the tramp - Francesco Bertele

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THE
TRAMP
II
Ripercorrere l’indifferenza con estrema cura
Festival
(a quelli che osservano senza dire nulla).
“Irruzione Pubblica”
Sezione arti visive
“Bari Altri/Menti”
Teatro Kismet OperA
Bari
27/28/29 novembre 2009
con FRESCO CELÉBRANTE
tratto dal racconto
“Per la strada”
di MATTEO LAINATI
regia di FRANCESCO BERTELÉ
assistente alla regia PIETRO RIGOLO
sceneggiatura di PAOLA MONASTEROLO
costumi REGINA TONDAME
musiche da “L’apparenza” di LUCIO BATTISTI
a cura di ANNA LOVECCHIO - RADICE QUADRATA & NODO
produzione TEATRO KISMET OPERA
Uno dei migliori attori del nostro cinema e teatro, il bravo e
seducente Fresco Celébrante, ci regala un monologo in cui
è regista e protagonista, un esilarante racconto minimalista,
straordinariamente offerto agli spettatori che ne restano
rapiti.
Una nuova tappa di un percorso che da qualche tempo
indirizza la ricerca di Celébrante sulle possibilità di incarnare
sul palcoscenico figure maschili mediate dalla grande
letteratura d’ogni tempo e nazionalità.
Ambientato in una Bari senza tempo, lo spettacolo porta in
scena una figura insieme mitica e reale, che incarna
l’esuberanza della vita, restituita non senza amarezza ma con
sguardo sorridente e commosso.
“Andare lontano dalla propria casa. Fantasticare una vita di
sentimenti amorosi e luttuosi. Desiderare passioni, amori e
soprattutto uno status, riconosciuto da tutti, da poter portare
dipinto sulla faccia come una voglia di fragola. E se la realtà
gli impedisce di continuare a vivere tutto questo il
protagonista non se ne preoccupa: pianifica. Come uno
"L’interesse dell’esistenza risiede quasi tutto nelle
giornate in cui la polvere della realtà è mista a sabbia
magica, in cui un banale incidente diventa una molla
romanzesca." M. Proust
straordinario attore, dal lunedì al giovedì, accanto alla sua
vita piatta e prevedibile come quella di tutto il paese, ne
affianca un’altra fatta di tournée in altri luoghi. L’unico
cruccio resta il finesettimana. Sì, manca solo il finesettimana”.
Pietro Rigolo
Il vagabondo non è metafora ma è la diretta descrizione
dell’azione di chi cerca di infilarsi nelle più piccole possibilità
dondolandosi tra il sicuro e l’incerto. Accettando la causalità
dell’incontrollabile come materia viva da cui poter ridefinirsi
costantemente ogni volta che l’immaginato si traduce in
reale.
Fresco Célebrante
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