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Relazione finale
“Museo della scuola e dei bambini”
Docente : Anna Iovine
a.s. 2015 - 2016
Premessa
Nel ricco e multiforme percorso che la nostra scuola offre agli alunni del quartiere Cavalleggeri, il
“Museo della scuola e dei bambini” rappresenta una testimonianza “straordinaria”, nel senso
letterario del termine di “non comune, non ordinario”: memoria della storia scolastica ma ,
soprattutto, testimonianza della conoscenza dell’ uomo.
Il progetto, rivolto alle scuole dell’infanzia, a quelle primarie e secondarie , ha inteso
accompagnare gli studenti alla visita al Museo tramite un percorso di indagine mirante a favorire la
lettura dei reperti attraverso l’analisi delle loro caratteristiche tecniche, formali, storiche.
Ciascuna visita effettuata è avvenuta attraverso due“momenti”:

primo momento (in circle time) da effettuarsi fuori al museo.
L’operatore didattico del Progetto Museo ha incontrato le classi per fornire agli alunni
conoscenze ed informazioni, utili prerequisiti alla visita, sollecitando nello stesso tempo la
curiosità e l’entusiasmo per il sopralluogo che sarà così vissuto nella sua pienezza di
esperienza didattica.
Gli alunni sono poi stati invitati a riflettere sul modo in cui è
possibile vivere al meglio questa esperienza: con lo spirito dello studioso alla ricerca del
nuovo , dell’ignoto , del fantastico. A conclusione dell’incontro, sono state
schematicamente individuate le varie fasi dell’incontro per trarne spunto per un nuovo
percorso o per verificare le aspettative.
 secondo momento , che si è svolto nel Museo .
Gli alunni, dotati ormai di una serie di utili informazioni, sono stati accompagnati
gradualmente nella lettura dei reperti, soprattutto per quanto riguarda le scelte programmate
precedentemente con il docente titolare della classe .
GIi itinerari percorsi dal progetto sono stati i seguenti:
- Alla scoperta del museo : gli spazi e gli oggetti . Rivolto a tutte le classi , è strutturato in modo da
facilitare il primo incontro con il museo. Gli alunni sono guidati ad apprendere per mezzo di "indizi,
ipotesi e scoperte", sollecitando anche le reazioni emotive scaturite dal vivere un'esperienza così
particolare.
– Il museo descrive. È pensato per avviare gli alunni alla lettura di documenti storici; si è scelto di
focalizzare l'attenzione sulla lettura di pagelle o antichi libri, privilegiando gli ambienti più
conosciuti e in relazione con I ‘esperienza diretta di ogni alunno.
– Il museo rappresenta... : si propone di trasformare una modalità spontanea di osservazione in uno
strumento di lettura consapevole, e di utilizzare il linguaggio gestuale come strumento
interpretativo, riconoscendone potenzialità e limiti.
- Il museo racconta: focalizza l'attenzione sugli avvenimenti che coinvolgono i personaggi, cioè
sulla componente narrativa dei libri raccolti ; in particolare si prende in considerazione il rapporto
tra fonte letteraria e vissuto del bambino
Anche per gli studenti delle scuole dell’infanzia è stato previsto un primo momento di preparazione
alla visita , durante il quale gli stessi contenuti previsti per gli studenti delle scuole primarie , sono
stati affrontati con metodologie diverse, tenendo conto del diverso livello e della diversa maturità
degli alunni . Un particolare approfondimento è stato dedicato al momento del racconto . Partendo
dalla lettura di noti testi per l’infanzia, in uso comune nelle aule , sono state individuate esperienze
ludiche di semplice comprensione per i piccoli e maggiormente motivanti per la loro tenera età .
Anche per gli studenti delle scuole superiori è stato previsto un percorso in cui affrontare
argomenti di più ampio respiro e con maggiori riferimenti interdisciplinari, tenendo conto della
diversità del diverso livello culturale e della maggiore maturità degli alunni , ma tale esperienza non
è stata accolta , al momento , da nessun docente della scuola media.
Indicatori
Il progetto è nato nell’anno scolastico 2015 come esperienza pilota a carattere sperimentale.
Quest’anno hanno partecipato 16 classi di scuola primaria, 1 sez di scuola dell’infanzia e nessuna
classe di scuola secondaria ; alcune classi hanno ripetuto l’esperienza più volte durante l’anno
scolastico, attuando sempre laboratori diversi . Si spera che successivamente possa essere allargato
il raggio della sua utenza.
Il progetto si è svolto in orario curricolare per gli alunni ed extracurricolare per l’animatore dei gruppi
e senza alcun onere finanziario per l’istituzione scolastica.
Il gruppo di lavoro è composto da una insegnante in servizio alla scuola primaria e da una
insegnante storica della scuola, esperta in didattica dei beni culturali oltre a due signore esperte in
attività di segreteria e con molti ricordi da condividere . Figure fondamentali sono poi gli insegnanti
di classe , parte attiva nella fase di preparazione alla visita e nelle successive fasi di elaborazione e
produzione.
Numero di ore impegnate: 2 ore per ogni incontro.
La ricaduta didattica è stata incoraggiante perché ora i ragazzi coinvolti hanno un’idea più chiara di
cosa sia un museo e come sia importante salvaguardare la propria storia e i beni pubblici
Le linee guida del progetto trovano precisa rispondenza nelle finalità - educare alla conoscenza e al
rispetto del patrimonio culturale – e nelle specifiche indicazioni didattiche presenti nel PTOF.
Metodologia
Si è applicato l'insegnamento capovolto o “flipped classroom” nato dall'esigenza di rendere il
tempo-scuola più produttivo e funzionale alle esigenze della società nella information era
radicalmente mutata in pochi anni. Nel laboratorio, sono state attivate le competenze cognitive
come :comprendere, applicare, valutare, creare. L’allievo, non più solo, insieme ai compagni e
all'insegnante ha cercato di applicare quanto appreso per risolvere problemi pratici proposti dal
docente. Il ruolo dell'insegnante è risultato trasformato: il suo compito è diventato quello di guidare
l'allievo nell'elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi.
Per l’inaugurazione del museo è stato prodotto un depliant informativo a distribuzione gratuita
Azioni previste
Azione Culturale. Tale luogo è stato chiamato alla progettazione ed iniziativa culturale;
intendendo l’azione culturale quale offerta di occasioni di crescita collettiva
Azione sociale . Il Museo quale luogo di incontro e d’interazione sociale. L’azione sociale del
museo mira alla offerta di occasioni di socialità e di opportunità per la manifestazione individuale di
forme espressive della comunicazione e dell’incontro.
Azione politica. Tale azione si manifesta nella partecipazione concreta alla vita e allo sviluppo del
territorio in quella forma di “restituzione” ai cittadini, in forma di cultura e di occasioni di
riflessione sull’identità.
Gli spazi utilizzati sono stati l’aula museo allestito dalla responsabile nel mese di Settembre con
l’aiuto dei collaboratori scolastici, e un’aula laboratorio ricavata da uno spazio vicino al museo
precedentemente inutilizzato. Anche i corridoi vicini ai due ambienti sono stati usati per i momenti
di input e output del laboratorio , in alcune occasioni è stata utilizzata anche la palestra per momenti
di drammatizzazione, nati dai vari laboratori.
Obiettivi formativi
-
Favorire la capacità di esplorazione, di relazione con l’ambiente;
Stimolare l’assunzione di comportamenti di rispetto verso gli altri e l’ambiente;
Sviluppare nel bambino abilità logiche (raggruppare, associare, classificare)
Favorire atteggiamenti di ricerca ( formulare, confrontare, verificare ipotesi);
Usare strumenti diversi per progettare l’attività di esplorazione;
Promuovere l’espansione del lessico;
Stimolare la capacità di raccontare eventi;
Orientarsi nel tempo a partire dalla storia e dall’esperienza personale.
Comprendere che è necessario far ricorso alle fonti nella ricostruzione del passato.
Sviluppare la capacità di collaborare all’interno del piccolo e grande gruppo con rapporti
relazionali positivi per il raggiungimento di uno scopo comune
Riconoscere e descrivere quadri di società sulla base di indicatori: rapporto uomo/ambiente,
rapporti sociali, rapporti economici, potere/istituzioni, religioni, culture materiali
Conoscere le funzioni di archivi, musei, biblioteche, come enti conservatori di fonti potenziali
Essere disponibili a confrontarsi e a dialogare con altri soggetti anche di culture diverse
Riconoscere il valore delle norme e delle regole che sono alla base della vita civile e
democratica
Verifica
Il lavoro è stato svolto con interesse e grande entusiasmo da tutti i bambini; è stato un percorso
altamente educativo, in quanto ha permesso ai bambini di conoscere in modo più approfondito
l’ambiente che li circonda, avviandoli ad un comportamento più rispettoso verso la scuola. Mi
auguro che questo progetto, che per altro offre ancora numerose tematiche da approfondire, possa
continuare il prossimo anno scolastico, ci auguriamo con la collaborazione di tutti i futuri docenti
pensionati della scuola.
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