SALMONELLOSI Malattie contagiose a decorso acuto, subacuto o cronico causate da batteri appartenenti al genere Salmonella Malattie soggette a denuncia obbligatoria ai sensi del DPR 8 febbraio 1954, n. 320 Classificazione Nei volatili le salmonellosi possono essere divise in tre categorie: 1. Infezioni ospite-specifiche – – Salmonella pullorum, agente eziologico della pullorosi Salmonella gallinarum, agente eziologico della tifosi 2. Infezioni paratifoidi – Sierotipi mobili di Salmonella, responsabili di infezioni alimentari nell’uomo 3. Infezione da S.arizonae (Arizona hinshawii) Pullorosi-Tifosi Infezioni setticemiche ad andamento acuto o cronico del pollo e del tacchino causate dai sierotipi non mobili ospite-specifici S. pullorum e S. gallinarum Eziologia • Famiglia Enterobacteriaceae, • Specie Salmonella enterica, subspecie enterica, serovar Pullorum e serovar Gallinarum • Bacilli Gram negativi, non mobili, non sporigeni, anaerobi facoltativi • Distinguibili in base alle caratteristiche biochimiche-colturali ma non sierologiche Epidemiologia • Ospiti naturali - pollo, tacchino, anatre, piccioni, quaglie, fagiani • Età degli animali colpiti - Pullorosi: infezione acuta e mortalità negli animali di 3-4 settimane di vita - Tifosi: infezione dei volatili adulti meno frequente nei giovani • Trasmissione - Contatto diretto e indiretto - Uova per trasmissione transovarica e contaminazione del guscio, feci - Alimenti, acqua, lettiera, personale e attrezzature contaminati - Animali portatori-eliminatori Sintomatologia • Animali morti negli incubatoi • A 5-10 giorni dalla schiusa: – sonnolenza, debolezza, perdita di appetito, scarsa crescita, feci biancastre – Respirazione difficoltosa per interessamento dell’apparato respiratorio – Mortalità da 0 a 100% con un picco a 2-3 settimane di vita • Cecità, zoppia, tumefazioni alle articolazioni tibiotarsiche e tarsometatarsiche negli animali più grandi con mortalità del 5% tra la 2° e la 5° settimana di vita Sintomatologia Frequenti le forme subcliniche o asintomatiche • Apatia, debolezza, sonnolenza, perdita di appetito, calo della deposizione, diarrea • Morte dopo 5-10 giorni Lesioni anatomo-patologiche Epatosplenomegalia, congestione epatica, piccoli focolai necrotici Lesioni anatomo-patologiche Noduli biancastri nei polmoni e nel muscolo cardiaco Lesioni anatomo-patologiche Lesioni anatomo-patologiche Ulcerazioni e placche con accumulo di tessuto necrotico nel duodeno e altri tratti dell’intestino, materiale caseoso nel cieco Lesioni anatomo-patologiche Tumefazioni delle articolazioni e sinovite Lesioni anatomo-patologiche • Follicoli ovarici piccoli, nodulari, in regressione • Materiale caseoso nell’ovaio e nell’ovidutto • Ovulazione addominale con peritonite e aderenze ai visceri addominali Infezioni paratifoidi • Sostenute da sierotipi mobili di Salmonella • Il pollame rappresenta uno dei principali reservoir di salmonelle • Uova e carne contaminati rappresentano le più importanti fonti di infezione nell’uomo Classificazione Fam. Enterobacteriaceae 2 Specie S. enterica e S. bongori 6 Sottospecie Classificazione antigenica dei sierotipi in base agli antigeni O (LPS) e H (Flagelli) (schema di Kauffmann-White) • 2500 sierotipi • • • • Patogenesi • Colonizzazione intestinale ed eliminazione con le feci • Moltiplicazione nel tessuto reticoloendoteliale di fegato e milza • Disseminazione negli organi interni (polmone, ovaio, ovidutto, peritoneo) • Fattori predisponenti: • Infezioni intercorrenti • Fattori ambientali e di management Trasmissione • • • • Animali infetti e portatori Trasmissione verticale Alimenti e acqua contaminati Insetti vettori Sintomatologia • Infezione clinica solo negli animali più giovani • Mortalità embrionale e subito dopo la schiusa in seguito a trasmissione verticale • Anoressia, diarrea, ridotta ovodeposizione • Cecità e zoppia Diagnosi • Diagnosi di sospetto: – Anamnesi – Segni clinici e lesioni – Mortalità • Diagnosi definitiva – Isolamento e identificazione biochimica e sierologica – Campioni: carcasse, uova, feci, fegato, milza, intestino cieco, tamponi cloacali, lettiera o altri materiali contaminati Diagnosi di laboratorio 1. Prearricchimento non-selettivo (acqua peptonata) 2. Arricchimento selettivo (Brodo Selenite-Cistina, Brodo Tetrationato, Brodo Rappaport–Vassiliadis) 3. Terreni selettivi (BGA, MacConkey agar, Hektoen agar, XLD agar) 4. Identificazione biochimica (TSI agar, Lysin Iron agar, API System) e sierologica (agglutinazione rapida su sangue intero, sieroagglutinazione rapida, microagglutinazione) Hektoen agar XLD agar TSI agar Prevenzione e Controllo • Introduzione di animali e uova sicuramente indenni da infezioni da Salmonella • Individuazione ed eliminazione degli animali portatori • Igiene e disinfezione dei locali • Alimenti pellettati e acqua clorata • Ambienti protetti da uccelli selvatici, roditori, insetti e altri animali potenziali portatori • Attenzione ai vettori meccanici (attrezzature, veicoli, personale, visitatori) Direttiva 2003/99 sulle misure di sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici • Art.1: Lo scopo della presente direttiva è quello di garantire un'adeguata sorveglianza delle zoonosi, degli agenti zoonotici e della resistenza agli antimicrobici ad essi correlata e un'adeguata indagine epidemiologica dei focolai di tossinfezione alimentare • Art. 3: Gli Stati membri provvedono alla raccolta, all'analisi e alla tempestiva pubblicazione dei dati relativi all'incidenza di Direttiva 2003/99 • Art. 4: Gli Stati membri raccolgono dati pertinenti e comparabili per individuare e descrivere i pericoli, valutare l'esposizione e caratterizzare i rischi connessi alle zoonosi e agli agenti zoonotici La sorveglianza è effettuata nella fase o nelle fasi della catena alimentare più appropriate in funzione della zoonosi o dell'agente zoonotico in questione, vale a dire: a) a livello di produzione primaria, e/o b) in altre fasi della catena alimentare, compresa la produzione di prodotti alimentari e mangimi. Direttiva 2003/99 • Art. 4: La sorveglianza riguarda le zoonosi e gli agenti zoonotici elencati nell'allegato I, parte A La sorveglianza si fonda sui sistemi esistenti negli Stati membri. Tuttavia, se necessario allo scopo di facilitare la raccolta e il confronto dei dati, possono essere fissate (..) norme dettagliate per la sorveglianza delle zoonosi e degli agenti zoonotici di cui all'allegato I Direttiva 2003/99 • Art. 9: Entro la fine del mese di maggio di ogni anno, ogni Stato membro trasmette alla Commissione una relazione sulle tendenze e le fonti delle zoonosi, degli agenti zoonotici e della resistenza agli antimicrobici nel corso dell'anno precedente La Commissione trasmette le relazioni all'Autorità europea per la sicurezza alimentare, che le esamina e pubblica entro la fine di novembre una relazione di sintesi sulle tendenze e le fonti delle zoonosi, degli agenti zoonotici e della resistenza agli antimicrobici nella Comunità REGOLAMENTO (CE) N. 2160/2003 sul controllo della salmonella e di altri agenti zoonotici specifici presenti negli alimenti • Art. 1: Lo scopo del presente regolamento è quello di garantire che siano adottate misure adeguate ed efficaci di individuazione e di controllo della salmonella e di altri agenti zoonotici in tutte le fasi pertinenti di produzione, trattamento e distribuzione, segnatamente a livello di produzione primaria, compresi i mangimi, in modo da ridurne la REGOLAMENTO (CE) N. 2160/2003 • Art.1: Il presente regolamento disciplina: a) la fissazione di obiettivi di riduzione della prevalenza di specifiche zoonosi nelle popolazioni animali: i) al livello della produzione primaria; e ii) quando ciò si rivela appropriato in funzione della zoonosi o dell'agente zoonotico in questione, in altre fasi della catena alimentare, compresa la produzione di prodotti alimentari e mangimi; b) l'adozione di programmi specifici di controllo definiti dagli Stati membri e dagli operatori del settore alimentare e dei mangimi; c) l'adozione di norme specifiche relative a determinati metodi di controllo da applicare ai fini della riduzione della prevalenza delle zoonosi e degli agenti zoonotici; d) la definizione di norme che disciplinano gli scambi intracomunitari e le importazioni dai paesi terzi di taluni animali e loro prodotti. REGOLAMENTO (CE) N. 2160/2003 • Art. 4: L'obiettivo comunitario fissato per il pollame da riproduzione della specie Gallus gallus per detto periodo riguardano i cinque sierotipi di salmonella più frequenti nella salmonellosi umana, che sono identificati in base ai dati raccolti tramite i sistemi di sorveglianza comunitari. Gli obiettivi comunitari fissati per le galline ovaiole, i polli da carne e i tacchini per il periodo transitorio riguardano la Salmonella enteritidis e la Salmonella typhimurium. Tuttavia, se necessario, tali obiettivi possono essere estesi ad altri sierotipi sulla base di un'analisi effettuata conformementeal paragrafo 4. REGOLAMENTO (CE) N. 2160/2003 • Art. 5: Al fine di conseguire gli obiettivi comunitari definiti all'articolo 4, gli Stati membri definiscono programmi di controllo nazionali per ciascuna delle zoonosi e ciascuno degli agenti zoonotici elencati nell'allegato I. I programmi di controllo nazionali tengono conto della distribuzione geografica delle zoonosi in ogni Stato membro e delle implicazioni finanziarie di controlli efficaci per i produttori primari e gli operatori del settore alimentare e dei mangimi. REGOLAMENTO (CE) N. 2160/2003 • Art.5: I programmi di controllo nazionali: a) prevedono l'accertamento delle zoonosi e degli agenti zoonotici conformemente con i requisiti minimi e le norme minime in materia di campionamento stabiliti nell'allegato II; b) definiscono le responsabilità rispettive delle autorità competenti e degli operatori del settore alimentare e dei mangimi; c) specificano le misure da adottare in seguito all'accertamento delle zoonosi e degli agenti zoonotici, in particolare per proteggere la sanità pubblica, compresa l'attuazione delle misure specifiche di cui all'allegato II; REGOLAMENTO (CE) N. 2160/2003 Art. 5: I programmi nazionali si riferiscono almeno alle seguenti fasi della catena alimentare: a) produzione di mangimi; b) produzione primaria di animali; c) trasformazione e preparazione di prodotti alimentari di origine animale. REGOLAMENTO (CE) N. 2160/2003 - Allegato I Zoonosi ed agenti zoonotici per i quali devono essere fissati obiettivi comunitari di riduzione della prevalenza ai sensi dell'articolo 4 1.Zoonosi o agente zoonotico 2. Popolazione animale 3. Segmento della catena alimentare Tutti i sierotipi di Salmonella rilevanti per la sanità pubblica Pollame da riproduzione della specie Gallus gallus Produzione primaria Tutti i sierotipi di Salmonella rilevanti per la sanità pubblica Galline ovaiole Produzione primaria Tutti i sierotipi di Salmonella rilevanti per la sanità pubblica Polli da carne Produzione primaria Tutti i sierotipi di Salmonella rilevanti per la sanità pubblica Tacchini Produzione primaria Norme Nazionali • D.P.R. 30 novembre 1998, n. 497 regolamento recante norme di attuazione delle direttive 92/117/CEE e 97/22/CE relative alle misure di protezione dalle zoonosi specifiche e alla lotta contro agenti zoonotici specifici negli animali e nei prodotti di origine animale • D.M. 26 novembre 2000, n. 339 regolamento recante norme di attuazione delle misure minime di cui all’allegato III, sezione I, del decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 1998, n. 497 PIANO DI CONTROLLO DI SALMONELLA ENTERITIDIS E TYPHIMURIUM NEI GRUPPI DI RIPRODUZIONE DI POLLAME DELLA SPECIE GALLUS GALLUS