del fare”
…percorso di apprendimento
organizzativo e miglioramento del
rendimento aziendale…
Come anticipato in precedenti articoli, Lean Thinking non è solo
un metodo organizzativo e lavorativo che mira a sviluppare dei
processi “snelli”, cioè liberati da ogni spreco e a valore ma è
una “filosofia del fare” orientata al miglioramento continuo. Questo approccio è quanto mai appropriato nel mondo di oggi, che
può vivere solo attraverso un’economia sostenibile: non c’è più
margine per sprecare, occorre fare sempre meglio.
Per il settore dei servizi, e in particolare dei servizi finanziari
(Banche e Assicurazioni) in cui la qualità e i costi del servizio, ma anche l’innovazione, dipendono dalla “robustezza” dei
processi e dei progetti ad essi associati questa fase diventa
fondamentale e costituisce un percorso privilegiato di apprendimento organizzativo e di miglioramento delle performance
aziendali.
L’esperienza evidenzia che il vantaggio competitivo basato solamente sulle tecnologie risulta efficace solo nel breve
termine. Per realizzare una reale sostenibilità è fondamentale
sviluppare idee, misurare e gestire efficacemente gli asset intangibili, ovvero le competenze aziendali, il lavoro di squadra,
la flessibilità, la corretta comunicazione.
SEC Servizi ha iniziato la diffusione operativa del Lean attraverso cantieri. Dopo il primo finalizzato al miglioramento della
gestione del demand ordinario, si è iniziato un nuovo cantiere
nello sviluppo dei progetti.
L’analisi della situazione attuale ha consentito di individuare chiari punti di miglioramento lavorando direttamente nel
“Gemba” col team:
Q Affidabilità delle specifiche, ossia necessità di avere chiara
comprensione delle esigenze del cliente.
Q Visione non sempre integrale dei progetti complessi.
Q Possibilità di migliorare la sincronia tra i differenti attori del
progetto (azienda, fornitori, clienti interni ed esterni).
13 | L’APPLICAZIONE DEI
PRINCIPI LEAN AL GOVERNO
DEI PROGETTI
“Filosofia del fare”
E20 13
MULTICANALITÀ
EVOLUZIONE
MULTICANALITÀ SEC
Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente
…definire un piano
evolutivo delle
Multicanalità…
Nell’attuale contesto bancario osserviamo una graduale evoluzione del rapporto Banca-Cliente che impone di rivedere in maniera strutturata il modo in cui viene oggi analizzato, compreso e
di conseguenza servito il Cliente stesso. Tale evoluzione rappresenta anche un’importante opportunità per il sistema Bancario
Italiano ed Internazionale che, con strategie differenti, le Banche
Italiane stanno cogliendo e sviluppando.
Sempre di più i canali alternativi alla Filiale sono utilizzati dai clienti
per operazioni informative/dispositive, nonostante il ruolo della
Filiale rimanga ancora cruciale soprattutto sui temi di advisory:
Q Si riduce drasticamente l’operatività in Filiale (circa il 15%
annuo in meno) con parallela crescita nell’utilizzo dei canali
self service (ATM, Internet Banking e Mobile Banking in testa
– circa il 40% in più dei versamenti totali veicolati su ATM);
il contatto umano rimane cruciale per la vendita di prodotti
complessi (in Italia circa l’80% delle vendite è ancora eseguito in Filiale mentre in Europa anche la vendita si sposta sui
canali remoti);
Q Cresce il ruolo dei canali diretti nella fase di prevendita, diventando sempre più importante per contattare e coinvolgere il
Cliente (+4% nel 2013 l’incremento dei clienti che utilizzano il
web per cercare informazioni prima di acquistare un prodotto
finanziario in Italia);
Q Il Cliente diventa sempre più “inter-canale” e orientato alle
nuove tecnologie (circa l’80% delle interazioni Banca-Cliente avviene al di fuori del canale Filiale e circa il 25% dei
clienti effettua oltre il 90% delle operazioni attraverso i canali
diretti).
La trasformazione digitale dei consumatori italiani è ormai evidente e anche i clienti delle Banche sono ormai sempre più abituati a relazionarsi con la Banca stessa, attraverso nuovi canali
d’interazione:
17 | EVOLUZIONE
MULTICANALITÀ SEC
17
Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente
E20 17
TARGET2 SECURITIES
Piattaforma tecnica comune per il regolamento
contestuale delle transazioni in titoli
...la collaborazione fra
SEC Servizi e le
proprie Banche Clienti/Socie
è la garanzia per il
conseguimento
degli obiettivi…
20
E20
Nel luglio del 2008 la Banca centrale europea ha dato avvio al progetto TARGET2-Securities (T2S), con l’obiettivo
di creare ed offrire a tutti i depositari centrali in titoli (CSD
- Central Securities Depository), una piattaforma tecnica
comune per il regolamento contestuale delle transazioni in
titoli, domestiche e transfrontaliere, sia per la componente
titoli sia per il controvalore in moneta di banca centrale.
Attualmente ogni CSD regola secondo il proprio set up
tecnico e rispettando le norme di legge nazionali. L’interazione tra CSD è inefficiente e costosa.
L’avvio di T2S, previsto per la fine di giugno 2015, si
prefigge tre principali finalità:
Q consentire agli intermediari di regolare tutte le transazioni in titoli concluse sui mercati europei utilizzando un unico conto di regolamento, con netti benefici
in termini di gestione della propria liquidità;
Q ridurre sensibilmente il costo di regolamento delle
transazioni transfrontaliere, fino a renderlo uguale a
quello delle transazioni domestiche;
Q armonizzare le modalità operative e standardizzare
i processi di regolamento, favorendo in tal modo la
competizione tra i depositari centrali nell’offerta di
servizi a più elevato valore aggiunto.
A regime pertanto T2S sarà determinante per superare
la complessità e frammentazione dell’attuale infrastruttura del mercato europeo, composto di oltre 30 diversi
sistemi di regolamento titoli, aumentando la trasparenza
e la concorrenza fra CSD europei.
La data di go-live della prima wave (ne sono pianificate quattro entro il 6/2/2017) è prevista per il 22 giugno
2015, e comprende i depositari centrali di Italia, Grecia,
Malta, Romania e Svizzera.
20 | TARGET2 SECURITIES
Piattaforma tecnica comune
per il regolamento contestuale
delle transazioni in titoli
20
somm
24 | LA NUOVA FIRMA
GRAFOMETRICA SU TABLET:
LA NUOVA FIRMA
GRAFOMETRICA SU TABLET:
la firma autografa elettronica con valore legale
… la Firma Elettronica Avanzata,
punta ad eliminare i
documenti cartacei sostituendoli
con uno strumento digitale sicuro…
24
La firma elettronica avanzata (definita dall’art. 1, comma 1, lett. q-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.
82 del “Codice dell’amministrazione digitale”) consiste
nell’«insieme di dati in forma elettronica allegati oppure
connessi a un documento informatico che consentono
l’identificazione del firmatario del documento e garantiscono la connessione univoca al firmatario, creati con
mezzi sui quali egli può conservare un controllo esclusivo, collegati ai dati ai quali detta firma si riferisce in
modo da consentire di rilevare se i dati stessi siano stati
successivamente modificati».
Costituisce una firma più forte rispetto alla firma elettronica semplice (così come definita allo stesso articolo e
comma, lett. q del “Codice dell’amministrazione digitale”) in quanto:
Q consente l’identificazione del firmatario
Q consente la connessione univoca dello stesso al documento firmato;
Q la connessione è creata utilizzando mezzi sui quali il
firmatario può conservare il controllo esclusivo;
Q consente di rilevare se i dati sono stati modificati
successivamente all’apposizione della firma elettronica avanzata.
L’art. 21, comma 2, del Codice dell’Amministrazione
Digitale dispone che «il documento informatico sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale, formato nel rispetto delle regole tecniche di cui all’
articolo 20, comma 3, che garantiscano l’identificabilità
dell’autore, l’integrità e l’immodificabilità del documento,
ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del codice civile.
L’utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile
al titolare, salvo che questi dia prova contraria».
la firma autografa elettronica
con valore legale
E20
28 | LA CIRCOLARE 263
LA CIRCOLARE 263
Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale
Nuove Disposizioni
di Vigilanza Prudenziale
La Circolare 263, emanata nel 2006, è un provvedimento di Banca d’Italia contenente le ”Nuove Disposizioni di
Vigilanza Prudenziale”.
Il 15° aggiornamento di tale circolare, pubblicato il 3
luglio 2013, inserisce nel Titolo V della normativa: il
capitolo 7 “il sistema dei controlli interni”, il capitolo
8 “il sistema informativo”,e il capitolo 9 “la continuità
operativa”.
SEC Servizi, pur non essendo soggetto vigilato, in accordo con le Banche, provvede alla verifica dei requisiti
normativi richiesti dalla 263 specificatamente per quanto
attiene le componenti erogate del Sistema Informativo e
della Continuità Operativa.
I principi fondamentali a cui si ispira l’aggiornamento e
che hanno impatto diretto su SEC Servizi, riguardano
sostanzialmente:
Q Il coinvolgimento dei vertici aziendali, ovvero la formalizzazione di un’attività di governance del sistema informativo, con un’indicazione delle responsabilità degli organi aziendali e la loro relazione con
l’outsourcer.
Q La visione integrata dei rischi, ovvero la rappresentazione del processo di analisi del rischio informatico e
correlazione con il rischio operativo
Q La definizione delle attività della funzione di sicurezza
informatica.
Q L’efficienza e l’efficacia dei controlli.
…Coinvolgimento
dei vertici aziendali;
Visione integrata dei rischi;
Sicurezza informatica;
Controlli…
24
Le scadenze:
Gennaio 2014
Q Produzione della Gap Analysis rispetto ai requisiti
espressi dal 15° aggiornamento.
28
E20
MAINFRAME
SEC AUMENTA
LA PERFORMANCE:
IL NUOVO MAINFRAME
Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie
Ad inizio 2014, SEC ha avviato un progetto di rinnovo
tecnologico della piattaforma Mainframe con l’obiettivo
di aggiornare le principali componenti hardware con le
più recenti tecnologie disponibili, in particolare dotando
l’infrastruttura di 2 nuovi elaboratori IBM zEC12 e di un
nuovo sistema storage IBM DS8870.
Le nuove macchine sono state attivate nei 2 siti (Produzione e D/R), senza interruzioni nell’erogazione dei servizi, grazie all’eccellente livello di alta affidabilità raggiunto
dall’infrastruttura mainframe di SEC.
La principale attività di progetto ha riguardato la sostituzione dell’elaboratore IBM z10 attivo nel sito di produzione con il nuovo IBM zEC12, avvenuta a metà giugno
2014.
La nuova macchina è caratterizzata dall’utilizzo di processori da 5.5 Ghz (z10 = 4.4Ghz) che, in termini di velocità di calcolo, la collocano al vertice tra quelle presenti
nel mercato informatico di tipo “Enterprise”.
L’efficienza generale della macchina è stata ulteriormente migliorata, rispetto alla precedente, grazie all’adozione di nuovi livelli di cache e di memoria, all’ampliamento
di quelle esistenti, ad una connettività più performante e
ad un firmware più efficiente.
In complesso, l’insieme di queste innovazioni tecnologiche, hanno incrementato di circa il 90% la capacità
elaborativa di ogni singolo processore installato.
Infatti i 17 processori di cui è dotato il nuovo zEC12
equivalgono, in termini di velocità complessiva di calcolo
(mips), ai 31 processori del precedente z10.
In generale i benefici ottenuti da SEC con l’attivazione
del nuovo Mainframe, si possono ricondurre ai seguenti
aspetti:
SEC Servizi
in continuo aggiornamento
per essere sempre al passo
con i tempi...
31 | SEC AUMENTA
LA PERFORMANCE:
IL NUOVO MAINFRAME
28
Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie
I VOLTI DI SEC
Professionalità,
f
condivisione, impegno e dedizione verso il proprio lavoro...
E20 31
34
BISCARO MANUEL
ANUEL
Amministrazionee e Vigilanza
Amministrazio
CICOGNAN ANNA
CICOGNANI
Centrali e Architetture
Sistemi Centra
re
“Come raggiungere
raggiung e l’obiettivo?
frenesiaa e lavorando
Evitando la frene
con inesorabile determinazione”
d terminazione”
“La felicità è qua
quando ciò che pensi,
si,
ciò che dici e ciò che fai
sono in armonia”
Aforisma Manuel Biscaro
Mahatma Gandhi
CERR
CERRETI
SERGIO
Sistemi Centrali e Architetture
“Soltanto chi esce dal labirinto
può essere
esser felice,
soltanto chi è felice
ma soltan
può uscirne”
uscir
34 | I VOLTI DI SEC
Michael Andreas Helmuth Ende
Mi
MEGGIATO SILVIA
IA
otti
Prodotti
“L’azione giusta è quella
ella
nia”
che realizza l’armonia”
Alessandroo Biral
QUERCIA ANTONIO
QU
NIO
Per
ione
Personale e Organizzazione
PALMA
P
A MARA
Sicurezza
“Non tutto ciò chee può
essere contato conta;
non tutto ciò che conta
ntato”
può essere contato”
“L’autostima NON è sufficiente…
IMPORTANTE
IMPORTANT è anche
che quello che
gli aaltri pensano
sano di NOI...
s fermaa ad ascoltare,
Solo se ci si
si ha la possibilità
poss
di migliorarci”
Albertt Einstein
Mara Palma
BEGGIAT CARLO
BEGGIATO
Finanza e Credito
Cr
ASPE
ASPERGH
A
GIADA
Progetti
Progett
“Non ho trovato la
macchina sportiva
spor dei miei sogni.
Così me la sono
son costruita io”
“Il coraggio
corag non è
la manc
mancanza di paura
capacità di vincerla”
ma la ca
Ferdinand Porsche
Nelson Mande
Mandela
E20
NEL
EL PROSSIMO NUMERO
SEC SERVIZI S.C.p.A. è una Società Consortile
per Azioni costituita fra Istituti Bancari nel 1972
con la finalità di fornire servizi di operatività
bancaria e tecnologica ai propri soci e clienti.
SEC SERVIZI si è trasformata ed evoluta nel
tempo ed oggi opera nel settore dell’Information
& Communication Technology (ICT) erogando
servizi altamente innovativi che includono application e facility management, consulenza,
formazione e assistenza a supporto di un vasto
parco di soci e clienti che cresce in modo significativo ogni anno, composto da Istituti di Credito,
Istituzioni Finanziarie e Imprese.
L’offerta modulare di full outsourcing copre tutti gli ambiti dell’Information & Communication
Technology proponendo anche soluzioni evolute di multicanalità. SEC SERVIZI vuole essere
“un leader riconosciuto nell’erogazione di servizi al settore finanziario e non, che sostiene,
sviluppa e promuove la conoscenza tecnologica e finanziaria nell’ambito della comunità
economica, scientifica e sociale”.
I servizi erogati comprendono:
Q Application Management: presidio operativo
delle applicazioni, manutenzione adattativa
e sviluppo evolutivo;
Q Facility Management & Operations: erogazione di servizi host, trattamento input/
output, servizi di telecomunicazioni e sicurezza, gestione hardware periferico, servizi
di hosting/ housing;
Q servizi di Assistenza, Formazione, Consulenza e Sviluppo progetti;
Q servizi di Printing.
L’impegno profuso nell’operare a garanzia di
una funzionale ottimizzazione dei processi
esternalizzati e la consapevolezza di dover
agire nel rispetto e nell’interesse di tutti gli
stakeholder - come sancito dal Codice Etico
aziendale adottato nel 2003 - trovano piena
corrispondenza nella mission aziendale.
SEC SERVIZI vuole essere un’azienda partner
dei propri Clienti che si avvale di competenze
qualificate e opera in stretta collaborazione
con la comunità al fine di offrire:
Q una gamma completa di servizi di elevato
standard qualitativo, tempestivi, adeguabili
al contesto e all’occorrenza modulabili;
Q servizi eccellenti, sicuri ed affidabili, capaci di garantire ai propri Clienti uno stabile
vantaggio competitivo sulle aree critiche di
business;
Q competitività sui costi in un’ottica di massimizzazione del rapporto qualità/prezzo;
Q un “sistema azienda” di elevata qualità e dimostrata responsabilità etico/sociale, in grado di promuovere, sviluppare e diffondere la
conoscenza tecnologica e finanziaria;
Q la massima valorizzazione del capitale umano, per lo sviluppo delle competenze chiave,
individuali ed aziendali.
Centralità del Cliente, condivisione delle strategie di intervento per lo sviluppo di sinergie
di competenza, completezza ed elevata qualità
delle soluzioni disponibili, rappresentano i fondamenti che SEC SERVIZI pone a garanzia di un
servizio innovativo, sicuro ed economicamente
competitivo, in grado di valorizzare e potenziare il business dei propri Soci e Clienti aggiungendo valore alla qualità dei servizi forniti.
DIAMO VOCE AI CLIENTI
Nuovi protagonisti nella
rubrica dedicata ai nostri clienti
NUOVA INTERVISTA
ISTA
AL DIRETTORE
GENERALE
Approfondimenti su strategie e
scenario economico
PROSSIMI CONVEGNI
Post redazionale dedicato
agli eventi in programma
35 | NEL PROSSIMO
NUMERO
31
Argomenti che tratteremo...
I VOLTI DI SEC
Chi saranno i volti che compongono
il team di SEC Servizi?
ARGOMENTI CHE TRATTEREMO...
nel prossimo
numero E20
numero 02|2015
ario
CONTENUTI
DI QUESTO NUMERO...
E20
numero 01|2015
INTERVISTA A
LUCIANO DALLA RIVA
Direttore Generale SEC Servizi
Il nuovo anno è appena iniziato. Un’occasione questa per fare il punto della situazione: definire lo scenario complessivo nel quale ha operato SEC Servizi
nel 2014 e comprendere quali saranno i vostri piani
per i tempi futuri.
Nuove strategie, nuovi servizi,
“giocando d’anticipo” per non
trovarci impreparati
ai continui cambiamenti...
Luciano Dalla Riva
Direttore Generale
SEC Servizi
06
6
E20
E
E2
20
Direttore, come è andato il 2014 per SEC Servizi?
Definirei il 2014 come un anno positivo. I risultati
del sistema bancario nazionale sono sotto gli occhi
di tutti. È stato, pertanto, un anno senz’altro impegnativo anche per SEC Servizi, un anno che però
ha permesso all’Azienda di confermare il proprio
volto, quello di una realtà sana, solida, e dinamica.
Direttore, le parole chiave per descrivere la
strategia che avete messo in atto?
Curiosità e innovazione: non mi stancherò mai di
dire che la strategia vincente è quella di osservare
ed anticipare il mercato, offrendo ai clienti servizi e
tecnologie in grado di supportarli nel rinnovamento
dei prodotti, dei processi e delle metodologie di lavoro. Occorre prevedere i cambiamenti per riuscire
ad intervenire tempestivamente in tutti gli ambiti in
cui ciò è possibile..
…e nel futuro?
Nel futuro di SEC si prospetta un percorso di ulteriore evoluzione “digitale” per servire meglio i
Clienti, anche sfruttando le potenzialità offerte dalla tecnologia, per rendere la nostra organizzazione
sempre più efficiente ed agile. I profondi cambia-
INTERVISTA A LUCIANO DALLA RIVA
menti della società attuale, infatti, ci consentono di giocare d’anticipo. Nuovi servizi
e nuove metodologie di erogazione per dar
vita a strategie diversificate che ci permettano di rispondere appieno alle richieste dei
nostri clienti.
Direttore, nel concreto di cosa parliamo?
Può farci qualche esempio di tale “evoluzione digitale”?
Certo! Per “evoluzione digitale” intendo lo
sviluppo del sistema informatico nei diversi
ambiti di applicazione che vanno dalla multicanalità alla dematerializzazione senza tralasciare aspetti inerenti l’automazione delle
filiali e dei processi. Negli articoli che compongono il presente E-20 abbiamo proprio
cercato di riportare tutti gli argomenti più
rappresentativi di questo 2015: nuovi canali
d’interazione tra Banca e Cliente, la nuova
firma grafometrica su tablet con valore legale, multicanalità integrata, digitalizzazione e
dematerializzazione, digital work place, automazione, mobilità... .
Direttore, in conclusione, come descriverebbe SEC Servizi?
SEC Servizi è ogni singola persona che lavora in questa azienda. A far la differenza
sono persone preparate, servizi di livello
e i migliori sistemi disponibili sul mercato, uniti alla grande capacità di ascoltare
e affiancare il Cliente per accompagnarlo
anche nelle richieste più ambiziose e per
Q
questo sfidanti.
E20 07
DAL DATA QUALITY ALLA
DATA GOVERNANCE:
L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI
Risultati raggiunti e scenari futuri
Consapevolezza
del Patrimonio
informativo...
08
E20
Nel corso degli ultimi anni il tema del Data Quality è
stato uno dei più trattati nel settore bancario: l’esigenza di avere informazioni affidabili e tempestive è una
necessità derivante sia dalle richieste del business
(Governo aziendale e modelli evoluti di Risk Management, Pianificazione, Marketing), sia dalle richieste
dell’autorità di vigilanza, con disposizioni che richiedono espressamente l’attestazione dei livelli di certificazione della qualità delle informazioni fornite dagli
intermediari finanziari.
Per rispondere a queste esigenze, SEC Servizi ha
avviato specifiche progettualità in ambito Data Quality già a fine del 2012, sotto la spinta dei Programmi propedeutici alla certificazione AIRB (Advandec
Internal Rating Based) dei rischi di Credito, con l’obiettivo dunque in primo luogo di garantire la qualità
delle informazioni su cui si basano i modelli interni di
rating. L’obiettivo è stato quindi rispondere ai requisiti
espressamente riportati nell’ambito della normativo,
ovvero garantire:
Q continuità nella gestione della qualità dei dati: “le
procedure di raccolta, archiviazione ed elaborazione
dei dati garantiscono il rispetto di elevati standard di
qualità”;
Q definizione di uno “standard aziendale di data policy
comprensivo dei controlli previsti e delle misure per
trattare i dati mancanti o non soddisfacenti”, che garantisca nel continuo il mantenimento della qualità
del dato, con assegnazione di ruoli e responsabilità;
Q storicizzazione “dei controlli effettuati e degli esiti, dei
dati scartati o introdotti nelle varie fasi, delle informazioni mancanti, non plausibili […]”.
DATA GOVERNANCE
Partendo da questi requisiti, Sec Servizi ha poi
avviato un confronto con le best practice di
mercato, scegliendo di collaborare con i consulenti di System Evolution (cfr. riquadro a parte) per l’impostazione del proprio framework
operativo di Data Quality, che si è tradotto nei
seguenti risultati:
a. una Data Policy interna per garantire nel
continuo la qualità dei dati. Attraverso tale
policy sono stati identificati gli attori (e ruoli)
coinvolti nel processo di Data Quality ed è
stato appunto codificato il processo organizzativo di gestione della qualità dei dati,
con l’istituzione di un Comitato Data Quality, comitato interaziendale composto da
referenti SEC e Banche che si riunisce con
cadenza mensile;
b. un processo per l’individuazione e la gestione delle anomalie con l’attribuzione di ruoli
e responsabilità, sulla base delle linee guida
previste dalla Data Policy. Tale processo si
struttura in quattro macrofasi che garantiscono un continuo presidio del sistema dei
controlli:
Q Progettazione - presa in carico delle
attività di impostazione, analisi, realizzazione e avvio in esercizio di un apparato
di controllo di qualità delle informazioni
in un particolare ambito informativo;
Q Esercizio - esecuzione periodica dei
controlli e al trattamento delle anomalie
rilevate;
Miglioramento - modalità di intervento
per la risoluzione di anomalie ricorrenti
o gravi che richiedano azioni sulle procedure informatiche;
Q Regia e Monitoraggio - attività di governo dell’intero processo.
c. Una metodologia di progettazione di controlli ed una metrica di misurazione di indicatori di qualità dei dati, come conformità
ad una serie di requisiti stabiliti dai seguenti
criteri:
Q Accuratezza - Compatibilità delle informazioni oggetto di controllo rispetto ad
una fonte ritenuta corretta;
Q Coerenza - Compatibilità delle informazioni presenti in due strutture informative;
Q Consistenza - Compatibilità di informazioni presenti nella stessa struttura informativa;
Q Completezza - Valorizzazione di informazioni che non possono avere valori
nulli;
Q Stabilità - Variazione “nella norma” di
una informazione rispetto alle sue versioni precedenti.
A supporto dei processi descritti è stata poi
delineata e sviluppata un’adeguata strumentazione informatica integrata nell’architettura
applicativa complessiva di SEC Servizi, in grado di eseguire i controlli previsti sulle strutture
dati oggetto di analisi, fornire cruscotti sintetiQ
Fig. 1
Il processo di
Data Quality
E20 09
DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE:
L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI
Risultati raggiunti e scenari futuri
Fig. 2
Architettura applicativa
10
E20
ci di monitoraggio degli indicatori di qualità e
supportare gli utenti - rimanendo sempre in un
unico contesto applicativo - in processi di analisi dei dati al fine di comprendere i fenomeni
che comportano specifiche anomalie evidenziate dai controlli. Per questa implementazione
ci siamo avvalsi della strumentazione di Business Intellingence di SAS, in grado di abilitare
efficaci e performanti processi di analisi dei
dati.
In termini di punti di controllo, dall’avvio del
progetto, sono stati sviluppati circa 700 controlli che, finalizzati a incidere principalmente
sugli ambiti che impattano sui processi di calcolo del rating e degli RWA, hanno interessato
i seguenti temi:
Q Anagrafe;
Q Processi di segmentazione credit risk;
Q Bilanci;
Q Centrale Rischi;
Fidi e Garanzie;
Immobili;
Q Motori PD (Corporate / Retail);
Q Motori LGD;
Q Processi di attribuzione del Rating;
Q Segnalazioni di Vigilanza (dati di input e risultati calcolo RWA).
I processi di controllo vengono elaborati
con periodicità mensile ed i risultati consentono il popolamento di una dashboard
di indicatori sintetici che espongono la misura della qualità dei dati, secondo le metriche definite.
L’ambito Data Quality non si esaurisce con
quanto attivato ma se ne prevede un progressivo e veloce ampiamento, in termini di obiettivi e di ambito informativo coperto, soprattutto
per completare gli obiettivi di controllo previsti
dai programmi AIRB (pianificati oltre 500 ulteriori controlli per il primo semestre 2015) e
Q
Q
DATA GOVERNANCE
Fig. 3
Dashboard Key Quality
Indicators
per dare risposta alle nuove issue poste dalle
prassi della nuova vigilanza europea e dalle
prime azioni successive al setup delle nuove
funzioni di Data Governance introdotte dalla
Vigilanza Prudenziale, che può prendere forma solo se presenti solide fondamenta date
da processi e sistemi di Data Quality maturi ed
Q
estensivamente applicati.
E20 11
DAL DATA QUALITY ALLA DATA GOVERNANCE:
L’ESPERIENZA DI SEC SERVIZI
Qualità dei dati, gli ingredienti di una ricetta
efficace e sostenibile
Risultati raggiunti e scenari futuri
12
E20
La pressione regolamentare è stata in questi ultimi anni l’elemento determinante che ha spinto la maggior parte delle aziende operanti nel
settore dei servizi finanziari a adottare un approccio sistemico alla qualità dei dati. Col passare del tempo l’urgenza di conformità alle normative si è fatta più pressante. Ma chi, come SEC Servizi, impiega già
da tempo standard e pratiche di data quality può ormai apprezzare e
testimoniare un valore che va al di là della compliance: l’applicazione
di processi codificati per la verifica e il miglioramento del patrimonio
informativo contribuisce a prevenire l’insorgere di anomalie, riduce la
necessità di operare in emergenza su dati non accurati o incompleti,
accresce la reputazione e la confidenza sulla affidabilità delle informazioni, aumenta l’efficienza. Un sistema di qualità dei dati è costituito da
alcune componenti fondamentali. E’ innanzitutto necessario identificare
un modello dei processi di qualità dei dati: progettazione di un impianto
di controllo, esercizio periodico delle regole, remediation delle anomalie
riscontrate, miglioramento strutturale, regia e monitoraggio sono processi tipici che vanno regolati, definendone gli obiettivi e l’articolazione
in fasi e attività. I processi impegnano e coinvolgono una serie di attori,
il cui contributo è stabilito da un modello di ruoli e responsabilità. I processi sono poi sostenuti da una opportuna strumentazione costituita da
una serie di componenti che supportano ad esempio l’esecuzione fisica
dei controlli, la registrazione e la tracciatura di issue, l’analisi degli esiti.
Inoltre non vi è miglioramento consapevole senza misurazione: è quindi
opportuno identificare e rilevare periodicamente una serie di indicatori,
in grado di rappresentare i principali fenomeni connessi alla qualità dei
dati, quali ad esempio la difettosità, la copertura dei controlli, il backlog degli interventi di remediation. Insediare e attivare un sistema di
Data Quality significa quindi stabilire, formalizzare in un documento di
standard (data quality policy) principi, processi, ruoli e responsabilità,
strumenti e metriche. Questi standard vanno insediati, attivati nell’organizzazione (è questo uno dei compiti più ardui) e sono poi impiegati
per gestire potenzialmente tutti i dati aziendali, attraverso un percorso
progressivo, regolato da un Piano di Data Quality. System Evolution ha
raccolto i concetti fondamentali di questo approccio, le tecniche, i modelli di governo e di gestione della qualità dei dati in una metodologia
specifica, IQF© (Information Quality Framework©), impiegata da SEC
Servizi per l’implementazione della propria Policy di Data Quality. L’adozione di uno standard regola le modalità impiegate in tutti gli ambiti
informativi e i comparti aziendali per garantire una gestione sistemica
della affidabilità dei dati; è un passo importante di un percorso virtuoso
e sostenibile verso un più consapevole governo del patrimonio informativo.
LEAN THINKING
L’APPLICAZIONE DEI
PRINCIPI LEAN
AL GOVERNO DEI PROGETTI
“Filosofia del fare”
…percorso di apprendimento
organizzativo e miglioramento del
rendimento aziendale…
Come anticipato in precedenti articoli, Lean Thinking non è solo
un metodo organizzativo e lavorativo che mira a sviluppare dei
processi “snelli”, cioè liberati da ogni spreco e a valore ma è
una “filosofia del fare” orientata al miglioramento continuo. Questo approccio è quanto mai appropriato nel mondo di oggi, che
può vivere solo attraverso un’economia sostenibile: non c’è più
margine per sprecare, occorre fare sempre meglio.
Per il settore dei servizi, e in particolare dei servizi finanziari
(Banche e Assicurazioni) in cui la qualità e i costi del servizio, ma anche l’innovazione, dipendono dalla “robustezza” dei
processi e dei progetti ad essi associati questa fase diventa
fondamentale e costituisce un percorso privilegiato di apprendimento organizzativo e di miglioramento delle performance
aziendali.
L’esperienza evidenzia che il vantaggio competitivo basato solamente sulle tecnologie risulta efficace solo nel breve
termine. Per realizzare una reale sostenibilità è fondamentale
sviluppare idee, misurare e gestire efficacemente gli asset intangibili, ovvero le competenze aziendali, il lavoro di squadra,
la flessibilità, la corretta comunicazione.
SEC Servizi ha iniziato la diffusione operativa del Lean attraverso cantieri. Dopo il primo finalizzato al miglioramento della
gestione del demand ordinario, si è iniziato un nuovo cantiere
nello sviluppo dei progetti.
L’analisi della situazione attuale ha consentito di individuare chiari punti di miglioramento lavorando direttamente nel
“Gemba” col team:
Q Affidabilità delle specifiche, ossia necessità di avere chiara
comprensione delle esigenze del cliente.
Q Visione non sempre integrale dei progetti complessi.
Q Possibilità di migliorare la sincronia tra i differenti attori del
progetto (azienda, fornitori, clienti interni ed esterni).
E20 13
L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI LEAN
AL GOVERNO DEI PROGETTI
“Filosofia del fare”
Necessità di anticipare l’identificazione
dei problemi (ritardi, errori, “not right first
time”).
Q Necessità di coinvolgere maggiormente
l’utilizzatore finale.
È per risolvere questi temi tipici delle attività
progettuali che all’inizio degli anni ’90 è stato
messo appunto il metodo innovativo oggi noto
in Europa con il nome di Visible Planning®,
(applicazione dei principi LEAN al governo dei
progetti di innovazione e sviluppo prodotto).
Il metodo riesce a coniugare aspetti e strumenti tipici del project management a strumenti ed azioni che agiscono sulla dimensione “persona/organizzazione”.
Obiettivi più importanti:
1) Pianificazione visiva, anticipazione dei
problemi, gestione delle issues.
2) Abbattimento dei problemi tra funzioni,
consapevolezza e produttività, miglioramento continuo.
3) Velocità nella diffusione della conoscenza,
capitalizzazione della conoscenza.
Tale approccio non è un’azione puntuale di
miglioramento, ma un cambiamento della
gestione che deve crescere quotidianamente sul campo.
Q
14
E20
La sfida è fare in modo che le persone del
team sviluppino e facciano proprie delle
nuove prassi lavorative, nuove azioni e, infine, nuovi strumenti che garantiscano di
poter governare i progetti, aumentando l’efficacia operativa.
Il metodo attualmente in corso di implementazione su pochi progetti pilota si pone la
finalità di visualizzare le attività per rilevare i
problemi, rendere visual la gestione, mettere
in vista tutte le informazioni che permettono di condurre efficacemente e di ridurre il
“time-to-market” degli sviluppi.
Il Visible Planning inoltre consente di migliorare direttamente i meccanismi di comunicazione e relazionali tra i componenti del team,
facilitare l’individuazione anticipata dei rischi
di progetto e dei problemi “veri”, favorire la
diffusione e la capitalizzazione della conoscenza, sia tra le diverse funzioni, che all’interno della stessa.
Ogni giorno, i membri del team sincronizzano le loro attività e trattano rapidamente i
problemi prima che questi possano compromettere il raggiungimento degli obiettivi. Si
verificano gli indicatori di performance individuati, i piani d’azione e delle scadenze, e
LEAN THINKING
il rispetto della qualità e della risoluzione dei
problemi identificati di volta in volta. Gli strumenti sono poco costosi e di facile utilizzo
(post-it, lavagne).
Nell’impostare questa modalità è fondamentale la presenza dei manager in modo da spronare il team sulle performance e sostenerle nella
risoluzione dei problemi operativi, motivare nel
perseguimento del miglioramento continuo.
Per migliorare ulteriormente su questo punto, SEC Servizi sta ora concentrando l’attenzione sull’A3 tramite workshop per formare
il management sui temi trattati dal volume
Managing to Learn di John Shook, uno dei
massimi esperti del lean thinking a livello mondiale che illustra la metodologia A3,
per l’applicazione diffusa del metodo PDCA
(Plan-Do-Check-Act), il problem solving ba-
E20 15
L’APPLICAZIONE DEI PRINCIPI LEAN
AL GOVERNO DEI PROGETTI
“Filosofia del fare”
sato sul metodo scientifico, e ne offre tre
prospettive fondamentali per chiunque voglia cimentarsi in un processo reale di lean
transformation.
A3: Imparare ad apprendere,
per comunicare, per risolvere problemi,
per la crescita dei collaboratori
L’A3 come:
Q strumento e metodologia per il problem
solving;
Q processo di management basato sulla
responsabilità per il decision making e
l’execution nelle organizzazioni;
Q processo di apprendimento e di sviluppo
delle risorse umane.
L’A3 infatti è uno strumento semplice, rigoroso e standardizzato per affrontare i problemi, capirne le cause radice, proporre soluzioni e monitorarne l’avanzamento. Di fatto
si tratta di un foglio di carta strutturato (e
appunto prende il nome dal formato di carta internazionale A3), su cui concentrare il
16
E20
processo di soluzione dei problemi basato
sul metodo scientifico in modo semplice e
condiviso.
L’A3 è però anche un processo che configura la natura dei rapporti organizzativi e dà
forma ai ruoli organizzativi, ai processi decisionali, ai processi di coordinamento e a
quelli di controllo.
Infine l’A3 è anche un processo di apprendimento (e di insegnamento). Nelle organizzazioni in generale ma ancor più nelle realtà
legate ai servizi, le persone sono la forza
reale, i responsabili del miglioramento continuo e del problem solving. E l’A3 è proprio
quel processo in cui le “due eliche del DNA”
su cui si basa il pensiero snello (persone e
processi) si congiungono e rinforzano a vicenda. Un’organizzazione fondata sull’A3 è
un’organizzazione che, mentre prende decisioni e risolve problemi al fine di servire meglio i propri clienti attraverso i propri value
stream, migliora anche se stessa, con un
Q
processo continuo.
MULTICANALITÀ
EVOLUZIONE
MULTICANALITÀ SEC
Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente
…definire un piano
evolutivo delle
Multicanalità…
Nell’attuale contesto bancario osserviamo una graduale evoluzione del rapporto Banca-Cliente che impone di rivedere in maniera strutturata il modo in cui viene oggi analizzato, compreso e
di conseguenza servito il Cliente stesso. Tale evoluzione rappresenta anche un’importante opportunità per il sistema Bancario
Italiano ed Internazionale che, con strategie differenti, le Banche
Italiane stanno cogliendo e sviluppando.
Sempre di più i canali alternativi alla Filiale sono utilizzati dai clienti
per operazioni informative/dispositive, nonostante il ruolo della
Filiale rimanga ancora cruciale soprattutto sui temi di advisory:
Q Si riduce drasticamente l’operatività in Filiale (circa il 15%
annuo in meno) con parallela crescita nell’utilizzo dei canali
self service (ATM, Internet Banking e Mobile Banking in testa
– circa il 40% in più dei versamenti totali veicolati su ATM);
il contatto umano rimane cruciale per la vendita di prodotti
complessi (in Italia circa l’80% delle vendite è ancora eseguito in Filiale mentre in Europa anche la vendita si sposta sui
canali remoti);
Q Cresce il ruolo dei canali diretti nella fase di prevendita, diventando sempre più importante per contattare e coinvolgere il
Cliente (+4% nel 2013 l’incremento dei clienti che utilizzano il
web per cercare informazioni prima di acquistare un prodotto
finanziario in Italia);
Q Il Cliente diventa sempre più “inter-canale” e orientato alle
nuove tecnologie (circa l’80% delle interazioni Banca-Cliente avviene al di fuori del canale Filiale e circa il 25% dei
clienti effettua oltre il 90% delle operazioni attraverso i canali
diretti).
La trasformazione digitale dei consumatori italiani è ormai evidente e anche i clienti delle Banche sono ormai sempre più abituati a relazionarsi con la Banca stessa, attraverso nuovi canali
d’interazione:
E20 17
EVOLUZIONE MULTICANALITÀ SEC
Evoluzione dell’interazione Banca/Cliente
Fig. 1
Evoluzione
dell’interazione
Banca/Cliente
Analisi della domanda - evoluzione dell'interazione Banca/ Cliente
… e per l'acquisto di prodotti semplici
I canali diretti sono già chiave per l'operatività
transazionale …
(Vendite per canale in Italia al 2016, %)
Prodotti
semplici
(# medio mensile transazioni effettuate allo sportello, Mln)
-15% p.a.
13
10
8
2009
2010
2011
Carte di
credito
65%
35%
52%
48%
95%
Mutui
Prodotti
complessi
9
Depositi
Prestiti
personali
Nell'acquisto di prodotti complessi i canali diretti
sono rilevanti solo in fase di pre-vendita1 …
… perché il "fattore umano" resta cruciale nella
gestione di bisogni complessi
(Survey su panel clienti bancari italiani sul "Ruolo del Gestore", %)
33%
34%
42%
30%
18
ITA
7
Mutui
70%
Prestiti personali
7 clienti su 10
ritengono
fondamentale la
relazione umana
nella gestione
dei "momenti
della verità"
Investimenti
1) Dati al netto del ruolo dei canali diretti nella pre-vendita effettuata tramite rete terza
Fonti: elaborazione Accenture dati EFMA
Internet ormai è un mass media consolidato (oltre il 50% della popolazione ha accesso al web);
Q Cresce l’utilizzo dei device “in mobilità”
(smartphone e soprattutto tablet, che
nell’ultimo anno è cresciuto del 161%), destinati nel futuro a sostituire i pc (desktop
e laptop) in molte delle attività quotidiane;
Q Il Contact Center diventa sempre più una
macchina di proposizione commerciale e
supporto all’attività di contatto del gestore
in Filiale;
Q I social media oramai sono una realtà sia
tra i Consumatori sia nelle Aziende (più del
90% delle aziende a livello mondiale utilizzano i Social Media).
In tale contesto, SEC Servizi ha definito un
piano di Evoluzione della Multicanalità volto
a migliorare il servizio attualmente offerto alle
Banche Consorziate, per supportarle nel raggiungimento di obiettivi strategici quali:
Q Acquisizione online di nuova Clientela;
Q Cross selling “remoto”;
Q Ottimizzazione del cost-to-serve;
Q Incremento della Customer Experience.
E20
Canali diretti
Fonte: Report EFMA, 2012
30%
25
18
20%
Filiale
(% di attività di prevendita svolte su canali diretti in Italia e EU, 2012)
EU
Q
15%
80%
Investimenti
2012
Fonte: elaborazione Accenture dati caso reale Italiano
5%
85%
Fonte: Multichannel Banking in Europe, Gennaio 2012
SEC Servizi collabora con Accenture nella
predisposizione e realizzazione di un piano
per declinare un percorso evolutivo dell’attuale Piattaforma Multicanale arrivando a definire
una partnership che prevede due fasi attuative
per un totale di circa 13 mesi.
Il Piano di lavoro si articola sui seguenti filoni
di attività:
Q Refresh look&feel: a seguito di uno studio condotto sull’usabilità e sulla customer
experience delle attuali applicazioni multicanale, viene proposta una rivisitazione grafica
in primo luogo per migliorare l’appeal e lo stile
delle applicazioni, per rafforzare e modernizzare la proposizione del brand delle banche
ed in secondo luogo per ridisegnare il layout
al fine di collocare in modo ottimale i nuovi
contenuti interattivi sia in termini di proposizione prodotti e servizi che in termini di web
collaboration.
Q Funzionalità e capability “Must Have”:
SEC Servizi si è da sempre impegnata per
rimanere in linea con i benchmark di mercato offrendo un’ottima offerta di funzionalità
MULTICANALITÀ
ANALISI A LIVELLO MONDO
Fig. 2
Customer Journey dei
consumatori
Ricerca e acquista
direttamente online
Visita in primis il punto
vendita, per poi
acquistare online
Ricerca online, visita il
punto vendita per
esaminare l'articolo ed
infine acquista online
Ricerca online e si
reca nel punto
vendita per
effettuare l'acquisto
Fonte: Elaborazione Accenture su dati Google su panel di consumatori a livello Mondo
multicanale; per continuare a perseguire tale
obiettivo vengono introdotte nuove funzionalità quali ad esempio il bonifico estero, la
gestione completa dei propri bonifici permanenti, l’evoluzione dell’agenda personale per
essere informato sui prossimi eventi contabili,
nuovi simulatori per vincoli e prestiti. Particolare attenzione viene inoltre data alla continua
estensione della gamma di funzionalità offerte sulle piattaforme smartphone e tablet:
gestione dei conti deposito, dei mandati sdd
e consultazione dei finanziamenti, sono solo
alcune delle funzioni che renderanno sempre
più appetibile e completo l’utilizzo dei canali
in mobilità.
Q Prodotti digitali e processi online: creazione di nuovi wizard di vendita per l’acquisizione della clientela con riconoscimento via
web e la vendita di prodotti in modalità Paperless.
Q Contact Center: evoluzione del canale
telefonico con l’obiettivo di migliorare gli strumenti di ingaggio a disposizione del cliente e
dell’operatore. Si propone pertanto un nuovo
albero IVR e l’implementazione di una nuova
WorkStation informativa per l’operatore che
rappresenti una single customer view del cliente: un accentrato di informazioni patrimoniali,
comportamentali e di marketing che pone la
base per una mirata proposizione commerciale e di servizio omnicanale.
Q Funzionalità/
Capability Innovative:
creazione di una piattaforma che consenta al
cliente di poter interagire tramite chat o web
chat con il proprio Gestore Remoto ed evoluzione dell’attuale PFM (Personal Financial
Management).
Q Integrazione tra Canali e Customer Intelligence: potenziamento e valorizzazione
degli attuali strumenti di Campaign Management al fine di creare un’efficace “Intelligenza
di Marketing”, in modo da identificare i bisogni
chiave dei Clienti/Prospect e cogliere tutte le
opportunità nei diversi punti di contatto.
Al fine di ottimizzare il time-to-market di un
programma tanto sfidante, sono previsti rilasci
progressivi delle funzionalità nell’arco dell’intera durata del progetto.
Vi terremo aggiornati sull’evoluzione del proQ
getto nelle prossime edizioni!
E20 19
TARGET2 SECURITIES
Piattaforma tecnica comune per il regolamento
contestuale delle transazioni in titoli
...la collaborazione fra
SEC Servizi e le
proprie Banche Clienti/Socie
è la garanzia per il
conseguimento
degli obiettivi…
20
E20
Nel luglio del 2008 la Banca centrale europea ha dato avvio al progetto TARGET2-Securities (T2S), con l’obiettivo
di creare ed offrire a tutti i depositari centrali in titoli (CSD
- Central Securities Depository), una piattaforma tecnica
comune per il regolamento contestuale delle transazioni in
titoli, domestiche e transfrontaliere, sia per la componente
titoli sia per il controvalore in moneta di banca centrale.
Attualmente ogni CSD regola secondo il proprio set up
tecnico e rispettando le norme di legge nazionali. L’interazione tra CSD è inefficiente e costosa.
L’avvio di T2S, previsto per la fine di giugno 2015, si
prefigge tre principali finalità:
Q consentire agli intermediari di regolare tutte le transazioni in titoli concluse sui mercati europei utilizzando un unico conto di regolamento, con netti benefici
in termini di gestione della propria liquidità;
Q ridurre sensibilmente il costo di regolamento delle
transazioni transfrontaliere, fino a renderlo uguale a
quello delle transazioni domestiche;
Q armonizzare le modalità operative e standardizzare
i processi di regolamento, favorendo in tal modo la
competizione tra i depositari centrali nell’offerta di
servizi a più elevato valore aggiunto.
A regime pertanto T2S sarà determinante per superare
la complessità e frammentazione dell’attuale infrastruttura del mercato europeo, composto di oltre 30 diversi
sistemi di regolamento titoli, aumentando la trasparenza
e la concorrenza fra CSD europei.
La data di go-live della prima wave (ne sono pianificate quattro entro il 6/2/2017) è prevista per il 22 giugno
2015, e comprende i depositari centrali di Italia, Grecia,
Malta, Romania e Svizzera.
T2S
L’Approccio di SEC e delle Banche:
la scelta del global Custodian
Nel corso del 2013, con previdente anticipo,
è stato affrontato uno studio di fattibilità delle
possibili opzioni di adesione alla piattaforma
T2S, confrontando le seguenti ipotesi:
Q adesione ad un unico global custodian per
i servizi di settlement e custodian sia sul
mercato domestico che estero
Q mantenimento del modello attuale: MonteTitoli per i titoli Italiani e diversi provider per
i mercati esteri.
Il Gruppo di lavoro T2S, costituito dalle banche della Governance e da SEC, ha quindi
selezionato un elenco di Service Provider, tra i
quali il CDS Italiano MonteTitoli, verificando la
loro offerta in base a diversi driver, fra i quali:
Q Completezza dei servizi erogati da ciascuno;
Q Offerta economica;
Q Approccio, costi e rischi del progetto;
Q Saving organizzativi sui Back Office delle
Banche.
Al termine dello studio, che si è realizzato grazie alla proficua ed intensa collaborazione delle
Banche componenti il gruppo di lavoro T2S,
SEC, su indicazione del CdA del 21/05/2014,
ha scelto BNP Paribas Securities Services
come provider unico per T2S.
BNP Paribas Securities Services è presente in
34 paesi, la sede Italiana di Milano gestisce 480
miliardi di asset in custodia presso MonteTitoli,
regolando il 34% delle operazioni su MTS (Mer-
cato dei Titoli di Stato) ed il 21% dei flussi di
trading su Borsa Italiana (dati 2013). Gestisce
più di 20 fra Banche e Brokers su Monte Titoli
e più di 30 sui mercati Esteri, ed offre, oltre alla
custodia ed al regolamento, una gamma di servizi a valore aggiunto (ad esempio assistenza sui
temi fiscali, traduzione delle comunicazioni dagli
emittenti esteri) in grado di ridurre ed efficientare
l’attività di Back Office delle Banche Clienti.
Il percorso di adesione a T2S mediante BNPSS prevede due step:
1) la migrazione degli strumenti finanziari detenuti dalle Banche, sia in conto proprio che
in conto terzi, dagli attuali depositari (Italiani
ed Esteri) a BNP–SS. Questa fase costituisce il prerequisito per poter accedere a T2S
tramite BNP-SS.
2) la predisposizione dell’ambiente applicativo
ed organizzativo all’operatività T2S garantita dal Global BNP-SS.
Scenario
operativo per le
banche del Consorzio
E20 21
TARGET2 SECURITIES
Piattaforma tecnica comune per il regolamento contestuale delle transazioni in titoli
Pianificazione
progettuale:
calendario delle
singole Migrazioni
Il piano di progetto della prima macroattività
ha previsto la migrazione delle 4 Banche della
Governance entro la fine del 2014.
Allo scopo SEC si è posta al fianco delle Banche
e di BNP-SS per garantire la massima efficacia
nello scambio dei flussi e nei processi operativi dei
Back Office. Le procedure applicative dell’Area
Finanza sono state implementate così da gestire:
Q l’invio e la ricezione automatici a/da BNP-SS
di tutti i messaggi di regolamento prodotti a
fronte dell’operatività su strumenti finanziari;
Q la contabilizzazione diretta da Area Finanza
alla procedura Banche di tutti gli importi di
regolamento su BNP-SS;
Q la spunta automatica con il depositario
BNP-SS dei saldi degli strumenti finanziari e della movimentazione cash associata
alle operazioni in titoli.
22
E20
La seconda attività prenderà avvio con uno
specifico progetto da gennaio a luglio 2015.
Va rimarcato che grazie all’adesione al Global, la complessità del progetto, sia per SEC
(modifiche del parco applicativo della Finanza)
che per le Banche (revisione dei processi organizzativi ed operativi del Back Office) sarà
notevolmente ridotta rispetto allo scenario che
si sarebbe realizzato dovendo aderire direttamente al CDS Italiano Montetitoli.
Gli step progettuali ad oggi percorsi, dallo studio di fattibilità preliminare alla rilevante attività
di migrazione, hanno dimostrato una volta di
più quanto la fattiva e stretta collaborazione fra SEC e le proprie Banche Clienti/Socie
sia la migliore garanzia per il conseguimento
con successo e reciproca soddisfazione degli
Q
obiettivi delle Stesse, presenti e futuri.
LA NUOVA FIRMA
GRAFOMETRICA SU TABLET:
la firma autografa elettronica con valore legale
… la Firma Elettronica Avanzata,
punta ad eliminare i
documenti cartacei sostituendoli
con uno strumento digitale sicuro…
24
E20
La firma elettronica avanzata (definita dall’art. 1, comma 1, lett. q-bis del decreto legislativo 7 marzo 2005, n.
82 del “Codice dell’amministrazione digitale”) consiste
nell’«insieme di dati in forma elettronica allegati oppure
connessi a un documento informatico che consentono
l’identificazione del firmatario del documento e garantiscono la connessione univoca al firmatario, creati con
mezzi sui quali egli può conservare un controllo esclusivo, collegati ai dati ai quali detta firma si riferisce in
modo da consentire di rilevare se i dati stessi siano stati
successivamente modificati».
Costituisce una firma più forte rispetto alla firma elettronica semplice (così come definita allo stesso articolo e
comma, lett. q del “Codice dell’amministrazione digitale”) in quanto:
Q consente l’identificazione del firmatario
Q consente la connessione univoca dello stesso al documento firmato;
Q la connessione è creata utilizzando mezzi sui quali il
firmatario può conservare il controllo esclusivo;
Q consente di rilevare se i dati sono stati modificati
successivamente all’apposizione della firma elettronica avanzata.
L’art. 21, comma 2, del Codice dell’Amministrazione
Digitale dispone che «il documento informatico sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale, formato nel rispetto delle regole tecniche di cui all’
articolo 20, comma 3, che garantiscano l’identificabilità
dell’autore, l’integrità e l’immodificabilità del documento,
ha l’efficacia prevista dall’articolo 2702 del codice civile.
L’utilizzo del dispositivo di firma si presume riconducibile
al titolare, salvo che questi dia prova contraria».
FIRMA GRAFOMETRICA
Pertanto il documento sottoscritto con firma elettronica avanzata ha valore legale sostanzialmente
pari alla firma digitale, purché essa sia stata generata ed apposta nel rispetto delle regole tecniche
di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri 22 febbraio 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 maggio 2013.
La firma elettronica avanzata è quindi una firma tecnologicamente neutra che non fa riferimento alla tecnologia utilizzata.
La firma elettronica avanzata oggi più diffusa è
la firma su tablet, o firma grafometrica, apposta su un particolare tablet con una speciale
pen drive, idonea a memorizzare alcune caratteristiche biometriche: velocità della firma,
pressione, accelerazione.
In linea con la normativa vigente, SEC ha sviluppato il processo per la Firma Elettronica Avanzata (FEA) al fine di poter arrivare ad eliminare i
documenti cartacei sostituendoli con uno strumento digitale sicuro, la firma su Tablet, nonché
l’archiviazione digitale fino ad arrivare all’archiviazione digitale di tutta la contrattualistica.
Si può tranquillamente parlare di rivoluzione
perché tali saranno i miglioramenti e i risparmi
che i processi di firma e archiviazione elettronica porteranno. Basti pensare ai costi di gestione che vi sono alla base anche delle più
semplici operazioni “allo sportello”: tempo necessario per stampare il documento cartaceo,
costo materiale della stampa e della carta nonché manutenzione dei relativi dispositivi (stampante, fotocopiatrice, scanner ), costi in termini
di costo del lavoro relativi al tempo necessario
per l’archiviazione, costi relativi agli spazi fisici
da destinare ad archivio ( obbligo di conservare
per 10 anni i documenti bancari). Per non parlare del guadagno in termini di inquinamento, in
un’epoca in cui la green economy fa da apripista a tutte le future tecnologie.
La soluzione di firma grafometrica di SEC Servizi viene riassunta nello schema funzionale
illustrato nella pagina a fianco.
Il cuore della soluzione è rappresentato
dall’applicazione RifactumDocSignature che si
interfaccia con tutte le componenti funzionali
del processo per la gestione end-to-end del
documento firmato grafometricamente. Tale
soluzione è indipendente dal software di gestione del device (XYZMO o EURONOVATE)
e dall’hardware utilizzato e gestisce sia il processo per la FEA in sede (mediante tablet collegati alla postazione di lavoro) che fuori sede
(mediante tablet collegati in 3G alla rete).
Il disegno architetturale è orientato a garantire
la massima usabilità lato cliente preservando e
garantendo la tenuta legale dell’intero processo.
La soluzione è già attiva in Produzione per la
firma grafometrica per le contabili di cassa, integrata con la procedura di sportello ed utilizzata su oltre 1.000 postazioni di filiale: ad oggi
vengono gestite (raccolte ed archiviate) circa
40.000 contabili al giorno.
Il passo successivo sarà estendere la funzione
alla maggior parte della contrattualistica nonché
realizzare un nuovo processo di firma differita
che permetta al gestore di preparare la vendita
senza avere il cliente davanti e “congelarla” in attesa di futura attivazione o, in alternativa, in caso
di rapporti pluri-intestati, di gestire la raccolta
delle differenti firme in tempi diversi, provvedendo all’attivazione del rapporto solo successivamente al completamento del processo di acquisizione dei firmatari.
L’obiettivo è quello di supportare l’attività del
gestore nella predisposizione di un’offerta di
E20 25
LA NUOVA FIRMA GRAFOMETRICA SU TABLET:
la firma autografa elettronica con valore legale
servizi per la clientela propedeutica all’incontro
con il cliente, nella direzione di una relazione
più efficace nell’ambito consulenziale ed efficiente in quello operativo.
Parallelamente si sta operando per gestire la
firma grafometrica al “fuori sede”, avvalendosi
di tablet da 10” connessi alla rete in 3G, per l’erogazione di una consulenza finanziaria presso
26
E20
il cliente, rendendola disponibile, non appena
firmata, in real time sui sistemi informatici per
le successive lavorazioni. A questo si aggiungerà la possibilità di integrare anche i servizi
di vendita dei prodotti a catalogo sempre fuori
sede, anche in modalità differita consentendo
al gestore di realizzare una offerta personalizzata propedeutica all’incontro presso il cliente.
Tutto ciò si traduce in un maggior efficientamento nell’utilizzo delle risorse banca, prima
occupate in operazioni a basso valore aggiunto, supportate da una evoluzione dei sistemi
informativi razionale ed integrata.
È cresciuta pertanto la necessità di sviluppare
progetti che rispetto alla classica dematerializzazione che parte dal cartaceo per poi passare
in digitale, consentano di partire direttamente
dal digitale andando a tagliare all’origine tutti i costi di scansione e archiviazione (spesso
sottovalutati ma importanti in termini monetari), contribuendo a fornire soluzioni efficienti a
Q
supporto del business.
LA CIRCOLARE 263
Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale
…Coinvolgimento
dei vertici aziendali;
Visione integrata dei rischi;
Sicurezza informatica;
Controlli…
La Circolare 263, emanata nel 2006, è un provvedimento di Banca d’Italia contenente le ”Nuove Disposizioni di
Vigilanza Prudenziale”.
Il 15° aggiornamento di tale circolare, pubblicato il 3
luglio 2013, inserisce nel Titolo V della normativa: il
capitolo 7 “il sistema dei controlli interni”, il capitolo
8 “il sistema informativo”,e il capitolo 9 “la continuità
operativa”.
SEC Servizi, pur non essendo soggetto vigilato, in accordo con le Banche, provvede alla verifica dei requisiti
normativi richiesti dalla 263 specificatamente per quanto
attiene le componenti erogate del Sistema Informativo e
della Continuità Operativa.
I principi fondamentali a cui si ispira l’aggiornamento e
che hanno impatto diretto su SEC Servizi, riguardano
sostanzialmente:
Q Il coinvolgimento dei vertici aziendali, ovvero la formalizzazione di un’attività di governance del sistema informativo, con un’indicazione delle responsabilità degli organi aziendali e la loro relazione con
l’outsourcer.
Q La visione integrata dei rischi, ovvero la rappresentazione del processo di analisi del rischio informatico e
correlazione con il rischio operativo
Q La definizione delle attività della funzione di sicurezza
informatica.
Q L’efficienza e l’efficacia dei controlli.
Le scadenze:
Gennaio 2014
Q Produzione della Gap Analysis rispetto ai requisiti
espressi dal 15° aggiornamento.
28
E20
LA 263
Luglio 2014
Q Adeguamento alle disposizioni contenute
nel capitolo 9 della Continuità Operativa.
Febbraio 2015
Q Adeguamento alle disposizioni contenute
nel Capitolo 8 relativo al Sistema Informativo, in particolare:
- Disciplina sul governo o organizzazione
del SI
- Policy e disciplina degli strumenti di governo dell’ICT
- Introduzione della disciplina del rischio
informatico
- Disciplina sulla data governance
- Disciplina organica sulla sicurezza informatica.
Luglio 2016
Q Adeguamento alle disposizioni relative
all’esternalizzazione di funzioni aziendali con disciplina stringente dei contratti di
outsourcing.
Le Attività svolte da SEC
Gap Analysis e Master Plan
L’attività relativa all’interpretazione del provvedimento e la definizione dell’ambito impattato
è stata condotta dal gruppo di lavoro SecBanche, in accordo alle linee guida emerse
nell’ambito dell’Osservatorio Sicurezza e Frodi Informatiche e dell’Osservatorio Business
Continuity di ABILab, cui ABI ha delegato l’analisi della tematica.
A conclusione della Gap Analysis si è ritenuto
opportuno porre all’attenzione alcuni spunti di
riflessione tali da supportare la Direzione ed il
CDA nella valutazione delle proprie decisioni:
Q Le disposizioni, pur regolando le Banche
in quanto soggetti Vigilati, impongono in
via indiretta rilevanti riflessioni strategiche
su SEC Servizi. Allo stato attuale appare
plausibile prevedere la necessità di valutare una trasformazione organizzativa per
poter rispondere alle esigenze dei propri
soci/clienti con inevitabili riflessi sulla composizione dei costi.
L’impostazione di un sistema di controlli interni strutturato in capo a SEC Servizi
passa attraverso importanti attività di formalizzazione di prassi, processi e procedure oltre che attraverso la definizione di
controlli di primo, secondo e terzo livello
alla stregua di un soggetto Vigilato.
Quindi, nell’ottica di rispondere in modo strutturato ai requisiti espressi dalla Circolare 263,
SEC Servizi ha individuato la necessità di rivedere i presidi organizzativi per un governo
puntuale su:
Q la gestione della sicurezza informatica;
Q l’analisi del rischio informatico;
Q il sistema di gestione dei dati.
Il tutto finalizzato all’ottenimento di :
Q una corretta visibilità delle tematiche di sicurezza, rischio informatico e data governance;
Q una sinergia tra le funzioni di controllo e le
funzioni operative/tecniche;
Q una efficacie interazione tra le funzioni SEC
e le funzioni Banca in ambito rischio, sicurezza, dati, normativa e controlli.
Q un’adeguata separazione di ruoli tra le funzioni operative e le funzioni di controllo.
Q
Progetto Fase1
(Gennaio - Settembre 2014):
definizione dei processi e produzione dei
documenti aziendali per la gestione ed il
controllo del sistema informativo
Partendo dal Master Plan predisposto a seguito dell’attività di Gap Analysis, sono stati
individuati 6 cantieri operativi che raggruppano le 25 attività progettuali individuate per
rispondere ai requisiti del Capitolo 8 - Sistema
Informativo e le attività relative al Capitolo 9 Continuità Operativa.
In questa prima fase SEC ha inteso rispondere
fornendo alle Banche utenti la documentazione richiesta nel cap. 8 (allegato A) e cap. 9
nonché quanto ritenuto utile, in termini di documentazione ed adeguamento dei processi,
per soddisfare i requisiti normativi dei suddetti
capitoli.
E20 29
LA CIRCOLARE 263
Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale
Deliverable
Q
Metodologia di analisi del rischio informatico
Q
Policy di Sicurezza (rif. ISO27001)
Q
Procedure di Sicurezza (rif. ISO27001)
Q
Standard di Data Governance
Q
Regolamento Amministratori di Sistema
Q
Policy di esternalizzazione
Q
Piano di Continuità Operativa
Q
Regolamenti dei Comitati di Governance:
Comitato Tecnico, Comitato IS Audit
Q
Policy di gestione delle fonti normative in
ambito 263
Progetto Fase 2
(Settmbre 2014 - Febbraio 2015):
iniziative progettuali per rendere operativi i
processi ad oggi disegnati
Nell’ottica di rispondere in modo strutturato
ai requisiti espressi dalla Circolare 263, SEC
Servizi ha individuato una serie di iniziative progettuali per i seguenti cantieri:
Contratti di outsourcing:
Q Adeguamento dei contratti attivi e dei contratti
dei fornitori ai requisiti espressi dalla 263.
Sicurezza IT:
Q Policy di Sicurezza Internet Payments -
30
E20
Elenco delle regole tecniche di sicurezza
implementate nel sistema multicanale.
Q Framework controlli di secondo livello IT
Security.
Rischio IT:
Q Adozione di un tool di IT Risk abilitante all’integrazione del Rischio IT con altri processi
aziendali (in particolare sicurezza, dati, incident) ed adeguato per fornire i dati di input
per il rischio operativo delle Banche.
Incident/Change:
Q Adeguamento dei processi di Incident e
Change
Q Interventi progettuali in ambito Asset Management
Master Plan complessivo:
Q
MAINFRAME
SEC AUMENTA
LA PERFORMANCE:
IL NUOVO MAINFRAME
Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie
SEC Servizi
in continuo aggiornamento
per essere sempre al passo
con i tempi...
Ad inizio 2014, SEC ha avviato un progetto di rinnovo
tecnologico della piattaforma Mainframe con l’obiettivo
di aggiornare le principali componenti hardware con le
più recenti tecnologie disponibili, in particolare dotando
l’infrastruttura di 2 nuovi elaboratori IBM zEC12 e di un
nuovo sistema storage IBM DS8870.
Le nuove macchine sono state attivate nei 2 siti (Produzione e D/R), senza interruzioni nell’erogazione dei servizi, grazie all’eccellente livello di alta affidabilità raggiunto
dall’infrastruttura mainframe di SEC.
La principale attività di progetto ha riguardato la sostituzione dell’elaboratore IBM z10 attivo nel sito di produzione con il nuovo IBM zEC12, avvenuta a metà giugno
2014.
La nuova macchina è caratterizzata dall’utilizzo di processori da 5.5 Ghz (z10 = 4.4Ghz) che, in termini di velocità di calcolo, la collocano al vertice tra quelle presenti
nel mercato informatico di tipo “Enterprise”.
L’efficienza generale della macchina è stata ulteriormente migliorata, rispetto alla precedente, grazie all’adozione di nuovi livelli di cache e di memoria, all’ampliamento
di quelle esistenti, ad una connettività più performante e
ad un firmware più efficiente.
In complesso, l’insieme di queste innovazioni tecnologiche, hanno incrementato di circa il 90% la capacità
elaborativa di ogni singolo processore installato.
Infatti i 17 processori di cui è dotato il nuovo zEC12
equivalgono, in termini di velocità complessiva di calcolo
(mips), ai 31 processori del precedente z10.
In generale i benefici ottenuti da SEC con l’attivazione
del nuovo Mainframe, si possono ricondurre ai seguenti
aspetti:
E20 31
SEC AUMENTA LA PERFORMANCE: IL NUOVO MAINFRAME
Aggiornamento dell’hardware con nuove tecnologie
1. Tempi di risposta delle transazioni online: è
stata rilevata una riduzione che varia a seconda delle funzione dal 20% all’80%. Il beneficio
medio è indicativamente di circa il 50%.
Bancomat
Area Finanza
32
E20
I grafici che seguono visualizzano (vedi cerchi
verdi) la riduzione del tempo di risposta di alcune tipologie di transazioni dopo l’attivazione
del nuovo zEC12.
MAINFRAME
2. Durata delle finestre batch: importanti anticipi nella chiusura di alcune delle principali
applicazioni.
3. Utilizzo complessivo della potenza elaborativa disponibile: si registra una diminuzione di consumi dell 15% nella fascia oraria
09:00-12:59 (Online) e del 35% fascia oraria
04:00-08:59 (Chiusura batch).
Il seguente grafico evidenzia il calo dei consumi complessivi dei sistemi SEC (linea blu)
registrato dopo la sostituzione dell’elaboratore.
Le colonne rosse rappresentano gli accodamenti medi, anch’essi in significativo calo.
Un’ultima considerazione riguarda la scalabilità verticale del nuovo elaboratore che,
nella massima configurazione, con 101
processori, può aumentare la capacità elaborativa fino ad oltre 4 volte rispetto all’atQ
tuale.
E20 33
Professionalità,
f
condivisione, impegno e dedizione verso il proprio lavoro...
I VOLTI DI SEC
34
E20
BISCARO MANUEL
ANUEL
Amministrazionee e Vigilanza
Amministrazio
CICOGNAN ANNA
CICOGNANI
Sistemi Centra
Centrali e Architetture
re
CERR
CERRETI
SERGIO
Sistemi Centrali e Architetture
“Come raggiung
raggiungeree l’obiettivo?
Evitando la frene
frenesiaa e lavorando
con inesorabile determinazione”
d terminazione”
“La felicità è quando
qua
ciò che pensi,
si,
ciò che dici e ciò che fai
sono in armonia”
Aforisma Manuel Biscaro
Mahatma Gandhi
“Soltanto chi esce dal labirinto
può essere
esser felice,
ma soltanto
soltan chi è felice
può uscir
uscirne”
Michael Andreas Helmuth Ende
MEGGIATO SILVIA
IA
Prodotti
otti
QUERCIA ANTONIO
QU
NIO
Per
Personale e Organizzazione
ione
PALMA
P
A MARA
Sicurezza
“L’azione giusta è quella
ella
nia”
che realizza l’armonia”
“Non tutto ciò chee può
onta;
essere contato conta;
non tutto ciò che conta
può essere contato”
ntato”
“L’autostima NON è sufficiente…
IMPORTANT
che quello che
IMPORTANTE è anche
gli altri
a pensano
sano di NOI...
Solo se ci si
s fermaa ad ascoltare,
si ha la poss
possibilità di migliorarci”
Alessandroo Biral
Albert Einstein
Mara Palma
BEGGIAT CARLO
BEGGIATO
Finanza e Cr
Credito
ASPE
ASPERGH
GIADA
Progetti
Progett
“Non ho trovato la
sportiva dei miei sogni.
macchina spor
Così me la sono
son costruita io”
“Il corag
coraggio non è
di paura
la mancanza
manc
capacità di vincerla”
ma la ca
Ferdinand Porsche
Nelson Mande
Mandela
NEL
EL PROSSIMO NUMERO
SEC SERVIZI S.C.p.A. è una Società Consortile
per Azioni costituita fra Istituti Bancari nel 1972
con la finalità di fornire servizi di operatività
bancaria e tecnologica ai propri soci e clienti.
SEC SERVIZI si è trasformata ed evoluta nel
tempo ed oggi opera nel settore dell’Information
& Communication Technology (ICT) erogando
servizi altamente innovativi che includono application e facility management, consulenza,
formazione e assistenza a supporto di un vasto
parco di soci e clienti che cresce in modo significativo ogni anno, composto da Istituti di Credito,
Istituzioni Finanziarie e Imprese.
L’offerta modulare di full outsourcing copre tutti gli ambiti dell’Information & Communication
Technology proponendo anche soluzioni evolute di multicanalità. SEC SERVIZI vuole essere
“un leader riconosciuto nell’erogazione di servizi al settore finanziario e non, che sostiene,
sviluppa e promuove la conoscenza tecnologica e finanziaria nell’ambito della comunità
economica, scientifica e sociale”.
I servizi erogati comprendono:
Q Application Management: presidio operativo
delle applicazioni, manutenzione adattativa
e sviluppo evolutivo;
Q Facility Management & Operations: erogazione di servizi host, trattamento input/
output, servizi di telecomunicazioni e sicurezza, gestione hardware periferico, servizi
di hosting/ housing;
Q servizi di Assistenza, Formazione, Consulenza e Sviluppo progetti;
Q servizi di Printing.
L’impegno profuso nell’operare a garanzia di
una funzionale ottimizzazione dei processi
esternalizzati e la consapevolezza di dover
agire nel rispetto e nell’interesse di tutti gli
stakeholder - come sancito dal Codice Etico
aziendale adottato nel 2003 - trovano piena
corrispondenza nella mission aziendale.
SEC SERVIZI vuole essere un’azienda partner
dei propri Clienti che si avvale di competenze
qualificate e opera in stretta collaborazione
con la comunità al fine di offrire:
Q una gamma completa di servizi di elevato
standard qualitativo, tempestivi, adeguabili
al contesto e all’occorrenza modulabili;
Q servizi eccellenti, sicuri ed affidabili, capaci di garantire ai propri Clienti uno stabile
vantaggio competitivo sulle aree critiche di
business;
Q competitività sui costi in un’ottica di massimizzazione del rapporto qualità/prezzo;
Q un “sistema azienda” di elevata qualità e dimostrata responsabilità etico/sociale, in grado di promuovere, sviluppare e diffondere la
conoscenza tecnologica e finanziaria;
Q la massima valorizzazione del capitale umano, per lo sviluppo delle competenze chiave,
individuali ed aziendali.
Centralità del Cliente, condivisione delle strategie di intervento per lo sviluppo di sinergie
di competenza, completezza ed elevata qualità
delle soluzioni disponibili, rappresentano i fondamenti che SEC SERVIZI pone a garanzia di un
servizio innovativo, sicuro ed economicamente
competitivo, in grado di valorizzare e potenziare il business dei propri Soci e Clienti aggiungendo valore alla qualità dei servizi forniti.
DIAMO VOCE AI CLIENTI
Nuovi protagonisti nella
rubrica dedicata ai nostri clienti
NUOVA INTERVISTA
ISTA
AL DIRETTORE
GENERALE
Approfondimenti su strategie e
scenario economico
PROSSIMI CONVEGNI
Post redazionale dedicato
agli eventi in programma
I VOLTI DI SEC
Chi saranno i volti che compongono
il team di SEC Servizi?
ARGOMENTI CHE TRATTEREMO...
nel prossimo
numero E20
numero 02|2015
SECSERVIZI
STRATEGIE E TECNOLOGIE PER IL CREDITO E LA FINANZA
E20
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